Lanx Satura

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1^ Edizione

Febbraio 2021

LANX SATURA Giornalino del Liceo Classico, Linguistico e Coreutico Ruggero Settimo

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ENVENUTI !

Lasciate che mi presenti, sono il giornalino del Liceo “R. Settimo” e il mio nome è Lanx Satura. Credete che sia alquanto bizzarro? Beh, effettivamente… “Lanx satura” viene dal latino e indica un piatto di primizie assortite da offrire agli dei. Da "satura" deriva "satira". E non è un caso! Infatti, per i latini, la satira era un genere letterario che racchiudeva temi e argomenti diversi. Ed è un po’ ciò che cercherò di essere per voi. Anche se mi costa rivelarlo, la mia veneranda età supera i settant'anni, infatti la mia nascita risale agli anni ‘50. Ma adesso prendetevi un po’ di tempo e, consentitemi di raccontarvi la mia storia, così ci conosciamo meglio, no?

“Una voce dal passato” Giuseppe Tripisciano Giuseppe Tripisciano ha fatto parte della redazione del 1966-67 e 1967-68 di quello che noi oggi chiamiamo “giornalino”. Si trattava di un numero unico che veniva pubblicato prima di Natale. Oggi, il progetto del giornalino è finanziato dal PON, ma anche il loro numero unico era finanziato dal PON, che però, stava per “Papà Oppure Nonno”. “Il giornalino? Lo abbiamo realizzato così, all’improvviso. Eravamo dei ragazzi senza nessuna regolamentazione e normativa, l’unica regola era la fantasia”. Replica così Giuseppe Tripisciano a una delle nostre tante domande poste durante l’intervista. Tripisciano e i suoi colleghi di redazione erano animati da uno spirito estremamente goliardico (“goliardia pura e ante litteram”). La scrittura come strumento di rappresentanza, identità, voce. Essere parte del Lanx Satura costituiva l’unica occasione per evadere da un sistema scolastico spesso troppo aridamente polarizzato su stesso, per ritagliarsi uno spazio proprio, alimentato dal vivo desiderio di pensare alla scuola come “divertimento puro”, tripudio dell’immaginazione, assoggettata soltanto all’arbitrio della fantasia. Una scuola intesa e vissuta come spazio pubblico, parentesi arcadica nella giungla della vita, deliberatamente disinteressata alla politica perché assai simile ad una sublimazione del vivere e del pensare. “Si nasce incendiari e si muore pompieri” ha affermato in seguito Giuseppe Tripisciano, con l’enfasi di una sentenza inconfutabile. Effettivamente tali parole smontano un annoso cliché e ci dicono che gli adolescenti di ogni tempo possono dirsi gli stessi, invariata è la loro smania di vita, a cambiare è il modo di cercare e trovare risposte in rapporto alla società

circostante.”Sguazzavamo nei tabù come il furetto va cercando il coniglio” , queste le sue sorprendenti dichiarazioni in relazione alla percezione del proibito ed agli spinosi argomenti tabù; testimonianza diretta di un già citato clima dilettantesco e canzonatorio. In particolare ci ha menzionato un articolo, scritto di suo pugno all’età di 17 anni, relativo al comitato scolastico, nel quale descriveva accuratamente le attività che vi si svolgevano e quali fossero i benefici dei quali godevano i membri; al termine dell’articolo, si è firmato, assieme a colui che lo ha aiutato nella stesura, con “S. Catta” e “A. Ragia”. Apparentemente sembrano essere due comuni nomi di persona tuttavia, se letta consecutivamente e prestandovi maggiore attenzione, quella che pareva un” innocua” firma viene ad essere un detto nisseno “Scatta e arraggia”, significante “Crepa d’invidia”, espressione velatamente rivolta ai compagni non facenti parte del comitato. Tripisciano ci dona una splendida e auspicabile definizione del “giornalino”: “l’estrinsecazione dell’animo dei ragazzi”. “Il nostro giornalino era molto naif: sento ancora l’odore dell’inchiostro e del piombo”, così afferma Onofrio Iacuzzo, uno dei membri della redazione del giornalino nell’anno scolastico 1979-1980, il quale definisce il Lanx Satura “l’Organo ufficiale” del Liceo Classico R. Settimo. Difatti, dopo 13 anni di inattività, grazie alle sollecitazioni del preside Antonino Edge e del professore Vincenzo Messana “ricomincia l’avventura”. Così il signor Iacuzzo assieme a due amici e compagni restituisce vita al giornalino scolastico, in lui il ricordo di tale esperienza è ancora tanto vivido:: “Ai tempi facevamo avanti e indietro verso la tipografia Paruzzo dove, carattere per carattere le pinzette componevano

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Lanx Satura by Liceo Classico, Linguistico e Coreutico "R. Settimo" Caltanissetta - Issuu