Le 100 notizie verdi più importanti del 2011

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Le

più importanti del 2011

Desideri da cantantessa di Carmen Consoli

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lbert Einstein diceva: “Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata”. Io aggiungo che l’uomo sembra intenzionato a fare di tutto per annientarla. Sono parole scontate, dette e ridette, sentite e ripetute fino alla noia, eppure sembrano lievitare ancora nell’atmosfera leggere, impercettibili, quasi prive di gravità. Non bastano i terremoti, i disastri nucleari, gli tsunami ad arrestare la nostra potenza auidentikit todistruttrice. Non sono sufficienti i bilanci, Carmen Consoli, “la cantantessa”, sempre più allarmanti, che mostrano l’increè cresciuta a San Giovanni La Punta (Ct) mento della mortalità dovuta ai tumori a farci fra dischi blues e musica folk. Il successo chiedere perché o a farci dire basta. arriva con “Amore di plastica”, in concorso al Festival di Sanremo del ‘95.

Quello che succede intorno a noi, purtropÈ amata dal pubblico ma anche po, sembra essere sempre troppo distante per dalla critica, tanto da vincere essere percepito come un pericolo imminente o nel 2010, con “Elettra”, come un problema in cerca di soluzione immela targa Tenco per il miglior diata. La mia intenzione non è certo quella di album. È praticante della fare polemica: lungi da me l’essere disfattista. Soka Gakkai, movimento Amo vedere il bicchiere mezzo pieno ma non religioso di matrice capisco perché non lo si riesca mai a riempire buddhista. del tutto (nonostante vi sia la potenzialità per farlo). A volte, subendo il traffico delle nostre città, mi chiedo se l’aria che riempie i nostri polmoni potrebbe essere più pulita e salutare. È con questo senso di insoddisfazione che cammino per le strade, e guardando impotente l’immondizia che abita i marciapiedi mi chiedo se siamo soltanto noi italiani le pecore nere dell’ecologia. In questi ultimi mesi dedico molto tempo alla lettura di riviste specializzate, focalizzando il mio interesse soprattutto sullo sviluppo delle energie rinnovabili e delle iniziative ecosolidali. Scelgo accuratamente il cibo che mangio, prendo l’acqua alla sorgente sull’Etna oppure, quando non ho tempo, cerco di purificare quella del rubinetto. Evito il più possibile di acquistare prodotti confezionati con plastica. Differenzio i rifiuti, portandoli direttamente nelle isole ecologiche (visto che qui in Sicilia ancora non esiste una cultura vera e propria di raccolta differenziata). Utilizzo il meno possibile aria condizionata e termosifoni. Con parsimonia, accuratamente diluiti e scelti, detersivi e saponi vari. Mi muovo a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici… certo, mi piacerebbe che i centri delle nostre città fossero trafficati unicamente da autovetture elettriche. “Tutti dovremmo preoccuparci del futuro, perché là dobbiamo passare il resto della nostra vita”, diceva Charles F. Kettering. Mi soffermo a volte a immaginare un mondo diverso, in cui si presti sempre più attenzione alla natura, in cui ci sia più rispetto per quello che ci circonda, che si tratti di esseri umani o di animali, di piante o di ambiente in generale. E con queste parole non voglio dire che il mondo in cui viviamo oggi sia da buttare 56

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Vorrei che i miei figli potessero vivere in un mondo in cui non ci sia più la paura che una centrale, o ancor peggio un ordigno nucleare (e ricordiamoci che in Italia ce ne sono quasi 90), possa inaspettatamente esplodere e vanificare così anche gli sforzi e l’impegno di chi tutela l’ambiente con amore e dedizione. Vorrei che i governi, invece di spendere soldi per la manutenzione di armi nucleari, destinassero per esempio quei fondi a innumerevoli arsenali di alberi, al debellamento di malattie ancora oggi letali, alla scolarizzazione dei bambini del Terzo mondo (non escluso il nostro), al potenziamento di ricerca e sviluppo di tecnologie sull’energia derivante dalle fonti rinnovabili. Mi piacerebbe alzare lo sguardo per inseguire il volo di migliaia di rondini che disegnano traiettorie inaspettate nei cieli, regalandoci la prospettiva

‘Se smettessimo di aspettare che siano sempre gli altri a fare il primo passo, forse oggi ci troveremmo in un mondo più pulito e sano’

FOTO: © olycom

di un’incipiente primavera, del fiorire e rifiorire di autocoscienza e natura. Trovo volgare e offensivo (e a dirla tutta anche un po’ “sgrammaticato”, ma questa è solo la mia opinione) il coniugarsi dell’attuale inquinamento acustico urbano con la nube tossica che incombe cupa e insidiosa sul nostro destino. Vorrei che i nostri terreni fossero sempre situati lontano dalle aree ad alta concentrazione di smog e fossero resi fertili con raccolte di “umido” e concimi naturali e non più, come troppo spesso si sente, con scorie e rifiuti radioattivi. Se smettessimo di aspettare che sia sempre qualcun altro a fare il primo passo, se ognuno di noi nel suo piccolo si rimboccasse le maniche e salvaguardasse il più grande bene comune che è il nostro pianeta, forse oggi ci troveremmo di fronte a un mondo più pulito, più sano. Un mondo meno ostile, da trasformare, da costruire, da progettare… da vivere fino in fondo. Concludo questa mia riflessione di 4.863 battute citando un proverbio indiano che ho sempre amato: “Abbiamo la Terra non in eredità dai genitori, ma in affitto dai figli”.

a cura di Fabio Dessì

1 gennaio. Le buste di plastica sono al bando. Ad aprile una sentenza del Consiglio di Stato, dopo quella del Tar del Lazio, conferma il divieto di commercializzazione degli shopper non biodegradabili bocciando il ricorso di Unionplast e di quattro aziende produttrici contro il ministero dell’Ambiente.

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2 gennaio. Secondo l’International strategy for disaster reduction dell’Onu, le inondazioni che stanno devastando l’Australia dimostrano la necessità per tutti i paesi, sviluppati e in via di sviluppo, di prepararsi all’aumento degli eventi estremi. Le piogge torrenziali che si sono abbattute a sulle province del Queensland e del New South Wales hanno costretto migliaia di persone ad abbandonare le loro case. Canberra ha decretato lo stato di catastrofe naturale in 38 regioni, spesso aree che hanno già subito prolungate siccità e devastanti incendi.

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3 gennaio. Munich Re, la più grande compa-

gnia di assicurazioni del mondo, pubblica il

rapporto “Natural catastrophes in 2010”, in cui denuncia le notevoli perdite e l’eccezionale numero di decessi dell’anno appena concluso, caratterizzato da un numero di terremoti raramente registrato negli ultimi decenni. La compagnia tedesca sottolinea inoltre l’alto numero di catastrofi naturali legate al clima e le temperature record, sia a livello globale che in diverse regioni del mondo. Le perdite complessive ammontano a 130 miliardi di dollari, solo 37 quelli coperti.

FOTO: © Cubillos/ap/ lapresse

o cestinare, ma che sia un grande contenitore di “rifiuti indifferenziati” è innegabile. Penso con orrore alla famosissima isola della spazzatura nell’Oceano Pacifico, circa 100 milioni di tonnellate, formata per l’80% da plastica … e non è la sola, forse nel Mediterraneo stiamo facendo di meglio. Magari un giorno ci organizzeremo un viaggio premio. Credo però che in ogni cosa ci sia sempre un margine di miglioramento e quindi mi chiedo: “Se si hanno i mezzi e le possibilità, perché non ambire al meglio?”.

L’annuario dell’ambiente

4 gennaio. La deforestazione e l’erosione dei suoli provocata dagli uragani potrebbero aver contribuito a innescare il terremoto che nel 2010 ha colpito Haiti, facendo 200.000 vittime e lasciando in ginocchio il paese. A dirlo è il geologo statunitense Shimon Wdowinski, che coi suoi colleghi dell’università di Miami ha studiato la crosta terrestre nella zona di Port au Prince.

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4 gennaio. Wikileaks pubblica un cablogramma inviato nel 2009 dall’ambasciata Usa in Spagna a Hillary Clinton, per mettere in guardia il segretario di Stato sul fatto che il ministro della Difesa, Carme Chacón, potrebbe sollevare la questione della bonifica, mai avvenuta, di Palomares, piccolo paese dell’Almería. I fatti risalgono al ‘66, quando un bombardiere Usa si scontrò con un aereo cisterna e lasciò cadere 4 bombe atomiche, due a terra e due in mare. Nessun ordigno esplose, ma le bombe cadute a terra contaminarono una vasta area.

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5 gennaio. Fermato nuovamente il reattore 3 della centrale nucleare svedese di Oskars-

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6 gennaio. Speronato da una nave della flotta

baleniera giapponese il trimarano dell’associa-

zione ambientalista Sea Sheperd, l’Ady Gil. I membri dell’equipaggio sono in salvo, irreparabili i danni all’imbarcazione. In seguito all’assedio degli ecoattivisti, il 16 febbraio per la prima volta Tokyo chiude in anticipo la stagione di caccia, con 172 balenottere pescate contro le 900 previste. La decisione di fermare in anticipo la caccia, fa però sapere Tokyo, non significa che il Giappone abbandonerà la pratica. 7 gennaio. Chiuse in via cautelativa più di 4.700 fattorie e aziende tedesche a causa del rischio diossina. La causa risale al 12 novembre 2010, quando in Bassa Sassonia sono state consegnate 2.500 delle 3.000 tonnellate di grassi alimentari contaminati, utilizzati in mangimi e foraggio per suini e pollame. La vendita sarebbe andata avanti fino al 23 dicembre. Impossibile prevedere quanto si siano diffusi mangime e rischi per la salute.

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7 gennaio. Il nucleare segna ritardi e sovracosti anche a Taiwan. L’impresa statale Taipower annuncia che per iniziare le operazioni commerciali del quarto impianto nucleare ci vorrà ancora un anno a causa di problemi con la strumentazione di controllo dell’impianto.

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FOTO: © Stokes/ap/ lapresse

hamn, già bloccato prima di Natale. Il problema è una riduzione di pressione nella “inside stop part” del reattore. Il governo di centrodestra, che ha rilanciato il nucleare con un sofferto voto parlamentare, minimizza. La centrale detiene un record: secondo l’Iaea è quella che nel 2009 si è dovuta fermare più volte in tutto il mondo. Nel 2008 l’intero impianto fu fatto evacuare per timore di un sabotaggio.

Si tratta della centrale di Lungmen, la cui costruzione è iniziata nel ‘99. È la quinta volta che la data di inizio della gestione commerciale della centrale viene rinviata.

mente impedito lo scoppio, migliorando la capacità dei soggetti coinvolti di individuare i rischi che affrontavano e valutandoli, comunicandoli e affrontandoli adeguatamente”.

11 gennaio. Si riversano davanti al golfo di Porto Torres, in provincia di Sassari, almeno 10.000 litri di olio combustibile. Un cedimento nelle tubature durante il rifornimento che una nave cisterna stava effettuando nella banchina del colosso energetico E.On la causa dello sversamento. Secondo le autorità marittime non ci sarebbero tracce di carburante nelle acque del Santuario dei cetacei né sulle coste sarde.

11 gennaio. La Corte Costituzionale giudica ammissibili i referendum su legittimo impedimento, nucleare e acqua. Per questa si tratta di due quesiti: uno per l’abrogazione delle norme del decreto Ronchi sulle modalità di affidamento con gara a privati dei servizi pubblici di rilevanza economica, l’altro per la cancellazione delle norme sulla determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito.

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11 gennaio. La National commission on the Bp Deepwater Horizon oil spill and offshore drilling (Osc) pubblica i risultati dell’inchiesta sullo scoppio del pozzo nel Golfo del Messico, che ha causato la morte di 11 lavoratori e la fuoriuscita di oltre 4 milioni di barili di petrolio per 3 mesi. Secondo l’Osc, “una migliore gestione da parte di Bp, Halliburton e Transocean avrebbe quasi certa-

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12 gennaio. McClatchy News pubblica un’indagine del Medill’s national security reporting project che rivela quanto la Cia sia interessata al global warming come problema di sicurezza nazionale e internazionale degli Usa, e come questo sia contrastato da un Partito repubblicano ostaggio del negazionismo.

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‘Grazie all’assedio degli ecoattivisti il Giappone chiude in anticipo la caccia alle balene: 172 quelle pescate contro le 900 previste’ 12 gennaio. Stop alle esercitazioni nel Poligono interforze di Salto di Quirra , in Sardegna, fino a quando la procura di Lanusei non avrà analizzato i blindati sequestrati. Le ipotesi di reato sono violazioni ambientali, omissione di atti d’ufficio per i mancati controlli sanitari e omicidio plurimo. Le indagini mirano a individuare se le munizioni testate abbiano lasciato tracce di uranio impoverito, metalli sporchi, antimonio e cobalto. Qualsiasi cosa possa essere legata alla straordinaria diffusione dei tumori registrati nell’area interessata. A maggio la procura pone sotto sequestro il Poligono e vieta le attività agropastorali.

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13 gennaio. Francesco Tatò e Paolo Scaroni, ex ad di Enel, condannati dalla Cassazione per i danni ambientali provocati dalla centrale di Porto Tolle quando era alimentata a olio combustibile. Una sentenza utile in chiave futura, in relazione al progetto di riconvertire l’impianto a carbone, dato che i reati sono prescritti. Va avanti la causa in sede civile.

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13 gennaio. Dopo l’Australia, la furia delle acque colpisce il Brasile. Nella zona montuosa intorno a Rio piogge e frane causano 335 morti. Tra le città più colpite Teresopolis, dove fiumi d’acqua hanno riversato tonnellate di fango sulle case. A farne le spese maggiori le abitazioni, costruite senza criteri di sicurezza sui versanti delle colline.

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14 gennaio. Greenpeace, Legambiente e Wwf, con le tre principali organizzazioni del settore delle rinnovabili (Fondazione sviluppo sostenibile, Kyoto club e Ises Italia), propongono una serie di emendamenti al decreto in materia del governo, i cui obiettivi sono garantire stabilità al mercato delle rinnovabili, efficienza negli incentivi e perseguimento degli obiettivi fissati al 2020.

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personaggi > Addio wangari

La nostra Africa La madre delle foreste, Wangari Maathai, è morta a Nairobi, in Kenya, domenica 25 settembre all’età di 71 anni. Proprio mentre in Italia si celebrava la marcia per la pace Perugia-Assisi. La notizia è stata diffusa dal sito web del Green belt movement, l’associazione che lei aveva creato in difesa dell’ambiente, della qualità della vita delle comunità locali e in particolare di quella delle donne: «È con immensa tristezza che la famiglia di Wangari Maathai annuncia la sua morte, dopo una lunga e coraggiosa battaglia contro il cancro». La Nuova Ecologia l’aveva intervistata nel giugno 2005, pochi mesi dopo aver ottenuto il Nobel per la pace. Scompare una delle più prestigiose leader ambientaliste del mondo e una delle colonne portanti del movimento per lo sviluppo sostenibile dell’intera Africa, riconosciuta a livello internazionale per il suo impegno per la democrazia, i diritti umani e la salvaguardia della natura.

18 gennaio. Il 2010 è stato il primo anno di “recessione” dell’eolico in Italia. La riduzione delle installazioni del 25%, denuncia l’Anev, riflette un diffuso malessere fra gli operatori, che mette a rischio sia il raggiungimento degli obiettivi comunitari al 2020 che l’occupazione. È soprattutto il crollo del 40% del valore dei certificati verdi ad aver provocato una crisi di fiducia degli investitori e del sistema finanziario.

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21 gennaio. Il gip di Bari, Antonio Lovecchio, rigetta l’istanza di sospensiva dell’ordinanza emessa il 15 novembre scorso, con la quale aveva disposto la revoca della confisca dei suoli sui quali sorgeva l’ecomostro di Punta Perotti, abbattuto nel 2006, e la restituzione dei terreni ai proprietari. Il Comune aveva presentato ricorso in Cassazione contro la restituzione e chiesto di sospendere l’ordinanza in attesa del giudizio della Suprema corte.

biodiversità, secondo l’Iucn il patrimonio forestale genera un valore economico diretto di 130 miliardi di dollari l’anno. Ma dal 2000 a oggi, ogni anno il pianeta ha registrato una diminuzione di aree verdi equivalente a un paese come il Costarica. Oggi le foreste coprono il 31% della superficie globale. Deforestazione e degrado sono responsabili del 17% delle emissioni a livello globale.

23 gennaio. Mentre le trivelle proseguono con i carotaggi, i No Tav scendono nuovamente in piazza a Susa (To) per riaffermare la loro contrarietà all’alta velocità e “respingere la campagna di sondaggi truffa, contro il partito trasversale degli affari che vorrebbe trasformare il nostro territorio in un enorme cantiere per almeno vent’anni, in solidarietà alle amministrazioni comunali sotto attacco”.

28 gennaio. Dai depuratori campani il percolato proveniente dagli impianti di smaltimento finiva direttamente in mare. Con quest’accusa la procura di Napoli ottiene dal gip 14 ordinanze di custodia cautelare, anche per dirigenti delle strutture commissariali per l’emergenza rifiuti come l’ex vice commissario Marta De Gennaro e l’ex commissario Corrado Catenacci. Le accuse vanno dall’associazione per delinquere al traffico di rifiuti.

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24 gennaio. Si apre ufficialmente l’Anno in-

ternazionale delle foreste. Grande contenitore di

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2 febbraio. La Corte Costituzionale boccia parzialmente l’art.4 del decreto attuativo della legge delega sul nucleare “nella parte in cui non prevede che la Regione, anteriormente all’intesa con la Conferenza unificata, esprima il proprio parere sul rilascio dell’autorizzazione unica per la costruzione e l’esercizio degli impianti nucleari”. Secondo la Corte, la Regione dove il governo vuole costruire una centrale deve essere “adeguatamente coinvolta”. Un parere obbligatorio anche se non vincolante.

4 febbraio. La Regione Sardegna informa che il 15 maggio si terrà il referendum consultivo sul nucleare. Consultazione indetta in base a un decreto del governatore di centrodestra Cappellacci, che in campagna elettorale negava ogni possibilità che sull’isola venisse realizzata una centrale.

3 febbraio. Il Parlamento europeo approva una risoluzione che critica la decisione di aprire discariche in aree protette e ribadisce che “l’Italia deve rispettare la legislazione comunitaria sulla gestione dei rifiuti urbani senza ritardi, migliorare la trasparenza delle procedure per contrastare il coinvolgimento del crimine organizzato e ricostruire uno stato di fiducia con le popolazioni locali”. Gli eurodeputati sono preoccupati anche per il ruolo svolto dalla criminalità organizzata.

7 febbraio. L’Australia non sembra aver pace. Dopo le inondazioni che l’hanno devastata nelle settimane scorse, ora è il turno degli incendi. Il premier ha dichiarato lo stato di catastrofe naturale nella regione metropolitana di Perth. Sono gli incendi più distruttivi degli ultimi 50 anni.

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6 febbraio. A Dakar inizia l’XI World social forum. Sarà approvata la “Carta mondiale dei migranti”, che rivendica la libera circolazione dei cittadini.

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7 febbraio. Una sentenza della Cassazione rende retroattivo l’art. 26 del regolamento della strada del 1993, con il quale si vieta la pre-

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senza di alberi entro 6 metri dall’asfalto delle strade extraurbane. Per 17 anni la norma era rimasta valida solo per le nuove strade e gli alberi piantati successivamente, dopo questa sentenza sarà applicabile su tutte le strade. 14 febbraio. Le commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato danno il lasciapassare a un emendamento al milleproroghe presentato dal Pdl. La norma sospende la demolizione della costruzioni abusive fino al 31 dicembre e riapre i termini del condono edilizio in Campania. Un via libera che riguarda gli abusi oggetto di sentenza penale che ne stabilisce l’abbattimento. Il 24 febbraio, anche grazie alle proteste delle associazioni ambientaliste, l’emendamento sarà stralciato.

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15 febbraio. Chevron dovrà pagare 8,6 miliardi di dollari per aver inquinato gran parte della regione amazzonica dell’Ecuador. La società petrolifera Texaco, che si è fusa con la Chevron nel 2001, è stata accusata di aver riversato miliardi di litri di materiali tossici in pozzi e fiumi che sfociano nel Rio delle Amazzoni, con danni agli ecosistemi e alla popolazione.

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17 febbraio. Sequestrato sul litorale domizio il villaggio turistico Stella Maris, per gli inquirenti edificato abusivamente su un’area di proprietà della Regione Campania sottoposta a vincolo. Il reato di

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lottizzazione abusiva sull’area di 150.000 metri quadri viene contestato per due alberghi, tre piscine, vari corpi di fabbrica adibiti a ristoranti, pizzerie, palestra, sala giochi, un centro commerciale, oltre a 300 strutture di accoglienza, per un valore complessivo di 25 milioni di euro.

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20 febbraio. Il Korea atomic energy research institute lancia un “white warning” a Daejeon a causa di perdite radioattive riscontrate in un reattore da ricerca di 30 MW.

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24 febbraio. Confermata la condanna per Radio Vaticana. La Cassazione ribadisce la decisione della Corte d’appello del Tribunale di Roma: reato di getto pericoloso di cose e risarcimento ai cittadini. Non si procederà nei confronti dell’unico imputato superstite, il cardinale Roberto Tucci, perché il reato si è estinto.

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24 febbraio. L’Oms lancia l’ennesimo allarme smog. Ogni cittadino perde in media 9 mesi di vita per esposizione al particolato. In Italia, nel 2010, 48 capoluoghi di provincia hanno superato il limite di 50 microgrammi per metro cubo di Pm10 oltre i 35 giorni consentiti dalla legge. Secondo l’Agenzia europea per l’ambiente, fra le 30 città europee più inquinate 17 sono italiane. Torino, Brescia e Milano ai vertici.

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1 marzo. La Calabria mostra ancora una volta la sua fragilità. Un uomo muore a Reggio Calabria, travolto da una frana in località Villa San Giuseppe. Frane e smottamenti in varie parti della città. Anche il resto della regione è colpito dall’ondata di maltempo.

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FOTO: © Bull/ap/ lapresse

3 marzo. Il ministero dell’Interno comunica le date per le amministrative: i cittadini andranno a votare il 15 e 16 maggio, i ballottaggi si terranno il 29 e 30 dello stesso mese. Bocciato l’election day, amministrative e referendum non si svolgeranno nello stesso giorno.

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3 marzo. Il Consiglio dei ministri approva il decreto rinnovabili, dal quale è stata tolta la parte relativa al tetto di 8 GW per il fotovoltaico, raggiunti i quali si prevedeva la sospensione degli incentivi. In merito al fotovoltaico, il decreto prevede che a giugno si debba redigere un altro provvedimento che ridefinisca criteri, parametri e quote per assicurare la sostenibilità degli incentivi e scoraggiare iniziative speculative.

‘Lo tsunami in Giappone manda in tilt la centrale di Fukushima. è il più grave incidente nucleare dai tempi di Cernobyl’

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4 marzo. Il Consiglio di Stato accoglie l’appello della Regione Sardegna e si pronuncia a favore del vincolo paesaggistico e della tutela

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integrale nell’applicazione del Codice del paesaggio operata dal Prp con l’inserimento dell’area Tuvixeddu-Tuvumannu. 4 marzo. La Conferenza delle Regioni informa che la maggioranza delle giunte regionali esprime parere negativo sul decreto del governo che riguarda i criteri di localizzazione degli impianti nucleari e dei depositi di rifiuti. Ha dato parere negativo un fronte bipartisan formato da Emilia Romagna, Marche, Basilicata, Toscana, Liguria, Molise, Puglia, Umbria, Calabria, Sicilia, Sarde-

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gna, Valle d’Aosta. A favore, ma con l’accoglimento di emendamenti già presentati in sede tecnica, Lombardia, Veneto, Piemonte e Campania. 9 marzo. Il Parlamento europeo approva la Tobin tax , tassa sulle transazioni finanziarie speculative. Il commissario Ue per la fiscalità, Algirdas Semeta, precisa però che sarebbe “prematuro e irresponsabile” procedere all’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie solo in Europa. A livello europeo, se applicata con aliquota dello 0,05%, darebbe un gettito di 200 miliardi di euro (il doppio del bilancio Ue).

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9 marzo. I dirigenti della Eternit rimasero “choccati” quando, nel 1976, vennero messi al corrente della quantità e della gravità delle malattie che poteva provocare il contatto con l’amianto. È uno dei particolari emersi a Torino alla ripresa del processo ai vertici della multinazionale.

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10 marzo. Al teatro Quirino di Roma oltre 2.000 persone, fra imprenditori del fotovoltaico, operai e ambientalisti, partecipano all’appuntamento convocato dall’associazione Sos rinnovabili per protestare contro il decreto Romani, che interrompe il conto energia e mette a rischio l’intero settore.

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10 marzo. Tutti assolti a La Spezia gli undici imputati al processo per la discarica di Pitelli, più nota come “collina dei veleni”. Erano accusati, a vario titolo, di disastro ambientale in seguito al ritrovamento di materiali pericolosi e nocivi nell’ambito di un’inchiesta avviata negli anni ‘90 su un presunto traffico di rifiuti.

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11 marzo. Lo tsunami in Giappone manda in tilt la centrale nucleare di Fukushima, i sistemi di raffreddamento finiscono fuori controllo innescando il rischio di fusione del nocciolo: è il più grave incidente dai tempi di Cernobyl.

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14 marzo. In Svizzera la consigliera federale Doris Leuthard annuncia la decisione di “sospendere le procedure in corso relative alle domande di autorizzazione di massima per nuove centrali nucleari”.

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16 marzo. Bruxelles chiede all’Italia di rispettare la normativa ambientale europea per garantire che il progetto di risanamento dell’ex area industriale dell’Acna di Cengio, in Liguria, non ponga rischi per la salute umana e per l’ambiente.

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22 marzo. Il Consiglio europeo straordinario ha deciso che su tutte le centrali nucleari dell’Ue devono essere effettuati stress test.

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23 marzo. Il Consiglio dei ministri decreta che le votazioni sui referendum si svolgeranno il 12 e 13 giugno.

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23 marzo. Il governo tedesco incarica due commissioni di riesaminare i rischi legati alle centrali nucleari. Angela Merkel ha già annunciato una moratoria di 3 mesi sulla decisione di prolungare la durata di vita delle 17 centrali tedesche e chiuso i 7 reattori costruiti prima dell’80. Pochi giorni

7 aprile. Il Parlamento recepisce le direttive 2008/99 e 2009/123, dando seguito all’obbligo imposto dalla Ue di tutelare penalmente l’ambiente. Per Legambiente, in prima linea nella lotta alle ecomafie, si tratta di un’operazione di facciata: “Con questo schema di decreto i crimini ambientali continueranno ad essere puniti solo con sanzioni di tipo contravvenzionale, di scarsa portata e tempi di prescrizione bassissimi”.

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26 marzo. In piazza associazioni, comitati, sindacati, partiti, studenti e tanti singoli cittadini. Arrivati a Roma da tutta Italia per dire due “no”: al nucleare e alla privatizzazione dell’acqua. A sfilare nella Capitale sono in trecentomila.

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30 marzo. Conferma di tutte le condanne per inquinamento marittimo e incremento della cifra da versare come risarcimento per il pregiudizio ecologico subito. È il verdetto della Corte d’appello di Parigi per il naufragio della petroliera Erika, che a Natale del ‘99 riversò sulla costa atlantica francese 20.000 tonnellate di olio combustibile.

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14 aprile. Il Senato approva a maggioranza una mozione negazionista, secondo cui non è necessario tener conto degli impegni europei sui cambiamenti climatici, perché troppo onerosi, catastrofisti e penalizzanti per il paese.

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18 aprile. Il ministero dell’Ambiente dà parere positivo alla richiesta della società Petroceltic Elsa di sondare il mare fra il Gargano e le Isole Tremiti alla ricerca di petrolio, a 12 km dall’arcipelago e 11 dalla costa. Le compagnie pagheranno allo Stato circa il 30% tra royalty e tasse, alla Regione resterà l’1%.

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31 marzo. Con il decreto legge n. 34 il governo introduce la moratoria sul ritorno dell’energia nucleare.

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2 aprile. La Corte europea di giustizia condanna l’Italia per la mancata applicazione entro i termini della direttiva Ippc su prevenzione e riduzione dell’inquinamento industriale.

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20 aprile. Il Senato approva un emendamento di 8 commi all’art.5 del decreto legge n. 34, che a differenza della moratoria abroga tutte le disposizioni del quesito sul nucleare nei commi che vanno dal II al VII. Il I e l’VIII motivano l’abrogazione rimandando alla necessità di acquisire altri dati scientifici sotto il profilo della sicurezza.

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FOTO: © Faisal/ap/ lapresse

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dopo il ministro all’Ambiente, Jürgen Becker, annuncia che la Germania spegnerà tutte le sue centrali entro il 2020.

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20 aprile. Primo sciopero nazionale dei lavoratori del fotovoltaico e delle aziende collegate col settore. In piazza, con lo slogan “Non spegnete il sole”, i sindacati

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‘Il Consiglio di Stato annulla il decreto del governo favorevole alla riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle’ metalmeccanici Fim-Cisl, FiomCgil e Uilm-Uil. Lo sciopero è stato indetto per chiedere modifiche al decreto sulle rinnovabili del 3 marzo, che ha avuto l’effetto di bloccare l’intera filiera fotovoltaica in Italia. 26 aprile. La moratoria è un trucco per rendere vano il referendum, che sulla scia di quanto accaduto in Giappone boccerebbe la politica energetica del governo. Lo ammette lo stesso Berlusconi a margine del vertice italo-francese, proprio nel 25esimo anniversario di Cernobyl.

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storie > made in green

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A sole spiegato...

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5 maggio. Il Consiglio dei ministri vara il

quarto Conto energia. Il documento ha subito continui rinvii: prima a seguito di una richiesta di approfondimento da parte delle Regioni, poi a causa di un conflitto fra il ministero dell’Ambiente e quello dello Sviluppo economico. Confermato il netto taglio ai sussidi al settore fotovoltaico e la riduzione delle tariffe per i prossimi anni. Ambientalisti e aziende sul piede di guerra. 5 maggio. “Le spiagge su cui insistono chioschi e varie strutture turistiche saranno oggetto di diritto di superficie che dura 90 anni”. Lo dice il decreto sviluppo approvato dal Consiglio dei ministri. A metà giugno, dopo le proteste di ambientalisti e opposizioni, la norma salta.

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7 maggio. Manifestazione nazionale di protesta a Termoli , in Molise, dopo il via libera del Mi-

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È stato il catamarano fotovoltaico realizzato dalla Electro Solar di Padova, con il patrocinio del circolo “Centro del Sole” di Legambiente, ad aggiudicarsi lo scorso 31 luglio la prova dei 30 km al Solar challenge che si è svolto nelle acque di Avigliana (To). Un gioiello dell’innovazione nel campo della nautica sostenibile: lungo 5,50 metri con tanto di propulsore elettrico da 2 Kw, alimentato da nove metri quadri di pannelli. L’imbarcazione era stata tenuta a battesimo poche settimane prima in occasione della Goletta dei Laghi al Lago Maggiore. «Abbiamo realizzato un’imbarcazione specifica per questo tipo di competizioni internazionali – spiega Roberto Signorelli, coordinatore del progetto – Ma soprattutto per dimostrare che è possibile navigare sui laghi e sui fiumi a impatto zero, producendo energia da fonti rinnovabili in quantità più che sufficiente per navigare per lungo tempo e su lunghe distanze a una velocità più che accettabile, senza inquinare né far rumore e con molto divertimento».

nistero dell’Ambiente alle indagini sulla presenza di petrolio nei fondali del basso Adriatico, di fronte alle Tremiti. 13 maggio. Il decreto legge n.70 introduce un’Agenzia nazionale di vigilanza sulle risorse idriche nell’ambito delle normative sulla privatizzazione dei servizi contenute nel Codice dell’ambiente. Il provvedimento, che regola costi e qualità dei servizi, riguarda il secondo quesito sull’acqua. Ma non incide sulla validità del referendum.

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17 maggio. Il Consiglio Stato annulla il decreto con cui nel 2009 il ministero dell’Ambiente aveva dato parere positivo sulla compatibilità ambientale al progetto di riconversione a carbone della centrale Enel di Porto Tolle . La sentenza ribalta l’esito della decisione del Tar del Lazio, che aveva respinto il ricorso delle associazioni ambientaliste e degli operatori del turismo.

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19 maggio. Il Regno Unito si dà nuovi obiettivi sui gas serra. La riduzione entro il 2050 annunciata dal ministro per l’Energia, Chris Huhne, è dell’80% rispetto ai dati del ‘90 e del 50% entro il 2025. Il nucleare, previsto al 40% al pari delle rinnovabili, è considerata opzione temporanea in attesa del completo passaggio alle fonti pulite. La proposta, che sarà legge nei prossimi mesi, rende la Gran Bretagna l’unico paese che abbia assunto decisioni vincolanti oltre il 2020.

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19 maggio. Bruxelles chiede all’Italia di assicurare che le acque reflue prodotte dagli agglomerati con più di 10mila abitanti e scaricate in aree sensibili siano adeguatamente trattate. La mancanza di idonei sistemi di raccolta e trattamento, che avrebbero dovuto essere istituiti già dal ‘98, comporta rischi per salute umana, acque interne e ambiente marino. Un italiano su tre è senza depurazione, gli altri due hanno un trattamento insufficiente.

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100notizie ‘verdi’

Le

più importanti del 2011

27 giugno. La giunta del Molise approva una delibera per impugnare il decreto di concessione per trivellazioni al largo delle Diomedee emesso dal ministero dell’Ambiente alla multinazionale irlandese Petroceltic. Il Molise raggiunge così la Puglia e diversi Comuni, fra cui Termoli e Vasto, che avevano già presentato ricorso al Tar.

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28 giugno. Il giornale Usa “Mother Jones” rivolge una domanda alla Exxon Mobil: “Che cosa le ha fatto rompere la promessa di interrompere il finanziamento dei negazionisti dei cambiamenti climatici?”. Nel 2008 la multinazionale, pressata dall’opinione pubblica, promise di smettere di finanziare i climate change deniers, ma Greenpeace ha tirato fuori documenti che dimostrano come il gigante stia continuando a foraggiare gli ecoscettici.

FOTO: © arianna catania

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24 maggio. La Camera concede la fiducia al governo e approva il decreto Omnibus, che contiene la moratoria al nucleare. Il rischio dell’annullamento del quesito sul nucleare si fa concreto. La “palla” passa a Napolitano.

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27 maggio. Con la firma del presidente della Repubblica il decreto Omnibus è legge. La strategia per impedire che si possa votare sul nucleare prosegue senza intoppi. L’ultima parola spetta alla Cassazione.

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1 giugno. La Cassazione dà il via libera al referendum sul nucleare. Ma bisogna ristampare tutte le schede: la Suprema corte accoglie infatti la richiesta del Pd di far valere il quesito rispetto alla moratoria sul nucleare approvata col decreto Omnibus. Il cambiamento invalida i voti degli italiani all’estero che già hanno votato.

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7 giugno. La Corte Costituzionale respinge all’unanimità il ricorso presentato dall’Avvocatura di Stato: il referendum sul nucleare si farà.

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11 giugno. Il famoso entomologo Giorgio Celli, 76 anni, muore all’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Era stato sottoposto a un intervento chirurgico per l’innesto di alcuni by pass il 10 maggio, da allora le sue condizioni erano rimaste gravissime. A lungo conduttore televisivo di trasmissioni sugli animali, è stato europarlamentare e consigliere comunale dei Verdi.

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13 giugno. Schiacciante vittoria nei referendum per l’acqua bene comune e contro il nucleare.

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21 giugno. Il pm di Palermo Geri Ferrara chiede la condanna a 2

‘La vittoria del sì al referendum di giugno spazza via il nucleare e restituisce l’acqua ai cittadini’ anni e 10 mesi per il sindaco Diego Cammarata e a 2 anni per gli ex assessori al Traffico, Lorenzo Ceraulo, e all’Ambiente, l’attuale presidente della Provincia Giovanni Avanti. Non avrebbero adottato i provvedimenti per contrastare lo smog fra il 2004 e il 2008. Stesse ipotesi di accusa, in un’altra inchiesta, per il governatore Raffaele Lombardo, iscritto nel registro degli indagati insieme al suo predecessore Salvatore Cuffaro e ai sette assessori regionali al Territorio che si sono succeduti dal 2003 al 2010.

5 luglio. Il ministero dell’Ambiente rilascia l’Autorizzazione integrata ambientale per lo stabilimento Ilva di Taranto. Per gli ambientalisti si tratta di un grave passo indietro perché non è più prevista la rete di monitoraggio esterno alla cokeria, fondamentale per rilevare le emissioni di Ipa e del benzo(a)pirene. Viene inoltre depotenziato il sistema di videoregistrazione delle emissioni e resta irrisolto il problema del monitoraggio degli scarichi idrici, confermato allo sbocco in mare e non a pié d’impianto.

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16 luglio. Un documento segreto dell’Agenzia brasiliana di energia elettrica, pubblicato da un quotidiano di Manaus, rivela che il governo ha pronti 144 progetti per costruire altrettante centrali idroelettriche in Amazzonia. Brasilia è già bersaglio di critiche per il progetto della megacentrale

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di Belo Monte sul Rio Xingù, che con 11.000 MW sarebbe la terza al mondo e allagherebbe una vasta porzione di parco nazionale e riserve indigene, interrompendo il corso di uno dei grandi fiumi dell’Amazzonia. 20 luglio. Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso presentato dall’Enel contro lo stop alla realizzazione del rigassificatore di Porto Empedocle decretato dal Tar del Lazio nel 2010.

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29 luglio. Il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, annuncia il via libera al “progetto definitivo” del ponte sullo Stretto da parte della Stretto di Messina spa e l’avvio dei cantieri a dicembre 2012, che dovrebbero chiudersi a ponte finito nel 2019.

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11 agosto. Scandalo in Giappone a 5 mesi dallo tsunami, La Nuclear safety commission è accusata di aver cancellato dal suo sito i dati sui risultati delle visite di controllo della tiroide ai bambini nella prefettura di Fukushima.

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15 agosto. La manovra finanziaria abroga il sistema di tracciamento digitale dei rifiuti Sistri.

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2 settembre. Sono dodici gli indagati nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla procura di Torino per 223 casi di marinai morti per tumori riconducibili all’esposizione da amianto. Fra gli indagati anche i capi di stato maggiore e i vertici della Marina militare, in servizio fino alla fine degli anni ‘90, per le ipotesi di reato di disastro colposo e omissione dolosa di cautele antinfortunistiche.

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18 settembre. Il dipartimento di Stato Usa pubblica il documento

“Climate migration, gains the world’s attention” nel quale si legge che “l’evoluzione del clima non è solamente responsabile dell’innalzamento del livello dei mari e di periodi di siccità nefaste per le colture: spinge anche un numero crescente di persone a lasciare le loro case per altri orizzonti”. 20 settembre. Per il ponte sullo Stretto di Messina ci sono risorse disponibili per 2,5 miliardi di euro rispetto a una stima di costo complessivo di 7,2 miliardi. Emerge dal rapporto sullo stato di attuazione della legge Obiettivo presentato alla Camera. L’ad della Stretto di Messina annuncia però che entro un anno i cantieri saranno aperti.

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6 ottobre. Ida Auken, ministro dell’Ambiente del governo danese, annuncia che entro il 2020 la metà di tutta l’energia consumata in Danimarca sarà tratta dal vento. Copenaghen si impegna inoltre a ridurre le emissioni del

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40%, raddoppiando l’obiettivo fissato dall’Ue. 10 ottobre. Il ministero indiano dell’Ambiente blocca la costruzione di una metropoli “verde” nello Stato del Maharashtra per violazione delle normative ambientali. Il progetto prevede l’edificazione di una township di lusso per 300mila abitanti, chiamata Lavasa. Il dicastero ha imposto una serie di condizioni per riprendere i lavori, fra cui quelle di destinare il 5% dei costi a progetti sociali e di creare un fondo per pagare i danni ambientali.

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12 ottobre. L’inceneritore di Melfi inquinava con metalli pesanti e solventi organici le falde acquifere almeno dal 2002 ma l’Arpa Basilicata non ha mai comunicato i dati sull’inquinamento agli enti preposti. Con le accuse di disastro ambientale e omissione di atti d’ufficio, i carabinieri eseguono due provvedimenti di custodia cautelare ai domiciliari

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per l’ex direttore generale e per il coordinatore del dipartimento provinciale dell’Arpab. 16 ottobre. Il ministro Altero Matteoli , parlando del ponte sullo Stretto di Messina, sostiene che verrà realizzato “a prescindere dall’eventuale finanziamento della Ue, in quanto le risorse per il manufatto saranno reperite sul mercato, come previsto dal piano finanziario allegato al progetto definitivo”. Il ponte , puntualizza il titolare delle Infrastrutture, resta una priorità per il nostro sistema dei trasporti.

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19 ottobre. La squadra mobile di Caserta e il Corpo forestale di Napoli sequestrano fra Castelvolturno e Villa Literno, nel casertano, vaste aree trasformate negli anni in discariche abusive di rifiuti tossici: inerti e materiali di risulta dell’edilizia e di sostanze nocive, fra cui l’amianto polverizzato proveniente dalla bonifica Italsider di Bagnoli.

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politica > corrado clini

Un ministro “tecnico” Corrado Clini dallo scorso 16 novembre è il nuovo ministro dell’Ambiente. L’esordio è stato segnato dalle polemiche a causa di alcune sue dichiarazioni a favore del nucleare. Poi però Clini, per vent’anni direttore generale del dicastero, ha precisato che la questione è stata risolta con il referendum. Su altri temi sensibili come ogm, Tav e ponte sullo Stretto ha sospeso il giudizio trincerandosi dietro la sua condizione di “tecnico”. Laureato in medicina, già docente presso il corso di laurea in Scienze Ambientali all’Università degli studi di Parma, ha presieduto il “Comitato paneuropeo ambiente e salute” istituito dalle Nazioni Unite e dall’Oms. Come chairman della Global bioenergy partnership è inoltre impegnato nella ricerca sugli usi sostenibili delle bioenergie. Fra suoi primi impegni c’è stata la proroga degli sgravi fiscali del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici che era scomparso dal maxi-emendamento della Legge di Stabilità.

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più importanti del 2011

19 ottobre. Il ponte sullo Stretto non figura nell’elenco delle 15 priorità europee nel settore dei trasporti ufficializzato dalla Commissione europea. Bruxelles specifica che “se l’Italia vorrà portare avanti il progetto dovrà trovare da sola i soldi”. 20 ottobre. La legge di stabilità stanzia 400 milioni per il 2012 come contributo agli autotrasportatori. In tutta Europa, denunciano gli ambientalisti, i governi attuano politiche per disincentivare il trasporto su gomma delle merci. Da noi invece, fanno notare, lo stesso governo taglia il 75% delle risorse al servizio ferroviario regionale.

FOTO: © Corner/ap/ lapresse

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25 ottobre. Un’eccezionale ondata di maltempo si abbatte su Liguria e Toscana, provocando nove morti e quattro dispersi. Le zone più colpite sono in provincia di La Spezia. Il 4 novembre un nubifragio di enormi proporzioni mette in ginocchio Genova, dove si registrano sei vittime e un disperso. Il 7 novembre a Pozzuoli un uomo resta ucciso da un pino abbattuto dal vento e sull’isola d’Elba una donna di 81 anni resta vittima della furia

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dell’acqua mentre si trovava nella sua abitazione. Il 22 novembre il maltempo, e l’incuria del territorio, fa altre tre vittime nella provincia di Messina. 26 ottobre. In vista della conferenza Onu sul clima di Durban, gli eurodeputati invitano l’Ue a dare sostegno alla prosecuzione del protocollo di Kyoto oltre il 2012. I parlamentari chiedono inoltre a Bruxelles di trovare un accordo sul

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Green climate fund a sostegno dei paesi in via di sviluppo, che dovrebbe raggiungere quota 100 miliardi di dollari l’anno entro il 2020. Nel testo approvato è rilanciato anche un possibile taglio delle emissioni superiore al 20% entro il 2020 per i paesi Ue.

contro la centrale a Porto Tolle e iniziative in tutta Italia.

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31 ottobre. Nasce il set-

te miliardesimo essere umano del pia-

neta Terra: è una bimba di nome Nargis, partorita in un villaggio dello Stato dell’Uttar Pradesh, il più popoloso dell’India.

27 ottobre. La Camera approva una mozione dell’Idv che azzera i finanziamenti pubblici per realizzare il ponte sullo Stretto di Messina. Mozione approvata con l’astensione della maggioranza e che addirittura incassa il parere favorevole dal governo. Una magra figura per il ministro Altero Matteoli, che aveva assicurato che il ponte sarebbe stato realizzato a prescindere dall’eventuale finanziamento dell’Ue.

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9 novembre. Gli ambientalisti lanciano l’allarme su una norma inserita nella bozza del decreto sviluppo che modifica la legge sull’elettromagnetismo. Il nuovo regolamento prevede di innalzare i limiti del 30% per gli impianti radio-tv e del 70 per quelli di telefonia mobile. Secondo l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, comportebbe una maggiore incidenza di cancro nella popolazione.

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29 ottobre. È la giornata di mobilitazione nazionale contro il carbone . Manifestazione nazionale

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12 novembre. Silvio Berlusconi rassegna le proprie dimissioni. Il nuovo presidente del Consiglio è Mario Monti, che come ministro dell’Ambiente sceglie Corrado Clini.

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FOTO: © Monaldo/ lapresse

21 ottobre. Le principali associazioni di categoria delle rinnovabili commentano con stupore l’inserimento nella bozza del decreto sviluppo di una perequazione degli incentivi per il fotovoltaico. A 5 mesi dall’entrata in vigore del quarto Conto energia, e dopo aver assistito al cambiamento delle normative col passaggio dal terzo al quarto sistema incentivante e le restrizioni imposte dal decreto rinnovabili, sostengono che sia inaccettabile vedere messa ancora una volta in discussione la regolamentazione del settore.

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‘L’Italia si riscopre fragile dopo le alluvioni. In Liguria, Toscana, Campania e Sicilia muoiono oltre venti persone, cinque i dispersi’

28 novembre. A un anno di distanza dal vertice di Cancun, aprono a Durban (Sudafrica) i lavori della XVII Conferenza delle parti Onu sul cambiamento climatico.

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