Parola di mulo

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culture

Parola di mulo Il viaggio che ha portato due ragazzi da Portella della Ginestra a Roma diventerà un documentario. Per raccontare la bellezza della sostenibilità di Giuseppina Avola

I

n sella a un mulo per protestare e formare coscienze ecosostenibili. Questa è la filosofia che sta alla base dell’insolito e faticoso viaggio cominciato il primo maggio scorso da due impavidi Don Chisciotte siciliani: Federico Bruno, in compagnia del mulo Socrate, e Mirko Adamo, percussionista dell’orchestra Malarazza, sono partiti dalla tragicamente nota Portella della Ginestra, a 3 km da Piana degli Albanesi in Sicilia. Hanno attraversato ben sette regioni, per un viaggio complessivo di un mese e mezzo circa, per giungere fino al Quirinale e consegnare il loro messaggio. Eco Mulo 2012 è un’iniziativa ideata da Federico Bruno in seguito alla lettura di alcuni versi di una poesia siciliana: “Un mulo cadde con il ventre all’aria. A una bambina, all’improvviso, la piccola mascella si arrossò di sangue. Era il primo maggio 1947. La strage di Portella della Ginestra”. «Dopo aver letto questi versi ho capito che andava

Un negozio in dono

Federico Bruno, con il mulo Socrae e Mirko Adamo in una tappa del viaggio

Si chiama “Passamano” il primo negozio italiano del dono e del riciclo. Un punto vendita, nato a Bolzano dall’idea di un gruppo di volontari, nel quale non è necessario fare fila alle casse o usare soldi. Basta entrare, prendere ciò che serve e in cambio si può lasciare una piccola offerta, destinata alle spese di manutenzione del locale. O, ancora meglio, scambiare ciò di cui si ha bisogno con un oggetto che non si usa più.« L’ambiente viene rispettato in quanto si diminuiscono i rifiuti, inoltre si rendono soddisfatte le persone che si disfano di oggetti che verranno riusati» afferma Franco Zamborlin, uno dei volontari dell’ “anti-negozio”. Passamano offre diversi servizi – fra i quali “Cerca Trova”, che consente di cercare ciò di cui si ha bisogno per mezzo di una banca dati – e sensibilizza promuovendo l’aggregazione. Passamano Bolzano è su Facebook.

fatto qualcosa. Per questo ho deciso di partire da quel luogo, in cui la repubblica era stata distrutta e di farlo su un mulo, l’animale operaio per definizione. Parafrasando Berlinguer, invece che andare casa per casa, porta per porta, ho deciso che sarei andato “stalla per stalla, campo per campo”». Un viaggio a dorso di mulo, percorrendo le antiche trazzere regie, strade sterrate fra sentiero e via campestre, le mulattiere o qualsiasi altro percorso alternativo alle vie principali. Un’iniziativa volta a recuperare la memoria storica di luoghi poco conosciuti, ricercando le radici identitarie di una popolazione assopita, educando alla legalità e promuovendo un habitus vivendi che si connoti per l’attenzione all’ambiente e all’ecosostenibilità: «Abbiamo insegnato ai giovani a combinare passato e futuro, a usufruire dei fondi di finanziamento europei, ad adoperare i social networks in maniera intelligente – spiega Federico

Bruno – affinché siano loro stessi protagonisti del loro futuro, sganciandosi dalle logiche di clientelismo del politico di turno, che offre favori in cambio di voti». D u r a nt e i l t ra g it t o, Fe derico e Mirko hanno raccolto nei vari Comuni, dalla gente incontrata per strada, messaggi che sono stati consegnati al presidente della Repubblica una volta giunti a Roma. La provenienza dei mittenti è varia: «Abitanti dei piccoli centri rurali che cercano di sopravvivere alla speculazione edilizia o piccoli produttori che resistono con le loro attività indipendenti per non essere inglobati dalle grosse distribuzioni, rappresentanze dei movimenti civici e associazioni di contadini, ma anche movimenti operai, operatori del turismo ecosostenibile, o semplici cittadini dei paesi attraversati». Lo scopo è comune, ovvero richiamare l’attenzione sulla qualità della nostra vita, sull’ambiente in cui viviamo. «A Roma siamo arrivati stanchi ma soddisfatti – confida Mirko Adamo – e con i nostri muli dentro i giardini del Quirinale abbiamo consegnato i nostri pizzini al presidente Napolitano e al prefetto di Roma. Il progetto ha avuto grande risonanza e presto presenteremo il documentario che abbiamo girato per l’occasione». n novembre 2012 / La nuova ecologia

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