Una Pagina Una pagina è un’idea di Duccio Trassinelli e Demetria Verduci
arte design ambiente 8 giugno 2013 Anno 3 n. 3
Incontri d’arte a Greve in Chianti due giorni dedicati a pittura, letteratura, design Il centro culturale E’ La Macina di San Cresci, nome dovuto all’antica macina per l’olio ancora presente all’interno dello spazio restaurato ed oggi adibito a centro culturale e residenza per artisti.
La Biblioteca di Nicola Terracciano
Greve in Chianti, che ha 14.00 abitanti su un territorio tra i più vasti d’Italia, di 169 kmq, superiori ad es. alla stessa Napoli, che ne ha 119 kmq, ha costanti flussi turistici nazionali e internazionali (un milione di presenze all’anno), con una natura protetta, amata e valorizzata, che agevola lo sviluppo di una operosità quotidiana a tutti i livelli, con occupazione, sviluppo, civiltà di rapporti, integrazione degli immigrati, iniziative civili e culturali, preziose in questi tempi cupi per la cultura, di risparmi fatti masochisticamente sulla cultura, sulla ricerca, sulla scuola, sull’Università, o di stordimenti dei mezzi di comunicazione di massa o con iniziative fatue e superficiali. Una delle imprese civili di Greve in Chianti è stata la inaugurazione il 1 maggio 2013 della nuova biblioteca, costata un milione e duecentomila euro con contributi della Regione Toscana e del Comune. Un'opera bella e funzionale, con tutti i servizi moderni, nel cuore del centro storico, che ne trae quindi nuova luce. La cittadina aveva già una sua distinta biblioteca sita in uno dei palazzi comunali più estetici della città, che ora diverrà sede di incontri culturali e dell’Associazione Amici della Biblioteca, garantendo così sostegno, forza e presenza alla presentazione dei libri (si parla di circa trecento persone nelle occasioni importanti). Ho avuto il piacere e l'onore di assistere alla cerimonia di inaugurazione ed il sindaco della cittadina, Alberto Bencistà, operoso, esperto, sapiente amministratore, già consigliere e assessore della Regione Toscana (che ho conosciuto l’anno scorso a Parete, provincia di Caserta, mia cittadina natale, per un gemellaggio di prodotti tipici), con cortesia ha voluto che prendessi brevemente la parola. La cittadina di Greve in Chianti ha scoperto e permette a chi la visita di assaporare il gusto, il piacere del vivere, della distensione nella vasta, bella natura, umanizzata nei secoli dalla laboriosità contadina e dalla gestione in mezzadria della terra, abbinandole alle emozioni dei beni culturali disseminati nel centro storico e nei borghi. Il vino noto in tutti il mondo, da assaporare nella sue varietà nei vari borghi , l’olio, i salumi e tanti altri prodotti genuini fanno di questa cittadina e del suo territorio un luogo obbligato per chi ha il desiderio di uscire dalla vita frenetica attuale e dai sapori standardizzati dei supermercati. Laboriosità, senso estetico quasi innato, serietà, buona e sapiente amministrazione, rispetto e civiltà di rapporti, apertura a tutto ciò che può arricchire di progresso la cittadina sono i segreti, che fanno di questo raro angolo della cara, spesso amara (specialmente nel Sud) Italia, una delle sue perle. Essa è legata storicamente ai grandi navigatori Amerigo Vespucci (vi è una casa che lo richiama in un borgo vicino al centro storico) e Giovanni da Verrazzano (la cui statua troneggia nel centro dell’ampia, caratteristica piazza triangolare di Greve in Chianti, piazza Matteotti), scopritore della Baia di New York nel 1524, al quale è stato intestato il grande ponte sospeso, dal quale parte la famosa maratona. Greve in Chianti è città programmaticamente slow, di ritmi di vita lenti e di sapori genuini, di distensione nella bella natura, con percorsi pedonali e con bicicletta, con colline ricamate di viti, olivi, ingentilite dai caratteristici, slanciati, eleganti cipressi toscani.”
È più di una residenza, è un luogo di incontro e scambio tra artisti di vari paesi Situata all’interno del complesso restaurato della pieve di San Cresci, che domina la valle di Greve in Chianti, La Macina di San Cresci nasce come un’opportunità di incontro, confronto e scambio internazionale. Un soggiorno esclusivo, dedicato solo agli artisti: per partecipare a questa esperienza è infatti necessario presentare il proprio progetto che verrà selezionato tra tutti quelli candidati. Ma non solo. Vivere e lavorare in questo luogo è ideale per l’artista: si può godere di meravigliosi paesaggi, tranquillità e contemporaneamente essere a contatto con la ricca cultura storica ed architettonica della Toscana esplorando i dintorni, che abbondano di luoghi di grande importanza storica e naturalistica come Gaville, il Museo di arte contadina, Tavarnelle, Badia a Passignano. La residenza per artisti consiste di un soggiorno da una settimana a tre mesi; il periodo è stabilito in base al personale progetto presentato dall’artista ed include, quando presenti in concomitanza, la partecipazione ai workshop di varie discipline. L’artista porterà avanti il suo lavoro in modo indipendente nello studio che rimarrà a sua disposizione, o insieme ad artisti di altri paesi, interagendo con loro e sviluppando idee comuni sull’arte e la cultura contemporanea. Tra le discipline comprese ci sono le arti visive, la scultura e la letteratura. La Macina di San Cresci è membro di Res Artis, Associazione Internazionale di Residenze per Artisti fondata in Olanda nel 1993, il più numeroso network di residenze con i suoi oltre 300 membri attraverso tutti i continenti. Le residenze per artisti sono ancora assai rare in Italia , sebbene siano esperienze preziose di studio, informazione e interazione. In altri paesi europei invece - e del mondo in generale - queste strutture sono una realtà già da diverso tempo. Uno degli esempi più noti è il DAAD di Berlino che esiste oramai da oltre quarant’anni ed offre uno dei più ambiti programmi di residenza per artisti di tutto il mondo. Obiettivo del programma residenziale è quello di dare vita ad una piattaforma per la creazione individuale, ma anche collettiva, offrendo agli artisti internazionali nuove opportunità di incontro. Il progetto della Macina di San Cresci nasce in risposta alla tendenza verso un nomadismo culturale che coinvolge il nostro momento storico, per dar vita ad un’esperienza esclusiva destinata ad imprimersi e durare nel tempo. Localizzata a Greve in Chianti, La Macina di San Cresci, abitazione e laboratorio per artisti e curatori dall’estero, si prefigura come una realtà assolutamente nuova per questo contesto territoriale, un progetto a lungo termine che intende sviluppare una reciprocità tra realtà locale, nazionale ed internazionale attraverso il coinvolgimento e il dialogo con istituzioni straniere pubbliche e private. Apartire da questi presupposti la Macina di San Cresci si propone come valore aggiunto sul territorio e intende fornire al bacino culturale locale un’opportunità di scambio con il sistema internazionale dell’arte. Contenitore e contenuto del progetto è la dimensione intima e domestica di una casa, un’abitazione, un luogo che conserva le tracce del proprio vissuto ma che al tempo stesso è punto di passaggio, costantemente in trasformazione. In questi spazi si alternano e convivono artisti e critici per realizzare progetti proposti ad hoc per l’esperienza di permanenza. L’intento è quello di creare un vero laboratorio in cui confluiscano e si sviluppino le ricerche più attuali in ambito visivo, artistico e critico, coinvolgendo costantemente addetti ai lavori e pubblico ad interagire con gli ospiti. La Macina di San Cresci è uno spazio multidisciplinare, che propone mostre, incontri e dibattiti, performance, concerti, presentazioni, laboratori, pubblicazioni. È un luogo informale in cui gli artisti possono sperimentare, verificare e misurarsi con il proprio lavoro e con il pubblico.
La Macina di San Cresci Pieve di San Cresci 1 50022 Greve in Chianti (FI) Italy Tel. 055 8544793 www.chianticom.com Comune di La Macina di San Cresci Greve in Chianti
Residenza perArtisti