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Carnevale al tempo del Covid 19
La straordinaria esperienza a seguito della diffusione planetaria dell'agente patogeno responsabile del Covid 19, ci ha proiettati, anche quando non era il suo tempo, in un clima carnevalesco continuo. Confinamento sì, ma quando siamo usciti da casa, tutti i giorni ed in ogni luogo, ci sembrava di essere a Carnevale. Tutti mascherati nel nostro travestimento abituale, tanto che se lungo una strada o in un supermercato si incrociavano altri mascherati, anche le amicizie più consolidate hanno attraversato momenti difficili.
Senza addentrarci nella storia dei secoli passati, sorvolando sulle scelte festaiole degli egizi, dei babilonesi, dei greci o dei romani, quando si deve parlare del Carnevale italico, è bene soffermarsi sulle molteplici sfaccettature e diversità che nel nostro Paese ha assunto la festa che è da considerare, una delle più antiche al mondo ed il cui spirito è quello di livellare l'ordine delle cose, ribaltare la realtà con la fantasia travestendosi come ciò e chi non si è.
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Fare festa, fare baldoria con musica, costumi variopinti, balli dedicandosi allo scherzo e al gioco come un noto detto recita : "a Carnevale ogni scherzo vale".
Come in ogni luogo anche nel nostro Paese durante questa festa è la fantasia la protagonista, la fantasia che ispira le tante interpretazioni multiformi ma, tutte legate alle tradizioni locali che poi sono quelle che ne determinano le differenze. Quindi non un unico Carnevale ma, tanti Carnevali tutti però orientati al divertimento e alla spensieratezza. Anche se per un periodo limitato è fondamentale ricordare che il motivo ispiratore della festa fa riferimento ad un antico proverbio latino : "semel in anno licet insanire", ovvero "una volta all'anno è lecito impazzire".
Se questo vale in tempi normali, quelli in cui la vita scorre senza essere condizionata da eventi, positivi o negativi che ci possano essere, è facile immaginare quello che può essere l'aspettativa del Carnevale del 2023.
La festa nell'anno in cui siamo usciti da un lungo biennio di limitazioni delle relazioni interpersonali, bloccati e confinati. Quindi, è comprensibile la voglia di divertirsi attraverso lo scherzo e il gioco. E semmai fare baldorie per dimenticare, anche se la pandemia non si è fermata, la durezza delle limitazioni e le vittime da Covid19.
Il mascheramento è riuscito tanto bene che molte volte amici ed amiche non si sono nemmeno riconosciuti. L'aspetto ma anche la voce risultava non identificabile, tanto che è stato necessario, a dovuta distanza, un momentaneo smascheramento per la conferma di un identità amica.
Allora, benvenuto Carnevale nella speranza che le prossime feste siano di un buon auspicio per tempi migliori duranti i quali poter riassaporare la normalità delle relazioni e superare la paura che un incontro possa essere motivo di contagio.
La globalizzazione ci ha proiettati in una dimensione nuova all'interno della quale dobbiamo far tesoro delle esperienze maturate. Intanto, cerchiamo di trarre beneficio dal prossimo momento di festa partecipando alle tante manifestazioni che si svolgeranno in tutte le nostre contrade. I carri allegorici, le maschere più fantasiose sfileranno come segno di una normalità riconquistata. Buon Carnevale a tutti.
E' Carnevale di Antonio Guarino