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DODICIDICEMBRE2015

Allò, friend, non ti preoccupare per Little Partanna di Antonino Bencivinni

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l bilancio preventivo 2015 è stato approvato a maggioranza dal consiglio comunale di Partanna nella seduta del 24 novembre 2015. Un’anomalia inevitabile (per i ritardi indipendenti dai comuni) che non hanno mancato di sottolineare i rappresentanti dell’opposizione consiliare. E’ un po’ quello che è avvenuto, però, in tanti comuni che per essere riusciti ad approvare il bilancio nei tempi consentiti dalla legge (novembre) si possono considerare virtuosi. Il fatto resta comunque un’anomalia. Partanna, però, ha voluto distinguersi ulteriormente. Non solo ha approvato il bilancio 2015 pressoché a fine anno, come hanno fatto del resto tanti comuni (tranne quelli che addirittura sono stati commissariati

per non essere riusciti a rispettare i tempi!), ma lo ha fatto senza la presenza del sindaco Nicola Catania, impegnato “per motivi istituzionali” a New York dove ha partecipato ai festeggiamenti per l’anniversario della fondazione della Concordia Partanna, una società che raggruppa una comunità di emigrati partannesi di prima generazione che nel tempo ha accolto negli Stati Uniti i migranti partannesi e del territorio offrendo loro il primo sostegno. La maggioranza col suo sindaco era, dunque, politicamente talmente sicura che ha potuto, per l’approvazione di un essenziale strumento amministrativo come il bilancio, permettersi perfino l’importante assenza del suo leader politicoistituzionale. A sostituire Catania, il vice-

sindaco Antonino Zinnanti spalleggiato dall’assessore Nicolò La Rosa, mentre gli altri assessori erano impegnati in altre incombenze istituzionali!. Forse dobbiamo rassegnarci ad una mancanza di storia e di dibattito politico fino al 2028 (quando cioè sarà già finita la seconda sindacatura di Catania e la prima di Zinnanti)?. Dalle parole di rassegnazione con cui ha preannunciato il voto negativo del Pd, il consigliere Rosalba Sanfilippo, la previsione è plausibile: “A novembre – ha detto – che modifiche possiamo apportare ad un bilancio cosiddetto preventivo che è già consumato? Rimane soltanto la realizzazione delle feste natalizie, e sul successo di queste riponiamo non soltanto fiducia ma addirittura certezza”.

Personale sanitario ed amministrativo festeggiano insieme l'avvicinarsi del Natale

CASTELVETRANO - Il personale della Direzione sanitaria e il personale della Direzione Amministrativa del Presidio Ospedaliero di Castelvetrano, il 2 dicembre si sono riuniti in un locale di Marinella di Selinunte per lo scambio degli auguri natalizi. Tale esperienza consolidata negli anni testimonia il clima di solidarietà e vicinanza che caratterizza le due direzioni. Che forse sia l'inizio di una buona prova delle indicazioni fornite dalla Direzione generale dell'Asp 9 che ha tanto caldeggiato il change management (cambiamento di approccio in sanità) che ha come principale obiettivo, tra gli altri, anche una collaborazione ed un affiatamento tra personale del ruolo sanitario e personale del ruolo amministrativo?

Assegnate le borse di studio in memoria di Maurizio Vignola

CASTELVETRANO - La nona edizione del Memorial intitolato al noto pneumologo castelvetranese Maurizio Vignola, scomparso per un male incurabile undici anni fa, si è conclusa con l'assegnazione delle due borse di studio, intitolate a Vignola. Nel corso dell'incontro, tenutosi al Liceo Classico Giovanni Pantaleo, alla presenza dei familiari del dott. Vignola e del sindaco Felice Errante, sono intervenuti diversi medici che hanno parlato di tematiche legate alla pneumologia. Per il settimo anno consecutivo l’amministrazione ha voluto ricordare Maurizio Vignola assegnando 2 borse di studio,

di € 1.000 ciascuna, a due giovani studenti della facoltà di Medicina e Chirurgia, residenti a Castelvetrano. Quest'anno sono stati scelti Giuseppe Bertuglia ed Adriana Vella dalla commissione composta dall’Assessore alla Pubblica Istruzione, Matilde Mattozzi, dai dirigenti scolastici degli istituti superiori locali, dai dirigenti comunali dei settori Finanze e Pubblica Istruzione e da una persona indicata dalla famiglia Vignola. Il Sindaco ha poi consegnato una pergamena ricordo alla dr.ssa Giuseppina Accardo, funzionario comunale da qualche mese in quiescenza, che sin dall’inizio ha sempre curato gli

Il prossimo numero sarà in edicola il 23 gennaio 2016 Copertina del mese scorso

Periodico di informazione

Iscrizione al Registro dei Giornali periodici del Tribunale di Marsala n. 168 del 31/12/2007 DIRETTORE RESPONSABILE Antonino Bencivinni Stampa Grafiche Napoli Campobello di Mazara Tel. 0924 912366

EDIZIONI LUX MULTIMEDIA Via Mazzini n. 7 - PARTANNA tel. 0924 924360 www.giornalekleos.it e-mail info@giornalekleos.it

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aspetti legati all’assegnazione delle borse di studi; inoltre si è impegnato, d’intesa con la famiglia di Vignola a rimodulare questa manifestazione che il prossimo anno celebrerà la sua decima edizione.

Sommario del n. 11 CASTELVETRANO - Si istituzionalizzerà il Festival dei Cori

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SALUTE - Una birra al giorno...toglie il medico di torno! (che sia una)

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PARTANNA - Candida Aujourd’hui di Caterina Scaduto

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LE FARMACIE DI TURNO dal 12 novembre 2015 al 3 gennaio 2016

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PARVA FAVILLA - A Partanna acquedotto a perdere

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LA CRITICA - Luoghi comuni a Partanna.

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RICETTE, GIOCHI E PASSATEMPI

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SPORT - Finale del 1° Memorial "Vincenzo Viviano"

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CALAMONACI - Ha preso il via la VII Rassegna Teatrale Città di Calamonaci

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DODICIDICEMBRE2015

È

Castelvetrano

Gli auguri di Giuseppe Curaba per le prossime festività natalizie

stato un anno importante il 2015 per l’azienda Curaba srl di Castelvetrano. Un anno di duro lavoro in cui l’azienda, diretta dal presidente Giuseppe Curaba, ha cercato di focalizzare alcuni importanti obiettivi verso l’ambito traguardo che dovrà portare l’oliva Nocellara del Belice, a conquistare il ruolo di prodotto d’eccellenza su tutti i mercati internazionali. E’ il pallino del presidente Curaba, da anni impegnato in questa direzione. Un traguardo ambizioso e che deve necessariamente coinvolgere l’intero territorio del Belice. L’olio e le olive prodotte con la cultivar No-

cellara del Belice devono diventare un importante volano, per la ripresa economica dell’areale belicino. "Noi sottolinea il presidente Curaba - faremo la nostra parte, fino in fondo, per vincere la competizione sui mercati ma senza l’aiuto dei nostri produttori che lavorano ogni giorno, con grande sacrificio, le loro terre, non andremo da nessuna parte”. Un messaggio chiaro ed esplicito nei confronti di tutti gli attori della filiera olivicola del Belice. Quest’anno, l’azienda Curaba in collaborazione con la Pasticceria Mozart di Castelvetrano per il Santo Natale, ha voluto condividere una

C.da Airone 91022 - Castelvetrano Trapani - Italia Tel: 0924.901811- 907664 Fax: 0924.905010 gruppo.curabasrl@libero.it

originale esperienza creativa, contribuendo con l’olio extravergine novello prodotto dall’azienda, alla nascita del primo panettone fatto con olio extravergine "nuovo". Un test che ha riscontrato un notevole interesse tra i buongustai che lo hanno assaggiato. La fragranza di “l’ogghiu novu, appena nisciutu”, unito al panettone, è risultata eccellente. Un altro esempio per far diventare l’olio di qualità sempre più protagonista . “Le festività natalizie - spiega il presidente Curaba - rappresentano un importante momento di riflessione e di condivisione. Unitamente allo staff della azienda, intendo porgere a tutti i produttori del Belice e alle loro famiglie, attraverso le pagine di Kleos, i più sinceri auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo. In questo particolare momento, mi sento vicino a tutti coloro che con il loro prezioso lavoro consentono al nostro territorio di poter contare su un prodotto eccellente e generoso come la Nocellara del Belice. Mi sento particolarmente vicino conclude Giuseppe Curaba - anche a quelle famiglie di produttori che, per varie ragioni, vivono una condizione di disagio a causa dell’attuale crisi economica. A loro, esprimiamo tutta la nostra solidarietà, amicizia e collaborazione. L’azienda che mi onoro di rappresentare sta facendo molti sacrifici, nel tentativo di far diventare l’oliva Nocellara del Belice un’eccellenza mondiale, puntando su nuovi mercati con l’obiettivo di poter assicurare nel breve periodo, un giusto reddito a tutti gli olivicoltori impegnati nelle loro campagne. Se saremo uniti vinceremo questa significativa battaglia di territorio. Buon Natale anche a tutti i nostri giovani, i quali meritano la fiducia e la possibilità di restare nella nostra bellissima terra. Buon Natale ai vostri bambini, che sono la nostra più grande ricchezza, affinché abbiano occhi attenti e cuori aperti ad accogliere solo esempi positivi e costruttivi per il loro futuro. La speranza che la solennità di questa festa possa alimentare e rafforzare le nostre volontà al fine di contribuire alla costruzione di un futuro migliore per tutti”. (Nella foto Michele Giacalone e Giuseppe Curaba). Filippo Siragusa

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Castelvetrano

DODICIDICEMBRE2015

Si istituzionalizzerà il Festival dei Cori

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l 5 dicembre scorso nel salone del Circolo della Gioventù si sono aperti i lavori per l’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Unitre Castelvetrano. Dopo l’esecuzione dell’inno nazionale francese “La Marsigliese” in ricordo delle vittime di Parigi ed un minuto di raccoglimento, il Coro Raffaele Caravaglios dell’Unitre diretto dal M° Antonello Camporeale, ha eseguito gli inni Europeo, Nazionale e "Va' pensiero". La prof.ssa Nunziatina Agosta ha, quindi, invitato il Vicepresidente del Circolo della Gioventù, Ignazio Portoghese a porgere il saluto di benvenuto al pubblico intervenuto. Subito dopo, la prof.ssa Nunziativa Agosta, dopo avere brevemente ricordato le iniziative culturali e a favore del tempo libero organizzate dall’Unitre durante il primo triennio dalla sua nascita, invita la Direttrice e la Vice dei Corsi, Dirigenti Scolastiche Rosalba Montoleone e Rosetta Ampolilla ad anticipare le varie attività che l’Unitre intende programmare ed organizzare per il prossimo anno. La prof.ssa Montoleone e poi la prof.ssa Ampolilla portano a conoscenza dei partecipanti le decisioni adottate nell'ultima riunione del Direttivo che anche per il secondo triennio sarà guidato dal preside Antonio Ferri eletto per acclamazione dall’Assemblea degli Associati e più precisamente: a) una particolare attenzione rivolta soprattutto agli alunni di ogni ordine e grado delle scuole castelvetranesi sia con corsi di potenziamento di logica matematica, d’inglese e di

francese essendosi già dichiarati disponibili ad impegnarsi, a titolo gratuito, i professori Alberto Zichichi, Giovanna Orlando, Maria Rosa Castellano, Salvo Caterina; b) corso concorso di fotografia con borse di studio grazie alla disponibilità del Dirigente Scolastico Giuseppe Ancona, della prof.ssa Anna Maria La Rocca, del dott. Vincenzo Agate e del M° Ino Mangiaracina; c) corsi e mostre di pittura affidati ai soci Fortunato Galfano e Mariella Ingrasciotta; d) corso di enogastronomia, pomeriggi culturali e tanto altro ancora. Dopo i messaggi augurali del Sindaco Felice Errante, del Presidente del Consiglio Vincenzo Cafiso e le comunicazioni dell’avv.Davide Brillo, la cerimoniera prof.ssa Francesca Mandina invita l’assessore Salvatore Stuppia ed il Presidente Ferri. Dopo i tanti apprezzamenti per le attività della giovane Unitre l'assessore Stuppia comunica che è intendimento del Sindaco Errante istituzionalizzare nel sistema delle Piazze un evento che sulla scia del successo del VII Festival dei Cori Siciliani del 31 maggio scorso dovrà portare consensi di pubblico e un ritorno d’immagine cultuarale per la Città. "Appare scontato - conclude l’Assessore - che la collaborazione dell’Unitre Castelvetrano Selinunte si appalesa fondamentale ed impre-

scindibile". Una ovazione generale accoglie l’intendimento dell’Amministrazione e del Primo Cittadino. Il preside Ferri si dichiara entusiasta dei propositi del Sindaco, manifestando la propria incondizionata disponibilità e quella dei Soci dell’Unitre a collaborare disinteressatamente. "Tale idea - ribadisce Ferri - trova continuità nelle iniziative realizzate negli anni '80, quando nella qualità di Vicesindaco, Sindaco Ciccio Lo Sciuto, si tentò d’istituzionalizzare il 'Balletto Classico' nel Parco archeologico di Selinunte". Conclude il suo intervento ribadendo l'importanza dei ricordi che costituiscono la base di partenza della sua raccolta “I ricordi di Totò Ferri” che recitano: “Sebbene c’è chi dice che esiste solo il presente, sono convinto che i nostri ricordi belli o brutti, non devono essere cancellati. Questa convinzione sta alla base dell’esigenza di raccontare tanti episodi (dibattiti, convegni, esperienze scolastiche, sportive politiche e tanto altro ancora), che se da una parte hanno interessato la mia persona e la mia famiglia, hanno dall’altra, di sicuro riguardato la mia Città". (Nella foto il nuovo Direttivo dell’Unitre).

Didattica laboratoriale al II Circolo

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el corrente anno scolastico, come già preannunciato, il team docente del II Circolo ha dato il via alla didattica laboratoriale. Per tre giorni alla settimana, le sezioni della scuola dell’infanzia aprono le porte ai piccoli utenti della scuola per offrire loro una ricca opportunità educativa: I LABORATORI (creativo, naturalistico, inglese, teatrale, pittorico, musicale). E’ risaputo ormai da tanto tempo che la scuola dell’infanzia è il luogo del “fare e dell’agire” dei bambini ma spesso si cade in contraddizioni, in quanto si passa facilmente ad una didattica trasmissiva che non permette al bambino di fare un’esperienza diretta…ma vediamo di cosa si tratta. La didattica laboratoriale si caratterizza nel comune sentire, per la sua capacità di coinvolgimento, di suscitare interesse e motivazione. Insomma pone ATTIVITA’ contro PASSIVITA’; AZIONE contro ASCOLTO; DIVERTIMENTO contro NOIA. L’attività concreta del laboratorio è interpretata come contesto in cui l’azione stimola il pensiero: non dobbiamo addestrare i nostri bambini ma dobbiamo lasciare il posto al fare…per pensare, per imparare, per scoprire…La centralità del bambino nel processo di apprendimento è fondamentale. Nell’attività laboratoriale, il bambino utilizza più canali sensoriali, uditivo, tattile, visivo e cinestetico, ”bisogna insegnare ai bambini a pensare non a cosa pensare”. Il bambino, nei giorni stabiliti dei laboratori, sceglie di volta in volta il laboratorio in cui andare. La capacità di assumersi responsabilità, di essere autonomi, di avere capacità di scelta, sono processi paralleli allo sviluppo fisico e cognitivo del bambino. Il laboratorio contribuisce a sviluppare e rafforzare la consapevolezza di sé come persona, l’autostima e la fiducia nell’altro. Un’altra caratteristica positiva della didattica laboratoriale è ritrovare la pazienza nel fare le cose. I bambini sono abituati, anche a casa, a passare da una cosa all’altra in maniera sempre più frenetica presi spesso dall’ansia di “cosa facciamo dopo?”; questo li porta ad affrontare i compiti che li attendono con grande superficialità sempre proiettati verso la prossima novitaà che li aspetta. Legato a questo c’è anche la facilità nel fare le cose ma in questa facilitazione della vita i bambini hanno solo da perdere perché,

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come ci insegnano gli psicopedagogisti del Novecento, i bambini imparano solo FACENDO. Per questo è importante rivalutare il ruolo cognitivo del fare: di un fare concreto legato a materiali, strumenti vari, gesti veri, non simulati, non virtuali. Proprio in un momento come questo dove tutto sembra finto, dove anche gli adulti fanno fatica a distinguere il reale dal reality, è importante riportare i bambini alla concretezza delle cose, al fare con perizia, pazienza, costanza. Il nostro lavoro consiste nel creare ambienti che sostengano l’apprendimento, scegliendo attività dominabili dai bambini di questa fascia d’età, insomma, credetemi, si tratta di un’esperienza significativa per chi la vive. I laboratori si propongono come "una palestra per imparare ad imparare", dove l'apprendimento di abilità e di conoscenze da parte del bambino sono viste come il risultato di un processo che si fonda sul fare, sull'esperienza diretta, sull'attività, sulla sperimentazione concreta. Abbiamo parlato di scuola nuova, non moderna, perché basterebbe rivedere i metodi dei pilastri fondamentali della psicopedagogia (Waldorf, Montessori, Piaget) per capire come creare un essere pensante e non un bambino “di serie”. I bambini, come i nostri figli, non sono tutti uguali nel loro percorso di apprendimento e non dobbiamo pretendere che siano uguali…NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DARE “PARI OPPORTUNITÀ” non significa che tutti saranno perfettamente uguali ma vuol dire che acquisiranno le competenze necessarie per passare al grado scolastico successivo nel modo più serenamente possibile e in questo viaggio, noi adulti avremo il compito di saper valorizzare quello che hanno fatto per passare al successivo miglioramento. Per finire, la didattica laboriale fa sì che la nostra scuola diventi

una scuola inclusiva, che si muova sul “binario del miglioramento organizzativo perché nessun alunno sia sentito come non appartenente non pensato e quindi non accolto” (P.Sandri, Scuola di qualità e inclusione Master “Didattica e Psicopedagogia”). Non posso non ringraziare il nostro dirigente scolastico Giuseppe Ancona che ha creduto in questo progetto e tutti i genitori che con grande partecipazione hanno contribuito a realizzare quest’esperienza significativa per il processo di crescita dei loro figli. L’insegnante Marilena Romeo


DODICIDICEMBRE2015

In memoria di Antonella Moceri

Il 19 novembre è deceduta, prematuramente, la prof. Antonella Moceri, collaboratrice vicaria del D.S. dell’ I.S.S.I.T.P. “G.B. Ferrigno” di Castelvetrano fino al 31/08/2015. Il dirigente scolastico pro-tempore, prof. Pietro Ciulla, a nome suo e di tutto il personale del Ferrigno, Istituto che ha per un lungo periodo collaborato con il nostro giornale, ha inviato questa lettera aperta che con piacere pubblichiamo considerata pure la stima che abbiamo sempre avuta nei confronti della docente. ara Antonella, oggi la tua apprez- sempre svolto il tuo compito istituzionale, •Avvocato preparato, attento e astuto. zabile carriera familiare, sociale, • la passione che, giorno dopo giorno, hai Desidero, ancora, esprimere il mio encomio più alto per la volontà, la capacità e professionale e scolastica si è manifestato nel tuo lavoro; conclusa ed io sento il dovere e il biso- • Il notevole impegno profuso nella sfi- l’entusiasmo che hanno contraddistinto gno di esprimere alcune riflessioni e sen- da quotidiana volta all’educazione delle la tua persona e ti sono particolarmente riconoscente non solo per il sostegno timenti nei tuoi riguardi. Da sempre ti sei giovani generazioni, distinta per la tua personalità forte e de- • la grande capacità di progettazione e che mi hai continuamente dato, per la proficua e instancabile collaborazione e terminata, decisa e inflessibile, ma anche organizzazione, affabile e comprensiva, generosa e sen- • l’incommensurabile disponibilità del la particolare attenzione nei miei riguardi ma, soprattutto, perché hai sempre sasibile: colei che trovava sempre la giusta tuo tempo prezioso, puto ascoltarmi, consigliarmi e aiutarmi. soluzione a ogni problema. Nel ruolo di • la raffinata sensibilità d’animo, Infine perdonami ancora una volta se docente, poi, numerose sono le qualità • l’immensa generosità rubo un tuo pensiero che hai espresso specifiche che noi tutti, colleghi e amici, • l’incondizionato altruismo . ti abbiamo sempre invidiato: Anche nelle varie fasi della tua breve ma in occasione del mio pensionamento • la tua poliedrica e approfondita prepa- intensa vita è doveroso riconoscerti indi- e che mi piace riportare testualmente: “Ogni persona che passa nella nostra razione, scusse e rilevanti qualità, quali vita è unica, sempre lascia un poco di sé • le tue forbite e affascinanti capacità co- • Figlia premurosa e giudiziosa, e prende un poco di noi. Grazie per avere municative ed espressive, • Moglie devota e fedele, incontrato il mio cammino”. A questa tua • la professionalità e la serietà con cui hai • Mamma accorta e affettuosa,

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significativa e profonda affermazione sentitamente aggiungo: Grazie Signore per avercela donata. Grazie Antonella per esserci stata amica. Pietro Ciulla

Le farmacie di turno dal 12 dicembre 2015 al 3 gennaio 2016 Partanna

Santa Ninfa

Castelvetrano

Campobello di Mazara

Salemi

Vita

Gibellina

Salaparuta Poggioreale

Mazara del Vallo

12 dicembre

Ciulla N.

Dallo

Rizzuto

Tummarello

Spina

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Misuraca

13 dicembre

Ciulla N.

Dallo

Spinelli

Tummarello

Spina

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Montalbano

19 dicembre

Rotolo

Barbiera e Conf.

Spinelli

Parisi

Aleci S.

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Montalbano

20 dicembre

Rotolo

Barbiera e Conf.

Cardella

Parisi

Aleci S.

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Pandolfo

25 dicembre

Galante

Dallo

Cardella

Parisi

Aleci S.

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Pandolfo

26 dicembre

Galante

Dallo

Cardella

Pace

Mangogna/Aleci V.

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Pandolfo

27 dicembre

Galante

Dallo

Di Prima

Pace

Mangogna/Aleci V.

Caputo

Gerardi

Di Giovanni

Spanò

1 gennaio

Dia

Barbiera e Conf.

Di Prima

Pace

Mangogna/Aleci V.

Pandolfo

Cusumano

Siragusa

Spanò

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DODICIDICEMBRE2015 Salute

Una birra al giorno...toglie il medico di torno! (a patto che sia una)

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entili lettori, Natale si avvicina, le feste sono già nell'aria, dunque ci apprestiamo a tuffarci nelle nostre solite abbuffate di cibo e bevande varie. Può essere un periodo di crisi economica e morale, di crisi globale apprese giornalmente dalle poco confortanti notizie dei telegiornali, possono togliere i canti natalizi dalle scuole oppure i presepi per non intaccare la sensibilità dei bambini che professano religioni diverse dalla nostra, ma una cosa è certa: nessuno ci toglierà mai una tavola imbandita di ogni tipologia di alimento e tantomeno nessuno, di sua spontanea volontà, rinuncerà a passare le serate natalizie mangiando lautamente e bevendo qualsiasi tipo di bibita, alcolica e non, perchè la tradizione veramente irrinunciabile per noi italiani in fondo è questa. Dunque adesso vi aspetterete un articolo pieno di censure, che vi induca alla rinuncia dei grassi, di alcolici, in nome della salute. Ed invece non sarà così! Piuttosto cercheremo di sfatare un luogo comune assai diffuso con delle prove scientifiche, per la gioia di tutti gli amanti della birra. Sì, avete capito bene, di seguito troverete elencate una serie proprietà benefiche che ci porterà alla conclusione che la birra fa bene alla nostra salute! Ovviamente con la premessa, che è valida per tutti i tipi di alimenti o farmaci, che l'abuso o comunque la ripetizione compulsiva di un certo tipo di comportamento, non solo fa indubbiamente male, ma è rischioso per la stessa vita del nostro organismo. Quindi si esalteranno le qualità della tanto amata "bionda", ma a patto che se ne faccia un uso moderato e sporadico. In questa sede e sicuramente in

tante altre sedi sono stati esaltati i benefici per la salute del cuore e della circolazione sanguigna del vino rosso, ma ricerche più recenti sulla composizione chimica della birra, soprattutto la birra "cruda", che necessita di meno passaggi di raffinazione, rivelano che i componenti benefici sono di gran lunga superiori a quelli dannosi. Innanzi tutto, come accennato prima, la quantità: mai superare i 33cl al giorno, ossia il contenuto di uno o due bicchieri. Più di 100 studi confermano che una tale quantità di birra tende a fare innalzare il colesterolo HDL (il cosiddetto "colesterolo buono") che contribuisce al "lavaggio" delle nostre arterie prevenendo la formazione di coaguli di sangue di qualsiasi tipo, tale da proteggerci da problemi cardiovascolari come infarti ed ictus. Si è visto che può contribuire alla prevenzione di Alzheimer ed altri eventi degenerativi a carico del sistema nervoso; un moderato apporto di alcool nel nostro organismo aumenta la sensibilità delle cellule epatiche e muscolari all'insulina, prevenendo di fatto l'insorgenza di diabete di tipo 2; la birra contiene alti livelli di silicio, che ha degli ottimi effetti sulla salute delle ossa: uno studio realizzato nel 2009 dall’Università di Tufts e da altri centri ha dimostrato che gli uomini e le donne di una certa età che bevevano una o due birre al giorno avevano una densità ossea maggiore. Uno studio realizzato in Finlandia ha scoperto che gli uomini che bevono una bottiglia di birra al giorno riducono il rischio di soffrire di calcoli renali del 40%: una delle teorie che motiverebbero questi dati è che l’alto contenuto di acqua della birra aiuta a far lavorare continuamente i reni, oppure che il luppolo con cui

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si fa la birra aiuta ad evitare la formazione di pietre. Uno studio olandese ha scoperto che chi beve regolarmente birra ha dei livelli di vitamina B6 del 30% più alti rispetto a chi non la consuma mai, ed inoltre la birra contiene anche vitamina B12 e acido folico ed è stato anche dimostrato che marinare la carne con la birra elimina quasi il 70% degli agenti cancerogeni, chiamati ammine eterocicliche (HCA), che vengono prodotte quando si frigge la carne. Riflettendoci non è facile trovare un alimento con tutta questa serie di elementi positivi sia per la prevenzione che come contenuto in senso stretto. Le fibre contenute nella birra contribuiscono ad avere un ottimo transito intestinale, prevenendo stipsi e costipazione ed anche la pressione arteriosa sembra avere un decorso positivo se si consuma giornalmente una quantità esigua di tale sostanza. Complessivamente mediante alcuni calcoli statistici si è giunti alla conclusione che il consumo moderato di birra previene circa 26.000 morti all’anno, grazie alla sommatoria degli effetti protettivi da malattie cardiovascolari, emorragie cerebrali, diabeti, malattie renali ed epatiche. Ovviamente da questa cifra dovremmo tristemente togliere qualche migliaia di unità a causa dei decessi causati dall'alcool, ma siamo sempre lì: è la dose a fare il veleno! Questo è il primo comandamento e la frase che spesso ripetiamo noi farmacisti, ma purtroppo è un assunto che non tutti tengono bene in mente, accorgendosi tardi, ed a proprie spese, della sacralità di questo principio. Buone feste a tutti, ora potete brindare più....serenamente! Fabrizio Barone

Via Nicolò Tortorici - PARTANNA (TP) Reparti: Uomo, Donna, Accessori, Bambino, Casa, Intimo Donna Orari: lun-sab 8:00 - 20:30; domenica 9:00 - 13:00; 16,30 - 20:00 L'upim si trova all'interno del


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Cooperativa Saturnia

augurano

Buone Feste


Libri

DODICIDICEMBRE2015

MALEDUCATI - Come distruggere la scuola pubblica e vivere felici

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a difesa della scuola pubblica sta alla base dell’ultimo libro dell’ispettore Vito Piazza. Benché sia “un giovane di settant’anni che è stato catturato dalla scuola a sei anni e restituito solo di recente alla vita civile”, la pensione non è riuscita a strappargli la forte passione che lo lega ancora, nonostante tutto, alla scuola che Piazza ha visto sempre più distrutta, in particolare nel recente passato, da pessimi ministri e da pedagogisti della stessa natura, contro i quali il nostro ispettore scaglia la sua sfer-

zante ironia: “Si può fare scuola senza sapere se il bambino è libertà che si fa autorità?”; oppure riferendosi al gentiliano “il fatto è fatto in quanto è atto”, Piazza ironizza pesantemente: “Un’affermazione chiara, lampante che solo insegnanti asini ruminano la notte svegliandosi con gli incubi”. Lo stesso spirito polemico-critico si manifesta nelle veloci e brevi note sulla storia della pedagogia, dai Sofisti alla buona scuola di oggi, presenti nel libro. Brevi note di storia della pedagogia, scritte, però, nello stile di Piazza: parlando, ad

Belice

esempio, di Stoicismo (“L’educazione deve avere come fine ultimo lo sviluppo di una sorta di auto-dominio ragionevole che deve servire per orientare la condotta”), Piazza ribadisce: “Ma non si pensi che la Gelmini sia una stoica perché ha incluso il voto di condotta nella valutazione complessiva. E’ una mossa sbagliata: così facendo, la valutazione subisce una contaminazione tra elementi conoscitivi ed elementi comportamentali”. E si continua così per 217 pagine. Auguriamo buona lettura natalizia soprattutto ai docenti. PARTANNA "Attenti ai pali della luce di contrada Montagna" era il titolo della segnalazione di un cittadino pubblicata il 26 aprile 2015 da Kleos online, ma ancora nulla è successo. I pali, che si trovano in via Parisi Asaro che è la strada della Chiesa della Madonna della Libera, alla loro base sono arruginiti e costituiscono un potenziale pericolo. “Rischiano prima o poi - ha evidenziato l’autore della comunicazione a Kleos - di cadere nella strada e su chi vi passa, per tale motivo occorre al più presto un intervento”.

PARTANNA - Il centro storico di Partanna non finisce di stupire: Data la pericolosità di questa casa vecchia di via Mazzini è stata perfino chiusa la strada che la costeggia. Quanto tempo dovrà durare questo potenziale pericolo e questo sicuro disagio soprattutto per chi abita lì vicino?

Azione didattico-educativa col "pani cunzatu"

SANTA NINFA - 'Si è svolta giovedì 19 Novembre, nell’ambito dell’educazione alimentare, una manifestazione promossa dall’Istituto Comprensivo “L. Capuana” di Santa Ninfa, volta alla valorizzazione delle eccellenze alimentari locali e dei prodotti a km 0: pane, pomodori, formaggi e, soprattutto, olio extravergine d’oliva. Protagonisti sono stati gli studenti della scuola secondaria di primo grado che hanno organizzato una degustazione di “pani cunzatu”. Nel corso della manifestazione, sono state premiate le tre classi che hanno preparato pane condito che, per gusto, originalità e presentazione, è stato giudicato meritevole di premiazione. I discenti hanno messo in difficoltà la giuria, dando prova di grande abilità e inventiva,

sia nella farcitura del pane che nella realizzazione e presentazione dello stesso: alcune classi hanno rappresentato la Sicilia e la bandiera dell’isola, per mettere in risalto la peculiarità dell’origine geografica dei prodotti utilizzati; altre classi, invece, consapevoli del delicato momento storico che stiamo attraversando, hanno voluto lanciare un messaggio di speranza, riproducendo il simbolo della pace; altre ancora hanno presentato prodotti dalle forme più convenzionali, scegliendo di rimanere più fedeli alla tradizione. Alla manifestazione, promossa dal Dirigente Scolastico prof. Benedetto Biundo e organizzata dai professori Salvatore Milano e Giuseppina Ingoglia, ha partecipato il dott. Ferlito, il quale ha spiegato i benefici dell’olio di oli-

va nella dieta mediterranea ed ha relazionato sulle proprietà organolettiche delle olive Nocellara del Belice. prof. Siglinda Anatra

PARVA FAVILLA

A Partanna acquedotto a perdere

Che strano paese il nostro! Da un lato si impegnano fior di quattrini e di meningi per educare i cittadini all’uso intelligente (leggi risparmio) dell’acqua e dall’altro si consente che fiumi del prezioso liquido vadano in malora fuoriuscendo da piccole e grandi falle della rete idrica cittadina. A Partanna, poi, questo male è endemico. Sarà per difetto di progettazione, per imperizia nell’esecuzione dei lavori o per incapacità di manovra, fatto sta che in alcuni punti critici della città non passa settimana senza che una nuova “sorgente” venga fuori. A quel punto che fanno l’ente preposto alla manutenzione e quello supplente? Fedeli al motto “perché fare oggi ciò che puoi fare domani?”, soprassiedono. Soprassiedono un giorno, una settimana, un mese, a volte (quasi sempre) anche di più. E quando finalmente si decidono ad intervenire si accorgono, magari, che il danno, che inizialmente avrebbe richiesto soltanto una saldatura, richiede una spesa tale da consigliare per il momento di … soprassedere ancora. Ora, considerato che prima o poi si deve intervenire, viene il dubbio che questo “annacamento” sia scientemente programmato. Vien fatto di pensare cioè che ad una spesa insignificante (il pronto intervento) si preferisca un grosso lavoro. Vi sembra una riflessione peregrina? Ma no, che non la è. Pensate all’impatto mediatico della notizia che “il [tizio] è intervenuto per tappare una falla da cui fuoriusciva un fiume d’acqua”! Non è lo stesso che tappare una falla da cui esce solo…una macchia d’umidità. E poi, scusate, volete mettere il giro di denaro che innesca una grande falla con quello richiesto da una semplice macchia d’umidità? Il [tizio], certamente un grande economista keynesiano, ha interesse ad impegnare sempre maggiori flussi di moneta pubblica per assicurare maggiore lavoro e quindi maggiore quantità di moneta nelle tasche …dei lavoratori. E’ anche così che si risolve la crisi dei consumi! E non importa se quella moneta è frutto dei salassi tributari imposti ai cittadini. In fondo, in questo modo si applica un’altra dottrina economica che prevede la redistribuzione dei beni (degli altri, naturalmente!). Evviva, dunque, la falla e chi soprassiede!

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Forse non tutti sanno che...

Lingua E' Errato Piazza Gaetano Donizzetti

Corretto Piazza Gaetano Donizetti

Si trova nella zona Camarro della città di Partanna la Piazza "Gaetano Donizzetti", in cui il cognome del celebre compositore bergamasco (nato il 29 novembre 1797 e morto l’8 aprile 1848) è stato scritto con due zeta, certamente con grande disappunto dell'autore della celebre "Lucia di Lammermoor" che da buon bergamasco non avrà gradito il raddoppiamento della consonante del suo cognome. L’errore è stato da me più volte segnalato in diversi giornali. Sul quotidiano “La Sicilia” addirittura il 31 dicembre 2003. Sul mensile Hermes ancora prima e dopo anche sullo stesso Kleos (n. 19 del 25 ottobre 2008). Nessuno degli amministratori che si sono succeduti in tutti questi anni ha però sentito il bisogno di correggere l’errore, nonostante che fosse stato segnalato perfino più volte dai giornali. Ancora oggi (dicembre 2015) l’errore è rimasto esattamente come segnalato nel 2003 e anche prima. Che sia finalmente la volta buona con la prima amministrazione Catania?

Partanna - La targa di piazza Gaetano Donizetti

Gaetano Donizetti Domenico Gaetano Maria Donizetti è stato un compositore italiano, famoso soprattutto come operista. Nato a Bergamo il 29 novembre 1797, scrisse più di 70 opere, numerose composizioni di musica sacra e da camera. Fra le sue composizioni più note L’elisir d’amore, Lucia di Lammermoor. E’ morto a Bergamo l’8 aprile 1848.

a cura di Antonino Bencivinni

Miss Modella 2015 all’Agenzia New Faces Milano

È

stato realizzato all'Agenzia New Faces di Milano nel novembre scorso un servizio fotografico per Ylenia Romano, Miss Modella 2015. I composit saranno spediti alle Agenzie del settore e alle televisioni.

Miss Modella è stata accompagnata a Milano dal Presidente della Nuova Moda e Patron del Concorso Internazionale di Bellezza Miss Modella, Mauro Ferri (nella foto assieme a Ylenia Romano). PANETTONI

FIASCONARO

CAFFAREL E FLAMIGNI

SI CEDE L’ATTIVITA’

PER RAGGIUNTI LIMITI DI ETA’ DEL TITOLARE

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Partanna

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Candida Aujourd’hui

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l 30 Novembre scorso nelle Scuderie del Castello Grifeo ha avuto luogo un singolare evento culturale: la presentazione di un romanzo, “Candida aujourd’hui” della partannese Caterina Scaduto. Hanno relazionato sull’opera la stessa autrice, la prof. Rita Cedrini, già docente di Antropologia Culturale presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo, nonchè il Preside prof. Nino Passalacqua, di cui riproponiamo, opportunamente ridimensionato, l’intervento. L’opera, edita dalla casa editrice “Torri del Vento” di Palermo, si ispira, per ammissione della stessa autrice, al “Candide” di Voltaire e al “Candido” di Sciascia. Trame e tematiche Ma cosa hanno in comune i due “Candido” del filosofo-romanziere francese e del romanziere siciliano con la “Candida” di Caterina Scaduto? Non naturalmente la trama, chè altrimenti non di un’opera originale si tratterebbe, ma di un plagio, né tanto meno le tematiche. A differenza, infatti,

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di quanto avviene nei “Candido” di Voltaire e di Sciascia, che affrontano mille peripezie per rendersi conto alla fine che questo non è il “migliore dei mondi possibili” e rifugiarsi rispettivamente nel lavoro operoso e in un mondo utopico, la vita di Candida della Scaduto si muove lungo binari di assoluta normalità, contrassegnata da un prevedibile tran-tran legato ai suoi ruoli di sposa, di madre di famiglia, di professoressa di scuole medie. L’unica sua “sregolatezza” consiste nella passione per l’impegno sociale che la porta da un lato ad iscriversi al Partito Comunista e dall’altro a dedicarsi alla produzione letteraria. Il suo ingenuo attaccamento agli alti ideali di onestà, di correttezza, di legalità, la costringeranno, però, a ritrarsi con disgusto dal mondo della scuola e dal suo stesso Partito e a rifugiarsi nel mondo degli affetti e delle emozioni. Il disincanto Trame e tematiche, dunque, assolutamente diverse. E, tuttavia, a ben guardare, un sottile filo rosso lega le tre opere in questione. E’ la stessa


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di Caterina Scaduto

Scaduto che ce lo indica nella Prefazione definendolo “disincanto”: lo stato d’animo, cioè, di chi si ritrova sciolto da un “incanto”, perchè tradito nei suoi ideali, deluso da qualcosa in cui aveva fermamente creduto. E’ la delusione provata dall’ottimista Candide di fronte alle tragedie della vita. E’ la delusione che prova Candido Munafò di fronte alle storture della società. Ed è la delusione provata da Candida di fronte ai tradimenti degli ideali che dovrebbero stare a fondamento delle istituzioni, della scuola in particolare, e dello stesso Partito Comunista. Prendendo come spunto i Candido di Voltaire e di Sciascia, la Scaduto tratteggia un complesso scenario, fornendo un graffiante spaccato delle contraddizioni e delle ipocrisie sociali e politiche della nostra società, condizionata in tutti i suoi gangli dal fenomeno mafioso, che finisce col fare da sfondo, talora esplicitamente, tal altra velatamente, a tutte le vicende presentate nel romanzo.

Partanna

L’origine del disincanto Ad una lettura immediata, “Candida aujourd’hui” appare come il romanzo della perdita della fede comunista. Non in chiave tragica, s’intende, ma pacata, essendosi la ferita tramutata in disincanto. Agli occhi della giovane Candida essere comunista era apparso quasi un fatto naturale per chi volesse impegnarsi nel sociale. (“Si era iscritta al Partito Comunista…con grande entusiasmo, sperava di poter realizzare progetti in favore delle donne, dell’ambiente, della collettività”). Ben presto, però, si accorge che “il suo ruolo è completamente inutile”. Mortificata nelle sue aspettative, già dopo un anno “partecipava alle riunioni con estraneità. La disturbava la ritualità degli incontri di segreteria…le lungaggini…l’esiguità degli argomenti affrontati”. Successivamente, il suo lucido spirito critico la porta a scoprire che “c’era di peggio…l’opportunismo politico…l’ipocrisia…i comitati d’affari…”. E a quel punto Candida sceglie di tirarsene fuori, senza clamore, senza colpi di scena, anche se con non pochi rimpianti. Ma il ”disincanto” di Candida non affonda le radici soltanto nella politica. Si estende sconsolatamente a tutta una serie di realtà che “pur non avendo in concreto rapporti con i mafiosi, ne costituiscono di fatto i fiancheggiatori culturali”. Quella realtà che la Scaduto considera il “quarto livello” del fenomeno mafioso e di cui sono rappresentanti “il politico che controlla la sua clientela; il professionista che si muove con disinvoltura nelle pubbliche amministrazioni; la signora ‘bene’ che tesse le trame tese a stabilire relazioni d’affari; l’imprenditore rampante e spregiudicato; il giudice dei salotti condizionato nell’esercizio della sua professione; l’insegnante ‘neutrale’ scettico e infastidito dalla mobilitazione contro la mafia”. E in questo repulisti non si salva neppure la Chiesa, per colpa di “uomini e fatti che nulla avevano a che fare con lo spirito del Vangelo”. Nella sua semplicità e ingenuità, con la sua coerenza e il suo spontaneo altruismo, Candida non riesce in nessun modo ad integrarsi in un sistema che, a tutti i livelli, è ipocrita e corrotto. Il carattere di Candida trova un contrasto continuo nell'ipocrisia che permea le normali relazioni delle persone e delle istituzioni. Ipocrisie a volte talmente radicate che spesso vengono date per scontate, per cui chi non riesce a percepire la necessità della loro esistenza viene semplicemente etichettato come ingenuo, anzi come un cretino. Se il Candide di Voltaire si rifugia in una operosità concreta e fattiva e il Candido di Sciascia in un mondo utopico, la Candida della Scaduto trova conforto nella vita interiore. La sua presa di coscienza è una progressiva liberazione che la porta al recupero di una religiosità sui generis: quella di un quieto godersi l’esistenza delle emozioni che l’aiutano, come ella stessa dice, a “ricostruire il suo equilibrio interiore”. Ripetutamente, nella seconda parte del romanzo, ella fa riferimento a quegli elementi che le riempiono la vita: i familiari, la casa, i fiori del giardino, la musica, la preghiera. Genere letterario Questo richiamo pressante a motivi sentimentali, però, non fa scadere l’opera della Scaduto nel sentimentalismo. “Candida aujourd’hui” nasce e resta fino in fondo un romanzo a sfondo sociale, un componimento, cioè, misto di invenzione e di motivi sociologici. L’argomento del racconto è architettato dalla fantasia ingegnosa dell’autrice; ma i comportamenti dei soggetti protagonisti rimandano inequivocabilmente ai costumi che fanno da sfondo alle vicende narrate, delineando un quadro realistico della nostra società, evidenziandone i mali e facendo affiorare chiaramente l’intento di denuncia politica e morale. Ambientati in una precisa epoca storica, quella contemporanea all’autrice, fatti e personaggi, descritti in terza persona da un narratore esterno, presentano uno stretto rapporto con l’ambiente sociale in cui rispettivamente accadono e vivono. Tra le righe si avverte che le pagine che si soffermano ad analizzare la vita socio-politica della nostra società traggono origine dalle esperienze biografiche dell'autrice. Ma ciò non produce in Caterina risentimenti o sensi di rivalsa. Per cui l’ironia e la vena polemica che contraddistinguono le opere di Voltaire e Sciascia, qui si smorzano, divenendo rabbia mista a commiserazione di fronte a vicende tanto più tragiche quanto più vicine al reale. Conclusioni Come i modelli volterriani e sciasciani, l’opera di Scaduto è una narrazione “a tesi”; e tuttavia è anche un’opera intima, che contiene una riflessione dolorosa, ma non tragica della vita. Una riflessione ben sintetizzata dalla frase finale del romanzo, volutamente tratta pari pari dal Candido di Sciascia, in cui Candida, dopo aver rimarcato i motivi della sua rinascita interiore (la famiglia, la casa, la preghiera, la musica, la cura del giardino), confessa la sua gratitudine nei loro confronti dichiarando di “sentirsi ancora figlia della fortuna; e felice”. Capovolgendo, in tal modo, una visione apparentemente pessimistica della vita in un messaggio di speranza, anzi di certezza, che i sentimenti e la bellezza “salveranno il mondo”.

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Il sindaco Catania a New York per il 109° anniversario della Concordia

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l Sindaco di Partanna è stato ospite della Società Concordia Partanna di New York in occasione del 109° Anniversario dell’annuale Dinner Dance tenutosi dal 19 al 25 novembre 2015. Il Sindaco dichiara di avere accettato con grande commozione l’invito rivolto da questa storica Società all’Amministrazione Comunale di Partanna che ha rappresentato con grande orgoglio e fierezza, portando il saluto della comunità partannese. Aggiunge di avere provato "un senso di grande gioia a ritrovarsi in mezzo ai conterranei Partannesi, gente che è stata costretta a lasciare la sua amata Terra parecchi anni orsono a causa dell’amaro destino, ma che ha trovato accoglienza in una grande e generosa Nazione". Alla presenza del Sindaco si sono svolte diverse attività di confronto con i componenti della Concordia. In tali occasioni il sindaco ha invitato la società a ripensare e rilanciare lo scopo di mutuo soccorso che le è proprio, imprimendole una nuova finalità volta a guardare verso le

nità partannese. E’ encomiabile rilevare anche come le nuove generazioni nate e trapiantate in questa nuova Nazione diventano detentrici e cultrici dell’identità originaria del proprio popolo conservandone cultura e tradizioni, che vengono

nuove forme di emigrazione che riguardano “i giovani cervelli italiani” che sono costretti ad andare fuori per esprimere le loro potenzialità, realizzando attività di accoglienza e supporto socio–economico, borse di studio, stage formativi a favore di questi giovani e anche, perché no?, a quelli che emigrano per ragioni di occupazione. Il momento clou si è svolto giorno 22 novembre con l’incontro ufficiale dei componenti della società. Il Sindaco durante quest’incontro ha ricordato il percorso della comunità partannese trapiantata in America con le seguenti parole: “Noi italiani ci contraddistinguiamo sempre per lo spirito di adattamento senza comunque rinnegare mai le nostre radici, la nostra cultura. Lo dimostra la Società Concordia Partanna che vuole essere testimonianza della nostra identità siciliana in questo nuovo mondo; lo dimostra il fatto che questa comunità ha sentito l’esigenza di invitare il Sindaco della sua amata città natale; lo dimostra in maniera tangibile il monumento all’emigrante che l’associazione ha donato alla comu-

tramandate di generazione in generazione. E’ così che si mantengono le proprie radici vive e attuali. Questo sistema, quasi inconscio, è il legame spirituale che unisce e unirà sempre codesta comunità con la città di Partanna, mantenendo integra la nostra identità. Come non va sottaciuto il ruolo fondamentale che sta svolgendo questa comunità italiana nel promuovere il made in Italy, contribuendo alla crescita e allo sviluppo economico di imprese siciliane e non. In questo preciso momento storico, va evidenziato che il dramma che abbiamo vissuto passivamente Noi italiani nel corso del XX secolo a causa dell’emigrazione in massa di intere generazioni, oggi ci vede invece attori principali nella gestione di queste fiumane umane di gente disperata che scappa dal proprio paese per sfuggire a guerre, fame e pestilenze. L’Italia accoglie e sa accogliere perché questi sono i nostri principi valoriali della solidarietà umana e cristiana. Partanna

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e l’amministrazione che oggi ho l’onore di guidare si è spesa in un’esperienza di accoglienza degli immigrati proprio perché consapevoli del dramma che la nostra gente ha vissuto tanto tempo fa e che ha fatto in modo da fare acquisire a tutti noi piena coscienza rispetto al valore fondamentale dell’accoglienza e della integrazione. E’ pur vero che oggi siamo tutti cittadini del mondo, gli orizzonti si sono allargati e le barriere non solo continentali ma anche quelle spazio–temporali sono state abbattute. Oggi grazie alla tecnologia, ai social network non ci sono più distanze e il mondo è diventato un grande villaggio. L’uomo è cittadino di qualunque città raggiunga, ma è pur vero che la propria terra ha sempre riservato una nicchia speciale nel nostro cuore. Sono onorato di trovarmi in mezzo a Voi, porto il saluto di tutta Partanna e so già che porterò il vostro abbraccio a tutta la comunità partannese”. Durante la cerimonia il Sindaco ha premiato diverse personalità ed in particolare modo, di propria iniziativa, ha ritenuto di premiare il giovane partannese Gaspare La Rocca, quale esempio importante di una giovane mente emigrata e che fa il ricercatore presso il centro più importante al mondo per la ricerca contro il cancro. Durante la manifestazione è stata consegnata al sindaco Catania un’onorificenza da parte del Senato dello Stato di New York per l’azione svolta di integrazione sociale svolta tra le diverse comunità e per l’impegno amministrativo profuso. Il Sindaco ha approfittato di questa sua presenza per omaggiare la comunità partannese con dei libri “Nuova Enciclopedia Partannisa” acquistati appositamente dall’Amministrazione Comunale e dei piatti in ceramica riproducenti i simboli del Comune di Partanna. Il Sindaco conclude che "nonostante la distanza fisica che è tantissima, auspico che questo incontro serva a rinsaldare i rapporti e i legami che intercorrono fra questa comunità e Partanna, e che possa diventare un rapporto più partecipato, alla scoperta dell’ identità che ci accomuna e delle nostre radici. Ringrazio per l’ospitalità e la grande opportunità di esperienza concessami il Presidente della Concordia Tony Mulè, il Vice Presidente Giuseppe Nastasi e tutto il Consiglio di Amministrazione".


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Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare

Regione Siciliana Comune di Partanna Provincia di Trapani

POI Energia Rinnovabile e Risparmio Energetico 2007 – 2013 PROGETTO PER L’INTERVENTO DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DELL’EDIFICIO COMUNALE ADIBITO AD UFFICI, SITO IN VIA GARIBALDI N. 55 A PARTANNA (TP). Il Programma Operativo Interregionale Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico 2007-2013 (POI Energia), con una dotazione finanziaria di 1,071 miliardi di euro, ha finanziato 1.887 progetti di amministrazioni pubbliche e imprese delle Regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia). Gli investimenti realizzati con le risorse del Programma hanno riguardato: l’efficientamento energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili, il sostegno agli investimenti, il potenziamento della rete, la realizzazione di studi e la valutazione del potenziale di sviluppo energetico.

Obiettivo prioritario del progetto è stato quello di ristrutturare l’immobile esistente, adeguandolo attraverso una serie di interventi, al fine di trasformarlo in un edificio energicamente ottimizzato a bassissimo consumo energetico in modo da offrire all’interno un buon confort termico e bassi consumi. Tutto questo attraverso l’isolamento dell’involucro edilizio, la ventilazione dell’immobile, la realizzazione di un impianto di riscaldamento e raffrescamento realizzato con un sistema VRF ad elevata efficienza di ultima generazione e della relativa UTA, la realizzazione di un impianto per la produzione di acqua calda sanitaria con un sistema di microcogenerazione ad alto rendimento con motore endotermico alimentato a gas metano di ultima generazione per la produzione simultanea di energia elettrica e termica e la sostituzione dell’illuminazione interna con elementi ad alta efficienza. Isolamento termoisolante a cappotto corte interna Nel caso specifico, per esigenze contingenti l’edificio, si è scelto l’intervento dell’isolamento a cappotto esclusivamente per i muri perimetrali prospicienti la corte interna. Tale isolamento prevede la collocazione all’esterno delle pareti di pannelli rigidi costituiti da schiuma polyiso espansa rivestiti su entrambe le facce con velo di vetro sa-

turato dello spessore di 30 mm avente una trasmittanza termica dichiarata Ud (W/mqK) 0,93 e una resistenza termica dichiarata Rd (m2K/W) 1,07. Isolamento termoisolante a cappotto pareti interne Le pareti perimetrali interne dell’edificio sono state rivestite con pannelli sandwich costituitI da un componente isolante in schiuma polyiso espansa rigida da 5 cm, rivestito su entrambe le facce, e da una superficie accoppiata con una lastra di cartongesso. Infissi esterni Gli infissi esterni ormai del tutto inadeguati, al fine del risparmio energetico, sono stati sostituiti con infissi ad elevato taglio termico tali da garantire le migliori prestazioni ai fini del riscaldamento, del raffrescamento e del confort degli ambienti prevedendo l’utilizzo di infissi in legno di adeguato spessore combinati con l’utilizzo di vetro camera ad elevato taglio termico. Impianto di riscaldamento e raffrescamento realizzato con sistema VRF Per la climatizzazione è stato scelto un sistema ad espansione diretta VRF e un trattamento aria ad alta efficienza di ultima generazione. Questo sistema è la soluzione ottimale che permette di avere alta efficienza energetica, facile adattamento al carico di climatizzazione e regolazione pressoché perfetta in ogni condizione.

L’incontro conclusivo sui risultati degli interventi di efficientamento energetico si effettuerà venerdì 22 Gennaio 2016 alle ore 10:00 nelle Scuderie del Castello Grifeo di Partanna. L’Assessore ai Lavori Pubblici Ing. Nicolò La Rosa

Il Sindaco Nicolò Catania

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Partanna

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Intervista al vicesindaco Antonino Zinnanti L'Albergo Diffuso

os’è un Albergo Diffuso? È una formula innovativa di ospitalità Made in Italy, messa a punto e modellizzata per offrire nuove opportunità di valorizzazione e di rivitalizzazione dei centri storici dei piccoli Paesi. Il nome e la prima idea di Albergo Diffuso nascono in Carnia (UD) diversi anni dopo il terremoto del 1976. L’idea iniziale era quella di trovare una fruibilità turistica delle costruzioni ristrutturate ma lasciate vuote. Il primo progetto di Albergo Diffuso realizzato è quello di San Leo nel Montefeltro (RN) del 1989, che prevedeva la possibilità di utilizzare appartamenti e case situate nei pressi della piazza principale, fornita di bar e servizi commerciali. Fino agli anni ’90, però, il modello non trova concreta attualizzazione. I motivi che ne hanno ritardato l’effettiva realizzazione sono diversi, primo fra tutti quelli di tipo normativo: in Italia, infatti, la prima norma che riconosce da un punto di vista legislativo l’Albergo Diffuso, e ne autorizza l’apertura, è del 1998 (legge regionale n.27 del 12 agosto 1998, Regione Autonoma della Sardegna). Nella sostanza, l’Albergo Diffuso è un albergo orizzontale, un albergo che non si costruisce e che permette agli ospiti di vivere la vita dei luoghi, a cominciare dall’alloggio in case costruite per i residenti, non per i turisti. Le case disabitate diventano le camere di una struttura che è in grado di offrire tutti i servizi alberghieri in un contesto di autenticità. Le linee guida dell’offerta di un Albergo Diffuso sono l’attenzione alla sostenibilità, ai prodotti locali e alla valorizzazione del territorio.

Il modello generale dell’Albergo Diffuso: • Gestione unitaria – Struttura ricettiva gestita in forma imprenditoriale da privati e/o enti pubblici. • Servizi alberghieri – Struttura ricettiva alberghiera gestita in forma professionale. • Unità abitative dislocate in più edifici separati e preesistenti – del Centro storico abitato. • Servizi comuni – Presenza di locali adibiti a spazi comuni per gli ospiti (ricevimento, sale comuni, bar, punto ristoro). • Distanza ragionevole degli stabili – massimo 300 metri tra le unità abitative e la struttura con i servizi di accoglienza (i servizi principali). • Presenza di una comunità viva – Comunità ospitante, integrazione nel territorio. • Presenza di un ambiente autentico – Integrazione con la realtà sociale e la cultura locale. • Riconoscibilità – Identità definita e uniforme della struttura; omogeneità dei servizi offerti. • Stile gestionale integrato nel territorio e nella sua cultura. Cosa si e' fatto in Sicilia? Con soli 15 anni di ritardo rispetto alla Sardegna anche in Sicilia viene approvata la LEGGE 2 agosto 2013, n. 11 dal titolo: " Norme per il riconoscimento dell’albergo diffuso in Sicilia." e successivamente il DECRETO PRESIDENZIALE 2 febbraio 2015, n. 7. "Regolamento di esecuzione ed attuazio-

Cos'e il FabLab?

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os’è un FabLab Un FabLab (FABbrica LABoratorio) è un laboratorio aperto agli associati e al pubblico con macchine per la fabbricazione digitali dove persone fisiche e imprese hanno accesso ad attrezzature, processi e persone in grado di trasformare le proprie idee in prototipi e successivamente in prodotti.

Il primo FabLab è stato aperto al MediaLab del Massachussetts Institute of Techology di Boston nel 2003; da allora sono stati aperti nel mondo centinaia di nuovi FabLab. Tutti i FabLab sono collegati in un rete globale di laboratori a livello regionale, nazionale e mondiale facilitando lo sviluppo di invenzioni e dando accesso a strumenti di fabbricazione digitale.

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Obiettivi • Promuovere e valorizzare le diverse attività proposte dai Soci, coerenti con la filosofia del Fablab. • Propugnare e divulgare l’utilizzo di mezzi di prototipazione digitali e di design aperto (stampanti 3D, scanner 3D, macchine taglio laser, plotter ad intaglio ecc..). • Condividere i progetti realizzati a livello locale a livello planetario, attraverso la rete internet e viceversa. • Ri-proporre e promuovere progetti realizzati altrove e condivise attraverso gli stessi metodi, a livello locale. • Offrire un luogo di scambio e di creazione. • Promuovere la ricerca scientifica su vari livelli.

ne dell’art. 3, comma 6, della legge regionale 2 agosto 2013, n. 11. Quali gli obiettivi della Legge? • destagionalizzare e arricchire l’offerta turistica; • recuperare il patrimonio edilizio dei centri storici e dei borghi nonché ridurre il consumo del territorio; • incentivare l’economia dei centri storici e dei borghi nonché valorizzare i centri commerciali naturali definiti dall’articolo 9 della legge regionale 15 settembre 2005, n. 10; • dare un nuovo slancio produttivo alle antiche maestranze; • evitare lo spopolamento dei piccoli comuni lontani dai circuiti turistici tradizionali nonché offrire nuove opportunità occupazionali. Ed a Partanna? Questa Amministrazione, facendo propri gli obiettivi della Legge Regionale, vuole creare un A.D. con sede centrale al Monastero delle Benedettine gestito in sinergia con IPAB "Boccone del Povero". Alla sede centrale del Monastero andranno collegate numero 7 case vuote distanti max 300 mt.

A chi si rivolge? • • • • •

Studenti e Docenti, Scuole e Uni versità Professionisti e Aziende Startup Artigiani (digitali e non solo) Designer, Freelance, Creativi e Ar tisti

A PARTANNA • •

Palazzo via Garibaldi CNR di Palermo


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Partanna

Cos'è il Coworking voluto dall'amministrazione?

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os’è il coworking? Il coworking è un nuovo modo di vivere il proprio lavoro, che prevede la condivisione degli spazi lavorativi mantenendo un’attività indipendente. Per questo coloro che lavorano in coworking non necessariamente fanno parte della stessa organizzazione, anzi: in un unico ambiente si possono trovare più aziende e liberi professionisti operanti in campi anche lontani tra loro. Il coworking non è ovviamente solo un ambiente fisico, ma è anche e soprattutto uno spazio mentale e un contesto relazionale. Chi vive il coworking condivide spazi e idee in un ambiente collaborativo e stimolante: attraverso le interazioni quotidiane i coworkers possono sviluppare il proprio network in una community che unisce i pregi di un generatore di business alle qualità delle reti informali. I vantaggi del coworking Più business Le aziende e i liberi professionisti scelgono spesso lo spazio di lavoro condiviso per sviluppare il proprio lavoro e trovare attorno a sé collaboratori e fornitori vicini ed affidabili. In questo sen-

so l’ufficio classico o il lavoro da casa risulta una scelta perdente: il coworking permette di entrare in contatto quotidianamente con nuove realtà e di conseguenza con nuove opportunità di business e sinergie.

Più contatti Chi entra in un coworking entra a far parte di un micro sistema sociale che nel tempo promuove l’interazione e la conoscenza tra i coworkers. L’aspetto umano è importante anche sul luogo di lavoro, e la possibilità di conoscere persone nuove ogni giorno è uno degli aspetti che più smarcano il coworking dall’ufficio singolo. Meno burocrazia Anche l’aspetto burocratico è spesso un fattore decisivo nel passare ad un ambiente di lavoro condiviso. Le aziende che gestiscono spazi dedicati al coworking mettono generalmente a disposizione dei coworkers postazioni o spazi con soluzioni chiavi in mano, senza la necessità di attivare i canoni e le utenze tipici di un ufficio classico. Il coworker non si deve preoccupare di allacciamenti e bollette: il coworking ha già tutti i servizi di base attivati e disponibili.

Meno costi La mancanza di burocrazia si ripercuote inevitabilmente anche sui costi, altro fattore decisivo nella scelta di un coworking. L’utilizzo di una o più postazioni in spazi condivisi comporta quasi sempre un risparmio sulle spese, unito al risparmio dovuto al mancato pagamento degli oneri e delle utenze tipici di un ufficio classico. In sintesi, con il coworking si risparmia a tutti i livelli, con soluzioni su misura della propria realtà aziendale e svincolate dai costi della burocrazia. AREE CONDIVISE: Riunioni, sala relax e pranzo, sala didattica, sala workshop, sala lettura SERVIZI BASE: Postazione personale, telefono, internet, fotocopie, reception, pulizie, recapito postale, ricezione/spedizione pacchi, esposizione del logo aziendale, climatizzazione SPORTELLI: Europa, Finanza agevolata, Consulenza legale, consulenza aziendale e fiscale, sportello universitario, scuola lavoro, SUAP.

Lettera di dimissione da consigliere comunale di Santino Atria

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Egregi, con profondo rammarico e con senso di responsabilità, mi vedo costretto ad inoltrarVi la presente, con la quale rassegno le dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale eletto nella lista “Partanna Città Viva” facente parte della coalizione che ha appoggiato la candidatura del Sindaco Nicolò Catania. Tale decisione, presa a malincuore, si è venuta a determinare a causa del precario stato di salute psichico-fisico riportato dopo il grave incidente automobilistico che mi ha visto coinvolto, per il quale ancora non si intravede una completa guarigione. Nell’ esplicitarVi questa mia irrevocabile decisione, mi corre l’obbligo, al contempo, esprimere un grande apprezzamento per l’azione svolta dall’Amministrazione Comunale in questi due anni e mezzo di mandato, durante i quali ho visto concretizzarsi molti degli obiettivi del programma del Sindaco e della Sua coalizione, pur tra mille difficoltà che oggi attanagliano le Amministrazioni

locali tutte, in particolar modo quelle siciliane. Esprimo pertanto, la mia piena soddisfazione per avere contribuito fattivamente alla realizzazione degli obiettivi perseguiti dall’Amministrazione Comunale, che ho sempre condiviso sin dal momento della mia candidatura e che continuo a sostenere senza alcuna remora. Moralmente e civilmente esprimo la mia completa vicinanza a codesta Amministrazione, riservando a tempi migliori un mio fattivo apporto all’attività amministrativa esercitata dalla stessa. Preciso di avere sempre concepito la “politica” come un servizio messo a disposizione della comunità; una politica fatta di collaborazione tra le diverse compagini per il perseguimento del bene comune e, al riguardo, non posso sottacere all’amarezza provata per l’atteggiamento ostruzionistico e strumentale assunto negli ultimi tempi da consiglieri appartenenti a frange della

minoranza che, approfittando della mia assenza per i gravi motivi di salute a tutti noti, hanno spesso tentato di mettere in atto la fredda logica dei numeri. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro i quali hanno riposto la loro fiducia esprimendo la loro preferenza elettorale nei miei confronti, sperando che questa mia decisione sia percepita come atto personale e politico causato non soltanto dalla condizione personale ma anche per favorire una più incisiva azione amministrativa. Sono certo che chi mi sostituirà sarà certamente in grado di ricoprire adeguatamente il ruolo e fin da adesso gli auguro un buon lavoro. Concludo ringraziando il Sindaco, la Giunta Municipale, il Presidente del Consiglio e tutti i colleghi Consiglieri anche per la fiducia riposta nei miei confronti nell’eleggermi Vice Presidente del Consiglio Comunale. Un ringraziamento speciale và ai Consiglieri del mio gruppo consiliare di appartenenza Corrente e Beninati, per la fattiva collaborazione e per avere consentito al sottoscritto di maturare una formidabile esperienza sociale e civile. Partanna, 09/12/2015"

Santino Atria

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Le nostre ricette

Musica

a cura di Ina Venezia

TORTA DI FRUTTA SECCA E SPEZIE Ingredienti: 200 g di farina, 50 g di burro, 80 g di cioccolato fondente, 100 g di zucchero, 2 uova intere, 2 tuorli, 1 cucchiaino di cannella, 1/2 cucchiaino di paprica dolce, 30 g di uvetta sultanina, 30 g di gherigli di noci, 30 g di nocciole sgusciate, 40 g di datteri, 1/2 bustina di lievito in polvere, qualche cucchiaio di latte.

F

ate ammorbidire il burro a temperatura ambiente. Mettete da parte la frutta secca per la decorazione. Snocciolate i datteri e tritateli. Tritate finemente anche i gherigli di noci, le nocciole, e l'uvetta sultanina. In una ciotola diversa tritate il cioccolato. In una terrina mescolate la farina, con il lievito, il burro e la frutta secca e lasciate da parte. In un'altra terrina abbastanza capiente mescolate le uova intere, i tuorli e lo zucchero. Aggiungete il cioccolato tritato, la paprica e la cannella, amalgamando con un cucchiaio di legno gli ingredienti. Incorporatevi a questo punto il composto di farina e frutta secca insieme a qualche cucchiaio di latte. Versate in una tortiera e decorate la superficie con la frutta secca tenuta da parte. Cuocete la torta in forno preriscaldato a 160 °C per circa 40 minuti. Togliete dal forno, sformate sul piatto da portata e fate raffreddare completamente prima di servire. Soluzione del cruciverba di p. 13 del n. 10 (novembre 2015) di Kleos

Le 10 canzoni più programmate dal 12 novembre al 9 dicembre 2015

Discovery Parade a cura di Salvo Li Vigni e Pinob 1. ADELE – Hello 2

DRAKE – Hotline bling

3 COLDPLAY – Adventure of my lifetime 4 JUSTIN BIEBER – What do you mean 5

RUDIMENTAL – Lay it all on me

6 LOST FREQUENCIES – Reality 7 MAJOR LAZER - Powerful 8

Film - Le nostre recensioni

9 HASLEY – New Americana

Ricomincio da tre

Ricomincio da tre di Massimo Troisi, con Massimo Troisi, Lello Arena, Fiorenza Marchegiani, Marco Messeri e Cloris Brosca; Italia, 1981; colore, durata 190’; commedia.

U

n degno tuffo nel nostro passato cinematografico per questo mese. Il 23 e il 24 novembre, in tutte le sale italiane, è stata proiettata la versione restaurata di Ricomincio da tre, film campione di incassi che ha lanciato la carriera di Massimo Troisi, le cui musiche portano il marchio di un altro grande artista: Pino Daniele. Gaetano (interpretato da Troisi) è un timido ragazzo di provincia che vive ancora con la famiglia, quando decide di partire per Firenze alla ricerca di un futuro migliore e poter ricominciare da tre, appunto: «tre cose me so' riuscite dint'a vita, pecché aggia perdere pure chest? Aggia ricomincià da zero? Da tre!» Storia attualissima, anche a distanza di trentaquattro anni, accompagnata dall’immancabile umile ironia di Troisi, dalla sua genuina comicità napoletana, sempre sobria e mai volgare. Vincitore di due David di Donatello e quattro Nastri d’argento, il restauro è l’omaggio a uno degli artisti più amati d’Italia, mai dimenticato. E pensare che «Troisi all’inizio non voleva girare il film», ricorda La locandina del film in un’intervista per TV Sorrisi e Canzoni il produttore Fulvio Lucisano, «ci ho messo un po’ a convincerlo», continua, «ma ero sicuro che fosse la scelta giusta, perché si trattava di una storia molto personale». «Ricomincio da tre è rimasto nel cuore di tutti perché andava controcorrente ed era fatto con talento e poesia», commenta, invece, Lello Arena su LaRepubblica.it, e non possiamo che dargli ragione.

Elenia Teri

Antichi Proverbi belicini

10 MAITRE GIMS – Est-ce que tu m’aimes?

Italia Chart a cura della redazione di RCV Radio Network

1.

BIAGIO ANTONACCI - Ci stai

2. MODA' - E non c'è mai una fine 3. GIUSY FERRERI - Volevo te 4. MARCO MENGONI - Ti ho voluto bene veramente 5. EMMA - Arriverà l'amore 6. ALESSANDRA AMOROSO - Stupendo fino a qui

a cura del dr. Francesco La Rocca

Lu veru mafiusu si caccia li muschi e si fa la so strata. Il vero uomo "dritto" si libera delle mosche e va per la sua strada. Il proverbio riconosce che è persona che ci sa fare chi si libera senza clamore delle piccole seccature e va avanti per la sua strada lineare e carica di risultati.

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ELLIE GOULDING – On my mind

7. NEGRAMARO - Il posto dei santi 8. TIZIANO FERRO - Il vento 9. LAURA PAUSINI - Simili 10. ALEX BRITTI - Perchè


DODICIDICEMBRE2015

Giochi e svago

Qualche passatempo tra una lettura e l’altra (Lucio Bencivinni)

ORIZZONTALI: 1. Formano la corolla del fiore – 6. Uno dei tre moschettieri - 9. Inventò la dinamite - 14. Fiume della Spagna - 15. Titolo nobiliare inglese - 17. Stato dell’Africa con capitale Kigali - 18. Si detrae dal peso lordo per avere il peso netto - 19. Tranquilla, pacifica - 21. Comune in provincia di Enna - 23. Comune della Sardegna - 24. Casella Postale - 25. Abitanti di Santiago - 26. Nociva, rovinosa - 27. Indica il rapporto matematico tra la larghezza e l’altezza di un’immagine - 28. Sandali tradizionali giapponesi - 29. È famosa per il santuario dedicato alla Madonna Nera - 30. Generatori di corrente elettrica continua - 31. Isola delle Azzorre - 32. Roditore dalla pelliccia folta e morbida - 33. Coperta con frange e a riquadri di vari colori - 34. Vecchio nome di Tokyo - 35. Assaporare cibi 36. Residuo della macinazione dei cereali costituito dalle bucce dei semi - 37. Rovigo - 38. Negoziazione di titoli non ammessi alla quotazione ufficiale - 39. Rughe - 40. Donna che presiede a una cerimonia - 41. Breve intervento pubblicitario - 43. Sport a squadre in cui bisogna mandare un disco o una palla nella porta avversaria usando un bastone - 45. Termine che, seguito da un numero, indica ciascuna composizione nel catalogo ufficiale delle opere di un autore - 46. Bevanda alcolica composta di acqua e rum - 48. Informazione immessa in un elaboratore elettronico - 49. Litorale marino - 50. Spedizione di caccia grossa in Africa. VERTICALI: 1. Preposizione semplice - 2. Iniziali dell’attore Brignano - 3. Trasferimento in una nuova abitazione - 4. Aosta - 5. Allegri, ridenti - 6. Unità di misura di superficie - 7. Iniziali dell’attore Dalton - 8. Tributare lodi pubbliche - 9. La moglie del figlio - 10. Area di vegetazione isolata in un deserto - 11. Banca Nazionale dell’Agricoltura - 12. Congiunzione - 13. Pesce commestibile simile all’anguilla - 16. Elemento chimico di simbolo Au - 17. Nuove utilizzazioni - 18. Grado di elevazione di un suono - 19. Dolce natalizio tipico veronese - 20. Elemento chimico di simbolo Cl - 21. Arte marziale giapponese - 22. Secrezione grassa - 23. Chitarrista messicano naturalizzato statunitense - 24. Tipo di bicchiere - 25. Servono per coprire le pentole - 26. Separato, differente - 27. Dispersione di un popolo nel mondo dopo l’abbandono delle sedi di origine - 29. Mammiferi carnivori di medie dimensioni - 30. Usato come prefisso indica eccedenza - 32. Condimento vegetale aromatico e piccante - 33. Pronto in francese - 35. Taglio obliquo della stoffa che crea una svasatura a campana - 36. Corsa campestre 38. Capitale dell’Azerbaigian - 39. Processore centrale del computer - 40. Rivelatore di particelle - 41. Società per azioni - 42. Le comodità della vita - 44. Acceso in inglese - 45. Off Topic - 46. Iniziali dello scrittore Flaubert - 47. In mezzo al coro.

L'artista del mese di Salvo Li Vigni

MODA’ – E non c’è mai una fine

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ari lettori Kleossiani, eccoli! Kekko & C.; a tre anni di distanza dall’ultimo loro fortunatissimo album multi platino “Gioia”, che ha riempito gli stadi di Roma e Milano fino al “Sold Out”, sono tornati. Il brano in questione è “E non c’è mai una fine”, che ha anticipato l’uscita di “Passione Maledetta”. Accompagnato dal video girato tra i grattacieli di New York, tratta l’argomento “amore”, ma non inteso come in “Favola” o in “Scusami” (come ha spiegato Kekko, a Tv sorrisi e canzoni), ma nel senso più profondo ed eterno, specificando che la sua crescita come uomo e come padre si riflette nella canzone. Intanto anche se il 18 giugno 2016 è ancora lontano, già cresce l’attesa per il loro ritorno allo stadio di San Siro a Milano. “So già con quale brano di Passione maledetta aprirò il concerto e con quale lo chiuderò (ha spiegato ancora Kekko a Tv sorrisi e canzoni) e mentre scrivevo i nuovi brani me li immaginavo sul palco, a volte li ho adattati proprio in funzione di questo”.

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Storia locale

DODICIDICEMBRE2015

Cane di compagnia e randagismo

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na volta la famiglia era formata dal padre, dalla madre, da una numerosa prole, spesso dai nonni e a volte dai bisnonni. Le famiglie più povere spesse volte coabitavano in un monolocale. Un amore sincero ed un alto senso del dovere dettato dalla legge di natura, tratteneva unite queste persone. Oggi, per una serie di circostanze dovute allo stile di vita moderna, si assiste passivamente al disgregamento della famiglia tradizionale. Purtroppo l’apparente libertà conquistata ha un duro prezzo da pagare. A queste persone, infatti, viene a mancare l’affetto, la pace e l’interesse alla vita, che solo una struttura familiare, completa di prole, può dare. Subentra, quindi, la solitudine, la depressione, l’uso di psicofarmaci...Qualcuno, per surrogare queste mancanze, rimedia adottando in casa dei cuccioli d’animali, preferibilmente di cane. Queste povere bestie vivono all’ombra dei loro padroni, e danno tutto il loro amore senza chiedere niente. Fare tutti i vaccini, curare, comprare i migliori mangimi, non significa voler bene a un animale; l’animale ha bisogno di affetto e di vivere in un ambiente naturale, il più vicino possibile a quello che la natura ha riservato loro alle origini del mondo. A dispetto delle leggi ed associazioni per la protezione degli animali, le campagne, ma anche le città, pullulano di cani randagi, con continuo pericolo

per qualche passante. Purtroppo ce ne sono molti legati alla catena dalla nascita ed altri rinchiusi dentro magazzini fino alla loro morte. Alle Autorità preposte è noto questo fenomeno, lo sa anche la stampa, ma nessuno si muove fino a quando succede qualche incidente. Dopo, sempre “all’italiana”, incominciano le inchieste; i giornalisti versano fiumi d’inchiostro, si cercano le cause, quindi tutto rimane come prima. Il randagismo è sempre esistito. Ricordo che intorno agli anni ’50 circa, i rifiuti urbani si buttavano e giacevano per strada a fianco del marciapiede in posti abituali “li munnizzara” anche per più giorni. Per quegli anni di magra c’era poco di commestibile da trovare; tuttavia cani, gatti, topi e mosche, vi frugavano liberamente. Allora, ogni mattina passava una guardia urbana assieme a “lu ‘ncoccicani” (l’accalappiacani), per catturare qualche cane randagio per portarlo al canile. Qui, dopo un paio di giorni veniva eliminato. Questo sistema drastico allora era necessario per eliminare il randagismo che era la causa della “rabbia” o “idrofobia”, una malattia mortale trasmessa fra i cani, ma anche da un cane all’uomo col morso. L’epidemia da rabbia sembra scomparsa, ma nella zona alpina succedono spesso casi isolati, che potrebbero diffondersi se non si provvede in tempo. Nel corso di una battaglia contro il randagismo le Autorità furono spinte ad-

dirittura a porre fra i rifiuti urbani “li baddottuli” (delle esche avvelenate). In questi ultimi anni, tramite la stampa quotidiana, abbiamo sentito casi di cani che hanno sbranato gli stessi padroni o, qualche caso di branchi di cani che hanno fatto di peggio. E’ inutile rivangare nei particolari, poiché la stampa l’ha già fatto abbondantemente. Oggi le Autorità, a parte i canili comunali, riescono a fare ancora ben poco per frenare il fenomeno, anche perché non c’è cooperazione da parte dei cittadini. Chi adotta un animale da compagnia alla fine si stanca di accudirlo, lo trascura e lo abbandona al suo destino. Fortuna permettendo, questi animali si trovano un altro padrone, viceversa diventano cani randagi o muoiono schiacciati dalle automobili.Quando uno o più cani disturbano il vicinato, incominciano i guai.Volendo procedere per vie legali, bisogna rivolgersi ad un giudice con regolare denuncia, testimonianze, e sopportare spese e lungaggini burocratiche, oltre all’odio del vicino, padrone del cane. Per questo motivo il cittadino preferisce la “giustizia fai da te”. Così, inspiegabilmente, l’animale oggetto della disputa, muore: “Ha preso veleno” dirà il proprietario; ed il caso è subito chiuso “all’italiana”. Vito Marino

PARTANNA - In pieno centro storico da tantissimi anni è presente questa struttura che protegge, si fa per dire, la vista dei passanti da uno spettacolo immondo originato quando è stata scoperta una tomba preistorica che doveva essere protetta ma che il tempo e la vegetazione hanno forse distrutto definitivamente. Sembra che la tomba, nella sua rovina, porterà con sé - se continua così - nell'abisso dell'incuria e della perdizione, anche questa parte del centro storico e della via principale, che sono comunque purtroppo abituati ad analoghi altri scempi duraturi.

Finale del 1° Memorial "Vincenzo Viviano" Sport PARTANNA - 'Il 2 Dicembre si è svolta la finale del 1° Torneo di re un torneo divertente e pieno di Calcio a 5 “D.Alighieri” Memorial Vincenzo Viviano disputato tra Conad e Team Alex del Piero. Il comitato studentesco 2015/2016 ha voluto dedicare il torneo al compagno Vincenzo Viviano e il FreeTime ha ben volentieri messo a disposizione la nuova struttura di Partanna s.s. 188, per il ricordo del giovane scomparso. Hanno partecipato 12 squadre per un totale di circa 80 partecipanti di età compresa tra i 15 e i 40 anni. La sana competizione e la passione per il calcio hanno permesso di disputa-

giovani rivelazioni, che avrà sicuramente un seguito nei prossimi anni. La classifica: - 1° classificata CONAD - 2° classificata TEAM Alex del Piero - 3° classificata VIRGINIA. Alla premiazione ha partecipato la Famiglia Viviano che ha dimostrato grande sensibilità e affetto nei confronti di tutti i giovani partecipanti e organizzatori, che le hanno rivolto un sentito ringraziamento.

Evento allo Juventus Club di Partanna

PARTANNA - Nei giorni scorsi si è svolta, presso i locali dello Juventus club doc “Pavel Nedved” di Partanna, la quarta edizione del torneo di calcio balilla intitolato alla memoria di Aldo La Rocca, uno juventino “speciale”. Alla competizione hanno partecipato una quarantina di ragazzi di età compresa tra i 10 e i 14 anni. Le varie coppie hanno dato vita ad appassionati ed emozionanti incontri caratterizzati da un sano agonismo. Ancora una volta il sodalizio, sapientemente guidato dal presidente Benedetto Fontana, ha

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mostrato sensibilità e vicinanza nei confronti dei giovani, coinvolgendoli in attività che, certamente, contribuiscono a una crescita sana all’insegna della lealtà e del rispetto. Infatti lo sport è capace di trasmettere “le regole fondamentali della vita sociale” e contribuisce allo sviluppo integrale della persona. Pertanto diffondere tali valori è da sempre un obiettivo che lo “Juventus club Partanna” si è prefissato. Al termine di incertissimi incontri è risultata vincitrice la coppia composta da Stefano Nastasi e Aurelio Di Gi-

rolamo che in finale ha avuto la meglio sulla coppia Riccardo Ditta e Fabrizio Battaglia. Le coppie finaliste hanno, infine, ricevuto dei premi, gentilmente, offerti dalla Profumeria Katia, dalla Tecnocarta Zinnanti e dalla Pizzeria L’Arco. (Nelle foto, il gruppo dei partecipanti e un momento della premiazione).


DODICIDICEMBRE2015

Numeri

ATTREZZATURE PER L'AGRICOLTURA

Cevema, via Cialona sn. - Partanna tel/ fax 0924921790 cell. 3276829139 e-mail: cevema@libero.it

utili

AUTOSCUOLE

Professionisti, titolari di negozi, bar, aziende, ecc. che volessero vedere inseriti su Kleos i dati della loro attività possono telefonare al 3398168521

CENTRI FITNESS

Energy Center piazza Parisi Asaro n.1 - Partanna tel/fax. 0924922121 cell. 3343866202. mail: eziostep@iol.it. sito web: www.gymnetwork.it

COMMERCIALISTI

Autoscuola Nastasi di Nastasi Michele, sede di Partanna via F.Turati n.28 cell. 3298995062

Dott. Gaspare Magro - Via Tagliata n. 75/C - Castelvetrano cell. 3929411602.

Tecnocarta di Ivano Zinnanti, via A.Gramsci n. 16 Partanna - Tel. 0924 88880 - cell. 3285850432 .

Enoteca Prelibatezze via Vitt. Emanuele n. 35 - Partanna tel. 092487000.

CARTOLIBRERIE

ENOTECHE E PRODOTTI LOCALI

FARMACIE

Farmacia Ciulla Nicola - Via Garibaldi n.28 - Partanna tel. 0924 921300 Farmacia Rosalba Ciulla - Via Roma n.149 - Partanna tel. 0924 87363 Farmacia Rosanna Dia - Via V. Emanuele n. 75 - Partanna tel. 0924 49151. Farmacia Galante Antonino - Via La Masa n. 79 - Partanna tel. 0924 49430. Farmacia Rotolo - Via A. Gramsci n. 26 - Partanna tel. 0924 49297.

Agrigento-provincia

Ha preso il via la VII Rassegna Teatrale Città di Calamonaci di Enzo Minio

tazione “I rustegni” di G. Guddemi per la regia di Eduardo Saitta. La cooperativa Piccolo Teatro di Alcamo porterà in scena il 26 dicembre “Accadde tutto in canonica”, con regia di Nato Stabile. La compagnia teatrale Antidoto di Gela ha programma per il 3 gennaio la commedia “Mprestami a to muglieri” di N. Mignemi, con la regia di Luigi Licata. Il 9 gennaio saranno in scena il gruppo “Disìu”, Ezio Noto, Raimondo Moncada e Lucia Alessi, con “Ciàtu”. Il 16 gennaio sarà il turno della compagnia Le Maschere di Canicattini Bagni che riproporranno l’opera “Fiat voluta dei” di G. Macrì con regia di Michele Privitera. L’associazione teatrale “Arridi ca ti passa di Ribera porterà in scena “Come siamo caduti…..su”, scritta e diretta da Francesco e Giuseppe Cipolla. L’associazione culturale Idea di Alessandria della Rocca il 6 febbraio rappresenterà la commedia Calogero Maurici di Burgio “La famiglia difittusa”, Calamonaci - Compagnia Accademia dei Guitti "Il triangolino".

CALAMONACI - Si è aperta, al teatro “Aldo Nicolaj”, la settima edizione della rassegna teatrale Città di Calamonaci “Premio Giovanni Raffiti”, organizzata dal Comune, in collaborazione con la Pro-Loco. La rassegna, presentata da Ornella Vesco, ha visto al debutto, nel programma del cartellone, l’Accademia dei Guitti di Caltanissetta & la Nuova Compagnia Teatrale il Canovaccio di Leonforte, con l’esilarante commedia “Il Triangolo…No” con regia di Privitera-Rossino-Falci. Grazie alla disponibilità dell’amministrazione civica e del sindaco Enzo Inga e alla preziosa esperienza del direttore artistico Enzo Raffiti, la kermesse teatrale porterà sul palcoscenico ben 11 rappresentazioni delle migliori compagnie teatrali della Sicilia che allieteranno, con opere di assoluto valore artistico, le serate fino al 12 marzo 2016, con l’aggiunta del gran galà finale per la consegna dei premi. E’ in rogramma il 19 dicembre la rappresen-

Calamonaci - Teatro premiazione 2015 sindaco Enzo Inga con Massimo Spata.

con la regia di Enzo Scaglione. Il 20 febbraio saliranno sul palco gli attori dell’associazione Teatro e Amicizia Allavam di Ribera che proporranno “Pensaci Giacomino” di Luigi Pirandello, con regia di Ornella Vesco. Il 5 marzo l’associazione teatrale Calamonacinscena presenterà “L’amico di papà” di Scarpetta, con regia di Stefano Palminteri. Infine, il 12 marzo, sarà il turno di “That’s Amore” scritta e diretta da Marco Cavallaro. “La rassegna, fin da quando è nata nel 2009 – afferma il sindaco Enzo Inga – coniuga teatro, cultura, turismo ed economia. Le compagnie fanno a gare per recitare a Calamonaci. Qualcuna è arrivata da Roma. Il merito va alla Pro Loco, al direttore artistico Raffiti, ai tanti collaboratori e ai cittadini che hanno creato un prezioso giocattolo teatrale che tanti ci invidiano”.

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