Katango n.5 giugno 09

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VOLO LIBERO Parapendio. Incontriamo la storica scuola di volo libero ETNAFLY

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icilia, scenario consueto della mitologia greca e prima meta di un sogno di sempre: il volo. Ritorno piacevolmente a qualche anno fa, ai tempi della scuola e delle lunghe letture dei miti ellenici. Ricordo Dedalo e suo figlio Icaro, la prigione del re Minosse e le conseguenze di quel salto per la libertà in cui il più giovane perse tragicamente la vita, mentre il padre, più fortunato, giunse sino in Sicilia. Mi piace pensare che quello di Dedalo fu il primo vero lancio di volo libero. Così mi lascio trascinare dall’immaginazione e penso alla sua impresa. Dall’Egeo allo Ionio, una traversata su di un azzurro infinito, quando improvvisamente, sul filo dell’orizzonte apparve lei, l’Etna.

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di Fausto Di Fidio

Incuriosito e stremato dalla stanchezza gli si avvicinò fino alle sue pendici dove, nei pressi di Fiumefreddo, si lasciò finalmente atterrare. Li dove, proprio venti anni fa un altro mito, nostro contemporaneo, diede vita ad un progetto tanto ambizioso quanto leggendario: Etnafly. Il nostro mito è Angelo D’Arrigo, l’uomo che del volo fece ragione di vita e che da quel primo atterraggio di migliaia di anni fa prese probabilmente spunto. EtnaFly è la sua Scuola di Volo, sita alle pendici dell’Etna e coordinata da un team di persone speciali che da Angelo hanno appreso i principi del volo per divulgarli agli altri proprio come una fede. Marco Busetta fa parte di questa famiglia già da tanti anni. Come ci si sente ad essere membro della scuola di un uomo come D’Arrigo?


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