CIRCO MADERA circomadera.it di Silvia Laniado Lo spettacolo fine a se stesso a volte non basta: la pulsione creativa può spingere l’artista a immaginare e disegnare lo spazio dove rappresenterà la sua arte. Inventare un luogo equivale a creare una scenografia, ma all’interno della realtà: è una forma di scultura sociale. Circo Madera vuole essere quel luogo, in cui lo spettacolo viene avvolto da una cornice viva, in simbiosi con il proposito degli artisti. Il termine Madera, significa legno in spagnolo, ma indica anche la stoffa, l’attitudine, il talento, quello stampo innato necessario al raggiungimento di un obiettivo. Il termine contiene le componenti primarie della compagnia e la natura che caratterizza i suoi artisti. Abbiamo deciso - in quanto artisti e anche in quanto genitori - di recuperare alcune tradizioni del circo e del tea-
tro viaggiante per rendere accessibile alcune tra le forme più innovative di arte vivente e figurativa al pubblico che incontriamo nel nostro viaggiare. Abbiamo una tenda bianca, nera e bordeaux. Dalle mani dello scultore Bruno Geda, il circo prende la struttura e l’atmosfera, mentre dagli ar-
tisti prende la forma narrativa, la spettacolarità, la vita! Questi sono gli ingredienti del nostro contenitore d’arte itinerante. Il nostro scopo è quello di creare un Circo/Agorà aperto a tutti che, per il tempo del suo passaggio, invita il territorio all’interno di una metafora e che, come un’astronave, lascia al suolo un cerchio perfetto di erba più chiara e il ricordo di un’esperienza al confine tra realtà e magia. Un luogo dove si possano incontrare diverse forme artistiche che diventino un terreno fertile per scambi, evoluzioni artistiche e musicali, una bomba artistica la cui esplosione duri per qualche settimana. Circo Madera nasce in un momento strategico per investire nella cultura e nello spettacolo dal vivo... Lo chapiteau ha cominciato ad essere costruito proprio a marzo 2020 in perfetta concomitanza con l’inizio della pandemia. Nonostante i primi dubbi abbiamo deciso di non fermare il progetto, ed anzi abbiamo sentito ancora più chiaramente la necessità di creare uno spazio intorno a noi che potesse ospitare l’atmosfera dell’incontro con il pubblico e conservarla più a lungo come parte dell’esperienza dal vivo. Il dibattito messo in luce dalla recente pandemia su quali siano beni essenziali e quali superflui ci ha portato a riflettere sul nostro ruolo di artisti e su ciò che noi
JUGGLINGMAGAZINE.IT
22
reputiamo essenziale nel teatro, nel circo, nell'arte, nel rito condiviso. L’idea è quella di creare un teatro mobile, un progetto che mette insieme un ensemble misto e accordato grazie alla sinergia degli artisti poliedrici che ne fanno parte: attori teatrali, musicisti, cantanti, circensi e pittori, uniti dall’idea di plasmarsi ed evolvere insieme. Nel vuoto di un 2020 in cui eravamo impossibilitati ad esibirci in pubblico, ci siamo dedicati alla nostra prima creazione originale: Hesperus. Uno spettacolo tragicomico tra la vita e la morte, un gioco autoironico in cui si celebra la morte dello spettacolo dal vivo, un paradosso che nella commemorazione della morte contiene un inno alla vita. Hesperus è uno spettacolo di teatro-circo adatto a tutti che miscela musica dal vivo, acrobatica, comicità e non-sense. È stato concepito come una macchina del tempo per ripercorrere l’esistenza dello spettacolo dal vivo, dalla sua nascita alla sua dipartita. È una rappresentazione scenica che nasce dall’esigenza di porsi una domanda: lo spettacolo dal vivo, è vivo? È morto? Non si sente tanto bene?! Attraverso virtuosismi e risate, sveliamo la nostra visione: un futuro pieno di speranza e vitalità in cui lo spettacolo dal vivo torni ad essere parte centrale della nostra esperienza di vita, riprendendo con forza il suo straordinario ruolo: coinvolgere, stupire, divertire e far crescere.
PROGETTOQUINTAPARETE.IT