Juggling Magazine #56 - september 2012

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La Compagnia Circus Blues e “Il Crazy Paradis - Dolce vita, circo e jazz” www.circusblues.com foto di Silvia Mazzotta La compagnia “Circus Blues” è un gruppo artisti che, sotto la direzione artistica di Raffaele De Ritis, da qualche anno con spettacoli e workshop rivisita e fonde i generi di circo, jazz, burlesque, illusionismo, comicità visuale in una riscoperta delle radici italiane dello spettacolo non verbale "minore”. Nell’estate 2012 la compagnia ha varato lo spettacolo “Il Crazy Paradis – Dolce vita, circo e jazz”, su richiesta dell’Ente Manifestazioni Pescaresi di coniugare in una produzione le due anime più rappresentative dell’Ente: il festival Pescara Jazz (il più antico d’Italia) e quello circense Funambolika. Lo spettacolo è nato per il progetto europeo Archeo.s e ha debuttato nella tournée estiva in Italia e Grecia. Con 12 artisti e musica dal vivo, é scritto e diretto da Raffaele De Ritis, storico e regista italiano di caratura mondiale che (già con Soleil, Dragone, Barnum) per la prima volta crea uno spettacolo di circo nella propria nazione. Scene e costumi sono state affidate ad Elisabetta Gabbioneta (già con Antonio Albanese, Paolo Rossi, Aldo/Giovanni/Giacomo) e la collaborazione drammaturgica di Adrian Schvarzstein (Circus Klezmer). Nell’ambito del progetto sono stati proposti anche due workshop internazionali, presso il tendone del Circo della Luna: un seminario di drammaturgia circense con Adrian Schvarzstein nello scorso Giugno, e una master class di due settimane di tecniche aeree, in Luglio, con l’acrobata svizzera Esther Slanzi. “Il Crazy Paradis” è una riflessione sulla tradizione scomparsa del divertimento notturno italiano tra gli anni ’50 e ’60, quando nei locali erano protagoniste due forme unite dalle caratteristiche opposte di rigore e improvvisazione: il circo e il jazz. Un viaggio onirico in un universo scomparso di fragili vite notturne, fatto di acrobati, musicisti e comici senza parole. Il Crazy Paradis, tre parole in tre lingue per uno spettacolo senza testo: minuscola babele la cui arte di sopravvivere era nell’estetica della finzione, l’invenzione di realtà posticce, l’esaltazione ingenua di esotismi ed erotismi fuori misura, il culto del rigore senza logica a cui sono costretti i corpi, in una sorta di celebrazione delle debolezze umane: il meraviglioso come rimedio al naufragio. Un locale internazionale ispirato ai night-club delle capitali: incontro disperato tra il divertimento d’élite e quello popolare. A metà tra Fellini e “The Artist”, un non-luogo di personaggi dimenticati; un ricettacolo di debolezze umane tra giocolieri virtuosi e acrobate senza rete; la deriva di dive decadute e maghi scartati da un film muto. Tra virtuosismi da record e un erotismo innocente, un omaggio al mondo in cui gli ipnotisti stupivano e il burlesque si chiamava spogliarello. Schegge di un mondo fragile, quelle “attrazioni” un tempo sovrane dei teatri, poi relegate a prologo dei film, infine rifugiate nell’ombra dei nightclubs; prima di sparire nella voragine di cimeli del Novecento… Gli interpreti sono Ilaria Cappelluti, Andrea Ginestra, Mercedes Martin, Max Masciello, Francesca Persico, Pablo Raffo, Guido Silveri, Esther Slanzi, Jonas Slanzi, Philippe Tordeaux, con i musicisti dal vivo del Pescara Jazz Ensemble: Carmine Ianieri (sax), Michelangelo Del Conte (batteria).

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Archeo.s System of the Archeological Sites of the Adriatic Sea, è un progetto finanziato nell’ambito del programma di cooperazione transfrontaliera IPA Adriatico, Priorità 2. È il risultato della sinergia tra sei partner collocati sul mare (Teatro Pubblico Pugliese, Teatro Stabile Marche, Regione Abruzzo, città di Igoumenitsa-Grecia, città di Fier-Albania, città di Pazin-Croazia). Lo scopo è di valorizzare nel 2012 quei siti archeologici che custodiscono il patrimonio storico e raccontano miti e leggende, attraverso l’organizzazione di spettacoli, rassegne e workshop, trasformando l’economia locale in patrimonio culturale.

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