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Teatro Necessario Tutti Matti per Colorno www.teatronecessario.it
Ci siamo conosciuti a Parma in uno spazio teatrale. Era l’inizio del nuovo millennio e al tempo ci piaceva il clown, il teatro di strada, Dario Fo… fino a quando la visione di spettacoli importanti al Festival di Circo Contemporaneo di Brescia ci ha regalato un bellissimo input, una direzione precisa; lì abbiamo capito che volevamo miscelare il linguaggio del circo con tutto quello che avevamo fatto prima. Eravamo molto motivati e abbiamo cominciato a frequentare una palestra di ginnastica, convention di acrobatica all’estero, corsi e stage in giro. Così nell’estate del 2001 in quattro abbiamo deciso di creare Teatro Necessario e portare in strada la nostra arte. Facevamo tanti spettacoli al giorno, avevamo la possibilità di provare e riprovare strumenti e gag, cambiare e adattare, avere di continuo tanto pubblico; tante cose sono nate direttamente in strada, senza una scrittura iniziale, ed è così che ha visto la luce Clown in Libertà. Alessandro è arrivato l’anno
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2/4 settembre 2011 Colormo (Parma)www.tuttimattipercolorno.it
dopo, nel 2002 e da buon maestro di conservatorio ha portato con sé la musica di buon livello, stimolando tutti noi a studiarla. Raccoglievamo tanto successo in giro, e la consapevolezza di poter fare meglio ci ha spinto ad andare avanti e a rimanere insieme. L’avventura di appassionati dilettanti si è presto trasformata in un percorso professionale e in una scelta di vita, con prove e spettacoli tutti i giorni. Il trio è una formazione che continua a piacerci, per cambiare le dinamiche interne abbiamo anche partecipato a produzioni più estese, o con una ricerca particolare, ma alla fine ci accorgiamo sempre che è nel trio che ci esprimiamo al massimo. Ale è l’augusto e noi due ci alterniamo, ma non siamo dei Bianchi puri, siamo più tre augusti che si alternano nel condurre le gag. In Barbieri, nostro ultimo spettacolo, per esempio tutti a turno fanno il Bianco. Ci piace tutta la ricerca francese ma ci piace regalare al pubblico un’ora di puro diverti-
mento, inserire elementi più solari, italiani, anche ingenui se vuoi. Abbiamo la fortuna di lavorare tanto, ma questo significa anche che non possiamo dedicarci come vorremmo alla creazione, perchè in Italia non esiste ancora un supporto istituzionale alla creazione per gruppi come il nostro; per farlo dovremmo sacrificare delle date o fette della nostra vita privata, e non sempre ci si riesce. Ora stiamo lavorando tanto in Spagna e all’estero e abbiamo creato una doppia attrezzatura che viaggia per i vari paesi. Le tournè sempre più intense ci hanno spinto anche ad allargare la base della compagnia, introducendo nell’organico Daisy, compagna di Leo, che aveva alle spalle studi per il managment nel mondo dello spettacolo e tanta esperienza in una compagnia nazionale di teatro contemporaneo. Il suo ruolo, ormai indispensabile, abbraccia una ampia gamma di mansioni, dalla comunicazione alla logistica, ai rapporti coi festival, alla promozione.
Ci sono tre anime nel gruppo, e ognuno porta qualcosa di suo, ma abbiamo capito quali sono gli elementi che fanno girare bene il trio e sappiamo che se manca qualche elemento c’è sempre qualcuno che si assume la responsabilità di inserirlo. A turno c’è sempre qualcuno che traina il gruppo, che lo riporta ad un equilibrio e/o alla giusta tensione verso le cose. Sappiamo rilassarci, ma anche lavorare sodo, e quando c’è qualcuno che si perde c’è sempre uno di noi che stimola o che media tra due posizioni opposte. La base di amicizia totale che c’è tra i tre si è col tempo consolidata e tra noi è nato non solo un connubio artistico ma anche una solida amicizia su cui si è innestata una reciproca stima professionale. Questo si ripercuote anche nella nostra vita. Trascorriamo almeno 150 giorni all’anno insieme e quando non siamo insieme siamo comunque in contatto. Certo non è facile trovare un equilibrio, devi anche riuscire a staccare, colti-