Juggling Magazine #53 - december 2011

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Giornate di Studio sulle Arti Circensi

21/25 novembre Università degli Studi di Milano testo e foto di Stefania Cioccia

Cinque giornate dedicate interamente allo studio delle arti circensi trattate davvero a tutto tondo. Tre edizioni all’attivo e una quarta in previsione. Le aule dell’Università degli Studi di Milano come scenario, il supporto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la lungimiranza del prof. Paolo Bosisio (che alla prima edizione era presidente del corso di laurea in Scienze dei Beni Culturali) e l’entusiasmo del prof. Alessandro Serena, ottimo moderatore e mediatore durante le conferenze. Questi sono gli elementi alla base del successo di questa edizione. Come per le due passate edizioni (rispettivamente 2008 e 2009) si è scelto di puntare sull’elevata qualità e di proseguire con la scelta di ospiti variegati e di alto calibro per il pubblico di studenti e docenti: il grande trasformista Arturo Brachetti, il funambolo Andrea Loreni, la verticalista guest star del Cirque du Soleil Erika Lemay, Paride Orfei, Livio Togni

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solo per citarne alcuni. E poi studiosi, esperti, storici, giornalisti, operatori, ospiti internazionali provenienti dalla scuola di Teatro e del Varietà e dal Circo di Stato del Kazakistan. Testimonianze che non toccano solamente il circo inteso come semplice chapiteau ospitante numeri di svariata natura e qualità, ma in grado di dimostrare come le discipline circensi siano in realtà quasi una categoria estetica in grado di coinvolgere e influenzare aree della vita e del sapere non preventivate. E quando non si sono udite le testimonianze è stato possibile provare di persona le emozioni grazie al laboratorio di giocoleria tenuto da Daniel Romila e Alberto Fontanella e grazie alla visita al Circo di Darix Togni che ha riunito, la stessa sera e nello stesso luogo di svago, studenti, docenti e operatori scolastici. La lezione trasmessa nelle scorse giornate invita a studiare, ad essere curiosi perché c’è un mondo di cose meravigliose che l’uomo ha creato e che può nutrire la creatività del futuro. Il circo e le sue arti sono una grande spinta creativa e questa la si può trovare nel passato, nel presente e nel futuro. Il circo insegna a non avere paura, a osare un po’ più di quanto ci si aspetta da se stessi per scoprire un nuovo aspetto di sé in una situazione sconosciuta e forse non immaginata. Insegna a non arrendersi e a dare importanza alla passione che muove a mettere la propria energia nell’attuare quello che si fa, nei propri sogni e nei propri progetti, qualunque essi

siano: camminare su una fune a 90 metri di altezza, portare il circo in Medio Oriente, difendere le arti circensi dai pregiudizi, creare nuovi strumenti e nuovi progetti di conoscenza, esibirsi con la propria disciplina davanti all’élite del cinema, mettersi in discussione e avviare nuove esperienze… anche quella di far entrare il circo in università, dalla porta principale. Quello che un tempo era l’augurio, l’intento e forse il sogno di poter donare dignità riconosciuta alle arti circensi si è tradotto in realtà da ormai cinque anni, grazie all’inserimento della storia del circo come insegnamento istituzionale nel piano di studi della laurea specialistica in Scienze dello Spettacolo. Un

corso di laurea che punta sullo sviluppo delle conoscenze nell’ambito dello spettacolo dal vivo e nel quale il circo, con la sua storia millenaria e trasversale, non poteva mancare. L’inserimento di questo corso di studio si è rivelata una scelta assolutamente felice perché a oggi, oltre ad ampliare un pubblico di appassionati, studiosi e nuovi operatori, ha permesso di assimilare le Giornate ad un laboratorio didattico che conferisce crediti formativi agli studenti che vi hanno preso parte. Ma come il circo insegna questo è soltanto un passo in più per migliorare i propri numeri e per fare ancora meglio nell’edizione 2012.


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