Juggling Magazine #52 - september 2011

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L’effervescenza delle arti circensi, nelle loro imprevedibili declinazioni attuali, poco sembra avere a che fare con l’ambizione al sublime. Pare anche si guardi con sufficienza alla secolare vocazione di spettacolo di massa, preferendo un ormai convenzionale intimismo. Ugualmente, alla ricchezza visiva propria alla forma si preferisce un compiacimento minimalista, ritenuto espressione di una qualche contemporaneità, ma infine scarno all’avido occhio di chi cerca meraviglie. Con l’alibi poi del vocabolo “creazione”, complice un malinteso influsso francofilo, si ha cura di prendere le distanze dalla nozione di mercato. E, quasi con superiore benevolenza, è ai tendoni tradizionali e a quelli del Cirque du Soleil che si lasciano le ampie platee e la spettacolarità, come a salvaguardare per sé una presunta ricerca di arte, però ben poco provocando lo spettatore, né ispirandone lo sguardo sul mondo. Il circo di oggi più che nouveau è dunque innocuo e bourgeois, come lo sono le generazioni di allievi di scuole che ne sono divenuti gli odierni concepteurs, accomodati in un “circuito culturale” che, infine sovvenzio-

nato, è poi molto più mercantile di quanto sia lo show business da cui ci si vuole distanti. Prima di loro una serie di maestri, di estrazione generalmente proletaria, ha plasmato per loro il circo di oggi attraverso una sincera immersione nelle arti popolari e in anni di battaglie civili, con una sincerità di visione capace di profondità estreme. Franco Dragone, che viene da una famiglia di emigranti, è arrivato al circo tramite le sane pulsioni del teatro sociale, incontrando le forme primarie della Commedia dell’Arte, per poi imbattersi nel nascente Cirque du Soleil a metà degli anni ’80. Con lui, la compagnia canadese è divenuta industria grazie all’importanza di una visione e ad una proiezione universale. Nel 2000, Dragone “si mette in proprio”, fondando la propria fabbrica di spettacoli nella sua cittadina di adozione di La Louviére, in Belgio. Oggi 65 milioni di persone nel pianeta hanno visto le regie di Franco Dragone, che nell’ultimo decennio ha influenzato il mondo dello spettacolo dal vivo, cambiando i connotati di Las Vegas e ormai quasi anche quelli del settore in Estremo Oriente.

o della necessità del sublime

In tempi in cui in arte pare disinnescato ogni stimolo alla provocazione, Dragone é un provocatore, poiché spietatamente sincero: in un panorama di pudiche prevedibilità, egli senza ipocrisie tende deliberatamente a una elegante dismisura nel proprio progetto artistico; ambisce a lasciare un’esperienza possibilmente profonda, e la proporzione inattesa, di emozione come di spazio, la rende memorabile. Io penso che oggi la ricerca di Dragone sia quella del sublime, erede delle due uniche grandi forme di teatro popolare dei secoli passati: l’Opera e il Circo. Come Barnum e Michelangelo, Fellini e Caravaggio, in luogo di cercare significati, egli si pone in ascolto, molestando i nostri bizzarri confini tra reale e inconscio. Nello spettacolo di oggi egli resta infine l’unico sciamano a permetterci il dialogo estetico con l’ignoto: nella sua capacità di sintesi degli archetipi, nella qualità pittorica di ciascuna immagine, nella sublimazione del grottesco o dell’erotico, con la capacità di costruire per noi uno specchio per svelare la sfacciata umanità di chi è in scena e aprire l’universo interiore di chi guarda, attraverso una semplicità intuitiva nell’arte registica. Oltre i generi dello spettacolo dal vivo, tutto torna ad essere primario e sorprendente, dove il sublime è anche mestiere, in una factory leonardesca dal sano artigianato, in cui coreografi, sarti, disegnatori, animatori di video, ingegneri nutrono la visione elevando gli standard del live entertainement negli ultimi decenni, ma sopratutto ispirando milioni di persone.

a cura di Raffaele De Ritis foto di Tomasz Rossa

www.dragone.be Con numerose produzioni in contemporanea sul pianeta, Franco Dragone è il regista di spettacolo più rappresentato al mondo davanti al maggior numero di spettatori, con quasi tutti i suoi spettacoli ancora rappresentati, in alcuni casi da due decenni. Oltre ad aver creato i principali successi itineranti del Cirque du Soleil, all’alba degli anni ‘90 ha inaugurato il genere degli spettacoli permanenti, con luoghi appositamente costruiti, contribuendo in modo determinante al nuovo volto di Las Vegas e in generale al mercato dell’intrattenimento integrato di massa. Con la fondazione di Dragone Entertainment, sono stati creati a Las Vegas A New World per Celine Dion (il primo concerto permanente di una star nella storia della musica), e Le Reve (che amplifica il lavoro di teatro acquatico iniziato con “O”). Il gruppo Dragone, che impiega alcune centinaia di persone nel mondo, crea poi innumerevoli eventi speciali tra i più spettacolari al mondo per cerimonie sportive o aziendali, consulenze e vari format di spettacolo dal vivo. Dragone Entertainment ha una struttura di laboratorio creativo permanente, basato su una integrazione unica tra i più elevati standard mondiali nei vari campi: dall’architettura teatrale, alla ricerca sui costumi, alle tecnologie di proiezione multimendiale: “sofisticato, universale, innovativo” sono le tre parole d’ordine. Nel 2010 ha debuttato a Macao House of Dancing Waters in un apposito teatro permanente: si tratta del più grande spettacolo acquatico mai creato fino ad oggi. Il prossimo debutto è tra breve quello della tournée della versione dal vivo del film Kung Fu Panda, in coproduzione con la Dreamworks Film.

“Non faccio propositi artistici, non ho idee. Tutto ciò che ho è un occhio, capace di fissare le immagini che passano”.

Principali regie di Franco Dragone Per il Cirque du Soleil 1985 Cirque du Soleil 1987 Le Cirque Réinventé 1989 La Magie Continue 1990-91 Nouvelle Expérience 1992 Saltimbanco 1993 Mystère (in residenza a Las Vegas, The Mirage) 1994 Alegría 1996 Quidam 1998 O (in residenza a Las Vegas, Bellagio Hotel Casino) 1998 La Nouba (in residenza a Disney World, Orlando). Per Dragone Entertainment 2003 Celine Dion – A New Day (in residenza a Las Vegas, MGM) 2005 Le Reve (in residenza a Las Vegas, The Winn) 2009 KDO (Bruxelles) 2010 House of Dancing Waters (in residenza a Macao, City of Dreams Resort). (non vengono elencate le decine di eventi speciali che Dragone Entertainment crea dal 2000 in varie parti del mondo).

Franco Dragone j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 52 s e t t e m b r e 2011

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