Jug n 52_JUG new 22/09/11 09.10 Pagina 17
Il grande palcoscenico allestito nell'area delle Grandi Terme del sito archeologico di Villa Adriana, Patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco, ha offerto una panoramica interessante sulle produzioni artistiche di Cina, Russia, Stati Uniti, Israele, Belgio, Francia, Italia, Romania e Lituania, Sul palco Eimuntas Nekrosius con Evgenij Mironov e Pippo Delbono insieme ad Alexander Balanescu; il circo di Victoria Chaplin e Jean-Baptiste Thierrée; la danza dei ballets C de la B e di Barak Marshall; la musica del pianista Haochen Zhang, del cantautore Vinicio Capossela e della cantante jazz Cassandra Wilson. In queste pagine offriamo alcuni approfondimenti…
Gardenia les ballets C de la B estratto da una intervista con i registi Alain Platel e Frank Van Laecke
A.P.: Avevo sentito parlare di Frank come regista, ma non ci eravamo mai incontrati anche se entrambi avevamo lavorato con Vanessa Van Durme; è stata lei a farci conoscere. Dieci anni fa le avevo chiesto di recitare una parte in Allemaal Indiaan (Tutti Indiani). Conoscevo Vanessa dai circuiti dei teatri popolari e sapevo che era un transessuale ma in fondo questo non era per nulla importante e in Allemaal Indiaan le ho fatto recitare la parte di una madre con quattro figli. In seguito Frank l’ha diretta nello spettacolo Kijk mama, ik dans (Guarda mamma, sto ballando!) espressamente costruito attorno alla sua transessualità. È stato durante questo periodo che ci ha presentato e ci ha suggerito di ideare inieme uno spettacolo basato sul suo passato, trascorso nell’ambiente dei travestiti, coinvolgendo alcuni dei suoi amici che erano anche parte di quel mondo. Potresti mai immaginare una sfida più difficile? Due registi che a malapena si conoscono e che provengono da universi completamenti differenti si mettono a lavorare attorno a un tema disseminato di cliché, con un gruppo di persone che non conoscono e che hanno pochissima esperienza di recitazione. Vanessa ha radunato intorno a sé amici travestiti e transessuali, tutti gentiluomini – anche se alcuni di loro oggi sono signore – tra i 55 e i 65 anni. Molti di loro avevano abbandonato le scene tempo addietro, avevano già messo in scena il loro spettacolo d’addio, mentre altri non erano mai stati prima su una scena. Oltre ai sette personaggi più anziani, anche Griet Debacker fa parte del cast: una “vera” donna con cui Vanessa desiderava lavorare da molto tempo. Inoltre c'è Timur, un russo giovane e talentuoso, invitato ad unirsi a questo gruppo come outsider. Lo spettacolo è uno tsunami di emozioni contrastanti. Lo spettatore si può identificare con i personaggi attraverso emozioni universali e riconoscibili, anche se sono provate da travestiti o transessuali.
foto di Musacchio/Ianniello
F.V.L.: per questo spettacolo ci siamo ispirati al film spagnolo Yo soy así che racconta di un teatro cabaret di Barcellona costretto a chiudere i battenti. Il film segue i travestiti nella loro ultima serata, nella performance finale. Sono persone anziane che però, appena salgono sul palco, subiscono una metamorfosi incredibile. Gardenia descrive appunto questa energia, oltre a parlare di addio e transitorietà, di illusioni e speranze. Storie bellissime e sincere: il gruppo ha prodotto il materiale migliore. Il nostro compito è stato di stimolarne e agevolarne la produzione. Dopo di che lo abbiamo filtrato e gli abbiamo dato una struttura.
j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 52 s e t t e m b r e 2011
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