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Nell’anno della crisi economica e dei tagli al settore cultura della Regione Piemonte, non era per nulla scontato che la decima edizione del Festival Internazionale Sul Filo del Circo sarebbe stato un successo. Invece, contro ogni previsione, quest’anno si è toccato un record di presenze con ottomila spettatori paganti, diverse prime nazionali, numerosi sold out su 19 serate in sei settimane di programmazione. Il cartellone come è consuetudine propone una rappresentazione di stili molto diversi, espressioni dello sfaccettato panorama attuale del circo inteso in tutte le sue forme e declinazione, con un’attenzione particolare alla comicità, ai giovani artisti e alle compagnie consolidate. In quest’ottica l’apertura è stata affidata ad una vedette internazionale, il clown russo Andrej Jigalov dalla mimica straordinaria ed un palmarés di riconoscimenti internazionali davvero invidiabile. Grugliasco da sempre riserva un’attenzione particolare ai prodotti delle scuole di circo; grazie ad una fruttuosa collaborazione con il primo istituto di formazione parigino, il Festival ha ospitato un saggio degli allievi appena diplomati all’Académie Fratellini tra cui hanno spiccato alcuni talenti di sicura affermazione. Non è un caso che ciascuno di essi disponesse già di progetti professionali autorevoli: alcuni erano in procinto di partire per il Soleil, mentre il quartetto di giocolieri preparato da Denis Paumier concorrerà al prossimo Festival Mondial di Parigi. Rimanendo in tema di scuole, la Vertigo ha proposto due diverse prodizioni: un’ante-
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prima del Festival con Behind che ha visto protagonisti giovani in corso ed ex allievi quali Nicola Bruni alla roue Cyr (reduce dall’affermazione televisiva in Italia’s Got Talent) e Victor Abreu al palo cinese, in procinto di partire alla volta del Cirque Eloize; e lo spettacolo del II anno, “Cirque Déco (scritto da Paolo Stratta e diretto da Luisella Tamietto) che nel corso dell’estate ha effettuato oltre 40 date tra Italia, Francia, Svizzera e Slovenia, ispirandosi a personaggi ed atmosfere della storia del circo. Piacevolissima scoperta il duo Circoncentrique (Alessandro Maida e Maxime Pythoud) in grado di incollare il pubblico alla sedia con la forza di uno spettacolo semplice, divertente e di grande efficacia. L’atteso Concorso per Giovani artisti ha premiato la compagnia argentina Circo Claxon e ha fatto scoprire al pubblico lavori molto interessanti, quali Circo Zoé, Circoparola (nuova produzione di Pantakin) e l’austriaco Sebastian Berger.