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Bologna Buskers Pirata festivalvol.IV 27 maggio/1 giugno 2011 buskerspirata.blogspot.com myspace.com/bolognabuskerspirata
a cura di Leonardo Cristiani e Uilli Muzzi, del B.P.Festival
Questa è la storia di un piccolo festival pirata autofinanziato e indipendente che da grande voleva cambiare il mondo… Quel giovane festival pirata, piccolo e inesperto, si era convinto di poter trasformare pianti in sorrisi, discriminazione in uguaglianza, solo con la sua arte, diffondendola nella sua pratica più antica: in strada. Crescendo a Bologna aveva incominciato il suo cammino in difesa e valorizzazione dell’arte di strada, addentrandosi così in una giungla di vuoti legislativi e ordinanze varie. Il festival era nato da un ristretto gruppetto di artisti, per arrivare alla sua quarta edizione che ha visto partecipare ben 60 compagnie (lista completa disponibile sul nostro blog). Di fondamentale importanza per lo sviluppo del festival è stata la collaborazione con la compagnia Circo Paniko, che dalla seconda edi-
zione ha dato un grande supporto organizzativo mettendo a disposizione il proprio chapitau. Dopo le prime tre edizioni il piccolo festival iniziava ad avere un certo gruzzoletto, messo da parte tra i festival e le serate di auto-finanziamento in città, e ha pensato di metterlo da parte per aprire in futuro un centro di creazione per artisti, che fosse libero e indipendente L’evento è autogestito, non vi è nessuna “direzione artistica” o amministrazione che comanda e tutte le decisioni vengono prese in maniera collettiva. Non vi sono selezioni alle proposte artistiche, accogliamo tutte le richieste che ci pervengono, cercando di soddisfare le esigenze di tutti per potersi esibire nella formula preferita. Gli artisti partecipano in maniera gratuita, solo qualche compagnia che dà un supporto significativo all’organizzazione percepisce un simbolico rimborso spese. Anche in questo il Pirata B. si differenzia in maniera significativa dalla maggioranza dei festival: sfugge alle logiche del mercato e pone gli artisti al di fuori da ogni logica concorrenziale che in Italia taglia le gambe alla ricerca. Siamo disgustati una certa fauna italiana di organizzatori e show-manager che vedono ogni spettacolo come un mero “prodotto di consumo”, crediamo che dietro ogni numero, ogni trick ed ogni esercizio ci sia dapprima un essere umano, e che debba essere trattato come tale. Intanto, come nel resto d’Italia, anche a Bologna l’attacco alla professione dell’artista di strada si fa sempre più duro ed oppressivo, particolarmente a seguito dell’approvazione del nuovo regolamento di Polizia Urbana, che in pratica pone la figura del busker in completa illegalità. Il nostro impegno è per l’apertura di tavoli istituzionali dove si legiferi in maniera partecipata a livello nazionale, chiamando in causa i diretti interessati, con l’obiettivo non di limitare l’arte di strada, ma di valorizzarla, difenderla e preservarla. Ci rifiutiamo di essere trattati come parassiti della società e
foto di Daniela Salton
pretendiamo che sia riconosciuto il nostro mestiere a misura d’uomo, poiché svolge un ruolo sociale molto importante. Chiediamo anche che vengano supportati Spazi di creazione, come già esistono in Europa, luoghi che possano divenire punti di riferimento per le arti di strada e di circo. Su tutti questi temi abbiamo organizzato all’interno del Buskers Pirata un dibattito “Liberamente a Cappello”, cui sono intervenuti la FNAS; i B.B.Pirata e via etere il COORAS e poi tutti gli artisti presenti. Dopo ore di dibattito a tratti delirante, si è concluso che: “l’unione fa la forza”. Come primo passo concreto si è pensato di attivare “Liberamente a Cappello forum” (luogo virtuale d’incontro di tutti, funzionale alla creazione di un coordinamento nazionale in rete) in cui ci si possa mantenere in contatto e scambiare anche semplici informazioni. Per contatti: liberamenteacappello@yahoo.it j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 51 g i u g n o 2011
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