Juggling Magazine #51 - june 2011

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Artisti in Piazza Chiara Ligi

Chiara Ligi

1/5 giugno, Pennabilli (RN) www.artistiinpiazza.com

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w w w. j u g g l i n g m a g a z i n e . i t

Il team organizzativo è composto da un direttivo di 11 persone, che prende le decisioni strategiche, con 3 persone che lavorano a tambur battente nei 5/6 mesi che precedono il festival. A questi si uniscono i responsabili delle varie arre, formando così un gruppo di 27 persone che coordina a sua volta uno staff di assistenti e collaboratori di circa 300 persone impegnate a vario titolo nell’organizzazione e realizzazione del festival, la gran parte dei quali entra in campo nei giorni del festival e in regime di volontariato. L’associazione che gestisce il festival ha la responsabilità anche di molti aspetti logistici, e gestisce per esempio, insieme ad altre associazioni direttamente coinvolte, anche i parcheggi, la spazzatura, il catering. Ho a disposizione un budget, variabile di anno in anno, con il quale ingaggio ad un cachet ridotto le compagnie che mi interessa portare. Quando il budget è terminato apriamo agli off che vengono a vitto e alloggio, e se possiamo rimborso spese. Riceviamo piccoli aiuti economici da Regione, Provincia, e dal MIBAC, ma gli importi sono risibili. Altri aiuti in materiale e servizi vengono da una serie di sponsor tecnici e media partner. Ma il festival si regge economicamente sull’affluenza del pubblico, che paga un ingresso (gratis bambini /ragazzi fino a 14 anni), Quando il tempo è bello arriva a 10/12mila spettatori paganti al giorno, a cui aggiungere tutti gli accreditati, gli ospiti, artisti, staff, residenti, per arrivare a 15/16mila spettatori al giorno. Il nostro nemico maggiore è

Erica Fortunato

Il festival è nato 15 anni fa, quasi per gioco, mettendo insieme le idee mie, di Moreno Raspanti, e della Pro Loco che voleva ospitare una fiera di pittura, scultura e artigianato. Siamo partiti con due giorni di prova e andarono talmente bene che ci mettemmo subito al lavoro per l’anno successivo. Al tempo mi occupavo di siti web, erano i primi anni del web, e i primi contatti li prendemmo con artisti dell’estero proprio grazie alla rete. Viaggiavo tanto all’estero per lavoro - Brasile, Messico, Europa - e ne approfittavo per visitare anche i tanti festival in giro per il mondo, per prendere idee e spunti anche organizzativi. Dopo questo primo periodo di viaggi all’estero abbiamo cominciato a visitare anche i festival storici italiani. Erano gli anni delle riunioni dei coordinamenti regionali a S.Giovanni in Persicelo e siamo stati tra i primi a muoverci per dare maggiore spazio e regolamentare l’arte di strada; ancora oggi sul cartello stradale di Pennabilli campeggia la scritta “città amica degli artisti”. Con gli anni abbiamo stretto i rapporti con gli altri grossi festival come Mercantia e Ferrara Buskers, ed entrati con impegno nella FNAS per dare dignità all’arte di strada. Chiaramente all’inizio si fanno tanti errori, ma la risposta positiva che arrivava dal pubblico e dalle compagnie ci ha spinto a prepararci ancora meglio. Con gli anni siamo riusciti a costruire un festival importante, che valorizza le tante piazze, giardini e stradine di Pennabilli e che attira anche operatori del settore che vengono qui per vedere cosa c’è in giro. Utilizziamo l’etichetta “Arte in Strada” perché ci piace proporre un mix fra musica, teatro, circo, video art, puppets e altre piccole chicche, qualsiasi cosa che si possa fare in strada, facendo attenzione a selezionare compagnie musicali che tengano alto il clima di festa. Collaboriamo con tanti festival internazionali come il Bath Fringe in Inghilterra e il Buskers Festival di Berna con cui siamo gemellati, diamo inoltre spazio ad un buon numero di anteprime, prendendo il rischio di scelte che possono rivelarsi sbagliate, ma credo sia giusto lasciare spazi di sperimentazione e ricerca. Oltre a girare per festival per selezionare gli artisti diamo la possibilità alle compagnie di candidarsi inviando la documentazione via internet, quest’anno ne sono arrivate quasi 500! Il limite massimo che il paesino e la programmazione possono accogliere è di circa 60 compagnie, e da qualche anno abbiamo allargato le aree utilizzando anche la piazza del Comune e un prato fuori dal paese che ospita i tendoni da circo.

Chiara Ligi

intervista a Enrico Partisani, direttore artistico


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