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Rencontre des Jonglages 8/10 aprile 2011, Paris http://maisondesjonglages.blogspot.com foto di Valerie Evrad
intervista a Stephane Bou, neo-direttore da la Maison des Jonglages
La Maison des Jonglages è un’associazione che risiede nel Centre Culturel Jean Houdremont della città di La Courneuve (Parigi). Il suo obiettivo è raccogliere le esigenze, la qualità e le aspirazioni dei giocolieri e della giocoleria; diventare un epicentro per avvicinare il grande pubblico, gli artisti professionisti, gli appassionati, i programmatori; strutturare residenze per compagnie di giocolieri, artisti in fase di creazione, progetti in corso. La nostra azione si articola in 4 punti: aiuto alla creazione; diffusione di spettacoli; il festival Rencontre des Jonglages e l’organizzazione presso altre strutture e festival di rassegne di giocoleria contemporanea, di percorsi di formazione. Una mediazione culturale a tutto tondo che permetta di avvicinare i cittadini alla fruizione dello spettacolo dal vivo e dell’universo degli artisti.
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w w w. j u g g l i n g m a g a z i n e . i t
Vengo da un background più amministrativo che artistico. Ho studiato come organizzare e gestire eventi, ho incontrato tanti artisti di diverso genere, lavorato in tanti festival di artisti di strada nel sud ovest della Francia, Madagascar, a La Villette, concentrandomi sul nuovo circo, perché mi piace la sua energia. Poi ho incontrato alcuni dell’amministrazione qui a La Corneuve, ho cominciato a dare una mano e quando Thomas Gurineau e Remi Laraoussine stavano per lasciare la direzione artistica Tho-
mas mi ha candidato a sostituirli. Ho presentato un progetto di gestione e organizzazione ed ora eccomi qui a continuare il loro lavoro nella stessa direzione da loro intrapresa.Ho tenuto ferme le idee di spettacoli di differente formato, le residenze per giocolieri che hanno un work in progress, e giovani artisti che sono ancora a scuola o sul punto di terminare la formazione. Ma la cosa importante è riuscire a sorprendere tutti, soprattutto i giocolieri. Voglio che siamo curiosi, che vadino oltre nel/la giocoleria.
Quest’anno abbiamo invitato infatti Le Bistaki, Jean-Paul Lefeuvre, e poi Johan Swartvagher, tutti artisti che non frequentano le convention, con una formazione anche nella danza e nel teatro; artisti che presentano qualcosa che forse i giocolieri ancora non conoscono. Considero questo festival anche un meeting e un convegno per i giocolieri, un luogo dove facilitare la ricerca e lo studio della giocoleria, della sua storia. Ci sono tanti soggetti che sarebbe interessante approfon-
dire, oltre agli spettacoli, e anche la conferenza di Erik Aberg sulla storia degli attrezzi di giocoleria va in questa direzione. Durante le 3 giornate di spettacoli nella sala del centro culturale, in strada e negli chapiteau yourte dell’ass. Belouga, abbiamo provato a mettere in discussione il carattere trans-disciplinare del genere e il rapporto tra l’oggetto e il corpo. Come nella performance a 4 mani del duo Wes e Patrick o nella poesia di JeanPaul Lefeuvre autista di bus, o ancora attraver-