Jug n 40
22-09-2008
12:54
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Frixie
Anna Kemp
Vengo dal Ho sempre amato Lussemburgo, il teatro e le dove ho sempre performance in fatto sport: basket, ogni forma, e un calcio, hockey, giorno vidi un tutto ciò in cui incredibile potevo colpire una spettacolo teatrale palla! Poi in Gran sui trampoli. Bretagna ho Volevo farlo anche conosciuto la io così con due giocolieria e dopo amici fondammo a due anni il contact, Sidney una mentre studiavo compagnia di sociologia e trampolieri, scienze ambientali. confezionai i nostri Desideravo sempre costumi, e in viaggiare, seguito incontrai incontrare persone quello che sarebbe e diventare una diventato il mio giocoliera compagno Mister professionista Om, con il quale www.intrika.net costituiva una partì anche una buona opportunità anche per utilizzare i miei collaborazione artistica. Dopo due studi, perchè all’estero, dove non puoi anni di trampoli mi appassionai al comunicare con la parola, utilizzi il tuo corpo contact e cominciammo a lavorare per una interazione sociologica. Così sono insieme e tanto all’estero. Così un partita in giro con il mio solo show: Giappone, giorno, arrivata alla convention di Cina, Taiwan, Vietnam, e poi Australia, dove ho Porano, incontrai Frixie. C’erano tante incontrato Anna. cose che condividevamo, Nasceva così Intrika, un mix anche lo stile dei tra intrigante e intricato, un nome costumi, nonostante che suonava bene e, pur non venissimo da esperienze diverse; significando niente, risultava suggestivo dopo tre ore eravamo già amiche e in diverse lingue. improvvisammo una performance. Il nostro è un lavoro senza parlato, tutto visual, con l’idea comunque di dare significati e creare uno spazio artistico, qualcosa di visivamente stimolante, sempre combattendo con il tuo desiderio di portare un messaggio e dare significati alla performance. Piuttosto ci piace lasciare andare i nostri significati e creare uno spazio creativo e artistico che permetta alle persone di portare dentro i propri significati; sognare piuttosto che assimilare qualcosa di già confezionato. L’utilizzo delle mani nello spettacolo a volte sembra imporre cose che non sono lì, per questo ci sforziamo di fare un passo indietro e capire cosa ci interessa e come esprimerci con tutto il corpo, perché siamo interessate nelle potenzialità dell’espressione corporea di un duo, con e senza palline; questa è la nostra direzione, quasi verso la danza. Ci sforziamo di espandere il contact, di integrare il movimento con immagini e permettere comunque alla pallina di mostrare la sua bellezza e di stimolare le persone. In questo ambito viene naturale che i costumi diventino parte di questo fluire. Condividiamo la passione di esplorare i materiali e creare costumi, e per qualche ragione avevamo gli stessi gusti. Abbiamo anche fatto un prototipo di una nuova acrilica, ma ci vuole tempo per arrivare a qualcosa di innovativo che funzioni. Cresciamo, lentamente, e vorremmo includere nello show proiezioni video e giochi di luce. Abbiamo così tante idee che è difficile selezionarle e realizzarle! Per noi è importante essere sinceri verso le nostre idee sul bello, creativo, interessante da vedere, e pur senza ancora definirlo stiamo creando un mondo particolare attraverso spettacoli che non sono mai uguali. Sviluppare trick e coreografie di contact per due persone è interessante, e ogni trick, portato su un piano di due persone e 4 mani, acquista tanto altro e si trasforma, ma ci piacerebbe avere più di 2 mani a testa, e se siamo fortunati forse troviamo anche qualcuno che vuole unirsi a noi!
Intrika
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w w w. j u g g l i n g m a g a z i n e . i t
Mia madre conduceva progetti di circo a scuola e già a 9 anni mi facevo saltuariamente coinvolgere nelle attività, ma solo a 14 anni, insieme a due amici, abbiamo cominciato ad allenarci ogni giorno nel piccolo villaggio di 1500 persone dove abitavo. Avevamo un maestro che veniva due volte all’anno a darci delle lezioni, in estate ci allenavamo nei campi vacanze e poi guardavamo i video dei grandi giocolieri del tempo, ma non c’era ancora internet e non ci arrivavano notizie dalle convention. A 16 anni, dopo essermi trasferito a Turku per frequentare le scuole superiori, ho scoperto la scuola di circo, dove ho incontrato Maksim Komaro e altri giocolieri. In seguito ho partecipato alla mia prima (Nordic) Convention, in Danimarca, un’esperienza importante. A Turku mi sono iscritto alla scuola professionale di circo, dove sono rimasto per 3 anni, allenandomi in tutte le discipline. Ma avevo tante offerte di lavoro per il mio solo show di giocoleria, acrobatica e equilibrismo, così frequentavo solo le lezioni di attività motoria e poi addirittura ho lasciato la scuola. In Finlandia è un vantaggio avere scuole professionali, ma le scuola vengono finanziate in base al numero di diplomati, e questo a volte pregiudica la qualità della formazione. Abbiamo però anche un sistema di sussidi alla produzione artistica, che ci permette di affittare gli spazi per la creazione e lanciare gli spettacoli. Il circo contemporaneo sta diventando popolare in Finladia, c’è attenzione da parte della stampa, c’è un’atmosfera molto positiva, e secondo me ci sono almeno 5 giocolieri molto bravi e tanti altri che stanno immediatamente sotto. Il tratto che accomuna i giocolieri finlandesi bravi è che lo facciamo un po’ più a 360°,