Jug n. 39
20-06-2008
11:24
Pagina 8
XV Israeli Juggling Convention www.ijc.co.il
È stato l’anno scorso, durante la EJC di Atene, che ho avuto il piacere di cono-
Gan Hashloshascere Ori Roth, e 9 mesi dopo eccomi qui di ritorno dalla XV Israeli Juggling Convention! 21/25 aprileDopo gli estenuanti controlli all’aereoporto prima della partenza e una lunga serie di
di Lorenzo Mastropietrodomande all’arrivo, faccio tappa a casa Roth prima di ripartire in auto alla volta del parco
juggle.trst@gmail.comnazionale Gan Hashlosha. Questo luogo ospita da anni il raduno, mentre il Kibbutz adiacenfoto di Matt Hallte mette a disposizione il suo teatro per tutti gli spettacoli. Non penso di aver mai visto un posto così bello per una convention! La palestra è riuscita ad ospitare tutti e appena entrato mi sono fermato a guardare Ofek Shilton che tirava 5 diaboli con l’aiuto di suo fratello Segev e i 42° C registrati in alcuni giorni di questa convention sono stati velocemente dimenticati dopo aver scoperto che dietro la palestra c’era un fantastico fiume con delle bellissime cascate! Una grande differenza tra questo raduno e gli altri a cui ho partecipato è senza dubbio la presenza di moltissime famiglie, tutte al completo. In Israele il juggling viene insegnato in molte scuole e tanti ragazzi partecipano alla convention, accompagnati dai propri genitori. Il potenziale creativo e tecnico della giocoleria in Israele mi ha impressionato, prendo l’esempio di Bar Mualem, giovane talento che a 15 anni è capace di eseguire piroette a 7 palline o front cross a 5 palline incatenati a back cross svariate volte di fila. Un circuito di spettacoli, cabaret o convention simile a quello europeo qui non esiste e attirare artisti stranieri non è semplice, ma la convention offre sempre un galà e un paio di spettacoli di ospiti internazionali. La prima serata viene animata dalla Avi Competition, una competizione di freestyle a 3 palline o clave, organizzata dalla famiglia di Avi Rosenberg, scomparso nel 2000 in un incidente stradale, con lo scopo di incentivare e promuovere i giovani giocolieri con dei premi pagati in Shekells (moneta locale). Il vincitore di questa edizione è stato Aaron Tobiass al ritmo di una musica molto elaborata e stravagante degna dell’impeccabile precisione della sua routine a 3 palle. Guardando tra le foto dei vincitori delle edizioni passate non faccio fatica a riconoscere volti noti come M.Komaro, D.Paumier, Vova e Olga o T. Dietz. Del Galà Israeliano posso perfettamente ricordare il numero con le palline da tennis e tubo di Ron Beeri, la manipolazione di ventagli di Omerius, la fantastica e ‘sonnambula’ routine a 4 palline di Ori Roth o il gruppo di giovanissimi giocolieri e acrobati che hanno esaltato il pubblico. Per il Galà internazionale non penso di aver visto tante volte un livello simile in uno spettacolo di soli giocolieri. La serata, presentata dal clown equilibrista Fred Normal, ha infilato in ordine sparso la norvegese Frida Odden, l’argentino Tavo, i francesi Audrey Decaillon e Nicholas Longuechaud, gli svedesi Peter Aberg e Viktor Gillenberg, il vostro italiano Lorenzo Mastropasqua (mi porto a casa uno dei più bei applausi della mia giovane carriera!) e gli statunitensi Sean Bleu e Wes Peden, che conclude la serata con un numero di clave come pochi e saluta la scena con una cinquantina di backcross a 5 clave. Israele è un paese strano, pieno di energie e culture diverse, dove molti dei giocolieri fanno i salti mortali per non fare la leva, che qui dura tra anni per gli uomini e due per le donne. Ho trovato questa convention interessantissima e il prossimo anno tornerò per un festival e per andare in Palestina con un’associazione pacifista, formata da familiari di vittime Israeliano-Palestinesi, che da anni lavora sul territorio con progetti di pace e sensibilizzazione, tra cui il Freedom Project. Sicuramente questa convention, indipendentemente dalla propria fede religiosa, dovrebbe essere un luogo di pellegrinaggio per tutti i giocolieri del mondo!
8
w w w. j u g g l i n g m a g a z i n e . i t