Jug n. 38
20-03-2008
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FestivaldelleAr ti intervista a Lorenzo Cecchi del gruppo organizzativo foto di Matteo Cesari
Quest’anno eravamo molto motivati perché avevamo grandi sollecitazioni dall’amministrazione e dalla cittadinanza per lavorare al festival. Il primo anno il Comune ci aveva concesso solo il patrocinio ed era rimasto lì a guardare, ora al terzo anno abbiamo ricevuto addirittura le chiavi in mano della struttura e un supporto economico. Per la logistica abbiamo deciso di affidare la zona ristorazione ad un catering esterno, perché per noi diventava troppo pesante gestire anche la cucina. Mentre per il pernotto il comune ci ha messo a disposizione una palestra dove poter far dormire i partecipanti.
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mpoli 11/13 gennaio 2008
Si chiama ancora Festival, perché era nato con l’idea di offrire spazio ai giocolieri ma anche momenti di spettacolo e di arte di strada per animare le strade di Empoli. Una scommessa che nei mesi invernali è sempre difficile vincere e infatti questa volta, a causa del cattivo tempo, l’evento è stato chiaramente più convention al coperto che festival di strada. Il nostro desiderio è che rimanga comunque un momento importante di aggregazione dei giocolieri e che al tempo stesso serva a portare la loro allegria nelle piazze della città. Il gruppo organizzativo era più ridotto rispetto all’anno scorso, un gruppetto di 6/7 persone (Fabio, Tiziana, Daniele, Matteo, Francesco, Chiara e Chiara, io) che poi ha trovato l’appoggio di altre 4/5 durante l’evento. Abbiamo inoltre coinvolto altre realtà toscane, da Andrea Vanni a qualcuno del gruppo di Firenze, di Lucca, di Pisa, con l’idea di concretizzare questa rete di realtà vicine. Nella stessa scelta degli artisti da invitare si è privilegiato nomi toscani o comunque vicini; anche l’idea di ospitare il portico della Eli è piaciuta molto ai partecipanti e al pubblico. Francesco e Doren si sono invece candidati per coordinare l’area workshop, mentre i giochi li abbiamo affidati agli Smile Crucci, che sono ormai ospiti fissi della convention. Al mixer e le luci tutto il tempo c’era invece il bravissimo Daniele. Ringraziamo comunque tutti quelli, e sono tanti, che ci hanno aiutato nel corso della preparazione e della gestione della convention.
opplero78@hotmail.com
RiflessioniAndreaVanni
In Italia c’è fermento, tanta voglia di incontrarsi e di esibirsi, convention locali e palestre giocolieri che spuntano come funghi, e con poca pubblicità nei canali giusti si riesce a raccogliere un sacco di gente in periodi diversi dell’anno. È cresciuta senz’altro la voglia di esibirsi rispetto al passato (se penso alla fatica che si faceva a Correggio per trovare numeri decenti di giocoleria per gli open stage!) e qui ad Empoli curando la direzione artistica del gala abbiamo fatto più fatica a decidere chi lasciare fuori che a trovare gli artisti. C’è una timidezza diffusa ad esibirsi davanti a un pubblico tra i giovani, anche quelli bravi, e una certa pigrizia (cronica) tra i “vecchi”. Negli spettacoli che ho curato in questi anni ho notato che tanti artisti professionisti mettono sempre il lavoro davanti alle convention. È un peccato perché rischiano di rimanere fuori dai cambiamenti in corso e si fanno mancare un sacco di stimoli. C’è sempre bisogno di innovazione, anche nel nostro settore, altrimenti si rimane indietro senza nemmeno accorgersene! Ci vuole anche l’umiltà di tornare ad imparare come se si fosse alle prime armi e non vivere di rendita. In ogni caso si comincia a vedere anche qualche numero interessante di ragazzi/e giovani, e ce ne sono tanti altri ugualmente bravi che non sanno o non vogliono stare su un palco. Ma anche tra chi pensa solo ai trick, senza curare l’aspetto artistico/stilistico, non manca la ricerca e l’innovazione sulla tecnica. E penso soprattutto ad attrezzi relativamente recenti, come il diablo, che vede un proliferare di tecniche nuove che si diffondono molto velocemente, anche perché le nuove generazioni sono, fin troppo, gran-
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