Juggling Magazine #63 - june 2014

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RENCONTRE DES JONGLAGES 11/13 aprile, Parigi www.maisondesjonglages.fr foto di Anais Kowalczyk

di Caio Sorana “La giocoleria è una sfida, con se stessi, con il mondo. Una lotta contro la gravità. Una volontà di elevarsi. Una scrittura. Un linguaggio, certamente. Gli oggetti volano, e senza sosta cadono. E in questo intervallo di tempo, in questa sospensione nell’aria, noi, spettatori, sogniamo. La settima edizione del festival conferma ancora la vivacità di questa espressione artistica che afferma ancora e ogni volta la sua originalità, la sua diversità e la sua unicità nel paesaggio artistico. E quest’anno, non meno di due chapiteau hanno completato l’offerta di spettacoli in sala e in strada”. Stephan Bou, direttore Maison des Jonglages, programmatore del festival. “Lontano da una semplice ri-edizione, questo festival 2014 è l’invito ad una nuova espansione dove la giocoleria si incrocia con l’acrobatica, la danza, le pratiche ludiche e teatrali. L’occasione è data da ciascuno dei giocolieri e delle giocoliere attraverso la poesia, l’umorismo, la sorpresa, le riflessioni e l’invito al riso. Perché alla Courneuve, lontano dal frastuono dei media, lo spazio è donato alla creazione, all’innovazione artistica. E noi, qui, continuiamo a sviluppare delle pratiche sociali e culturali innovative, facendo così incontrare il pubblico abituale con dei nuovi spettatori. Così, in tempo di crisi dove l’austerità fa regredire lo spazio per il divertimento e la cultura, è nostra responsabilità riaffermare forte e chiaro con voi, che la cultura deve essere una priorità, un investimento per il futuro”. Soumya Bouvouaha, assistente sindaco de la Courneuve, delegata affari culturali.

Come ogni anno, in aprile il Rencontre de Jonglages colora il grigio quartiere de “La Courneuve”, che ospita la Maison des Jonglages. Tre giorni di performance, incontri, scoperte e scambi. Tante novità, a partire dagli spazi, quest’anno due chapiteau e il sottoscala utilizzato come spazio espositivo, oltre alla strada e alle sale. Si conferma interessante l’apertura verso ogni tipo di formato. Dagli estratti di 15-30 minuti di creazioni ancora in corso da parte di Darragh Mc Loughlin, Sylvain Garnavault e gli italiani BettiCombo, a progetti di giocolieri e giocoliere formatisi alle scuole di circo: Malte Peter, Miguel Gigosos Ronda, Roxana Kuewen, Bogdan Illouz, oltre a Florent Lestage ed Erik Aberg. Cè stata anche una conferenza, più precisamente una “Circonferenza giocolata”, ovvero uno spazio di riflessione a metà tra uno spettacolo e una vera e propria conferenza dove si sono analizzati la giocoleria e i giocolieri nel loro rapporto con il “drop”, ovvero quando gli oggeti sfuggono al controlo e cadono a terra (di e con Jean–Michel Guy e Nathan

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Israel, e con Christelle Herrscher). Oltre ai tanti spettacoli tra sala, chapiteau e strada c’è stata una rassegna di proiezioni video, con uno scambio di opinioni e vedute su quanto l’arte della filmografia sia importante per la giocoleria, in che modo fare e concepire video di giocoleria evolva di pari passo insieme alla giocoleria stessa. Il Rencontre des Jonglages è una finestra sulla giocoleria contemporanea, o almeno una parte di essa, ed è talmente ricco di sfaccettature che permette di intravedere alcune delle direzioni su cui il mondo del juggling sta camminando. Non a caso si chiama “Rencontre des Jonglages”, in italiano “Incontro delle giocolerie”, al plurale. Queste direzioni spaziano da una sempre più fine e indipendente ricerca sul corpo e sullo spazio, all’incontro con la materia. Dal rapporto sempre più simbiotico con il circo e la sua apertura, allla ricerca sull’oggetto fino a cambiarne la natura, alle nuove vie nel riprendere le “vecchie cose”, come per esempio il lancio di coltelli. Dall’altro lato la varietà e la quantità di performance consente di capire da quali “binari” invece questa parte della giocoleria si stia allontanando; sono stati pochi i momenti dove abbiamo visto i “tanti attrezzi” in aria, o quella che possiamo definire la “tecnica pura”. Al Rencontre des Jonglages è possibile capire quanto sia vivo e vicino l’universo delle creazioni, delle residenze e delle compagnie perché gli spazi sono intimi e permettono l’incontro tra chi il Rencontre lo organizza, tra chi viene per guardare e chi per essere visto. Il pubblico del Rencotre è un pubblico attento, in maggior parte composto da professionisti del settore e programmatori. È quindi particolare l’atmosfera dei dopo show, dove ci si scambiano opinioni e feedback, considerando anche che molti dei lavori presentati sono work in progress o “prime visioni”. Come ogni anno ci sono delle aspettative per qualche lavoro in particolare, quest’anno uno degli show più attesi era “Fla-


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