in realtà non è così, e con gli spettacoli sotto tendone, come quest’anno con l’anteprima di OMG Juggling!, Soralino e altri, offriamo a molti di loro la possibilità di vedere qualcosa di diverso, e al contempo ci apriamo anche alla dimensione di un festival. Sono tanti i miracoli locali, c’è ancora tanto spazio per tutti e se non sai cosa fare della tua vita apri una scuola di circo e vedrai che andrà bene! In Brianza Spazio Bizarro sta facendo tantissimo nelle scuole della provincia; a livello locale la giocoleria e il circo sono molto conosciuti e presenti e ce ne accorgiamo anche dall’affluenza dei privati alla Play che vengono a comprare attrezzi per i figli. Siamo l’unica convention che apre al pubblico tutti i giorni. Paghiamo questa cosa perché ai cancelli c’è sempre qualche partecipante che si intrufola senza il pass. Ma in compenso quest’anno avevamo nel prato un intero asilo con 100 bambini e 100 genitori che sono andati
foto di Hannu Lahtinen
G.D.
ARTTU LAHTINEN WWW.ARTTULAHTINEN.COM
G.D.
G.D.
Abbiamo alla Brianzola spettacoli e workshop di alto livello, ma una sfida per i prossimi anni è assicurare al Gala un vero e proprio teatro, o uno chapiteau che offra una migliore visibilità al pubblico. Siamo consapevoli che una parte del pubblico non può godersi pienamente lo spettacolo, per come sono sistemate la platea e la tribuna. Forse sarebbe preferibile avere una tenda da 600 posti con tutti seduti bene e farli pagare qualcosa in più, piuttosto che 1200 persone con una parte seduta male che non vede bene. Quest’anno poi, per un malinteso con i vigili del fuoco, non ci è stato possibile attivare il riscaldamento nel back stage. Un incidente tecnico di percorso, che non pregiudica l’ottimo lavoro dei tecnici, capaci di montare un Galà con una sola giornata di prove. I primi anni davo per scontato che i giocolieri andassero a vedere anche spettacoli di circo contemporaneo, ma
Sono finlandese, di Tampere, ho 23 anni e ho cominciato a giocolare nel 2007, all’età di 12 anni. A scuola tutti facevano diabolo al tempo, e così anche io; poi un giorno rimasi colpito da un ragazzo che giocolava 3 palline e da allora il diabolo piano piano scomparve e mi dedicai sempre di più a palline e clave, per passare dopo 2/3 anni ai cerchi. Qualche anno dopo, al liceo decisi che il giocoliere fosse quello che volevo fare. Cominciai così ad allenarmi regolarmente a Sorin Circus e un anno dopo feci domanda per entrare alla DOCH, in Svezia. In questo percorso sono stato influenzato molto dalla generazione di giocolieri pionieri finlandesi, da Maksim Komaro a Ville Walo. Il festival 5-31 che organizzavano era un appuntamento imperdibile per tutti noi, e anche la EJC in Finlandia, la mia prima EJC, è stato un evento importante per la mia crescita. Tra i giocolieri con i cerchi che maggiormente mi hanno ispirato ricordo agli inizi Petter Wadsten, poi Takaaki Matsumura, un giappnese molto forte, e naturalmente Patrik Elmnert, Tony Pezzo e tutta la nuova generazione di ring juggler. Studiare alla DOCH mi ha reso più consapevole di quello che sto facendo, delle mie scelte, ho trovato un modo mio di fare le cose. Mi piace la forma essenziale dei cerchi, mi piace che siano ben visibili anche da lontano, mi piace poter fare body roll e usare il corpo nelle mie routine. A DOCH ho fatto anche acrobatica, danza, teatro, e anche attraverso questo ho acquistato molta consapevolezza del mio corpo e delle sue potenzialità espressive. Più che progredire nei numeri, mi interessa creare cose nuove con 3 cerchi, e chiaramente sono interessato anche a cosa puoi fare con 5 cerchi. I cerchi che uso sono realizzati in Giappone, da PM juggling. Da loro puoi ordinare tutte le misure che vuoi, gli spessori e il peso che desideri. I miei hanno ora 43 cm di diametro, 5 mm di spessore e pesano circa 185 gr. Tra le altre cose che prediligo sicuramente stare con la famiglia, gli amici, e qualche volta dedicarmi al knitting, che fa bene alle mie dita!
J U G G L I N G M A G A Z I N E NUMERO8 3 G I U G N O 2 0 1 9
|3