TENDENZA CLOWN 11- 20 MAGGIO, MILANO WWW.CLAPS.LOMBARDIA.IT di Mara Serina Con i suoi due anni di vita, Tendenza Clown è uno dei festival più giovani del panorama nazionale. Nei suoi due fine settimana milanesi, esplora le tendenze più attuali della clownerie e del circo contemporaneo, ma anche gli incroci di stile tra i differenti linguaggi della scena, dal teatro alla “nuova magia”, dall’acrobatica alle performance site specific. 16 spettacoli in scena, con 24 repliche che hanno coinvolto 50 artisti di 15 compagnie e 5 diverse nazionalità, Italia, Francia, Belgio, Ungheria e Spagna. Il progetto, firmato dal Circuito CLAPS con la direzione artistica di Luisa Cuttini e la consulenza artistica di Valeria Campo, è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Milano e della Regione Lombardia, in collaborazione con il Teatro Franco Parenti, la Piccola Scuola di Circo e il Collettivo Clown. Aperto a catturare l’attenzione di un vasto pubblico, la sua programmazione ha coinvolto anche luoghi cittadini insoliti, come i Bagni Misteriosi, lo chapiteau in miniatura degli ungheresi Tintalò Cirkusz, aperto solo ai bambini, e la tenda bianca e rossa della Piccola Scuola di Circo. Artemakia, Okidok, Circo Zoé, Cie 32Novembre, Five Foot Fingers, La Mob à Sispyphe, Toti Toronell & Pere Hosta, tra le compagnie che hanno animato questa edizione, insieme ai tre spettacoli work in progress selezionati da C.L.A.P.S. tra i “giovani talenti italiani”, con un sostegno alla produzione e una residenza, Circo all’incirca, Matteo Galbusera e Compagnia Sonel, e il galà di Circo Tendenza Clown, con la direzione artistica del
Collettivo Clown di Milano, la presenza di Freakclown, Patrizia Aroldi e Collettivo Clown. Protagonista di questa edizione di Tendenza Clown, è anche quella “magie nuouvelle”, che si sta affermando in tutta Europa come pratica e linguaggio artistico attuale e autonomo. Già a metà del XIX secolo, Jean-Eugène Robert Houdin, sposta l’arte del prestigiatore dalla strada al teatro, reinventando l’arte magica con il suo celebre “gabinetto spiritico", mentre Georges Mélies, il “cinemago”, usa alcuni trucchi dell’illusionista per “inventare” il cinema, grazie alle sue creazioni di effetti speciali. Proprio come il circo ha fatto la sua rivoluzione, negli ultimi anni anche l’arte magica è in piena rinascita, un nuovo modo di creare l’impossibile che attira sempre più artisti all’interno della sua ampia gamma di applicazioni.
CIE 32NOVEMBRE WWW.CIE32NOVEMBRE.COM
foto di Blandine Soulage
“Noi pensiamo che oggi sia il momento di rinnovare la “magie”. Questo anagramma di “image” (immagine), a cui dobbiamo gran parte dei nostri
sogni, possibilità espressive e creative enormi, e per questo inesplorate, che si sta affermando come pratica e linguaggio artistico, un nuovo modo di creare e immaginare l’impossibile. Jérôme Helfenstein e Maxime Delforges, entrambi pluripremiati ed eclettici illusionisti, sono gli esponenti indisciplinati di quella che oggi è chiamata “nuova magia”, attitudine che nel linguaggio circense interseca linguaggi diversi, nel tentativo di stravolgere i codici tradizionali a favore di una dram-
maturgia in cui la trasversalità delle discipline è il motore dello spettacolo. Formati dalle tecniche dell’illusionismo e delle arti visive, attratti dalla dimensione dello spettacolo dal vivo e dell’arte contemporanea in tutte le sue forme, insieme creano una performance innovativa, Cloc, che mescola circo contemporaneo, nuova magia e arti plastiche. Gravità, forza centrifuga e rotazione incontrano il teatro gestuale, la giocoleria e il movimento coreografico, in uno spettacolo che esplora il breve istante in cui il tempo si ferma e il mondo come lo conosciamo crolla, per reinventarsi al meglio. Spaesati da una vita quotidiana, con la pretesa di stare “al passo con le ore”, i due protagonisti sprofondano in un mondo di illusioni, fino a quando non tornano alla realtà per dominarla.
J U G G L I N G M A G A Z I N E NUMERO8 3 G I U G N O 2 0 1 9
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