Juggling Magazine #83 - june 019

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YL Ci incontriamo in un festiAI val di teatro di strada in Italia, KA .CO andiamo un po’ a vivere in UkraiM na...poi torniamo in Europa, nessuno di noi è francese ma fondiamo My!Laika a Toulouse. È il 2009. Il primo spettacolo vince Jeunes Talents Cirque Europe. Giriamo per 4 anni e mezzo praticamente senza sosta da un teatro all’altro, 15 paesi. Quindi raccogliamo tutto quello che abbiamo e costruiamo il Side, in autonomia totale. Ci allontaniamo dalle coproduzioni, dalle istituzioni. Il circo, lo progettiamo nei dettagli e lo costruiamo in gran parte ‘on the road’ : dal primo montaggio, quasi magicamente, non si ferma mai. Da Bristol a Belgrado i nostri furgoni arrotano chilometri. Nelle pause riusciamo a scappare ancora, grazie alle Low-cost, per precipitarci a dirigere spettacoli, organizzare festival alternativi, costruire altri circhi, occupare spazi, prendere parte a spettacoli con altre compagnie. La troupe si allarga e si restringe, le collaborazioni aumentano, i giorni di vacanza scompaiono. All’improvviso Nico, il nostro manager, dal sedile di dietro, ci ricorda che sono passati dieci anni. Ci si ritrova all’alba dopo una notte intensa. Il cielo di nuovo schiarisce, qualcuno dice :”foto, foto, tutti! là!” E allora, reduci, tutti ci trasciniamo con un sorriso beffardo verso la grande parete, dove i primi raggi del sole illuminano la grande balena bianca che abbiamo dipinto sulla facciata della Grainerie. Siamo a Toulouse e sono appena finiti i festeggiamenti, lunghi e intensi, per i primi 10 anni di My!Laika. Un mese, proprio dove My!Laika cominciò a strutturarsi al ritorno dei primi avventurosi viaggi. Il circo ospita 3 repliche di Popcorn Machine lo spettacolo originario che dieci anni fa dava inizio al gran valzer della troupe per i teatri di tutta l’Europa. Ed eccolo ancora li, questa specie di carro armato, dopo tanti anni a richiamare pubblico e ad emozionarlo ancora, giovane. Ci ripetiamo, sì certo. Noi siamo per il repertorio. La logica usa e getta nello spettacolo contemporaneo ci sembra così cretina e succede che proponiamo vecchi spettacoli, risvegliati. A seguire, il secondo weekend, sotto il Side, My!laika spara Laerte. Il nuovo spettacolo per la prima volta in Francia che, fortunatamente, lascia tutti contenti. E si parte per la festa. Una mara16

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Dal patio alla tenda, dal cortile all’enorme set che costruisce nel parking in NeAnè con il suo mega portico in collaborazione a Rouge Nord che con la loro gru fanno volare ogni cosa sopra la festa. Il grande cabaret allestito nel teatro è fatto di portentosi numeri che rispondono strettamente al nostro gusto: brividi e risate. I nostri amici investono tutti gli spazi con concerti, performance che resteranno nella nostra memoria e di quella del pubblico... Il circo si trasforma come al solito in una grande Dance Hall e quando le prime sei ore di festa sono già andate... da un varco da dentro il circo il pubblico scopre un Lunapark: Roulouttes, attrazioni, finti matrimoni, giochi bizzarri. I Dj prendono il posto dei concerti e da li, si sa, mentre il bar corre sul rettilineo finale, l’alba è dietro l’angolo. Ci guardiamo ancora una volta negli occhi, all’alba. Quanti chilometri sotto queste palpebre. La striscia bianca che scivola sotto le ruote dei camion, è una clessidra che misura il tempo fino all’arrivo al prossimo teatro, alla prossima piazza, al prossimo pubblico. Impossibile spiegare in breve le avventure, le emozioni, le meraviglie e le fatiche di questi dieci anni. Tournèe infinita. Quanta fortuna. Ma a volte senza mistero ci chiediamo quanto lunga sia ancora la strada. Però ci conosciamo bene, sappiamo che se restiamo da qualche parte più di dieci giorni la realtà comincia a rivelarsi, vediamo le altre vite, i pigiami, le routines, i costumi sociali, il moralismo tipico di chi permane. La fatica di essere un vicino di casa per esempio, la disperazione delle ore televisive, l’epilogo delle libertà. E allora ci rimettiamo in strada. In teatro o dentro al Side è tutto nero, possiamo continuare a inventare mondi dentro i quali vivere. Chiamiamoli spettacoli, va bene. Per noi è l’unica vita, per questo dura. La cosa che ci siamo più volte sentiti dire in questi anni è “siete pazzi”, ma noi dal finestrino, mentre attraversiamo le frontiere, guardiamo fuori, eccome. E ci sembra il contrario. Lunga vita al circo, “controcanto selvaggio della società”.

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tona di quelle che piacciono a noi. Ufficialmente la festa inizia alle 18 e durerà 12 ore. Eventi fino alle sei del mattino: il più bel regalo per questo compleanno? Carta bianca su tutta la Grainerie! Durante il week end per festeggiare arrivano amici/fratelli che hanno intersecato i loro cammini con i nostri durante questi anni. Da tutta l’Europa. Esagerata è la scaletta degli arrivi, la navetta fa su e giù dall’aeroporto, e così sbarcano dalla Norvegia, dall’Olanda, dall’Inghilterra... mentre auto e camion entrano a Toulouse procedendo dalla Spagna o dall’Italia. E così all’apertura il pubblico si trova davanti un mondo. Si succedono performance in tutta la Grainerie. Dai bagni alle sale di allenamento, musica, mostre, scenografie.

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