Jug n 43:JUG new
22-06-2009
12:06
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MI ND EN TT ...A AP EG TH
UNICYCLE Intervista a a cura di
Mister David Demasi Alex De Bastioni
Auxilia foto di Enrico
(...e mentre è in lavorazione questo numero di JM Manuel Antonio Demasi evade dal cordone ombelicale in soli otto mesi ...meglio del padre ...per la gioia di mamma e papà!)
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è una nuova avventura e dove ogni artista dovrebbe provare a cimentarsi... LA STRADA! È imbarazzante citarlo, ma in piazza, e soprattutto durante una performance di escapologia estrema, ritorna estremamente attuale il pensiero che lo stesso Harry Houdini espresse 100 anni fa: “Il modo più facile per attirare una folla è fare qualcosa che in caso di fallimento porterà ad una rovinosa caduta o peggio ad un tragico finale”.
A TI
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Se si dovesse scegliere una canzone che lo rappresenti non ci sarebbero dubbi. Torinese, di origini crotonese, l’opzione cadrebbe sicuramente su “Ad esempio a me piace il Sud” del grande Rino Gaetano, nato per l’appunto a Crotone. La “strada” ha sempre rivestito un ruolo significativo nella vita di questo monociclista escapologo, prima luogo di ritrovo con gli amici di “Quartiere” per poi diventare spazio dove esprimersi. Ci ha messo poco a capire cosa utilizzare come strumento espressivo, e Davide Demasi in equilibrio su di una sola ruota diventa Mister David. Il suo spettacolo e il suo monociclo girano così in USA, Egitto, Capo Verde, Grecia, Ungheria, Olanda, Germania, Francia, Spagna, Croazia… e nel 2006 decide di lanciarsi in una nuova avventura, unire due arti storiche ed affascinanti: l’equilibrismo e l’escapologia. Affascinato dalle imprese di Harry Houdini, il più grande escapologo di tutti i tempi, apprende leggendo la biografia di Polidoro che la sua grande abilità consisteva nel trasformare le sue performance in grandi eventi. La complessa arte della fuga possiede anche una grande componente psicologica; cimentarsi in una evasione non basta, bisogna essere in grado di trasmettere al pubblico un brivido e una tensione particolare. Houdini era un maestro nel far percepire la difficoltà dell’impresa che si prestava a compiere; liberarsi da una camicia di forza in tempo record, sebbene tecni-
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camente difficile, non suscita infatti lo stesso entusiasmo che veder l’artista soffrire e lottare per riuscirci. Trovare qualcuno che ti spieghi come liberarsi da catene, corde, manette ed altro non è facile, chi si dedica allo studio di questa arte è molto riservato sulle tecniche, lo stesso Houdini morì nel 1913 portandosi con sè tutti i suoi segreti. Spesso c’è un solo modo: ci si fa legare e si cerca una via d’ uscita, si instaura con chi ti lega e con la costrizione una sorta di sfida che non si vuole assolutamente perdere. Ma perché tentare fughe già eseguite in passato rischiando di passare come emulo di Houdini? …Mister David decide quindi di tentare evasioni con una nuova componente, liberarsi in equilibrio su instabili attrezzi circensi, siano essi rulli oscillanti o meglio monocicli di varie altezze. Inizialmente la difficoltà maggiore consiste nel tenere l’equilibrio senza poter utilizzare le braccia … perché ci si rende subito conto del rischio che si correrebbe nel cadere senza poter appoggiare le mani al suolo. Vedere Mister David legato con una camicia di forza e cinque metri di catene in equilibrio a due metri di altezza su un monociclo è sicuramente inquietante, visto il costante pericolo delle catene che possono incastrarsi ai pedali e il peso dell’acciaio che stringe sul collo; un numero che difficilmente si può vedere in giro e che Mr. David ha portato dal circo ai teatri, dai night club alle navi da crociera, dalle piazza alle TV. Ma il pubblico da lui preferito è sicuramente quello più popolare e genuino, così nelle giornate libere da spettacoli organizzati e tournè non è raro vederlo affrontare il palcoscenico più duro ma allo stesso tempo più vero, dove il pubblico rimane a guardare lo spettacolo e paga un biglietto solo se realmente attratto …dove ogni spettacolo