Juggling Magazine #43 - june 2009

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L’idea di un grande contenitore multiforme, in grado di reperire le risorse necessarie per favorire le produzioni nasce nell’89 dal coordinamento piemontese degli artisti di strada, al cui interno si discuteva sulle esigenze e prospettive dell’arte di strada in Italia. Questo, con altri gruppi, costituì una fase di passaggio fondamentale per la costituzione della FNAS e molte di quelle istanze trovarono concreta realizzazione (la sala a Fiano di Certaldo ne è un chiaro esempio). Ma l’idea del grande festival multietnico e multimediale mi rimase in testa finché tre anni fa Cecilia Di Marco, grande appassionata di giocoleria, dopo essere stata contatta dal comune di Fossano per realizzare un festival di arte di strada, mi propose tale città come luogo della kermesse: una cittadina con degli spazi ideali per gli spettacoli, vicina alla Francia e all’interno della Regione Piemonte, che negli ultimi anni aveva molto valorizzato questo settore.

prova”dell’Associazione C’era L’acca e “Palcoscenico Piemonte”) di produrre un proprio spettacolo a Fossano e di presentarlo davanti ad un folto pubblico e a qualificati operatori italiani e stranieri. 26 le compagnie per un totale di circa 140 artisti in rappresentanza di 7 paesi, una trentina gli organizzatori europei, 11 gli spazi scenici in contemporanea più le zone itineranti, 10 le persone dello staff, più di 50.000 spettatori provenienti da Piemonte, Liguria e Lombardia sono alcuni numeri indicativi della manifestazione. Mirabilia desidera caratterizzarsi come una vetrina d’eccezione, un appuntamento a livello europeo nel panorama del circo contemporaneo e dello spettacolo dal vivo negli spazi urbani. Per questo sono stati inseriti nella programmazione anche spettacoli di danza contemporanea, l’utilizzo delle arti visive e delle tecnologie informatiche non solo per il piacere del pubblico, ma anche per dare maggiori spunti e suggestioni alle compagnie, creando inoltre spazi

confrontarsi con uno spazio completamente diverso. Inoltre il collettivo propone linee di programmazione, differenti l’una dall’altra, fornendo spunti preziosi agli organizzatori di festival. Finora il teatro di strada ha lavorato molto sullo spazio piano e sul cerchio. Mi piacerebbe che Mirabilia intervenisse sul tessuto urbano in modo ancora più incisivo con installazioni multimediali, allestimenti scenici, spettacoli creati per spazi unici come il castello e i cortili. Nelle prossime edizioni sarebbe bello affidare la direzione di un’area della manifestazione a direttori artistici di festival o centri di produzione stranieri per presentare una selezione delle loro migliori produzioni, facendo di Fossano una finestra di scambio con altre realtà artistiche. Altro punto forte di Mirabilia è la costituzione e il rafforzamento dei network; abbiamo stretto legami con il centro di creazione L’Entrepont di Nizza, tramite la struttura Le Hublot e la compagnia Divine Quincaillerie. Il confronto è stato utile perché ha offerto uno spunto sui temi da

Mirabilia Festival internazionale di teatro urbano 10/14 giugno 2009 www.fossanomirabilia.com foto di Annalisa Savoca e Andrea Macchia

Così è nata Mirabilia, che fin dall’inizio ha creduto fortemente nella produzione (l’obiettivo è di arrivare entro cinque anni a produrre o coprodurre il 30% degli spettacoli del festival). Nel frattempo rispetto al progetto originario sono cambiate tante cose in Italia, tra cui la nascita delle scuole di arti circensi. Proprio su queste abbiamo puntato per un aiuto alla produzione, con l’idea di creare un collegamento tra scuole e festival che facilitasse l’inserimento lavorativo di giovani artisti. Con questa terza edizione il sostegno alle compagnie è diventato più consistente; l’amministrazione comunale di Fossano ha messo a disposizione una struttura di 500 mq., alta 8 metri, dando la possibilità a due neonate e meritevoli realtà artistiche, il Circo dell’Uovo (coproduzione della Scuola di circo Flic, Mirabilia e Zelig spettacoli di Torino) e Casata Maluf (coproduzione di Mirabilia con il progetto “Si

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e momenti all’interno del festival che facilitassero l’incontro tra gli artisti. Ritengo che ciò sia un’occasione di crescita nel panorama italiano che è in forte espansione ma, nonostante la nostra grande creatività che affascina anche gli stranieri, sostanzialmente sempre uguale a se stesso. Il risultato più bello è di aver contribuito ad accelerare l’interesse verso le produzioni, ma Mirabilia è un festival giovanissimo e il suo futuro si gioca anche sulla capacità di creare una rete di collaborazioni con altri eventi e realtà in modo da concretizzare un aiuto ancora maggiore alle produzioni. Ci piacerebbe, inoltre, indurre le scuole di circo a promuovere al loro interno la costituzione di collettivi, che hanno una maggiore capacità di trasformare gli spazi urbani. Un collettivo è in grado di trasformare un parcheggio, una piazza, un palazzo o altre parti del tessuto urbano, vivendole, arredandole, portando la gente a

A.M.

intervista a Fabrizio Gavosto, direttore artistico dibattere al convegno internazionale “Girovaghi in cerca di spazio” tenutosi in occasione del festival. Nizza è molto vicina alla frontiera piemontese e ciò facilita scambi frequenti, anche brevi, per poter assistere a spettacoli, visitare le compagnie, etc. Questo canale può diventare qualcosa di più, il punto di contatto tra i tanti e forti network francesi con quelli che si stanno formando in Italia. Personalmente sono profondamente coinvolto in questa avventura anche sotto l’aspetto emotivo. Sono sempre stato legato alla storia del Cirque Bidon nel suo sviluppo artistico e scoprire che più di trent’anni fa questo circo è stato a lungo in queste zone, addirittura proprio a Fossano, mi ha molto colpito. È come se si chiudesse un ciclo storico più antico, semplice e fantasioso, e se ne aprisse un altro che porta tutta questa eredità ancora più avanti con nuove modalità.


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