Juggling Magazine # 89 - december 2020

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foto di Ian Grandjean

LA BARQUE ACIDE THE END IS NIGH! labarqueacide.wixsite.com

“VOI - montagne di vetro e fachiri LORO - equilibriste - TU - tacchi, pneumatici aerei e piedi nudi - ufo manuale di sopravvivenza - disco volante - NOI - corpi intrecciati - un filo in discesa - fiori di palloncini - LUI venditore alla fine del mondo - carrelli della spesa sospesi - l’eleganza assicurata - LEI - corpo portante colori neri e vivaci - VOI - tecnologie innovative - lingue non comprese NOI - impermeabili senza pioggia LUI - cose che volano via (ufo, toast, pneumatico, cantante, bidone della spazzatura, altri) e cose che cadono (io spalmo, tu spalmi, lui spalma, noi spalmiamo) - diablo - IO - una spada ingoiata - tostapani intelligenti - persone erranti - TU - trapezista - NOI strobosfera - NOI - tutte le lingue parlate - creature chiamate uomini culo - costumi in pluriball, sacchetti di plastica e spazzatura - corde cantanti - cani senza testa - NOI persone che cercano”.

In nove su un palco, formiamo un gruppo di cinque donne e quattro uomini, indagando specialità circensi tanto diverse quanto le nostre origini originali. Brasile, Inghilterra, Finlandia, Australia, Italia, Spagna, Nuova Caledonia, Francia... ci siamo incontrati in formazione alla scuola francese Le Lido Centre des Arts du Cirque - ora Ésacto’Lido - di Tolosa nel 2016, e poi abbiamo allargato la famiglia con tecnici, collaboratori artistici, responsabili di amministrazione e diffusione, costruttori e creatori luci. Ci esprimiamo attraverso un circo singolare dove ciò che viene vissuto e scambiato è più importante di ciò che sappiamo fare in modo puramente performativo. In questo linguaggio comune, ognuno sa mostrarsi agli altri nei suoi aspetti più intimi, cercando il piacere e la sincerità. In questo spettacolo la scintilla è l’annuncio di un’imminente “apocalisse”. È l’apocalisse del mondo, della società umana e degli stessi esseri umani. È l’apocalisse dei quadri che sono stati creati per permetterci di vivere normalmente. La fine del mondo. Passando attraverso un’atmosfera consumistica, trash, essenziale e attuale, esploriamo l’utilizzo e il riutilizzo di oggetti quotidiani. Una deviazione, un dirottamento. Il circo è un non-circo che si esprime attraverso la sua negazione e la ri-traduzione di quasi tutti gli attrezzi circensi presenti (o non-pre-

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senti). Il metodo, la presenza scenica e la drammaturgia sono impregnati di circo. Dentro un’estetica consumata, dove non esistono più leggi alle quali rispondere, passano carrelli della spesa svuotati dai prodotti di consumo che non fanno altro che riempire un luogo fisico; la trasformazione di questo ambiente occupato da corpi e oggetti erranti, lascia spazio ad un riciclaggio pulito ed elegante. Aiuteremo tutti quelli che avranno bisogno di affrontare la fine del mondo con il nostro manuale di sopravvivenza: “La fine del mondo per i debuttanti. Tutto è fottuto, ma non tutto è perduto.” Vi accompagneremo piacevolmente in un’ora di distopia poetica.

foto di Mathieu Bertrand

di Steph Mouat, Carla Carnerero e Maristella Tesio per La Barque Acide

PROGETTOQUINTAPARETE.IT


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