Juggling Magazine #76, september 2017

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Quattrox4 al cubo

una casa del circo contemPoraneo a milano Quattrox4.com

di gaia Vimercati

foto di alessandro Villa

È un pomeriggio afoso di metà estate e Milano è deserta. In via Andolfato 10, Filippo e Clara rivestono cubi di polistirolo armati di bostik e PVC, come hanno imparato a fare da Claudio Madia alla Piccola Scuola di Circo. È lì che hanno conosciuto Elisa e Marco più di 10 anni fa, prima di fondare Quattrox4, l’associazione di circo contemporaneo nata dall’unione delle loro forze e dei loro sogni. I lavori per il cambio sede continuano ininterrottamente dal 19 giugno, data di apertura del cantiere. Per Quattrox4 il 2017 è un anno di decisioni importanti. Elisa, che a Quattrox4 segue il coordinamento dei corsi di circo per bambini e i progetti di circo nelle scuole, dice che è tempo di crescere e che da questa consapevolezza deriva la decisione di trasferirsi in una sede vicina ma decisamente più grande. “Fortunatamente abbiamo sempre più richieste di iscrizione ai corsi. Il quartiere ha risposto molto positivamente in questi anni, e ora lo spazio di via Pericle, in cui siamo nati, ci sta stretto. Abbiamo bisogno di una casa più grande per accogliere tutti e per dare vita a

tanti nuovi progetti che abbiamo in cantiere. Pensiamo di avere la possibilità di crescere e ne siamo molto contenti ma dobbiamo procedere con sempre più attenzione per non venire meno al nostro metodo e alla nostra filosofia.” Oltre ad aumentare il numero dei corsi di circo, Quattrox4 vuole incrementare il suo impegno nel settore circense a livello culturale, dedicandosi alla promozione del circo contemporaneo come linguaggio della scena, cosa che da quest’anno potrà fare anche grazie alla vittoria del bando Funder35 di Fondazione Cariplo. Con il progetto FUORI ASSE – Il circo contemporaneo a Milano, Quattrox4 vorrebbe instaurare un ponte tra circo contemporaneo e teatro, facilitando l’ingresso di quest’arte espressiva nei palinsesti teatrali della città. “Finalmente adesso possiamo farlo” – continua Filippo - “Sei anni fa siamo partiti forse con un po’ di incoscienza, ora abbiamo una grande occasione di crescere e migliorare, come ci insegnano alcune buone pratiche estere. Siamo convinti che il circo contemporaneo abbia enormi

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potenzialità espressive, sociali e culturali. Riteniamo che programmare questo linguaggio ancora poco conosciuto in Italia richieda grande responsabilità e per farlo speriamo di riuscire a intensificare le collaborazioni già in atto (teatro Gerolamo, Zona K, cascina Martesana) e a instaurarne di nuove, con il municipio di zona 2 e con il teatro Maciachini, prossimo all’apertura: pensiamo che il circo contemporaneo possa diventare uno strumento di riqualificazione urbana e umana della città, soprattutto delle zone periferiche in cui siamo cresciuti come realtà.” In questa cornice si inserisce anche Piani in Bilico, produzione Quattrox4 di Clara Storti e Filippo Malerba, spettacolo di circo contemporaneo pensato per la scena teatrale che, dice Clara, “parte dalla nostra volontà di esplorare la dimensione aerea e di renderla uno spazio abitabile e quotidiano. Dopo 3 anni di creazione speriamo di debuttare questo inverno e poter inaugurare una tournée nonostante le esigenze tecniche dello spettacolo, che rappresentano ancora un grosso impedimento in Italia”. Nel 2011 Quattrox4 nasceva un po’ per gioco, come spesso

accade coi grandi sogni che si realizzano. Elisa, Clara, Marco e Filippo cercavano un posto abbastanza grande in cui potersi allenare in totale autonomia. Chi mai si sarebbe aspettato di dover trasferirsi in una nuova sede quasi tre volte più grande, per accogliere adulti, bambini e professionisti che hanno trovato in quattrox4 un posto accogliente e stimolante dedicato al circo contemporaneo? I quattro soci fondatori si avvicinano al circo partendo da porti molto diversi: c’è Marco appassionatosi di circo al liceo e ai tempi appena laureato in scienze motorie, che nella vita vuole fare il formatore di discipline circensi; c’è Elisa, che trova nel circo un nuovo senso alla sua esperienza da ginnasta, declinata assieme agli studi in scienze dell’educazione; c’è Clara, che a 16 anni intraprende un percorso di formazione circense specializzandosi in acrobatica aerea, parallelamente a una formazione da scenografa e grafica; e c’è Filippo, che si innamora del circo da bambino e che ora si sdoppia tra le vite di performer, organizzatore circense ed esperto in materia. Per tutti loro “il senso del circo è quello della condivisione, sportiva e umana, motivo


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