IL PATRIMONIO E E LA COMUNITÀ
All’interno di QP>CC, facilitata da esperti VALORIZZARE LE SPECIFICITÀ DEL CIRCO, DEL TERRITORIO, del settore, è stata DELLE ASSOCIAZIONI, E LE STRATEGIE EFFICACI ESISTENTI avviata una riflessione PER CREARE COMUNITÀ sulla valorizzazione del patrimonio culturale del circo e sulle strategie di rafforzamento di reti e comunità a livello territoriale, regionale e nazionale. Due azioni ritenute importanti nella costruzione di una comunità di circo. Quando possibile e rilevante, la partecipazione al confronto è stata allargata anche ad altro staff dei partner e a professionisti provenienti da altre scuole di circo attive sul territorio.
IL PATRIMONIO DEL CIRCO tratto da spunti e materiale forniti da Raffaele De Ritis
IL PATRIMONIO STORICO DEL CIRCO PER COSTRUIRE IL FUTURO
Astley’s Place è un’iniziativa del progetto Quinta Parete a cura di Raffaele de Ritis, autore e regista di respiro mondiale che ha negli anni costruito uno dei più grandi archivi circensi esistenti e internazionalmente stimati. Scopo di Astley's Place é il dialogo tra l'attualità e il passato del circo, favorendo l'accesso inedito a fonti documentarie rare, complete e di pregio, attraverso nuovi strumenti partecipativi (workshop, cicli di proiezioni, blog, mostre virtuali, etc.) che vadano oltre forme convenzionali come la modalità convegnistica o quella di archivistica localizzata, o l’editoria occasionale. Astley’s Place é quindi una forma fluida di accesso al sapere che prende il nome da Philip Astley, fondatore del circo moderno nel 1768, rimasto alla storia per capacità di contaminazione, trasgressione e disseminazione. La storia del circo è fatta di continue trasgressioni e innovazioni attraverso i secoli. e la maturità dei nuovi spettatori sviluppa consapevolezza e interesse di approfondimento verso il patrimonio secolare circense. Negli ultimi anni, il nuovo circo ha iniziato a dotarsi di iniziative e strumenti, variamente sofisticati, tesi a diffondere l’approccio alla storia del circo all’interno dei processi di innovazione, volgendo anche lo sguardo indietro verso fenomeni e personaggi che ne hanno definito l’essenza: alla ricerca di ispirazione, stimolo ma soprattutto consapevolezza. Si tratta anche di superare categorie (contemporaneo/tradizione, o nostalgia/rottura) con l’obiettivo di un arricchimento globale di artisti, formatori, spettatori, interlocutori di ogni genere. Il potenziale di mole documentaria è elevatissimo (dalla parola scritta, alle fonti audiovisive, al patrimonio grafico e fotografico): ma sono rare le occasioni di accessibilità a un sapere organizzato in forme fluide e partecipative, o in percorsi tematici. Tale patrimonio viene dedicato in Astley’s Place, più che alla mera conservazione, a un progetto di accessibilità trasversale del sapere, in forme virtuali o fisiche, permettendo infinite combinazioni tra linee tematiche e tipologie di materiale. Si tratta insomma di poter costruire, in combinazioni infinite, strumenti al servizio della creazione, della formazione e anche dello spettatore. Le attività di Astley’s Place realizzate per QP>CC prevedevano un workshop con Raffaele De Ritis, riservato ai partner di QP>CC, dedicato alla valorizzazione e fruizione con modalità innovative del patrimonio culturale e artistico del circo, affiancate da una serie di proiezioni/spettacolo, denominate Nuovo Cinema Circo, aperte al pubblico. All’interno del progetto QP>CC, per aiutare i partner ad orientarsi e riappropriarsi di questo patrimonio inestimabile, De Ritis ha proposto la riflessione su nuovi strumenti partecipativi per la conoscenza della storia del circo. La coscienza del patrimonio storico è uno strumento per avanzare verso traguardi di innovazione e ricerca. Anche per la comprensione della COMUNITA’ DI CIRCO è possibile esplorare epoche e mondi lontani per comprendere come il circo sia stato un potente motore di aggregazione sociale. Il circo è stata una presenza costante nelle città e in tutte le forme di aggregazioni sociali, scambiando simboli, forme, invenzioni e linguaggi. Ma ha rappresentato anche una propria forma di comunità, con incredibili e diverse forme al proprio interno. Le scuole moderne, i secolari tendoni itineranti, le tribù primitive, le culture orientali: numerose sono le maniere in cui il circo ha costruito modelli di comunità.
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