Juggling Magazine # Speciale 2020

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PER NON CONCLUDERE La valutazione finale del progetto QP>CC è sicuramente complessa e articolata, per una lunga serie di ragioni, non ultima l’imprevisto arrivo della pandemia, con conseguente crisi sanitaria ed economica, che ne ha condizionato fortemente le fasi conclusive e l’avvio del follow up. Ma procediamo con ordine. QP>CC prevedeva un attento impianto di monitoraggio e valutazione a cura del team QP>CC, con risorse umane ed economiche specifiche. Un impianto avvallato da CSP, che a sua volta avrebbe avviato per suo conto monitoraggio e analisi dei progetti del bando Open Community. L’obiettivo generale di QP>CC consisteva nella costruzione, allargamento e consolidamento delle comunità di circo, favorendo dinamiche di scambio fra i soggetti coinvolti nella rete, rendendole autonome nella gestione delle iniziative avviate, incluso l’avvio di nuovi processi di partecipazione culturale da parte del pubblico, in termini di coinvolgimento attivo, co-programmazione e/o co-gestione. Un obiettivo generale declinato in 6 obiettivi specifici, ciascuno corredato di una serie di attività, risorse, risultati attesi, indicatori. Possiamo affermare che questi obiettivi siano stati raggiunti? E in che misura? Cosa ha funzionato e cosa no? Il dettaglio delle attività realizzate, dei dati raccolti, la loro lettura e analisi, l’elenco dei risultati raggiunti, la valutazione dei singoli obiettivi specifici e di quello generale, le raccomandazioni per futuri progetti di rete sono esaustivamente presentati nel report integrale del progetto (disponibile su progettoquintaparete.it). Tenteremo qui di sintetizzarne i punti cardine.

COSTRUIRE UNA RETE

Una prima riflessione di fondo va fatta sull’obiettivo generale. Costruire una rete interregionale tra realtà affini, legate ad una comunità di pratica, nel rispetto delle loro diversità e specificità, ma geograficamente disseminate sul vasto territorio ligure-piemontese. Un obiettivo ambizioso, che faceva leva sulla frequentazione e le collaborazioni già in essere tra molti partner, sul percorso comune fatto insieme con il progetto QP>OPEN, sull’affiliazione da anni di tutti i partner ad una rete nazionale di scuole di circo. Dei 14 partner che si sono presentati ai blocchi di partenza 2 hanno dovuto abbandonare il progetto sul nascere, per sopravvenute complicazioni interne alle loro organizzazioni, 1 ha abbandonato QP>CC non potendo garantire continuità di precipazione attiva, 3 hanno deciso di non firmare l’accordo di rete finale che proietta il partenariato in una seconda fase di maggiore responsabilità e coinvolgimento, pur riservandosi di aderire in un secondo momento. Il follow up di QP>CC vedrà quindi 8 realtà di circo + Giocolieri e Dintorni impegnati nella prosecuzione del percorso. Il risultato raggiunto da QP>CC, pur certamente positivo, unito all’esperienza finora maturata in campo nazionale e internazionale, dimostra che i processi di costituzione e consolidamento di reti di scuole di circo sono per loro natura lunghi e complessi.

In Italia in passato abbiamo assistito ad altre iniziative di creazione di reti/coordinamenti regionali delle scuole di circo (Toscana, Trentino-Alto Adige, Lombardia, Lazio) con alterne vicende e risultati, a tratti discontinui, quando non interrotti. Lo scoglio maggiore, una volta partiti con tanto entusiasmo, è sempre stato la capacità sul medio e lungo termine di mantenere attiva, sostenibile, propositiva e vantaggiosa la partecipazione e le attività di rete. Parallelamente il processo avviato fin dal 2002 dall’Ass. Giocolieri e Dintorni di costituire un network nazionale delle scuole di circo, pur contribuendo con successo alla creazione e allo sviluppo di un intero settore, ancora oggi soffre per la mancanza di risorse umane/economiche e di una governance proporzionate al settore. Stesso discorso per il network europeo della scuola circo (EYCO) che, fondata nel 2009, ancora stenta a dotarsi di supporti strutturali e di staff. La necessità di risorse strutturali, obiettivi/vantaggi comuni ben chiari e rilevanti per i partner coinvolti, oltre che di una governance adeguata, rimangono nel settore il terreno su cui misurarsi e crescere come reti.

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IL PARTENARIATO

Altra riflessione è legata alla natura del partenariato di QP>CC, che si ripropone anche nell’accordo di rete siglato al termine di QP>CC. Al suo interno trovano posto realtà di circo diverse tra di loro, per dimensione, fatturato, genere di attività primarie. L’eterogeneità della rete affianca scuole di circo a realtà che organizzano eventi e festival ad organizzazioni che fanno entrambe le cose. Realtà che hanno attività continuativa nel corso dell’anno e realtà che concentrano in alcuni periodi dell’anno le loro attività sul territorio. Realtà con fatturati a 6 o 7 cifre e staff a contratto e realtà con fatturati più modesti e staff che lavora in regime di precariato. Realtà tutelate dal FUS, o da altri enti, e realtà senza alcuna tutela. Una diversità che rende più complesso, ma anche più interessante, trovare obiettivi e attività comuni/integrate. All’intero di QP>CC i partner organizzatori di festival hanno partecipato con discontinuità alle fasi iniziali del progetto. Il loro contributo più determinante, come luoghi di presentazione e disseminazione delle attività di rete, è stato inoltre minato dal sopraggiungere della pandemia. Sarà importante in futuro garantire una maggiore partecipazione di tutti i partner in tutte le fasi delle attività di rete.

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