UNA CREAZIONE ARTISTICA COLLETTIVA Una creazione artistica condivisa è stata la prima iniziativa collettiva interamente concepita e realizzata dai partner QP>CC all’interno del progetto. Un pilot che ha permesso di testare/stressare sul campo molti fattori connessi alla eterogeneità, consolidamento e sostenibilità delle reti di circo, messo a dura prova anche dalla imprevista contingenza della crisi sanitaria e dalle limitazioni alla mobilità che ne sono derivate.
TRASBLOC, I PICCIONI DELLO ZODIACO E L’AMORE
Il progetto Trasbloc è giunto al termine, con tante difficoltà ed imprevisti. Ma tengo a specificare in prima analisi come dal mio punto di vista l’esperienza è stata molto positiva e costruttiva per le ragazze e i ragazzi coinvolti. Nonostante la pandemia globale sono tutti riusciti ad andare in scena, con il fondamentale sostegno e lavoro dei partner e di diversi attori coinvolti. Le perplessità iniziali rispetto all’ampio range di età dei ragazzi coinvolti si sono da una parte mitigate, in quanto il gruppo è riuscito con il tempo ad integrarsi e fondersi, d’altro canto si sono invece confermate, rispetto a tematiche trattate, differenze di visione, esperienza, libertà di espressione individuale. Il metodo utilizzato nella creazione è stato una sfida per il gruppo, in quanto ho cercato di guidare una creazione con metodologie utilizzate dai professionisti. Devo constatare che la reazione del gruppo ad un determinato tipo di pressione è stata più che positiva, considero inoltre che questo risvolto possa essere tangibile foto di Giuseppe Porcu
L’iniziativa TrasBloc nasce all’interno del progetto QP>CC per volontà dei suoi partner impegnati nell’individuare un’attività comune che potesse consolidare lo spirito collaborativo e offrire un’opportunità ulteriore alla fascia di beneficiari degli adolescenti allievi delle scuole di circo, con particolare attenzione a quelli che si fossero distinti per capacità e maturità artistica. Prende così il via a novembre 2019, con il supporto tecnico e logistico offerto dalle scuole di circo coinvolte, sotto la guida
Il gruppo decide di dare al proprio collettivo il nome di “I piccioni dello Zodiaco” e allo spettacolo il titolo “L’amore”. L’intenzione è quella di creare uno spettacolo che trasmetta al pubblico emozioni e punti di vista diversi legati al tema dell’amore, attraverso il linguaggio poetico del circo contemporaneo. L’amore inteso in molte delle sue manifestazioni, non solo quello relativo a una coppia, in uno spettacolo che vuole divertire e allo stesso tempo far riflettere su quanto sia importante nella vita di tutti i giorni. Tra le varie tecniche e discipline circensi utilizzate ci saranno giocoleria, equilibrismo, acrobatica, tessuti e corda aerei, trapezio, monociclo e verticalismo.
artistica del regista Riccardo Massidda e il coordinamento pedagogico di Giulia Marro, un raro progetto transregionale di creazione artistica condivisa, primo e innovativo esempio di questo genere nel panorama italiano del settore, che coinvolge 15 promettenti e giovani allievi di età comprese tra i 12 e i 19 anni che frequentano 7 scuole di circo contemporaneo dislocate tra Piemonte e Liguria. L’iniziativa, che abbraccerà un periodo di 10 mesi (novembre 2019 / settembre 2020) passerà attraverso quattro residenze creative, presso le sedi di alcune scuole partner (Fuma che ‘Nduma, teatrazione e Circo Galleggiante) e un debutto al festival internazionale Mirabilia il 4 settembre, di fronte ad una platea di oltre 400 persone.
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foto di Andrea Macchia
nella messa in scena finale. Ho cercato nella scrittura dello spettacolo di dare voce al punto di vista del gruppo su determinati argomenti, evitando di imporre la mia visione e i miei concetti che avrebbero potuto stonare con la differenza di età che mi separa da loro; dal punto di vista estetico ho cercato di proporre una linea che potesse sposarsi con la visione del gruppo, facendo anche in modo che fosse una sfida, sia per me che per loro: accettare qualcosa che in un primo momento non era nelle loro corde. Ho notato in parecchi elementi del gruppo una crescita tangibile, sia umana che artistica, un cambio di visione e la comprensione di determinate dinamiche sceniche che spero in futuro possano approfondire e sviluppare al meglio. Mi auguro che in futuro lo spettacolo possa essere replicato in altri contesti, in quanto trovo il lavoro genuinamente fruibile e particolare, raro da trovarsi nel panorama nazionale, vista la giovane età della compagnia, unito ad una visione genuina e talvolta ruvida della loro, o nostra che dir si voglia, idea sull’amore in quanto concetto universale, raccontata e dipinta attraverso il linguaggio del circo contemporaneo.
Riccardo Massidda direzione artistica
È difficile riassumere in poche parole un'esperienza così ampia quale è stata quella del progetto TrasbloC. Ritrovarsi con un gruppo di 15 adolescenti provenienti da diverse realtà circensi è stata un'occasione tanto complicata quanto appagante, ed è per questo che ho accettato con gioia l'incarico. Ne ero un po' spaventata, soprattutto perché ho vissuto esperienze simili a questa ma mai così continuative ed impegnative. I ragazzi, dopo un inizio un po' timido, si sono dimostrati attenti, responsabili e con tanta voglia di fare ed è stato coinvolgenPROGETTOQUINTAPARETE.IT