Juggling Magazine # 94 - march 2022

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SAMAKI

ph PanRay Photography

Lo spettacolo ha sempre fatto parte della mia vita e fin da piccola mi cimentavo in imitazioni di cantanti tra le mura domestiche. A 9 anni ero già in una compagnia amatoriale di musical e ho iniziato a gareggiare nella ginnastica ritmica, per certi versi anch’essa una performance dal vivo. Musical e competizioni mi hanno accompagnato per lunghissimo tempo, ma sono cresciuta in una famiglia dove venivano considerate hobby, e non mi era così chiaro che potesse davvero diventare il mio lavoro. Eppure oggi non saprei immaginare la mia vita senza lo spettacolo dal vivo. Quello che si può creare in uno spettacolo dal vivo è pura magia. Ne sono affascinata e usare nello spettacolo tutte le passioni che mi porto dentro mi rende felice. Mi godo ogni saltello, ogni danza, ogni trick e ogni secondo clownesco con gioia. Mi piace mettermi a nudo nella semplicità di quello che faccio e usare quello che faccio per dire quello che penso. Per me la tecnica è al servizio di ciò che si vuole esprimere. In scena porto fondamentalmente le mie sicurezze e soprattutto la goffaggine delle insicurezze. E ci metto tutta la mia energia, sforzandomi di non cadere nella ripetività. Cambiare spesso mi aiuta a godere di ogni avventura in modo diverso e apprezzarne le unicità. Ma lo spettacolo lo si fa insieme al pubblico, e mi piace interagire con il pubblico. Adoro andare a vedere spettacoli e vede-

ph Gianluca Bertarelli

mikisamaki.com

re se e che tipo di emozioni si affacceranno. Un bello spettacolo ti lascia una bellissima sensazione addosso, ti coinvolge e senti che a quello spettacolo hai partecipato anche tu.. ed è così.. il pubblico è parte attiva degli spettacoli! In questi anni sono stata invitata in luoghi bellissimi, imparando a confrontarmi con pubblici, culture e usanze diversi. È una sensazione che adoro. Un paio di anni fa ho partecipato ad un festival su un’isola incantevole nel sud del Giappone, dove cercano di educare il pubblico a seguire spettacoli trasformando in palcoscenico i luoghi più disparati. Mi sono subito resa conto che c’era qualcosa che non stava funzionando, ma non capivo cosa. Allora ho iniziato a rallentare per darmi modo di essere più in ascolto con le reazioni.. e poi ho rallentato ancora… e ancora… e finalmente ho capito: era tutto troppo veloce per quel pubblico ai suoi primi spettacoli! Ho rallentato fino a trovare il giusto ritmo e da lì in poi lo spettacolo aveva un sapore tutto diverso! All’interno dello spettacolo c’è un momento dove chiamo un volontario, rigorosamente uomo, rigorosamente accompagnato in platea da una donna. Lo chiamo per farmi

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allacciare una scarpa, un gesto molto forte che porta con sè diverse reazioni. In Giappone questa scena poteva durare all’infinito, accompagnata da risatine imbarazzate delle donne che non smettevano fino a dopo che la scarpa era allacciata. Ma le reazioni a questa scena cambiamo enormemente da paese a paese, sia negli uomini sia nelle donne. Il mio essere eclettica è uno svantaggio sotto certi aspetti, perché difficilmente le call per artisti cercano...beh ...me. Ma ho una buona dose di sfacciataggine e non rinuncio mai nel propormi. Mi dicono che ho un’immaginazione fervida, sono gioiosamente coinvolgibile e so scorgere dettagli che possono essere migliorati. Ho sempre mille idee di tutti i tipi e soprattutto non ho paura che vengano rifiutate.. viene fuori che questa è una buona base per brainstorming creativi ed aiuta nell’assistere produzioni diverse e supportare spettacoli altrui. In più mi piace coreografare, è qualcosa di molto naturale che ho sempre fatto. Dal balletto sconclusionato mentre lavo i denti, al passetto stile musical mentre vado a buttare la spazzatura. Sono in costante movimento. Non appena c’è musica nell’aria, nel mio cervello si sviluppa una coreografia. Ho anche una buona memoria corporea, difficilmente dimentico una coreografia, e ancora ricordo gli esercizi di gara di quando avevo 9 anni. Una buona dote per essere “dance captain” o “assistente alla coreografia”, un’altra professione a cui mi dedico con piacere in questi ultimi anni, affiancandola alla mia carriera come artista.

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