Catalogo Kitty 2014

Kitty Orianna Zaltron Responsabile del Servizio Disabilità di Schio

“Kitty” è un progetto che mette assieme mondi assai lontani, quello della disa­bi­ lità e quello del graphic-design.

Ventitré giovani, guidati dalle loro educatrici, hanno lavorato sul tema del “gatto”, realizzando un calendario per il 2014.

Ventinove grafici, coinvolti da Joseph Rossi, hanno successivamente reinterpre­ tato i disegni in loro personali creazioni.

Tutte le opere sono diventate questa singolare mostra: “Kitty. Un miao massaggia il cuore”.

A chi chiede perché abbiamo fatto “Kitty”, rispondiamo: semplicemente, perché fa… bene!

Fa bene ai giovani protagonisti, perché sono persone piene di gioia e di voglia di vivere, ma una cosa li fa soffrire: il senso di non esistere che deriva dal non essere guardati né apprezzati dagli altri, e “Kitty” li propone alla positiva attenzione della gente.

Fa bene alle famiglie, che si dolgono mol­ to per le incerte prospettive riservate ai loro figli, e questa esperienza le aiuta a ridimensionare, a non sentirsi sole con il proprio problema, e soprattutto a pre­ sentarsi a testa alta alla comunità, ri­ trovando l’orgoglio di essere genitori.

Fa bene agli operatori, perché con “Kitty” scoprono aspetti delle persone di cui si occupano che mai avrebbero capito, e trovano senso per continuare a miglio­ rare il proprio lavoro.

Fa bene alle istituzioni, perché le aiuta a capire che anche piccoli progetti possono ottenere grandi risultati, e gli amministratori, nelle loro difficili scelte, possono ricordarsi di premiare la fantasia, l’innovazione, la ricerca di so­ brietà e di aderenza ai valori che con­ tano nella vita.

Fa bene a tutti, insomma, ai grafic-desi­ gner, ai volontari, a chi ha collaborato e sostenuto economicamente il progetto, anche a chi passa per la mostra per caso e viene catturato da un’idea, da un’emo­ zione, e queste generano un cambiamen­ to e migliorano le relazioni tra persone.

Il Servizio Disabilità è un servizio dell’Azienda ULSS n° 4 “Alto Vicentino” che ha il compito di aiutare la persona con disabilità e la sua famiglia a migliorare la propria qualità di vita, utilizzando le risorse e le opportunità che offre il territorio.

Si occupa di persone di età compresa tra 0 e 65 anni, residenti nei 17 Comuni del Distretto Socio Sanitario di Schio.

Il calendario e la mostra “Kitty” sono stati realizzati dai Giovani di Caleidoscopio, un progetto innovativo, gestito dal Servizio Disabilità, che propone un percorso di crescita per genitori e figli, finalizzato a sviluppare la maggiore autonomia possibile nelle varie età e condizioni di vita.

Espongono

Sofia Balzarin Vittorio Bernardelle Federico Bettini Chiara Stefano Carlotto Francesco Dal Brun Luca Dalla Pozza Nicolò Dalla Riva Alessandro De Franceschi Nabil El Moutakil Tommaso Marangoni Eleonora Miotto Silvia Perin Maria Pietribiasi Sara Pinton Nicola Quartiero Angela Reghellin Federica Rizzo Thomas Sbalchiero Elena Spillare Anna Vidale Marco Vitella Simone Zorzi

Il maestoso soriano di Sofia ostenta ieratica attenzione contemplativa cui il colore aggiun­ ge una livrea aristogattica che si direbbe in tweed spigato.

Sofia Balzarin 17 anni studente

Quando mi hanno chiesto di disegnare i gatti io mi sono sentita molto importante, non me l’aspettavo proprio.

Quando ho disegnato il gatto ho provato un’emozione molto profonda, di felicità, e ho capito come persone come me possono riuscire.

Ho disegnato un gatto che somiglia alla mia Penelope, raggomitolata, con gli occhi aperti.

Quando ho visto il mio nome nel calendario io mi sono sentita molto orgogliosa.

Il Caleidoscopio è una meravigliosa esperienza non solo per i gatti, ma perché ho molte amicizie e mi diverto un sacco.

Vittorio Bernardelle 36 anni, lavoratore

Mi sento molto contento perché ho fatto il calendario dei gatti.

Ho disegnato vari gatti, ne è stato scelto uno.

Io mi sento importante perché ho fatto questo gatto e poi c’è il mio nome in grande.

Si potrà vederlo alla mostra.

In bianco e nero o a colori il gatto di Vittorio è pacioso e disponibile.

Sembra di sentirlo fare ron ron.

E poi indossa scarpe da vero signore.

La fascinosissima stregatta di Federico mi dà l’impressione che, pur nell’apparente aggressività del sorriso, sarebbe stata più utile ad Alice del suo omologo maschile, sornione ed ambiguo.

Federico Bettini 18 anni studente

Ho disegnato un gatto felice e sorridente perchĂŠ ha appena divorato un uccello (la quaglia di mio fratello).

Nella versione in bianco e nero il micio di Chiara appare sognante, sereno.

Un gatto da giardino. Ma basta un maquil­ lage di azzurri e blu per farne un prezioso oggettino Swarosky. Un gatto da vetrina.

Bello averli tutti e due.

Chiara 17 anni, studente

Il mio gatto è azzurro perché è tenero e ride perché è felice.

Il gatto di Stefano era già un fenomeno di simpatia nel suo crawl sorridente ma il colore della muta ne ravviva l’allegria.

Sicuramente qualche casa di costumi da bagno sfrutterĂ .

Stefano Carlotto 20 anni, lavoratore

Quando ho fatto il disegno del gatto mi sentivo importante e speciale per il motivo che era una cosa che non sarei riuscito a fare senza l’aiuto degli altri. Senza l’aiuto di Joseph nemmeno questo calendario ci sarebbe.

Durante il disegno del gatto ero circondato da una energia immensa per quello che stavo facendo, perchÊ sapevo che sarebbe diventata un’opera che un grafico avrebbe reinterpretato.

Stefano Carlotto 20 anni, lavoratore

Francesco Dal Brun 18 anni, studente Nel disegnare il gatto ho provato una grande emozione perché non sapevo di riuscire a disegnare così bene. Appena ho visto il disegno sono stato sbalordito, perché era veramente bello, pieno di colori. Prima di disegnarlo avevo dei pensieri che mi turbavano, perché da bambino non sapevo disegnare e a scuola mi

prendevano in giro dicendomi: “tu fai solo scarabocchi”.

Ma provando e riprovando, con l’aiuto di Michela, sono riuscito a fare un disegno che mai mi sarei aspettato...

Un giorno mi son detto tra me e me: se non ci fosse il Caleidoscopio, cosa farei ???

Quello di Francesco del gatto ha so­ prattutto la coda, che è per l’appunto una carnevalesca lingua di gatto.

Nel bianco e nero pare tutto più essen­ ziale, catturato in una postura tanto improbabile quanto elegantissima, uno slancio statico, archiotettonico.

Luca Dalla Pozza 14 anni, studente

La vita è colorata! ho disegnato questi gatti perchÊ sono elettrici come me, colpiti da una scossa, dai lampi.

Nel bozzetto in bianco e nero Luca fa irrompere in palcoscenico questa gatta indiavolata, che con la graffiante aggiunta del colore ne fa una vi­ sionaria, irrefrenabile Isadora Duncan.

Il tratto è già tutto una vertigine di volteggi e sete svolazzanti.

Luca Dalla Pozza 14 anni, studente

Il gatto di Luca, anche se con il pelo ritto, non sembra cattivo, e poi quei ciuffetti vezzosi sulle orecchie inviterebbero quasi a tentare di accarezzare ma poi, di fronte al viluppo di colori che lo trasformano, la mano si ritira prudente.

Il gatto di Nicolò nel passaggio dal bianco e nero al colore risente della sovrapposizione di periodi picassiani ma bisogna ammettere che quell’indecifrabile sguardo di sbieco i gatti ce lo rivolgono spesso.

Nicolò Dalla Riva 16 anni, studente

Ho disegnato un gatto giallo e uno rosa e azzurro.

Mi sono sentito felice e contento del calendario.

Mi diverto e ho tanti amici al Caleidoscopio.

Alessandro De Franceschi 16 anni, studente

Ho disegnato me stesso e questo gatto che cosi mi voleva tanto bene.

Il gattone di Alessandro ci guarda stupefatto, ben gli si addice quel faccione verde e quel pugnetto di coda paonazzo. Ma cos’è che lo meraviglia tanto?

Il formidabile guercio di Nabil, campione di mille battaglie tra vicoli e cortili. È più af­ fascinante nella sua grigia livrea persiana o nella coloritura tumefatta dei residui di quelle mille battaglie?

Nabil El Moutakil 17 anni, studente

Mi sono sentito orgoglioso perché ho visto il mio disegno sull’invito.

Mi piace disegnare per questo calendario dove ci sono altri disegni dei miei amici.

Lo abbiamo realizzato assieme.

Nabil El Moutakil 17 anni, studente

In bianco e nero quello di Tommaso sembra uno di quei gatti che per lo spavento hanno la mirabile quanto buffa capacità di sob­ balzare sulle quattro zampe, ma basta una vigorosa passata di verde con un tocco di giallo e subito è pronto al combattimento.

Tommaso Marangoni 18 anni, studente

Non mi piacciono i cani, ma mi piacciono tanto i serpenti.

Mi è stato chiesto di disegnare un gatto e allora io ho fatto un gatto vampiro incazzato nero. È bello che il mio nome venga letto da tante persone.

Eleonora Miotto 18 anni, studente

Quando ho visto il mio nome e cognome sul cartoncino che illustrava i gatti da noi disegnati quest’estate, mi sono sentita emozionata, felice e soprattutto molto importante di essere presente in questa locandina.

Speravo che il mio gatto andasse nel mese del mio compleanno che è aprile, invece è su un altro mese.

Non fa niente, spero che il prossimo disegno sarà sul mese di aprile.

Il micione di Eleonora è senz’altro il più veloce. Lo si capiva già nel bianco e nero ma il colore gli ha dato un abbrivio ir­ refrenabile quale che sia la meta. Questo gattaceo trenino in corsa la raggiungerà.

Silvia Perin 17 anni, studente

Mi è piaciuto disegnare il gatto e mi sentivo felice.

Se nel corpo del felino di Silvia c’è un po’ di tutto, dalle ostriche al cocomero, dallo speck alle ciliegie, il muso è un capolavoro espressivo, un appetito fumettistico corredato dalla deli­ catezza di un collarino elegante. Ma Silvia è una buongustaia?

Maria Pietribiasi 18 anni, studente

Ho disegnato un gatto spinoso perchè era bagnato dalla pioggia...

Sono stata tanto contenta di vedere il mio disegno nel calendario, mi piace tanto.

Il rosso sta bene a questa creatura di Maria. Un misterioso gatto selvatico forse dello Yucatan o forse del Madagascar.

Là gli danno la caccia e se lo mangiano perchè ha un delicato sapore di fichi d’india.

Maria Pietribiasi 18 anni, studente

Sara Pinton 32 anni, lavoratrice

Questo progetto mi è servito per imparare nuove tecniche di pittura e di uso del colore. Sfumando e dipingendo gatti, ne ho realizzati due, e mi è stato difficile scegliere qual era il più bello.

Mi sento felice e importante quando vedo il mio nome nella locandina e il mio gatto che sarà esposto alla mostra.

Il gatto di Sara in bianco e nero ha le quattro zampe in allinea­ mento soldatesco.

Per farlo riposare meglio il colore le incorpora nel fisico.

Lui neppure se ne è accorto, ma il suo sonno si direbbe apprezzare.

Quello di Nicola è il più temibile.

Un brontosaurogatto cui la patina edulcorante d’una livrea arlecchi­ nata non rassicura neanche un pò.

Nicola Quartiero 18 anni, studente

Un giorno di luglio del Caleidoscopio d’estate un’operatrice mi ha chiamato, ma guarda che fatalità, era la Michela. Mi ha portato nella stanza da disegno e io non sapevo niente.

Ho cominciato a disegnare, ho fatto 4 disegni diversi, uno meglio dell’altro. Non sapevo neanche io di essere così bravo! Se quel giorno…. invece di fare agraria era meglio che facessi l’artistico.

Il disegno che mi piaceva di più, fatalità, è andato nel calendario. Sono felicissimo!

Angela Reghellin 12 anni, studente

Sono contenta di aver disegnato il gatto.

Mi sento emozionata perchĂŠ tanta gente vorrĂ conoscermi.

Dove se ne va la micia di Angela (che nella versione in bianco e nero avevo scambiato per un micio) con quella pelliccia hollywoodiana e quello sguardo sornione da seduttrice?

Federica Rizzo 13 anni, studente

È stato bello disegnare il gatto.

L’ho fatto con Michela che mi ha insegnato: ho fatto la testa, il corpo rotondo.

Ho messo un topo perché il gatto mangia i topi!

Sono felice perché l’ho disegnato e perché c’é il mio nome.

S’era mai vista un’essenzialità topacea così radicale? Un ghirigoretto in fuga precipitosa sotto lo sguardo del predatore accucciato, che prima di allungare la zampata senza neppure scomporsi sembra pensare “Ma ‘ndo vai ?”

Thomas Sbalchiero 14 anni, studente

Ho disegnato questo gatto perchÊ a me piacciono i gatti. Nel fare questo disegno mi sono sentito una persona importante, perchÊ il mio gatto è sul calendario e il calendario va nelle case di tanta gente...!

Nel passaggio dal bianco e nero al colore la gattina di Thomas acquista identità (è una gattina, si ? Non sto facendo una gaffe ?) e ti aspetti che ti salti in braccio per farsi grattignare.

Elena Spillare 32 anni, lavoratrice

Mi piacciono tanto i gatti, sono meravigliosi.

Mi sento importante perchĂŠ ho disegnato i miao che sono nel calendario. Mi sento speciale.

Mi piace tanto il Caleidoscopio perchĂŠ facciamo tante belle cose: karaoke, impariamo a fare da mangiare, balliamo e cantiamo tutti insieme in gruppo al giovedĂŹ sera.

I due dormiglioni di Elena, palle di morbido pelo ideali per una pet therapy, con il colore acqui足 stano ulteriormente, soprattutto il blu, che deve aver avuto un bisnonno disegnato da Chagall.

Anna Vidale 20 anni, lavoratrice

Sono contenta, mi piace tanto e sono felice perchĂŠ ho trovato degli amici.

Il fatto che la tinta lo possa far scambiare per un tappeto arrotolato non smentisce l’assunto del micione di Anna, e cioè che nessuno ha mai dormito cosÏ saporitamente e la coda conferma, inalberando un pigro scodinzolo beato.

Marco Vitella 18 anni, studente

A luglio mi sono ritrovato a disegnare il mio gatto insieme ad altre ragazze simpatiche, che ridere!

All’inizio piÚ che un gatto sembrava un cammello, poi ho fatto altri disegni e pian piano‌ eccolo!

Ci sono riuscito, yeeeeeeah!

Il gattuccio di Marco è il più strambotto.

Capostipite della razza dei gatti bassotti, stizzosetto all’occorrenza, che se fosse però uno dei sette nani sarebbe Cucciolo.

Simone Zorzi 23 anni, lavoratore

Quest’anno per la prima volta ho partecipato al calendario dei gatti.

Ho voluto rappresentare la mia grande passione per la musica disegnando e inventando la cat band.

Nell’altro invece ho voluto rappresentare tutti i miei amici con cui mi trovo il giovedÏ a Caleidoscopio.

Quello che ci si chiede è: qual’è il sound della Cat Band di Simone?

Io azzarderei, visti i timbales del percussionista, il banjo simildobro del chitarrista, la pettinatura del cantante e la vivacità delle tastiere che possa trat­ tarsi di musica del Caribe. Impossibile non ballare.

Simone Zorzi 23 anni, lavoratore

E ci accomiatiamo con questa piccola carrellata in cui, sempre Simone, ritrae alcuni dei suoi compagni d’avventura in affettuosa, filologica versione felina.

“Per me c’è sempre un dilemma” Pit Formento Assessore alla Cultura Comune di Schio

Per me c’è sempre un dilemma a latere della tradizionale indagine testuale di un’opera figurativa.

Non rientra nei canoni cosiddetti critici, del resto io non sono un critico, ma quel dilemma non smette di intrigarmi.

Quanto di quello che sto guardando mi parla intimamente del suo autore?

A prescindere dal fatto che mi piaccia o no, che lo capisca o meno?

Dalla prima edizione che il Servizio Disabilità dell’Azienda ULSS n°4 “Alto Vicentino” e Joseph Rossi hanno presentato - la mitica, commovente, stupefacente mostra “Hyppo” - quel mio dilemma ha riconosciuto l’obbligo della resa.

Gli antichi greci - cui dobbiamo tutto avevano nella loro mitologia un fiume che scorreva nei due sensi - l’Euripo inaccettabile per qualsiasi posizione logico/razionale ma irresistibile per qualsiasi immaginazione estrema (e se non è estrema che immaginazione é?). È proprio lungo quel fiume, di qua di là, in su in giù non si sa, il micio di

Eleonora Miotto incrocia se stesso nella magica scomposizione di Enrico Bernardelle, e la micetta di Thomas Sbalchiero da domestica coccola rivela la sua cosmogonica natura di sorridente vestale del giorno e della notte nello “specchiato” di Rosa Paola Astrid (sull’Euripo il cielo notturno può specchiarsi nella limpidezza solare, ovvio). E per concludere, se no ci prendo troppo gusto e finisco con l’annoiare, il gatto trampolinesco di Francesco Dal Brun riconosce la sua voce nel congegno di Marco Monsellato ( un saluto che é anche nel sottotitolo della mostra ).

Ecco allora che su quelle rive un’epifania ha dissolto il dilemma.

Tuffati e saprai.

Non ti verranno svelati arcani, in quel senso aveva ragione Voltaire, nell’affermare “nessuno ha mai saputo ne saprà mai” ma sarai gatto tra i gatti, e inventore di gatti tra inventori di gatti, ed essere umano tra esseri umani (esseri viventi pardon).

Espongono

Alberto Angiolin AlePOP Massimo Ballardin Enrico Bernardelle Alessio Berto Alberto Borgo Andrea Briguglio Andrea Crestani Gianni Cucovaz Enrico Dalle Carbonare Lorenzo De Pretto Antonio Facci Angelo Fossa Gianmaria Liani Alessandro Lucca Marco Monsellato Paolo Pasetto Paola Astrid Rosa Valentina Rosset Joseph Rossi Anita/Paolo/Sira Savegnago Daniele Scandola Mariella Scandola Stefano Serafini Alberto Sola Luigi Turra Andrea Xausa Elena Xausa Milena Zanotelli

Alberto Angiolin

“Passione. Professionalità. Semplicità.

Se dovessimo riassumere nelle fatidiche tre parole cos’è Kemical, pensiamo che non ce ne siano di più adatte.

Kemical è un’Azienda giovane e dinamica, particolarmente specializzata nel web design e nell’advertising, frutto di professionalità che nel corso degli anni hanno contribuito a sviluppare ed assistere centinaia di imprese nel mondo dei servizi.

Nata nel 2013 dalla congiunta passione di Alberto e Nicola per le arti visive e per le strategie di marketing innovative, oggi può contare su una fitta rete di collaborazioni in grado di accompagnare efficacemente gli imprenditori nell’ingarbugliato mondo della comunicazione offline ed online.

Cuore e cervello in Kemical vanno d’accordo, perché è proprio dall’unione di queste forze che escono i migliori risultati.

E se aggiungiamo caratteristiche come precisione, cura maniacale dei dettagli, sintesi e capacità di guardare con gli occhi del proprio Cliente ne esce un mix vincente in grado di soddisfare ogni tipologia di Azienda.”

AlePOP

Vive, in tono defilato, a Bassano del Grappa.

Nel luglio 1982 ha dato vita alla Sgorbio Art e da allora ha prodotto: fumetti, illustrazioni, quadri e disegni in varie dimensioni, progetti grafici per aziende, associazioni culturali, centri sociali, rassegne d’arte, riviste, gruppi musicali.

I suoi sgorbi sono apparsi in: AlterAlter (Rizzoli), TuttoMusica (Mondadori), Frigidaire, Rumore, Blowe UP, Musica di Repubblica, Il Cuore, Lupo Alberto Almanacco, Agenda BE YOU 2010, Parcondicio, Mtv, Odeon Tv, Video Music, QOOB TV, Il Venerdì di Repubblica,

Il Manifesto, La Repubblica XL, Il Male e in numerose riviste autoprodotte.

Polyphonix 40 al Centre Pompidou di Parigi e alla Biennale Giovani Artisti Europa/Mediterraneo a Sarajevo.

Ha esposto quadri e illustrazioni presso: PittiUomo Firenze, Subway Metropolitana Milano, Napoli Comicon, Step Arte Milano, Lucca Comics, Romics Roma, UpLoad Festival Bolzano, MEI Faenza, Museo MADRE Napoli, Crack! 2005 Roma, HIU Happening Internazionale Undeground 1994-2002 Milano e in innumerevoli mostre personali e collettive.

Alcuni suoi brevi clip, realizzati con Tibor Fabian, sono stati proiettati nel 2001 nella rassegna

Nel luglio 1992 ha creato Popy Dak (il PaperAteo) e nel luglio 2002 Nerella (l’AntiFighetta).

Parallelamente, all’attività artistica e al graphic design, cura l’organizzazione di rassegne dedicate all’arte visiva indipendente con la sigla AgitKOM. Lo Sgorbionismo (o Sgorbio Art) è un’anarcoide parodia dell’arte.

L’aggiunta del motto “idee zeero, conteenuti meeno” identifica appieno il suo spirito filosofico.

Massimo Ballardin

Art Director - Designer Studi Maturità d’Arte Applicata - Istituto d’Arte, Nove Diploma Accademia Belle Arti, Venezia Competenze Direzione creativa.

Designer di complementi per l’interior design.

La progettazione è riferita a: Mobili Progettazione di mobili con abbinamento di vetro e legno. La ricerca è svolta nell’abbinare la ricerca delle finuture e il dialogo tra i materiali. Il materiale privilegiato per questa produzione è il vetro con la

sperimentazione e ricerca di particolari texture realizzate con l’argentatura, sabbiatura e laccatura.

Tavoli Progettazione di tavoli con abbinamento vetro metallo. Ricerca nelle finiture attraverso l’acidatura del metallo, sabbiature e incisione dei piani in vetro.

Divisori in vetro Decorazioni per vetrate con la tecnica della sabbiatura e argentatura.

Oggetti Realizzazione di oggetti in vetro di Murano con la tecnica della vetrofusione e lavorazione a lume.

Collaborazione con architetti e progettisti d’interni.

Enrico Bernardelle MeLab

Sono sconosciuto ai piĂš, ma non a tutti; parenti e amici, spesso, parlano di me. Dal 1983.

Nel 2006 mi sono laureato in Scienze della Comunicazione, ma ora passo le giornate a disegnare, a scherzare con i colori e a rincorrere parole. Non per gioco, quasi per lavoro.

Autodidatta (grazie alla pazienza dei colleghi della prima agenzia pubblicitaria), appassionato di scrittura e maniacalmente preciso (grazie agli insegnamenti dell’art director della seconda agenzia pubblicitaria), nel 2010 ho fondato Me-lab, il mio studio di graphic design e comunicazione.

Ho avuto qualche bella idea lavorando - sotto copertura - per alcune importanti aziende italiane e internazionali, oggi mi dedico principalmente a progetti low budget, ma ci metto la firma, quasi sempre. Tutto il resto non conta, o non conta per voi; quello che vorrete sapere di me lo troverete nei miei lavori, nero su bianco, probabilmente plastificato opaco. Scopritelo.

Nel frattempo io continuo a disegnare, a scherzare con i colori e a rincorrere parole.

Perchè è qui, o almeno credo, che si gioca la partita tra ragione ed emozione.

Alessio Berto

Nato a Mestre nel 1970.

Negli anni ‘80 rifiuta di ascoltare i suggerimenti del suo professore di “Educazione Artistica” che lo esorta a iscriversi all’Accademia delle Belle Arti di Venezia e segue le orme della madre iniziando un corso di modellismo per l’abbigliamento.

Oggi dopo 30 anni e dopo aver lavorato per alcuni tra i marchi più prestigiosi come Jean PaulGaultier, Katharine Hamnett, Chanel, Kenzo , Diesel Denim Gallery tra gli altri, la sua passione per l’arte lo accompagna ancora ed è quella che gli dà l’energia creativa e la voglia di cercare e di scoprire...

Nella sua carriera infatti Alessio colleziona grafiche, capi vintage e vinili Jazz esponendoli anche per alcune mostre da lui organizzate.

Da alcuni anni fonde la passione per l’arte e il suo lavoro di modellista e inizia un’attività di di freelance creando “The Tailor Pattern Support” un ufficio, atelier, studio, archivio dove crea modelli e fornisce servizi per aziende di abbigliamento con un concetto completamente nuovo, basato sulla cultura, la ricerca e la qualità.

La sua passione per l’arte gli anni ‘60 e il sapore “Dandy inglese” sono diventati ormai il suo marchio distintivo per quanto riguarda i suoi esperimenti artistici “extra lavorativi” .

Alessio non si ritiene un grafico o un artista ma solo un discepolo delle arti visive.

Alberto Borgo

Alberto Borgo è nato a Vicenza nel 1970 e abita a Schio.

Dopo aver conseguito il diploma di Liceo Scientifico, ha cercato di assecondare in qualche modo la sua passione per il disegno, lavorando in diversi studi del vicentino e maturando così l’esperienza garfica “sul campo”.

In seguito è stato grafico libero professionista per dieci anni, collaborando in modo continuo con l’Eurografica di Marano Vicentino ed eseguendo sia lavori commerciali che editoriali.

Da cinque anni è grafico interno della Videotec di Schio, creando e seguendo l’intera immagine dell’azienda.

Attualmente è alla ricerca di nuove e stimolanti esperienze lavorative.

Andrea Briguglio

Nasco a Schio, vivo a Schio e, bene o male, lavoro sempre nelle vicinanze di Schio!

Frequento un liceo scientifico senza un valido motivo se non quello di dimostrare ai prof. delle medie che (al contrario di quel che dicevano) avrei potuto fare un liceo.

Ne sono uscito faticosamente e per il rotto della cuffia!

Indeciso su cosa fare della mia vita mi imbatto e mi iscrivo alla “Diskos - discipline della comunicazione di Schio�. Due anni che mi hanno cambiato la vita.

Grazie a delle persone stupende, tra compagni e insegnanti, mi appassiono alla grafica, al web e a

tutto il mondo della comunicazione e del marketing.

Carico di sogni ma bisognoso di stipendio, una volta finita la Diskos, mi “vendo” e comincio a lavorare come grafico interno in alcune aziende di diversi settori.

Passo dalle cucine di lusso all’edilizia alla metalmec­ca­nica e nel giro di pochi anni cambio quasi 6 lavori diversi. Contratti determinati, stage, apprendistati e simili.

Quest’anno un’illuminazione… o forse un colpo di matto: “Basta farsi sballottare a destra e a manca!

Mi metto in proprio!” .

Ed è così che da qualche mese sono un grafico freelance. Si lavora, non si dorme, si consumano

litri di caffè e… non si dorme!

Sono ancora agli inizi e ne devo fare di strada prima di raggiungere il livello di tanti miei colleghi più esperti. In questo mestiere non si finisce mai di imparare.

Io, infatti, non ho ancora sviluppato un mio stile grafico identificativo. L’unica cosa che però cerco sempre di mettere nei miei lavori personali, se possibile, è un sorriso. Sono una persona buffa e mi piace far ridere la gente.

La tecnica migliorerà, la pratica mi farà crescere professionalmente, per ora mi limito a farvi fare una risata.

Andrea Crestani

Nasce a Bassano del Grappa nel Settembre del 1982.

Fin dalla giovane età è attratto dal disegno, dal mondo animale e da subito inizia a combattere l’Impero delle Forze del Male dove comprende il suo primo ruolo all’interno della galassia facendo parte della Resistenza.

Dopo diversi anni di persecuzione da parte della classe docente di elementari, superiori (Istituto d’Arte De Fabris di Nove) e università ( IUAV Disegno Industriale a Treviso) termina gli studi.

Si sposta tra Treviso, Torino e Milano, la città che lo vede maggiormente impegnato in diverse esperienze lavorative tra cui abbigliamento con lo studio Santa Mano, grafica a 360° con

Heartfelt Studio e editoria con il progetto All City Writers coordinato dall’ Arch. Andrea Caputo.

Successivamente rientrato in Veneto lavora presso Diesel e lo studio Joseph Rossi.

Il periodo trascorso a Stoccolma (Svezia) delinea fortemente il suo lavoro poliedrico che, spaziando tra grafica e disegno a mano su svariati supporti, mescola elementi grafici e pittorici con una forte contaminazione da parte del mondo dei graffiti e della street-art.

Attualmente vive e lavora a Bassano del Grappa, dove continua a dipingere e a collaborare con il settore dell’abbigliamento presso la serigrafia SEM. Nonostante i continui scontri con le Forze del Male non si è mai dimenticato della sua missione: sconfiggerle!

Gianni Cucovaz

Natale 1955: Non era un sogno, era solo un segno! Era… IL MIO PRIMO DISEGNO!… il suo dito grande-grosso, piano pianino si è mosso sul bianco cartoncino e… come per magia… apparve un cerchio, netto e nero !… e poi scomparve come fumo… e poi riapparve per poi sfumarsi e scomparire… “Makuua…?” “Takua!” “Ma… Kuuaiileeepuuaa!” (“Ma come…?” “Così!”. “Ma… Com’è beelloo!”).Sotto l’unghia di zio Alessio, minatore mago-belga, ben nascosta sta una crosta, non è sporcizia, è un puro e fragile carboncino!

Ottobre 1956: Non era un brutto sogno, era solo un collegio proinfanzia di pubblico bisogno, per bambini con problema di famiglia e per figli di giovani emigranti s-diplomati. Le mie prime paroline al pubblico, rivolte all’assistente in cattedra, nell’aula silenziosa ed affollata da trenta piccoli auditori cinici e malvagi,… furono: “ Mi se ziè ricat, morin …?” risate te sghignazzi zi a non finire re !!! ( mi vien da vomitare, posso …? ). Sono nato a Mersino (dei due, il più ALTO e fiero), in quel di Pùlfero, al confine tra due Stati, in Furlanìe, dove solo al fiume Natisone fu concesso di valicare la frontiera… In età scolare, non conoscendo ancora e bene le madri-lingue italo-slovene, alla scuola “Ippolito Nievo” in Udine, la mia cara maestrina Venchiarutti, al secondo anno di Prima Elementare, mi insegnò un linguaggio grafico.. per la sola mano destra, da sempre sconosciuto a molti, ma da tutti apprezzato e ben compreso.

Disegnando ovunque e qui e là, tra la la vagna ed il quaderno nero a righe blu col bordo rosso, io raccontai al mondo intero di un fiore tenero… che un brutto giorno, ei fu rapito.. da un corvoscuro, in una città noiosa, la quale, per vivere benino, avvertì la necessità d’un umile cucchiaino.

Negl’istituti collettivi (e miei rifugi ormai infusi) un “giuda” senza colpe (a parte quella preconcetta.. di “titino comunista”), senza dìnari.. ed in assenza d’un vero io, attese… con impazienza.. la metamorfosi tra infanzia e adolescenza… restando sempre accanto... al suo fidato e colorato bastoncino, non solo per mancanza di qualcosa o di qualcuno... chiamato “guida”. Dopo aver scontato anni undici di reclusione, mi ritrovai per troppa fretta e in troppe strade… liiiiberoo!!!... pertanto sempre fuori posto… con troppa gente, inutile e qualunque…e dunque solo. E allora? E allora alzati, caro Renzo, dalla tua “culla-Bardo” che sei già in ritardo… Esci con più

coraggio, caro Lorenzo, dalla città-collegio…

E spostati, caro Gianni, da Bolzano di S.Giovanni alla Novara di Di Salvatore… Ai laboratori sperimentali per l’integrazione lavorativa dei minori, della bella Pordenone… Scappa da Scapin Giancarlo alla scoperta di “nuove terre”e tecniche ceramiche, Dal C’era una Volta dell’architutto Ruggero Ceppellini, antiquario-arredator-e-gran-signore…

E dagli assessori illuminati degli anni ’80 che, nel democratico intento di formare ed informare il cittadino “mai contento dell’oscuro”... s’accorsero che, assieme al manifesto, un buon grafico và senz’altro appeso al muro… E la docenza ISAI di Mauro Canfori… E la consulenza estetica al laboratorio del super-modellista eclettico Pozzan Bruno, sostenitor convinto della necessaria sinergia tra la pratica e la teoria, sempre intento a semplificar con essenziali precisazioni, l’aggiornamento di una didattica per un’infanzia a lui cara, assente al mondo per malattia ma fiduciosa, giorno per giorno, in un futuro, fatto non solo di un sapere “esatto”; Dove?... all’ospedale-scuola di Vicenza… un ottimo modello terapeuti-creativo sostenuto da insegnanti tridimensionali-vere… Esci dalle camere da notte, Dall’aula Magna delle Marconi, Dal capitello dei Santi Antoni a Sant’Antonio di Valli del Pasubio…e dal Sig. Ronconi Enzo… per aver con lui diviso storie irripetibili e condiviso la percezione delle forme in grafica e del destino in pratica… e poi ancora… Dal perfetto prof. Perfetti… Corri da Saccardo Antonio, fondatore SILH, a divertir con l’arte ludica pomeridiana i bambini delle Palladio…

Da quel Dal Santo dall’entusiasmante magnetismo e numismatico per passione, di nome Gino e…

Da quel geniale Tisato Pierdino, Maister-polifoniCoro-cuore, da cavarmi il fiato, ai gran concerti di Giavenale. Cerca Schio! la bellissima rosa-maschia pedemontana, ricca di storia ed accogliente… come l’Isola Casamenta dal sapor di fragola alla Farida, galleggiante in mezzo a un verde lago, tra due Eliago in fior… “Ma kuua?”… “Takua!”… “Takua je slù lepua (Ma come?...Così!...Così è moolto bello! ). Bisognerebbe muoversi, in direzione, del nostro interno, scavà-scavar-scavare e da pazienti minatori-maghi-terapeuti, sporcarci l’unghie, per incontrare prima, il nostro “giuda”….che ci fa dubbiosi, ai rotondi incroci, trà la fiducia e la paura ; e-o poi, la nostra “guida”… W, folle, creativa, che rassicura e cura i nostri sentimenti-intimi...

Enrico Dalle Carbonare

Nasce a Schio nel 1973.

La sua formazione artistica parte dalla pittura, ad indirizzo astratto, con studi all’Accademia di Belle Arti, passando per la street art (dagli anni ‘80) per approdare alla grafica contemporanea.

Nel suo lavoro di ricerca ne risulta una fusione fra grafica retro, influenze di musica elettronica, transitando per messaggi pop.

Espone da pittore, lavora da grafico pubblicitario.

Lorenzo De Pretto

Grafico pubblicitario e illustratore.

Inizia la sua carriera di disegnatore collaborando con Silver, il creatore di Lupo Alberto.

Nel 1993 vince il concorso indetto dal parco di divertimenti Gardaland per il restyling della mascotte Prezzemolo.

Da allora si dedica al coordinamento e alla realizzazione grafica del merchandising e di tutti i progetti legati ai personaggi del parco.

Si è occupato della direzione artistica del mensile a fumetti Prezzemolo distribuito i tutta Italia dal 1994 al 2006 per il quale ha scritto e disegnato le storie di apertura. Ha seguito la supervisione di progetti realizzati da ditte specializzate come i Videogames, la serie di cartoni animati (trasmessi da ITALIA 1). Con Prezzemolo ha pubblicato alcuni libri, “Le storie più belle” edito da Vittorio Pavesio

(2001). “Il medaglione magico” , “La grande sfida”, “La globosfera di Bambù” ,“Capitan Mekkano” e “la festa sottosopra” editi da MONDADORI (2004-2005).

Nel 2004 inventa per il Gruppo Banco Popolare un nuovo personaggio “BRUKY” un bruco che abita in una megalopoli con i palazzi a forma di frutta (Fruttaville).

Nel 2007 disegna “Geronimo Stilton alla scoperta dell’America” primo cartonato di una serie a fumetti di cui De Pretto cura la parte i disegni e la parte grafica.Per Geronimo Stilton realizza altri due volumi “Il Mistero della Gondola di Cristallo” (2009) e “Hotel Zanzibar” (2011).

Ha realizzato numerose altre mascotte alcune di queste per per Friuladria Credit Agricole, Cartai Bassanesi.

Antonio Facci

Nasco nel 1967 a Thiene e per il momento sono vivo. Inizio a fare il grafico già in tenera età: è disegnando imbarcazioni dei pirati che attiro le attenzioni e le coccole di nonni, zie e anche delle cuginette.

Piu tardi, quando spuntano i primi baffi, studio l’arte del metallo e divento Perito meccanico.

Poi, non ancora “perito” intellettualmente, inizio a studiare architettura a Venezia, poi me ne vado al Politecnico Meneghino per seguire il nascente indirizzo di Design Industriale.

Poco prima di laurearmi, lascio l’università per riprendere la mia vera passione: disegnare fantastici scarabocchi colorati.

Con Angela apro a Schio lo studio Areaimmagine dove tuttora lavoro.

Ho aggiunto al mio curriculum la fotografia, il video, il web, le strategie di comunicazione aziendale… e la cucina!

Adoro i gatti che assomigliano a spie provenienti da mondi alieni :-), e le persone perbene, che quando le incontri danno un senso a tutto il nostro lavoro.

Angelo Fossa

Ho una grande curiosità dicevo, e un forte interesse per le arti visive. Fin da piccino mi sono sempre interessato a tutto ciò che aveva a che fare con il “VISUAL”. Dopo le iniziali esperienze amatoriali ho capito quale fosse il mio obiettivo: lavorare nel mondo della comunicazione. Ho cominciato la mia attività professionale nel settore video nel 1985, come titolista presso Croma Videoproduzioni, imparando e occupandomi presto di computer graphic, video-grafica, animazione e cartoons.

Nel giro di due anni divenni socio con il ruolo di graphic designer.

Fui tra i primi a credere ed utilizzare Macintosh, con gli allora sconosciuti programmi di “grafica vettoriale”.

Amo la tecnologia e tutto ciò che rende questo mondo infinitamente imprevedibile. E come non buttarsi a capofitto quando si presentò l’occasione di contribuire a sviluppare “la rete”; la comunicazione all’ennesima potenza. Il Web, appunto, una grande esperienza, ancora oggi in continua evoluzione.

Nel 1995 divento Associato TP (Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti) sostenendo gli esami di qualificazione per i settori: Marketing e comunicazione - Comunicazione d’azienda Tecnica della comunicazione pubblicitaria - Legislazione in materia di comunicazione ed etica professionale.

Negli anni ho continuato ad occuparmi anche della pre e post produzione video, sceneggiatura e regia.

Tra un’agenzia e l’altra mi sono alimentato di comunicazione a 360°.

Ed eccomi ancora qua! Sempre più convinto…

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Affari di Cuore

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Gianmaria Liani

Vive e lavora a Vicenza. È principalmente un disegnatore e autore di fumetti.

Ha collaborato con varie case editrici del settore, con riviste mensili, quotidiani, e ha pubblicato graphic novels in Italia tradotte poi in Francia.

Ha avuto esperienza anche come illustratore per l’infanzia, per la pubblicità, come copertinista. character designer, storyboarder e background artist. Lavora con tecniche tradizionali e digitali, è stato un disegnatore realistico per la fantascienza

cyberpunk di “Cyborg” (Telemaco Edizioni), comico-grottesco in “Lupo Alberto Magazine” (Macchia Nera), “Nukies” (Dinamite, Granata Press), ed erotico sulla rivista “Blue” (Coniglio Editore). È stato disegnatore ufficiale di “Lupin III” e “Lupin III Millennium” per Kappa Edizioni.

Continua a dedicarsi ai fumetti occupandosi di graphic novels.

Alessandro Lucca

Nato nel finire dello scorso secolo in Italia.

Dopo una maturità artistica si diploma allo IED con il quale collaborerà.

Con la fine degli studi dà inizio all’attività fotografica pubblicitaria che sarà per oltre un ventennio la sua professione sotto il nome di Officina Luce.

Sempre in ambito fotografico si dedica alla ricerca non a fine commerciale, esplorando varie tematiche, spesso riferite al tema del sacro e alla trasformazione della materia.

Realizza alcune esposizioni in Italia e all’estero e delle installazioni video per teatro e musica.

Marco Monsellato

Nato a Marostica il 23 Dicembre 1990, si diploma nel 2010 presso l’Istituto Bartolomeo Montagna di Vicenza come Tecnico Grafico Pubblicitario, e consegue nello stesso anno anche il diploma di Esperto della Comunicazione Visiva.

Inizia la sua esperienza lavorativa presso uno studio grafico di Sandrigo. Dall’inizio del 2011alla fine del 2012 lavora presso la tipografia Polygraf di Vicenza, azienda emergente nella stampa offset tradizionale e bivalente, dove cura e segue tutto ciò che riguarda la stampa digitale e i vari processi di lavorazione, dall’impaginazione grafica al prodotto finito.

Questa esperienza lavorativa gli permette di conoscere vari tipi di carta, di supporti alternativi e diverse tecniche di stampa.

Appassionato di fotografia, affascinato da tutte le varie sfumature del mondo creativo e desideroso di una maggiore conoscenza nell’ambito della grafica pubblicitaria, si iscrive ad un biennio di grafica multimediale presso Diskos - Discipline della Comunicazione Schio di cui frequenta l’ultimo anno.

Nell’ottobre 2013 svolge uno stage presso lo studio Joseph Rossi - Graphic First Aid di Thiene.

Paolo Pasetto

Nato a Venezia.

2 anni di IUAV, 1 di corso Pilota aeronautico, 1 di corso Operatore serigrafo, 4 di Accademia di Belle Arti, 12 di attività artistica con esposizioni personali e varie collettive per lo più in Italia, 17 di grafica pubblicitaria come free lance; 2 anni come marito, 53 come figlio.

Paola Astrid Rosa

Nasce a Thiene il 13/10/1975.

Frequenta il liceo artistico Arturo Martini di Schio dal 1989 al 1993 e successivamente il corso di Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia, vivendo per cinque anni nella città dei suoi sogni, e conseguendo il diploma nel 1998.

Nel 1999 intraprende una specializzazione nel settore grafico attraverso l’Ente di Formazione I.RI.GEM di Rosà ricevendo un attestato come “Operatore Tecnico Grafico”. Per alcuni anni svolge con passione il lavoro di grafica pubblicitaria ma, la sua dimensione interiore, la spinge ad aprirsi altre strade lavorative: il sociale con il suo carico vitale, emozionale ed umano entra a far parte del suo nuovo sentire.

Una serie di coincidenze la guida verso questa direzione ed intraprende così un corso di “Operatore Socio Sanitario” presso l’ex ospedale di Thiene. Dal 2004 ad oggi fa parte della Cooperativa Sociale “La Locomotiva” di Cogollo del Cengio e lavora nelle scuole come operatrice nel settore della disabilità.

Dal 1997 fa parte attiva del gruppo artistico “Arte Oltre” di Schio che ha promosso iniziative locali nel campo dell’Arte Contemporanea nei settori delle arti visive, della musica sperimentale e in genere nel campo dei linguaggi estetici.

Mantiene la sua passione per l’arte grafica digitale creando la maggior parte delle sue opere attraverso l’uso del computer.

Valentina Rosset

Sono nata a Vicenza dove ho studiato disegno.

Dopo una specializzazione grafica, ho cominciato a lavorare nelle agenzie pubblicitarie.

Negli anni Novanta mi sono appassionata ai fumetti, ho così iniziato a scrivere e disegnare storie pubblicate su fanzine e riviste (Sherwoodcomix, Legambiente). Ho realizzato workshop, mostre personali e partecipato a mostre collettive (Milano Palazzo dell’Arengario, Lucca Comics and Games, Napoli Comicon).

Nel 2008 ho pubblicato il mio primo libro a fumetti: Singolare Femminile.

Mi sono anche sbizzarrita a disegnare copertine di dischi, T-shirt, tatuaggi, caschi per moto e bici...

Nel 2012 ho aperto insieme a tre amici Incipit, spazio dove dipingo e dove sto lavorando al mio prossimo libro.

Joseph Rossi Nato a Camp Derby (Pisa) nel 1959.

Compie studi artistici.

Opera a Thiene (VI). “...Piace a lui l’idea di s-confinamento, perché, al fondo, riconosce che al di là del reale c’è il meglio, e intende un prima religioso: nella merce, dice, nella sua rappresentazione pubblicitaria, c’è qualcosa di sacro, e, forse, dice questo, perché nell’idea del sacro c’è il massimo di rappresentanza, il simbolo del sublime rappresentabile, dove l’enigma infantile della religione tocca, appunto, il contatto infantile con il sacro, quando da bambini l’immagine del

Salvatore Fazia

Mostre

Pubblicazioni

La mano del grafico

Artpower International Publishing

367 disegni autografi di alcuni dei più grandi grafici contemporanei Milano_Italia 2011

Nuove Cattedrali Ambulanti di Enologia e Viticultura Galleria Photology Milano_Italia 2011

WPA 2011

21 Artisti contemporanei interpretano l’America Schio_Vicenza_Italia 2011

Spaghetti Grafica

Contemporary Italian Graphic Design Triennale di Milano_Italia 2010

Infart Art Show - Hello Nasty Bassano del Grappa_Italia 2010

Ambaradan 2

Tra arte e non-arte Velo d’Astico_Vicenza_Italia 2006

Ambaradan

Tra arte e non-arte Galleria Loft Arte Valdagno_Vicenza_Italia 2005

Itinerari d’Arte Contemporanea

sacro cuore, per esempio, era il giocattolo della maternità o della paternità metafisica.

Insomma, nell’idea professionale della pubblicità e della grafica che lui ne appronta, c’è una vecchia vocazione sacerdotale, chimerica e esoterica insieme, nella quale riunisce un senti­mento etnico popolare e un risentimento poetico esclusivo dentro il quale vive un mistero: che lo fa misterioso.

Tokyo_Japan 2013

More Graphic Semplicity Tokyo_Japan 2011

Identity Designs

Corporate Identities, Brand Identities and more Tokyo_Japan 2009

Branding by Color

100 Sucessful Graphic Designs Tokyo_Japan 2009

Brochure Parade 2 Modena_Italia 2009

Promotional Greeting Creative Card Design Tokyo_Japan 2008

The Ultimate Graphic Element Collection Liaoning Science and Technology Press Shenyang_China 2007

World’s Best Creative P.O.P. Displays 3 Modena_Italia 2007

“Graphic Semplicity”

Cool, Nature. Sweet. Colorful, Modern Tokyo_Japan 2007

Museo d’Arte Contemporanea Calouste Gulbenkian Lisbona_Portogallo 1986

Brochure Parade

Umoristi a Marostica

Modena_Italia 2004

15° Rassegna Internazionale di Grafica Umoristica Marostica_Vicenza_Italia 1983

Modena_Italia 2006

Packaging Parade World’s Best Creative P.O.P. Displays 2 Modena_Italia 2002

Anita, Sira, Paolo Savegnago

Anita Savegnago è una personalità gioviale e fiorita. Appassionata di moda e disegno è suo malgrado studentessa di scuola media.

Sira Rodella è una donna acquatica.

Canta in un’ensemble femminile di musica sacra e profana. Ama la vita nei boschi.

Crea monili e gioielli intimamente legati alla

personalità di chi li indossa.

Paolo Savegnago, è un individuo complesso e sfaccettato. Scrive saggi sulla Seconda guerra mondiale ed esegue ritratti di dame. È grafico e designer presso Oltremondano.

Mettere d’accordo queste tre esistenze non è affatto semplice ma è certamente creativo.

Daniele Scandola

Graphic designer con una esperienza pluriennale nel campo della comunicazione, inizia a lavorare, verso la metà degli anni ottanta, occupandosi di creatività a vari livelli.

Alterna la sua attività di disegnatore di fumetti e illustratore con quella di grafico e designer collaborando con riviste nazionali, studi di architettura e agenzie pubblicitarie (Studio Memphis, Sottsass associati, Olivetti, Alessi, Triennale di Milano, Alter Alter etc).

Nel 1999 entra come art director nello studio Joseph Rossi di Vicenza dove lavora per aziende come Diesel, Benetton, Nike, Alcantara, Bisazza Mosaico.

Dal 2009 svolge la propria attività come freelance.

Mariella Scandola

Lavora da tempo nel campo dell’immagine soprattutto come pittrice, spaziando anche nei territori della grafica, della scultura e della fotografia.

Conseguito il diploma di liceo artistico e a seguito dell’esperienza professionale come grafica pubblicitaria per importanti agenzie milanesi, si concentra, una volta abbandonato il lavoro, nell’arte del collage e della pittura ad olio (“il cuore e miei occhi avevano bisogno di emozionarsi”).

Numerosi sono i riconoscimenti nazionali ed internazionali riscossi dalla sua produzione artistica a partire dalla pubblicazione nel 1987 come illustratrice nella rivista “Zoom la rivista dell’immagine” ed importanti partecipazioni in Europa (Arte Fiera di Salisburgo, 2002) ed oltreoceano (personale alla Jones Gallery Academy Mall University, Houston ‘99) oltre che in Italia (sala Brunelleschi di Firenze, Basilica Palladiana, ecc.).

Inoltre l’anno scorso l’assessorato alla Cultura del comune di Vicenza le ha organizzato una prestigiosa personale in villa Lattes che ha riscosso un notevole successo di pubblico e critica.

Stefano Serafini

Nasce nel 1962 a Schio, dove vive e lavora.

Dopo una formazione artistica, e una quinquennale esperienza nella moda, si dedica dal 1989 ai servizi di comunicazione pubblicitaria e design per l’impresa, collaborando con aziende operanti in diversi settori, tra le quali Artelinea, Barausse,

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Bialetti Industrie, Coges, Deroma, GPS Packaging, Polidoro, Selle Italia, Selleria Equipe, Sisma Group, Trend Group.

Dal 2010 è uno dei fondatori e organizzatori dello Schio Design Festival. Ăˆ socio AIAP (associazione italiana design della comunicazione visiva).

Alberto Sola

Graphic Designer.

La passione per le arti visive e la comunicazione lo ha portato a Bologna, dove si è laureato in Storia dell’Arte (indirizzo contemporaneo) al D.A.M.S., a studiare fotografia con Massimo Sciacca e Gliulio di Meo e infine a Diskos - Discipline della Comunicazione Schio, dove si è diplomato in Grafica Multimediale.

Ha lavorato come assistente alle riprese e montatore video in produzioni aziendali, video tecnici, backstage e cortometraggi di finzione presso lo Studio Cremasco di Schio e come fotografo, grafico e web designer freelance.

Luigi Turra

(b. 1975) is a italian sound/installation artist and graphic designer.

His main interest is in the aural textures created by a reprocessed-field recordings and concrete sourges captured around a word.

With this method it creates a harmonic equilibrium between sound and silence, tactile perception, within “environmental� aesthetics and references to japanese culture.

His work is published from the labels such as non visual objects (austria), and/OAR (usa), koyuki (italy), white line (uk). www.luigiturra.com

Andrea Xausa

Nato a Sandrigo (VI) il 24 ottobre del 1977.

Segue con interesse il mondo della grafica pubblicitaria fin da bambino, quando, grazie allo studio grafico della mamma Mariella e degli zii Roberto e Daniele Scandola, passa le giornate ad osservare ed assorbire, quello che pian piano si trasformerà da semplice curiosità a professione.

Ricevuto il diploma di maturità scientifica, si trasferisce a Bologna dove frequenta per quattro anni il dipartimento di Arti Visive del DAMS presso la facoltà di Lettere e Filosofia. In questi anni di ricerca stringe importanti amicizie che lo spingono a sperimentare in campo fotografico e cinematografico realizzando anche alcuni video musicali.

La passione per la creatività lo porta anche a coltivare la musica che ancora oggi è una fonte continua di soddisfazioni.

Suona infatti attivamente in tre progetti musicali che spaziano dal rock al jazz.

I primi lavori vengono già realizzati durante gli studi superiori ed universitari ma è solo dal 2000 che lavora attivamente e professionalmente nel mondo della comunicazione. Da più di dieci anni infatti è un freelance professionista specializzato nella grafica pubblicitaria ma con buona abilità anche in campo di programmazione multimediale e un appassionato di computer e affini in genere.

Dopo una breve esperienza come dipendente presso la tipografia Urbani di Sandrigo (VI), collabora per il gruppo Lego Olivotto presso Eurografica dove affina soprattutto l’aspetto tecnico del lavoro fino a curare l’impaginazione di alcune testate nazionali.

Da sei anni collabora in modo attivo e continuativo con Joseph Rossi presso l’agenzia pubblicitaria Graphic First Aid, esperienza che lo fa maturare molto soprattutto in senso artistico-creativo grazie alle figure che ne fanno parte e ai prestigiosi clienti di questa solida realtà. È in questi ultimi anni infatti che Andrea può cimentarsi in progetti per Gas, Replay, Alcantara, Warner Bros Italy e altri. È con orgoglio che oggi partecipa all’iniziativa Kitty, evento ideato e guidato proprio dal titolare della Graphic First Aid, Joseph Rossi.

Elena Xausa

Elena Xausa è un’ illustratrice italiana che vive e lavora tra il Veneto e Berlino.

Dal 2008 è operativa come freelance e il suo lavoro ha spaziato dalla grafica all’editoria, dalle vetrine alla decorazione di elementi d’arredo, dal sociale a progetti commerciali in collaborazione con agenzie di comunicazione italiane ed estere.

Nel 2008 è stata resident artist presso la Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, dove ha fondato assieme allo studio Tankboys la casa editrice indipendente Automatic Books e ha organizzato The Book Affair, festival di editoria indipendente.

Come illustratrice ha lavorato per clienti come Rolling Stone Italia, Vice Magazine, Tic Tac e Kinder & Ferrero, Feltrinelli, Teatro La Scala, Moleskine, Gas Jeans, Meltin Pot, Four Roses, Musei Civici di Venezia...

Milena Zanotelli

Chi è Milena Zanotelli.

Milena Zanotelli abita tra Parigi e Istanbul, cioè a Vicenza. Ha compiuto studi artisti e ora ricambia il favore insegnando Computer Graphics e Comunicazione visiva a Diskos e Tecniche e Tecnologie della Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia. È graphic designer e illustratrice free lance.

Si occupa di creatività, progetto grafico, immagine integrata, editoria e typedesign.

Ha partecipato a numerose esperienze espositive ed editoriali realizzando libri, mostre, happening e workshop.Tra le pubblicazioni spiccano quelle con Inguine Mah!gazine, Sottomondo Edizioni, AlterVox Edizioni, le Edizione Il Ponte del Sale, Edicolors, Edicions De Ponent, Carta.

Ha esposto, tra l’altro, al Palazzo dell’Arengario a Milano; al Festival Internazionale del Fumetto di realtà a Ravenna; allo HIU - Happening Internazionale Underground - di Milano; a Interzona Magazzini Frigoriferi a Verona; a Casa Cogollo, da Joy Barber Shop, allo Spazio Nadir, da Librarsi a Vicenza, a Sottomondo a Treviso e al MAR a Ravenna. Con AgitKom ha par tecipato a numerose iniziative tra cui Alieni a NordEst a Dueville (VI); Caffè Mentale a Grottammare (AP); Gnam! Cappuccetto, il Lupo e tutti gli altri e Penareli Pazereli a Vicenza; Che Peperine! e 6 Visionarie al Museo Civico a Bassano del Grappa; e alle edizioni dello sketchblog collettivo Al voto Al voto.

La sua ultima mostra personale, - 666 m s.l.m. è stata ospitata a Palazzo Maffei - sede della Biblioteca Comunale di Cembra - suo paesello natio, dove venne alla luce in mariera rocambolesca nell’ormai lontano anno del Signore 1967.