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il dopo Job

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libri

IL NUOVO LIBRO DI ANDREA VITALI a cura di Riccardo Giuly

I giorni di Milano Autore AA.VV Editore Laterza Prezzo 20 euro

La guerra d’Etiopia Autore A. Bel Boca Editore Longanesi Prezzo 18 euro

Flavia de Luce e il delitto nel campo dei cetrioli Autore A. Bradley Editore Mondadori Prezzo 17,50 euro

numero 4 - aprile 2010

La storia di Milano, attraverso alcuni episodi decisivi raccontati da dieci grandi storici. Dalla fondazione della città a Sant’Ambrogio, da Barbarossa al Cenacolo di Leonardo da Vinci, dagli Sforza a Napoleone, dalle Cinque Giornate alla Liberazione. Un saggio appassionante che si legge come un romanzo. Del Boca è stato il primo storico a denunciare i crimini del colonialismo italiano. Qui ricostruisce le fasi della campagna d'Etiopia, preludio alla proclamazione dell'Impero. Un evento che segnò il culmine del mito mussoliniano e l'inizio di una guerra di resistenza che impegnò le truppe italiane fino al 1941, anno in cui gli inglesi misero fine al sogno fascista.

1950, Buckshaw, una vecchia casa nella campagna inglese. Flavia de Luce, 11 anni, vive qui con il papà vedovo, le sorelle, una cuoca e un giardiniere. Un giorno sull'uscio viene trovato un uccello morto. Qualche ora dopo un uomo che giace nell'aiuola dei cetrioli esala l'ultimo respiro. Flavia resta sconvolta ed estasiata. Toccherà a lei svelare il mistero.

Come si fa ad accrescere la propria capacità di persuasione? Quali sono gli errori di comunicazione da evitare? Come si influenzano i processi decisionali delle persone? Gli autori traducono 60 anni di 50 segreti ricerche scientifiche della scienza della persuasione sull’argomento in consigli pratici e vere e Autore Goldstein – proprie tecniche da Martin – Cialdini applicare sul lavoro e Editore Tea nel privato. Prezzo 10 euro

Storie di donne e un pizzico di nostalgia In pieno regime fascista due misteri, uno tragico e l’altro comico, s’intrecciano sulle rive del Lario. di MAURO CEREDA Appuntamento in libreria con Andrea Vitali. Il medico-scrittore di Bellano ha dato alle stampe un nuovo romanzo che si appresta a replicare il successo di pubblico e di critica di quelli precedenti.

La mamma del sole: come descriverebbe questo libro? Rispetto agli altri che ho scritto, è un romanzo con un pelino più di malinconia, di nostalgia: solo una spezia, però, che non rovina il sapore della pietanza principale. È un libro di più storie, storie corali in cui i destini dei protagonisti si intrecciano l’uno con l’altro. In particolare ci sono in ballo i destini di due donne: una che è alla ricerca dell’unico figlio messo al mondo, che gli hanno fatto credere sia nato morto; l’altra che, invece, di figli ne ha avuti 14 e diventa un simbolo della perfetta mamma fascista, tanto che il partito la vuole mandare a Roma ad incontrare Mus-

solini. Dietro a queste due figure si intrecciano due misteri: uno abbastanza tragico e uno abbastanza comico. Molti suoi romanzi sono ambientati tra la fine degli anni ’20 e l’inizio degli anni ’30 del ‘900. Come mai? Perché quello è un periodo da avanspettacolo, da operetta, che si presta bene alle mie storie. È un momento estremamente grottesco, di normalizzazione del Paese, in cui la faccia peggiore del regime non è ancora venuta fuori e quasi tutti sono più o meno fascisti anche se non hanno voglia di esserlo. Del resto gli italiani tendono da sempre ad essere proni verso chi comanda, anche se in privato ne parlano male, e credo che oggi la situazione non sia molto diversa. Un’altra caratteristica dei suoi libri è che hanno come sfondo Bellano, sul lago di Como. Non ha mai

pensato di cambiare ambientazione? No, io sono nato qui e qui ho le mie radici. Bellano è diventata una protagonista seriale dei miei romanzi. È un luogo che ha tante vicende da raccontare. Sarà contenta l’azienda turistica. Mah, un piccolo movimento turistico credo di averlo generato. C’è gente che viene qui per vedere i luoghi dei romanzi, qualcuno chiede dove abito. L’altro giorno ho ricevuto in ambulatorio una coppia che mi ha detto di essere venuta apposta da Roma per conoscermi. Non so se sia vero, però…

mostre Fino al 9 maggio

Henri Rousseau Dove Fondazione Beyeler, Baselstrasse 101, Comune di Riehen, presso Basilea telefono +41 (0)61-6459700 Orario tutti i giorni 10-18; mercoledì 10-20 Biglietti 21 chf

Impiegato del dazio dal 1870, Rousseau nel 1893 lasciò l'impiego per dedicarsi completamente alla pittura: incredibili paesaggi e giungle misteriose che sembrano nascondere chissà quali segreti sono il segno distintivo di questo artista, il cui tratto è stato definito “ingenuo e incolto”. In mostra circa quaranta opere divise per nuclei tematici (ritratto, paesaggio, foreste), tra le quali spicca "Le lion, ayant faim, se jette sur l'antilope", 1898/1905.

Due i fili conduttori di questa mostra: raccontare il periodo di piena maturità di un grande artista del ‘900 e al contempo indagare i rapporti del pittore col celebre padre Luigi. Le opere qui esposte sono quelle presentate in occasione della seconda e terza edizione della


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