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Fig. 10 Messa in prova dell’inlay interamente anatomico pressato e pitturato
Fig. 11 Messa in prova dell’inlay stratificato in ceramica
In tal modo si migliora il legame fra la ceramica da stratificazione ed il materiale a base di disilicato di litio ed inoltre con l’illuminazione dall’alto si crea un “effetto diamante” (figg. da 3a a d). Dopo la prima cottura a 750 °C si procede con una cottura di supercolori, in cui si sono eseguite caratterizzazioni fini e dettagliate. A tale scopo si sono create delle individualizzazioni con i supercolori: nei punti profondi del restauro (fessura centrale) sono stati applicati colori scuri e nei punti più elevati (cuspidi) colori chiari (figg. da 4a a e). La stratificazione dopo la cottura supercolori è avvenuta secondo un semplice schema: dentina (B2) per le cuspidi, un po’ di Effect 2 (OE2) fra le cuspidi fino alla fossa centrale (effetto di profondità) ed un po` di Transpa Incisal (TI1) per la creazione dell’anatomia latero-posteriore – questo tuttavia di 0,2 mm più corto rispetto alla forma finale, per lasciare un po’ di spazio per il materiale OE4. Questo materiale ha la caratteristica di riflettere una parte della luce; per questo motivo viene spesso usato per imitare l’effetto biancastro degli apici delle cuspidi (figg. da 5a a d). Dopo la stratificazione ed una successiva cottura a 750°C mi sono dedicato alla tessitura superficiale. Con strumenti abrasivi l’ho rifinita finemente e sigillata con una cottura di glasura a 715°C. Infine il restauro è stato lucidato con gommini per lucidatura ed una pasta diamantata (fig. 6). La tecnica di pittura Tutte le caratteristiche morfologiche del dente lateroposteriore, inclusa la tessitura superficiale, sono state trasformate nella modellazione in cera. Dopo la pressatura dell’inlay in ceramica e la smuffolatura, la superficie è stata leggermente rifinita e sono stati controllati i punti di contatto nonché l’occlusione (fig. 7). Nella successiva cottura di supercolori e di caratterizzazione sono stati applicati gli stessi supercolori come nella tecnica di stratificazione (figg. 8a e b), non applicando i colori in grande quantità, onde evitare un “riflesso”. In caso di materiale troppo spesso, la luce viene riflessa dalla superficie del restauro e non traspare pertanto attraverso il restauro, non raggiungendo in tal modo la traslucenza desiderata. Prima e dopo la cottura di glasura sono state controllate la forma e la chiusura marginale con polvere d’argento. Infine è avvenu-
Fig. 12 L’inlay cementato definitivamente
ta la lucidatura a specchio con gommini e pasta diamantata (fig. 9). Confronto Entrambi i restauri sono stati messi in prova intraoralmente ed hanno presentato una precisione marginale quasi perfetta. Si è dovuto pertanto scegliere dal punto di vista estetico il restauro da cementare effettivamente. A favore del restauro pitturato vi era la sua struttura monolitica ed il fatto che è composta esclusivamente da disilicato di litio pressato, la ceramica per pressatura più stabile finora testata (fig. 10). Dal punto di vista meccanico e funzionale era da preferire questo restauro, tuttavia non presentava la traslucenza desiderata. A confronto, il restauro stratificato presentava un effetto cromatico chiaramente migliore (fig. 11), motivo per cui è stato infine cementato definitivamente (fig. 12). Conclusioni Unitamente alla tecnica adesiva, IPS e.max Press e Ceram rappresentano un enorme arricchimento per il portfolio odontotecnico. In tal modo, per esempio, si possono realizzare inlay altamente estetici con una enorme resistenza. Questa è una alternativa convincente per il trattamento diretto di inlay – con vantaggi per il paziente, l’operatore, nonché l’odontotecnico. q
Corrispondenza: ZT Florin Stoboran S. C. STOBY DENTAL S.R.L. Hategului / 39A RO-410257 Oradea/Bihor florinstoboran@yahoo.com
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