RASSEGNA ALIMENTARE - 2013 - 1

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Tel. +39 0362 244182 - 0362 244186 - www.editricezeus.com Tariffa R.O.C.: Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB Milano TAXE PERCUE (tassa riscossa) Uff. Milano CMP/2 Roserio - ISSN 1827-4102

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SOMMARIO

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NEWS

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PRODOTTO ALIMENTARE

MOMBRINI

10/12 Il macello Fratelli Faccia a Ceva

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ENERGIA

45-59

CONFEZIONAMENTO

PEDRAZZOLI

25 Salumificio Pedrazzoli al Biofach 2013

60-71

PASTA

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AUTOMAZIONE

ISOIL

33/36 ISOIL industria: i contabilizzatori di energia per l’efficientamento energetico

85-100

IMBOTTIGLIAMENTO

101-109

CONSERVIERO

BIZERBA

47 Terminali da industria di nuova generazione

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MOVIMENTAZIONE

114-128

RADEMAKER

60-61 Quando innovazione fa rima con tradizione

FIERE

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HONEYWELL

72 Honeywell lancia il lettore biottico ibrido di nuova generazione

Redazione, sede legale e amministrazione: Via Ballerini, 66 20831 SEREGNO (MB) Tel. +39 0362 244182 +39 0362 244186 web site: www.editricezeus.com e-mail: redazione@editricezeus.com portale: www.itfoodonline.com e-mail: marketing@itfoodonline.com skypeTM: editricezeus

Novità e panorama dei fornitori di macchine, impianti, prodotti e attrezzature per l’industria alimentare­­ anno XXXIII - n.1 - Febbraio 2013

MARKEM

97-98 Markem-Imaje lancia il dispositivo 9232 S, il marcatore a getto di inchiostro più veloce del mercato

Direttore Responsabile Enrico Maffizzoni ­ oordinamento Redazione C S.V. Maffizzoni Redazione Sonia Bennati Contabilità Elena Costanzo

MFT

108-109/IV COPERTINA M.F.T. - un’azienda giovane dalla lunga tradizione

Progetto grafico ZEUS Agency Grafica e Impaginazione ZEUS Agency Tipografia Faenza Industrie Grafiche

CGM

110-111 Cat lift trucks offre gli standard più elevati sui nuovi commissionatori per bassi prelievi

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114-115 Snackex 2013 riunisce l’intero mondo industriale di snack e salatini

Rassegna Alimentare (fascicolo singolo/bimestrale): 25 € (Europa) 30 US$ (fuori Europa). Abbonamento annuale (sei fascicoli): 120 € (Europa) 170 ­­US$ (fuori Europa) Il pagamento degli abbonamenti può essere eseguito a mezzo vaglia o assegno intestato a EDITRICE ZEUS SAS Rassegna Alimentare panorama dei fornitori di macchine impianti, prodotti e attrezzature per l’industria alimentare. Periodicità: bimestrale. Autorizzazione del tribunale di Milano, n°25 del 24/1/1981. Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

ISSN 1827-4102 Vietata la riproduzione anche parziale di articoli o fotografie (articoli e fotografie non vengono restituite dalla redazione). La redazione non si assume nessuna responsabilità su eventuali errori di fotocomposizione relativa ad articoli pubblicati su riviste della EDITRICE ZEUS SAS

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NEWS

NOTIZIE IN BREVE

JAN BÄRWALDE È IL NUOVO DIRETTORE DELLA DIVISIONE COMUNICAZIONE E MARKETING DEL SETTORE TECHNOLOGY & PRODUCTION Dall’inizio dell’anno Jan Bärwalde (38 anni) dirige la divisione comunicazione e marketing del settore Technology & Production presso Messe Frankfurt Exhibition. Nella sua nuova posizione Jan Bärwalde è responsabile della pubblicità e delle relazioni con i media, sia nazionali che internazionali, delle seguenti fiere: Light+Building, ISH, IFFA, Texcare International, Texcare Forum, Texprocess e Intersec. L’incarico prevede che Bärwalde sia responsabile anche del supporto strategico in termini di comunicazione al brand management internazionale, vale a dire alle fiere all’estero delle rispettive fiere leader mondiali che si svolgono a Francoforte. Inoltre egli è responsabile dello sviluppo concettuale e

strategico della comunicazione della divisione commerciale ‘Technology’ del Gruppo Messe Frankfurt. In questo suo nuovo ruolo Jan Bärwalde fa capo direttamente a Iris Jeglitza-Moshage, membro del Comitato direttivo di Messe Frankfurt Exhibition. Politologo qualificato, Bärwalde ha conseguito un master in business administration focalizzato sul marketing e precedentemente ha lavorato per 14 anni presso Lufthansa AG - dove, in qualità di addetto stampa del Gruppo, nell’ultimo periodo era responsabile della comunicazione del prodotto così come della comunicazione regionale Rhein-Main. Bärwalde succede al dr. Michael Sturm che ha lasciato l’azienda. Jan Bärwalde è sposato.

LEGISLAZIONE SUI PRODOTTI ALIMENTARI E IGIENE DELLE CARNI Nuova legislazione europea e soluzioni Sealed Air per la riduzione della contaminazione batterica: verso un miglioramento della sicurezza delle carni bovine Un nuovo regolamento dell’Unione europea che autorizza l’uso dell’acido lattico per ridurre la contaminazione superficiale delle carcasse bovine rappresenta un’eccellente piattaforma di lancio per l’igienizzante DiverContact di Sealed Air Diversey®. Si tratta di un processo completo che riduce la contaminazione dei generi alimentari provocata da agenti patogeni quali E. coli e salmonella. Jorge Vitalle, Global Processed Food Sector Director di Sealed Air spiega le motivazioni che sono alla base dello sviluppo del nuovo prodotto: “La filosofia Sealed Air si ispira a un principio fondamentale: i consumatori hanno diritto alla massima sicurezza dei cibi. Abbiamo seguito da vicino i progressi della normativa sull’acido lattico come mezzo di prevenzione e siamo lieti di presentare al mercato una soluzione completa proprio nel momento in cui l’uso di questa sostanza viene autorizzato nei paesi dell’Unione europea”. Un nuovo processo per migliorare la sicurezza dei cibi e la loro conservabilità Sulla base del parere scientifico adottato da EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare), secondo il quale “i trattamenti con acido lattico determinano una sensibile riduzione della contaminazione microbiologica rispetto all’assenza di trattamento o al trattamento con acqua potabile”, la Commissione europea ha approvato, in data 4 febbraio 2013, il regolamento 101/2013. La norma entra in vigore il prossimo 25 febbraio e stabilisce che l’impiego dell’acido lattico dovrebbe essere integrato nelle pratiche igieniche e nei sistemi HACCP (Analisi

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dei pericoli e punti critici di controllo). La decisione della Commissione rappresenta un’opportunità ideale per dimostrare l’efficienza del sistema Diversey® DiverContact, che riduce il rischio di contaminazione nei mattatoi e incrementa la conservabilità dei prodotti finiti senza che le carni assumano cattivi odori o siano soggette a fenomeni di decolorazione. I sistemi automatici per l’applicazione di Diversey® DiverContact possono essere impiegati con le linee attualmente in esercizio e integrati nella tecnologia Diversey® X-Controller che permette un monitoraggio completo e l’ottimizzazione dei processi. Esperienza e know-how al servizio dell’igiene Grazie alla comprovata esperienza Diversey® nelle procedure di punta per l’igiene dei prodotti e al know-how Cryovac® per il confezionamento ottimale dei generi alimentari, Sealed Air è in grado di offrire sicurezza dei cibi e conservabilità prolungata all’industria europea delle carni bovine. Il confezionamento di qualità sottovuoto è un necessario complemento dell’uso dell’acido lattico per garantire la migliore qualità, l’igiene e la conservazione ottimale dei prodotti alimentari. “Questo abbinamento porta significativi vantaggi all’industria, alla grande distribuzione e ai consumatori, permette l’esportazione in nuovi mercati, riduce gli sprechi dei generi alimentari e migliora la sicurezza di ciò che mangiamo”, sintetizza Jon DeRoeck, Fresh Red Meat Market Manager di Sealed Air. L’impiego dell’acido lattico per la prevenzione della contaminazione verrà discusso in occasione di “Fresh Meat Days”, un evento organizzato il 20 e 21 marzo 2013 a Packforum® (Parigi), il Centro espositivo permanente per i clienti di Sealed Air, nel corso del quale i delegati analizzeranno le tendenze e le prospettive dell’industria globale delle carni fresche.

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NEWS

NOTIZIE IN BREVE

IL CONCORSO PER CUSCINETTI A STRISCIAMENTO IN MATERIALE PLASTICO “MANUS” ARRIVA ALLA SUA SESTA EDIZIONE

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er la sesta volta ha preso il via il concorso “manus” per applicazioni che utilizzano cuscinetti a strisciamento in materiale plastico. La competizione è indetta ogni due anni, a partire dal 2003, dalla igus GmbH di Colonia, azienda specializzata nello sviluppo di materiali plastici e nella produzione di cuscinetti. Progettisti creativi di tutto il mondo sono invitati a presentare i loro contributi al concorso. Il “manus“ è una iniziativa della igus di Colonia e di alcuni partner scientifici quali fra l’altro l’Istituto per i materiali compositi (Institut für Verbundwerkstoffe) di Kaiserslautern e la Fachhochschule Köln. In occasione dell’ultima edizione di due anni fa erano pervenute oltre 300 candidature da 28 Paesi, in parte anche molto spettacolari. Anche per questa edizione lo scopo del concorso è quello di trovare idee innovative e coraggiose per applicazioni con cuscinetti in tecnopolimero autolubrificanti ed esenti da manutenzione che si distinguano per la loro efficienza, sul piano tecnico e/o economico, e denotino una certa creatività o siano in grado di fornire risultati sorprendenti. Partecipare è semplicissimo: per la valutazione, la giuria ha bisogno di una breve descrizione dell’applicazione ossia del problema da risolvere con la novità proposta, di foto o di bozzetti con la descrizione della soluzione e del tipo di cuscinetto. Alla partecipazione sono ammesse applicazioni con cuscinetti a strisciamento in materiale plastico integrale e composti di materiali plastici ma non applicazio-

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ni con cuscinetti dotati solamente di rivestimento. Termine di partecipazione il 28 febbraio Al vincitore andrà un premio in denaro di 5.000 Euro (al secondo e terzo classificato premi di 2.500 e 1.000 Euro). Documentazione per la partecipazione scaricabile online al sito www.igus.it/manus. Il termine per la partecipazione è il 28 febbraio 2013. La premiazione avrà luogo in occasione della fiera di Hannover del 2013 (che si terrà dall’8 all’12 aprile). Senza bisogno di lubrificazione, convenienti e duraturi Cuscinetti a strisciamento in materiale plastico esenti da lubrificazione e manutenzione “iglidur” rimpiazzano oggi a milioni bussole metalliche da oliare o ingrassare, dice Gerhard Baus, alla igus responsabile dell’area di attività Cuscinetti a strisciamento in materiale plastico. “I nostri cuscinetti hanno una vita utile lunga e calcolabile e, grazie a una disponibilità a magazzino di oltre 10.000 articoli, i progettisti potranno contare da subito su queste innovazioni.” Cuscinetti a strisciamento a secco in tecnopolimero contribuiscono ad una maggiore sicurezza della macchina. Stando a quanto emerso da una ricerca del MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Cambridge (USA), soltanto negli Stati Uniti i costi dovuti ad avarie causate da difetti di lubrificazione si aggirerebbero ogni anno sui 240 miliardi di

dollari. Visti i circa 1,1 mln. di tonnellate di lubrificante che, stando ai dati del ministero dell’ambiente del Land Baden-Württemberg, si consumano ogni anno in Germania, affidandosi alle convenienti soluzioni in tecnopolimero si potrebbero realizzare dei netti risparmi sui costi di acquisto e di esercizio. Stando a quanto comunica igus, grazie ad un’attività di ricerca tutta orientata agli aspetti pratici, supportata dalla più grande banca dati del settore e da speciali metodi di produzione, l’azienda di Colonia, organizzatrice del “manus”, è in grado di offrire la più fornita gamma al mondo di cuscinetti a strisciamento in materiale plastico dry-tech, calcolabili e a basso impatto ambientale. Dal 2001 – altro aspetto unico al mondo – i progettisti hanno addirittura la possibilità di prendere le loro decisioni sul cuscinetto giusto in Internet, al sito www.igus.it, basandosi su valori di vita utile calcolabili e verificati empiricamente.

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NEWS

NOTIZIE IN BREVE

IL RAFFREDDAMENTO DEI LATTICINI

Per un importante caseificio Molisano, patria della mozzarella DOC, specializzato nella produzione di mozzarelle ciliegine e treccia, EUROCHILLER ha recentemente realizzato un impianto di raffreddamento in bassa temperatura oltre che di stoccaggio del prodotto finito.

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a mozzarella così come la conosciamo ha un processo produttivo assai complesso: dopo il ricevimento del latte dai vari allevamenti, con un processo di filtrazione e di pastorizzazione si rende il latte “puro” cioè senza contaminazioni. La pastorizzazione consiste nel portare a circa 85°C il latte attraverso uno scambiatore di calore vapore/ latte per far decantare le varie impurità presenti nel liquido. Successivamente la temperatura del latte viene nuovamente abbassato tramite uno scambiatore di calore acqua/latte: questa operazione fa sì che il latte possa essere stoccato e mandato direttamente alla fase successiva di miscelazione con caglio ed inserimento del siero; anche lo stesso siero viene tenuto a una temperatura di 15/20°C, attraverso circolazione forzata sulla camicia del serbatoio. La pasta che ne deriva viene successivamente filata a caldo e fatta passare in stampi rotazionali che ne determinano la classica forma a ciliegina. Successivamente la mozzarella rimane a bagno in una vasca di rassodamento ed eventuale salatura che ne determina la sapidità e laconsistenza in funzione delle ore di raffreddamento. Quest’ultima parte del processo viene completata grazie ad uno scambiatore di calore acqua potabile/soluzione antigelo in bassa temperatura per ridurre la temperatura della mozzarella nella va-

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sca: questa fase è costantemente monitorata dai casari che con la loro esperienza determinano il momento esatto di estrazione per procedere all’ultima fase di confezionamento. Dopo il confezionamento la mozzarella viene stoccata in una camera climatica in bassa temperatura in attesa della spedizione. In questa specifica applicazione Eurochiller si è occupata di tutto il processo produttivo dal raffreddamento post pastorizzazione, al raffreddamento del siero, passando dal raffreddamento dell’acqua della vasca di rassodamento fino al mantenimento delle celle climatiche di stoccaggio fornendo: un refrigeratore mod. NAX-S-A-FT 230, esecuzione per lavoro a basse temperature; una vasca in AISI 304 per uso alimentare, capacità 3000 lt; tre pompe di ricircolo/mandata alle utenze realizzate in acciaio inox; due gruppi di raffreddamento aria ad espansione diretta per il raffreddamento delle celle di stoccaggio.

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NOTIZIE IN BREVE

EATON INVESTE NEL PROPRIO CENTRO COMPETENZE EMEA SITO IN ANNEMASSE/FRANCIA SUI RACCORDI, PER AUMENTARE LA PRODUTTIVITÀ E PER UNA MAGGIORE RAPIDITÀ DI PROTOTIPAZIONE

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aton ha investito nell’ampliamento dello stabilimento di Annemasse, nei macchinari per le lavorazioni e nel proprio centro EMEA sito in Annemasse/Francia per lo sviluppo dei raccordi. Il Centro EMEA , sviluppa, progetta, fabbrica e assembla raccordi per applicazioni idrauliche, pneumatiche e per la trasmissione dei fluidi, comprese quelle per il raffreddamento. L’investimento consentirà ad Eaton di soddisfare al meglio la domanda dei mercati che necessitano rapidità di prototipazione, configurazione, tempi di realizzazione e di consegna. La produzione in loco comincerà nel mese di gennaio 2013. “Il personale di Annemasse ha dimostrato eccezionali capacità

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ed è ora pronto per servire al meglio mercati di vari settori industriali che necessitano rapidità di prototipazione e tempi di consegna quali: industria del petrolio e del gas naturale, industria farmaceutica, cosmetica e della lavorazione alimentare. L’investimento è il simbolo dell’impegno da parte di Eaton verso il settore di mercato europeo della trasmissione dei fluidi e di come, noi di Eaton, siamo realmente interessati a potenziare il servizio che offriamo ai nostri clienti in Europa”, ha affermato Astrid Mozes, presidente di Eaton Hydraulics EMEA. Acquisita da Eaton nel gennaio del 2011, per completare e ampliare la gamma dei raccordi Eaton, la fabbrica di Annemasse possiede più di 46 anni di esperienza nel

campo degli innesti rapidi. La sua integrazione nel gruppo Eaton ha consentito al Centro di fare ricorso a capacità tecniche e a canali di distribuzione su scala mondiale. Queste nuove risorse hanno condotto Eaton a lanciare recentemente tre nuovi prodotti nel campo dei raccordi, si tratta delle serie seguenti: › MLFF, raccordi a disconnessione rapida con tenuta senza perdite, in acciaio inossidabile, per la trasmissione di fluidi idraulici in ambienti corrosivi › MLDB, raccordi a disconnessione rapida con tenuta senza perdite, in acciaio inossidabile per la trasmissione di fluidi › FFCUP, raccordi a faccia piana per connessioni sotto pressione senza perdite.

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NEWS

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PACK2GO EUROPE UNISCE L’EUROPA CONTRO I RIFIUTI AMBIENTALI

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el mese di novembre 2012 si è tenuto il primo incontro tra 15 delle organizzazioni leader nel settore della prevenzione dei rifiuti ambientali, riunitesi a Bruxelles per creare un nuovo Network Pan-Europeo che da ora in avanti condividerà le migliori pratiche in modo continuo e regolare. A partire dal 2014 questo gruppo alla ribalta indirà l’iniziativa “Puliamo l’Europa”, che si terrà annualmente. L’obiettivo sarà di coinvolgere tutti i cittadini europei per sensibilizzare il loro comportamento verso i rifiuti abbandonati per strada o in natura. La conferenza di Bruxelles è stata organizzata da Pack2Go Europe, un’associazione di aziende europee leader nel settore del packaging alimentare, con rappresentanti in tutti i maggiori paesi europei. L’associazione collabora regolarmente con il Foodservice Packaging Institute in Nord America. “I rifiuti gettati per strada sono una risorsa che finisce nel posto sbagliato. E’ importante comprendere meglio sia le problematiche comportamentali, sia la mancanza di infrastrutture che contribuiscono al loro impatto” ha affermato Tony Waters, Presidente di Pack2Go Europe, aggiungendo “Nonostante gli imballaggi alimentari non siano una componente predominante dei rifiuti, Pack2Go Europe intende impegnarsi con chiunque lavori per ridurre l’abbandono di rifiuti in natura. Tutti noi dobbiamo iniziare ad identificare pratiche chiare che possano essere utilizzate per aiutare l’Europa a fare ordine.” Il Commissario Europeo per l’ambiente, Janez Potočnik, è un grande sostenitore di questa iniziativa ed é desideroso di vedere la creazione della giornata “Puliamo l’Europa”, in concomitanza con una ampia revisione della politica europea sui rifiuti, prevista per il 2014. Tutte le organizzazioni presenti

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a Bruxelles (An Taisce, Der GrünePunkt (DSD), Fost Plus, Gemeente Schoon, Irish Business Against Litter, Keep Britain Tidy, Keep Scotland Beautiful, Keep Sweden Tidy, Keep Baltic Tidy, Keep the Archipelago Tidy Finland, Keep the Estonian Sea Tidy Estonia, Pro-S -Pack, OVAM Belgium, Nederland Schoon e Vacances Propres) sono pienamente coinvolte nel lancio di un Network europeo per la prevenzione dei rifiuti ambientali nel primo trimestre 2013. Nonostante non abbiano potuto presenziare alla conferenza di Bruxelles, anche le seguenti organizzazioni sono impegnate nel processo che porterà alla fondazione del Network – Interessegemeinschaft für eine Saubere Umwelt (IGSU)(Svizzera), Keep Denmark Tidy, Keep Norway Clean, Keep Wales Tidy, Let’s Do It! (organizzazione internazionale promotrice di giornate in stile “Puliamo il Mondo”), Naturschutzverband Deustschland (NABU) (unione per la conservazione della natura e della biodiversità in Germania), Tidy Northern Ireland e l’associazione delle autorità locali in Germania (VKU). Il meeting di novembre è stato l’evento catalizzatore per consentire al Commissario Potočnik di sostenere la prima vera opportunità per ogni paese europeo di cooperare per migliorare

nel lungo termine l’approccio al problema dei rifiuti ambientali. Le attività del Network dovrebbero comprendere la condivisione delle migliori pratiche, la creazione di programmi educativi e la produzione di documenti informativi. Pack2Go Europe sarà un socio fondatore della nuova organizzazione. “Con la costituzione di questo primo Network per la prevenzione dei rifiuti nell’ambiente, l’industria degli imballaggi alimentari vuole contribuire a contrastare questa importante problematica” ha spiegato David Schsler, un membro del Consiglio di Amministrazione di Pack2Go Europe. “Ammettiamo che questo è un problema anche dell’industria degli imballaggi ma non solo, è una questione che riguarda il comportamento dei consumatori. Tutti dobbiamo essere più coscienti delle nostre cattive abitudini per quanto riguarda la creazione di rifiuti.” “Gli imballaggi alimentari sono prodotti usando preziose materie prime quali la plastica o la carta ed è uno spreco non riutilizzare questi materiali – sia per la produzione di energia sia mediante il riciclaggio, operazioni che possono attivamente ed efficacemente allungare il ciclo di vita di un prodotto” dice Jan Schürmann, un altro membro del Consiglio di Amministrazione di Pack2Go Europe.

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NEWS

NOTIZIE IN BREVE

BENEO PRESENTA UNA SIGNIFICATIVA OTTIMIZZAZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO GRAZIE ALL’UTILIZZO DELL’ISOMALT NEL CUORE DELLE GOMME DA MASTICARE

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opo aver intensivamente testato l’ISOMALT BENEO nel cuore delle gomme da masticare, il BENEO-Technology Center ha potuto dimostrare che questo ingrediente è in grado di sostituire perfettamente il poliolo mannitolo, offrendo ai produttori di confetteria un’alternativa commercialmente allettante pur mantenendo la forma, la masticabilità e la consistenza della gomma. Le prove del BENEO-Technology Center si sono concentrate sulla sostituzione di una quantità di mannitolo fino al 5% - il dosaggio comunemente usato per il cuore delle gomme da masticare - col sostituto dello zucchero ISOMALT di BENEO e i risultati sono stati monitorati. Per la similitudine del profilo sensoriale e delle proprietà tecnologiche, l’ISOMALT si è dimostrato equivalente, se non superiore, al mannitolo in termini di lavorabilità e stabilità del prodotto finito, nonché di gusto e consistenza finali. Le prove hanno anche mostrato che, sostituendo il manni-

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tolo con l’ISOMALT, non è necessario apportare alcun cambiamento al processo. Maggiore stabilità del prodotto significa ottimizzazione del processo di produzione. Se si utilizza l’ISOMALT al posto del mannitolo, i risultati documentano che la solidità iniziale aumenta, rendendo il cuore della gomma da masticare più stabile. Con un cuore più stabile, si mantiene la forma della gomma, evitando deformazioni durante il processo di copertura. In aggiunta, usando l’ISOMALT nel cuore delle gomme da masticare, si riducono i tempi di condizionamento, favorendo l’ottimizzazione del processo di produzione. Le prove hanno mostrato che l’ISOMALT favorisce la lunga durata della solidità del cuore delle gomme allo stesso modo del mannitolo, garantendo il mantenimento della masticabilità e consistenza. La lunga esperienza di BENEO con l’ISOMALT, unitamente agli ultimi risultati, offre ai produttori un’alternativa commercialmente valida. L’ISOMALT

di BENEO è il solo sostituto dello zucchero derivato dalla barbabietola da zucchero e pertanto caratterizzato da un profilo dolcificante analogo a quello dello zucchero. Ha uno scarso potere igroscopico e migliora la shelflife della gomma da masticare. Inoltre, non è cariogeno e ha un basso indice glicemico e queste caratteristiche sono state di recente valutate positivamente dall’EFSA. Rudy Wouters, Vicepresidente del BENEO-Technology Center commenta: “I produttori sono alla continua ricerca di nuovi modi per migliorare l’efficienza e grazie ai risultati delle prove del BENEO-Technology Center, adesso ciò è possibile nella produzione del cuore delle gomme da masticare. L’ISOMALT, il sostituto dello zucchero di BENEO, offre un’allettante soluzione commerciale mantenendo la forma, la masticabilità e la consistenza della gomma. Il feedback che riceviamo dai clienti, esistenti e potenziali, mostra che, con questi risultati, siamo sulla strada giusta.”

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NEWS

NOTIZIE IN BREVE

UNA REALIZZAZIONE MOMBRINI il macello Fratelli Faccia a Ceva

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l nuovissimo macello Fratelli Faccia a Ceva si estende su una superficie di ben 15.000 mq, di cui ben 7.000 mq coperti, interamente pavimentati dalla Mombrini di Caravaggio, da anni leader indiscussa delle pavimentazioni per l’industria alimentare. In particolare nel settore della lavorazione delle carni, la scelta di una pavimentazione diviene fondamentale perché il lavoro possa venire svolto senza intoppi. In questi stabilimenti i requisiti più importanti che la pavimentazione deve soddisfare nelle varie fasi della lavorazione, sono quelli della non scivolosità e della lavabilità. Quando in poche ore affluiscono a un macello centinaia di capi di bestiame, ben si comprende come il ciclo della macellazione debba procedere in tutta sicurezza, igiene e velocità di esecuzione. Le maestranze addette alle varie fasi di lavorazione, soprattutto nella sala macellazione, devono potersi muovere senza la preoccupazione di scivolare. Inoltre, ma non meno importante, a fine lavorazione il pavimento deve essere pulito perfettamente e in tempi brevi. Il pavimento in Klinker, con sigillatura in resina epossidica, è quello che senza dubbio meglio risponde a entrambe queste esigenze. Nella sala di macellazione, in grado di lavorare 50.000 capi/anno, la pavimentazione riveste un’importanza fondamentale, soprattutto al piano superiore dove affluiscono i bovini provenienti dal grande bacino produttivo della pianura piemontese, le cui principali razze sono: Piemontese, Blonde d’Aquitaine, Limousine, Charolaise e loro incroci. Le fotografie qui allegate mostrano chiaramente che soprattutto nella sala di macellazione l’intervento di pulizia non è cosa da poco: la pavimentazione Mombrini – grazie anche al kit di pulizia appositamente studiato – torna come nuova in breve tempo dopo ogni ciclo lavorativo. Oltre alla sala macellazione, disposta su due piani, l’impianto è dotato di tutti gli altri reparti che garantiscono alle carni di giungere fresche e perfettamente lavorate fino al consumatore: • catena del freddo con tunnel di raffreddamento rapido carcasse a fine macellazione; celle per stoccaggio mezzene a 0°C (capacità kg 130.000); celle stoccaggio quarti a 0°C (capacità kg 50.000); cella per conservazione frattaglie a 0°C; cella per stoccaggio prodotti confezionati a 0°C; tunnel di congelamento rapido prodotti confezionati a -40°C; cella di stoccaggio prodotti confezionati a -20°C; cella per conservazione prodotti per lavorazione macinati a -4°C; cella conservazione trippe a 0 °C. - sala di sezionamento disosso e porzionato con capacità di

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20.000 kg/giorno per tagli anatomici sottovuoto e 18.000 kg/giorno per vaschette e porzionato in ATM. - Locali lavorazione macinati per la produzione di hamburger e tranci di macinato, confezionati in vassoi di polistirolo barrierati da confezionatrici ad ATM. - sala spedizione per carni in osso e confezionate, dotata di cinque bocche di carico. Solo una preventiva analisi del progetto di un impianto così complesso – unita a una grande esperienza in questo settore – può garantire che dopo la posa la pavimentazione sia all’altezza dei vari carichi di lavoro. Se è importante il materiale delle piastrelle, fondamentale è la loro posa e sigillatura, ma prima ancora il calcolo delle pendenze e il dimensionamento degli scarichi, nonché la realizzazione del massetto. Tutte operazioni interdipendenti che solo uno studio tecnico di grande esperienza può garantire pienamente: è

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il caso della Mombrini. Le sue pavimentazioni in Klinker antiacido sono presenti in Italia dal 1962 e proprio quest’anno l’azienda ha tagliato il notevole traguardo dei cinquant’anni di attività. Sotto la costante guida di Gianni Mombrini,

il fondatore, e del figlio, ingegner Carlo, ben 15 squadre di posatori garantiscono che il “sistema di pavimentazione Mombrini” sia sempre posato coniugando innovazione ed esperienza. Centinaia di clienti hanno dotato i loro impianti delle nostre pavimentazioni, dal settore lattiero-caseario al conserviero, dalla lavorazione delle carni a quella del pesce, dalla gastronomia al settore enologico, e così via… Proprio lavorando in tutti questi ambienti, alla Mombrini sappiamo bene che la pulizia dei nostri pavimenti è uno dei requisiti fondamentali. Anche al macello dei Fratelli Faccia la pensano allo stesso modo, proprio perché il rispetto dei requisiti previsti dalle leggi nazionali e dalle norme comunitarie è una garanzia prioritaria. Qui tutto il personale lavora per realizzare produzione igienicamente sicure, applicando quanto previsto dalle istruzioni di lavorazione e dal regolamento aziendale, curando l’impatto ambientale della propria attività, verificando il rispetto dei limiti di legge delle proprie emissioni e il corretto smaltimento dei rifiuti. Con l’adeguamento alla Direttiva IPPC ha attuato un sistema per la prevenzione e la riduzione integrata dell’inquinamento attraverso un sistema di monitoraggio periodico, persegue il rispetto dell’etica del lavoro sia curando l’idoneità degli ambienti di lavoro sia addestrando il proprio personale all’igiene ed alla sicurezza personale rifiutando prestazioni di lavoro, forniture o subforniture che possano presupporre lo sfruttamento dei lavoratori. Per rendere possibile l’attuazione della presente Politica per la Qualità, ogni anno si pone degli obiettivi pratici in tema di igiene, di riduzione delle anomalie e di miglioramento delle condizioni di lavoro. E la pavimentazione della Mombrini riveste un ruolo fondamentale per il raggiungimento di tutti questi obiettivi.

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La formula per la formazione in Automazione di B&R? Offerta formativa specialistica e standardizzata + Collaborazione con le Università e Centri di ricerca + Cooperazione con i Clienti, i Partner, le Associazioni… + tanta Passione!

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lla presenza delle maggiori cariche di B&R in Italia e della formazione di B&R nel mondo, affiancati da esponenti di prestigiosi istituti universitari, centri di ricerca, associazioni di settore e rappresentanze istituzionali, è stata presentata l’offerta formativa di B&R durante l’inaugurazione della Italian Automation Academy. Vocazione per la formazione “La qualità dei prodotti e l’evoluzione tecnologica continua sono necessarie per essere considerati tra i leader del mercato dell’automazione, ma in B&R crediamo si possa andare oltre. - Sottolinea Luca Galluzzi, Direttore Generale di B&R Automazione Industriale. - L’Automation Academy in Italia è stata pensata come una struttura dedicata alla formazione e rappresenta per noi un importante

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investimento. Crediamo che possa essere un contributo alla crescita della cultura dell’automazione in Italia e un valido aiuto nella fase di transizione tra la scuola e il mondo del lavoro.” La competenza tecnica è un punto d’orgoglio e la formazione continua e specialistica è da sempre presa molto sul serio in azienda, non solo per le centinaia di ingegneri che lavorano ogni giorno ai nuovi prodotti, o per quelli impegnati nel supporto tecnico o nello sviluppo di applicazioni con i clienti, ma anche per le stesse risorse commerciali e di marketing. Questa vocazione alla formazione si traduce innanzitutto nella presenza di formatori specializzati in azienda, in grado di formare - con corsi modulari, standardizzati e di provata efficacia – i clienti, i partner, i docenti e gli studenti di automazione. I partecipanti

ai corsi B&R in tutto il mondo assimilano facilmente i contenuti grazie alla formula dei corsi, concepita e affinata nel tempo dagli esperti in formazione presenti in azienda. Inoltre le sessioni di esercizi pratici, sempre affiancate alle parti teoriche, permettono di fissare e comprendere appieno i concetti applicandoli davvero. Formazione Interna: Engineering Camp Un altro forte indizio della propensione alla formazione di B&R è l’organizzazione interna chiamata Engineering Camp, una vera e propria scuola per i neo-assunti, di oltre quattro mesi e mezzo, dove i giovani ingegneri vengono formati per diventare esperti di automazione in vari settori industriali. Gli ingegnerei selezionati che portano a termine il corso hanno compe-

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tenze e livello formativo egualmente elevato in tutto il mondo, in modo da poter supportare i clienti al meglio in ogni Paese. Nelle tre sedi di formazione permanente in Austria, USA e Cina, dal 2006 a oggi sono stati completati oltre 30 corsi di studio. Il risultato? Centinaia di ingegneri, formati ad alto livello, in grado di affiancare i clienti in un mercato dove occorre innovare, realizzare soluzioni performanti ed efficienti con tecnologie all’avanguardia. Sinergie con le Università In tutto il mondo B&R ha rapporti di collaborazione, di formazione e di sviluppo congiunto di applicazioni di automazione. Questo consente un costante contatto con i giovani studenti di automazione, futuri tecnici e sviluppatori all’interno del variegato mondo dell’automazione. Gli studenti, grazie a queste collaborazioni, trovano l’applicazione reale di concetti ingegneristici appresi durante il loro corso di studi, pertanto B&R risulta un interessante punto di congiunzione tra l’università e il mondo del lavoro. L’attenzione alla formazione da parte delle istituzioni locali B&R è stata onorata di ospitare in sala anche Luigi Negrini, Assessore al Lavoro del comune di Rho, che si è detto quanto mai lieto di condividere un momento positivo (di investimento nel lavoro sul proprio territorio) in un periodo estremamente difficile per l’occupazione. Fatti e Persone dell’evento All’evento i partecipanti sono stati accolti dal Marketing & Communication Manager di B&R in Italia, Nicoletta Ghironi, che ha introdotto sul palco Luca Galluzzi, Direttore Generale italiano che ha fornito una panoramica sulla situazione aziendale sottolineando la necessità di investire in formazione. A seguire, sul palco è stato invitato Franz Enhuber, Automation Academy Director dell’headquarter

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I relatori della giornata (da sin. a des.): Nicoletta Ghironi (Marketing Communication Manager B&R Italia), Elmedin Seljimi (Trainer B&R Padova), Davide Poli (Educational Manager B&R Italia), Franz Enhuber (Automation Academy Director B&R), Luca Galluzzi (Direttore Generale B&R Italia), Roberto Menin (Laser & Arc Welding Technologies Manager, COMAU Robotics), Lorenzo Passaglia (Direttore Tecnico B&R Italia), Matteo Sartini (Professore UniBO e Responsabile LIAM), Antonio Visioli (Professore Associato UniBS), Enzo Marvaso (coordinatore di Rete Robotica a Scuola

austriaco, che ha spiegato cosa significhi per B&R fare formazione, introducendo il concetto di Automation Academy nel mondo. È stata poi la volta di Davide Poli, nuovo Educational Manager in Italia, che ha condotto gli astanti in un viaggio nella formazione targata B&R, alternandosi al microfono con gli ospiti provenienti dalle università di Brescia e di Bologna, con Lorenzo Passaglia, Direttore Tecnico italiano che hanno riportato interessanti casi di collaborazioni recenti tra B&R e le Università, per poi chiamare come relatore anche Roberto Menin, Laser & Arc Welding Technologies Manager di COMAU Robotics (Gruppo FIAT) che ha sottolineato come, essendo così attiva sul campo della formazione, è per la casa torinese molto importante trovare un fornitore come B&R che, oltre ad affiancarli con prodotti che soddisfano le esigenze del loro mercato e con il supporto tecnico/ applicativo, si dimostra il degno partner anche in ambito formativo. Infine, è intervenuto Enzo Marvaso, coordinatore di Rete Robotica a Scuola, il cui progetto è stato individuato come la migliore “buona pratica” della scuola italiana. Le scuole in rete nella provincia di Torino e sul territorio nazionale hanno l’obiettivo primario di veicolare la robotica nei curricula degli istituti tecnici e professionali. Grazie all’ingente investimento in la-

boratori di robotica e formazione in collaborazione con COMAU, il progetto Robotica è validato da 82 aziende del settore robotica e meccatronica con protocolli d’intesa con importanti partner istituzionali e con le principali Università e scuole italiane. A completare la sequenza di argomenti della conferenza, Nicoletta Ghironi è tornata sul palco a esporre come siano utili e necessari anche i rapporti di collaborazione con le associazioni, i centri di ricerca e i laboratori, per poi cedere il microfono di nuovo a Luca Galluzzi per le conclusioni e i ringraziamenti finali. A proposito di B&R B&R è un’azienda privata con quartier generale in Austria e sedi operative distribuite in tutto il mondo. Leader globale dell’automazione industriale, B&R combina le tecnologie più innovative con la miglior ingegnerizzazione dei prodotti per fornire soluzioni complete di automazione industriale, controllo di movimento, visualizzazione e comunicazione per una vasta gamma di settori industriali. Presente in Italia dal 1987, B&R ha saputo conquistare la fiducia dei più importanti costruttori di macchine italiani, i quali hanno sposato la filosofia e il prodotto B&R per rendere più innovativi, produttivi, sicuri, economici e qualitativamente eccellenti i propri impianti.

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USAID E DUPONT COLLABORANO CON IL GOVERNO ETIOPE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA ALIMENTARE a nuova partnership fornirà ai piccoli proprietari terrieri l’opportunità di accedere a semi di mais migliori e ad aumentare la produttività.

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Agenzia Statunitense per lo Sviluppo Internazionale (USAID) ha siglato nei giorni scorsi un Protocollo d’Intesa (MOU) con l’Etiopia e con DuPont per ottimizzare la coltivazione di mais attraverso un maggiore utilizzo di ibridi di mais e migliori condizioni di distribuzione e conservazione post raccolta. Il mais contribuisce in maniera significativa allo sviluppo sociale ed economico dell’Etiopia, fornendo lavoro, reddito e cibo. Questa collaborazione aiuterà più di 30.000 piccoli coltivatori di mais ad aumentare fino al 50 percento la loro produttività, e a ridurre di almeno il 20 percento le perdite post raccolta di mais. La partnership favorisce gli obiettivi di sviluppo agricolo e sicurezza alimentare fissati dal governo etiope e supportati da USAID attraverso Feed the Future, l’iniziativa del Governo Statunitense che si occupa della fame nel mondo e della sicurezza alimentare, e che fa parte del contributo degli USA alla Nuova Alleanza per la Sicurezza Alimentare e la Nutrizione. Rajiv Shah, amministratore di USAID, ha dichiarato, “Investire nei piccoli proprietari agricoli rimane un fattore cruciale per sbloccare lo sviluppo agricolo e trasformare le economie.”

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DuPont ha siglato una Lettera d’Intenti per lavorare con l’Etiopia nell’ambito della Nuova Alleanza del G-8. Dal maggio del 2012, ovvero da quando si è impegnata a collaborare con l’Etiopia, DuPont ha aumentato da 16.000 a 32.000 il numero di agricoltori che beneficeranno del suo sostegno. Questo investimento nello sviluppo agricolo da parte del settore privato contribuirà a migliorare la sicurezza alimentare sostenibile. James C. Borel, Executive Vice President di DuPont, ha commentato, “Per essere certi che tutte le popolazioni del mondo abbiano cibo a sufficienza, sarà necessario trovare soluzioni locali sostenibili e collaborazioni a nuovi livelli. La partnership tra USAID e DuPont con il governo etiope rappresenta un decisivo passo in avanti per aumentare la produttività dei Per ciascuno dei partner la stipula di questo Protocollo d’Intesa è un passaggio decisivo per implementare l’ impegno assunto nell’ambito della Nuova Alleanza del G-8. L’ impegno è di lavorare con l’obiettivo di incrementare la produzione agricola, aumentare il reddito degli agricoltori poveri e contribuire a sollevare 50 milioni di africani dalla povertà nei prossimi 10 anni. Annunciata dal presidente Obama al Summit G-8 del 2012, la Nuova al-

leanza è un’associazione unica tra i governi africani, i membri del G-8 e il settore privato per lavorare insieme in modo da accelerare gli investimenti in agricoltura per aumentare la produttività, il sostentamento e la sicurezza alimentare dei piccoli proprietari agricoli. DuPont investirà oltre 3 milioni di dollari nei prossimi tre anni per accrescere la produttività dei piccoli agricoltori in Etiopia, e per renderli capaci di produrre alimenti nutrienti per le loro famiglie e comunità. Feed the Future è il contributo degli USA a questo impegno globale, aiuta i paesi a sviluppare l’agricoltura con l’obiettivo di creare opportunità di crescita economica e commercio, in particolare per i piccoli agricoltori, molti dei quali sono donne. Feed the Future ha già aiutato 1.8 milioni di produttori alimentari ad adottare tecnologie migliorate o pratiche di management che possano generare raccolti resistenti, rese maggiori e più profitti. L’iniziativa, guidata da USAID, ha inoltre raggiunto quasi 9 milioni di bambini con programmi di nutrizione che possano prevenire e curare la malnutrizione e aumentare la sopravvivenza infantile..

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RIEDEL, IN MOSTRA AD AMBIENTE 2013, CELEBRA I 40 ANNI DI SOMMELIERS, LA LINEA DI CALICI CHE HA RIVOLUZIONATO IL MONDO DEL VINO Dal 15 al 19 febbraio 2013, la prestigiosa cristalleria austriaca ha presentato ufficialmente le ultime novità dedicate all’anniversario di Sommeliers

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n occasione di Ambiente, la Fiera internazionale legata al mondo della tavola, del regalo e del complemento, Riedel Glas Austria, leader mondiale nella produzione di bicchieri e decanter in cristallo e primo nella storia ad aver introdotto il concetto di funzionalità del calice, ha festeggiato i 40 anni di Sommeliers, presentando ufficialmente le special edition dedicate alla linea che ha cambiato per sempre il mondo del vino. Oltre alle edizioni speciali di Sommeliers – declinate in 3 diverse colorazioni che variano dal cristallo nero al rosso e trasparente - saranno presentati nuovissimi decanter dal design come sempre innovativo, frutto della creatività di Maximilian J. Riedel. Sommeliers fu ideata dal

professor Claus J. Riedel nel 1973, il quale, riconoscendo per primo come la percezione organolettica del vino fosse enormemente subordinata alla forma del bicchiere in cui esso veniva consumato, iniziò un lavoro di ricerca per creare uno stemware dal design rivoluzionario. Il risultato: una perfetta combinazione di funzionalità ed estetica declinata nella serie di calici da vino più apprezzata al mondo. Il concetto fu così introdotto a livello mondiale attraverso una linea di meravigliosi bicchieri da degustazione in differenti misure e forme. I calici della serie Sommelier, così come tutti i decanter firmati Riedel Glas Austria, sono prodotti artigianalmente in fine cristallo superiore, soffiati a bocca da esperti mastri

vetrai, uno a uno, presso lo storico stabilimento di Kufstein, Tirolo austriaco. Con Sommeliers ogni sorso di vino diventa una celebrazione, un’esperienza affascinante e decisamente unica.

UNI BRESCIA A PACKOLOGY CON SCSM Saranno presentati e sviluppati a Packology dai ricercatori dell´ASAP Service Management Forum, community di ricerca cui aderiscono oltre 50 aziende attivata da gruppi di ricerca afferenti alle primarie università di Bergamo, Brescia, Firenze e Politecnico di Milano, due dei principali temi futuri del service management in ambito manifatturiero. Nello specifico, il centro di ricerca sul Supply Chain & Service Management dell´Università di Brescia, presenterà all´evento per il settore del confezionamento e dell´imballaggio i risultati delle ricerche in tema di total cost of ownership e servitizzazione. Per quanto riguarda il primo tema, i ricercatori dell´Università di Brescia hanno sviluppato, per uno dei più importanti retailer europei, un modello per il calcolo del costo totale di possesso di elettrodomestici quali frigoriferi e lavatrici. Oggi sono pronti a raccogliere la sfida lanciata dal mondo dei beni strumentali sviluppando nuovi modelli per il calcolo del costo totale di possesso che favoriscano i produttori di macchine automatiche per il confezionamento e l´imballaggio

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nel supportare le scelte d´investimento dei loro clienti. Il secondo tema che sarà trattato e su cui ASAP vanta ormai un´esperienza decennale in termini di ricerca, formazione e progetti d´innovazione, è quello della cosiddetta servitizzazione: negli ultimi anni abbiamo assistito all´assottigliamento della linea di demarcazione tra prodotti e servizi; per continuare a fare profitti nei mercati maturi è necessario infatti che i produttori di macchinari valorizzino i servizi offerti ai clienti e sviluppino nuovi modelli di business che creino valore per tutti gli attori della filiera. Allo stesso tempo, per avere successo sui mercati globali è fondamentale mettere a punto servizi e reti di service che supportino i clienti ovunque essi si trovino in modo efficace ed efficiente. ASAP SMF è pronta ad affiancare i produttori di macchine automatiche per il confezionamento e l´imballaggio in queste nuove sfide.

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INAZ PREMIATA DA UNIONCAMERE PER GLI INTERVENTI A FAVORE DEI NEOGENITORI La società milanese si distingue per le buone prassi di conciliazione famiglia-lavoro, per l’attenzione al benessere in azienda e per lo sguardo rivolto all’ambiente. Linda Gilli: «Essere socialmente responsabili è importante soprattutto in tempi di crisi»

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n progetto Famiglia-Lavoro che aiuta i neogenitori con orari flessibili, lavoro a distanza, tutoring e una convenzione con un asilo nido vicino all’ufficio. Un sistema premiante per i dipendenti che tiene conto di produttività e qualità. Puntuali indagini interne su clima e benessere organizzativo in azienda. E infine, il coinvolgimento di tutti i 150 lavoratori nella scelta di dire basta alle bottiglie di plastica per aderire alla campagna “Imbrocchiamola” di Fondazione Cariplo. Sono state queste scelte a far rientrare Inaz, società milanese da sessantacinque anni attiva nel settore del software e servizi per amministrare e gestire le risorse umane, fra le 78 realtà premiate il 16 gennaio dalle Camere di Commercio lombarde nell’ambito dell’iniziativa “Imprese Responsabili”. L’obiettivo del premio è evidenziare e valorizzare le imprese “virtuose” che hanno compiuto scelte coraggiose in fatto di responsabilità verso i propri dipendenti, la società e l’ambiente. Inaz è attiva su tutti e tre questi fronti, spiega Linda Gilli, presidente e ad: «Da sempre siamo attenti alle relazioni fra le persone, al benessere in azienda, al coinvolgimento dei dipendenti nelle varie attività. La responsabilità sociale d’impresa per noi è una prassi da integrare nel lavoro di tutti i giorni e una cultura che diffondiamo con convegni, pubblicazioni e iniziative culturali». Una scelta in contro-

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tendenza rispetto al panorama generale delle imprese lombarde: la Camera di Commercio di Milano ha recentemente rilevato che un terzo di esse, a causa della crisi, ha ridotto o eliminato i suoi interventi di “corporate social responsibility”. «Ma investire in CRS –avverte sempre Linda Gilli– è un modo per gettare solide basi per il futuro, anche quando la congiuntura economica è difficile». Esempio lampante della filosofia di Inaz è il progetto Famiglia-Lavoro, che da alcuni anni consente alle neomamme (e ai neopapà) di conciliare vita lavorativa e familiare. Spiega ancora Linda Gilli: «In Italia per una donna avere un figlio comporta, nella quasi totalità dei casi, uno stop allo sviluppo professionale e retributivo che troppo spesso, poi, si trasforma in una vera e propria esclusione dal mondo del lavoro. È una perdita secca per la lavoratrice, per la sua famiglia e anche per l’azienda». Per contrastare questa tendenza, Inaz ha deciso di darsi un modello organizzativo che prevede orari flessibili, possibilità di lavorare a distanza in caso di emergenze familiari e impiego del part-time, il tutto coordinato dalla figura del “Facilitatore” che ascolta le

esigenze dei dipendenti e concorda con loro percorsi di aggiornamento e formazione al rientro dai congedi. Per Inaz si tratta di una scelta che paga: «Manteniamo all’interno dell’azienda risorse e competenze preziose –conclude Gilli–. I nostri dipendenti crescono personalmente e professionalmente e sono pronti e motivati a dare tutto il loro contributo, in un clima sereno e produttivo». Inaz Srl è una delle più importanti realtà italiane nella produzione software ed erogazione servizi per l’amministrazione del personale e la gestione delle risorse umane. Con una rete di agenzie e punti assistenza in tutta Italia, Inaz offre le sue soluzioni a più di 10mila clienti fra aziende, studi professionali, consulenti del lavoro e associazioni di categoria. Inaz, con il suo Centro Studi, è anche punto di riferimento per imprese e professionisti in tema di aggiornamento, consulenza e formazione. La sede centrale è in Viale Monza 268 a Milano.

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L’UNIVERSITÀ DI PARMA A PACKOLOGY L’ateneo della food valley sarà presente all’evento in programma dall’11 al 14 giugno per presentare le ultime ricerche di Cipack, il centro interdipartimentale per il packaging che investiga materiali innovativi, qualità e igiene per il confezionamento, impianti evoluti per il confezionamento alimentare e farmaceutico, impatto ambientale degli imballi. Il Centro Interdipartimentale per il Packaging, Cipack, dell’Università di Parma sarà uno dei protagonisti della sezione speciale di Packology dedicata a università e centri di ricerca italiani e stranieri che investigano e ricercano innovazioni nel

campo del confezionamento e dell’imballaggio. La fiera evento organizzata da Ucima e Rimini Fiera offrirà infatti a espositori e visitatori la possibilità di entrare in contatto e conoscere i risultati delle ultime ricerche portate avanti dai maggiori enti universitari e ricevere stimoli e idee da implementare industrialmente. Packology sarà infatti per 4 giorni la piazza d’incontro di tutti gli operatori professionali che a vario livello ruotano attorno al settore del confezionamento e dell’imballaggio. Il Cipack, istituito nel 2009, può contare sul lavoro di cinquantasei

professori e ricercatori dell’Università di Parma, due ricercatori e nove assegnisti dedicati esclusivamente al centro, che investigano sulle seguenti tematiche: materiali innovativi per il packaging, qualità e igiene nel confezionamento, impianti evoluti per il confezionamento alimentare e farmaceutico, impatto ambientale degli imballaggi. Il Centro ha ottenuto l’accreditamento della Regione Emilia Romagna ed è inserito nella Rete di Alta Tecnologia della Regione Emilia Romagna.

FEDERAZIONE ANIE: CAMBIO DI POLTRONA PER IL GRUPPO UPS A lberto Sciamè - Responsabile Vendite AC Power per il mercato italiano di Emerson Network Power - è il nuovo Presidente del Gruppo UPS. All’interno della realtà di AssoAutomazione, associazione aderente a Federazione ANIE, il Gruppo UPS rappresenta i costruttori di sistemi di continuità attivi in Italia che costituiscono oltre il 90% del mercato interno. Il nuovo Presidente è stato eletto nel corso dell’Assemblea del Gruppo UPS di AssoAutomazione tenutasi a Milano. Dopo le prime esperienze lavorative presso la Compagnia Elettrotecnica Italiana di Milano con mansioni di tecnico di progettazione di apparecchiature in corrente continua e successive mansioni presso alcune aziende del settore, nel 1985 entra in MGE - azienda del gruppo Schneider Electric - dove ricopre incarichi di Product Manager UPS di grossa potenza, Responsabile Marketing UPS e Responsabile Vendite Italia

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UPS. Dal 2000 ricopre l’attuale incarico. Nel 2011 il mercato domestico degli UPS ha registrato vendite per circa 166 milioni di euro e una crescita di un digit rispetto all’anno precedente. La ripresa successiva alla crisi del 2009 ha subito nel corso del 2012 un rallentamento e, anche per un mercato ormai abbastanza consolidato come quello dei gruppi di continuità, si prevede un trend in linea con quello degli altri settori industriali. Importante è il ruolo dell’export che vale circa il 60% del mercato totale delle imprese operanti in Italia. “Sono entusiasta di presiedere il Gruppo UPS di AssoAutomazione, gruppo storico dell’Associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato nazionale e che continua a crescere malgrado diverse operazioni di acquisizione e accorpamento tra aziende - ha dichiarato

Alberto Sciamè è il nuovo Presidente del Gruppo UPS di ANIE/AssoAutomazione

Alberto Sciamè - Il futuro si prospetta certamente complesso, come per tutti i settori industriali in Italia, ma vi sono alcuni sviluppi legati principalmente ai moderni concetti di smart community che vedono la tecnologia dell’UPS centrale rispetto alla crescente esigenza di continuità elettrica legata alla necessità di trasferire, accumulare e rendere sicura una mole sempre maggiore di dati.”

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ANIE CONFINDUSTRIA:MAURIZIO MANFELLOTTO ALLA PRESIDENZA DI ASSIFER L'Associazione, aderente a Federazione Anie, rappresenta l’industria ferroviaria nazionale, riunendo oltre 90 aziende ferroviarie di grandi, medie e piccole dimensioni, attive nel settore della fornitura, progettazione, produzione, manutenzione e ristrutturazione di sistemi di trasporto ferroviario, di sottosistemi e relative apparecchiature. Con i tre settori di specializzazione Materiale Rotabile, Segnalamento e Tlc ed Elettrificazione, le aziende associate, con oltre 14.000 addetti diretti ed un fatturato di oltre 3 Mld di euro, rappresentano oltre l’80% del mercato nazionale del settore ferroviario. Laureato in ingegneria navale e meccanica al Politecnico di Napoli, Manfellotto comincia la sua attività nel 1978 nell’Italcantieri (oggi Fincantieri) di Trieste presso l’ufficio tecnico della divisione militare, prima come responsabile della progettazione e poi come project manager. Nel 1985

entra in Ansaldo Trasporti come project manager e prosegue la sua esperienza guidando la struttura di planning e cost control della direzione segnalamento, assumendo successivamente la responsabilità della gestione commesse e approvvigionamenti, incarico che continua a ricoprire dal 1996 al 2006 nella nuova Ansaldo segnalamento ferroviario. Dal 2007 è direttore del business segnalamento Italia. Dal 1 gennaio 2010 è presidente standard products & platform di Ansaldo STS e dal 1 settembre 2011 amministratore di Ansaldobreda spa. “Le aziende di Assifer – ha dichiarato l’ingegner Manfellotto – sono in grado di esprimere prodotti e sistemi ad elevati standard innovativi e competitivi a livello internazionale. L’industria italiana può fornire il necessario contributo per disegnare quel Piano di servizi dei trasporti, auspicato sia dall’utenza che dal-

Maurizio Manfellotto, amministratore delegato di Ansaldo Breda spa, è stato nominato presidente di ASSIFER.

le aziende per recuperare il gap rispetto alla media europea in ambito urbano, regionale e nazionale. Lo sviluppo di questo piano potrebbe inoltre essere un importante strumento anticongiunturale di rilancio dell’economia, attraverso una efficace cooperazione tra il governo nazionale, le società di gestione e di servizio di trasporto e l’industria fornitrice”.

ANIE CONFINDUSTRIA: - 10% LA PRODUZIONE INDUSTRIALE NEL 2012 Il Presidente Gemme: “Quadro macroeconomico incerto anche a inizio 2013” Secondo i dati diffusi dall’ISTAT, l’industria italiana delle tecnologie, Elettrotecnica ed Elettronica, rappresentata da ANIE Confindustria ha registrato anche a dicembre 2012 un andamento negativo nei dati di produzione industriale. A dicembre 2012, nel confronto con lo stesso mese del 2011, l’Elettrotecnica ha sperimentato una flessione della produzione industriale del 6,8%; l’Elettronica dello 0,3% (-7,0% la corrispondente variazione nella media del manifatturiero nazionale). Nel confronto congiunturale le due macroaree registrano andamenti disallineati. A dicembre 2012, nel confronto

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con novembre 2012, l’Elettrotecnica ha evidenziato un moderato incremento dei livelli di attività industriale (+1,6%). L’Elettronica ha, invece, confermato una sostanziale stabilità (+0,1% la corrispondente variazione nella media del manifatturiero nazionale). Nella media del 2012, nel confronto con l’anno precedente, l’Elettrotecnica ha segnato un risultato cumulato annuo negativo del 10,0%; l’Elettronica del 3,0% (-6,9% la corrispondente variazione nella media del manifatturiero nazionale). “A dicembre 2012 il dato relativo alla produzione industriale ha confermato la lunga e ininterrotta serie negativa iniziata nei primi mesi dell’anno” – ha dichiarato il Presidente di ANIE Confindustria, Claudio Andrea Gemme – “Guardando all’intero anno, il

2012 chiude per l’Elettrotecnica e l’Elettronica italiane con una riduzione dei livelli di attività vicina al 10%. Per effetto della prolungata fase recessiva rimangono ampi spazi di capacità produttiva inutilizzata, con conseguenze rilevanti su volumi e margini delle imprese.” “Cresce il rischio” – conclude il Presidente ANIE – “di disperdere importanti tasselli delle competenze tecniche e specialistiche di eccellenza di cui l’industria nazionale è espressione. A inizio 2013 il quadro macroeconomico continua a essere caratterizzato da una elevata incertezza. Alla forte debolezza del mercato interno si affianca la difficile congiuntura internazionale, che non consente al canale estero di compensare pienamente la fragilità della domanda nazionale.”

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ASSOFOODTEC: ANDREA SALATI CHIODINI NUOVO PRESIDENTE DEL COMPARTO COSTRUTTORI AFFETTATRICI TRITACARNE E AFFINI

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ndrea Salati Chiodini, titolare con i fratelli della società Minerva Omega Group di Bologna, è stato eletto alla guida del comparto Costruttori Affettatrici, Tritacarne e Affini di Assofoodtec (Associazione italiana costruttori macchine, impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare, federata ANIMA). Andrea Salati Chiodini succede nella presidenza a Nicola Marzaro. Nato a Bologna nel 1962, Andrea Salati Chiodini entra nell’azienda di famiglia nel 1981, iniziando da un’esperienza diretta nella produzione, che gli consente di approfondire tutte le problematiche relative alle macchine per la lavorazione degli alimenti. Dal 1992 è responsabile del reparto Ricerca e Sviluppo di Minerva Omega Group, contribuendo a sviluppare nuovi macchinari che rappresentano un’eccellenza dal punto di vista della sicurezza e della tecnologia. Minerva Omega Group nasce a Bologna nel 1945 per iniziativa di Mario Chiodini ed è diventata negli anni un’azienda leader nella produzione di un’ampia gamma di macchinari e soluzioni per i processi alimentari e per il confezionamento. Oggi Minerva è un’azienda di famiglia a dimensione mondiale, che esporta oltre il 70% della produzione e rappresenta una delle punte di eccellenza del Made in Italy.

“Sono molto onorato della nomina – ha dichiarato Andrea Salati Chio-

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una ripresa che stenta ad arrivare, per cui diventerà sempre più importante per le aziende italiane guardare ai mercati esteri: medio oriente, area russa, estremo oriente. I plus su cui dobbiamo puntare sono la qualità, la sicurezza e il rispetto dell’ambiente dei nostri prodotti. Fuori dall’Europa la qualità italiana è un concetto ancora forte, mentre purtroppo nel nostro paese spesso si fanno scelte orientate solo al risparmio, oppure si rinuncia a rinnovare perché è ancora forte la paura di investire”. Andrea Salati Chiodini, Presidente del comparto Costruttori Affettatrici, Tritacarne e Affini di Assofoodtec

dini. – Mi impegnerò innanzitutto per contrastare la concorrenza sleale e favorire il riconoscimento dell’eccellenza dei prodotti italiani. Dobbiamo puntare non tanto su una modifica della legislazione – già molto avanzata dal punto di vista della sicurezza – ma piuttosto intensificare i controlli sulla qualità e la rispondenza alle norme dei prodotti importati, e sulla valorizzazione del prodotto italiano. Molto importante la diffusione della cultura dell’utilizzo di apparecchiature conformi alle normative sulle sicurezze”. Necessità tanto più impellenti se si considera l’attuale situazione economica, che ha visto nel 2012 un periodo di sostanziale stasi sul mercato italiano ed europeo. “Le previsioni per il 2013 parlano di

ANIMA - Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine - è l’organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 193.000 addetti per un fatturato di oltre 43 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 53% (dati riferiti al preconsuntivo 2011). ASSOFOODTEC – Associazione italiana costruttori macchine, impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare - Assofoodtec, che si compone di sei realtà associative di grande e consolidata rappresentatività settoriale, si propone agli operatori internazionali come l’interlocutore più qualificato per conoscere quanto di meglio possa offrire l’industria italiana nel campo delle macchine, impianti e attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione.

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NASCE IL FOOD MANAGER, COMPETENZE TECNICHE E GESTIONALI PER DARE COMPETITIVITÀ ALLA FILIERA ALIMENTARE Al via il 21 gennaio all’Università Liuc di Castellanza (Varese) un master per formare figure che uniscano alle competenze di tecnologia alimentare l’indispensabile preparazione manageriale sempre più richiesta dalle aziende. Whirlpool EMEA avrà il ruolo di premium partner.

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uperare le barriere di competenza per ridare competitività alle aziende della filiera alimentare. Nasce con questo intento il Master in Food Management, che partirà il 21 gennaio all’Università Carlo Cattaneo Liuc di Castellanza e che punta a formare nuovi profili professionali di tecnici e manager dei processi dell’industria alimentare con una preparazione più ampia e trasversale alle diverse aree funzionali. Il Master è nato dall’esigenza manifestata, sia dalle aziende alimentari sia dalle aziende che sono coinvolte, a vario titolo, nella filiera dell’industria alimentare, di disporre di figure in grado di superare le barriere di competenza fra i tecnici (tecnologi alimentari, chimici, biologi) e i manager operanti nella filiera delle produzioni alimentari industriali. «Il bisogno di figure che uniscano alle competenze tecniche conoscenze manageriali è sempre più avvertito –dichiara Mauro Piloni vice president global Advanced Development di Whirlpool–; quando si parla di food stream non si può immaginare un processo seg-

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potremo completare e potenziare le professionalità del nostro Centro Globale di ricerca e sviluppo sul cibo nel sito di Cassinetta di Biandronno, consapevoli che una sinergia sempre più forte tra le due aree sia un elemento chiave per la competitività del settore».

Mauro Piloni vice president global Advanced Development di Whirlpool

mentato e privo di comunicazione fra i singoli momenti. Per questo, come azienda leader nel mondo degli elettrodomestici e attore nella filiera alimentare, puntiamo ad avere tra le nostre professionalità profili in grado di valutare l’impatto di scelte tecniche in termini di competitività economica. Si tratta di un passaggio con cui

Il Master, in collaborazione con l’Associazione italiana di tecnologia alimentare e il patrocinio del Consiglio dell’Ordine nazionale dei tecnologi alimentari, si articola in cinque aree tematiche: gestione strategica dei prodotti alimentari, performance economico-finanziarie, politiche di prodotto nel food, industria alimentare e consumer science e competenze trasversali. Il comitato scientifico è composto dai seguenti docenti: Giuseppe Toscano (Pricing & Costing – Università Carlo Cattaneo - LIUC), Sebastiano Porretta (SSICA - Parma), Fernando Alberti (Strategia – Università Carlo Cattaneo - LIUC) e Annamaria Vinci (Pricing & Costing – Università Carlo Cattaneo LIUC). Nel panel di aziende figurano, in qualità di sponsor, Autogrill, Illy e Peroni.

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RISULTATI ANNO 2012 DEL GRUPPO

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erformance molto buone nonostante un contesto economico difficile › Fatturato: +5,1% › Utile netto parte del Gruppo: +5,6% › Free cash flow: +20% › Dividendo: +7,5%, 1,00 € per azione Rafforzamento continuo e autofinanziato delle posizioni del Gruppo › Nuove economie: 38% delle vendite nel 2012 contro il 35% nel 2011 › Crescita esterna: 4 operazioni annunciate nel 2012 In occasione della chiusura dei conti 2012, Gilles Schnepp, Presidente Direttore Generale di Legrand, ha commentato i risultati, i fondamentali del gruppo e gli obiettivi. Performance finanziarie 2012 solide malgrado un contesto economico complessivamente poco promettente, le solide performance del 2012 hanno ancora una volta dimostrato la qualità del modello economico autofinanziato di Legrand e la capacità del gruppo di creare valore nel tempo: › il fatturato ammontava a 4,5 miliardi di €, in aumento del 5,1% in totale (con vendite nelle nuove economie in crescita del 13,5%), grazie all’ampliamento del perimetro legato alle acquisizioni, che hanno contribuito nell’ordine del 4,5%

alla crescita totale del gruppo, e all’effetto cambio, pari al +1,9%. L’evoluzione organica (1) delle vendite ammontava invece al -1,4%; › il risultato operativo aggiustato ammontava a 874 milioni di €, ossia il 19,6% del fatturato (19.9% acquisizioni escluse), illustrando la qualità delle posizioni commerciali di Legrand, il controllo dei suoi prezzi di vendita, l’efficienza della sua politica di miglioramento continuo della produttività e la sua capacità di adattamento; › il free cash flow ha raggiunto i 627 milioni di €, per rappresentare il 14,0% delle vendite, grazie alla buona performance operativa e alla gestione attenta dei capitali impiegati. Alla luce delle realizzazioni del 2012, e in particolare di un utile netto di 506 milioni di € -il più alto valore storico -, il Consiglio di Amministrazione proporrà all’approvazione dell’Assemblea Generale degli azionisti il versamento di un dividendo di 1,00 € per azione, in aumento del 7,5% e pagabile il 3 giugno 2013 (2). Rafforzamento continuo e autofinanziato delle posizioni del Gruppo Nel corso del 2012, Legrand ha atti-

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vamente portato avanti il suo sviluppo autofinanziato e ha rafforzato le sue posizioni di mercato grazie a: › numerosi lanci di nuovi prodotti, sia nelle economie nuove sia negli Stati Uniti o in altri Paesi maturi; › quattro acquisizioni di società che vantano posizioni di primo piano o competenze tecnologiche su mercati promettenti. Più in generale, Legrand ha rafforzato nel corso del 2012 le sue posizioni nelle nuove economie, il cui fatturato rappresenta il 38% delle vendite rispetto al 35% nel 2011, ma anche negli Stati Uniti, che nel 2012 sono diventati il secondo maggior Paese contributore del fatturato del Gruppo. Nuovi segmenti di mercato rappresentano a loro volta il 25% del fatturato del Gruppo nel 2012, contro il 22% nel 2011. Legrand intende proseguire con tale dinamica anche nel 2013, portando avanti i suoi sforzi di innovazione e la sua strategia di crescita esterna, in particolare nei mercati e segmenti più promettenti e, in tale ottica, ha recentemente annunciato l’acquisizione di Seico, leader saudita delle canalizzazioni metalliche industriali.

PARTE DALL’INDIA LA CAMPAGNA PROMOZIONALE UCIMA 2013 L’Unione dei Costruttori Italiani di Macchine Automatiche per il confezionamento e l’imballaggio sarà impegnata nei prossimi mesi nella promozione internazionale del settore partecipando ad alcuni importanti appuntamenti fieristici e organizzando missioni imprenditoriali nei principali mercati esteri Prenderà il via il 23 febbraio al Printpack India di New Delhi, la campagna promozionale 2013 di Ucima, l’associazione nazionale dei costruttori italiani di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio. Le insegne dell’associazione svetteranno fino al 28 febbraio all’importante fiera indiana attraverso uno stand di rappresentanza dove verranno accolte le aziende italiane in vista e raccolte le richieste della clientela indiana. Qualche settimana dopo Ucima sarà in Sud Africa, a Johannesburg, dove, alla fiera Propak Africa (12-15 marzo), organizzerà assieme ad ICE la partecipazione in collettiva di 13 aziende italiane. Sarà

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poi la volta della Russia. Dal 18 al 22 giugno una collettiva di aziende italiane rappresenterà le tecnologie made in Italy a Rosupack, la fiera moscovita più visitata dagli operatori russi del settore. Negli stessi giorni, l’Associazione sarà presente assieme ad ICE alla fiera messicana Expo Pack Mexico. In fiera, oltre ad uno stand istituzionale a servizio delle aziende italiane e dei visitatori, Ucima organizzerà un simposio tecnologico dove saranno presentate le ultime innovazioni tecnologiche delle aziende italiane. Dal 17 al 19 luglio, poi, Ucima parteciperà alla fiera cinese Propak China organizzando la partecipazione di tutte le aziende italiane. Dalla Cina volerà poi negli Stati Uniti, dove dal 23 al 25 settembre si terrà Pack Expo Las Vegas, appuntamento fieristico sempre più importante per la clientela nordamericana. Oltre alle fiere, Ucima organizzerà anche alcune missioni imprenditoriali in Italia e nei maggiori mercati di export, primo fra tutti la Cina.

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IL PRODOTTO ALIMENTARE

A FRUIT LOGISTICA LA LINEA VERDE INCREMENTA L’EXPORT BATTAGLIOLA: “ESPORTIAMO LA FRESCHEZZA MADE IN ITALY”

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ll’ultimo giorno di Fruit Logistica Giuseppe Battagliola – presidente de La Linea Verde S.p.A. – commenta positivamente la partecipazione alla fiera internazionale: ”Abbiamo ricevuto in stand numerosi buyer stranieri interessati alla nostra realtà. In particolare abbiamo avuto incontri importanti e fattivi con esponenti della GDO Russa ai quali è stata presentata la gamma delle insalate fresche pronte DimmidiSì per il loro mercato che è nostro timone per le strategie export 2013”. La Russia: questo il nuovo obiettivo de La Linea Verde. L’azienda di Manerbio (BS) ha individuato nel settore delle insalate di IV gamma un’area di business dalle altissime potenzialità di sviluppo sul territorio Moscovita, e non solo, in cui si è verificata un’”esplosione” del comparto nell’ultimo anno. E’ di pochi giorni fa infatti l’ingresso ufficiale de La Linea Verde nel mercato russo portando a quota tre il numero di investimenti importanti fatti da La Linea Verde sul piano dell’export (2008 Navarra, 2012 Austria). La modalità, in perfetto “stile La Linea Verde”, segue il successo dei due precedenti progetti esteri: identificazione di un partner locale che condivida gli alti standard qualitativi e la propensione all’innovazione per avviare una collaborazione che sia di reciproco beneficio. Vegetoria è la società con la quale La Linea Verde ha avviato questo primo progetto di penetrazione del mercato russo. Una realtà locale giovane e attiva sia nella produzione, sia nell’importazione, attraverso la quale l’azienda italiana prevede di importare,

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nell’arco dei prossimi sei mesi, prodotti a marchio DimmidiSì dall’Italia per poi avviare, nella seconda metà del 2013, uno stabilimento per la produzione in loco di insalate di IV gamma, con un’ipotesi di fatturato pari a 10 mio nel primo anno di attività. “Un obiettivo ambizioso – commenta Massimo Bragotto, direttore commerciale – che ci vogliamo porre come sfida, certi degli incoraggianti risultati delle nostre indagini di mercato da cui risulta che il settore delle insalate fresche pronte è in netta espansione, che il segmento è percepito come status symbol dai moscoviti e, infine, che la concorrenza in loco ad oggi è realmente bassa. Inoltre il nostro è un prodotto italiano, questo ci garantisce di rientrare a pieno titolo nel settore d’eccellenza del Made in Italy, un valore aggiunto agli occhi del consumatore straniero, senza dubbio”. Per questo motivo tutti i pack destinati al mercato russo sono realizzati

in cirillico, ma con riferimenti tematici e di colore alla bandiera italiana oltre, ovviamente, a riportare il brand DimmidiSì nella sua forma iconografica originale. Ultimo punto chiave per la buona riuscita dell’operazione commerciale è la posizione strategica di Vegetoria che, fra Mosca e Pietroburgo, copre un’area popolata da circa 20 milioni di persone, nonché potenziali consumatori. “Essere stati qui a Fruitlogistica – conclude il Presidente - è stato fondamentale per consolidare ulteriormente la partnership appena avviata sul territorio russo, nel quale vogliamo importare la freschezza made in Italy e il nostro know-how, iniziando con la IV gamma e, in futuro, speriamo anche altre categorie di prodotto”.

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IL PRODOTTO ALIMENTARE

COOP E IPERCOOP TOSCANE HANNO SCELTO PASTA TOSCANA INTEGRALE CON OMEGA 3

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roprio in questi giorni ha preso il via la distribuzione nei supermercati Coop e Ipercoop toscani del brand aretino Pasta Toscana Integrale con omega 3. La pasta del “cuore” arriva sugli scaffali proprio in tempo per festeggiare il prossimo San Valentino con il suo pieno di fibre, vitamine, Sali minerali e Omega 3 (dall’aggiunta di farina di lino). Spaghetti, penne, fusilli, farfalle, tortiglioni sono i formati più amati e apprezzati dal pubblico di tutto il mondo. Proprio per questo Pasta Toscana li ha scelti per la realizzazione della sua linea Pasta Toscana Integrale con Omega 3 che da questa settimana sarà disponibile anche sugli scaffali di Coop e Iperco-

op, a dimostrazione della crescente attenzione che la grande distribuzione e il pubblico rivolgono all’alimentazione di qualità. Un accordo annunciato tempo fa, che oggi diventa finalmente realtà e che Pasta Toscana annuncia con estremo piacere a tutti i consumatori che in questi mesi hanno inviato molteplici richieste all’azien-

da: “Lo scopo principale del progetto intrapreso con Coop, partner ideale perché attenta alle tematiche concernenti la sana alimentazione, è andare incontro alle esigenze dei consumatori, che sono sempre più attenti alla qualità dei prodotti che servono sulle loro tavole delle loro famiglie e consapevoli del fatto che coniugare gusto e salute oggi è possibile”, dichiara Maurizio Marchesi di Pastificio Fabianelli. La distribuzione di questo prodotto 100% toscano è iniziata nei supermercati Coop di grande superficie e negli ipermercati Ipercoop delle province di Firenze, Prato, Pistoia, Pisa e Arezzo, nella certezza che a breve sarà diffusa anche nelle altre province della Regione.

RUMMO PORTA A IDENTITA’ GOLOSE DUE NUOVI FORMATI DI PASTA CREATI NEL RISPETTO DELLA TRADIZIONE

Una ricetta al giorno dello chef DAVID GALANTINI del ristorante AMBROSIANO per esaltare l’eccezionale tenuta alla cottura della pasta a Lenta Lavorazione®

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edele al tema del valore del rispetto scelto per la nona edizione del congresso, a Identità Golose 2013 il pastificio RUMMO presenta due nuovi formati di pasta, due novità create nel rispetto della tradizione e dei tempi lenti della natura che proteggono materie prime di alta qualità lavorate con il metodo esclusivo della Lenta Lavorazione®: il Candelotto e il Paccherotto che, insieme all’ormai famoso Fusillotto, formato unico e inimitabile, verranno cucinati dallo chef David Galantini. Tre differenti ricette, una per ogni giornata, che sapranno esaltare l’eccezionale tenuta alla cottura certificata. Parte della nuova linea denominata UN SOL BOCCONE, i nuovi formati sono ideali per finger food e

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‘fuori casa’, ma soprattutto rispondono alle esigenze dei palati di donne e bambini. Approdato a Milano direttamente dal Golden Palace, hotel 5 stelle lusso nel centro di Torino, Galantini è oggi lo chef dell’omonimo ristorante inaugurato lo scorso 14 novembre al primo piano de Il Caffè Ambrosiano in via Orefici 10 a due passi da piazza del Duomo. Le tre ricette proposte appartengono ad una cucina tradizionale rivisitata come lo stesso Galantini sostiene: “Secondo la mia filosofia gastronomica in un piatto non ci devono essere più di quattro ingredienti. E preparo tutto a mano, con soli prodotti di prima scelta”. Fusillotti RUMMO Lenta Lavorazione® alla crema di lemongrass lavo-

rati con mezzo bicchiere di cognac, fumetto di pesce e panna; Candelotti cotti nell’acqua di pomodoro raccolta per 24 ore con passata di San Marzano, di datterino e concasse di ramato crudo e Paccherotti con mousse di scampo e gamberone rosso Sicilia crudo. RUMMO Lenta Lavorazione® condivide lo spazio al congresso con Agenzia Lombarda, specializzata nella vendita all’ingrosso per retail e canale HoReCa, e con Amaro Lucano per il quale lo chef ha ideato un dolce ad hoc per la manifestazione.

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IL PRODOTTO ALIMENTARE

SALUMIFICIO PEDRAZZOLI AL BIOFACH 2013 Dal 13 al 16 febbraio, Salumificio Pedrazzoli sarà presente a BioFach, la grande fiera mondiale sul biologico di Norimberga.

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uest’anno l’azienda mantovana – leader in Italia nella produzione di salumi biologici – parteciperà all’appuntamento più importante dell’anno all’interno dello stand collettivo di oltre 800 metri quadrati gestito da CCPB e Consorzio Il Biologico. Salumificio Pedrazzoli si presenta a questo nuovo appuntamento con la vetrina internazionale per eccellenza del biologico con le referenze della Linea PrimaVera Bio, specialità gourmet e prelibatezze dedicate a coloro che amano assaporare prodotti bio ricercati che si distinguono per le caratteristiche di alta qualità. È nel 1996 che Salumificio Pedrazzoli ha scelto coraggiosamente, il percorso del biologico. La scelta del ciclo chiuso biologico riguarda sia l’agricoltura sia la zootecnia, con un allevamento certificato di proprietà della famiglia che alleva oltre 10.000 suini secondo le prescrizioni del biologico, che prevedono ampi spazi, lettiera su paglia, alimentazione con materie provenienti da agricoltura biologica, divieto di utilizzo di OGM e sottoprodotti realizzati mediante procedimenti chimici. I prodotti inseriti nella Linea Primavera (la linea bio di Pedrazzoli) sono idonei per tutti coloro che hanno problemi di intolleranze alimentari: gli ingredienti impiegati sono esclusivamente di origine naturale, privi di glutine e senza aggiunta di derivati del latte. L’alta qualità di questi prodotti Made in Italy è garantita a partire dalle materie prime impiegate, le carni suine biologiche, sinonimo di regionalità e tipicità dei prodotti.

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Il Target della linea Primavera è un cliente esigente che acquista i prodotti perché non sono solo buoni ma anche sani e realizzati nel rispetto della salvaguardia dell’ambiente e della salute. “Si tratta di un consumatore colto, attento e sensibile a se stesso e agli altri che abita generalmente in città, interessato più alla qualità che alla quantità del cibo. Sempre alla ricerca di prodotti realizzati seguendo regole naturali, consapevole che l’acquisto di prodotti bio è anche un’azione eticamente corretta per supportare una crescita sostenibile dell’intero sistema, il nostro consumatore tipo apprezza i nostri prodotti biologici, perché frutto di un processo e di una lavorazione senza additivi chimici, e perché ottenuti grazie ad un procedimento unico nel suo genere, ad oggi non ancora eguagliato da nessuna altra azienda in Italia” afferma Elisa Pedrazzoli – Direttore Commerciale estero Salumificio Pedrazzoli. I prodotti della Linea Primavera Bio di Salumificio Pedrazzoli vengono esportati in Germania, Francia, Inghilterra e nei Paesi Scandinavi. Tra i mercati emergenti la Russia, il Giappone e la Svizzera. Riconoscimenti ottenuti nel settore Nel 1996 il Salumificio Pedrazzoli ha ottenuto la certificazione di azienda controllata biologica tramite l’Istituto Consorzio Controllo Prodotti Biologici di Bologna, organismo di controllo e certificazione riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura e Foreste. La particolare attenzione alla lavorazione dei prodotti e all’esigenza di rispondere in maniera puntuale alle

richieste del mercato ha portato il Salumificio Pedrazzoli a realizzare prodotti – sia per la linea tradizionale che per la linea biologica – per i Celiaci che hanno portato l’azienda ad essere inserita nell’iscrizione al Prontuario dei Celiaci. Nel 1998 Salumificio Pedrazzoli ha ottenuto durante la fiera tedesca Biofach il premio dedicato alla qualità e innovazione per il Prosciutto di Parma da agricoltura biologica. Nel 2010 inoltre Elisa Pedrazzoli ha ricevuto il Premio Giovane Imprenditore, riconoscimento riservato a titolari o dirigenti d’impresa under 40, in occasione del Premio Impresa Ambiente 2010, per le sue capacità manageriali e gestionali, per la sua dedizione e soprattutto per la sua puntuale attenzione alla ricerca e all’innovazione per uno sviluppo aziendale eco-sostenibile..

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IL PRODOTTO ALIMENTARE

NASCE IL ROAST BEEF CLUB Una mappa dei locali e delle attività commerciali dove poter gustare o acquistare le carni bovine promosse da Eblex

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partire dal mese di febbraio tutti i locali e le attività commerciali d’Italia che utilizzano la rinomata carne di manzo promossa da Eblex, l’Ente che sostiene l’industria inglese delle carni, saranno immediatamente riconoscibili da un logo che li identificherà. E’ nato infatti il primo Roast Beef Club d’Italia, l’associazione che riunisce le macellerie, i punti vendita specializzati e i ristoranti che, da nord a sud della penisola, vendono o prevedono nei loro menù il beef d’oltremanica. Alla base di questo progetto tutto made in England, c’è il desiderio da parte dell’Ente inglese di soddisfare la richiesta del consumatore italiano di dove poter comprare o mangiare la pregiata carne bovina. Il beef Eblex è, di fatto, presente sul mercato italiano da molti anni e, proprio in virtù della domanda sempre maggiore, si è reso necessario organizzare un vera e propria mappa dei luoghi di consumo e di vendita di questo prodotto. Il Roast Beef Club è quindi innanzitutto una “bussola” a disposizione del consumatore italiano: basterà infatti collegarsi a uno dei due siti della società (www.eblex.it o www.carneper-

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fetta.it) per consultare l’elenco dei nominativi e degli indirizzi degli aderenti all’iniziativa ed orientarsi nella ricerca della qualità. “Riunire in un unico Club tutti i clienti e gli amici di Eblex – spiega Jeff Martin rappresentante Eblex in Italia - ci è sembrato il modo più semplice per fornire al consumatore italiano indicazioni su dove trovare il nostro beef. Le macellerie e i ristoranti aderenti all’iniziativa saranno riconoscibili grazie al logo esposto che li qualificherà come punto di consumo di questa carne d’eccellenza. Chi ne farà parte, inoltre, sarà automaticamente ‘garante’ dell’eccellenza e della qualità tipiche della nostra carne”. Quali invece i vantaggi per i membri del Club? “Gli iscritti avranno sicuramente un filo diretto con Eblex per qualsiasi problema o necessità legata agli ordini e agli acquisti” spiega

Martin. “Eblex è inoltre molto attiva a livello promozionale, partecipa a numerosi eventi e manifestazioni per cui sarà un piacere per noi coinvolgere anche i clienti nelle nostre attività di comunicazione. Infine – puntualizza Martin - l’iscrizione è totalmente gratuita e resterà valida finché l’associato non vorrà revocarla”. Questa carne, promossa in Italia anche sotto l’insegna “Bistecca Perfetta” per le sue sorprendenti qualità organolettiche, rappresenta il meglio del settore bovino inglese: la sua qualità è infatti il frutto della secolare tradizione anglosassone nell’allevamento, del continuo e attento lavoro di incrocio fra razze e delle tecniche innovative di macellazione e frollatura. Le sue caratteristiche organolettiche, come la tenerezza ed il gusto, hanno fatto di questa carne un prodotto molto apprezzato da gourmet e buongustai di tutto il mondo.

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IL PRODOTTO ALIMENTARE

COLORE, GUSTO E QUALITÀ: CON BE STICK GIUSO PORTA UNA VENTATA DI NOVITÀ IN GELATERIA Tanta innovazione per la nuova proposta di gelati su stecco alla frutta e al cioccolato

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ra le tante novità del 2013, Giuso propone Be STick, una gamma completa di ingredienti di elevata qualità, per la realizzazione di gelati su stecco alla frutta e al cioccolato. Sempre più amato dagli italiani, il gelato su stecco viene richiesto nelle più svariate modalità e oggi, grazie a Be STick, sarà possibile soddisfarle tutte. BE STick si articola in: una base neutra, una nuovissima e vasta gamma di coperture alla frutta non grasse e una linea di coperture grasse al cioccolato. La Base BE STick ha una formulazione particolare, studiata ad hoc, che permette di ottenere un gelato che si conserva morbido, cremoso e stabile a tutte le temperature di conservazione. Realizzata con grassi del latte e solo aromi naturali, la nuova base è gustabile e può esse-

re abbinata alle paste più svariate permettendo un’elevata creatività nella realizzazione di proposte appaganti e originali. La gamma di coperture alla frutta è 100% naturale - perché senza grassi e senza emulsionanti e con soli aromi e coloranti naturali - e con una percentuale molto elevata di frutta: amarena, arancia, fragola, lampone e tropicale, dal 40 al 70%. Un prodotto di alta qualità non solo in termini di ingredientistica ma an-

che di resa, perché i gelati su stecco ottenuti con BE STick copertura alla Frutta si presentano con colori vivaci, perfetti al morso e con una consistenza ideale. BE STick Coperture Grasse invece si propone in 3 diverse referenze: cioccolato fondente, cioccolato al latte e cioccolato bianco, realizzate con i migliori cioccolati all’85%, in grado di soddisfare tutti i palati più esigenti in materia di cioccolato. Inoltre, grazie allo spessore maggiorato della copertura, Be STick garantisce un effetto “spacco” particolarmente piacevole e intenso. Da non dimenticare infine che la copertura al Cioccolato Bianco può essere “aromatizzata” alla nocciola, al pistacchio o alla mandorla per offrire nuove e appaganti esperienze sensoriali.

GIUSO PRESENTA FRUTTUOSA: MAI TANTA VERA FRUTTA IN UN GELATO Dal 35% al 70% di frutta in un’inedita referenza per un gelato naturale dal gusto unico

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a stagione 2013 di Giuso si apre con una grande novità per il mondo dei gelatieri: nasce Fruttuosa, una linea di ingredienti versatili per creare proposte originali e innovative di alta qualità, a base di tanta vera frutta. Solo un’azienda come Giuso, che vanta una vasta esperienza nella lavorazione di questa materia prima, poteva dar vita a Fruttuosa: una gamma di 12 referenze per la realizzazione di gelati di frutta, ca-

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ratterizzate da un’elevata percentuale di vera frutta. Si va dal 35% al 70%, senza emulsionanti e stabilizzanti e con soli aromi e coloranti naturali, per ottenere un ottimo gelato alla frutta morbido, cremoso e stabile, in tutte le stagioni. Grazie alla sua semplicità e versatilità, inoltre, con Fruttuosa è possibile arricchire e ravvivare la vetrina delle vaschette, ma soprattutto creare nuove e golose proposte. Una possibilità, questa, che aiuta

fortemente l’artigiano nella fase di vendita, e grazie a prodotti come Fruttuosa, il gelatiere riesce ad esprimere al meglio la propria creatività.

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ENERGIA

COGENERAZIONE - RISPARMIO - RINNOVABILE

CGT E LA DISTILLERIA SACCHETTO L’IMPORTANZA DEL SERVIZIO NELLA COGENERAZIONE E NEL BIOGAS Grazie al Servizio di Manutenzione verificato in nove anni di attività, la Distilleria Sacchetto ha voluto replicare e ha commissionato a CGT un nuovo cogeneratore, alimentato a biogas.

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a Distilleria Sacchetto, con sede in Piemonte, è una delle aziende italiane a conduzione familiare, leader nel settore della produzione di amidi derivati. Nel 2002 decide di dotarsi di un impianto di cogenerazione per migliorare le proprie performance sul mercato. Risparmiare sui consumi energetici infatti si rivela essere la strada che sempre più imprese de-

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cidono di percorrere per migliorare la propria competitività. Per la progettazione e la realizzazione dell’impianto l’azienda si affida a CGT che si mostra essere partner affidabile sia per la proposta del motore a marchio Caterpillar, che per quanto riguarda il Servizio. La sua organizzazione infatti è unica in Italia per professionalità, presenza territoriale e storia. L’impianto installato prevede un co-

generatore Caterpillar da 1,1 MWe modello G3516B. L’energia elettrica prodotta viene utilizzata dallo stabilimento, mentre l’energia termica viene recuperata dai circuiti del motore e dai gas di scarico. Dai circuiti motore si recupera acqua calda che viene scambiata con delle batterie acqua/aria per produrre aria calda utilizzata nel processo. Mentre i gas di scarico sono

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Energia efficiente

CGT Energia fornisce la migliore tecnologia al mondo, supportata dal miglior servizio oggi disponibile. I nostri uomini vi assistono dalla progettazione fino all’installazione e nella manutenzione degli impianti, garantendo la massima efficienza energetica ed economica.

Una gamma completa

CGT è in grado di soddisfare tutte le esigenze di richiesta energetica in modo affidabile e sicuro.

GRUPPI ELETTROGENI E DI CONTINUITÀ Gruppi elettrogeni Diesel Prime e Stand-by La più ampia gamma di potenze, con l‘esperienza del più grande costruttore al mondo.

Gruppi Caterpillar: da 10 a 2400 kW

Sistemi UPS

Dalla tecnologia Caterpillar, energia elettrica di qualità per le telecomunicazioni, gli ospedali e l’industria di precisione. Sistemi UPS Caterpillar: moduli componibili da 120 a 2000 kW

La solidità di un grande Gruppo

CGT Energia è una divisione di CGT, dal 1934 dealer italiano di Caterpillar.

Presenza capillare in tutta Italia

CGT è presente sull’intero territorio nazionale con una rete di 40 filiali.

Esperienza su forniture di ogni dimensione

Dai grandi impianti ai piccoli gruppi, soluzioni su misura per ogni esigenza.

Una grande squadra di progettazione

Oltre 50 ingegneri che affiancano il Cliente dalla progettazione fino alla manutenzione.

La convenienza dei grandi numeri

Il rapporto privilegiato con Caterpillar

consente di proporre soluzioni ad alto contenuto innovativo e motori a costi competitivi.

IMPIANTI ALIMENTATI DA FONTE RINNOVABILE Olio Vegetale e Animale*

Una vasta gamma di prodotti alimentati da una fonte rinnovabile incentivata dalle normative vigenti. * valido solo per motori a giri lenti. Gruppi elettrogeni Caterpillar lenti/veloci: da 400 a 14400 kW

Biogas

Una gamma che risponde alle esigenze di affidabilità richieste dall’utilizzo del Biogas, combustibile alternativo e rinnovabile che soddisfa i parametri CE per il 2020. Gruppi elettrogeni Caterpillar: da 400 a 2000 kW a 1500 rpm

IMPIANTI DI COGENERAZIONE Gas Metano

Produzione combinata di energia elettrica e calore, riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera, una miglior efficienza energetica con conseguente riduzione dei costi in bolletta. Gruppi elettrogeni Caterpillar: da 400 a 2000 kW a 1500 rpm DA 3000 A 4000 KW A 1000 RPM FINO A 6500 KW A 750 RPM

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ENERGIA

utilizzati direttamente. Dal 2003, anno di messa in servizio dell’impianto, con 72.500 ore di moto complessive (al 31/10/2012) e una media di 8050 ore di funzionamento all’anno, l’impianto ha dato una disponibilità sulle ore di attesa di funzionamento molto alta. La distilleria Sacchetto, sulla base di questi risultati, ha così deciso di realizzare un nuovo impianto di cogenerazione di potenza simile a quello già in essere, ma alimentato

COGENERAZIONE - RISPARMIO - RINNOVABILE

con biogas proveniente da un biodigestore anaerobico. Anche questa volta, CGT è stata di coinvolta per progettare il nuovo sistema. È certo che nella scelta di ampliare gli impianti di cogenerazione nella distilleria, ha contato l’eccellente servizio di manutenzione di CGT. Solo una buona organizzazione e un buon servizio permettono di ottenere i risultati attesi nella cogenerazione.

I PUNTI FORTI DEL SERVIZIO CGT 24/24 ore per 365 giorni all’anno: la diffusione sul territorio e la reperibilità garantita dai tecnici CGT consentono immediata gestione delle emergenze, manutenzioni personalizzate e riduzione dei fermi macchina. Una grande squadra di progettazione: oltre 50 ingegneri affiancano il Cliente dalla progettazione fino alla manutenzione. Proposte di servizio ad hoc: commissioning, manutenzione preventiva, analisi fornitura ricambi, service e assistenza estesa all’impiantistica complementare al motore. Assistenza a costi certi: contratti di assistenza studiati ad hoc per mettere il cliente al riparo da ogni sorpresa. Ricambi sempre disponibili: i collegamenti tra i centri di smistamento in Europa e le 37 filiali in Italia garantiscono di procurare il ricambio in 24-36 ore. Formazione costante del personale: CGT Energia programma 8000 ore di formazione all’anno, per offrire tecnici in grado di affrontare ogni problema, con la stessa qualità e professionalità in tutta Italia.

CGT Energia CGT Energia, Divisione di CGT, dealer italiano di Caterpillar dal 1934, è una delle realtà più innovative e dinamiche nel mondo dell’energia. La proposta di prodotti Caterpillar si unisce a una collaudata capacità di progettazione, realizzazione e assistenza, in grado di rispondere alle richieste più sofisticate dei mercati dell’energia. CGT Energia opera in cinque segmenti: Yacht, Marine Commercial, Industriali, Generazione Energia e Petroleum. L’azienda in Italia si avvale di una rete diretta di 37 filiali e 50 officine autorizzate per l’assistenza nel settore marino.

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ENERGIA

COGENERAZIONE - RISPARMIO - RINNOVABILE

SINERGIE FRA TECNOLOGIE ENERGETICHE INNOVATIVE: PROSEGUIRE UNO SVILUPPO SOSTENIBILE A FAVORE DI UN’ECONOMIA LOW-CARBON

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n contributo rilevante in questa direzione è fornito da The Innovation Cloud, nuova piattaforma espositiva di respiro internazionale che intende favorire la creazione di una forte massa critica e promuovere tutte le sinergie possibili all’interno dell’intero spettro dell’eccellenza tecnologica in ambito energy. Vivere in maniera sostenibile è diventata una consapevolezza per il cittadino moderno, oltre che una vera e propria necessità per proteggere l’ambiente in cui viviamo. E in oltre un decennio, dal Protocollo di Kyoto, fino alla recente propo-

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sta del governo italiano relativa alla Strategia Energetica Nazionale, sono stati fatti enormi passi in avanti in direzione di uno sviluppo in chiave green. Una rivoluzione che ha cambiato il mondo dell’energia, introdotto tecnologie energetiche sempre più innovative e determinato nuove opportunità per le imprese in favore di una progressiva decarbonificazione dell’economia e della società. Oggi le parole chiave per continuare questo sviluppo e per rispondere alle nuove sfide competitive e dinamiche del mercato sono ‘innovazione’, ‘internazionalizzazione’ e

‘sinergia’. Perché questo è ciò che richiedono tecnologie e mercati sempre più globalizzati e interconnessi. Si tratta di individuare, cogliere e saper valorizzare le nuove opportunità offerte dai Paesi emergenti, dove il mercato dell’energia è ancora acerbo. È questa la direzione verso cui lavorare, una completa integrazione dell’eccellenza tecnologica in tutti quei settori in grado di favorire lo sviluppo di un’economia verde, dal comparto delle rinnovabili elettriche e termiche, a quello dell’architettura ed edilizia sostenibile, dalle reti intelligenti alla mobi-

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ENERGIA

lità elettrica e ibrida fino alle smart cities. E l’industria ha già compreso l’importanza di riuscire a generare e saper sfruttare in maniera sinergica tutte le integrazioni possibili tra le migliori e più avanzate tecnologie energetiche per proseguire un rapido sviluppo verso un’economia lowcarbon. Basti pensare ad esempio ai moderni impianti fotovoltaici che, in un’ottica di raggiungimento dell’indipendenza energetica, puntano sui sistemi di accumulo oppure alla climatizzazione a pompa di calore che può essere integrata da solare termico o biomasse. A fronte di un contesto di mercato in cui l’industria energetica è chiamata ad offrire tecnologie sempre più interconnesse, tutti gli attori - siano essi professionisti, consumatori o investitori - devono essere preparati a cogliere questa sfida. Se da un lato gli operatori professionali devono essere in grado di padroneggiare approcci sempre più interdisciplinari (si pensi ad esempio alle opportu-

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nità che offrirà l’obbligo, ormai imminente, di progettazione di edifici a consumo energetico quasi nullo), dall’altro i clienti devono essere consapevoli delle migliori soluzioni per realizzare i propri obiettivi di investimento nella direzione della sostenibilità e di risparmio sulla bolletta. Gli investitori, infine, sono chiamati a sviluppare una attenzione sempre più mirata alle nuove opportunità per una diversificazione nei tanti comparti delle tecnologie energetiche. Il nuovo progetto espositivo e a forte vocazione internazionale The Innovation Cloud (8-10 maggio, Rho Fiera Milano) nasce con una finalità ben precisa: promuovere e accelerare la transizione ad un’economia low-carbon a partire dalla generazione di una forte massa critica e di sinergie all’interno dell’intero spettro delle tecnologie energetiche

innovative. Un concept multi-tecnologico che nasce a partire dall’esperienza di 13 edizioni di successo di Solarexpo, tra i primi 3 eventi al mondo specializzati nel solare, e dal patrimonio di 6 anni di GreenBuilding, evento di riferimento sull’efficienza energetica negli edifici e l’architettura sotenibile - che si evolve in chiave innovativa con la prima edizione di NEXTBUILDING e si sviluppa coinvolgendo anche tutte le altre tecnologie energetiche ad esempio per l’energy storage (E±STORAGE), la mobilità elettrica e ibrida (E:MOVE), l’integrazione del fotovoltaico e del solare termico nell’architettura (SOLARCH), le novità nel mondo della cogenerazione e trigenerazione (POLYGEN) e tanto altro ancora.

UNIONE ITALIANA VINI: DOMENICO ZONIN NUOVO PRESIDENTE Lo ha eletto oggi il consiglio d’amministrazione individuando in lui la persona più adatta per completare il percorso intrapreso con la presidenza di Lucio Mastroberardino, prematuramente scomparso il 29 gennaio, e portare l’Associazione alla fine del mandato a giugno di quest’anno. “E’ per me un onore e uno stimolo a continuare nel lavoro di rafforzamento dell’Associazione iniziato con il mio predecessore” Milano, 18 febbraio 2013. Domenico Zonin è il nuovo presidente della Confederazione Italiana della Vite e del Vino-Unione Italiana Vini. Lo ha eletto all’unanimità il consiglio di amministrazione, individuando in lui la persona più adatta per proseguire nel lavoro iniziato

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nel 2010 con Lucio Mastroberardino, scomparso il 29 gennaio scorso, e per accompagnare l’Associazione alla fine del mandato. Domenico Zonin, già vicepresidente, resterà in carica infatti fino alla prossima assemblea dei soci prevista a giugno, che eleggerà il nuovo consiglio di amministrazione, a cui spetterà poi il compito di nominare il presidente per il triennio 2013/15. “Ringrazio il consiglio d’amministrazione per la fiducia accordatami per questo periodo di tempo che ci separa dal rinnovo delle cariche – ha affermato Domenico Zonin – E’ per me un onore e un privilegio poter ricoprire questa carica, che costituirà uno stimolo ulteriore a dare il mio contributo a sostegno

Domenico Zonin

dell’Associazione. Proseguiremo nel lavoro di rinnovamento e rafforzamento iniziato con Lucio, al quale va il mio affettuoso ricordo”.

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Intervista ISOIL

: I CONTABILIZZATORI DI ENERGIA PER L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO

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a qualche tempo Rassegna Alimentare si sta occupando in maniera sempre più approfondita delle tematiche dell’energia e della cogenerazione: il risparmio energetico è diventato una necessità per tutti i settori industriali, e nello specifico per l’industria alimentare. Illustriamo quindi un elemento essenziale del processo di efficientamento energetico, i contabilizzatori di energia. In questo numero presentiamo l’intervista con il Sig. Luigi Solofrizzo, manager del settore energia – divisione Isothermic, di Isoil Industria.

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Sig. Solofrizzo, cosa produce Isoil Industria per quanto riguarda il settore energia? Siamo una società che produce e commercializza apparecchiature di misura per l’efficientamento energetico. Prima di tutto è importante sottolineare che siamo certificati MID, come produttori metrici. Le nostre linee sono certificate per poter apporre la marcatura CE-M, che è il riconoscimento fiscale, dove per norma ci sono “transazioni finanziarie”: vendita/acquisto acqua ed energia termica o sovvenzioni statali (certificati Bianchi).

Luigi Solofrizzo, Direttore Isoil Industria spa - Divisione Isothermic

In Italia siamo stati tra i primi e grazie a questa certificazione possiamo offrirci come fornitori alle aziende produttrici, spesso alte consumatrici di energia, e come partner tecnici alle E.S.CO. o società’ di audit per

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Intervista ISOIL

l’efficientamento energetico. Volevo partire da questo punto perché questa è un’importante referenza. Le apparecchiature di misura sono fondamentali riguardo all’efficienza energetica: infatti l’elemento essenziale, primo, per capire qual è la situazione e il margine di miglioramento di risparmio energetico è calcolarla. Devo cioè sapere quanta energia sto mettendo nell’impianto e quanta ne consumo per scoprire i punti di miglioramento. Un esempio? Nel tipico caso in cui

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abbiamo a che fare con energia termica: l’azienda può avere un cogeneratore, che con un solo tipo di generazione produce sia energia

elettrica sia energia termica, e avere un risparmio calcolando i KWh nel dettaglio. Questo elemento, questa possibilità, a livello nazionale è molto importante: negli ultimi anni le sovvenzioni sono state date soprattutto per l’energia elettrica, ma quando si utilizza la cogenerazione c’è molto piu’ calore da sfruttare rispetto all’energia elettrica. Il rapporto è spesso intorno al 35% per la quota elettrica e 60% per la parte termica con minor perdita del 5%, ed è questo 60 su cui lavorare che

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Intervista ISOIL

giungere questi obiettivi, sia di risparmio per le aziende che per la contribuzione energetica nazionale.

ci potra’ permettere di raggiungere gli obiettivi 20 20 20 di kyoto, altrimenti difficilmente raggiungibili per

l’italia. Quindi sfruttare il controllo, la misura e la gestione del’energia termica è la via migliore per rag-

Quali sono queste misure? Ci faccia un esempio specifico. Per esempio si possono misurare e sapere quanti kilowatt orari termici si sono prodotti. Sapere realmente la quantità dell’energia termica permette di fare delle valutazioni: per esempio se mi e’ sufficiente per i bisogni dell’azienda, se posso anche ridistribuirla per altre utenze o rivenderla come calore o immetterla in una rete, sempre più crescente di teleriscaldamento locale. Questo e’ “produrre” efficienza. Quindi quali sono i vantaggi? Il primo vantaggio è essere certi della misurazione, il che significa vantaggi fiscali; il secondo vantaggio è dovuto al fatto che le nostre misure sono altamente precise, sino al 0,15%; il terzo vantaggio, che è il più concreto, consiste nell’avere l’analisi completa dell’energia termica. Parliamo dell’approccio aziendale al mercato. La cosa interessante è che Isoil Industria è divisa per mercati, i prodotti sono gli stessi, i settori diversi. Vendiamo e rappresentiamo in Italia una gamma di prodotti che completa la proposta di mercato quali: misuratori di portata elettromagnetici, ultrasuoni e meccanici, sistemi di misura per vapore e biogas, contabilizzatori che sfruttano le stesse tecnologie, livellostati e controlli di livello, rilevatori di fughe e analizzatori di combustione, e seguiamo con il nostro service l’azienda dal sopralluogo allo start-up. Isoil Industria e’ rappresentata in tutto il mondo. La produzione è in Italia e abbiamo anche uno stabilimento in Brasile e un ufficio a Hong Kong; con una rete di agenti, che copre il suolo nazionale.

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Intervista ISOIL

LA STORIA La prima azienda, ISOTHERMIC SWISS, viene costituita nel 1958 per commercializzare, in esclusiva per l’Italia, strumentazione di primarie società estere. Nel 1970 nasce OIL METER per la costruzione di contatori volumetrici e relativi accessori per il settore petrolifero e chimico Nel 1988, dalla fusione di Isothermic Swiss e Oil Meter, prende avvio il GRUPPO ISOIL. Nel 1993 nasce OIL METER SISTEMI, società che si occupa di software per l’automazione di processi industriali. Nello stesso anno inizia la costruzione dei contatori elettromagnetici. Nel 1998 nasce il nuovo centro di produzione HEMINA per i contatori magnetici. Nel 2000 il Gruppo crea due nuove aziende: ISOIL IMPIANTI, che si specializza nella movimentazione di idrocarburi, e ISOIL INDUSTRIA, che continua la commercializzazione di strumentazione di primarie case estere e della propria linea Isomag™. Nel 2006 avviene il lancio dell’in-

novativo magnetico Flowiz™, primo misuratore magnetico al mondo a batteria dotato di protocollo di comunicazione wireless GPRS. Nel 2008 Hemina si trasferisce in un nuovo stabilimento produttivo. Nel 2011, lancio della nuova linea ISONRG™ per la contabilizzazione dell’energia termica. Nel 2012 nasce ISOIL LAMON in Brasile. Hemina raddoppia gli spazi produttivi con la costruzione di un secondo edificio. Abbiamo cominciato occupandoci della produzione e della vendita di strumenti di misura ad alta tecnologia per arrivare a fornire soluzioni globali e integrate. Per questo, a rappresentarci, abbiamo scelto un quadrato, una forma primaria, che si scompone in unità geometriche elementari che concorrono alla strutturazione di una nuova unità composta: il simbolo di una scala. La scala è per noi la metafora della misurazione dei fenomeni fisici con i quali lavoriamo, la rappresentazione del rigore e dello spirito che

sostengono il nostro operare, un punto di riferimento importante per la nostra ascesa. Cinque gradini, come i cinque sensi attraverso i quali l’uomo percepisce e conosce la realtà. Il segno azzurro, il colore della sicurezza e della protezione ambientale, che identifica la nostra immagine aziendale, è guida e garanzia della qualità che ci caratterizza: la comunicazione semplice e tersa di ciò che intendiamo essere per i nostri Clienti. Isoil Industria si rivolge ai diversi settori industriali attraverso una struttura interna organizzata in Divisioni, ciascuna focalizzata su mercati ben definiti. Questo significa concentrazione nello specifico core business che ogni mercato rappresenta e capacità di fornire un servizio ancora più accurato e globale. Nel mercato internazionale possiamo contare su una struttura articolata, pronta a fornire soluzioni che contano in ogni settore della misura di liquidi.

- Contabilizzatore di energia ML311 ML311 è un apparecchio compatibile con tutte le tipologie di misuratori di portata: turbina, Woltmann, ultrasuoni ed elettromagnetici. Gamma di prodotti che ISOIL INDUSTRIA può offrire direttamente, con la serie di misuratori ISOMAGTM prodotti nel proprio stabilimento italiano, anche certificati MID. Il nuovo contabilizzatore consente di calcolare in modo estremamente preciso i consumi di riscaldamento e raffrescamento, mediante anche switch automatico utile inoltre per impianti di cogenerazione o trigenerazione. Dispone di un logger sino a un anno e acquisisce segnali anche per contatori sanitari acqua fredda / calda o comunque riconducibili ad ingressi impulsivi e/o analogici. Può essere utilizzato con sonde di temperatura selezionate a coppia, per la corretta e necessaria accuratezza del calcolo, del tipo PT100/500/1000 da 2 a 4 fili.

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ML311 è omologato per le “transazioni finanziarie” a norma EN 1434 (MID 004) secondo Direttiva Europea 2004/22EG – e può trasferire i dati anche tramite protocolli standard quali RS232, RS485, MODbus, BACnet, Mbus. I/O impulsivi e analogici.

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Il Gruppo AB al servizio dell’industria per ottimizzare la spesa energetica

COGENERAZIONE PER L’INDUSTRIA: Più efficienza, meno costi. Il più importante Gruppo italiano nel settore degli impianti di cogenerazione mette a disposizione soluzioni mirate per ogni settore industriale al fine di migliorare l’efficienza ed abbattere i costi. Ora più che mai un’opportunità strategica per la competitività delle aziende.

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’efficienza energetica costituisce una voce fondamentale nelle politiche industriali, soprattutto oggi che è necessario confrontarsi con una situazione economica difficile e mercati sempre più competitivi. In molteplici settori industriali, quelli più energivori e che richiedono un uso intenso e coordinato di elettricità e calore, la cogenerazione è la scelta più efficace per ottenere una riduzione dei costi fino al 30%. Benefici oggettivi e misurabili. A ciò si affianca il significativo contenimento delle emissioni di CO2, che ha portato la Comunità Europea ad indicare questa tecnologia come una delle più affidabili per la realiz-

zazione dell’impegno ambientale di tutta l’Unione.

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l Gruppo AB di Orzinuovi (Brescia), la più importante realtà italiana nel settore della cogenerazione e una delle maggiori in Europa, mette a disposizione dell’industria la soluzione Ecomax®. Un prodotto industriale per la cogenerazione, basato sui principi della versatilità, della modularità e della compattezza, capace di unire queste caratteristiche distintive ad elevate performance energetiche. Un’idea concepita e sviluppata interamente in AB, evoluta nella gamma e nelle possibilità applicative fino a diventare il principale riferimento tec-

nologico e di mercato della cogenerazione moderna. La linea Ecomax® assicura livelli di rendimento con vette del 98% di disponibilità di esercizio dell’impianto che permettono di rientrare dall’investimento in tempi certi.

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on la consulenza degli specialisti AB si può individuare la taglia idonea dell’impianto in ragione delle proprie concrete esigenze energetiche, avvalendosi di una proposta “chiavi in mano”, dal supporto pratiche autorizzative fino all’assistenza di un service dedicato (AB Service).

La soluzione modulare Ecomax® NGS per la cogenerazione a gas metano.

www.gruppoab.it | tel. +39 030 9400100


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COGENERAZIONE - RISPARMIO - RINNOVABILE

TESSARI ENERGIA: DIVENTARE IMPRENDITORI ENERGETICI CON LA COGENERAZIONE

L’azienda veneta, con oltre 60 anni di esperienza sui gruppi elettrogeni, è diventata un punto di riferimento anche nel mercato del biogas offrendo alle imprese agricole impianti personalizzati dalle elevate prestazioni

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zienda leader nel settore energia, la Tessari Energia Spa negli anni ’50 si è specializzata nella costruzione dei primi gruppi elettrogeni per ospedali, aziende, centri commerciali, alberghi. Una realtà che si è sempre distinta per l’affidabilità dei propri sistemi, studiati per offrire rendimenti elevati e massima sicurezza di utilizzo. Grazie alla sua politica di evoluzione continua, oggi la Tessari Energia è impegnata anche sul versante del biogas: un settore già esplorato negli anni’60, quando i primi impianti costruiti in Italia montavano proprio i motori dell’azienda. Massima affidabilità con le motorizzazioni Man La Tessari Energia si distingue nel settore delle energie alternative grazie ad una filosofia mirata alla massima qualità. In quest’ottica, l’azienda garantisce l’alto livello della propria produzione con l’impiego di motorizzazioni Man. Un marchio affidabile, leader a livello mondiale nell’ambito dei motori con alimentazioni a gas metano/bio-gas, su gamme di potenza medio piccole con potenza unitaria modulare a partire da 30 kWe sino a 350-380 kWe fino a 1 MW. In un momento in cui la produzione di energia deve ricorrere a fonti combustibili alternative rispetto alle tradizionali, la Tessari Energia ha scelto Man, confermando la propria vocazione verso un settore ricco di sfide che necessita di serietà e di una solida

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professionalità. Grazie a questa collaborazione, la Tessari Energia offre il servizio ufficiale di officina autorizzata Man, con ricambi originali; il tutto, supportato dall’esperienza del personale interno acquisita attraverso corsi di formazione tenuti presso la casa madre.

ideale nei sistemi di cogenerazione con produzione di energia elettrica e contemporaneo recupero del calore o di autoproduzione continua di energia elettrica, con alimentazione a gas metano da rete o con biogas ottenuti da reflui di depurazione, discarica, biomasse ecc.

Impianti ad hoc altamente personalizzati Grazie agli incentivi statali, la richiesta di impianti di produzione di biogas è in netto aumento, soprattutto nel comparto agricolo. Sistemi che, oltre a dare un contributo concreto alla salvaguardia dell’ambiente, permettono anche agli agricoltori, così come agli allevatori, di diventare imprenditori energetici. La Tessari Energia, forte di una lunga esperienza industriale e di un’operatività basata sulla massima flessibilità, è oggi in grado di realizzare impianti “ad hoc” progettati sulla base delle specifiche esigenze di ciascuna impresa agricola. Le motorizzazioni proposte trovano la loro applicazione

Supporto costante col servizio post vendita Forte di un ufficio tecnico che analizza e personalizza il prodotto e grazie ad uno staff commerciale altamente qualificato, la Tessari Energia offre un servizio post vendita di massimo livello. Grazie a questa organizzazione, il cliente viene costantemente supportato nell’utilizzo degli impianti, dei gruppi elettrogeni di emergenza e dei gruppi di co-generazione che funzionano 24 ore su 24. Una filosofia aziendale che – superando il concetto di vendita fine a se stessa – è basata sulla vicinanza al cliente e sulla costituzione di un rapporto di fiducia.

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Risparmiate 2.310 tonnellate di petrolio l’anno

ULIVI: NON SOLO OLIO MA ANCHE COMBUSTIBILE ENERGIA ELETTRICA E TERMICA DALLE POTATURE DI ULIVO Nessuna colonna di fumo nero salirà più dai campi di Calimera, paese nella campagna del salentino in Puglia. I contadini, infatti non bruceranno più all’aperto gli scarti di potatura degli ulivi, la coltura più diffusa nella zona, creando inquinamento, ma ne ricaveranno un reddito vendendole ad un’azienda agricola, la Fiusis srl guidata da Marcello Piccinni. Che le brucerà sì, ma non all’aperto. Bensì in un impianto di cogenerazione per ottenerne energia elettrica e termica.

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TUTTI CONTENTI… ANCHE L’AMBIENTE Ha ottenuto la quadratura del cerchio Uniconfort che, con la sua caldaia, scalda un’azienda, produce energia elettrica e offre un reddito alle decine di coltivatori che in precedenza eliminavano i loro scarti bruciandoli o pagando per il loro smaltimento. Inoltre, l’impianto lavora con combustibile a chilometri zero. Non a caso il progetto ha visto l’adesione entusiasta del Comune di Calimera, della Provincia di Lecce, di Arpa Puglia e del Ministero delle Sviluppo Economico.

COME FUNZIONA: CALORE ED ENERGIA L’impianto produce 1 MW di energia elettrica e 4 MW di energia termica ogni ora. L’energia pulita prodotta viene venduta all’Enel che la immette nella cittadina di Calimera con una tariffa incentivante. La cogenerazione, cioè la generazione nello stesso impianto di energia termica e elettrica, è un processo che permette di ottimizzare l’utilizzo del combustibile ma anche di migliorare la resa economica, tale da rendere la spesa dell’impianto ammortizzabile in pochi anni.

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MAGGIOR RENDIMENTO CON UN’IMPIANTO SU MISURA L’impianto è frutto di un complesso iter di progettazione, che ha visto l’ufficio ricerca e sviluppo di Uniconfort testare le potature di ulivo nella caldaia per le prove di combustione. Quindi, valutati il grado di umidità, la pezzatura e le caratteristiche fisico chimiche dello scarto agricolo, è stato progettato l’impianto migliore in termini di funzionalità, resa e abbattimento delle emissioni.

Stoccaggio della biomassa nel piazzale esterno

IL RISCATTO DELLO SCARTO Uniconfort è attualmente l’unica in grado di fornire caldaie che bruciano diversi materiali, anche fuori standard, in risposta alle particolari esigenze del cliente, sia che si tratti di materiale acquistato sia che de-

rivi dagli scarti di lavorazione della sua attività. Impianti in grado di bruciare senza problemi e ad alta resa materiali che altre caldaie non riescono a lavorare: con umidità molto alte (fino a M55) e con residui di ceneri cinque volte più alte

del cippato: torsoli di mela, sansa di olive, lettiere di fungaie, potature di vite e vinaccia, scarti di segheria, residui di lavorazione che rappresentavano un costo per il loro smaltimento e che sono invece diventati risorsa.

Caldaie a biomassa per le primizie

A BIBIONE ASPARAGI A FEBBRAIO

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nticipare di due mesi la stagionalità degli asparagi, con evidenti vantaggi nella loro commercializzazione. Un’utopia? No, una realtà economicamente sostenibile se si utilizzano le biomasse. Gli asparagi vengono raccolti dal 15 aprile al 30 maggio, stagione più mite che aiuta la crescita naturale del turione. Crescono tutti insieme in poche settimane, così vengono immessi sul mercato quasi simultaneamente, con un andamento dei prezzi che da molto alto nei primi giorni, si abbassa rapidamente per la quantità di prodotto immessa sul mercato. Ottenere un raccolto anticipato, dun-

La raccolta degli asparagi

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que, presenta indubbi vantaggi dal punto di vista economico, qualora la produzione “artificiale”, naturalmente, abbia però costi sostenibili. LA COOPERATIVA AGRICOLA CHIEDE AIUTO A UNICONFORT L’idea è venuta ai soci della Cooperativa Agricola Bibione che lavorano nell’ambito della produzione agricola a pochi chilometri dal mare, a Bibione in provincia di Venezia. Hanno chiesto aiuto a Uniconfort, il terzo produttore al mondo di caldaie alimentate a biomasse solide e insieme hanno progettato un impianto che utilizza combustibili a bassissimo costo: le biomasse so-

lide. Un’esperienza unica in Italia e che permette di raccogliere i primi asparagi a febbraio. CON LE BIOMASSE SI PUÒ! Una caldaia alimentata a cippato con una potenza di 700 kW produce acqua calda che va ad alimentare un circuito posto sottoterra, a 5 centimetri dalle radici degli asparagi, per cinque ettari di coltivazione. E’ possibile così mantenere una temperatura a 35 °C che permette di anticipare di molto la stagionalità. Il cippato che alimenta la caldaia, 250 chilogrammi all’ora, viene acquistato a basso costo da una cooperativa che lo ricava dalla manutenzione dei boschi e permette un risparmio sul costo dell’energia di oltre un terzo e di ammortizzare l’investimento in soli cinque anni. FINANZIAMENTI PUBBLICI L’iniziativa ha visto il plauso anche dell’UE che, attraverso il Piano di Sviluppo Rurale e grazie alla collaborazione di Veneto Agricoltura, ha erogato finanziamenti a fondo per-

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La caldaia modello CMT

duto che hanno coperto circa il 40% dell’investimento. IL RISULTATO Ora a Bibione è possibile fare la raccolta dal 20 febbraio al 1 aprile: 430 chilogrammi di asparagi a stagione che ven-gono venduti, in genere alle grandi catene di supermercati, al doppio del normale prezzo di vendita. NON SOLO ASPARAGI… Uniconfort non è nuova a questo tipo di esperienze. In Francia caldaie Uniconfort permettono di scalda-

re serre dove crescono tutto l’anno scaldate a costo zero bruciando la piantine di melone, di proprietà del lettiera dove questi crescono. mag-giore produttore francese di questo pregiato I NUMERI DELL’IMPIANTO frutto; mentre in Irlanda più che all’allun-gamento della Modello caldaia CMT stagionalità si è badato al Potenza termica 700 kWt risparmio: le serre dove si Contributo PSR 40% coltivano i funghi vengono

www.itfoodonline.com macchine e tecnologie per l’industria dell’alimentazione e delle bevande

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IMPIANTI PER LA GENERAZIONE DI AZOTO PER L’INDUSTRIA ALIMENTARE Affidabilità, sicurezza e risparmio

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inergia progetta, costruisce e fornisce in tutto il mondo impianti per il trattamento di aria e gas. Forte delle esperienze maturate in settori critici quali oil & gas, energia, chimico, dove ha costruito la reputazione di eccellenza qualitativa e affidabilità dei propri sistemi, affronta da qualche tempo il settore FOOD , proponendo impianti customizzati per la generazione di azoto. La richiesta di qualità legata agli standard costruttivi dei settori frequentati e la internazionalizzazione dei mercati, ci ha portati ad investire in tecnologia e attivare ogni procedura interna necessaria alla attribuzione delle certificazioni costruttive e di qualità che ci consentono di rispondere alle richieste dei partners commerciali più esigenti. Caratteristiche di eccellenza costruttiva ci hanno permesso di accreditarci nelle vendorlists di aziende multinazionali. Una sfida recente è stata lanciata ad uno storico marchio nazionale, utilizzatore di azoto criogenico nella fase di lavorazione e confezionamento della propria produzione di alimenti per l’infanzia ( a fini antiossidanti e di conservazione qualitativa). Il terreno del confronto: il passaggio dalla fornitura criogenica già in uso, all’autoproduzione; con la promessa di assoluta affidabilità dell’impianto, di costante e monitorata purezza dell’azoto prodotto , di ridot-

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tissimi interventi di manutenzione, di un risparmio complessivo tale da giustificare un tempo di pay-back breve. L’analisi quantitativa dei consumi, ha anticipato la definizione di un progetto d’impianto a tecnologia PSA, una delle due, con quella a membrane, proposte da Sinergia. La richiesta delle utenze posizionate sulle linee di confezionamento ha portato al dimensionamento del generatore per una produzione circa 210 Nm³/h ad una purezza dell’azoto del 99,5 %. La realizzazione, in virtù degli spazi esigui messi a disposizione per l’installazione ha comportato lo sviluppo del progetto sulla base di due skid di modeste dimensioni ospitanti rispettivamente il primo: un compressore oil free, un serbatoio aria, un chiller necessario per esaltare l’efficienza dei successivi sistemi adsorbenti, un quadro di comando e controllo per la gestione del sistema. Il secondo: un sistema di essicazione ad adsorbimento, due colonne di generazione azoto, gruppo di filtrazione e sistemi di monitoraggio dell’ossigeno e del dew point. L’entrata in funzione dell’impianto, av-

venuta a seguito di una installazione rapidissima grazie all’uso di skids preassemblati, ha messo a disposizione della società committente azoto alla costante purezza dichiarata e nella quantità richiesta, tale da consentire l’immediata messa in stand-by della linea criogenica. La stima di rientro dell’investimento dichiarata dal cliente sulle risultanze del primo periodo di esercizio, supera di poco l’anno. Sinergia è pronta, quindi, ad affrontare le nuove sfide di un mercato ampio, fatto sia di aziende utenti di azoto che di impiantisti che intendano affidarLe lo sviluppo di progetti dedicati, da inserire in più ampie realizzazioni di nuove forniture o nel riassetto di impianti esistenti. Sinergia offre la propria esperienza a chi richieda competenze specifiche non largamente diffuse, la capacità di sintesi progettuale sulle richieste della clientela, una produzione che garantisca assoluta affidabilità grazie alla qualità di ogni parte, realizzata internamente all’azienda o selezionata che sia. Presupposto, questo, di un’attività industriale che guarda al mercato globale, come a quello di proprio riferimento.

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IL PROGETTO E-CO2 SELEZIONATO TRA LE 10 MIGLIORI IDEE DELLA REGIONE VENETO NELL’AMBITO DEL CONCORSO DI ITALIACAMP “LA TUA IDEA PER IL PAESE”

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l progetto E-CO2 per il recupero dell’anidride carbonica in campo enologico, promosso dal Consorzio di Tutela dei Vini del Soave e Collis Veneto Wine Group, con la partnership di tre importanti enti di ricerca nazionale - il dipartimento di Biotecnologie dell’Università degli Studi di Verona, il laboratorio di Biosintesi Vegetali di Pisa e il dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Napoli - ed in collaborazione con Air Liquide, è stato selezionato tra le 10 migliori idee della Regione Veneto nell’ambito del concorso di ItaliaCamp “La

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tua idea per il Paese”. E-CO2 sarà dunque oggetto di presentazione ufficiale - e concorrerà con gli altri progetti finalisti - in occasione degli Stati Generali del Centro Nord, che avranno luogo sabato 1 dicembre, presso l’Università degli Studi di Verona, a partire dalle ore 11,30. L’evento, promosso dall’Associazione ItaliaCamp in collaborazione con oltre 60 uni-versità italiane allo scopo di sostenere progetti ed idee innovative in favore dello sviluppo sociale, darà spazio ai migliori progetti delle 12 Regioni

del centro-nord emersi nel concorso “La tua idea per il Paese” e sarà aperto dall’autorevole intervento del Presidente del Consiglio Mario Monti. I lavori avranno inizio alle 11.30 con il saluto di Alessandro Mazzucco, Rettore dell’Università di Verona, Antonio Catricalà, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e Presidente Onorario dell’Associazione ItaliaCamp, e Fabrizio Sammarco, Presidente di ItaliaCamp. Seguiranno 12 sessioni di dibattito in contemporanea sui progetti fina-

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listi selezionati in ciascuna Regione ed un confronto tra i Governatori delle Regioni coinvolte per la valorizzazione delle idee vincitrici in ogni aula regionale. Il Progetto E-CO2 si pone l’obiettivo di recuperare e riutilizzare l’anidride carbonica che si sviluppa naturalmente durante il processo di fermentazione dei mosti, consentendo al contempo la riduzione delle emissioni in atmosfera ed il riutilizzo della CO2 sia nel settore enologico (ad esempio per il raffreddamento dell’uva in vigna o dei pigiati) che in altri settori industriali (per la gasatura delle bevande, la creazione di atmosfera modificata per il confezionamento degli alimenti al fine di controllare la proliferazione microbica ed aumentarne la shelf life, ecc). Davide De Vita, Direttore Sviluppo Attività Bulk On Site di Air Liquide - multinazionale francese leader mondiale nei gas tecnici e industriali, coinvolta nel progetto - ha dichiarato: «Con la partecipazione al progetto E-CO2, stiamo valutando le potenzialità di questa nuova forma di recupero dell’anidride carbonica: rilasciata nel corso del processo di fermenta-

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zione; la CO2 viene infatti captata, purificata, compressa e resa disponibile per essere riutilizzata in molteplici applicazioni industriali. Guardando al futuro, l’obiettivo è di valutare l’eventuale fattibilità di mettere in atto partnership con importanti stabilimenti enologici al fine di disporre di diverse fonti, dislocate sul territorio, per un approvvigionamento di CO2 naturale differente da quelli tradizionali utilizzati finora». «Siamo molto orgogliosi che il progetto E-CO2, realizzato in partnership con realtà di primo piano del settore enologico e con la collaborazione di enti di ricerca nazionali, sia stato selezionato tra i 10 migliori progetti della Regione Veneto ed abbia quindi l’opportunità di partecipare agli Stati Generali del 1 dicembre 2012, appuntamento di prestigio per quanti facciano dell’innovazione una leva strategica della propria attività quotidiana; – afferma Michele Gritti, Direttore della Business Line Industrial Merchant di Air Liquide Italia – Il progetto E-CO2 coniuga in sé due aspetti fondamentali, il recupero di prodotti di scarto da un processo industria-

le e la conseguente riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera; la nostra partecipazione a tale progetto è dunque perfettamente in linea con l’impegno di Air Liquide in vista di uno sviluppo realmente sostenibile che guarda con priorità all’ambiente».

SIMPOSIO TECNOLOGICO Soluzioni per il risparmio energetico ed efficienza energetica nelle macchine per il confezionamento ed il packaging Proseguendo nella sua intensa attività convegnistica tecnica che sta sempre più caratterizzando il ruolo di UCIMA (Unione Costruttori Italiani Macchine per il Confezionamento e l’Imballaggio), quale unico riferimento nazionale per l’aggiornamento tecnico e normativo di settore, l’Associazione ha organizzato giovedì 8 novembre un simposio tecnologico per fare il punto sulle nuove soluzioni per il risparmio energetico ed efficienza energetica nelle macchine per il confezionamento ed l’imballaggio. L’argomento, particolarmente attuale in un momento in cui l’analisi dei fattori dei costi di produzione diventa assolutamente determinante per restare competitivi, ha richiamato a Villa Marchetti, sede di Ucima, un folto

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pubblico di tecnici di tutte le principali aziende del settore. Il tema del risparmio energetico sta assumendo infatti sempre più importanza non soltanto in ambito europeo, ma mondiale. E questo non soltanto per un fattore (determinante) correlato alle dinamiche dei costi di produzione, ma anche con riferimento al binomio “Energia e Ambiente”. In particolare nel settore del confezionamento e packaging si è assistito in questi ultimi tempi al crescere e svilupparsi di sempre più importanti proposte e soluzioni tecnologiche in materia, per le quali le imprese italiane si sono dimostrate ancora una volta all’avanguardia nella fornitura delle soluzioni più ottimali e performanti. Come già in altre occasioni, il simposio tecnologico, prima di approfondire le tecnologie, ha voluto aggiornare i presenti sui più recenti sviluppi normativi e tecnici legati alle normative e standard internazionali per la valutazione dell’efficienza energetica dei prodotti.

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2째 Salone delle Tecnologie per il Packaging e il Processing

11- 14 giugno 2013 Rimini Fiera

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Organizzato da


CONFEZIONAMENTO

ETICHETTATURA . PESATURA

LE INNOVAZIONI NELLA CODIFICA E TRACCIABILITÀ A PACKOLOGY

Indicod-Ecr, l’associazione italiana impegnata nella diffusione degli standard di codifica, sarà presente a Packology con un’area dimostrativa dove saranno in mostra le ultime innovazioni in materia. Allo studio anche momenti formativi di approfondimento.

U

na nuova importante collaborazione arricchirà ulteriormente l’offerta di Packology, la fiera evento organizzata da Ucima e Rimini Fiera in programma a Rimini dall’11 al 14 giugno. Indicod-Ecr, l’associazione italiana che si occupa della diffusione degli standard mondiali di codifica e tracciabilità, ha scelto Packology per presentare le ultime innovazioni in materia. All’interno di un’area espositiva saranno presentate macchine e soluzioni tecnologiche per mostrare agli operatori del settore le innumerevoli possibilità ottenibili grazie ad un corretto utilizzo dei dispositivi di codifica e tracciabilità per produttori, distributori e consumatori. Le aziende, infatti, per lavorare con sempre più efficienza e meno costi hanno bisogno di linguaggi comuni, di sistemi che facilitino il dialogo tra settori diversi, di standard comuni che mettano ordine nell’immenso panorama delle merci e che permettano lo scambio di informazioni facendo aumentare l’efficienza dell’intero ciclo di vita di un prodotto. Indicod-Ecr lavora dal 1978 nella diffusione del codice a barre in Italia, che utilizza il sistema prima chiamato Ean/Ucc, e dal 2005 GS1. Nel mondo sono un milione le imprese che parlano lo stesso linguaggio attraverso il codice a barre. Grazie al codice a barre è possibile reperire immediatamente mar-

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ca, formato e azienda produttrice del prodotto. Garantisce inoltre la tracciabilità dei prodotti, elemento essenziale per assicurare qualità e sicurezza. Indico-Ecr rappresenta in Italia

sia GS1, l’organismo internazionale che coordina la diffusione e la corretta implementazione dello standard GS1, cioè del sistema più diffuso e rappresentativo utilizzato per lo sviluppo di strumenti tecnici a supporto del commercio mondiale sia ECR Europe, l’organismo che cura la diffusione in Europa di tecniche, strumenti e modalità di interfacciamento strategico/operativo tra industria e distribuzione e tra loro e il consumatore finale.

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TERMINALI DA INDUSTRIA DI NUOVA GENERAZIONE Bizerba presenta il terminale iS70 PC: Le bilance da industria Bizerba sono sinonimo di tecnologie innovative, precisione, affidabilità operativa e solidità. Bizerba presenta i terminali da industria di nuova generazione.

L'

innovativo terminale iS70, che rappresenta l’evoluzione dell’ormai consolidato terminale NT, definisce nuovi standard per il futuro, distinguendosi in particolare per le sue funzioni aggiuntive ad alte prestazioni e per la connettività con un’ampia gamma di sistemi. Conforme al grado di protezione IP 65, il terminale in acciaio inox di facile pulizia è configurato secondo criteri di ergonomicità e igiene e, proprio come il suo precursore, garantisce protezione contro gli spruzzi d’acqua e tenuta alla polvere. Il display dell‘iS 70 è disponibile nei formati da 39,12 cm (15,4“) e 48,3 cm (19“) ed è retroilluminato a LED. L’esclusiva tecnologia touch-screen aumenta il comfort d’impiego e la sicurezza, oltre all’affidabilità operativa. L’interfaccia utente dispone della nuova tecnologia GFG che coniuga i vantaggi consolidati della tecnologia touch resistiva con uno strato di vetro ultra-sottile ad alta resistenza. Il cliente dispone quindi di una superficie touch ancora più resistente ai graffi e all‘azione delle sostanze chimiche, inattaccabile anche con un guanto in maglia metallica o con la punta di un coltello. Per entrambi i formati di display è disponibile una versione di base touch resistiva. L’iS70 è dotato di sistema operativo Windows Embedded Stand 7 (32bit). Ma c’è dell’altro: la soluzione WLAN

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completamente integrata può essere attivata in un secondo momento, direttamente in loco. Inoltre il nuovo passacavi consente l‘impiego di cavi standard, senza per questo pregiudicare il grado di protezione dello strumento. Di conseguenza l’unità può essere integrata negli impianti di produzione e nelle reti esistenti e supporta il collegamento con un’ampia gamma di periferiche. Dotato di processori Intel® Atom D510 e Intel® Dual Core nonché di memoria RAM standard da 2 GB, questo moderno PC da industria offre fin da subito sorprendenti prestazioni. Per un modello è disponibile una memoria RAM aggiuntiva da ulteriori 2GB RAM. La versione standard del terminale iS70 è provvista di un disco rigido da 8GB: se il cliente necessita di più memoria, è sempre possibile aggiungere un secondo di-

sco rigido. Sei porte USB, di cui una accessibile dall’esterno, tre interfacce Ethernet (10/100/1000Mbit) e collegamenti seriali (anche isolati elettricamente) assicurano massima connettività con un’ampia gamma di strumenti. Il software NTscale di Bizerba consente di gestire fino a tre bilance e visualizza al contempo tutti i dati soggetti a verifica metrologica. Il cliente dispone quindi di una memoria omologata che assicura la rintracciabilità di tutti i processi di pesatura. Ovviamente il software NTscale supporta anche il collegamento con bilance a divisioni multiple o a campo di pesatura multiplo. Infine, installando il software _connect. BRAIN di Bizerba, è anche possibile trasmettere i risultati di pesatura a sistemi di livello superiore, come ad esempio SAP. L‘unità è disponibile nell‘esecuzione da banco, su colonna o a parete.

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LEGGERO E VERSATILE, LE MOLTEPLICI APPLICAZIONI DEL PACKAGING IN EPS La vasta gamma di proprietà fisiche/meccaniche e la particolare adattabilità del Polistirene Espanso Sinterizzato alle esigenze più diverse permettono soluzioni competitive, sia sotto l’aspetto economico che ambientale, ai più svariati problemi dell’imballaggio che sono molto differenti, in primo luogo secondo il diverso livello di protezione richiesto per i vari prodotti. Contenitori termoisolanti La principale peculiarità dell’EPS nel campo della conservazione di cibi e bevande è quella di mantenere inalterate a lungo le caratteristiche fondamentali degli alimenti minimizzando le escursioni termiche dei prodotti in esso racchiusi. Dalle cassette per il pesce alle vaschette per il gelato, passando per i meno conosciuti bicchierini monouso take away e scatole per mozzarelle, la temperatura e il suo mantenimento sono infatti i parametri fondamentali da considerare. L’elevato potere isolante che caratterizza il polistirene espanso sinterizzato (EPS) permette di soddisfare queste esigenze di contenitori isotermici, in grado di assicurare la conservazione di condizioni di temperatura ottimali e costanti al prodotto imballato. Il potere isolante di un materiale è comunemente espresso dalla grandezza “conduttività termica” (λ) e più tale valore è basso, migliore è il suo potere isolante: il valore di conducibilità termica caratteristico dell’EPS, di circa 0,035 W/mK , se confrontato con quello di altri materiali da imballo convenzionali, lo rende un materiale ideale per realizzare imballaggi che debbono assicurare isolamento termico. A questa sua peculiare caratteristica di isolante termico l’EPS coniuga igienicità e sicurezza (essendo inattaccabile da

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funghi miceti e batteri) tanto da essere usato, per esempio, per mantenere un prodotto delicato come il pesce in un ambiente omogeneamente fresco per i tempi logistici necessari a portarlo sul mercato. E’ inoltre inerte a grassi, sali, acidi e la sua struttura a cella chiusa impedisce l’assorbimento d’acqua o d’altro liquido. Cassette per il pesce Nelle forme più diverse (casse, contenitori, vassoi, plateau, vaschette, etc) l’EPS è il materiale più utilizzato per i prodotti di mare, un settore alimentare che ne utilizza svariate migliaia di tonnellate, sostituendo quasi completamente il legno, soddisfacendo la rigorosa normativa, sia a livello europeo che nazionale. Principalmente grazie a tre funzioni svolte contemporaneamente: protezione isotermica, igienica e meccanica dagli urti. L’EPS ritarda efficacemente l’equilibrio con la temperatura ambiente e assicura il mantenimento di condizioni termiche ottimali al prodotto imballato: il pescato non perde la sua qualità e la sua freschezza e non subisce choc termici, preservandosi da brusche variazioni di temperatura che potrebbero alterarlo. Le cassette in EPS per il confezionamento/imballaggio dei prodotti della pesca sono impermeabili e garan-

tiscono la protezione degli stessi dalla contaminazione e la loro conservazione in condizioni igieniche soddisfacenti. Sono inoltre progettate in modo da agevolare l’evacuazione dell’acqua di fusione del ghiaccio, come richiesto dalle normative vigenti. In relazione a quest’ultimo aspetto, la realizzazione progettuale delle cassette prevede due modalità: › presenza nella parte inferiore di un comparto separato come sistema di raccolta, in modo che l’acqua, ed eventualmente i liquidi fisiologici del pesce, percolino in esso e non rimangano a contatto con il prodotto. Il prodotto appoggia così su una superficie che presenta delle fenditure-intagli di dimensioni ridotte (senza che ne pregiudichi le prestazioni) sufficienti allo scopo. › Rivestimento interno realizzato con un apposito materiale in grado di assorbire per la durata necessaria l’acqua di fusione del ghiaccio e altri liquidi. Le attuali cassette in EPS sono realizzate con la tecnica della cristallizzazione

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superficiale, tecnologia di produzione che interessa prodotti diversi e che permette l’ottenimento di una maggior finitura superficiale, si in termini di resistenza meccanica che di igiene e facilità di pulizia, aspetti non poco rilevanti per l’ottemperanza delle severe vigenti normative di riferimento per questo settore applicativo. Vaschette per il gelato Per l’asporto e il trasporto di gelati e di torte, sia a livello artigianale che industriale, sul mercato si trova una consistente offerta di contenitori termoisolanti in EPS, differenti per forme e tipologie: scatole impilabili che agevolano lo stoccaggio in gelateria, contenendo il più possibile lo spazio occupato, oppure contenitori dalle forme più svariate (fiore, bauletto, ecc…) che offrono estetica e design di confezionamento al prodotto finito. In merito alla finitura del contenitore è possibile ottenere superfici lisce, ruvide, opache, lavorare o goffrate a seconda delle diverse specifiche e delle esigenze: in questo senso si hanno numerose potenzialità sul piano estetico e comunicativo, fornendo vaste possibilità di personalizzazione. Le fasi di trasferimento rappresentano in questo senso i punti più critici e l’impiego dei contenitori in EPS permette di risolvere con successo la problematica del trasporto del gelato dalle celle frigorifere del punto vendita (banco-frigo del gelataio per esempio) al frigorifero-congelatore domestico. Le più diffuse scatole si compongono di due componenti: uno stampato in EPS e un termoformato in polistirene cristallo (PS), destinato a contenere il prodotto alimentare, inserito successivamente o incollato direttamente in macchina in fase di produzione al primo. Anche per le vaschette gelato è stata di recente introdotta la tecnologia della “cristallizzazione”.

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Contenitori per bottiglie (cantinette olio/vino) L’EPS viene anche impiegato per realizzare interessanti tipi di packaging per bottiglie: contenitori versatili, dall’aspetto moderno ed innovativo, per il trasporto di bottiglie di qualsiasi forma (bordolese, borgognona, renana, champagnotta nonchè bottiglie di olio rotonde e quadrate). Il polistirene espanso perde in questo caso la sua funzione di imballaggio primario (non essendo a contatto con l’alimento-bevanda) per mostrare soluzioni valide come portabottiglie: conferisce all’imballaggio una buona maneggevolezza garantendo protezione alla merce

e, grazie alle sue proprietà isolanti, preserva ilvino e l’olio da sbalzi termici (senza dimenticare la possibilità di personalizzare l’imballo mediante serigrafia). Le soluzioni in commercio mostrano modelli diversificati in base alle esigenze: confezioni regalo caratterizzate da un design elegante, che permettono di imballare singolarmente 1 o 2 bottiglie, oppure sistemi portabottiglie in grado di accoglierne fino a 6, pratici, resistenti e ideali per grosse spedizioni. Infine sul mercato sono presenti veri e propri “espositori/ imballo”, ovvero dei sistemi che confezionano prodotti, ne consentono la movimentazione, trasformandosi infine in un espositore da utilizzare sul punto vendita. Questo nuovo concetto di movimentazione (il packaging che espone) è utilizzabile con tutti gli articoli che si avvicinano al mondo della grande distribuzione e in particolare modo per conserve alimentari, oli, bevande, pasta,

dolci ed oggettistica varia. Settore orto-frutticolo Il packaging in EPS trova un utilizzo di rilievo nel campo ortofrutticolo, in quanto le sue caratteristiche rispondono bene alle esigenze operative di filiera, commerciali e di comunicazione facendone un prodotto da imballo valido sia per la raccolta e conservazione, sia per la spedizione e trasporto, sia per la vendita al dettaglio e l’esposizione. L’EPS permette infatti un packaging robusto e protettivo in grado di limitare i danni logistici ed il conseguente deterioramento degli alimenti e, al contempo, in grado di assicurare la conservazione della loro freschezza e dei loro valori nutrizionali. Secondo alcuni studi, i prodotti ortofrutticoli, specie nella grande distribuzione, subiscono danneggiamenti nel proprio imballo (in media, il 30 al 45% delle oltre 80.000 tonnellate di frutta ed ortaggi confezionati in un anno negli Stati Uniti risultata deteriorata) e per questo motivo alcuni istituti di ricerca internazionali hanno condotto delle analisi paragonando diversi tipi imballi per ottimizzare il trasporto dei prodotti ortofrutticoli e minimizzare le ammaccature ad esso dovute. Gli imballi in EPS sono risultatati i migliori dimostrando che l’EPS garantisce il mantenimento dei valori nutrizionali di questi delicati prodotti. (analisi condotte su mele, pere, uva, zucchina, cetriolo, pomodoro).

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MAI SOTTOVALUTARE L’IMPORTANZA DEL PACKAGING a colloquio con Dario Ficarazzi Martini, brand strategist e product creator

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ttualmente le imprese non possono trascurare alcun elemento, anche il minimo, che possa influire in senso positivo sulle vendite o che contribuisca a facilitare l’approccio a nuovi mercati. Disporre di un brand forte, d’impatto ed efficace, che stimoli il consumatore allettato e colpito dalla giusta confezione, ad acquistare, incrementa indiscutibilmente le vendite di un prodotto. Dario Ficarazzi Martini, designer e brand strategist, con all’attivo una carriera ventennale ed una vasta esperienza nel mondo del marketing e della comunicazione, ci illustra il proprio punto di vista relativamente alla forza espressiva e commerciale di una confezione ben progettata. Sig. Martini, cosa suggerisce alle aziende per tentare di superare lo stallo dei consumi, su cosa e in che misura dovrebbero investire cercando di stimolare il consumatore ad acquistare? Evidentemente la contrazione delle vendite è una situazione condivisa da parecchi mercati, Italia compresa e non c’è una formula magica che garantisca l’incremento delle vendite, tuttavia il mio consiglio è non trascurare alcun elemento che contribuisca ad aumentare l’appeal del prodotto, a cominciare dalla confezione. Spes-

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so è sufficiente rivitalizzare il proprio prodotto, proponendolo in maniera diversa, in modo più convincente, attraverso una comunicazione più efficace e d’impatto, per dare un nuovo impulso alle vendite. È inoltre utile e necessario cercare nuovi target ed ampliare gli scenari di mercato. L’export del “made in Italy” nel food ha visto un incremento del 10% ed è importante sottolineare che si stimano circa 200 mln. di nuovi possibili acquirenti nei paesi emergenti. Tuttavia la lotta con la concorrenza sul prezzo è sempre più aspra, soprattutto in ambito nazionale e per quanto riguarda i mercati esteri, pur essendo sempre alta la richiesta di prodotti Italiani, la concorrenza dei falsi prodotti “italiani” è agguerrita. La soluzione? Realizzare dei brand forti, riconoscibili e dalle chiare identità e credibilità, creare cioè una filosofia aziendale e soprattutto comunicarla nel modo giusto. Stile e grafica del packaging dovranno corrispondere alla creatività e al gusto italiano e trasmettere al consumatore la garanzia di un prodotto di qualità. Lei ha parlato di rivitalizzare con poche risorse economiche. Come è possibile?

È possibile creando un restyling del brand e del prodotto, riposizionarlo, fare dei piccoli ma interessanti cambiamenti ad un costo assolutamente sostenibile, soprattutto per le piccole e medie imprese. Un prodotto ben confezionato induce il consumatore ad avvicinarsi e a prendere in mano la confezione. Lo convince poi con una descrizione chiara, gratificazione e garanzie. Una copia è pur sempre una copia certo, ma costa meno, quindi è fondamentale differenziarsi, inserire elementi di coinvolgimento e di comunicazione, soprattutto per i prodotti “non necessari”. E’ strategico ridurre gli articoli proposti, per concentrarsi su quelli che portano un vantaggio non solo economico, ma anche d’immagine o che contribuiscono ad una presenza in reti e canali strategici per il futuro. E’ importante che l’azienda dia alla rete commerciale l’opportunità di avere sempre una motivazione e delle argomentazioni da “giocarsi” con i buyer per dare dinamicità ai prodotti,dimostrandosi così attenta ai cambiamenti dei gusti e degli stili.

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art: dario ficarazzi martini

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LINPAC PACKAGING LANCIA LA GAMMA FRESHWARE™ PER IL SETTORE CONVENIENCE

Il settore convenience presenta un giro di affari da €145 miliardi e continua a crescere, afferma il gruppo di packaging

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l produttore leader in Europa di packaging multimateriale LINPAC Packaging è determinato a sfruttare al meglio la popolarità e la richiesta in continua crescita nel settore dei cibi pronti e convenience surgelati per la vendita al dettaglio con il lancio di una gamma di prodotti completamente nuova per il settore. Il lancio della gamma Freshware di LINPAC Packaging sarà il primo progetto elaborato dalla nuova divisione Freshform e segna per la prima volta l’ingresso dell’azienda in un nuovo mercato. Il passaggio al settore convenience al dettaglio di cibi surgelati completerà le operazioni già attive all’interno dei settori della carne, del pesce e del pollame, della panificazione, dei prodotti freschi e del settore alimentare. Joanna Stephenson, Vicepresidente al marketing e all’innovazione di LINPAC Packaging, riferisce: “Il mercato convenience al dettaglio di cibi surgelati presenta un giro di affari di €145 miliardi in tutta Europa e ha continuato a crescere a un tasso stabile anche nel corso della recessione, un momento in cui molti altri mercati erano in stallo. Per questo motivo, il settore è altamente competitivo. Tuttavia, abbiamo un marchio solido e affidabile che può aiutarci a conquistare una nicchia in questo mercato e in futuro a trasformarlo in una delle nostre categorie più importanti. “LINPAC Packaging ha già rapporti con molti degli elementi principali in questo mercato a causa dell’ade-

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renza con i nostri settori esistenti, in particolare quello alimentare, e noi lavoreremo a stretto contatto con i nostri clienti per sviluppare opportunità e fare in modo di continuare a fornire i servizi e le soluzioni necessarie”.

I cibi convenience al dettaglio sono prodotti surgelati e di gastronomia reperibili nei negozi e studiati per venire consumati sul momento oppure dopo una preparazione minima. In genere, questi alimenti si trovavano nei negozi da asporto,

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nei sandwich bar e in tutti gli stabilimenti che offrono servizi alimentari informali. Al momento, però, il mercato è in rapida crescita all’interno dei supermercati. La gamma Freshware di LINPAC Packaging comprende il packaging per frutta e insalate pronte, condimenti, imbottiture per sandwich, pasta fresca, pizza, verdure pronte (ad esempio, saltate), prodotti di panificazione surgelati, carni precotte e pesci pronti. Joanna Stephenson continua: “Il mercato convenience al dettaglio di prodotti surgelati si è sviluppato in particolare negli ultimi anni ed è stato supportato da una serie di cambiamenti nei trend dei consumatori. La gente conduce vite sempre più attive e desidera essere in grado di mangiare bene e di godersi cibi nuovi senza che questo abbia un impatto sul proprio tempo libero e nonostante la recessione. Le abitudini alimentari sono cambiate e

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la gente cerca beni di lusso a prezzi accessibili. Non desta sorpresa il fatto che questo mercato sia cresciuto in maniera significativa in un arco di tempo relativamente breve: questo, infatti, risponde ai bisogni dei consumatori in un momento di cambiamento fondamentale, non solo economico ma anche in termini di stile di vita”. Una serie di lanci di prodotti avrà luogo nel corso del prossimo anno, compresi contenitori componibili in varie dimensioni che permetteranno ai consumatori di selezionare e di combinare alimenti diversi in modo da creare il pasto perfetto. Questa soluzione è ideale per la combinazione di insalate, paste, carni o pesci cotti, condimenti e salse. Questa gamma di prodotti è anche indicata per la creazione di una combinazione completa di antipasto, portata principale e dolce. La tecnologia di sigillo sviluppata per l’innovazione più recente dell’a-

zione – la Rfresh® Elite, ossia un vassoio per carni e pollami freschi – verrà inclusa anche in alcuni dei nuovi prodotti Freshware. La soluzione di packaging brevettata è leggerissima e utilizza una tecnologia di sigillo unica sul bordo del vassoio allo scopo di sigillare in maniera sicura la copertura e quindi di eliminare la pellicola a base di PE standard per il settore. Inoltre, i vassoi sono riciclabili al 100% alla fine del ciclo di utilizzo. Il lancio di Freshware si inserisce in un più ampio investimento da parte di LINPAC Packaging allo scopo di sviluppare il giro di affari Freshform. Un nuovo stabilimento di termoformatura altamente flessibile è stato installato presso il sito di Featherstone nel Regno Unito per permettere una produzione rapida dei nuovi modelli per il mercato dei cibi pronti. Ulteriori investimenti saranno effettuati presso i siti in Germania e in Polonia a tempo debito.

DA OGGI F.LLI ORSERO METTE LA FIRMA ANCHE SU KIWI E MELE Fratelli Orsero amplia la propria gamma affiancando alla frutta esotica nuove referenze italiane al 100% Dopo il lancio del brand Fratelli Orsero, avvenuto lo scorso anno, gli ananas e le banane che si fregiano di questo bollino a forma di camioncino sono ormai sinonimo di qualità extra-premium per i consumatori. Ed è per soddisfare sempre più le loro necessità che oggi la famiglia

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Orsero amplia la propria gamma offrendo anche kiwi e mele, rigorosamente scelti nelle migliori zone di produzione italiane. Le mele Golden F.lli Orsero infatti sono coltivate in Trentino Alto Adige e saranno disponibili per tutto l’anno, mentre le mele Deliziose e i kiwi F.lli Orsero sono coltivati in Piemonte e saranno disponibili da Ottobre ad Aprile. Questa frutta, selezionata dai coltivatori con cura e nel rispetto di parametri definiti dall’Azien-

da, garantisce al consumatore prodotti di alta gamma e qualità extra-premium. Anche il packaging, caratterizzato dai colori e dall’elegante grafica che ormai contraddistinguono la nota marca del camioncino, esalta la qualità premium dei prodotti F.lli Orsero, la famiglia italiana della frutta. Il prodotto sarà distribuito su tutto il territorio italiano dal Gruppo GF, attraverso la societa’ Fruttital SRL , le proprie filiali ed i propri clienti.

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A FRUIT LOGISTICA 2013 ILIP PRESENTA IL CICLO CHIUSO DEL PET RICICLATO Uno stand tutto incentrato sulla sostenibilità ambientale per l’azienda, l’unica in Europa nel settore del packaging alimentare a controllare l’intera filiera del riutilizzo del PET post-consumo

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arà una presenza all’insegna della sostenibilità quella di ILIP a Fruit Logistica 2013, la fiera internazionale dell’ortofrutta che si svolge a Berlino dal 6 all’8 febbraio (Hall 3.1/D09). L’impegno dell’azienda, leader nel settore del packaging plastico termoformato per alimenti, nell’ambito della sostenibilità si è concretizzato nel 2012 sul concetto di packaging

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come strumento di lotta agli sprechi alimentari e sullo sviluppo del ciclo chiuso del PET riciclato. ILPA srl, società di cui ILIP è divisione portante, è infatti l’unica azienda europea nel settore del packaging ad aver integrato verticalmente il ciclo dell’r-PET. Grazie alla recente operazione che ha portato il gruppo al controllo dello stabilimento AMP di Ferrara, infatti, la società è in grado di controllare l’in-

tero processo di produzione del PET riciclato, dalla selezione, lavaggio e macinatura delle bottiglie in PET post-consumo, alla produzione di scaglie ed estrusione di r-PET fino alla termoformatura di un nuovo imballaggio per alimenti, che dopo l’uso potrà nuovamente entrare in questo ciclo virtuoso. L’intero processo sarà richiamato dalla grafica dello stand e sarà illustrato attraverso un video trasmesso durante la fiera e che sarà presto disponibile sul canale YouTube di ILPA. Il nuovo layout dello stand metterà inoltre in evidenza l’adesione a Save Food, l’iniziativa patrocinata dalla FAO per ridurre lo spreco alimentare. Su questo tema il packaging alimentare svolge un ruolo fondamentale tramite la sua funzione di protezione e conservazione del prodotto fresco. L’appuntamento con ILIP a Fruit Logistica è alla Hall 3.1, stand D-09, nell’area dedicata ai produttori di macchinari e tecnologie per la filiera ortofrutticola.

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CONFEZIONAMENTO

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FORMAGGI CONFEZIONATI E CANALE RETAIL: DALTER PUNTA SU CAMPIROSSI

Un’intera gamma di pack comodi e richiudibili per portare sulla tavola il migliore formaggio come appena grattugiato.

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aschette tonde, sacchetti di grattugiato, bustine monodose e grattugie ricaricabili fanno tutti parte della gamma di pack a marchio Campirossi, prodotta da Dalter Alimentari, da tempo presente nelle più importanti catene distributive in Europa e disponibile anche in Italia per i punti vendita del normal trade e per le catene della Grande Distribuzione. Campirossi sintetizza la storia di tanti prodotti e successi ottenuti da Dalter Alimentari nel confezionamento dei formaggi grattugiati e porzionati freschi verso packaging sempre più innovativi, che permettano di conservare il formaggio, fresco come appena grattugiato, per alcune settimane. L’obiettivo del brand Campirossi è quello di portare direttamente sulle tavole un elemento base dell’alimentazione mediterranea con una qualità simile in tutto e per tutto a quella del formaggio appena preparato, ma con maggiore praticità. Nascono così nel corso degli anni comode confezioni, disponibili in formati maneggevoli e grammature ridotte adatte per il consumo domestico. Le vaschette tonde, richiudibili, nella versione da 60 a 120 gr, contengono Parmigiano Reggiano grattugiato, ideale da utilizzare in famiglia per una cucina semplice ma creativa, perfette come formaggiere da portare sulla tavola di tutti i gironi. I sacchetti di grattugiato, confezionati in atmosfera protettiva nel formato da 100 gr, sono proposti sia nella versione 100% Parmigiano Reggiano

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sia in quella Granforma, un mix di formaggi selezionati di prima qualità, entrambi comodi e versatili. Per il consumo monodose è perfetta la bustina da 20 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato, dose e taglio perfetto per completare primi piatti caldi da consumare fuori casa, utile, igienica ed economica. La grattugia ricaricabile, invece, è un pack originale brevettato da Dalter. Una confezione stand up in plastica, lavabile in lavastoviglie, con tappo salva aroma, che contiene due blocchetti di Parmigiano Reggiano da 50 grammi. Due sono le versioni disponibili: una è dotata di una pratica grattugia, l’altra ha una mini affettatrice per consentire di tagliare il prodotto in foglie, perfetta per condire carpacci o pizze. Piccola, igienica, comoda da usare sia in tavola che per la pausa pranzo in ufficio o per un pic-nic fuori casa. Altrettanto pratico è il neonato sacchetto dosatore stand up che con-

tiene 100 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato mantenuto sempre fresco perché fornito dell’etichetta apri & chiudi. A completare la linea una referenza ideata come omaggio di particolare raffinatezza: un cofanetto che unisce la fragranza del miglior Parmigiano Reggiano a due gelatine di Prosecco e Lambrusco, abbinamento goloso ed intrigante. Reinterpretare il ruolo di un alimento antico come il formaggio in chiave moderna, coniugando tutta la bontà di un prodotto sicuro ed affidabile con la praticità del confezionamento e ponendo al di sopra di ogni cosa la fiducia del consumatore verso i propri prodotti: questa è la mission con cui Campirossi si propone al grande pubblico. Forte dell’esperienza, dell’affidabilità e della professionalità che un’azienda leader come Dalter, ha saputo sviluppare nei suoi oltre trent’anni di successi nel canale ho.re.ca.

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La CRM offre ai propri Clienti una linea completa, composta da sistemi, macchine e servizi specializzati per il taglio, la trasformazione ed il confezionamento di carni, salumi, pesce, prodotti food e non food in grado di soddisfare al meglio tutte le problematiche sia della grande distribuzione che dell’industria. La food line si è arricchita ed è capace di ridurre i Vostri costi di produzione con progetti personalizzati sulle specifiche esigenze individuali. Servizio post vendita su tutto il territorio nazionale.

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PACK


CONFEZIONAMENTO

ETICHETTATURA - PESATURA

CORIMA INTERNATIONAL, ESPERIENZA E RICERCA DI NUOVE SOLUZIONI L’impegno nella ricerca di nuove soluzioni

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acendo affidamento sulla propria ventennale esperienza nel campo del packaging, CORIMA International Machinery può oggi offrire un ampio catalogo di tecnologie per il canmaking, senza trascurare l’impegno nella ricerca di nuove soluzioni tese all’ottimizzazione di costi e prestazioni dei propri prodotti. Proprio ricerca e sviluppo hanno infatti permesso all’azienda nel corso degli anni di affermarsi con successo sul mercato internazionale. La produzione di CORIMA riguarda oggi: macchine automatiche, macchine per controllo qualità, electrocoater, linee per la produzione di Formati speciali

coperchi easy open. Corima e’ anche attiva nella produzione di linee “chiavi in mano“ per la produzione di linee per la produzione dei coperchi a facile apertura, Easy Open, e nella costruzione di sistemi robotizzati. Le macchine sono studiate e realizzate nello stabilimento di Ferrara, in un costante dialogo tra l’ufficio tecnico, la produzione e il cliente al fine di consentire una crescita costante del prodotto anche in fase di realizzazione. Al fine di poter rispondere alle più diverse esigenze, CORIMA ha istituito una divisione dedicata ai macchinari di seconda mano. Tali attrezzature possono essere fornite con la formula “visto e piaciuto” o completamente revisionate. CORIMA offre inoltre ai propri clienti un servizio di assistenza tecnica, a cura di personale preparato e con consolidata esperienza nel settore, sia per quanto riguarda l’installazione che post-vendita. FOCUS ON: la macchina unwrapper di Corima La macchina unwrapper di Corima, o macchina decellofanatrice o scartafondi, trova un’importante applicazione nel settore alimentare. È una macchina che consente di alimentare automaticamente i coperchi delle lattine, food o be-

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Macchina unwrapper

vande, normalmente avvolti in film plastici o contenuti in sacche etti di carta sulle macchine riempitriciaggraffatrici. La macchina rimuove automaticamente il film di plastica o il sacchetto di carta ed alimenta i coperchi automaticamente sulle teste aggraffatrici. Tutte le ditte che confezionano prodotti alimentari e bevande in lattine di banda stagnata o alluminio utilizzando questa macchina potrebbero risparmiare personale o consentire a questo personale, normalmente impiegato a tempo pieno nello scartare sacchetti ed alimentare coperchi sulle machine aggraffatrici, di dedicare il tempo risparmiato per altri compiti, per esempio maggiori controlli qualitativi sulle complesse line di riempimento. http://www.corima.org

Qui trovate i prodotti di Corima International

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CONFEZIONAMENTO

ETICHETTATURA - PESATURA

UNO STUDIO INDIPENDENTE DIMOSTRA CHE IL PALLET POOLING DI CHEP HA IL MINOR IMPATTO AMBIENTALE IN EUROPA

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HEP, leader mondiale nella fornitura di soluzioni di pooling di pallet e contenitori, annuncia oggi che i risultati di uno studio indipendente confermano che il sistema di pallet CHEP in Europa ha il minore impatto ambientale rispetto ad altri sistemi dimovimentazione alternativi che utilizzano pallet bianchi in interscambio e pallet bianchi a perdere. “Questo studio rafforza la nostra opinione che CHEP è oggi il leader di mercato anche in termini di sostenibilità” commenta Juan José Freijo, CHEP Global Director of Sustainability. “Per conto di CHEP Europe abbiamo completato uno studio esaustivo sulla valutazione del ciclo di vita dei pallet e dei servizi CHEP. La valutazione è stata eseguita da Intertek-RDC Environment con sede a Bruxelles, una importante organizzazione di consulenza ambientale, ed è stata analizzata da specialisti indipendenti* e per la certificazione ISO14044.” Lo studio sulla valutazione del ciclo di vita si è focalizzato su tre pro-

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dotti chiave di CHEP Europe: Euro Pallet (1200x800 mm), UK Pallet (1000x1200 mm) e Mezzopallet (600x800 mm). Intertek-RDC ha valutato l’impatto ambientale complessivo del loro intero ciclo di vita, dalla piantumazione e crescita degli alberi fino al riciclo al termine della loro vita utile. I risultati dello studio hanno dimostrato che la soluzione di pooling CHEP genera il minore impatto ambientale** in confronto ai sistemi di pallet bianchi presi in analisi. I vantaggi intrinseci dell’attività CHEP sono cruciali per il raggiungimento di questa performance ambientale. Tra i vantaggi offerti vi è l’uso di legname certificato, la più elevata efficienza di trasporto, minori perdite di attrezzatura e il riciclo dei pallet al termine della loro vita utile. “Abbiamo verificato che le emissioni e il consumo di risorse correlate all’uso di sistemi di pooling di pallet CHEP sono meno della metà rispetto all’uso di pallet bianchi in interscambio, e i rifiuti generati sono circa 18 volte inferiori a quelli prodotti

CO2 Emissions in the Life Cycle Europallets

dai pallet bianchi a perdere” continua Freijo. “Lo studio ci consente di fornire ai clienti CHEP le informazioni complete di cui necessitano per valutare l’ammontare delle emissioni di CO2relative a imballaggio, trasporto e consegna delle proprie merci su pallet nella supply chain europea. La valutazione del ciclo di vita ci indica inoltre quali sono le aree sulle quali dobbiamo focalizzarci per ridurre ulteriormente le nostre emissioni e migliorare ancora di più la nostra impronta ambientale.” Sulla base della metodologia applicata allo standard ISO 14044, un panel di 3 esperti indipendenti ha completato un’analisi critica per verificare la conformità ISOe rafforzarne la validità. Il panel comprendeva un esperto in valutazione del ciclo di vita di Solinnen, un esperto in logistica di CPV Associés (entrambi francesi) e un esperto in pallet della European Federation of Wooden Pallet& Packaging Manufacturers (FEFPEB). Il panel di esperti ha reso noto e convalidato la metodologia, la raccolta dei dati, i risultati e le conclusioni.

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White Wood Returnable Pallets

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PASTA

PANIFICAZIONE - PASTICCERIA

QUANDO INNOVAZIONE FA RIMA CON TRADIZIONE

Alla Rademaker siamo riusciti a trasformare la tradizione del passato in una robusta e all’avanguardia produzione di linee che incontrano e superano le richieste dei clienti di tutto il mondo.

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ondata nel 1977, La Rademaker è stata una delle prime compagnie a specializzarsi nello sviluppo e nella fornitura di soluzioni innovative per l’industria della panetteria-pasticceria. Oggi, la Rademaker è una delle più grandi nel settore, presente globalmente e con un servizio che va ben al di la della spedizione e istallazione del prodotto. Dedicati, abili e esperti professionisti, impiegano le ultime tecnologie ingegneristiche per fornire al cliente soluzioni che permettano loro di affrontare il futuro con fiducia. Basandosi sulle richieste del cliente, i tecnici Rademaker combinano innovazioni su misura con le tecnologie standard più innovative, offrendo così linee flessibili e soluzioni “chiavi in mano”.

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Non sorprende che i processi di lavorazione della pasta non abbiano più segreti per questi esperti. Le soluzioni Rademaker sono infatti specifiche per i processi e i prodotti di ogni cliente. Il processo di sviluppo inizia nel centro tecnologico dove la produzione viene testata in un ambiente ottimale, e dove si sviluppano i migliori prodotti richiesti dai

clienti per poi tradurli in una linea Rademaker che renderà massimi risultati in termini di prodotto e qualità, sempre con un occhio di riguardo per gli ingredienti e la riduzione dello spreco. Il portafoglio Rademaker contiene una vasta scelta di macchine per la lavorazione della pasta. La linea “Bread Know-how” è stata incorpo-

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PASTA

rata nella flessibile linea “Crusto”, potendo cosi anticipare le richieste future del mercato. Disegnata per produrre un grande quantità di pane, la macchina permette un cambio veloce di prodotto e un’espansione con aggiunte fatte su misura. In questo modo il cliente

può facilmente adattare la macchina per la produzione del prodotto desiderato. Grazie alla Rademaker “flatbread” , si può inoltre produrre piadine e seducenti pizze farcite.

PANIFICAZIONE - PASTICCERIA

Le linee per la produzione di croissant sono state tra le prime nate in casa Rademaker. Oltre tre decadi di esperienza hanno fatto si che oggi la Rademaker sia senza ombra di dubbio la leader indiscussa per linee croissant flessibili che garantiscano grosse quantità di prodotto. Il segreto di una buona pasta per croissant e per la sfoglia, sta nel processo di laminazione. La Rademaker è esperta in tecnologie che permettono di lavorare la pasta con il minimo apporto possibile di stress. Con quattro differenti metodi di laminazione, basati su ricerche di mercato, la Rademaker garantisce ottimi risultati. I laminatori possono essere sviluppati come un blocco o come un laminatore totalmente automatico. Aggiungendo un banco lavoro Rademaker si possono produrre svariati altri prodotti di pasticceria. Rademaker offre

inoltre soluzioni per torte e quiche grazie alla linea “Pie”. Una combinazione unica di tecnologie collaudate e nuove più una grande attenzione per il dettaglio, tutto basta sulle esigenze del cliente, fa della Rademaker il partner perfetto nell’industria del panetteria-pasticceria. Ecco perchè non è una sorpresa che Rademaker si sia affermata come tale a livello mondiale.

Specialista in macchinari per processi alimentari Quando si parla di processi alimentari e industria della panificazione, gli ingredienti chiave per il successo sono l’ innovazione, l’ispirazione e un obiettivo internazionale considerando i gusti locali e regionali. Presso il Centro Tecnologico Rademaker, il nostro test bakery e il nostro training centre, abbiamo accumulato oltre 30 anni di esperienza nello sviluppo di applicazioni innovative per processi alimentari e per l’industria della pianificazione. Vi invitiamo a visitarci per potervi dare delle nuove ispirazioni su come possiamo aiutarvi a creare dei prodotti della più alta qualità nel modo più efficiente e flessibile. Chiamate il numero +39 345 5279508 per lo specia lista in macchinari per processi alimentari e sistemi industriali di panificazione. Oppure visitate il nostro sito

www.rademaker.com Rademaker Vi invita allo stand A5 530 - pad. 5.

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PANIFICAZIONE - PASTICCERIA

ERREPAN: ATTREZZATURA IN METALLO PER LA COTTURA DI PRODOTTI DA FORNO

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ondata nel 1987, Errepan opera, con passione e competenza da oltre 25 anni, nel settore delle attrezzature per l’industria dolciaria e della panificazione. L’utilizzo di materiali garantiti e di macchinari tecnologicamente avanzati permette all’azienda di offrire una vasta gamma di prodotti che siano in grado di soddisfare qualsiasi tipo di richiesta specifica da parte della sua clientela. Oltre ai prodotti classici (quali le teglie per croissants, plum cakes, merendine, la serie di stampi per il pancarrè, ecc.), Errepan propone attualmente alcune novità significative: › le nuove teglie con stampi a “orsetto” per colati, › la serie di stampi per mini toast e mini fette biscottate (sezione dello stampo 40x40mm) › le teglie per plum-cakes rettangolari e quadrati con pirottino in carta, adatte per prototipi e disponibili per qualsiasi dimensione di carta (non necessariamente presso-stampate),

› la possibilità di realizzare su richiesta prodotti con marchi registrati specifici. Il processo di produzione della Errepan s.r.l. possiede la certificazione UNI EN ISO 9001:2008 High Quality System.

I PRODOTTI Serie di stampi per pan-carrè Caratteristiche tecniche: Telaio portante con angoli arrotondati e privi di saldature, realizzato in lamiera oppure in tubulare. Eventuali fori sul fondo e/o sul telaio per una distribuzione più uniforme del calore. Stampi per hamburgers Caratteristiche tecniche: Telaio portante con angoli arrotondati e privi di saldature, realizzato in lamiera con risvolto antitaglio oppure in piatto trafilato. Stampi cannellati a striscia in lamiera di alluminio o in acciaio inox.

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Teglia per pizze e focacce Caratteristiche tecniche: Telaio portante con angoli arrotondati e privi di saldature, realizzato in lamiera con risvolto antitaglio, in piatto trafilato oppure in tubolare. Stampi a striscia in lamiera alluminata o acciaio inox. Dimensioni dello stampo singolo da 140mm fino a 500mm; dimensioni degli stampi a striscia da 65mm fino a 200mm. Teglia per croissants Caratteristiche tecniche: Telaio portante con angoli arrotondati e privi di saldature, realizzato in lamiera con risvolto antitaglio, in piatto oppure in tubolare. Forme a striscia o singole in acciaio inox oppure in lamiera alluminata. Disponibile per linee di produzione automatiche.

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PANIFICAZIONE - PASTICCERIA

APPLICAZIONI BONFIGLIOLI NEGLI IMPIANTI PER LA PASTA

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e applicazioni dei riduttori Bonfiglioli sono innumerevoli e tutte interagiscono con strumenti che molto spesso producono beni che quotidianamente fanno parte della nostra vita. Questo è più che mai vero quando parliamo dell’applicazione dei riduttori Bonfiglioli, alle strutture della PAVAN che producono la pasta essiccata che ogni giorno è sulle nostre tavole. La Pavan è una società per azioni, con un capitale sociale di 33 miliardi, specializzata nella tecnologia della pasta e dell’estrusione/cottura di prodotti alimentari. Punto di forza della società è la fornitura di sistemi di produzione completi “chiavi in mano”, partendo dall’immagazzinamento delle materie prime fino al confezionamento e stoccaggio del prodotto finito. Per quanto riguarda la tecnologia della pasta, vengono costruiti impianti per pasta lunga, pasta corta, pasta a forma di nido, pasta fresca e/o ripiena e pasta precotta. Nel settore dall’estrusione cottura è invece possibile identificare tre linee di prodotto: gli snacks, ovvero gli spuntini salati o dolci, i cereali per la prima colazione, fioccati o formati, e le farine ed amidi precotti utilizzati per alimenti, per l’infanzia, minestre e bevande istantanee. I dati più significativi della struttura della Pavan, organizzata in modo da presenziare il settore dei cereali con un’ampia offerta di prodotti, sono: 60 addetti all’attività di Ricerca & Sviluppo; › 6 linee di produzione pilota, su scala industriale: › 2 laboratori di analisi e controllo qualità; › 4 linee di produzione pilota da laboratorio; › sistema CAD evoluto per l’automa-

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zione dei reparti di progettazione e ingegneria. › sistema CAM per la gestione automatizzata del reparto di produzione. › organizzazione vendita composta da 16 direttori di zona e 34 rappresentanti locali nel mondo. Gli interassanti risultati conseguiti negli ultimi esercizi grazie anche al nuovo assetto societario, sono il frutto dei notevoli sforzi fatti negli ultimi anni per migliorare i prodotti e il livello dei servizi. Sulla scorta delle indicazioni provenienti dal mercato, sono stati ridisegnati, ad esempio, un considerevole numero di particolari meccanici, allo scopo di adeguarli al crescente livello di efficienza e di affidabilità richiesto dagli utilizzatori. In questo ambito il rapporto di collaborazione tecnico commmerciale tra le aziende Pavan e Bonfiglioli Riduttori ha permesso il celere sviluppo di soluzioni innovative. Gli impianti delle ultime generazioni funzionanti in Italia e all’estero testimoniamo chiaramente la bontà dei risultati raggiunti. Un altro punto di forza, rivelatosi determinante, richiama l’intensa attività di ricerca di base che viene svolta, sia in campo chimico-fisico sulle materie prime e sui prodotti finiti, sia in termini di caratteristiche dell’ alimento determinanti per il mercato (la testura, ovvero la resistenza alla mastificazione, il sapore, il colore).

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PANIFICAZIONE - PASTICCERIA

È NATA SFERA, UN NUOVO MODO DI SERVIRE IL GELATO CON DOMOGEL

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e Domogel lancia sul mercato un nuovo modo di servire il gelato. Sfera, una combinazione di stile e funzionalità, dall’ottima tenuta termica e uno stile raffinato. Sfera è realizzata in polistirolo espanso, cristallizzato all’interno, e consente di servire in modo elegante e pratico il gelato artigianale di qualità. Con un diametro di 12 cm può contenere fino a 350 cc di gelato e, grazie alla sua speciale forma concava nella parte superiore, consente al gelatiere di guarnire il gelato con estrose decorazioni. La cristallizzazione della parte interna la rende idonea al contatto diretto con gli alimenti assicurando al consumatore praticità e sicurezza per l’igiene. “L’idea nasce dalla continua ricerca di Domogel nel proporre e sviluppare prodotti che si discostino dagli standard già presenti sul mercato.

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L’obiettivo è quello di dare valore aggiunto trasformando il semplice contenitore termico a espressione di stile che qualifichi il punto vendita. Ricerchiamo prodotti nuovi, ricchi di stile, funzionali. Sfera nasce anche dall’idea del gioco e del divertimento, con l’intenzione di creare un nuovo modo di servire il gelato.... per giocare con gusto”, hanno detto Donata Taglietti, direttore commerciale Domogel e Aurora Minetti, con la quale è nata l’idea di questo rivoluzionario contenitore. Sfera, con la sua capacità di 350cc, propone porzioni più piccole che lascino al consumatore la scelta di acquistare più gelati in sfere diverse o semplicemente di assaporare una sfera di gusto. Con Sfera è possibile, inoltre, affrontare seriamente problematiche sempre più frequenti garantendo la separazione dei gusti per trasportare gelato per celiaci, intolleranti,

diabetici senza rischio di contaminazione. Sfera è personalizzabile con adesivi a tema e può essere posta a tavola senza che rotoli. Il perfetto bilanciamento che fa parte del suo design, infatti, le consente di combattere la gravità e restare nella sua posizione. Un’idea perfetta da portare a casa di amici. Dopo il piacere del gelato, c’è anche il piacere di un possibile riutilizzo per bimbi o come semplice contenitore. Sfera, infatti, è riciclabile al 100 per cento. La presentazione al pubblico in anteprima mondiale, si è svolta in occasione del 34° Sigep, Salone internazionale gelateria, pasticceria e panificazione artigianali, di Rimini Fiera. DOMOGEL Domogel fa parte di un gruppo di aziende che si occupa da 75 anni di gelato artigianale e da 45 della la-

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vorazione del polistirolo. Una realtà che offre un servizio integrato per la progettazione e la produzione di prodotti in EPS (polistirolo espanso). Domogel è fortemente orientata alla ricerca e sviluppo e alla completa soddisfazione del cliente. Domogel nasce, infatti, per offrire un servizio specializzato nella produzione e commercializzazione di contenitori e accessori per gelato di alta qualità. Punto di forza dell’azienda è l’offerta di un’ampia gamma di confezioni, diverse per peso e volume, oltre alla ricca famiglia di accessori. Domogel si distingue sul mercato nazionale e internazionale per la specializzazione in produzioni qualitative, innovative, eleganti, pratiche e accessibili, ideali per soddisfare le più svariate esigenze di prezzo e di stile. L’ottima qualità dei prodotti è completata dal servizio di personalizzazione orientato a offrire un vero e proprio servizio chiavi in mano al cliente, che include anche lo sviluppo creativo del packaging. I PRODOTTI DOMOGEL Domogel dispone di un’ampia gamma di confezioni dedicate al professionista del gelato, diverse per

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peso e volume, e assolutamente innovative e ricercate nello stile e nel design. I prodotti della linea stile sono realizzati con una continua ricerca dell’eccellenza. Fanno parte di questa linea il contenitore FIORE, CUBOTTO, DOMO, ALICE, MODULAR e da quest’anno le novità IMPILO e SFERA. Tra queste, in perfetto stile Domogel, CUBOTTO è una confezione originale ed elegante a forma di cubo per confezionare anche solo singoli gusti nel peso ideale di 350 gr. Proposta in coppia è la soluzione ideale per separare gusti creme e gusti frutta. Dare sfogo alla fantasia per comporre gusti è ciò che permette IMPILO, il box da gelato ideale per chi vuole comporre i gusti o dividere frutta da creme, o gelato da dessert, stecchi, cioccolatini e mini desserts, facendo crescere i propri desideri. Nella linea classica SUMMER, TROPIC E COKI ICE, vaschette pronte all’uso per servire fino a un chilo e mezzo di gelato. Acquistabili con vaschetta interna, separabile o cristallizzati per il contatto con gli alimenti. Nella linea basic, GEMAGEL, semplice ed economica, disponibile an-

che personalizzata. Nata da un foglio di polistirolo estruso accoppiato a un film che rende la confezione idonea al contatto alimentare. Domogel propone anche un’ampia gamma di accessori e contenitori per torte gelato, semifreddi e monoporzioni. Soluzioni studiate per l’industria, il laboratorio e il punto vendita alla ricerca di assortimento e buona qualità. IL POLISTIROLO ESPANSO Il polistirolo è un materiale ricco di caratteristiche naturali: ripara, accoglie, protegge. Le sue eccellenti proprietà isotermiche lo rendono ideale nel settore alimentare per la conservazione di alimenti freddi, semifreddi e surgelati. Ottimo isolante termico, si presta a conservare la freschezza e l’integrità dei cibi posti in frigorifero o nel freezer. Ideale per il trasporto in cui subisce una variazione di temperatura di -2 gradi l’ora. La sua particolare struttura lo rende igienico, impedendo la formazione di batteri, oltre ad essere atossico e resistente all’umidità. Riciclabile al 100 per cento, da origine a nuovi imballi o prodotti per diverse applicazioni.

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BRAMBATI: FOOD, COFFEE AND PASTA IN 3D PER TUTTI I GUSTI

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anni di esperienza e continua innovazione consentono a Brambati di competere in ambito internazionale. La produzione Brambati viene mantenuta a livelli elevati grazie all’accuratezza del processo di progettazione, produzione e test di ogni macchina e impianto da consegnare. Alla base due elementi: la cultura patrimonio dell’azienda e la tecnologia Inventor e Productstream di Autodesk. Quanta tecnologia c’è dietro la bevanda nazionale? Decisamente molta, anche il popolarissimo caffé necessita di un processo di lavorazione complesso, che vede la presenza di macchine speciali, prima che possa essere gustato a casa o al bar. La capacità di sviluppare macchine per le diverse lavorazioni del caffé, trova una sua punta di eccellenza in Brambati S.p.a. (www.brambati. it), società situata in provincia di Pavia. Ancora una volta, qualora ve ne fosse bisogno, un’azienda

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italiana è in grado di competere in ambito internazionale, riuscendo a raggiungere una buona posizione di mercato. Un mercato interessante ed in evoluzione - ci confermano dall’azienda - infatti, la realizzazione delle diverse tipologie di macchine per la lavorazione del caffé deve generare soluzioni abbastanza flessibili da poter rispondere all’esigenza di riuscire a produrre proprio lo specifico caffé che ogni singolo mercato ormai richiede. Gli impianti e le singole macchine che li compongono debbono essere, quindi, parametrizzati nel singolo componente e nella loro capacità di finitura e produzione flessibile del prodotto finito. Una capacità di competere che contraddistingue la produzione di Brambati per ogni settore del mercato alimentare (pasta, biscotti, caffè, etc...). Nel mercato delle macchine rivolte all’Industria alimentare, cresce la richiesta di funzionalità - ci spiegano in azienda - con un impatto sulla

meccanica, sui materiali impiegati, sull’elettronica di controllo e, non ultimo, sul prezzo. Brambati continua ad introdurre innovazione con l’attenzione di chi è continuamente misurato sul rapporto prezzo/ prestazioni dal proprio mercato di riferimento. Una situazione che ha spinto Brambati ad operare prevalentemente nel mercato a valore, la cosiddetta fascia alta e medio/alta, con una capacità di sviluppare e gestire un numero elevato di commesse l’anno. Per continuare a competere - ci conferma la Direzione - è necessario sostenere adeguatamente l’attività commerciale con un processo di sviluppo e gestione di prodotti efficace ed integrato, che consente da un lato di supportare la fase di proposizione commerciale e dall’altro di mantenere tempi e costi previsti in fase di offerta. L’ufficio tecnico di Brambati ha, da tempo, scelto una soluzione applicativa in grado di migliorare lo svi-

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luppo di tutte le attività quotidiane, adottando il software di progettazione tridimensionale Inventor di Autodesk (www.autodesk.it) fornito e supportato da Negroni Key Engineering (www.negroni.it), una realtà che ha maturato una particolare esperienza nella fornitura e nella messa a regime di soluzioni dedicate agli uffici tecnici di aziende manifatturiere e non. “L’introduzione di Inventor - evidenzia Roberto Tedeschi, Ufficio Tecnico di Brambati S.p.a. - ci ha obbligato ad introdurre una modalità di progetto più consona allo strumento, costringendo il progettista ad operare, da subito, direttamente in 3D. Lo sforzo richiesto ha, però, dato in breve tempo risultati interessanti, grazie ai quali è anche cresciuto l’entusiasmo ed il livello di qualità della progettazione ottenuta. Inventor si è mostrato uno strumento user friendly di facile apprendimento che, utilizzato correttamente, permette di realizzare un modello digitale 3D del tutto simile a quanto verrà poi fisicamente realizzato”. Tutto ciò rende possibile un colloquio tecnico-commerciale con il committente, prima dell’effettiva realizzazione, facilitando, in questo modo, l’introduzione di eventuali variazioni che trovano la convergen-

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za sia del committente, sia del fornitore e soprattutto che provvedono a creare un elemento oggettivo per la definizione di tempi e costi. “Anche nella definizione delle macchine singole - aggiunge Tedeschi - l’approccio 3D si è dimostrato vincente, perché ci consente di verificare e modificare in tempo reale e di continuo, geometrie, ingombri, interferenze, funzionalità, tipologie e spessori dei materiali”. Un processo non banale che non ha ancora eliminato la produzione del prototipo fisico sul quale, però, le modifiche che vengono effettuate sono decisamente ridotte. “In ufficio tecnico - ci conferma Tedeschi - un ulteriore ausilio all’efficacia dell’intero ciclo di sviluppo prodotto è stato determinato dall’introduzione di Productstream Professional (soluzione PDM di Autodesk) con il quale ora vengono gestite le diverse commesse affidate all’ufficio tecnico”. Productstream Professional, infatti, facilita la gestione coordinata ed univoca di: disegni, assiemi, allegati tecnici, nonché la distanza base di progettazione che può essere integrata in automatico, sia nel processo di produzione delle macchine speciali che nella realizzazione di impianti. “Un ulteriore tassello - conclude l’azienda - che ci consente di otti-

mizzare il ciclo di sviluppo prodotto, di far viaggiare dati congrui in tutti i diversi reparti dell’azienda e di produrre la corretta manualistica impianto per impianto, macchina per macchina. Un’attività che ci permette, inoltre, di eliminare i costi nascosti in maniera tale da salvaguardare le aspettative sul prezzo dei nostri committenti e nello stesso tempo sui nostri margini aziendali”. Ogni impianto Brambati è un progetto integrato in cui concorrono molti elementi: cultura, tecnologia, engineering e informatica. Gli impianti vengono forniti sempre con la formula “chiavi in mano” che riguarda la realizzazione e l’automatizzazione, la messa a regime e l’assistenza nel tempo. L’azienda Brambati, oltre che negli impianti per la produzione del caffé, opera con successo anche nel mercato degli impianti per le seguenti industrie: panificazione, biscottifici, dolciario, pastifici, baby food, pet food, prodotti per la colazione e plastica in genere. Ancora una volta tecnologie e metodologie, se messe in campo da persone in grado di vivere nel cambiamento (se cambia il mercato, deve cambiare anche il modo di operare dell’azienda) ottengono i risultati sperati, e il mercato, si sa, riconosce impegno e qualità.

A FRUITLOGISTICA LA TRENTINA CONSOLIDA L’EXPORT “Tre giorni intensi e carichi di nuove opportunità di business – commenta Simona Pilati, Direttore Generale del Consorzio la Trentina, a chiusura della fiera internazionale del comparto ortofrutticolo – Abbiamo incontrato i partner stranieri che ci accompagano da sempre, dalla Spagna ai Paesi Nord Africani, che non solo hanno rinnovato il loro interesse a lavorare con la nostra realtà, ma hanno anche aumentato le loro richieste a conferma del beneficio reciproco ottenuto dalle collaborazioni passate. Dei risultati importanti quindi per il Consorzio che dimostrano l’efficacia della strategia perseguita da la Trentina: “Varietà nell’offerta – continua Pilati - altissima qualità del prodotto, valorizzazione e ottimizzazione del sistema cooperativo”.

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AUTOMAZIONE

COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

HONEYWELL LANCIA IL LETTORE BIOTTICO IBRIDO DI NUOVA GENERAZIONE Stratos 2700: destinato a rivoluzionare gli ambienti di vendita al dettaglio

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oneywell (NYSE: HON) ha introdotto oggi il nuovo lettore biottico Stratos™ 2700, dotato di un’architettura ibrida progettata per i retailer che desiderano ottimizzare gli investimenti, velocizzare le operazioni di pagamento e ridurre al minimo le perdite per mancato incasso. Basato sulla serie innovativa di lettori laser Honeywell, il versatile Stratos 2700 integra sia la tecnologia laser sia l’esclusiva tecnologia di imaging sviluppata da Honeywell, in modo da consentire agli operatori di cassa di leggere in modo semplice e rapido pressoché tutti i codici a barre, dai tradizionali codici 1D ai nuovi codici 2D presenti sugli schermi dei cellulari, il tutto con un unico dispositivo. La natura esclusiva della piattaforma ibrida consente ai retailer di mantenere inalterata la velocità delle operazioni di pagamento e al tempo stesso di ampliare considerevolmente le funzionalità di scansione dei lettori biottici standard, garantendo ad esempio la lettura di codici mobili e 2D, anche se danneggiati. Honeywell offre inoltre un conveniente processo di migrazione che permette di aggiornare facilmente il lettore direttamente sul campo, per far fronte alle future esigenze del punto vendita mediante l’installazio-

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ne di vari plug-in software e hardware, tra cui imager e bilance. Con l’obiettivo di ridurre le perdite per mancato incasso, lo Stratos 2700 integra un display LCD nella parte verticale del dispositivo. Se combinato con una videocamera standard, consente inoltre di mettere a punto un sistema di monitoraggio che, con un costo minimo, offre ai retailer la possibilità di diminuire gli sprechi riducendo gli articoli dimenticati o smarriti nell’area del carrello. Trasmettendo immagini in diretta da una posizione facilmente visibile dagli operatori di cassa, pur senza ostacolarne la vista, questo sistema consente infatti di controllare gli articoli presenti sul fondo del carrello, in modo da limitare le perdite del punto vendita senza modificare il sistema POS o l’infrastruttura IT. “Nel tentativo di ridurre al minimo le inefficienze associate alla lettura dei codici a barre nei punti vendita, tra cui aggiornamenti software troppo costosi e perdite per mancato incasso, la nostra piattaforma è stata sviluppata tenendo conto delle

esigenze di velocità e precisione dei clienti”, ha affermato Taylor Smith, Director of Product Management di Honeywell Scanning & Mobility. “Progettato per trasformare gli ambienti di cassa dei retailer, il lettore Stratos 2700 offre vantaggi concreti ai clienti, agli operatori di cassa e al personale di assistenza grazie a un processo di pagamento più veloce e accurato e a un’ampia gamma di applicazioni e servizi aggiuntivi, in grado di soddisfare le esigenze future”. Utilizzando il software Remote MasterMind è possibile gestire e aggiornare i lettori Stratos 2700 e tutti i dispositivi connessi da una postazione remota. Questa possibilità garantisce a un retailer di medie dimensioni un risparmio di oltre 250.000 euro l’anno, considerando quattro aggiornamenti software. Il sistema Checkpoint integrato e le antenne EAS (Electronic Article Surveillance) Sensormatic opzionali per la disattivazione delle etichette di protezione contribuiscono inoltre a ridurre ulteriormente i casi di furto durante le operazioni di pagamento.

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mcT Alimentare è l’evento verticale di una giornata sulle tecnologie per l’industria alimentare: strumentazione e processo, efficienza impianti/ MES, sicurezza alimentare, tracciabilità, energy management, direttiva macchine, packaging, trattamento acqua/aria/scarichi industriali, laboratorio di analisi, manutenzione degli impianti. L’ingresso è gratuito per gli operatori preregistrati. Il programma prevede: ✔ due sessioni plenarie mattutine ✔ una parte espositiva ✔ una sessione pomeridiana con workshop e corsi di formazione ✔ buffet e coffee break offerti dagli sponsor ✔ in esclusiva gratuitamente tutti i contenuti in PDF

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Nel 2013 l’evento verticale di riferimento raddoppia! accanto al consueto e affermato appuntamento previsto a Veronafiere il 29-30 ottobre, arriva anche SAVE Milano, mostra convegno verticale di una giornata dedicata ad automazione, strumentazione, sensoristica. il programma prevede: ✔ quattro sessioni plenarie in contemporanea ✔ una parte espositiva con più di cento aziende partecipanti ✔ workshop, seminari, corsi di formazione ✔ coffee-break e buffet offerti dagli sponsor

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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

PROCESSI PRODUTTIVI NELL’INDUSTRIA ALIMENTARE

l’automazione per accrescere efficienza, produttività, sicurezza, servizio e qualità.

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a terza edizione di SPS IPC Drives Italia si svolgerà presso Fiere di Parma dal 21 al 23 maggio 2013. Gli espositori sono ancora in crescita e si stima un incremento del 15% degli spazi espositivi rispetto alla scorsa edizione che aveva già segnato un incremento del 30%. Dopo un periodo di attesa da parte del settore dell’automazione industriale, finalmente una manifestazione “tailor made” che ha incontrato il gusto e l’approvazione sia degli espositori sia dei visitatori che sono stati più di 14.000 nel 2012. Le ragioni di questo successo sono da ricercarsi nella cura che pone l’organizzazione nel soddisfare le richieste degli attori del mercato e la varie-

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tà di progetti messi in campo oltre ai continui investimenti in termini di comunicazione. “Lavoriamo Insieme” è l’adagio che il Team SPS ripete, ma soprattutto mette in pratica ogni giorno. Da qui la relazione molto stretta con gli espositori che si concretizza in progetti condivisi e in uno scambio continuo di informazioni. “Solo con l’apporto e la cooperazione fattiva di diverse professionalità e competenze si possono realizzare progetti importanti e duraturi”. Questo quanto ci ha detto Francesca Selva Vice Presidente Messe Frankfurt Italia e Exhibition Director di SPS IPC Drives Italia. Tra i progetti da ricordare che completano la manifestazione fieristica: “Linking University” spe-

Francesca Selva Vice Presidente Messe Frankfurt Italia e Exhibition Director di SPS IPC Drives Italia

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cificatamente dedicato al mondo accademico, “System Integrator on Demand” per garantire il trait d’union fra fornitori di prodotti e tecnologia e coloro che realizzano i sistemi, “Innovation Research” per dare visibilità e smalto alle start up e agli spin off universitari ma innanzitutto, l’edizione 2013 punta sugli End User, con il progetto We Love Our Customer, nell’ambito del quale è stato scelto di dedicare un’ intera giornata e uno spazio particolare al settore Food&Beverage, tematica che per la sua trasversalità risulta di grande interesse sia per gli End User sia per i System Integrator sia per i Costruttori di Macchine. Sarà proprio questo il tema della Tavola Rotonda organizzata in collaborazione con CibusTec e prevista nella terza giornata di Fiera – 23

COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

maggio - dal titolo: PROCESSI PRODUTTIVI NELL’INDUSTRIA ALIMENTARE: l’automazione per accrescere efficienza, produttività, sicurezza, servizio e qualità. Incontro e confronto fra esponenti della produzione, della distribuzione e fornitori di sistemi di automazione industriale. Una proposta che

renderà ancora più interessante e stimolante la visita a SPS IPC Drives Italia 2013.

“COMPONENTS FOR PROCESSING AND PACKAGING” – NUOVA MANIFESTAZIONE IN OCCASIONE DELL’INTERPACK 2014 I subfornitori dell’industria del packaging presentano durante tre giornate i propri prodotti porta a porta con la fiera leader del settore Con “components for processing and packaging”, la Messe Düsseldorf amplia l’offerta che affianca l’interpack 2014. La manifestazione avrà luogo dall’8 al 10 maggio 2014, in contemporanea con i primi tre giorni della principale fiera per il settore del packaging e dei processi industriali correlati. L’esposizione avrà luogo presso la Stadthalle di Düsseldorf nel Congress Center Sud (CCD Sud), situato all’interno del comprensorio fieristico. La fiera si rivolge ad aziende che si occupano di tecnologie di trasmissione, controllo e sensori, prodotti per l’elaborazione industriale delle immagini, tecniche di manipolazione, software e comunicazione per l’industria nonché sistemi completi di automazione per macchine d’imballaggio. Sono inoltre interpellati anche i produttori di elementi, componenti e accessori per macchine e di dispositivi periferici nonché di parti e materiali ausiliari per il packaging. “Con ‘components for processing and packaging’, riusciamo ad ampliare l’offerta che accompagna l’interpack sul fronte dei subfornitori. Queste aziende, che stando alla nomenclatura della fiera non avrebbero diritto di partecipazione all’interpack, possono così approfittare dello straordinario panorama di espositori

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presenti sul paloscenico interpack in qualità di principale fiera del settore. Viceversa, gli espositori dell’interpack hanno modo di informarsi sulla gamma di prestazioni offerte dai propri subfornitori senza dover andare lontano”, afferma Bernd Jablonowski, Direttore dell’interpack. Il progetto di far incontrare gli espositori dell’interpack con i propri subfornitori nel contesto della “components for processing and packaging”, quale manifestazione indirizzata esclusivamente all’industria del packaging e dei processi correlati, è stato accolto con grande favore dal Comitato consultivo dell’interpack. Questa commissione è composta da aziende leader del settore e dalle maggiori associazioni tedesche di tutti i campi rappresentati in fiera. Per semplificare al massimo la partecipazione alla “components for processing and packaging”, agli espositori verranno offerti stand da 9, 12 o 18 metri quadrati in pacchetto completo comprensivo di allestimento, dotazioni e fornitura elettrica. Il passaggio fra interpack e “components for processing and packaging” è reso possibile in entrambe le direzioni senza biglietto d’ingresso separato, sia per gli espositori che per i visitatori. Le aziende interessate possono iscriversi già da adesso al sito www.packaging-components. com. L’inizio dei lavori per la distribuzione degli spazi espositivi presso la “components for processing and packaging” è previsto per il 1 ottobre 2013.

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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

TARATURE SICURE E ACCURATE IN AREE PERICOLOSE CON I CALIBRATORI PORTATILI A SICUREZZA INTRINSECA

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li impianti industriali costituiscono frequentemente una zona pericolosa. Molti materiali essenziali per i processi produttivi o gli stessi prodotti finiti sono infiammabili o esplosivi. Più questi materiali sono necessari per il processo manifatturiero o sono prodotti – ad esempio nell’industria chimica e petrolchimica e perfino in quella alimentare – più elevato è il rischio e più difficili da raggiungere sono le misure di sicurezza necessarie. Ogni piccola scintilla, qualsiasi sovra riscaldamento può causare un’esplosione con conseguenze fatali. La strumentazione di misura e controllo di elevata qualità è certamente utile per la prevenzione e la relativa taratura periodica è effettuata sempre di più direttamente sull’impianto, tramite l’utilizzo di calibratori portatili. I requisiti di questi strumenti per le tarature

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e le verifiche in aree pericolose sono estremamente elevati. La semplice spiegazione fisica di un’esplosione fornisce i primi indizi ai numerosi problemi di sicurezza. Gli elementi necessari per un’esplosione sono in generale, un gas combustibile, ossigeno (atmosfera dell’ambien-

Calibratore multifunzione modello Pascal 100

te) e una sorgente effettiva d’innesco. Tuttavia, un’atmosfera esplosiva avviene soltanto con un certo rapporto di miscelazione tra gas e ossigeno. La miscela non deve essere né troppo ricca, né troppo povera. Questo significa che, se la concentrazione di gas combustibile è troppo piccola o troppo grande, l’esplosione potrebbe non esserci. Se il rapporto di miscelazione è in mezzo a questi valori, l’atmosfera è esplosiva. Il suo innesco può verificarsi in diversi modi, ad esempio con superfici surriscaldate, con scintille di origine meccanica o elettrica o con l’elettricità statica. In base al pericolo di esplosione, le corrispondenti aree industriali sono divise in tre zone, che la normativa IEC 60079-10-1 definisce come segue: Zona 0: Un’area nella quale l’atmosfera esplosiva è presente in modo

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permanente, per una lunga durata o frequentemente. Zona 1: Un’area nella quale è possibile prevedere il verificarsi di una atmosfera esplosiva, periodicamente o occasionalmente durante il funzionamento normale. Zona 2: Un’area nella quale non è possibile prevedere il verificarsi di una atmosfera esplosiva nel funzionamento normale. Nel caso avvenga una volta, sarà per un breve periodo.

COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

plastiche ABS protette contro i disturbi EMC è possibile prevenire scariche elettrostatiche dalla custodia del calibratore.

Calibratore multifunzione modello Pascal ET/IS

I calibratori portatili per taratura in campo devono essere omologati per le rispettive zone. Gli strumenti per zona 0 sono ovviamente soggetti a requisiti più stringenti di quelli per zona 1 o zona 2. Una considerazione importante per l’uso dei calibratori in campo è la temperature di innesco della miscela aria-gas. La temperatura superficiale dei componenti del calibratore, come ad esempio il circuito stampato, deve essere inferiore a tale valore. Per classificare questi dispositivi, sono state definite sei classi di temperatura:

La ”idoneità Ex” di uno strumento è garantita dal certificato ATEX. Alla base di questa certificazione c’è la direttiva comunitaria 94/9/EC, che ha come obiettivo quello di evitare esplosioni indesiderate nell’industria e che contiene i requisiti per i calibratori, le apparecchiature ed i componenti. Se i calibratori sono progettati, sviluppati e costruiti in accordo alla direttiva possono essere sottoposti alle prove di tipo EC. Se le prove sono superate, lo strumento è certificato ATEX e può essere utilizzato per la taratura dei parametri di processo in aree classificate a rischio di esplosione.

Le atmosfere esplosive non possono però essere sempre completamente evitate. E’ necessario quindi prendere misure per prevenire il loro innesco, che sono dipendenti della classificazione dell’area. Fondamentalmente, le fonti d’innesco dovrebbero essere evitate nelle aree pericolose. Queste fonti includono anche i calibratori privi della relativa omologazione, che possono innescare un’esplosione per scintille da attrito o impatto o per una scarica elettrostatica. Questo potenziale pericolo può essere prevenuto attraverso materiali e criteri di progettazione adeguati per il calibratore. Ad esempio, utilizzando

E’ importante rilevare che, gli strumenti di misura installati in aree classificate a rischio di esplosione, dovrebbero essere verificati o calibrati esclusivamente da calibratori a sicurezza intrinseca, che sono realizzati con componenti elettronici specifici. Questo garantisce che i calibratori non generino scintille o temperature d’innesco. I circuiti interni dei calibratori come i modelli Pascal 100/IS, Pascal ET/IS e CPH65I0 sono limitati in corrente e in tensione. L’energia generata è quindi anch’essa limitata in modo tale che, anche in condizioni di guasto, ogni pericolo d’innesco sia eliminato.

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I calibratori a sicurezza intrinseca si dividono in tre diversi livelli di protezione “ia”, “ib” and “ic”. Uno strumento con classificazione “ia” ha due componenti ridondanti (es. in caso di guasto di due componenti critici per la sicurezza, un terzo fornisce la relativa funzione). Per il livello di protezione “ib” c’è solo un componente ridondante e per il livello “ic” non è presente alcuna ridondanza.

Calibratore di pressione a sicurezza intrinseca modello CPH65I0

L’affidabilità non è comunque l’unico criterio da valutare per i calibratori a sicurezza intrinseca. Solo questi strumenti assicurano la migliore precisione possibile e la sicurezza nella taratura. Ad esempio, nel caso un trasmettitore ATEX sia tarato con un calibratore non a sicurezza intrinseca, non è possibile escludere eventuali danni dovuti alla mancata limitazione delle uscite in corrente e tensione. In linea di principio è possibile interporre delle barriere zener, ma esse influiscono sulla precisione della taratura e complicano notevolmente il collegamento tra il calibratore e il dispositivo in prova. La richiesta di calibratori portatili in aree pericolose è in continuo aumento – non solo per ragioni di sicurezza, ma anche perché i dispositivi da tarare rimangono sull’impianto e possono essere verificati con precisione. Le attività di taratura in campo con calibratori portatili evitano o limitano l’interruzione del processo di produzione. L’operatore dell’impianto può quindi risparmiare tempo e quindi denaro.

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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

MG2: CINQUANT’ANNI DI SOLUZIONI MODULARI E FLESSIBILI La flessibilità nel settore delle opercolatrici è nata a Bologna, nel cuore della cosiddetta Packaging Valley. A pochi chilometri dal capoluogo emiliano ha infatti sede MG2, marchio leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di macchine automatiche per il settore farmaceutico, che vanta un particolare know how nel settore delle macchine per il riempimento di capsule rigide, tanto quelle dedicate alla ricerca e sviluppo che quelle per i grandi lotti produttivi.

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roporre e realizzare soluzioni modulari e flessibili». Questo è stato uno dei principi che hanno ispirato Ernesto Gamberini, il fondatore dell’azienda, fin dal 1966. L’azienda di Pian di Macina di Pianoro (Bo) ha una tradizione unica in questo senso, vantando una produzione che, nel corso dei decenni, ha avuto tra i suoi punti fermi quello di proporre al cliente soluzioni personalizzate e flessibili. Una delle pietre miliari della line up MG2 è stata MG Futura. Commercializzata a partire dagli anni ’80, la piccola opercolatrice ha incontrato i

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favori del mercato grazie soprattutto alla sua flessibilità, che la rendeva adatta alle esigenze di un’ampia fascia di utenza. MG Futura era in grado di lavorare capsule di qualunque formato e, grazie alla concezione modulare, poteva impiegare contemporaneamente diversi gruppi di dosaggio, permettendo il riempimento, nella stessa capsula, di polvere, cronoidi, compresse, microcompresse, capsula in capsula, liquidi ed erbe, in molteplici combinazioni. La possibilità di incrementare la velocità in qualunque momento da 6.000 a 96.000 capsule/ora, ne faceva

la soluzione ideale per l’utilizzo nei laboratori di ricerca e sviluppo, che potevano poi trasferire in maniera diretta i risultati ottenuti alla produzione. Questi principi sono oggi validi più che mai, viste le necessità sempre crescenti delle aziende farmaceutiche di lanciare nuovi prodotti, di riformulare prodotti esistenti e di trasferire prodotti da R&D a produzione nel modo più rapido e semplice possibile. Inoltre, la modularità e la flessibilità delle macchine MG2 permettono di investire sempre e solo il necessario e al momento opportuno, evitando ai clienti spese inutili o prematu-

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re e garantendo il massimo ritorno del capitale investito. Una sola macchina: dosaggi e velocità differenti Anche oggi, modularità e flessibilità per MG2 significano innanzitutto la possibilità di combinare tra di loro differenti prodotti e forme farmaceutiche e di passare da un dosaggio ad un altro nel modo più rapido e semplice possibile. I tipi di prodotto dosabili sono polveri, cronoidi (è possibile averne fino a quattro dif-

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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

ferenti tipi all’interno della stessa capsula), liquidi, compresse e microcompresse. Il cambio prodotto avviene estraendo completamente il gruppo di dosaggio, concepito come un modulo a sé stante, e inserendo al suo posto il nuovo gruppo richiesto. I gruppi sono fra loro intercambiabili; è sufficiente inserirli e collegarli alla macchina e si può partire a produrre. Si tratta di una caratteristica che va incontro alle esigenze delle aziende che variano spesso la produzione, come i contoterzisti. Allo stesso tempo, le macchine possono essere configurate in modo da far fronte tanto alle esigenze di produttività di piccoli laboratori, quanto a quelle di realtà che producono grossi lotti. La flessibilità nella tipologia di dosaggio è disponibile fin dalla macchina da laboratorio FlexaLAB che ha una capacità di 3000 capsule all’ora. Il massimo esempio di flessibilità in questo senso è rappresentato da Planeta, vera e propria evoluzione di MG Futura, di cui sublima le caratteristiche di flessibilità, coniugandole con un’eccezionale semplicità operativa. Planeta é stata infatti la prima opercolatrice al mondo concepita in maniera modulare consentendo il cambio da un prodotto ad un altro in maniera estremamente rapida. La stessa macchina può essere configurata in base alla richieste del cliente per poter raggiungere

velocità che vanno dalle 6.000 alle 100.000 capsule all’ora. Può essere equipaggiata con due differenti gruppi di dosaggio contemporaneamente e, in un secondo tempo, può essere incrementata la velocità o acquistati differenti gruppi di dosaggio, così da far fronte a rinnovate esigenze. Altro concetto chiave è la scalabilità ovvero la possibilità di aumentare enormemente le performance produttive, trasferendo, per esempio, la produzione dal modello Planeta ad un’altra opercolatrice MG2 a movimento continuo, come la G250 (200.000 capsule/ora) o la velocissima MultiFLEXA 250, in grado di raggiungere la velocità di 250.000 capsule all’ora. Ciò, è possibile in quanto tutte le macchine continue MG2 condividono gli stessi principi di dosaggio del prodotto. Sistemi di controllo peso: dal controllo statistico al MultiNETT Anche per quanto riguarda i sistemi di controllo peso l’azienda bolognese è in grado di offrire soluzioni su misura. È disponibile un’ampia gamma di sistemi di controllo peso: manuale, statistico o al 100% della produzione; stand-alone o integrati in macchina, con autoregolazione dei parametri di dosaggio. La scelta del sistema di controllo peso può essere determinata da politiche di qualità del cliente, dalla criticità del prodotto per il paziente finale e non

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in ultimo dal peso netto da controllare (dosaggi bassi o standard). Per esempio, su una macchina come Planeta si ha la massima flessibilità nella scelta avendo a disposizione sistemi di controllo peso statistico quali SWC (per il peso lordo), Prepeso (per il peso netto) e sistemi di controllo del peso netto in-process al 100% come il NETT (valido per dosaggi standard) o il MultiNETT, un sofisticato e precisissimo sistema di controllo capace di controllare con grande precisione anche microdosaggi di prodotto e, singolarmente, le diverse componenti in caso di dosaggi combinati. Il NETT

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e MultiNETT si basano sul sistema capacitivo di misura, in uso con successo nelle aziende farmaceutiche da oltre 15 anni. Oltre al fondamentale vantaggio di controllare il peso netto di ogni singola capsula e di scartare automaticamente tute le capsule eventualmente fuori specifica, un altro tangibile beneficio dei sistemi di controllo peso al 100% di MG2 (NETT e MultiNETT) è il fatto di essere integrati nella macchina, così da ridurre gli ingombri ed evitare un ulteriore trattamento di capsule riempite in una pesatrice esterna, con rischio di danneggiamento. Contenimento: un’ampia gamma di possibilità Un altro ambito in cui è evidente la modularità delle soluzioni MG2 è il contenimento, richiesto innanzitutto per evitare la dispersione del prodotto nell’area di lavoro e garantire la protezione degli operatori e dell’ambiente dall’esposizione a sostanze potenzialmente tossiche. In secondo luogo, l’isolatore può essere utilizzato anche per proteggere il prodotto da contaminazione esterna e da condizioni ambientali non ottimali, mantenendo costanti parametri quali temperatura e livello di umidità relativa. L’azienda fa riferimento alla classificazione

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OEL (Occupational Exposure Limit), che definisce criteri di accettazione sul livello massimo di concentrazione per metro cubo di prodotto, al di sotto del quale un operatore esposto per 8 ore al giorno non corre rischi. Le classi più alte (OEL4 e OEL5) sono richieste da clienti che devono trattare farmaci fortemente attivi e/o tossici, come quelli per utilizzo oncologico. Le macchine MG2 possono essere dotate di sistemi di contenimento adeguati a tutte le classi OEL, con isolatori flessibili o rigidi, in base alla strategia di contenimento richiesta dal prodotto. Gli isolatori flessibili sono ottimali per macchine di bassa/ media capacità produttiva quali macchine da laboratorio utilizzate per produrre diverse tipologie di prodotto (polvere, cronoidi, ecc.) e per requisiti OEL non troppo elevati (OEL2/OEL3). Gli isolatori rigidi garantiscono un maggior livello di contenimento (OEL4/OEL5) e sono ottimali in caso di macchine dedicate alla produzione di uno specifico prodotto o genericamente di prodotti in polvere ad alta tossicità, con qualsiasi capacità produttiva (bassa/media/alta). Gli isolatori rigidi sono inoltre la soluzione ideale in caso sia richiesta l’integrazione con sistemi automatici di caricamento prodotto e valvole ad alto contenimento. L’offerta MG2 per gli isolatori rigidi prevede tre possibili soluzioni incrementali riguardo alla combinazione di funzioni di contenimento e lavaggio. La prima prevede il solo isolatore per realizzare il contenimento, la seconda aggiunge un sistema di nebulizzazione per abbattere il prodotto a fine produzione (Wet-in-Place) e la terza raggiunge il livello massimo di automazione con un sistema automatico di Wash-inPlace / Clean-in-Place e asciugatura. Nell’ambito di ogni soluzione il cliente finale può scegliere tra una serie di dispositivi e funzioni opzionali che possono essere fondamentali nell’applicazione specifica.

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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

ACM ENGINEERING: MOTORI ELETTRICI E GENERATORI DI ALTA QUALITÀ

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a società ACM Engineering spa situata in Italia a Bardello (Varese) produce motori elettrici e generatori di alta qualità nelle seguenti categorie merceologiche: 1) servomotori brushless compatti 
 2) servomotori ad albero cavo 
 3) servomotori a trazione diretta 
 4) servomotori coppia 
 5) servomotori con albero mobile 
 6) motorullo 
 7) generatori per impianti eolici 
 8) motori e generatori sincroni a magnete permanente per applicazioni nautiche 
 9) motori e generatori per automotive Caratteristiche: Oltre alla produzione di motori e generatori a catalogo la ACM Engineering spa è in grado di sviluppare prodotti customizzati secondo le esigenze del cliente anche in serie limitate. L’azienda è certificata ISO 9001-2000 e UL

Prodotti ACM Engineering trovano applicazione nei seguenti settori: › automazione industriale › macchine utensili › servocomandi e robot › macchine per settore tessile ed abbigliamento › macchine per lavorazione del legno › macchine per cucire › macchine per imballaggio e confezionamento (pakaging) › macchine per il vetro › macchine da stampa › macchine flessografiche

Servomotori ad albero cavo

Servomotori coppia

› motorulli per nastri trasportatori › macchine orafe › macchine per industrie agricole ed alimentari - macchine per la lavorazione delle materie plastiche › macchine per la lavorazione del marmo › macchine per la serigrafia › macchine per la lavorazione della lamiera › impianti eolici › applicazioni automotive › applicazioni nautiche.

Servomotori a trazione diretta

Servomotori brushless

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Produciamo Produciamo motori motori elettricielettrici e generatori e generatori di alta di qualità alta qualità nelle seguenti nelle seguenti categorie categorie merceologiche: merceologiche: servomotori servomotori brushless brushless compatti, compatti, servomotori servomotori ad albero ad albero cavo, servomotori cavo, servomotori a trazione a trazione diretta,diretta, servomotori servomotori coppia,coppia, servomotori servomotori con albero con albero mobile,mobile, motorullo, motorullo, generatori generatori per impianti per impianti eolici, motori eolici, motori e generatori e generatori sincroni sincroni a magnete a magnete permanente permanente per applicazioni per applicazioni nautiche, nautiche, motori motori e generatori e generatori per automotive per automotive SERVOMOTORI SERVOMOTORI A A TRAZIONE TRAZIONE DIRETTA DIRETTA

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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

NUOVI TERMINALI NB VERSATILI E COMPATTI Si vede subito che la nuova serie NB dei terminali operatore Omron è intelligente e affidabile: con pagine ricche di funzionalità e l’elevata qualità Omron presente in tutte le taglie, la famiglia NB è la scelta logica che completa l’apprezzata famiglia dei PLC CP1 e CJ. Nella serie NB trovate sicuramente il modello giusto che si adatta in modo preciso alla vostra applicazione, indipendentemente dal settore in cui operate.

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isponibile in più taglie da 3,5 a 10 pollici, la serie NB grazie alle sue caratteristiche avanzate consente di creare applicazioni HMI dal design gradevole.Ricchezza di funzionalità e qualità elevata fanno della serie NB un prodotto di straordina-

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ria convenienza. Inoltre il software NB-Designer per la creazione delle applicazioni è gratuito e scaricabile dal nostro sito Web. Touch screen a colori da 3,5 pollici E’ il modello NB con le più piccole dimensioni dello schermo (LCD TFT

e 320 x 240 pixel di risoluzione). E’ la soluzione ideale quando lo spazio è limitato e sono sufficienti poche pagine con pulsanti, testi e valori per gestire e monitorare il processo. E’ dotato sia di una porta seriale, sia di una di porta Ethernet oltre ad una porta USB per semplifi-

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care l’aggiornamento del progetto o lo scambio di dati in rete. Touch screen a colori da 5,6 pollici E’ il modello con la misura più standard dello schermo (LCD TFT e 320 x 234 pixel di risoluzione). Rappresenta la dimensione ideale per gestire un processo, inoltre, la gestione flessibile delle finestre e i pop-up consentono di creare applicazioni chiare. E’ dotato sia di una porta seriale, sia di una di porta Ethernet olre a una porta USB per semplificare l’aggiornamento del progetto o lo scambio di dati in rete. Touch screen a colori da 7 pollici Wide Grazie all’elevata risoluzione dello schermo (LCD TFT da 7 pollici Wide e 800 x 480 pixel di risoluzione): è possibile creare applicazioni dall’elevato contrasto e luminosità con orientamento orizzontale o verticale. Sono disponibili due diversi modelli: quello di punta è dotato di porta Ethernet e porta USB per semplificare l’aggiornamento del progetto o lo scambio di dati in rete. Touch screen a colori da 10 pollici Wide Grazie ad uno schermo LCD TFT da 10 pollici Wide e 800 x 480 pixel di risoluzione è il modello della serie con lo schermo più grande. Con le porte USB ed Ethernet standard è facile aggiornare il progetto, anche tramite chiavetta USB, o scambiare i dati in rete.

COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

tenere numerose immagini ed animazioni. Sono supportati tutti i tipi di file grafici più comuni quali jpg, gif, png. Design intelligente Per i progettisti di macchine automatiche, flessibilità e versatilità di un pannello operatore sono caratteristiche importanti. Per questo motivo la nuova serie NB è dotata di numerose caratteristiche che ne rendono l’impiego comodo e vantaggioso: modalità verticale o orizzontale; connessione a dispositivi Omron e non, ad esempio PLC o inverter,connettività seriale, USB o Ethernet, connessione stampante PictBridge. Semplicità di utilizzo La serie NB presenta numerose funzioni estremamente utili che semplificano la creazione e la manutenzione dei progetti dell’utente, quali il supporto di chiave USB oppure la simulazione online/offline del programma HMI, il supporto e “tool” multilingue e le animazioni e grafica avanzata. Vasta gamma di funzionalità Il software gratuito NB-Designer of-

fre tutte le caratteristiche e funzionalità che consentono di creare in modo semplice e con grande rapidità pagine intuitive. Di seguito sono elencate alcune delle caratteristiche più interessanti per la creazione di un’applicazione: visualizzazioni allarmi/eventi, interruttori/indicatori di stato bit, interruttori/indicatori di stato multiplo, elenco ed elenco a discesa, animazione e componenti mobili, display/ controlli dati delle ricette,tasti funzione, grafici di curve tendenziali e tracciati, diagrammi e istogrammi, e molte altre. Partner perfetto per CP1 Grazie alla varietà di modelli, alla versatilità ed alle funzioni avanzate, la nuova serie NB è il terminale che si abbina perfettamente ai PLC Omron. Le famiglie di PLC CP1 e CJ, dalla ben nota affidabilità, offrono livelli crescenti di sofisticazione per garantire una perfetta rispondenza a tutte le necessità di automazione. Il collegamento NB – PLC è realizzabile sia via seriale, sia via Ethernet, ed è possibile trasferire bidirezionalmente dati e ricette ed eseguire il backup su supporti di memoria esterni (es. chiavetta USB).

Display all’avanguardia Il display è uno dei componenti più importanti di un terminale HMI, pertanto scegliamo solo i migliori schermi LCD per i nostri prodotti! L’intera famiglia di prodotti è dotata di LCD TFT retroilluminati a LED con oltre 65.000 colori, caratterizzati da un buon angolo di visibilità e da una luminosità ottimale. Con una memoria di grandi dimensioni, la vostra applicazione HMI può con-

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AUTOMAZIONE

COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

NUOVO CAVO DI ALIMENTAZIONE PER POMPE A IMMERSIONE CHE AZZERA I RISCHI DI ROTTURA DURANTE LO SPOSTAMENTO OMERIN, division Polycable, rivoluziona il mercato delle pompe da cantiere con il cavo PROFIPLASTÆ PBS-USE + Cavo di spostamento

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l gruppo Omerin, leader mondiale nella produzione di fili e cavi per usi speciali, presenta il nuovo cavo PROFIPLAST® PBSUSE + Cavo di spostamento. Questo nuovo prodotto faciliterà molto le condizioni d’impiego delle pompe da cantiere: finora era sconsigliato spostare una pompa da cantiere tirandola dal cavo di alimentazione, poiché si rischiava di deteriorare il collegamento elettrico e così rendere la pompa inutilizzabile.

Da oggi questa manovra, comunemente praticata poiché rapida è possibile grazie al cavo PROFIPLAST® PBS-USE + Cavo di spostamento ! Questo nuovo cavo riunisce, in effetti, in un unico prodotto un cavo di alimentazione elettrica e un cavo di spostamento in acciaio inox che ne rinforza la solidità e permette quindi di portare e spostare la pompa tenendola dal cavo. Una grande innovazione sia per i produttori, sia per gli utilizzatori di pompe a immersione. Sui cantieri, i guasti alle pompe sono costituiti per il 90% dalla rottura dei cavi di alimentazione. Per risparmiare tempo, infatti, i cavi sono spesso maltrattati e usati per portare e spostare le pompe.

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Non essendo progettati per resistere a trazioni di questo tipo, i collegamenti elettrici cedono sotto il peso delle pompe. Per superare questa limitazione, il servizio di R&S del gruppo OMERIN ha deciso di studiare e realizzare una soluzione adatta alle condizioni d’uso delle pompe da cantiere. Il nuovo cavo comprende quindi i fili di alimentazione del motore della pompa e del termostato di sicurezza, nonché un cavo di spostamento integrato. Quest’ultimo è protetto da una guaina che lo isola dagli altri fili elettrici, in modo che questi ultimi non siano danneggiati. Il Cavo di spostamento in acciaio inox è dimensionato per pompe che vanno da 25kg a 500kg. Ideale per l’alimentazione elettrica delle pompe a immersione di raccolta, pretrattamento, trattamento e evacuazione delle acque di scarico, il cavo PROFIPLAST® PBS-USE + Cavo di spostamento è un’alternativa tecnica all’H07RNF. Si tratta di un cavo elettrico per immersione, studiato e prodotto per consentire un’immersione permanente in acqua. Un’altra caratteristica di PROFIPLAST® PBS-USE + Cavo di spostamento è l’idoneità all’uso con

acque di scarico. La guaina del cavo è più resistente di una guaina classica, e resiste a Ph elevati, liscivie e prodotti di depurazione. Il cavo assicura inoltre una tenuta meccanica rinforzata. Alternativa tecnica eccellente ai cavi di gomma RRF e RNF, i cavi PBS sono molto facili da installare (grande morbidezza e impermeabilità) ma offrono anche un rapporto qualità/prezzo tra i più competitivi del mercato. Lanciato nel 2011 in fase di prova, il cavo PROFIPLAST® PBS-USE + Cavo di spostamento è già stato adottato da tre produttori europei di pompe da cantiere, che hanno deciso di equipaggiare i loro prodotti con questo nuovo sistema.

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World’s Leading Trade Fair for Beverage and Liquid Food Technology

drinktec is the pacemaker for the beverages and liquid food industry. The whole industry comes together at drinktec—companies large and small, regional and global. This is the place to find solutions. Be inspired by innovations, world premieres and new thinking. drinktec—Go with the flow.

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IMBOTTIGLIAMENTO

MACCHINE - ATTREZZATURE

DISTILLERIE BONOLLO SCEGLIE DATALOGIC PER MIGLIORARE LA TRACCIABILITÀ, LA PRODUTTIVITÀ E LA QUALITÀ DEL SERVIZIO DELLA PROPRIA AZIENDA

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istillerie Bonollo Umberto Spa è una società italiana conosciuta in tutto il mondo per la qualità delle sue grappe, distillati e liquori. L’arte di distillare la grappa si tramanda nella famiglia Bonollo già dall’ottocento, ma è nel 1908 che ha inizio l’attività in senso professionale. E’ in quell’anno infatti che Giuseppe Bonollo, il capostipite della più importante dinastia di Grappa oggi esistente, partì con gli allora innovativi alambicchi a vapore, che consentivano di produrre una grappa dalle caratteristiche organolettiche migliori rispetto a quella tradizionale. Già allora, la famiglia Bonollo era apripista nell’impiego di moderne tecnologie. Dal 1951 il figlio Umberto Bonollo decide di continuare l’attività del padre per conto proprio e con i suoi figli, eleggendo a sede dell’azienda il Padovano, una zona geografica con una profonda tradizione nella produzione di grappa e al contempo un bacino particolarmente ricco di materia prima di alto livello qualitativo. L’azienda, ancora saldamente in mano della famiglia, è localizzata nella provincia di Padova con due stabilimenti: la distilleria di Conselve, in cui vengono ottenute grappe, acquaviti d’uva e brandy, e la sede di Mestrino, in cui avviene la produzione di liquori e l’imbottigliamento dei distillati aziendali, che vengono commercializzati nel mercato nazionale ed internazionale. Ogni anno vengono prodotte e distri-

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buite oltre 6 milioni di bottiglie tra grappe e liquori. Il mercato di riferimento è sicuramente l’Italia, dove anche le regioni del centro e del sud hanno cominciato a scoprire ed apprezzare la grappa, ma un’importante fetta del fatturato totale delle Distillerie Bonollo Spa, circa il 30%, arriva dalla vendita all’estero, con prevalenza in Germania. La distribuzione dei distillati a marchio Bonollo avviene prevalentemente tramite HoReCa, ossia vendita del prodotto in enoteche, ristoranti , bar, alberghi, ma l’azienda è comunque presente anche nella GDO locale con prodotti propri e su scala nazionale tramite private label. La vendita avviene tramite una forza vendita diretta composta da 115 agenti e tra i servizi a valore aggiunto che l’azienda è in grado di garantire alla propria clientela, c’è

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sicuramente la consegna con servizio di corriere espresso con tempi di consegna garantiti entro le 48 ore. Con lo scopo di adattarsi al mercato in continuo cambiamento e per ottimizzare tutti i processi aziendali, dalla gestione della tracciabilità della materia prima, passando da una corretta gestione sia del magazzino dei prodotti finiti che di quello dei componenti, per arrivare alla preparazione dell’ordine e spedizione tramite corriere, Distillerie Bonollo ha deciso di implementare una soluzione che si basa sulla raccolta automatica dei dati tramite codici a barre, decidendo di utilizzare per il magazzino di Mestrino gli Skorpio Datalogic con collegamento WiFi. Questo mobile computer è la soluzione ideale per la raccolta automatica dei dati in mobilità in ogni ambito produttivo, in grado di resistere

a cadute multiple ed urti accidentali. Grazie al suo peso contenuto e all’eccellente ergonomia, una delle migliori sul mercato, il terminale portatile Datalogic rende meno faticoso il lavoro all’operatore. Dotato di tecnologia Green Spot, che permette di avere un feedback immediato di buona lettura grazie alla proiezione di uno spot verde direttamente sul codice quando è stato letto correttamente, il terminale Skorpio diventa facile ed intuitivo da utilizzare da parte dell’operatore. Le capacità di comunicazioni wireless del terminale permettono inoltre una rapida interazione e transazione delle informazioni tra i device portatili e il sistema centrale, garantendo l’aggiornamento costante ed in tempo reale dei dati aziendali. Le referenze da gestire presso il magazzino di Mestrino sono circa 5,000 differenziati per tipologia di grappa, liquore e tipo di confezione. Da quando è stato implementato un sistema di identificazione automatica tramite codice a barre, in fase di preparazione dell’ordine, grazie ai terminali Datalogic gli operatori hanno incrementato la produttività nelle attività di prelievo e hanno ridotto gli errori di identificazione e presa, soprattutto nella preparazione degli ordini frazionati. L’azienda è infatti in grado gi gestire con puntualità e precisione l’evasione non solo di bancali o scatole, ma anche della singola bottiglia. “Da sempre attenti a voler fornire prodotti di alta qualità, non possiamo prescindere dall’attuare miglioramenti continui anche da un punto di vista tecnologico”, ha dichiarato Elvio Bonollo - Responsabile Marketing e Comunicazione di Distillerie Bonollo, “Vogliamo perciò proseguire nel processo di innovazione e ottimizzazione aziendale, magari implementato in futuro un sistema di serializzazione delle bottiglie e standardizzare l’identificazione del semilavorato per migliorare ulteriormente la tracciabilità del prodotto finito”.

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SANT’ANNA: LA PRIMA ACQUA CON UN TAPPO S.U.P.E.R Continua l’inarrestabile corsa all’innovazione tecnologica del marchio leader nazionale del settore

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cqua Sant’Anna sarà la prima Azienda del settore beverage a dotare le proprie bottiglie della nuova tecnologia S.U.P.E.R. Sempre attenta al miglioramento continuo della qualità del prodotto, al risparmio dei materiali, alla sostenibilità e alla sicurezza del consumatore, Sant’Anna ha deciso di dotare le proprie bottiglie di una innovativa soluzione tecnologica che combina i filetti del collo della bottiglia con tappi di peso estremamente ridotto. Questa nuova tecnologia permette di risolvere le principali problematiche legate al funzionamento di un tappo su un collo di bottiglia e di raggiungere risultati finora impensabili. L’acronimo S.U.P.E.R. sintetizza infatti i principali vantaggi di questa soluzione innovativa: › Sustainable: la capsula è più leggera di quelle normalmente presenti sul mercato, limitando l’impatto energetico e la quantità di materia prima utilizzata; › Unique: perché è una soluzione proprietaria, protetta da brevetti, e

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che può dare vantaggi esclusivi a chi l’adotta; › Productive: perché riduce i tempi e quindi i costi di attrezzaggio della linea di produzione; › Easy: perché l’angolo LB (leakage-breakage) positivo, non reperibile oggi sul mercato, permette una grande facilità di apertura della capsula. › Reliable: perché lo speciale sistema di tamper evidence permette l’immediata rottura della banda rendendo la bottiglia non violabile e fuori da ogni rischio di blow off. Sant’Anna, marchio italianissimo e di proprietà famigliare, è sempre attenta a sostenere e preferire il Made in Italy; anche in questo caso la scelta è ricaduta su tecnologia made in Italy, sviluppata da SIPA (Gruppo Zoppas Industries) e SACMI, due aziende storiche del panorama industriale italiano tra le più innovative nel settore del packaging per bevande. La nuova tecnologia di chiusura sarà applicata tanto alle bottiglie in PET come alla Bio Bottle Sant’Anna, la bottiglia divenuta ormai celebre per essere la prima al mondo nel mass market con un contenitore biodegradabile che non contiene neanche una goccia di petrolio. Nel caso di Sant’Anna Bio Bottle, questo ulteriore accorgimento permetterà di diminuire ulteriormente la quantità di materia prima da smaltire, rendendo ancora più rapido lo smaltimento naturale della bottiglia di origine vegetale, che si può conferire in compostaggio. Anche in questo caso, Sant’Anna ha messo a punto il nuovo siste-

ma in stretta collaborazione con il fornitore, coerente con l’approccio che storicamente l’ha sempre vista in prima linea nello sviluppo di un prodotto sempre più rispondente alle esigenze del consumatore. Continua dunque a puntare sull’innovazione il marchio piemontese che è leader nazionale del settore con una quota del 12,0 a valore e 10,8 a volume (dati al 31/10/2012).

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SIMEI 2013, UNA NUOVA IMMAGINE PER I SUOI PRIMI 50 ANNI Il Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento si presenta all’edizione n° 25 – in programma dal 12 al 16 novembre a Fiera Milano-Rho – con una nuova immagine su tutti i materiali di comunicazione e promozione. Obiettivo: raccontare in chiave contemporanea e creativa gli elementi più significativi della manifestazione, sottolineando il ruolo di protagonista internazionale e leader nelle tecnologie per il vino e l’imbottigliamento.

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lussi liquidi generati da elementi tecnologici che creano simbolicamente il mondo e al centro una bottiglia che parla di futuro. Tecnologia, innovazione, internazionalità. La nuova immagine di Simei 2013 è servita. Nell’anno dei suoi 50 anni SIMEI (www.simei.it), infatti, rinnova il look di tutti i suoi materiali di comunicazione e promozione, raccontando in chiave contemporanea e creativa gli elementi più significativi della manifestazione, per riaffermare con forza le proprie caratteristiche fondanti e distintive. Attivando una comunicazione che sottolinei il suo ruolo di protagonista nel panorama degli eventi fieristici mondiali e il suo posizionamento come leader internazionale nelle tecnologie per il vino e l’imbottigliamento. “SIMEI – spiega Massimo Pagliarin, Creative Director dell’agenzia Yess! (www.yess.it) che ha curato il progetto grafico per Unione Italiana Vini - è una fiera che ha una storia molto importante, è leader a livello internazionale nel suo settore, e quindi il primo elemento su cui è stata focalizzata l’attenzione è stato proprio questo: mettere in primo piano questa leadership. Per farlo

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ci si è avvalsi di elementi grafici contemporanei che raccontassero e rendessero immediato questo messaggio internazionale. Il globo, il mondo, che rimarca la dimensione internazionale di SIMEI, viene ad essere tracciato nei suoi contorni, idealmente e simbolicamente, dalle bevande: acqua, succhi e vino”. Il visual – sicuramente molto forte e d’impatto – sembra idealmente diviso tra un parte superiore e una inferiore… Sì, la composizione è infatti costituita da elementi descrittivi nella parte inferiore rappresentati da immagini di elementi meccanici, così come il pulsante “On”, che rimanda a tecnologia e meccanica, senza evidenziare una precisa categoria merceologica, nel rispetto dell’articolata offerta della fiera. La parte superiore è invece più simbolica. La bottiglia, nella posizione centrale, costituita da un neon verde e blu, una sorta di fibra ottica, proietta nel futuro, nell’innovazione. L’innovazione connaturata con i macchinari che fanno parte dell’oggi e soprattutto del domani. La bottiglia rimanda alla fiera come punto d’incontro della filiera del be-

verage, lasciando spazio alle varie tipologie di bevande che in questa immagine-simbolo si ritrovano accomunate. La parte di lettering come è stata gestita? La scelta stilistica è caduta su una font in questo momento utilizzata a livello internazionale che si chiama Nexa, che appartiene alla famiglia dei bastoni. Una font che ha un elemento del passato ma contemporaneamente è portatrice di innovazione. Anche il lettering quindi riprende la comunicazione di una storicità, una tradizione che guarda al futuro, un’innovazione che è leader anche perché affonda le sue radici nel passato.

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PROCAP SVELA IL SUO NUOVO TAPPO “UNIVERSALE” PER IL MERCATO DELLE BIBITE ANALCOLICHE

Un risparmio di tempo ed una soluzione economica per gli imbottigliatori, un’apertura più ergonomica per i consumatori.

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ROCAP, uno dei principali produttori europei di tappi e chiusure in plastica ha lanciato il suo nuovo PROSPARK 281881, progettato per l’intera gamma di bottiglie in PET per bevande, dall’acqua naturale alle bibite molto gassate. Il tappo leggero “universale”, ideale per i colli 28-1881, è caratterizzato da una eccellente capacità di ritenzione della C02. Questa soluzione è ideale per un’ampia gamma di bevande gassate, fino ad un contenuto di 8,5 g/l di CO2. Gli imbottigliatori possono così ottimizzare i loro approvvigionamenti utilizzando soltanto un’unica soluzione di chiusura per tutta la loro gamma di prodotti. Le dimensioni standard del 28-1881 PROSPARK permettono un adattamento facile delle linee di condizionamento. Il PROSPARK 28-1881 combina semplicità d’uso, affidabilità e sicurezza sia per i produttori che per i consuma-

tori. La sua ergonomia è stata migliorata per permettere ai consumatori di qualsiasi età, una facile apertura della bottiglia. Di più, il tappo ha anche un ampio angolo di tenuta ermetica garantito da un anello di sicurezza esterno che ne assicura la qualità stessa della tenuta. Questa soluzione è conforme alla normativa BSDA che garantisce la sua affidabilità e la sua efficacia per gli imbottigliatori ed i consumatori. “Lavoriamo in costante collaborazione con gli imbottigliatori per aiutarli ad aumentare la loro produttività. Disporre di un tappo universale per il mercato delle bibite analcoliche costituisce un ulteriore grande passo in avanti per il settore. Anche i consumatori ne traggono profitto. Oggi, per le loro bevande preferite, hanno a disposizione un nuovo tappo sicuro e facile da usare”, afferma Lionel Bonvalot, Product Marketing Manager di PROCAP.

IL GUSTO CLASSICO DELL’OLIO ITALIANO SPOSA LA TECNOLOGIA Da 3 generazioni l’oleificio MONINI imbottiglia e commercializza olio extravergine di oliva di elevata qualità, nelle migliori aree di produzione in Italia e nel Bacino del Mediterraneo. Al Frantoio del Poggiolo, l’azienda si dedica allo sviluppo della cultura dell’olio extravergine di oliva con un’importante opera di sensibilizzazione, esaminando e mantenendo sotto controllo tutti i parametri della filiera produttiva: dalla selezione delle tipologie di piante da coltivare, alla verifica e adattamento dei metodi di raccolta, di lavorazione

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e di spremitura. P.E. LABELLERS, negli ultimi anni ha fornito all’oleificio Monini ben tre etichettatrici con tecnologia colla a freddo, per le linee 8.000, 18.000 e 10.000 bph. I gruppi colla a freddo di progettazione P.E. LABELLERS presentano caratteristiche strutturali e con-

cettuali molto avanzate: robustezza, durata e affidabilità, grazie all’impiego diffuso di materiali a bassa usura e alla quasi totale assenza di manutenzione. L’ultima etichettatrice, fornita nel 2012, oltre alle stazioni colla a freddo, è equipaggiata con tre stazioni adesive di cui una per l’applicazione di sigillo a “U”. Le stazioni autoadesive installate sono tra le più avanzate fra quelle presenti sul mercato. Tutti i parametri sono regolabili dal pannello di controllo con la possibilità di memorizzare fino a 200 etichette diverse.

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MACCHINE - ATTREZZATURE

VISITATORI IN CRESCITA ALLA XX EDIZIONE DEL SALONE MILLÉSIME BIO 2013

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uccesso confermato per la ventesima edizione del Salone Millésime Bio che ha chiuso i battenti lo scorso 30 gennaio. L’appuntamento internazionale della viticoltura biologica che si è tenuto a Montpellier dal 28 al 30 gennaio 2013 ha raggiunto i 4.160 visitatori, rispetto ai 3.360 del 2012, pari ad una crescita di circa il 24%. Con 4.160 visitatori professionisti accolti nel 2013 (3.360 nel 2012), l’annata 2013 del Salone Millésime Bio si è rivelata in crescita, proseguendo così il suo sviluppo. Registrando un incremento del numero di visitatori di circa il 24%, questo appuntamento unico in Francia e nel mondo conferma il suo ruolo di piattaforma internazionale di scambi nel settore della viticoltura biologica, riunendo solo espositori certificati AB (nessun vino da vitigni convertiti). Un quarto dei visitatori era straniero La presenza estera ha rappresentato il 24% dei visitatori. Gli operatori professionali nordamericani* (13,7%), tedeschi (13,3%), scandinavi (10,7%), del Benelux (10,6%), così come quelli asiatici** (10,6%) e britannici/irlandesi (7,4%) sono stati i principali partecipanti al Salone. Gli importatori sono stati al primo posto tra i visitatori (19,8%), seguiti dai

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gestori di cantine (18%), dai commercianti (8,65%) e dai responsabili di bar, hotel e ristoranti (6,5%). Il forte aumento del numero di Paesi, così come di quello degli importatori rispetto al 2012 sono testimonianza dellíimpatto del Forum Internazionale degli Affari, organizzato da Sud de France Dèveloppement. 11 diverse nazionalità tra gli espositori Per quanto riguarda gli espositori, da sottolineare la diversità delle nazionalità (11 in totale), con Francia, Spagna ed Italia a formare il trio di testa. I viticoltori austriaci, portoghesi e tedeschi hanno rafforzato la loro presenza anche quest’anno, con produttori ancora più numerosi. Il Sud Africa, il Cile, l’Egitto e gli Stati Uniti sono ritornati anche nel 2013, dimostrando la loro fedeltà al salone per il terzo anno consecutivo. * Stati Uniti + Canada ** Giappone, Malesia, Repubblica Popolare di Cina e Hong Kong, Taiwan, Tailandia, Vietnam e Singapore

Salone Millésime Bio, il progetto › Un Salone creato dagli operatori professionali di Sudvinbio (Associazione Interprofessionale dei Vini Biologici del Languedoc-Roussillon) nel 1993 e pensato per i professionisti. › L’incontro di un’offerta di vini biologici provenienti da tutti i Paesi/Regioni di produzione. › Un progetto unico: stand chiavi in mano, tutti identici. Solo il vino fa la differenza! › Un luogo di scambi con conferenze e spazi di libera degustazione.

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CHIARIFICA DEI MOSTI E TRATTAMENTO DEI FONDI DI FECCIA CON I DECANTER FLOTTWEG

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elle cantine, la chiarifica dei mosti è una delle applicazioni tipiche in cui si utilizzano i decanter. A tale proposito, nel processo in esame ad essere di grande importanza non sono solo gli aspetti economici, bensì anche la qualità del prodotto ottenuto risulta essere un fattore fondamentale. Il contenuto di feccia in un mosto è variabile e dipende, in particolare, dal tipo e dall’intensità di pressatura dell’uva. Difatti, il mosto prodotto con presse a vite tende ad avere un contenuto più elevato di feccia rispetto al mosto prodotto con presse soffici a membrana. Tradizionalmente, la chiarifica dei mosti viene effettuata per sedimentazione statica delle fecce; queste vengono poi trattate mediante successiva filtrazione su appositi filtri rotativi sotto vuoto che utilizzano uno strato di farina fossile. Comparata alla decantazione centrifuga, questa pratica non è in grado di separare altrettanto rapi-

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damente le fecce dai mosti senza usare coadiuvanti di filtrazione, né di ottenere il più elevato grado di secco possibile. Tale risultato è invece ottenibile con i decanter grazie all’elevata accelerazione centrifuga sviluppata. Inoltre, la tradizionale filtrazione comporta elevati costi di smaltimento degli scarti, oltre al costo stesso di acquisto dei vari coadiuvanti di filtrazione, e notevo-

le impiego di manodopera per la preparazione, la gestione e la manutenzione dei filtri. Infine, va considerato il rischio potenziale per la salute e le relative precauzioni da adottare nel maneggiare la farina fossile. Pur essendo il costo di investimento per un decanter più elevato rispetto al costo di un filtro rotativo sotto vuoto, i ridotti costi operativi del decanter offrono vantaggi economici

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evidenti: il decanter richiede tempi molto più ridotti sia di preparazione all’uso che di pulizia, dal momento che non sono richiesti coadiuvanti di filtrazione. Inoltre, non vi sono costi aggiuntivi di smaltimento, mentre le farine fossili sono invece classificate come rifiuto speciale, con costi sempre crescenti di smaltimento. Inoltre, dal momento che il decanter scarica un solido molto asciutto, si può considerare la possibilità di re impiegarlo come fertilizzante nei vigneti, reintroducendolo, quindi, nel naturale ciclo produttivo. I decanter Flottweg sono progettati per rispondere agli elevati standard igienici vigenti nelle cantine; pertanto, tutte le parti a contatto con il prodotto sono in acciaio inox di alta qualità e le parti interne ed esterne al rotore sono raggiunte da opportuni circuiti di lavaggio ad ugelli.

Portate indicative dei decanter Flottweg, in m3/ora: Modello di macchina Z4E Z5E Z6E Mosto: 5-10 8-17 12-22 Fondi di feccia: 2-5 2-8 4-11 In sintesi, i decanter Flottweg, progettati per operare in modo continuo ed automatico, assicurano massima resa in mosto, eccellente qualità del prodotto, massima

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compatibilità ambientale del processo di sfecciatura dei mosti e notevole risparmio sui costi di gestione.

SEPARATORI E DECANTER FLOTTWEG per la chiarifica dei mosti e dei vini • trattamento rapido • funzionamento continuo • massima resa • costruzione igienica

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MACCHINE - ATTREZZATURE

QUALITÀ E CERTIFICAZIONI PREMIANO AMORIM CORK ITALIA L’azienda coneglianese leader nel mercato dei tappi in sughero registra un +2,53% per il 2012 con oltre 350milioni di tappi venduti e un fatturato che sfiora 35 milioni di euro. Santos: <Investimenti nell’innovazione>

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hi investe in innovazione, qualità e sulle persone vince, anche in tempo di crisi. Potrebbe essere riassunto così il risultato positivo registrato da Amorim Cork Italia nel 2012, un anno difficile ma che ha visto l’azienda leader nelle chiusure in sughero, e sede italiana del colosso portoghese Amorim, consolidare la sua posizione nel mercato italiano. I dati ancora non ufficiali del bilancio 2012 registrano una crescita del 2,53% rispetto al 2011 che corrisponde a circa 350milioni di tappi venduti. Un dato che risente del generale calo dei consumi che ha coinvolto anche il mercato vitivinicolo, ma

che sommato al +11,6% dello scorso anno ha portato l’azienda coneglianese a crescere, nonostante la crisi, del 55% dal 2008 ad oggi. <Amorim Cork Italia – spiega l’a.d. Carlos Santos – è un’azienda solida che ha conquistato la fiducia del mercato vitivinicolo grazie all’efficace competenza dei suoi agenti che garantiscono una completa assistenza pre e post vendita capillarmente su tutto il territorio nazionale, ma soprattutto per l’altissimo livello qualitativo dei suoi prodotti che sono sottoposti ai più rigidi controlli e ai più innovativi sistemi di eliminazione del TCA. Amorim è leader nel mondo anche per il suo

ingente investimento in Ricerca & Sviluppo volto a garantire la miglior performance sensoriale a ciascuno dei suoi tappi>. CERTIFICAZIONE PREMIUM CELIEGE Un’eccellenza certificata con il livello “Premium” secondo l’autorevole sistema di certificazione Celiege (European Cork Confederation) che attesta la conformità agli standard di qualità nelle pratiche di imballaggio. Prima e unica azienda in Italia ad averlo ottenuto, Amorim Cork Italia ha richiesto spontaneamente, fin dal primo anno in cui è entrata in vigore, la possibilità di certificare l’azienda ad un livello “Premium” e ora può vantare il prestigioso ri-

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conoscimento di eccellenza nella qualità del prodotto, nella qualità del servizio al cliente, nel rapporto con i dipendenti, che si aggiunge a quelli precedentemente ottenuti: BRC-IOP, FSC-imballaggi, ISO 9001:2008.

del lavoro>. Grazie a questa ristrutturazione l’azienda potrà aumentare la sua capacità produttiva del 30% grazie allo sviluppo dell’automazione industriale, con un ulteriore vantaggio qualitativo per i suoi clienti.

INVESTIMENTI IN INNOVAZIONE I lusinghieri risultati economici permettono ad Amorim Cork Italia di fare degli importanti investimenti nella ristrutturazione del suo impianto produttivo. <Abbiamo avviato una prima parte dell’intervento – spiega Santos – con l’automazione di tutti i processi di alimentazione e la completa revisione dei sistemi di lubrificazione e imballaggio già nell’estate del 2012 e lo concluderemo nel corso del 2013 con la revisione completa del processo di timbratura>. Un intervento strategico che permette di garantire al cliente una sempre più eccellente performance qualitativa ma che è stato diretto anche verso il miglioramento delle condizioni di lavoro degli operai e la riduzione del loro impatto fisico

RICICLO ETICO DEI TAPPI A completare il quadro positivo c’è anche il successo del progetto di raccolta e riciclo dei tappi “ETICO” che continua ad appassionare sempre più realtà del territorio regionale coinvolgendo nella raccolta dei tappi usati sempre più associazioni e cittadini. Dall’avvio dell’iniziativa nel giugno 2011 sono state raccolte nel 2012 quasi 20 tonnellate di tappi in sughero tra Veneto, Lombardia, Piemonte, Toscana, Sicilia e Friuli. I tappi raccolti sono venduti all’azienda trevigiana specializzata in bioedilizia Ecoprofili a 600 euro a tonnellata. I restanti 400 euro li mette Amorim Cork Italia così ad ogni tonnellata raccolta dalle onlus del territorio vengono corrisposti 1000 euro, in un circolo virtuoso di solidarietà ed ecosostenibilità.

nei processi produttivi. <Abbiamo introdotto – continua Santos – dei sistemi di carico e scarico a sforzo zero perché per noi essere “sostenibili” significa partire soprattutto dalle persone. Abbiamo sempre rispettato i limiti di legge relativi agli sforzi fisici a cui sono sottoposti i nostri dipendenti ma ora abbiamo deciso proprio di azzerarli per garantire una sempre migliore qualità

LA PIÙ MODERNA CANTINA DEI BALCANI APRE A SAEDINENIE L’azienda vinicola Vinprom Peshtera, il più grande proprietario di vigneti (1.500 Ha) della Bulgaria, ha inaugurato il nuovo impianto tecnologico, per un investimento totale di 4,5 milioni di lev (oltre 2,3 milioni di euro). La realizzazione

della cantina, che si estende su 700 mq ha portato, nell’arco di sei mesi, ad un aumento della capacità produttiva aziendale di oltre 2 milioni di litri, raggiungendo i 14 milioni di litri annui. Dal 2000, la società ha investito

oltre 42 milioni di euro nell’ammodernamento e nel rinnovamento di tutti i suoi centri produttivi, in conformità agli standard UE. Oltre al vino, Vinprom Peshtera produce diversi tipi di grappa, vodka, whisky ed altri distillati.

al 15 febbraio, lo staff SIMEI sarà a Saragozza al Pad. 4 – Stand 02 in occasione di Enomaq, la Fiera internazionale dei macchinari e attrezzature per le cantine e l’imbottigliamento, che celebrerà la sua 19a edizione. In concomitanza Oleomaq, la Fiera dei macchinari

e delle attrezzature per frantoi e Tecnovid, la Fiera internazionale delle tecniche e attrezzature per la viticoltura. Obiettivo: promuovere al meglio la rassegna milanese e favorire e incentivare la presenza a Milano, il prossimo novembre, di qualificati operatori stranieri.

SIMEI A ENOMAQ 2013 Dal 12 al 15 febbraio, lo staff SIMEI sarà a Saragozza al pad. 4 - stand 02 Per rafforzare ulteriormente il suo carattere internazionale, prosegue il programma promozionale di SIMEI in occasione delle più importanti manifestazioni fieristiche internazionali. In particolare, dal 12

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MACCHINE - ATTREZZATURE

LA NUOVA BOTTIGLIA LEGGERA DI ARDAGH È UN GRANDE PASSO NELL’IMPEGNO DI BECK’S VERSO L’AMBIENTE

Ardagh Group ha sviluppato una bottiglia ultra-leggera da 275ml per Beck’s e Beck’s Blue, riducendo il peso del contenitore originale da 185gr a 165gr.

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a riduzione del peso dell’11 per cento applicata su 130 milioni di bottiglie permetterà di risparmiare 2,642 tonnellate di vetro, ossia l’equivalente di oltre 200 moderni bus a due piani. Il nuovo contenitore leggero ridurrà così la produzione di CO2 di 1,940 tonnellate durante il processo di fabbricazione delle bottiglie presso lo stabilimento Ardagh di Nienburg, in Germania. Grazie all’utilizzo di strumenti di design analitico avanzati, Ardagh ha potuto ottenere una riduzione

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del peso della bottiglia di 20gr pur mantenendo la robustezza del contenitore originale. I designer sono stati anche in grado di aggiungere valore al contenitore con l’inclusione di una nuova etichetta tuttavia conservando la forma e il collo della bottiglia originale. Fabienne Rollot, Direttore Marketing di Beck’s per l’Europa Occidentale, ha commentato: “Beck’s è un marchio sempre all’avanguardia e sempre alla ricerca di modi per fare innovazione.

Questo cambiamento è solo uno dei metodi che ci permettono di migliorare le nostre prestazioni ambientali e di rendere le nostre leggendarie bottiglie verdi ancora più verdi.” Inge Plochaet, Presidente di AB InBev Rewgno Unito e Irlanda, ha commentato: “Le bottiglie leggere di Beck’s daranno un contributo tangibile a questo obiettivo e rappresentano un grande passo avanti per realizzare la nostra ambizione di diventare la Migliore Azienda di Birra in un Mondo Migliore.”

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MACCHINE - ATTREZZATURE

INDUSTRIA DELLE BEVANDE: MARKEM-IMAJE LANCIA IL DISPOSITIVO 9232 S, IL MARCATORE A GETTO DI INCHIOSTRO PIÙ VELOCE DEL MERCATO

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arkem-Imaje lancia il dispositivo 9232 S, un nuovo marcatore a getto di inchiostro per il settore delle bevande. Questo marcatore è stato sviluppato insieme ai principali attori del settore delle bevande ed è stato progettato appositamente per adattarsi a velocità di produzione elevate. Il dispositivo 9232 S è in grado di stampare codici di qualità su 120.000 lattine in un’ora (o PET, cartone, vetro…) con un’eccellente leggibilità. Per Christophe Lopez, VP Marketing Markem-Imaje, il lancio del dispositivo 9232 S segna un momento stori-

co: “Con la forte crescita nei mercati emergenti e la concentrazione dei mezzi di produzione nei paesi industrializzati, i nostri clienti del settore delle bevande hanno nuove esigenze in termini di produttività, ottimizzazione dei costi di produzione (costo totale di proprietà) e affidabilità (disponibilità della macchina). Il nuovo marcatore a getto di inchiostro 9232 S stabilisce il nuovo standard per le prestazioni. Pensato per adattarsi a tutte le velocità di produzione, da 60.000 a 120.000 prodotti in un’ora, non compromette la qualità della marcatura, garantisce una disponibilità del marcatore senza precedenti, fino al 99,8%, e riduce il TCO del 30% rispetto ai sistemi concorrenti. I nostri ingegneri hanno lavorato a stretto contatto con i principali clienti del settore delle bevande al fine di offrire le migliori innovazioni per affrontare in maniera adeguata le problematiche del mercato del settore delle bevande. Noi crediamo che il dispositivo 9232 S sia la soluzione.” 9232 S: rispondere alle esigenze del mercato delle bevande In termini di ottimizzazione della marcatura sulle linee di produzione, il dispositivo 9232 S fornisce una soluzione unica nel mercato con tre fattori di differenziazione: velocità di marcatura fino a 120.000 lattine in un’ora e mantenimento della qualità ottimale; operatività garantita del 99,8% con il programma SMILE; cartucce di inchiostro sostituibili in tutta sicurezza

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dall’operatore in meno di 30 secondi senza la necessità di interrompere la marcatura o di arrestare la linea di produzione. In risposta alle esigenze di ottimizzazione dei costi operativi, il dispositivo 9232 S offre il miglior TCO: il consumo più basso di inchiostro e additivi, manutenzione ottimizzata e consumo energetico estremamente basso. Per quanto riguarda l’integrazione nelle linee di produzione, il cabinet e la testa di stampa in acciaio inossidabile con protezione IP56 di serie (senza aria) sono unici nel mercato. Un altro punto chiave per l’integrazione è la disponibilità del dispositivo 9232 S con un cavo ombelicale di 6 metri. Infine, è stata sviluppata una gamma di inchiostri a essiccazione rapida, con o senza MEK, per garantire un’eccellente leggibilità anche durante la marcatura a velocità elevate. Questi inchiostri forniscono codici a elevato contrasto a prescindere dal substrato: lattine in alluminio, bottiglie in PET, scatole di cartone, tappi metallici o di plastica o etichette di carta. Un inchiostro speciale per la marcatura su vetro offre un’eccellente adesione ed è semplice da rimuovere nel caso delle bottiglie di vetro a rendere. Le caratteristiche uniche del dispositivo 9232 S Alte prestazioni di marcatura › Capacità di stampare 2 linee di te-

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sto a 160 m/min per una velocità di produzione massima pari a 120.000 prodotti in un’ora. › Fino a 5 linee di stampa per le date di scadenza, i loghi, i testi alfanumerici, i codici a barre mono e bidimensionali. › Altezza dei caratteri massima pari a 32 punti. › Gamma di inchiostri specifici per il settore delle bevande tra cui gli inchiostri per stampe a contrasto, gli inchiostri lavabili per la marcatura delle bottiglie di vetro a rendere, gli inchiostri ad elevata resistenza per le confezioni di cartone, ecc. Affidabilità senza pari › Tasso di disponibilità eccellente, fino al 99,8%, senza necessità di assistenza grazie al nuovo circuito d’inchiostro e alla testa di stampa innovativa.

MACCHINE - ATTREZZATURE

› Garanzia di 18 mesi per l’hardware. › Possibilità di estendere la garanzia fino a 5 anni. › Cabinet e testa di stampa in acciaio inossidabile con protezione IP56 di serie senza zone di ritenzione per lavaggi frequenti e per ambienti umidi. Ottimizzazione delle operazioni › Interfaccia utente intuitiva con touch-screen a colori da 7” che salvaguarda la selezione e la modifica dei messaggi, riducendo così gli errori di input dell’operatore. › Schermate diagnostiche per ridurre gli arresti della produzione. › Visualizzazione in tempo reale dell’autonomia di stampa e monitoraggio del consumo, della disponibilità del marcatore e delle procedure di manutenzione. › Sostituzioni rapide e sicure dei ma-

teriali di consumo senza perdite e senza la necessità di interrompere la marcatura. › Installazione semplice grazie alle opzioni di montaggio verticale o orizzontale. Compatibilità con i principali integratori secondo il protocollo generale. Riduzione dei costi › Vita delle cartucce di inchiostro più lunga con una capacità di stampa standard fino a un massimo di 190 milioni di caratteri al litro. › Possibilità di ridurre il consumo di additivi fino a un massimo di 3,2 ml/h a 20 °C. › Estensione a 18 mesi del tempo che intercorre tra due operazioni di manutenzione. › Senza allacciamento all’aria compressa.

L’ORO D’ITALIA’, GOCCE D’ORO PER L’AZIENDA TRENTINA OLIOCRU Tre gocce per il monovarietale ‘Origini’, quattro per l’edizione limitata del blend ‘LAB’ L’azienda trentina OlioCRU continua a distinguersi nell’ambito dei concorsi nazionali più quotati. Anche a Lecce in occasione della quarta edizione de ‘L’oro d’Italia’, che ha messo a confronto blend, monovarietali, DOP, IGP, biologici e oli estremi, è riuscita a guadagnare posizioni di tutto rispetto tra i migliori extravergine italiani. E così, come unica azienda trentina in lizza, il frantoio arcense conquista due menzioni di qualità e tre preziose gocce d’oro con il frantoio denocciolato ‘Origini’, nelle categorie monovarietali e oli extremi, cui si aggiunge un’ambita menzione di merito e ben quattro gocce d’oro assegnate all’edizione limitata di ‘Lab’, per la categoria blend. Una manifestazione partecipata dalle migliori aziende olivicole del Belpaese valutate, in forma esclusivamente anonima, da una giuria internazionale composta da capi panel e assaggiatori professionisti coordinati da OLEA, l’organizzazione-laboratorio di esperti e assaggiatori con sede a Pesaro. Per OlioCRU saranno quindi riconosciute le gocce d’oro ai nettari della nuova linea 2013. Per la categoria fruttato medio il monovarietale denocciolato ‘Origini’, ottenuto da olive frantoio colte nella seconda metà di ottobre. Origini si presenta al palato come un olio dal carattere deciso con aromi di erba tagliata, mandorla

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verde e foglie di carciofo tra singolari note amaro-piccanti. Un extravergine così chiamato per la naturale associazione di idee tra le inconfondibili caratteristiche del prodotto e le aspre campagne terrazzate del Trentino, tanto tenaci quanto profondamente generose, per un viaggio nel gusto verso, appunto, le proprie origini. Da un olio marcatamente autoctono a un nettare misterioso, ricco di stuzzicanti aromi sapientemente abbinati nella ricerca della miscela perfetta. ‘Lab’ è un blend di monovarietali franti tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, caratterizzato da fragranze freschissime all’olfatto, pomodoro verde, cicoria e mandorla dolce, in un mix equilibrato di sensazioni piacevoli al gusto. Un insieme di gradevoli accostamenti la cui ricetta rimane un prezioso segreto custodito gelosamente dai frantoiani di OlioCRU. “Riconoscimenti importanti che premiano la continua ricerca di nuovi abbinamenti - ha concluso Nicola Peroni, amministratore dell’azienda trentina - e confermano OlioCRU tra i frantoi d’eccellenza del panorama olivicolo italiano. Le nostre produzioni, riconosciute nell’ambito di tre diverse categorie di prodotto, dimostrano che un metodo di produzione rigoroso e attento, unito ad una profonda passione per il prodotto, può sempre fare la differenza a livello qualitativo”.

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MACCHINE - ATTREZZATURE

NORD DRIVESYSTEMS FORNISCE POTENTI AZIONAMENTI ALLA SALA COTTURA PIÙ MODERNA D´EUROPA

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el corso di 40 anni di funzionamento continuo, i serbatoi e i tini della vecchia sala cottura della birreria Forst (in Italia) hanno prodotto 25 milioni di ettolitri di birra. Recentemente, dati i progressi della tecnologia birraria, riguardanti soprattutto gli aspetti energetici, la direzione ha deciso di costruire una nuova sala cottura che operasse con elevata efficienza, rispondesse ai requisiti di sicurezza più attuali e producesse le minime emissioni possibili. Nella prima settimana dopo l´avviamento, la birreria ha ridotto del 30 per cento il suo consumo di energia primaria. Cinque grossi tini, comprendenti i sistemi tecnologici e di tubazioni, un´alimentazione idrica progettata ex-novo e un impianto di malteria con dodici silos e tre tini di stoccaggio separati - gli ingegneri e i tecnici hanno avuto a disposizione solo 16 mesi per costruire i componenti principali partendo da zero per la birreria Forst che da 154 anni ha sede ad Algund, Alto Adige. La facciata a vetri di 4.800 m² offre una vista dell´impianto, che è considerato un modello di moderna arte birraria europea. Possono essere prodotte fino a dodici cotture al giorno, ciascuna con un volume di 630 ettolitri. La capacità di produzione annuale è pari a 900.000 hl. Ogni azionamento è tagliato su misura per il proprio compito NORD DRIVESYSTEMS ha assemblato i motoriduttori per tutte le autoclavi in base agli specifici requisiti delle varie applicazioni, dal mulino di macinatura, che macina delicatamente il malto all´inizio del processo di cottura, al convogliatore a vite che rimuove il grano esaurito. Nella prima fase del processo, il malto viene miscelato nei

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tini di miscela con acqua sorgente proveniente dalle vicine montagne. La miscela viene quindi riscaldata a varie temperature per mezzo di superfici conduttrici ottimizzate termicamente poste alla base e lungo i telai del tino di miscela. Un motoriduttore helical-bevel NORD con convertitore di frequenza, dotato di sensore di temperatura, aziona l´agitatore all´interno dell´autoclave. Successivamente, il liquido è pompato nel tino di filtrazione. Regolazione dolce della velocità di filtrazione Con un diametro di 8,6 m e un peso prossimo a 21,5 t, il tino di filtrazione è il cuore della sala cottura. Le parti liquide e solide della miscela vengono separate con un processo totalmente automatizzato. Poiché il grano esaurito si deposita sul fondo del tino, esso forma uno strato filtrante naturale. Una speciale rastrellatrice allenta tale strato al fine di assicurare un flusso ottimale del mosto di birra. In questo modo, la qualità del mosto migliora e le materie prime vengono utilizzate in modo efficiente. Sensori di pressione sul fondo dell´autoclave rilevano la consistenza del grano esaurito e l´azionamento regola di conseguenza la velocità della macchina. Questo sistema di controllo intelligente permette di ottenere portate fra 9 e 14 litri al minuto e per metro quadrato.

La nuova sala cottura ha una capacità di 900.000 ettolitri di birra all’anno. È possibile produrre fino a 12 cotture al giorno, ciascuna con un volume di 630 hl.

Successivamente, il grano esaurito viene rimosso: la macchina viene abbassata gradualmente e le barre piane montate sui suoi sei bracci spingono il grano esaurito all´esterno del tino attraverso un boccaporto. Anche questa fase è completamente automatica. Se si accumula una massa eccessiva, il processo di abbassamento si interrompe, e la velocità viene regolata. Pertanto, il tino può essere svuotato in soli sei minuti. Al fine di trattare il materiale il più dolcemente possibile, il grano esaurito è allentato a bassa velocità. Tuttavia, quando il grano esaurito è stato rimosso, sono richieste elevate velocità in modo che l´autoclave possa essere svuotata il più rapidamente possibile. Quindi, l´intorbidamento dovuto al grano esaurito è minimo e il flusso è molto efficiente. Per verificare se il sistema sta funzionando regolarmente, le velocità, il consumo

Ogni azionamento è stato calibrato su misura per i singoli requisiti dell´applicazione. Nella figura: un motoriduttore helical bevel che aziona il tino di miscelazione.

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di corrente e la temperatura del motore sono monitorizzati centralmente in modo continuo. Entrambi i compiti sono gestiti da un azionamento NORD su misura, basato su un albero cavo con linguetta. L´azionamento è una combinazione di un motore, un riduttore industriale e un riduttore helical bevel. Esso ha una coppia massima di 96.000 Nm ed è in grado di regolare continuamente la velocità circonferenziale da uno a cento metri al minuto - erogando una coppia costante. Precisione millimetrica All´interno del tino di filtrazione, la rastrellatrice è sollevata e abbassata di 500 mm. Il dispositivo di sollevamento ha un funzionamento preciso al millimetro, anche sotto pieno carico. Per l´esatto posizionamento sono stati installati un finecorsa e un

Un singolo azionamento attua il processo di filtrazione, allentando il grano esaurito e svuotando il tino. La combinazione di un motoriduttore e un riduttore industriale permette di ottenere coppie fino a 96.000 Nm.

Il motoriduttore helical bevel è combinato con un riduttore industriale atraverso un albero cavo con linguetta.

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MACCHINE - ATTREZZATURE

Un azionamento con albero parallelo muove il convogliatore a vite.

sensore ottico. L´altezza può essere regolata durante i punti morti, in folle e durante il funzionamento. A tale scopo, il riduttore elicoidale e l´unità di sollevamento oleodinamica sono stati progettati per sopportare i carichi assiali e radiali che si verificano nel processo. Il servomotore ha una potenza nominale di 18,5 kW ed eroga velocità d´uscita da 0,04 a 4 giri/ min. Per assicurare il mantenimento della velocità richiesta, il motore è stato dotato di encoder. Un ventilatore esterno raffredda il motore alle basse velocità. Entrambi i riduttori sono dotati di serbatoi di espansione dell´olio per prevenire perdite di lubrificanti dalle valvole di sfogo a temperature elevate. Uno speciale sistema di tenuta sul riduttore industriale assicura che vi sia sempre una pellicola di lubrificante adeguata sull´albero. Grazie al suo progetto, la gabbia di sollevamento non richiede serbatoi d´olio addizionali, eliminando così il problema della tenuta. Seguendo il principio UNICASE sviluppato da NORD, tutti i supporti sono integrati in un singolo blocco contenitore, offrendo eccellenti robustezza e rigidità. I contenitori UNICASE non hanno superfici a tenuta che potrebbero flettersi per effetto di coppie o forze radiali. I riduttori, compatti e leggeri, funzionano molto silenziosamente e hanno una vita di servizio più lunga e un minore consumo energetico rispetto ai contenitori di riduttori a parti multiple. La moderna tecnologia riduce il consumo di vapore del 47 per cento Il Dr. Walther Unterthurner, Direttore Tecnico della birreria Forst, sottolinea:

Con un diametro di 8,6 metri, il tino di filtrazione è il cuore della sala cottura. Qui, le trebbie di birra vengono separate automaticamente dal grano esaurito.

»Costruendo la nuova sala cottura, volevamo assicurare che le risorse fossero trattate il più delicatamente possibile. Inoltre, volevamo usare queste moderne tecnologie per ridurre considerevolmente il consumo di energia e le emissioni». Pertanto, oltre agli impianti efficienti nella sala cottura, nel condensatore di vapore è stato integrato un nuovo sistema di recupero del calore. Il calore richiesto per la produzione del mosto di birra è stoccato in un grande serbatoio di energia sotto forma di autoclavi di acqua calda sul retro dell´edificio ed è riutilizzato per i successivi processi di produzione della birra. Secondo Unterthurner, queste varie misure hanno già ridotto il consumo di energia primaria del 30 per cento. »Il nostro obiettivo è ridurre il consumo di vapore almeno del 47 per cento», egli aggiunge.

«La nuova sala cottura è un progetto modello, concepito per funzionare in modo affidabile per almeno 40 anni», affema il Dr. Walter Unterthurner, Direttore Tecnico della birreria Forst (a sinistra, con il Mastro Birrario Manfred Biechl).

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IL FILETTO DI MANZO IRLANDESE Prodotto Ufficiale del Bocuse D’Or 2013

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l filetto di manzo irlandese sarà l’ingrediente ufficiale utilizzato per le prove del prestigioso Bocuse d’Or. Al termine di un lungo e rigoroso processo di selezione, la carne irlandese, proveniente da allevamenti al pascolo, è stata scelta dal Comitato Organizzatore per i suoi elevati standard qualitativi. Questo importante riconoscimento internazionale sancisce l’eccellenza della carne bovina irlandese di qualità assicurata, particolarmente apprezzata per la sua tenerezza, il gusto eccezionale e la consistenza. Il bestiame allevato in Irlanda viene alimentato principalmente con erba - l’80% dei terreni agricoli irlandesi è dedicato proprio a questa coltivazione – che conferisce alla carne un sapore inconfondibile, oltre a renderla meno grassa e più ricca di acidi grassi omega-3 e omega-6, CLA, vitamina E, A e carotenoidi. Gli alti standard qualitativi della carne irlandese sono certificati da Bord Bia, ente per la Promozione del patrimonio gastronomico irlandese. “La partnership con l’edizione 2013 di Bocuse d’Or– afferma John Keane, Direttore Italia Bord Bia – rappresenta un’occasione

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importante per dimostrare l’eccellenza dei nostri prodotti, associandoli alla haute cuisine: siamo sicuri che il filetto d’Irlanda saprà esaltare al meglio le preparazioni degli chef in gara”. Florent Suplisson, Direttore del Bocuse d’Or, ha commentato: “la scelta del filetto di manzo irlandese per l’edizione 2013 del Bocuse d’Or è in linea con la tradizione e gli scopi di questa competizione: selezionare i prodotti migliori nei diversi paesi del mondo, per realizzare una cucina e una gastronomia d’eccellenza”. Una produzione sostenibile L’approccio sostenibile è da sempre al centro del sistema produttivo dell’industria alimentare irlandese ed è legato alla cultura rispettosa della terra tipica dell’isola di smeraldo. L’Irlanda vanta una delle impronte CO2 legate alla produzione lattiero casearia e di carne più basse in Europa. Bord Bia in collaborazione con Teagasc, agenzia che si occupa dello sviluppo delle aziende agricole irlandesi, e con il Carbon Trust britannico, ha elaborato un modello per calcola-

re l’impronta di CO2 degli allevamenti bovini. Da maggio 2011 questo sistema è utilizzato da ben 32.000 allevatori aderenti al Sistema di Certificazione Qualità di Bord Bia, i quali si sono impegnati ridurre le emissioni di gas ‘effetto serra’. Origin Green “Origin Green” è un programma avviato nel giugno 2012 in Irlanda e volto a dimostrare l’approccio sostenibile che caratterizza l’industria Food&Beverage del paese. Il progetto - di adesione volontaria - sottopone le aziende che lo sottoscrivono ad un monitoraggio su consumo energetico, impronta di carbonio e impatto ambientale ed alla definizione, su base annuale, di obiettivi per la riduzione di questi ultimi. Le aziende partecipanti si impegnano ad implementare un programma che definisce delle misure legate alla sostenibilità con obiettivi a breve, medio e lungo termine. Attualmente hanno aderito ad Origin Green 164 aziende irlandesi, che rappresentano più del 60% delle esportazioni: l’obiettivo è di raggiungere la percentuale del 100% nel 2016.

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IL CONSORZIO DEL RADICCHIO HA FATTO CENTRO

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utto è andato per il verso giusto: attese rispettate, prestazione eccellente, risultati brillanti. Il “Consorzio dei ristoranti del radicchio” ha fatto centro. Il giorno dopo lo Show Cooking in Alta Badia, ai piedi della magnifica pista Gran Risa di La Villa di Badia, possiamo dirci soddisfatti sotto tutti i profili. Abbiamo ricevuto apprezzamenti e complimenti da tutti. Tutti ci hanno detto che siamo stati più che all’altezza e hanno riservato sorprendenti elogi al nostro eccezionale prodotto: il radicchio tardivo di Treviso e il variegato di Castelfranco, che sono un bene del quale, a volte, manco ci rendiamo conto. Diciamo, prima di tutto, grazie ai colleghi ristoratori che si sono direttamente impegnati e a tutti i soci per avere creduto nell’evento, al “vero radicchio sulla neve”, gustato in Alta Val Badia, promosso con spirito di squadra, investendo in pro-

RISTORANTI RADICCHIO NEWS RA 1-13.indd 3

prio e “non incassando”. È stata una grande iniziativa promozionale, di immagine e di marketing, sostenuta e attuata esclusivamente con risorse interne, vale a dire dei soci. Il radicchio va presentato e vissuto nella sua integra bellezza, senza stampelle di “guerre mondiali” o di “Repubbliche marinare”. Deve essere lui, il radicchio, protagonista sulla scena. Ne ha i numeri culturali e colturali e l’identità forte. Il suo futuro sta nella capacità di entrare con successo nella “Grande cucina” nazionale e internazionale. Hanno vissuto la Chef’s Cup, di cui lo Show Cooking è stato uno degli episodi di maggiore valenza, centinaia di grandi ristoratori da tutto il mondo, attorno ai quali si sono mossi protagonisti dello sport, di sci in particolare, del giornalismo e dell’imprenditoria. Essi hanno avuto l’opportunità di vedere, di conoscere e di gustare il radicchio Igp di Treviso e di Castel-

Egidio Fior presidente del Consorzio dei ristoratori del radicchio

franco. Ne sono rimasti entusiasti, saranno inevitabilmente i suoi ambasciatori. Si diventa sempre “missionari” delle cose che piacciono. Il “Consorzio dei ristoranti del radicchio”, dunque, ha dato un segnale puntuale di come vorrebbe essere e operare. Punta su eventi di grande richiamo, bene mirati, di alta qualità, capaci valorizzare “dove conta” la cucina del radicchio, di arricchire sotto il profilo professionale gli chef che vi partecipano e di diffondere la cultura del radicchio. Questo vuol dire curare bene la “cucina del radicchio” dentro il proprio territorio (dove si coltiva l’ortaggio Igp) e vuol dire soprattutto portare la stessa e il radicchio fuori dei confini tradizionali, allargarne il mercato, attirare sempre nuovi consumatori. Con spirito imprenditoriale, smorzando un po’ le tentazioni folcloristiche, che possono attirare un giorno, ma che non hanno efficacia nel tempo..

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ESPERIENZA, RICERCA E SVILUPPO

PIGO può orgogliosamente dire che le sue macchine raggiungono caratteristiche operative eccellenti, efficienza energetica e facilità d’uso

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azienda PIGO Srl è uno dei produttori leader al mondo di attrezzature per il congelamento e fornitore di macchinari di processo per la lavorazione di frutta e verdura con una vasta esperienza sia nel congelamento sia nella lavorazione di prodotti ortofrutticoli. Assieme ai propri partners, PIGO ha installato le sue macchine, congelatori a spirale e a letto fluido, in tutto il mondo. I suoi sistemi sono forniti ad aziende in USA, Europa, Africa, Australia e Asia dall’azienda stessa e dai suoi partner industriali. PIGO Srl si è specializzata nelle costruzione di congelatori a letto fluido, Easy Freeze, i più indicati per congelare una varietà di frutta, verdura e numerosi prodotti ittici, carne e formaggi. I congelatori PIGO sono costruiti in maniera modulare e tutti i componenti sono totalmente costruiti in acciaio inox, capaci di fornire un perfetto prodotto IQF an-

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che con lavorazioni di prodotti delicati, come riso cotto, lamponi, ecc. Tutte le unità sono totalmente assemblate e testate negli stabilimenti aziendali prima della spedizione al cliente. Dopodiché vengono assemblate da un team di esperti PIGO nella sede del cliente. Easy Freeze e Easy Freeze Spyro sono il risultato di molti anni di esperienza, ricerca e sviluppo. PIGO può orgogliosamente dire che le sue macchine raggiungono caratteristiche operative eccellenti, efficienza energetica e facilità d’uso, che si traducono poi in molti vantaggi e privilegi per l’acquirente. Oltre a Easy Freeze e Easy Freeze Spyro, una delle macchine di punta di Pigo è la denocciolatrice automatica PG 103. Grazie al suo sistema di distribuzione, per un riempi-

mento quasi totale di piastre molto grandi (con frutta), la denocciolatrice PG 103 ha una capacità 50-100% maggiore di ogni altra denocciolatrice nel mercato, per una capacità ottimale di 60 cicli al minuto. L’esperienza dei clienti PIGO conferma l’adeguata qualità e preparazione della frutta (pulita, calibrata e con il giusto grado di maturazione) con 0,00% di noccioli rimasti. I siti www.pigo.biz e www.pigo.it aiutano ad avere un’idea migliore della produzione, brevi video sulle macchine Pigo in funzione sono visibili su www.youtube.com, sotto il nome PIGOsrl..

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VELOCITÀ, ACCURATEZZA, AFFIDABILITÀ E FLESSIBILITÀ. LE PESATRICI ISHIDA HANNO TUTTE LE CARTE IN REGOLA PER IL CONFEZIONAMENTO DELLE VERDURE SURGELATE

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e pesatrici multiteste Ishida giocano un ruolo cruciale nell’aiutare una delle maggiori aziende per la preparazione e il confezionamento di vegetali surgelati del Regno Unito ad aumentare la produttività di ben il 20%. Fra le cinque pesatrici Ishida installate nello stabilimento della Pinguin Foods di Kings Lynn è compresa un’avanzata pesatrice CCW-R a 24 teste con tramogge da tre litri per verdure miste e quattro modelli a 14 teste con tramogge da 5 litri per un solo tipo di verdura, come carote, piselli, mais, fagioli, broccoli e cavolfiori. Nelle linee in cui le macchine Ishida sono installate, accanto a nuove selezionatrici per colore che control-

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lano e scartano le verdure di qualità inferiore allo standard, l’accuratezza generale di pesatura registra ora uno scostamento inferiore allo 0,7% dal peso nominale, in precedenza pari a circa l’1,8%. Pinguin Foods UK fa parte del gruppo PinguinLutosa, con sede in Belgio, leader mondiale nella fornitura di prodotti di alta qualità facili da preparare a base di verdure e patate. L’aumento della domanda, insieme alla ricerca da parte di Pinguin di un continuo miglioramento della qualità e di una maggiore efficienza, ha portato l’azienda a installare le nuove pesatrici Ishida con l’obiettivo di aumentare la produttività dello stabilimento del 20%.

Come spiega Paul Spurrell, ingegnere capo della società: “È fondamentale stare al passo con i tempi. Per raggiungere gli elevati standard di qualità che ci siamo prefissati e che i nostri clienti richiedono dobbiamo investire nelle migliori e più moderne attrezzature.” Le macchine Ishida gestiscono confezioni comprese tra i 125 g e i 2,5 kg e la pesatrice a 24 teste gestisce anche due, tre o quattro tipi diversi di verdure. Le pesatrici possono anche essere utilizzate per esigenze di confezionamento particolari. Ad esempio, per realizzare le confezioni da 10 kg si utilizza una pesatrice in formato ‘doppio scarico’ che permette di raddoppiare efficacemente la velocità

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con una precisione notevolmente migliore rispetto al metodo precedente. Se inizialmente la scelta è caduta sulle macchine Ishida per la loro velocità, altrettanto apprezzate sono state la loro elevata precisione e affidabilità. “Non abbiamo mai avuto problemi con le pesatrici fin dall’installazione” conferma Steve Walton, Responsabile della sala confezionamento. “Un altro grande vantaggio è la loro flessibilità: possiamo facilmente passare un prodotto da una linea all’altra a seconda delle esigenze, cosa che non era possibile con i nostri modelli precedenti, più vecchi, di pesatrici volumetriche.” Questa flessibilità è data in parte anche dalla facilità di cambio prodotto sulle pesatrici Ishida. Le specifiche del prodotto, compreso il peso target, sono pre-impostate nell’unità di controllo remoto, facile da usare, con cui il cambio prodotto si esegue premendo un pulsante. Tutti i modelli sono dotati di un corpo impermeabile e di parti intercambiabili facili da rimuovere: in questo modo anche la pulizia può essere eseguita in modo rapido ed efficace. Le pesatrici sono parte di un investimento continuo dell’ordine di diversi milioni di sterline sia nelle operazioni di trasformazione che di imballaggio nello stabilimento di Kings Lynn, che prevedono l’installazione di apparecchiature ad elevata tecnologia, come le selezionatrici per colore all’avanguardia in grado di individuare e quindi scartare ad alta velocità le verdure con imperfezioni. Un altro obiettivo chiave degli investimenti è il miglioramento dell’efficienza energetica. Anche in questo caso le pesatrici Ishida giocano un ruolo importante, insieme ad altre iniziative di Pinguin come la riduzione del consumo d’acqua e l’introduzione di sistemi di illuminazione più efficienti. Le pesatrici sono in funzione 24 ore al giorno, cinque giorni alla settimana, con attività supplementare nel fine-settimana nei periodi di alta stagione come quello che precede

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il Natale. Velocità tipiche sono pari attualmente a circa 75 confezioni al minuto per le confezioni da 1 kg, ben al di sotto della capacità della pesatrice che può raggiungere le 90 confezioni al minuto. “Continuiamo a lavorare per sviluppare ulteriormente le prestazioni delle linee” spiega Paul Spurrell. “Il nostro obiettivo non è solo la velocità, vogliamo anche raggiungere valori costanti e garantire che le pesatrici si integrino perfettamente con le attrezzature esistenti in modo da funzionare nel modo più efficiente possibile.” Una conseguenza immediata dell’installazione delle pesatrici è stata la necessità di installare nuovi sistemi di controllo peso, anch’essi forniti da Ishida. “I nostri vecchi sistemi di controllo peso non riuscivano più a far fronte alla maggiore velocità della linea” spiega Steve Walton. I dispositivi di controllo peso DACS-W sono dotati dell’esclusivo chip DSP (Digital Signal Processing) di Ishida che permette l’elaborazione accurata del segnale in un’ampia gamma di condizioni di peso, insieme ad una cella di carico integrata Ishida che garantisce elevata sensibilità, risposta e accuratezza. Velocità e accuratezza sono ulteriormente migliorate grazie al convogliatore di peso ridotto, all’ottimizzazione del motore a trasmissione diretta e a uno speciale nastro a basso attrito. L’installazione di tutte le apparecchiature Ishida, racconta Paul Spurrell, ha funzionato “come un orologio.

È bastato letteralmente inserire una spina. Far funzionare le pesatrici è semplicissimo. Nei pochi mesi trascorsi dall’installazione abbiamo già raggiunto un incremento della produttività del 15%: siamo quindi sulla buona strada per raggiungere il nostro obiettivo del 20%”. In fin dei conti il segno più evidente che un’attrezzatura è idonea per un luogo di lavoro è che l’acquisto venga ripetuto. Pinguin Foods ha in un primo momento provato l’efficienza delle pesatrici Ishida con l’installazione di un solo modello e ha quindi deciso di installare altre quattro linee. Ora l’azienda sta progettando di convertire la sua linea finale con l’integrazione di attrezzature Ishida. “Siamo una società che guarda lontano e ci mettiamo costantemente in discussione per fornire ai nostri clienti gli standard più elevati” conclude Nigel Terry, Direttore generale di Pinguin Foods UK. “Questo significa che ci siamo impegnati in investimenti continui nelle migliori attrezzature, che ci aiuteranno a tener fede a queste promesse. Le pesatrici Ishida giocano in questo un ruolo fondamentale.

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M.F.T. - UN’AZIENDA GIOVANE DALLA LUNGA TRADIZIONE

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ata come proseguimento dell’esperienza maturata dal suo staff, nella Giulio Raiola srl, la Morrone Food Tech, è il frutto dell’incontro fra la tradizione e il know-how maturato nel corso di tre generazioni, da un lato, e le moderne tecnologie di progettazione, produzione e gestione, dall’altro. Da qui deriva una professionalità radicata che la M.F.T mette al servizio di aziende alimentari del settore food and beverage di tutto il mondo per fornire sistemi che coniugano qualità e affidabilità elevate alla sempre crescente necessità di una ottimizzazione delle risorse. La M.F.T. progetta e costruisce impianti completi per la trasformazione di frutta e verdura fra cui impianti per la produzione di conserve di frutta e di verdura, linee per la lavorazione di IV gamma di frutta e verdura e convenience food, macchinari per la produzione di frutta essiccata, frutta candita, frutta surgelata, succhi e puree, limoncello e liquori a base di essenza di agrumi, sempre mantenendo al centro dei propri obiettivi l’alta qualità dei prodotti finali dei clienti. Gli impianti M.F.T. sono progettati

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e realizzati per garantire macchinari di alta qualità, resa ottimale, lunga durata, robustezza, massima affidabilità con il minimo di manutenzione, ottimizzazione dei costi e delle risorse, semplicità di concezione e di utilizzo, igiene, versatilità e sicurezza degli operatori. Il core business della M.F.T. sono le pelatrici e le taglierine per la frutta nei vari modelli e applicazioni. Particolare interesse sul mercato hanno registrato i nuovi modelli di spicchiatrice, di rondellatrice e di pelatrice automatiche per mele. Le spicchiatrici e le rondellatrici M.F.T. sono macchine ad alimentazione e funzionamento completamente automatici che consentono di detorsolare le mele e tagliare a spicchi o a rondelle, con particolare applicazione nel settore della IV

gamma, nell’industria della frutta essiccata e dei preparati per prodotti da forno. Sono disponibili in vari modelli con capacità che vanno dai 250 ai 1000 kg/h. Le pelatrici automatiche per mele oltre a pelare la frutta inglobano anche le funzionalità delle spicchiatrici e delle rondellatrici, hanno anch’esse alimentazione e funzionamento completamente automatici e sono disponibili nei modelli che vanno da 400 a 1000 kg/h di capacità produttiva. Il particolare sistema di pelatura M.F.T. consente infine di raggiungere una resa maggiore del 7% rispetto agli altri sistemi di pelatura disponibili sul mercato.

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OMIP 40 ANNI AL SERVIZIO DELLE INDUSTRIE ALIMENTARI La OMIP rivoluziona il settore della denocciolatura avvalendosi delle ultime applicazioni della meccatronica

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a O.M.I.P. SRL, nata nel 1970, specializzata nella costruzione di macchine per la lavorazione della frutta, negli ultimi anni ha inserito sul mercato mondiale, le più moderne tecnologie applicate al settore delle denocciolatrici per pesche, prugne, albicocche. Dopo decenni di sviluppo e ricerca, la nuova Denocciolatrice K8/2011 ha raggiunto esiti che vanno oltre ogni immaginazione, sia sulla resa produttiva, che per la ridotta manutenzione. Infatti, i risultati ottenuti in tutte le aziende, sia italiane che estere, non lasciano spazio a dubbi sull’efficienza della stessa. Capacità produttiva 320 pesche per minuto, 3 Tons/h; Resa alimentatore frutta 100%; Resa Orientatore automatico 90%; Manutenzione ridotta al minimo. Con tali risultati, sempre più aziende stanno sostituendo gli impianti a torsione con linee OMIP, ottenendo rese maggiori sul prodotto finale e ingombri

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di spazi notevolmente inferiori per l’installazione. La NUOVA Denocciolatrice per pesche K8/2011 è una macchina stabile e di grande robustezza. Costruita totalmente in acciaio inox per soddisfare sempre più le regole sulla sicurezza alimentare. L’eliminazione della maggior parte degli elementi meccanici, sostituiti da un’elettronica all’avanguardia, ha reso tale macchina in assoluto la più semplice ed economica in manutenzione della sua classe. Grazie ad un nuovo più efficiente gruppo di taglio, la macchina denocciola 320 pesche al minuto con qualsiasi grado di maturazione e varietà (clingstone e freestone), il suo taglio è più soave e incisivo allo stesso tempo.

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CAT LIFT TRUCKS OFFRE GLI STANDARD PIÙ ELEVATI SUI NUOVI COMMISSIONATORI PER BASSI PRELIEVI

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GM, distributore esclusivo per l’Italia dei carrelli Cat Lift Trucks, presenta la gamma di carrelli commissionatori per bassi livelli di prelievo da 1.0-2.0 tonnellate N010-20NE(P)/NEX(P)/ NEF(P). Poiché il commissionamento è una delle operazioni più costose e dispendiose in termini di tempo per qualsiasi tipo di magazzino, è vitale che coloro che gestiscono delle flotte scelgano il modello più produttivo adatto a quest’applicazione... ecco perché i N01020NE(P)/NEX(P)/NEF(P) sono stati progettati per fornire gli standard più elevati di produttività e comfort per l’operatore, e sono corredati da un’ampia serie di caratteristiche che aiutano a mantenere i conduttori al sicuro e focalizzati sul compito da effettuare. La potenza continua e progressiva e il preciso controllo

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di guida offerti dalla più moderna tecnologia di trazione a c.a. di questi carrelli elevatori offrono manovrabilità ed accelerazione eccellenti, rendendo più facile che mai per l’operatore il muoversi con rapidità e precisione da un’area all’altra. Il design del volante di stile automobilistico rende estremamente intuitivo il controllo del carrello e permette di collocare tutte le funzioni principali alla comoda portata di una sola mano, mentre il chiaro display LCD dà modo di visualizzare tutte le informazioni chiave con una sola occhiata. Il comparto operatore, profondo 540mm, dispone di uno spazio all’avanguardia nel settore, presenta un basso gradino ed ampi punti di accesso che facilitano e velocizzano gli ingressi, le discese e i cicli di

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commissionamento. I modelli con forche sollevabili (forche standard a sbalzo sui modelli NO10NEF/ NO10NEFP e forche sollevabili a forbice sui modelli NO20NEX/NO20NEXP) permettono di sollevare i bracci di carico fino a 800mm, evitando che sia necessario piegarsi e allungarsi. I modelli con sollevamento a forbice sono dotati anche di forche lunghe 2.400mm in grado di trasportare 2 Europallet o 3 contenitori di fusti contemporaneamente, permettendo di estendere i percorsi di commissionamento e di ridurre i tempi evitando traslazioni non necessarie.

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La piattaforma sollevabile per l’operatore sui modelli NO20NEP, NO20NEXP e NO10NEFP permette di effettuare commissionamenti ad altezze fino a 2.500mm, e sia le forche che la piattaforma possono essere sollevate durante la guida, in prossimità dei punti di arrivo, mediante i comandi montati sul volante, permettendo così di guadagnare secondi preziosi. Il pulsante di attivazione a pedale fa risparmiare tempo e permette all’operatore di abbassare la pedana anche quando ha le mani occupate. La punta delle forche arrotondata e le ruote di carico gemellate facilitano un agevole inserimento del pallet da qualsiasi angolazione, velocizzando ulteriormente i cicli di movimentazione mentre il sistema di rilevamento presenza a bordo sfrutta tutto il tappetino della pedana, permettendo di ridurre i tempi di rilevamento dell’operatore prima dell’attivazione. I modelli più recenti sono dotati di luci anteriori costituite da LED luminosi bianchi per garantire che gli operatori siano in grado di vedere l’ambiente circostante e che siano visti dal personale che li circonda, anche nelle zone poco illuminate, queste luci sono inoltre dotate di funzione di indicazione di direzione per fare capire le intenzioni del conduttore. La sicurezza è ulteriormente favorita dalla riduzione automa-

tica della velocità in curva, si tratta di una limitazione automatica alla massima velocità di traslazione effettuata in base al carico trasportato, inoltre la centratura automatica della ruota dello sterzo impedisce che il carrello possa muoversi in una direzione imprevista. I numerosi extra opzionali comprendono i comandi di traslazione e di sollevamento delle forche azionabili camminando di fianco al carrello, che permettono di evitare che l’operatore debba necessariamente risalire a bordo fra un commissionamento e l’altro quando le distanze da percorrere sono brevi, ed un ripiano che permette di appoggiare temporaneamente il carico quando la piattaforma è in posizione elevata. I nuovi modelli NO10-20NE(P)/ NEX(P)/NEF(P) costituiscono solo una parte di una vasta serie di soluzioni della massima qualità per la movimentazione dei materiali offerte da Cat Lift Trucks attraverso una capillare rete globale di concessionari. La gamma comprende carrelli elevatori elettrici, diesel e GPL nonché numerose soluzioni per la movimentazione dei materiali nel magazzino che includono transpallet elettrici, stoccatori, carrelli commissionatori per alti e bassi livelli di prelievo, carrelli retrattili standard e quadri-direzionali, carrelli trilaterali e carrelli trattori.

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ECCO I 5 ERRORI PIÙ COMUNI NELLA GESTIONE DI MAGAZZINI MRO I consigli di Brammer per ottenere grandi margini di miglioramento e di risparmio nella gestione di un magazzino di pezzi di ricambio per la manutenzione, riparazione e revisione

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rammer, il leader paneuropeo dei distributori di prodotti industriali e servizi MRO, ha individuato i cinque principali errori che le aziende manifatturiere compiono quando si tratta di gestire il magazzino MRO come parte di un processo per ottimizzare l’efficienza operativa: vedere il magazzino MRO come un investimento piuttosto che come problema operativo; non valutare abbastanza attentamente il costo derivante

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dal tenere prodotti in magazzino relativamente alle spese di acquisto; non pensare attentamente prima di acquistare prodotti in grandi quantità; supporre che livelli minori di scorte MRO necessariamente si tradurranno in più bassi livelli di servizio; gestione decentrata degli ordini e della gestione del magazzino. Nella corsa per rimanere competitivi le aziende produttive, in qualsiasi

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settore operino, devono continuamente cercare nuovi e migliori modi per ridurre i costi, ottimizzare il cash-flow e migliorare le prestazioni attraverso le loro operazioni. Una delle aree che possono offrire grandi margini di miglioramento e di risparmio, se gestita correttamente, è quella riguardante la gestione del magazzino dei pezzi di ricambio per la manutenzione, riparazione e revisione (MRO). Alessandro Lonardo, Amministratore Delegato di Brammer Italia,

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spiega: “Tipicamente i ricambi MRO costituiscono più della metà di tutte le transazioni di acquisto indirette ma il tema della gestione dell’inventario è sempre stato un classico dilemma gestionale perché richiede un compromesso tra la disponibilità di ricambi e il flusso di cassa. Il capitale immobilizzato nello stock – in particolare prodotti obsoleti e non essenziali – non può essere liberato per altre opportunità”. Lo studio di Brammer mette in evidenza che il non riuscire ad avere una strategia di gestione ricambi appropriata può comportare tempi d’inattività imprevisti con costose conseguenze, sia dal punto di vista commerciale, sia per quello che riguarda la reputazione dell’azienda. Guardando alla gestione del magazzino in modo diverso e ottimizzando il processo di approvvigionamento dei componenti MRO, le aziende spesso possono ottenere significativi aumenti di efficienza. Dice infatti Lonardo che “Molte aziende considerano il magazzino MRO come un investimento, piutto-

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sto che come una spesa operativa, dove ogni elemento deve essere giustificato. Inoltre molte aziende non hanno una strategia di magazzino centralizzato, il che può rendere il processo molto più complicato di quanto debba essere: diverse aree di business – locate su uno o più siti – devono infatti farsi carico autonomamente di ordinare pezzi di ricambio, trattare con diversi fornitori, aumentando i costi di acquisto con quantità minime di ordine più elevate per parti potenzialmente simili: duplicando un processo che dovrebbe essere consolidato. Una migliore strategia di gestione dello stock può portare sia risparmi di costi, sia miglioramenti al processo evitando di investire in livelli significativi di magazzino o di impegnare risorse aggiuntive.” Brammer offre una serie di servizi per aiutare le imprese a realizzare miglioramenti di costi, efficienza e produttività attraverso la gestione ottimizzata delle scorte MRO. Grazie al servizio di gestione di ma-

gazzino in outsourcing, Brammer può analizzare i processi, razionalizzare la base fornitori e applicare sistemi di immagazzinamento facilmente accessibili per i prodotti principali, consentendo all’Ufficio Acquisti interno all’azienda di concentrarsi sui componenti di maggiore valore. Un’altra soluzione per le aziende è quella di esternalizzare l’intera funzione acquisti e gestione MRO a Brammer che può installare un Insite™ dedicato – in pratica una divisione Brammer in loco, orientata interamente a soddisfare le esigenze di un business specifico, in termini di stock tenuto e di orario di apertura – in modo che l’azienda di fatto possa avere a che fare con un unico fornitore per tutte le sue esigenze MRO. I componenti sono pagati solo quando vengono utilizzati, riducendo l’inventario e massimizzando i vantaggi del consolidamento della catena di fornitura e, visto che basta un’unica fattura mensile, si tagliano anche i costi amministrativi.

PMMI SUPPORTA EAST AFRIPACK PMMI conferma il supporto a IPACKIMA Spa per il lancio di East Afripack (9-12 Settembre 2014 – Kenya). La PMMI (Packaging Machinery Manufacturers Institute), associazione americana degli industriali produttori di macchine per il confezionamento, si aggiunge alla lista in continua crescita di organizzazioni internazionali che supportano East Afripack, tra cui World Packaging Organization (WPO) e African Packaging Organization (APO). La manifestazione è organizzata da Ipack-Ima, in partnership con United Nations Industrial Development Organization (UNIDO), East African Community (EAC), the Ministry Of Industrialization of the Government of Kenya. “Offriamo con estremo piacere il nostro supporto a que-

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sto importante nuovo evento” afferma Charles D. Yuska, President & CEO della PMMI. “La PMMI e le sue associazioni hanno una lunga tradizione alle spalle per diffusione di attrezzature di packaging e conoscenze tecnologiche nelle regioni in via di sviluppo in tutto il mondo. Il nostro supporto ad East Afripack è perciò un’ulteriore dimostrazione di questo nostro costante impegno”. “Siamo molto soddisfatti di avere anche il sostegno della PMMI” dichiara Guido Corbella, Amministratore Delegato di Ipack-Ima Spa. “La PMMI, con le sue edizioni di Pack Expo, è riconosciuta in tutto il mondo quale leader nell’industria del confezionamento, e la sua conferma alla collaborazione nel lancio di East Afripack ne rafforza

la leadership.” Negli incontri avuti in occasione di PACK EXPO International a Chicago lo scorso ottobre, Charles Yuska e Guido Corbella hanno discusso del reciproco impegno nell’avvicinare il più possibile le industrie africane alle migliori tecnologie di processo e confezionamento. Considerato che fino al 60% della produzione alimentare globale si deteriora, o va perduto, per mancanza di adeguate metodologie di trattamento e di confezionamento, entrambi riconoscono il potere di tali tecnologie nel dare alle regioni dell’East African Community un contributo decisivo di cibo sicuro e più abbondante per tutti.

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SNACKEX 2013 RIUNISCE L’INTERO MONDO INDUSTRIALE DI SNACK E SALATINI Sono aperte le registrazioni a SNACKEX, l’unico evento professionale completamente dedicato al mondo degli snack

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NACKEX si svolgerà il 12 e 13 Giugno a Gothenburg, la città svedese più accogliente ed ospitale e punterà a fornire al proprio pubblico internazionale una panoramica completa sulle tendenze del momento e sugli sviluppi nell’industria di snack, salatini e noccioline. I visitatori della fiera avranno modo di incontrare gli espositori che nel corso della manifestazione proporranno nuove idee, prodotti, tecnologie e servizi utili ai produttori di snack, mentre gli invitati alla conferenza potranno, nello stesso tempo, partecipare a specifiche ed interessanti sessioni basate sui trend del mercato, che avranno lo scopo di informare e affrontare un ampio ventaglio di temi relativi al mondo degli snack. SNACKEX riunisce tutti i settori della catena produttiva, della domanda e dell’offerta. La manifestazione fornisce la piattaforma perfetta ed una moltitudine di opportunità ai partecipanti per potersi incontrare e per poter discutere questioni che riguardano il settore industriale di snack, aperitivi e noccioline. E’ l’unico evento Europeo che rappresenta al 100% l’intero settore industriale degli snack, in un’unica location. Programma della Conferenza – per i partecipanti che abbiano acquistato il biglietto all-inclusive: Martedi 11 Giugno: Registratione dei partecipanti, Benvenuto e Buffet Mercoledi 12 Giugno – Orario di apertura della fiera: 10:00 Colazione di apertura Relatore ospite: Magnus Lindkvist – Uno dei più importanti speaker al mondo, esperto delle future tendenze di mercato - vincitore del premio svedese Business Speaker dell’anno

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Conferenza › Dare nuova forma al mercato nel 2013-2014 Quali sono le principali linee guida per lo sviluppo e la crescita del mercato? Come presagire i cambiamenti delle abitudini dei consumatori e le tendenze di mercato emergenti possono aiutarci ad pianificare efficacemente il lavoro? David Jago – Amministratore Delegato – Mintel Global New Product Development › Chi osserva quello che pensano o dicono i nostri consumatori? La gestione del marchio nell’era dei social network. Come usare i social network per far crescere il numero del portafoglio clienti. Come possono contribuire a personalizzare i prodotti e a fornire uno strumento efficace per gestire ed affrontare la crisi. Adrian Moss – Direttore – Focus Business Communications › La problematica del marchio privato Come si stanno sviluppando in Europa i rivenditore di marchi propri e cosa stanno facendo i produttori per tentare di stare un passo avanti. Sebastiaan Schreijen – Direttore, Food & Agribusiness Ricerca e Comitato consultivo – Rabobank International Lee Linthicum – Senior Researcher Giovedi 13 Giugno - Orario di apertura della fiera: 10:00 › Situazione dell’industria nel 2013 Il mercato europeo degli snack ha risposto piuttosto bene nel 2012, ma la sua etichetta “a prova di recessione” sarà più impegnativa da difendere in futuro? Una dettagliata panoramica di come il mercato europeo reagisce in una condizione economica difficile.

Jean-Jacques Vandenheede – Direttore Rivendite in Europa – AC Nielsen › Quale sarà il future delle arachidi in Europa? In che modo l’esportazione di arachidi in Europa è stata penalizzata dalla concorrenza di altri prodotti, a impatto zero, in costante aumento per la domanda dei mercati interni e a causa dalle condizioni metereologiche? Thomas Mielke – Direttore ed Editore – Oil World (ISTA Mielke GmbH) Javier Martinetto – Vice Presidente – Camara Argentina Del Mani › Come gli affari posso guidare un cambiamento radicale che punti ad un futuro sostenibile In cosa si deve impegnare l’industria alimentare e cosa ha ottenuto sino ad oggi? Quali ulteriori sforzi e quanto rapidamente vanno affrontati? Richard Perkins –Consulente beni Senior – WWF (UK) Tove Larsson – Direttore Affari Ambientali –FoodDrinkEurope › Il declino economico come sta affliggendo lo sviluppo del prodotto e l’innovazione generale. Come stanno affrontanto I produttori di snack l’attuale crisi economica, in particolare riferimento all’impatto sullo sviluppo del prodotto e l’innovazione? Ian Noble – Senior R&D Direttore, Breakthrough Foods Innovation Europe – PepsiCo International Seminario esercitazione in fiera - GRATUITO per tutti i partecipanti Per questa edizione gli organizzatori hanno previsto un breve programma

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di sessioni di esercitazione che avranno luogo nel Knowledge Centre di SNACKEX . Queste sessioni sono aperte a tutti (partecipanti e visitatori) e sono state fissate in orari che non si sovrapporranno alle altre sessioni delle principali conferenze. Il programma preliminare è il seguente: Mercoledi 12 Giugno › Tecnologia per estruzione diretta › Scelta degli ingredient per snack estrusi › Uso dell’asparaginase nella riduzione dell’acrilamide › Convegno sulle regolamentazioni – I contaminanti di processo inclusa l’acrilamide Giovedi 13 Giugno › Ottimizzazione della frittura di prodotti snack › Efficace utilizzo dei social network › Nocciole tostate › Convegno sulle regolamentazioni – pubblicità per i bambini, l’etichettatura Il miglior posto in Scandinavia dove incontrarsi per affari Il centro fieristico svedese, dove si terrà SNACKEX, è uno dei luoghi di incontro in Europa dove fiera, conferenza e sistemazione alberghiera si trovano tutte nello stesso posto, in centro città. Il posto ideale dove incontrarsi per lavoro. Fissate un incontro prima di andare Per la prima volta chi andrà alla fiera potrà contattare direttamente gli espositori attraverso il sito di SNACKEX e fare domande o fissare un appuntamento, all’orario più comodo per etrambi. Gothenburg è facilmente raggiungibile dalle principali città europee e ha molto da offrire. I migliori ristoranti, bar, negozi, divertimenti, teatri e altre attrazioni culturali a brevissima distanza da SNACKEX. The event’s unique location next to Liseberg, Scandinavia’s largest amusement park, allows SNACKEX to offer delegates something really special in 2013. Sponsored by Sweden’s market leading snack maker, Estrella, delegates and other ticket holders attending the Welcome Reception on Tuesday 11 June can enjoy Liseberg’s beautiful harbour area where they can eat, drink, network and listen to great music. La singolare e unica location dell’evento si trova vicino a Liseberg, il più grande parco di divertimenti scandinavo e permetterà a SNACKEX di offrire ai propri partecipanti qualcosa di davvero speciale nel 2013. I partecipanti di SNACKEXe gli altri possessori del biglietto che si presenteranno al desk d’accoglienza il martedi 11 Giugno, potranno usufruire della magnifica area d’accoglienza dove potranno mangiare, bere, socializzare e ascoltare dell’ottima musica, grazie allo sponsor Estrella, marchio leader di mercato in Svezia, del mondo degli snack. Registrazione SNACKEX è il più importante evento a livello europeo per il settore degli snack. Registratevi su www.snackex.com e partecipate.

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IFFA 2013: SAFETY FIRST – FOCUS SULLA RINTRACCIABILITÀ Gli espositori presentano soluzioni orientate al futuro

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candali alimentari, ritiro di generi alimentari dal mercato, scoppio di epidemie – questi temi continuano ad attirare l’attenzione dei mass media e svolgono un ruolo molto importante per l’opinione pubblica. Altrettanto importanti nel settore della lavorazione della carne sono le questioni che interessano la sicurezza dei generi alimentari, la garanzia di qualità e la rintracciabilità. Quest’ultima in particolare rappresenta molto più di uno strumento per la gestione dei rischi, infatti serve anche a tutelare i consumatori e a migliorare le catene di fornitura e le relative tecnologie. Tutti gli eventi connessi alla produzione di carne e insaccati devono essere completamente registrati. Solo in questo modo si può garantire una rintracciabilità a 360°. Questo processo inizia con la nascita degli animali e prosegue con l’allevamento e l’ingrasso, la macellazione e la lavorazione della carne; comprende tutte le fasi del trasporto e dello stoccaggio fino alla presentazione dei prodotti sugli scaffali e nei banchi frigo. A tale scopo occorrono moderne tecnologie informatiche, sensori intelligenti e vision system, test chimici rapidi, una registrazione continuativa dei dati così come software efficienti per documentare tutti i processi in modo completo. Alla fiera IFFA, che si svolgerà dal 4 al 9 maggio 2013 a Francoforte, tutte le principali aziende del settore presenteranno soluzioni e prodotti innovativi per tutte le fasi del processo della rintracciabilità.

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EDP e soluzioni IT A IFFA saranno presentate le più moderne soluzioni informatiche per la programmazione della produzione e per la gestione della produzione e dei processi, nonché innovativi sistemi di comando e automazione dei processi. Le aziende garantiscono la massima flessibilità ed efficienza dei loro sistemi implementando sempre più knowhow specifico per il loro settore. Ad esempio proponendo sistemi di gestione degli ordini e delle ricette per garantire processi completamente automatizzati a partire dalla produzione di insaccati e dalle tecnologie di cottura e affumicatura. Tra questi si annoverano anche sistemi informatici intersettoriali per il tracing delle partite (rintracciabilità a ritroso e nel futuro) in conformità al Regolamento UE 178/2002 così come innovativi software per la logistica, la distribuzione e la gestione delle merci. Misurare, regolare, controllare “Qualità e sicurezza certificate” – a questo principio sono ispirate le innovazioni del segmento “misurare, regolare, controllare”. La gamma delle soluzioni presentate spazia da sistemi di controllo a raggi infrarossi a bilance di controllo, metal detector con registrazione dei dati e strumenti di comando fino alla spettroscopia NIR (near infrared) per analisi rapide del contenuto di grassi, proteine e acqua nella carne senza perdere tempo nella preparazione dei campioni. Grande successo riscuote il confezionamento della carne e degli

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insaccati secondo il processo MAP (modified atmosphere packaging). Fondamentale qui è la densità dei gas nelle confezioni ad atmosfera modificata. Errori di sigillatura possono provocare problemi di permeabilità e quindi perdita di aroma e sapore fino al prematuro deterioramento della merce. Gli strumenti per la misurazione dei gas che garantiscono un controllo della qualità sono pertanto indispensabili nel MAP. Le aziende presenteranno strumenti per le misurazioni a campione nei laboratori e sistemi per la misurazione offline fino al controllo dei processi inline nella produzione. Contrassegnare e identificare Gli allevatori devono utilizzare la marcatura all’orecchio sui loro bovini, suini e ovini dai quali si evince il paese UE, il Land, il distretto amministrativo, il distretto rurale, il comune e l’azienda da cui proviene l’animale. Prima della macellazione si deve inserire anche il codice di rintracciabilità del mattatoio. Quando l’animale è ancora vivo sono sufficienti il marchio auricolare identificativo (tag codice a barre) e il passaporto dell’animale. Dopo la macellazione, tuttavia, queste contrassegnazioni perdono la loro funzione identificativa. Qui subentrano efficienti sistemi di etichettatura che consentono di contrassegnare in maniera univoca ogni singolo pezzo di carne o intere partite di prodotti. I sistemi includono stampanti e apparecchi di lettura per codici a barre fino a congegni d’identificazione elettronica a radiofrequenza (RFID / radio frequency identification). Soprattutto questi ultimi acquisiscono sempre più importanza a causa dei molteplici utilizzi possibili nell’ambito dell’automazione e del controllo dei processi. Non avendo ancora sondato tutte le opportunità offerte dalla tecnologia RFID, sono attese soluzioni innovative nei settori dell’immagazzinamento e dell’in-

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tralogistica per quanto concerne l’identificazione e la rintracciabilità di bancali, casse E2 e prodotti confezionati in vassoi. La sicurezza dei generi alimentari, la garanzia di qualità e la rintracciabilità saranno i temi centrali di IFFA 2013, la fiera n. 1 dell’industria della carne. Circa 950 espositori provenienti da 47 paesi, tra cui tutte le aziende leader di mercato, presenteranno le loro innovazioni su una superficie di oltre 100.000 metri quadrati. Essi svilupperanno nuovi prodotti in vista di IFFA per presentarli in anteprima a un pubblico di operatori specializzati internazionali. In occasione di IFFA 2013 i padiglioni acquisiranno una nuova configurazione. Per la prima volta il padi-

glione 11 sarà occupato per intero. Qui troveranno posto i settori produttivi confezionamento, impianti di distribuzione, sistemi di misurazione e pesatura, così come le aziende specializzate nella lavorazione e nel taglio della carne. I produttori del segmento macellazione e trinciatura saranno ospitati come sempre nei padiglioni 9.0 e 9.1. Nel padiglione 8.0 sarà collocato anche nel 2013 il settore espositivo dedicato alla lavorazione della carne. Nel padiglione 4 le aziende leader del settore presenteranno l’offerta produttiva mondiale per i segmenti ingredienti, spezie, additivi, frattaglie e materiali per il confezionamento. Ad attendere i visitatori, in questo padiglione, ci saranno anche tutte le novità sul tema “vendita – tutto per le macellerie”.

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SELEZIONATO IL TEAM AZZURRO PER LA COPPA DEL MONDO DELLA GELATERIA 2014 Al Sigep Gelato d’Oro nasce il Club Italia per supportare gli allenamenti. Domani a giudicare i gelati una scolaresca di Rimini.

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omposta la squadra che rappresenterà l’Italia nella Coppa del Mondo della Gelateria a gennaio 2014. A indossare la giacca tricolore saranno Stefano Biasini, gelatiere de l’Aquila, Luca Mazzotta, scultore di ghiaccio, proveniente da Belmonte Calabro(CS), Marco Martinelli, cuoco di Brescia e Massimo Carnio cioccolatiere di Valdobbiadene (TV). I nuovi membri della nazionale italiana si alleneranno per il prossimo gennaio con Diego Crosara presso Cast Alimenti. Al fine di creare un “pensatoio” per gelatieri, il maestro Pierpaolo Magni, che ha portato alla vittoria la squadra italiana che ha vinto la Coppa del Mondo della Gelateria 2012, ha istituito al Sigep Gelato D’Oro 2013 il Club Italia. “Un luogo in cui poter riunire gelatieri italiani per confrontarsi e perfezionare il proprio livello professionale - ha spiegato Magni – una associazione che segue la selezione italiana dei migliori professionisti del settore e che nel corso dell’anno fa da supporto agli allenamenti della squadra italiana”. Il gelatiere aquilano, già secondo la scorsa edizione, ha vinto preparando un sorbetto di fragola, una crema all’uovo, un gelato gastronomico al peperone rosso e una torta decorata con la scritta Sigep. “Nella vita si deve sempre migliorare, lo scorso anno mi sono classificato secondo, quest’anno primo – ha detto Stefano Biasini – Sono

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venuto qui per vincere, mi sono confrontato con gelatieri molto bravi ed è una soddisfazione far parte della squadra italiana per la Coppa del Mondo della Gelateria”. A decretare la vittoria dello scultore di ghiaccio da Belmonte Calabro(CS), la creatività e la precisione con cui ha creato l’ippocampo in ghiaccio. “Ho scelto questo soggetto perché sono affascinato dalla mitologia greca – ha detto Luca Mazzotta – Mi hanno detto che questo sarà un anno durissimo per gli allenamenti, ma voglio mettere tutto il mio impegno per rappresentare al meglio il mio Paese”. Il cuoco vincitore viene da Brescia e ha preparato un uovo di quaglia al tartufo con brodetto di mazzancolle allo zafferano, una crema burrata al finocchio con cuore di pomodoro al pane bianco e una guancetta di

vitello ripassata con zuppa di cipolle al cardamomo, tutto abbinato al gelato gastronomico preparato da Biasini. “Sono orgoglioso di far parte di questa squadra per difendere e riconquistare il titolo di campioni del mondo - ha detto Marco Martinelli - penso che sia fondamentale lavorare in gruppo e avere competenze trasversali”. Il cioccolatiere di Valdobbiadene (TV) ha vinto realizzando mignon e scultura sul tema Italia e italiani“Affronterò serenamente gli allenamenti e sono pronto a imparare e perfezionare la mia tecnica perché non si smette mai di imparare – ha detto Massimo Carnio - Mi impegnerò per rappresentare al meglio l’Italia”. Riserva della squadra italiana sarà Antonio Mezzalira, gelatiere di Gazzo Padovano, secondo per una man-

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ciata di punti al Sigep Gelato D’Oro. Al gelatiere Luigi Tirabassi di Subiaco (RM), è stato assegnato, invece, il premio ordine e pulizia ideato dal maestro Carlo Pozzi. Il concorso è stato organizzato da Rimini Fiera in collaborazione con Co.Gel. – Fipe Confcommercio e Gelato e Cultura. All’edizione 2013 del Sigep Gelato d’oro hanno preso parte gelatieri, pasticcieri, scultori di ghiaccio e cuochi da tutta Italia. Quest’anno anche molte donne in gara. Tra i gelatieri: Paolo Antico, Partinico (PA), Cristiano Antoniazzi, Conegliano (TV), Andrea Ballini, Bussolengo (VR), Domenico Belmonte, Castellabate (SA), Stefano Biasini, L’Aquila, Antonino Caffarelli, Patti(ME), Raffaele Del Verme, Torchiara (SA), Domenico Fargnoli, Roma, Santo Musumeci, Randazzo (CT), Marco Gavioli, Pianoro (BO), Iryna Kozlova Kiev, Reggio Emilia, Raffaele Marino, Polla (SA), Antonio Mezzalira, Sandrigo

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(VI), Natale Ruggieri, Vieste (FG), Nicola Antonio Salerno, Caltanissetta, Andrea Salierno Pompei (NA), Luigi Tirabassi Subiaco (RM), Angelo Torchia Platania (CZ), Luca Giordy Babbo , Castellana Grotte (BA). Nella categoria scultore del ghiaccio: Michele Falcioni, Pesaro, Luca Mazzotta, Belmonte Calabro(CS), Mauro Sbalzer, Borgosatollo (BS). Tra gli chef: Valerio Angelino, Vegliano B.se (BI), Stefano Buttazzoni, Sutrio (UD), Massimiliano Catizzone, San Martino in Colle (PG), Maurizio Guidotti, S. Giovanni Persiceto (BO), Marco Martinelli, Nave (BS), Micol Pisa Pozzuolo del Friuli (UD), Marco Rocco Turbigo (MI). Nella categoria riservata ai cioccolatieri: Sara Bertett, Bergamo, Silvio Bessone, Santuario di Vicoforte (CN), Massimo Carnio Valdobbiadene (TV), Serena Di Valentino Civitella S. Paolo (RM), Giacomo Siracusano, Catania, Maurizio Tosi, Milano.

Appuntamento a gennaio 2014 con la sesta edizione della Coppa del Mondo della Gelateria al Sigep di Rimini Fiera, dove squadre provenienti dai cinque continenti si confronteranno per conquistare il titolo di campione del mondo. Intanto altri Paesi si preparano per selezionare nuovi professionisti e molti Paesi formalizzano l’iscrizione e organizzano la selezione nazionale nel proprio Paese. A febbraio, infatti, la Polonia, effettuerà le selezioni, mentre a giugno sarà la volta dell’Argentina. La Coppa del Mondo della Gelateria ringrazia Comprital e Valrhona (platinum sponsor), Electrolux (golden sponsor), Medac (silver sponsor), punto IT, Pasticceria Internazionale,IWCA, ai (media partner) Bravo, Debic, Ghiaccio express. com, Macè, Ostificio Prealpino, Paperluen pal caps, Sara uniforms, Selmi (tecnica sponsor).

ALLE PROSSIME ELEZIONI “VUOTA BAVARIA” Tutto il Paese è in fermento per l’appuntamento elettorale del 24-25 febbraio: Bavaria Holland Beer, che da sempre si distingue per ironia e creatività, propone per l’occasione un’originale “campagna elettorale” a favore del movimento Vuota Bavaria. Al grido di “Meno tasse, più casse” e “Più che alla Camera, puntiamo al divano”, Bavaria ha realizzato, in collaborazione con Young & Rubicam Group, una campagna multisoggetto ispirata ai linguaggi della comunicazione elettorale. Partendo dal buzz creato dalle miriadi di loghi elettorali presentati in campagna, Bavaria decide

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di lanciare ironicamente il proprio programma con una campagna on air dal 25 gennaio sui maggiori quotidiani nazionali, in affissione e sul web. A partire da oggi le immagini saranno anche pubblicate sulla fan page di Facebook, BavariaOutOfTheBlue, che ha superato i 59.000 fan, e potranno essere condivise dagli utenti sul proprio profilo. I fan potranno inoltre divertirsi a proporre il proprio slogan elettorale, in una gara all’insegna della creatività e della fantasia. La campagna è stata realizzata in collaborazione con il centro media Initiative.

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PIZZA WORLD SHOW: LA FIERA MONDIALE DELLA PIZZA A PARMA IN APRILE Dal 15 al 17 aprile 2013 il Quartiere Fieristico di Parma diventerà il punto d’incontro dell’eccellenza internazionale della pizza con il Pizza World Show, il primo evento interamente dedicato alla filiera. – Presente anche la 22° edizione del Campionato Mondiale della Pizza e Birra Nostra con i microbirrifici artigianali

in programma dal 15 al 17 aprile presso Fiere di Parma la prima edizione di Pizza World Show, l’ appuntamento dedicato interamente alla filiera della pizza. Obiettivo? Dar vita ad un momento di incontro tra produttori del mondo alimentare, fornitori di tecnologie e di servizi,con la distribuzione specializzata ed il mondo Ho.Re.Ca, fornendo al contempo una vetrina della produzione italiana attraente per i mercati esteri. In contemporanea al Pizza World Show, sbarca a Fiere di Parma il Campionato Mondiale della Pizza, giunto ormai alla sua 22esima edizione (l’edizione precedente si tenne a Salsomaggiore), di gran lunga la più importante manifestazione al mondo nel genere. Anche quest’anno incoronerà, tra i concorrenti provenienti da oltre 30 Paesi diversi, il

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pizzaiolo più abile a cucinare quello che è uno dei simboli più noti del Made in Italy. Le gare proposte sono divise nelle seguenti specialità: pizza classica, pizza in teglia, pizza napoletana e pizza senza glutine. Il mercato della pizza presenta grandi opportunità per quanto riguarda i mercati esteri e guarda ad un mercato interno molto dinamico, nonostante la contrazione dei consumi: circa 25.000 pizzerie classiche operative (escluse quindi quelle al taglio, d’asporto e a domicilio), con 150mila addetti, un volume d’affari annuo pari a 5,3 mld di euro, ed un consumo medio pro capite annuale di 7,6 Kg, contro una media UE di Kg 4,4 (fonti: Istituto Europeo della pizza e FIPE/Confcommercio). “Ospitare al Palacassa di Parma, al centro del nostro quartiere fieristico il Campionato Mondiale della Pizza – dichiara Roberto Giacomin, di Fiere di Parma, Brand Manager di Pizza World Show - conferma la nostra aspirazione a voler fare di Parma una piazza di assoluto riferimento per il mondo del food. Parma organizza fiere agroalimentari dal 1938 e le diverse aziende del comparto food che operano nel territorio hanno contribuito a creare una tradizione consolidata di eccellenza e di qua-

lità. Dopo Cibus, la fiera alimentare italiana più nota al mondo, ampliamo e integriamo le nostre competenze sul mondo Pizzerie e HO.RE.CA con il Pizza World Show”. La nuova fiera si caratterizza come l’unica esposizione dedicata interamente ed esclusivamente a tutta la supply chain del mondo della pizza. Protagoniste indiscusse dell’evento saranno così le aziende appartenenti a tutti i settori dell’intera filiera: materie prime e ingredienti, macchinari, accessori per la presentazione del prodotto, confezionamento, arredamento, formazione professionale, servizi ed altro ancora. Anche i visitatori saranno estremamente profilati: buyer delle catene all’ingrosso specializzate, buyer delle pizzerie e della ristorazione specializzata, buyer di catene di hotel ristoranti e pizzerie, pubblici esercizi e ristorazione indipendente, grossisti specializzati per il fuori casa, gruppi d’acquisto, responsabili import export e via dicendo. A Pizza World Show, sarà presente anche “Birra Nostra”, un’area dedicata ai microbirrifici artigianali disseminati su tutto il territorio nazionale, un mondo di produzioni di nicchia che in Italia è in continua crescita.

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PROSWEETS COLOGNE SI RICONFERMA COME FIERA DI PUNTA DELLA SUBFORNITURA DELL’INDUSTRIA DOLCIARIA Leggera crescita sul versante dei visitatori. Gli operatori del settore sfruttano le sinergie con la fiera parallela ISM

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roSweets Cologne consolida la sua posizione di fiera leader della subfornitura dell’industria dolciaria. Al termine della manifestazione, il 30.01.2013, la Koelnmesse ha contato più di 17.000 visitatori, venuti da poco meno di 100 paesi. L’affluenza è cresciuta dunque di oltre il 5 per cento. Quindi, dalla prima di ProSweets Cologne, nel 2006, il numero di visitatori è più che raddoppiato. Con 325 aziende da 30 paesi l’adesione degli espositori è stata stabile e l’incidenza della partecipazione straniera è stata superiore al 60 per cento. L’offerta merceologica ha coperto tutti gli ambiti tematici del

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settore: materie prime e altri ingredienti, confezioni per prodotti dolciari e tecnologie di packaging, macchine e impianti per l’industria dolciaria, sicurezza alimentare e gestione qualità. “Con ProSweets Cologne offriamo una piattaforma che consente alle imprese subfornitrici dell’industria dolciaria di condurre gli affari con la massima efficienza”, ha commentato Katharina C. Hamma, direttrice della Koelnmesse GmbH. “Grazie alle sinergie con il Salone Internazionale dei Prodotti Dolciari, in programma parallelamente qui a Colonia, abbiamo costituito una piazza di scambio unica al mondo per questo settore”. Per gli operatori di tutto il mondo

ProSweets Cologne è diventato un appuntamento fisso. È confermato anche dal sondaggio della Koelnmesse effettuato tra i visitatori. Quasi due intervistati su tre occupano posizioni dirigenziali in azienda, o collaborano nei reparti ricerca e sviluppo, costruzione, produzione o controllo qualità. Oltre due intervistati su tre sono coinvolti nelle decisioni di acquisto e relative alle forniture. L’incidenza dei visitatori stranieri con il 65 per cento circa è nettamente superiore al 2012. La sezione più grande della fiera per tradizione è quella dedicata a “Macchine e impianti”. Diversi espositori quest’anno hanno ampliato le super-

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fici dei loro stand per poter presentare adeguatamente i loro prodotti. Con un’offerta ricca di novità e soluzioni hanno convinto anche le sezioni “Macchine per il packaging”, “Materie prime e ingredienti” nonché alcune sezioni secondarie, come ad esempio “Tecnologie del freddo e di climatizzazione”. Per la prima volta a ProSweets è stata presentata separatamente la sezione “Materiali di imballaggio e confezionamento”. Uno dei momenti clou nel 2013 è stata ancora la “Robotik-Pack-Line”. La rassegna speciale ha mostrato la

reLab 2013”. Gli studenti della Köln International School of Design (KISD) hanno illustrato le loro visioni delle future confezioni, espositori e prodotti. Prima della fiera gli espositori e i visitatori di ProSweets hanno potuto inoltrare le loro proposte tematiche. I tre pilastri più importanti di ProSweets Cologne 2013 sono le tecnologie per la produzione di dolciumi e prodotti da forno, gli ingredienti e le confezioni e relativi materiali.In ambito tecnico hanno richiamato l’attenzione soprattutto una vasta gamma di perfezionamenti ed ottimizzazioni

tecnologia robotica e automatizzata applicata ad una linea di confezionamento di snack completamente automatica. Nel corso di dimostrazioni in diretta i visitatori hanno potuto assistere alla creazione rapidissima di un pratico spuntino da break. ProSweets Cologne ha tenuto ampiamente conto dell’esigenza di scambio di conoscenze e informazioni degli operatori in visita e a questo scopo molte conferenze e presentazioni del programma collaterale sono state integrate nello Speaker’s Corner, nel padiglione 10.1. La “3rd ProSweets Cologne Conference on Ingredients” nel Centro Congressi Est ha completato l’offerta fornendo molti stimoli al settore. Ha festeggiato una prima quest’anno il pensatoio aperto “Futu-

di procedimenti e processi già esistenti. I punti di forza trainanti sono stati in particolare le possibilità di risparmio energetico per i processi di produzione spesso ad alto consumo energetico e altri miglioramenti e standardizzazioni diretti ad assicurare la qualità dei prodotti. Questi due aspetti spesso sono stati affiancati da un’automatizzazione più spinta.I robot stanno guadagnando terreno anche tra le aziende produttrici di dolciumi e prodotti da forno. Tra gli ingredienti si sono distinte le tendenze “Naturalezza” e “Clean Label”. L’attenzione è stata focalizzata sui coloranti naturali e sugli alimenti coloranti, perché nel settore dolciario questi svolgono un ruolo determinante. Un altro argomento cardine sono

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stati gli aromi e le risorse dolcificanti che consentono di essere sempre all’altezza delle esigenze dei clienti. Nell’ambito dei dolciumi e dei prodotti da forno è molto importante anche l’originalità delle confezioni, perché si tratta di articoli utilizzati spesso come regali o decorazioni da tavola. Gli espositori di ProSweets Cologne anche sotto questo profilo hanno offerto una vasta gamma di soluzioni di confezionamento di nuovo sviluppo dall’aspetto invitante e pregiato e, al tempo stesso, finalizzate alla massima protezione della qualità del prodotto. Anche l’evento parallelo ISM, il Salone Internazionale dei Prodotti Dolciari, è stato un successo pieno.Al termine della fiera la Koelnmesse aveva registrato oltre 35.000 visitatori da circa 150 paesi. 1.402 espositori da 67 paesi hanno presentato dolciumi e salatini di tutto il mondo. ISM e ProSweets Cologne fanno di Colonia il numero uno del mercato dolciario mondiale. La manifestazione è patrocinata dall’Associazione Nazionale dell’Industria Dolciaria Tedesca BDSI (Bundesverband der Deutschen Süßwarenindustrie e.V.), da Sweets Global Network e.V. (SG), dalla Società Tedesca per l’Agricoltura DLG (Deutsche Landwirtschafts-Gesellschaft) e dall’Istituto Tecnico Centrale dell’Industria Dolciaria Tedesca ZDS (Zentralfachschule der Deutschen Süßwarenwirtschaft e.V.). ProSweets Cologne 2013 in cifre: 325 aziende da 30 paesi hanno aderito a ProSweets Cologne 2013, di cui il 63 per cento dall’estero.È stata occupata complessivamente una superficie espositiva di 21.000 m2. 124 imprese più una ditta rappresentata erano tedesche, mentre 200 espositori sono venuti dall’estero. Comprese le stime per l’ultimo giorno della fiera, ProSweets Cologne 2013 ha ospitato oltre 17.000 visitatori da poco meno di 100 paesi, di questi circa 11.000 sono venuti dall’estero.

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MASSIMA RESA, MINIMO SPRECO

L’industria degli oli e dei grassi si dà appuntamento a oils+fats 2013 in contemporanea con drinktec

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l salone oils+fats, unica fiera specializzata per le tecnologie e il commercio di sostanze oleose e grasse, si avvicina alla quinta edizione con una nuova immagine e un’offerta ancora più ricca. Espositori da oltre dieci Paesi presenteranno macchine, sistemi, componenti e mezzi ausiliari per la produzione e la lavorazione di oli e grassi. Alle tecnologie si affiancano materie prime e ingredienti, soluzioni logistiche, sistemi di riempimento e confezionamento. La peculiarità di quest’anno è lo svolgimento di oils+fats dal 18 al 20 settembre 2013, negli stessi giorni di drinktec, con molte sinergie e opportunità di interazione e contatto con il comparto degli alimenti liquidi. oils+fats: La manifestazione più importante in questo settore. Klaus-Peter Eickhoff, direttore della business unit Materie Prime Rinnovabili di GEA Westfalia Separator Group, considera il concetto fieristico di oils+fats vincente: Siamo sostenitori

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convinti di oils+fats, perché è l’unica manifestazione che copre in maniera esaustiva il mondo delle sostanze grasse e oleose. Esistono molti convegni più piccoli, su scala regionale, abbinati a mostre di carattere informativo, ma non c’è una grande fiera della stessa importanza. Per GEA Westfalia Separator Group oils+fats è l’appuntamento più importante in questo settore a livello mondiale. Sinergia con drinktec a beneficio dei visitatori L’abbinamento a drinktec, il salone internazionale per l’industria delle bevande e degli alimenti liquidi, è una scelta azzeccata secondo Klaus-Peter Eickhoff Sinn, perché in questo modo è stata ampliata l’offerta espositiva. I visitatori non trovano più in fiera solo società di ingegneria e costruttori di macchine esclusivamente specializzati nel settore degli oli e dei grassi, ma anche fornitori di pompe o produttori di impianti di riempimento. Il successo della formula è evidente

anche dal numero crescente di visitatori internazionali, come osserva Günter Simon, Amministratore Delegato di Hamburger HF Press+LipidTech, Harburg-Freudenberger Maschinenbau GmbH: Fin dalle prime edizioni abbiamo partecipato con entusiasmo a oils+fats ed eravamo convinti che la fiera sarebbe arrivata al successo. Alla precedente edizione di oils+fats nel 2011 abbiamo investito in una forte presenza e questo sforzo è stato ampiamente ripagato. L’edizione 2011 è stata infatti per noi l’inizio di numerosi progetti internazionali. Alla ricerca di processi più efficienti Da anni Günter Simon vede una tendenza costante verso lo sviluppo di processi più efficienti per mantenere il rapporto prezzo/prestazioni sempre su livelli ottimali. Massima resa e minimo spreco di materie prime, unitamente al risparmio energetico nel processo di lavorazione, sono i fattori fondamentali. A questi si aggiungo-

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no considerazioni legate alla salute: le scoperte scientifiche nella ricerca alimentare impongono una gestione precisa e attenta delle tecniche di raffinazione, per evitare la formazione di sostanze nocive di recente scoperta o eliminarle del tutto. Quando si parla di singole macchine, la tecnologia punta a capacità sempre più elevate, ad esempio con presse in grado di trattare fino a 800 tonnellate di semi al giorno. Soluzioni specifiche, su misura per le esigenze di ciascun cliente, sono quindi fondamentali per il settore. L’industria di lavorazione di oli e grassi sta prestando grande attenzione all’impiego di enzimi, finalizzato a migliorare determinate reazioni, ad aumentare le rese e a ottimizzare l’efficienza dei processi, ad esempio nei trattamenti di demucillaginazione, esterificazione e transesterificazione. I risultati di questo lavoro dovrebbero essere visibili a oils+fats 2013. A questi si aggiungono esperimenti che, sfruttando tecniche di miscelazione intensiva, ad esempio con miscelatori a cavitazione, puntano ad aumentare le reazioni, e quindi le rese, e a ridurre al minimo gli sprechi nei processi. Come già accade in molti altri settori, anche nell’industria degli oli alimentari si denota una chiara tendenza verso la riduzione degli sprechi e dei consumi energetici. Klaus Peter Eickhoff: Dal punto di vista della tecnica d’impianto, si stanno affermando le centrifughe ad azionamento diretto, che ora sono disponibili anche con certificazioni ATEX per le aree soggette al rischio di esplosione (Ex) e, ad esempio, possono essere installate su impianti di estrazione. La dieta mediterranea favorisce l’industria degli oli alimentari L’olio è uno degli alimenti chiave della dieta mediterranea, sempre più apprezzata nel mondo, che favorisce una crescita costante e continua del settore degli oli alimentari. Le proprietà benefiche, soprattutto dell’olio di oliva, sono indiscutibili, grazie alla presenza di acidi grassi polinsaturi,

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minerali preziosi e vitamine. L’olio d’oliva di provenienza spagnola, ad esempio, che rappresenta oltre i due terzi della produzione mondiale insieme a Italia e Grecia, viene esportato prevalentemente in bottiglie di vetro per esaltarne le caratteristiche di prodotto da “gourmet”. Queste bottiglie vengono riempite con sistemi innovativi come quelli che si potranno vedere esposti a drinktec 2013. Il livello di riempimento esatto viene garantito con l’uso di celle di pesatura posizionate in corrispondenza di ogni valvola di riempimento, sfruttando il principio di gravità, senza alcuna pressione. Per il confezionamento di oli alimentari in contenitori di PET, invece, sono state sviluppati nuovi sistemi di riempimento monoblocco che uniscono la produzione in linea di PET con sistemi di riempimento a bilancia. I vantaggi dei blocchi, oltre al grado elevato di igiene, sono il forte risparmio energetico, la maggiore efficienza e la riduzione dei costi di manutenzione, oltre alla possibilità di utilizzare bottiglie leggere.

regioni del Canada dove si coltiva la canola. La grande varietà di impiego dell’olio di Raps, al di là della produzione di biodiesel, consente molteplici utilizzi innovativi ed ecologici. Ad esempio, è stato sviluppato un asfalto nel quale il petrolio è stato sostituito per il 20 percento con olio di colza. Un produttore di membrane per tetti e impermeabilizzazioni ha sostituito il bitume con olio di colza, che ha trovato applicazione anche come separatore per il cemento nell’industria edilizia. Il metilestere di colza viene utilizzato anche nell’industria delle vernici, nella fabbricazione di automobili e nella produzione di carta autocopiante. È questo che si intende per sostenibilità. In futuro potrebbe acquisire rilevanza la lavorazione delle alghe per la produzione di biocarburanti, proteine, oli e grassi. Le materie prime rinnovabili sono sotto molti punti di vista un tema di grande attualità per l’alimentazione e l’energia. Il salone oils+fats 2013 è il posto giusto per aggiornarsi sulle ultimissime novità.

Olio di colza e materie prime rinnovabili I tassi di crescita sostenuti nel comparto degli oli alimentari erano in primo piano già a oils+fats 2011. Il secondo grande tema era il biodiesel, che negli ultimi anni ha registrato un ulteriore aumento di interesse. Il mercato del biodiesel resta lo sbocco principale per le coltivazioni di colza tedesche. Le aziende dotate di impianti integrati, che partono dall’estrazione e dalla raffinazione dell’olio per arrivare alla produzione di oli alimentari e biodiesel, sono sopravvissute al processo di consolidamento e continueranno a crescere. Chi produce esclusivamente biodiesel, invece, è costretto a rincorrere la coltivazione e la produzione di materie prime, spingendosi in America Latina, in particolare in Argentina e Brasile con le loro gigantesche piantagioni di soia, piuttosto che nel Sudest asiatico dove dominano le palme da olio o nelle

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FIERE - EXHIBITIONS

Выставки

china east europe meeting • events • fairs

congressi

russia middle east • asia

семинары • china • asia • middle east • east europe SIGEP

IFFA

PACKOLOGY

19-23/01/2013 RIMINI Salone Internazionale gelateria, pasticceria e panificazione artigianali International exhibition for the artisan production of ice-cream, pastry, confectionery and bakery

4-9/05/2013 FRANCOFORTE Manifestazione Internazionale sulletecnologie per l’industria della carne International Trade Fair for the meatprocessing industry

11-14/06/2013 RIMINI Salone delle tecnologie per il packaging e il processing Exhibition of Technology for Packaging and Processing

ENOLITECH 7-10/04/2013 VERONA Salone Internazionale delle tecniche per la Viticultura, l’Enologia e delle tecnologie Olivicole e Olearie International Exhibition of Technologies for Viticulture, Oenology and Technologies for Olive Growing and Oil Production

ENOMAQ 12-15/02/2013 ZARAGOZA Salone Internazionale del Macchinario ed Attrezzature per Cantine e Imbottigliamento International Exhibition of Machinery and Equipment Winery and Bottling

INTERVITIS INTERFRUCTA 24-27/04/2013 STOCCARDA Fiera internazionale delle tecnologie per vino, frutta e succhi di frutta Technology fair for wine, fruit and fruit juices

SPS/IPC/DRIVES/ ITALIA 21-23/05/2013 PARMA Salone delle Tecnologie per l’Automazione Industriale Trade fair for manufacturers and suppliers in the industrial automation sector

PULIRE 21-23/05/2013 VERONA Mostra internazionale delle produzioni e delle tecnologie per le attività dell’igiene ambientale International exhibition of products and technologies for environmental hygiene

SIAB 25-29/05/2013 VERONA Salone Internazionale per l’ind. della panificazione e della pasticceria. International Fair for the Bakery and Confectionery Industry

SNAKEX 12-13/06/2013 GOTHENBURG Fiera internazionale & congresso sull’industria degli snack, salatini, noccioline International Trade Fair & Congress for Savoury Snacks and Nut

DRINKTEC INTERBRAU 16-21/09/2013 MONACO Salone Internazionale della tecnologia per l’industria delle bevande International Show for the Beverage Industry Technologies

FACHPACK 24-26/09/2013 NUERNBERG Salone Internazionale su Soluzioni e tecnologie per il confezionamento Trade Fair for Packaging Solutions

MACFRUT 25-27/09/2013 CESENA Mostra Intenazionale di macchinari e impianti per l’industria ortofrutticola International Exhibition of Machinery and equipment for the Fruit and Vegetable processing

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FIERE - EXHIBITIONS china

Выставки east europe

congressi meeting • events • fairs middle east • asia

russia

семинары • china • asia • middle east • east europe

ANUGA

EUROPAIN

05-09/10/2013 COLONIA Salone Internazionale delle tecnologie alimentari e delle bevande International Exhibition of food and beverages

08-12/03/2014 PARIGI Salone Internazionale sulla tecnologia per la panificazione e la pasticceria International Show for the Bakery and Confectionery Industry

IBIE 06-09/10/2013 LAS VEGAS Salone Internazionale per l’industria della panificazione e della pasticceria International Fair for the Bakery and Confectionery Industry

HOST 18-22/10/2013 MILANO Salone tecnologico per la panificazione e la produzione di pasta e pizza Show for Bakery and Fresh Pasta and Pizza Industry

PROCESS EXPO 03-06/11/2013 CHICAGO Salone Internazionale delle tecnologie alimentari e delle bevande International Food and Beverage Technology Exhibition

SIMEI 12-16/11/2013 MILANO Fiera internazionale sulla filiera vitivinicola e sulle tecnologie per l’industria dell’imbottigliamento International exhibition for vine-growing,wine-producing and bottling industry

BRAU BEVIALE 11-13/11/2014 NORIMBERGA Fiera delle Materie Prime Tecnologie, Logistica e Vendita per la produzione e commercializzazione di birra e bevande Fair of Raw Materials, Technologies, Logistics and Marketing for production and sales of beer and soft drinks

ANUGA FOODTEC 24-27/03/2015 COLONIA Salone Internazionale delle tecnologie alimentari e delle bevande International Food and Beverage Technology Exhibition

IPACK-IMA 19-23/05/2015 MILANO Mostra Internazionale per l’industria del confezionamento International Exhibition for the Packaging Industry

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FIERE - EXHIBITIONS china

east europe

meeting • events

Выставки

fairs

russia

congressi

middle east • asia

семинары • china • asia • middle east • east europe UPAKOVKA UPAK ITALIA 29/01/2013- 01/02/2013 MOSCA Salone Internazionale delle macchine per imballaggio International Packaging Machinery Exhibition

SINO-PACK/CHINA DRINKTEC 04-06/03/2013 GUANGZHOU Fiera internazionale per il confezionamento, l’imballaggio e le bevande International fair for packaging, packing machines and beverage technology

INTERFOOD 03-05/04/2013 S. PIETROBURGO Salone Internazionale di prodotti alimentari, di bevande e ingredienti International Exhibition for food beverages and ingredients

CHINAPLAS

MODERN BAKERY 24-27/04/2013 MOSCA Salone internazionale delle attrezzature per la panetteria e degli ingredienti alimentari International trade fair for bakery equipment and food ingredients

ROSUPAK 18-21/06/2013 MOSCA Saloni internazionali per l’imballaggio alimentare ed industriale International Food and Industry Packaging Exhibition

PROPACK China 17-19/07/2013 SHANGAI Mostra internazionale delle tecnologie per l’industria alimentare e per il confezionamento International exhibition for the food industry and for packaging technologies

BEVTEK & BREWTEK China

20-23/05/2013 GUANGZHOU Mostra internazionale sull’industria delle materie plastiche International Exhibition on plastic and rubber industries

17-19/07/2013 SHANGAI Salone Internazionale della produzione di bevande e della tecnologia per l’imbottigliamento International Exhibithion for the beverage production and bottling technology

BAKERY CHINA

INPRODMASH

20-22/05/2013 SHANGHAI Fiera internazionale della panificazione e dell’industria dolciaria in Cina International Trade Fair for the Bakery and Confectionery Trades in China

WORLD FOOD MOSCOW 16-19/09/2013 MOSCA Salone Internazionale dei prodotti alimentarie delle bevande International Exhibition for Food and Drink products

AGROPRODMASH 07-11/10/2013 MOSCA Salone Intern. dei macchinari e delle attrezzature per il settore agroindustriale International Trade Exhibition of Machinery and Equipment for Agroindustrial industry

WORLD FOOD UKRAINE 30/10-01/11/2013 KIEV Salone Internazionale dei prodotti alimentarie delle bevande International Exhibition for Food and Drink products

UPAKOVKA UPAK ITALIA January 2014 MOSCA Salone Internazionale delle macchine per imballaggio International Packaging Machinery Exhibition

10-12/09/2013 MOSCA Fiera Internazionale sulle tecnologie per l’industria alimentare International Specialized Trade Fair of Equipment and Technologies for Food Processing Industry

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