IschiaNews dicembre 2013 Il Natale incantato

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20 La storia artistica foriana e ischitana di quel periodo in generale è caratterizzata da due realtà che si sono incrociate e talvolta stimolate reciprocamente. Da un lato le giovani leve artistiche autoctone che si presentavano ognuno con un proprio stile: Maltese, il “primitivismo naif” di Michele Petroni (Peperone), senza dimenticare i fratelli De Angelis, Funiciello, Giuseppe Patalano (Bolivar) fino al “concettualismo” di Mariolino, espressione di una particolare autonomia, libertà e originalità espressiva, ma sempre legata e influenzata dalla cultura e dal paesaggio locale. Dall’altro lato, la realtà rappresentata da pittori italiani: oltre ad Aldo Pagliacci, Leonardo Cremonini, Enrico D’Assia, e stranieri, tra cui, Lélo Fiaux, Botho Von Gamp, Rudolf Pointner, e naturalmente il più “foriano” degli stranieri che amò questa terra, ma soprattutto i suoi abitanti, Eduard Bargheer. Artisti che trovarono nell’ambiente e nel paesaggio agreste foriano, nei suoi colori, nella sua luce mediterranea, nei suoi monumentiicone e nelle sue note caratteristiche (la sagoma merlata del Torrione, la singolare architettura della chiesa del Soccorso, la cupola di S. Gaetano, il porto, la dominante mole del monte Epomeo) nuove suggestioni e nuove fonti di ispirazione, che coinvolse ed ammaliò i giovani dell’epoca assetati di orizzonti artistici ben più ampi dopo anni di

and others, so having a way to fit into a social and intellectual fabric of great prestige by establishing an emotional link above, which express also in his works. The artistic history of Ischia and Forio of that period is generally characterized by two realities that are sometimes crossed and stimulated each other. On the one hand the younger artistic native generation who presented each with its own style: Maltese, the “naive primitivism” by Michele Petroni (Peperone), with brothers De Angelis, Funiciello, Giuseppe Patalano (Bolivar) until “conceptualism” by Mariolino, the expression of special autonomy, freedom of expression

and originality, but always linked and influenced by the culture and the local landscape. On the other hand, the reality represented by Italian painters: in addition to Aldo Pagliacci, Leonardo Cremonini, Enrico D’ Assia, and foreigners, including, Lelo Fiaux , Botho von Gamp, Rudolf Pointner, and of course the most “forian” of foreigners who loved this land, but above all its inhabitants, Eduard Bargheer. Artists founding in the environment and the country landscape of Forio, in its colors, in its Mediterranean light - in its monuments and its characteristic notes (the crenellated silhouette of the Tower, the unique architecture of the church of Soccorso, the dome of


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