I Bravi Maestri N°2

Page 3

Giugno 2009 3ª settimana | N°2 |

LA BEFFARDA ANALISI POLITICA FIRMATA DA LUCIANO CASTALDI

E Regine sta alla finestra...

Inequivocabile bocciatura per il centro sinistra e l’attuale amministrazione comunale di Forio di Luciano Castaldi

redazione@ibravimaestri.it

Sull’isola vince il centro-destra? Nella “rossa” (sic!) Forio non vince, stravince. All’ombra del Torrione vittoria schiacciante, chiara, inequivocabile e inappellabile dell’area “moderata” e filo governativa. In particolare del Popolo della libertà che fa il pieno di voti nella terra che vede da quasi un ventennio il governo locale saldamente nelle mani di ex socialisti e comunisti. Paradossi “furieni” già noti e collaudati. Non è la prima volta. Forse non sarà neppure l’ultima. Mi spiego? È giusto? Si tratta, è vero, “solo” di elezioni europee e provinciali, ma, come altrove, il pensiero degli ‘addetti ai lavori’ è soprattutto per le possibili implicazioni sugli scenari comunali presenti e futuri. Terremoto politico? Crisi e dimissioni del sindaco? Macché! A rigor di logica, così dovrebbe essere. A rigor di logica… un Comune guidato da un esponente del centro-sinistra, anzi del piddì, che vede le forze progressiste uscire con le ossa rotte dal voto, dovrebbe seriamente prendere in considerazione l’ipotesi di elezioni anticipate. In realtà non assisteremo a nulla di tutto questo. A Forio stravince la “destra” e il piddino Regine se ne sta tranquillo e beato a godersi la poltrona. “In questo manicomio, succedono cose da pazzi”, direbbe Totò… Più che un’analisi, ci vorrebbe la psicoanalisi… In effetti, a esultare per il risultato delle urne non c’è solo il manipolo degli ex camerati foriani di Alleanza Nazionale, tra i più caldi nel carosello postelettorale inscenato dai sostenitori di De Siano, manco fosse la marcia su Roma… Gongola l’ex vicesindaco Nicola Nicolella, per l’occasione autista d’eccezione alla “sfilata”. Il forzista in fior, alleato con i social comunisti, rimasto isolato, è destinato a perdere (come prevedibile) la poltrona per andare ad abbracciare Trofa e Castagliuolo tra i banchi della minoranza. Una scocciatura in meno per il primo cittadino (lui sì che gongola veramente…) che si toglie dai piedi un avvocato che parla troppo e troppo difficile. Esulta pure chi resta saldamente attaccato alla maggioranza, come l’ex dc di destra (o di sinistra? ma chi ci capisce niente?) Gianni Mattera. Anche lui “ha vinto” decidendo di sostenere (tra una scogliera e l’altra) il PDL alle europee e De Siano alla Provincia... Mi spiego? È giusto?

Il resto dei consiglieri comunali di maggioranza, specie alla Provincia, si è diviso tra Partito Democratico e soprattutto Rifondazione Comunista. Non è dunque casuale la scelta di Regine di stare alla finestra in questa campagna elettorale. Franco Regine, vista “la parata”, e dimostrando un’audacia… (ma che dico?)…un “cuor di leone”… un esemplare sprezzo del pericolo… una coerenza cristallina e… un commuovente attaccamento agli ideali e alla bandiera progressista, ha pensato bene di… defilarsi sin dalle prime ore della campagna elettorale. Mitico, cinico e scaltro. Soprattutto scaltro. Il primo cittadino appena ha annusato aria di disfatta per il PD ha preferito “saggiamente” non esporsi per evitare di peggiorare un dato politico che resta in ogni caso tutt’altro che rassicurante (se si votasse oggi). In realtà cosa avrebbe

Benedetto Premio Ischia Tutto ha origine dalla rottura tra il vecchio presidente onorario del Premio Biagio Agnes ed i fratelli Benedetto ed Elio Valentino che, stanchi delle angherie del vecchio e dei capricci irritanti della di lui figlia Simona, hanno, non senza sbattere la porta, celebrato il divorzio. Eliminato Agnes (che in passato fu un potentissimo presidente RAI e che negli anni ha mantenuto intatta la sua influenza in ambito sia politico che radio-televisivo), sono spariti con lui una lunga serie di privilegi e trattamenti preferenziali elargiti dalla RAI agli organizzatori del Premio. La TV di Stato, trovandosi per giunta in un momento di ristrettezze di bilancio, vuoi per motivi economici, vuoi per la sopravvenuta assenza di Biagione santo protettore, decide di dimezzare – dico dimezzare! – il bilancio dei “poveri” Benedetto ed Elio. A questo punto, ai nostri eroi non resta che fare buon viso a cattivo gioco e cercare disperatamente di risparmiare tutto il

potuto fare? Tra consiglieri che votano a destra e altri che si orientano per la sinistra radicale, ha pensato: “Scannatevi pure! Che me ne frega? Passerà anche questa buriana. Poi vedremo”. Intanto la sua “neutralità” ha placato gli ardori del candidato di “Italiani nel Mondo” (!) alla provincia e leader (fino a poche settimane fa) della minoranza, Gaetano Colella. Non a caso le modifiche allo statuto con l’introduzione del settimo assessore e del presidente del consiglio comunale sono passate con il voto dei Colella boys. Mi spiego? È giusto? Forio è la terra dei tramonti d’oro, non dei “soli padani”, ma lo straordinario “fenomeno” forian-popolare Gaetano Colella (ben 1300 preferenze per il “leone di Monterone) somiglia sempre più a Umberto Bossi. La differenza è che il buon Gaetanino non va oltre la “pianura foriana”. Ed è un dato di fatto da tener sempre presente. Dalla tempesta elettorale, ancora una volta, sembra quindi paradossalmente uscire rafforzato lo “sconfitto” Franco Regine. La manovra di accerchiamento tentata contro di lui sembra al momento non andare in porto. In un’ottica di regolamento di conti interno e di vangatura del terreno in prospettiva futura, molti consiglieri hanno infatti appoggiato il candidato “falce e martello” Franco Monti, l’unico capace di aggregare a sinistra in funzione antireginiana e tra i più delusi per il risultato. Gli 800 e rotti voti ottenuti dall’ex sindaco demoproletario sono pochini se pensiamo che in suo favore si sono mossi Nino Savio (autentica rivelazione alle scorse amministrative con oltre 400 preferenze), gli assessori Mena Amalfitano e Nello Di Maio, il consigliere Mario Iacono “Tramontana” e i candidati della lista “Insieme per cre-

3

scere” Gioacchino Migliaccio (primo dei non eletti ed ex assessore al commercio) e Maria Grazia Di Meglio. In realtà Franco Monti, che si proponeva (e non penso che abbia rinunciato) di creare le basi per l’alternativa a Regine, oltre alla crisi della sinistra, paga soprattutto il calo di popolarità e di consensi dell’amministrazione comunale in carica. Insomma la sua strategia di lotta (contro il sindaco) e di “governo” (utilizzando i soliti mezzucci del sotto potere comunale) non ha pagato. Non si può fare tutto. Mi spiego? È giusto? Tant’è. Ecco le ragioni per cui il “fenomeno” extraforiano Giosi Ferrandino, dopo aver evitato di passare per “mezzo Lacco Ameno”, si è fermato sulla discesa di Cavallaro. È finita la benzina e la “lattina” di voti giunta in suo soccorso dai giovani consiglieri “democratici” Michelangelo Morgera, Michele Calise, Nicola Monti e Mario Russo non è bastata (e si è visto). In realtà anche questi ultimi non è che si siano ammazzati di lavoro. Infondo è sempre meglio non “esporsi” troppo e mantenere le mani libere. Non si sa mai. Visto il “vento nuovo” si potrebbe anche decidere di passare armi e bagagli dall’altra parte… Tra i “piccoli” che rischiavano lo stritolamento, da segnalare la buona tenuta del candidato uddicì Gino Di Meglio e di Salvatore Sirabella del MPA. Scarsa invece “la messe” per il sindaco socialista di Serrara Fontana Cesare Mattera. Nello schieramento “tradizionalmente ostile” a Regine (beh, si fa per dire: Trofa fino a pochi mesi fa era suo alleato, Nicolella è stato il più votato nella lista “Insieme per crescere” e Colella è sempre… Colella, cioè… molto… imprevedibile), si stappano bottiglie di spumante per il risultato europeo e provinciale. Poi però quando si tratta di abbozzare un minimo di strategia in funzione amministrativa iniziano i casini. Al di là di tutto è infatti evidente come i foriani abbiano voluto premiare l’azione del governo Berlusconi. Il “piano Casa” e il successo dell’operazione sui rifiuti a Napoli sono due argomenti che da soli, valgono ogni altra spiegazione. Dall’altro lato resta inequivocabile la bocciatura per il centro-sinistra e per l’attuale amministrazione comunale. Tuttavia non si vota domani e quindi c’è tempo di cambiare idea nuovamente, soprattutto perché, sull’altra sponda, non si è ancora in grado di proporre un’alternativa credibile ed affidabile sul piano locale. Se i così detti uomini politici cambiano un partito al mese, non si capisce perché ci si dovrebbe sorprendere nel caso in cui Forio tornasse a riporre la propria fiducia nell’amministrazione in carica. Il PDL pensa di affrontare così il prossimo futuro: Nicolella candidato sindaco, Trofa con in mano il simbolo berluschino e i “vice coordinamenti” di Forio centro e della frazione Panza affidato con reciproca soddisfazione agli ex di AN. Insomma, il centro-sinistra è morto? Franco Monti non decolla? Lunga vita alla “sindacatura” di Franco Regine (non è un augurio, ma solo una constatazione)! Mi spiego? È giusto? Ibm

• DA PAGINA 1

risparmiabile. Ecco allora, che il riproporsi sulla scena di vecchie ruggini, come quelle che contraddistinguono il rapporto tra il vicesindaco Luigi Boccanfuso ed i Valentino, unito alla più granitica insensibilità culturale che contraddistingue la Giunta del comune di Ischia, finiscono per costituire un mix micidiale per la sopravvivenza di questa manifestazione. Ferrandino & Co. hanno sempre dimostrato scarsissima attenzione sia sul fronte della comunicazione che, ahimé, su quello culturale ed a nulla sono valsi negli anni i nostri ingenui tentativi di renderli, anche solo di un soffio, un po’ più sensibili a questi argomenti. Il niet dei ferrandiniani in tal senso è sempre stato assoluto! Ora, per quanto questo premio, come già detto, ci lasci perplessi sotto il profilo culturale e quindi dei contenuti, ci convince altresì sotto quello dell’impatto mediatico e promozionale. Vedere in RAI una passerella di ‘papaveroni’ in grisaglia e belle

soubrette sfilare ai piedi del castello Aragonese, è pur sempre un ottimo spot pubblicitario per l’isola. Ed è per questo che abbiamo brigato accoratamente affinché i desiderata dei Valentino trovino giusta accoglienza presso le stanze di via Iasolino. Certo, sarebbe bello se anche un pezzetto della popolazione locale (ischitani e turisti in transito) potesse godere realmente della presenza di queste elette menti del giornalismo internazionale, ma è pur vero che in mancanza di contaminazione intellettuale, è per tutti noi vantaggioso che questa gente, per quanto ci ignori, si faccia vedere dalle nostre parti. Qualcuno , magari, potrebbe pensare che non si siano trovati qui per caso!... A Capri, non accade forse lo stesso? Così speriamo (ardentemente) che Boccanfuso attinga alla sua intelligenza (che noi gli riconosciamo ampia), ricusando le sue antipatie e si decida ad essere un po’ meno taccagno e permetta a Benedetto ed Elio di guadagnarsi

un meritato “tozzo di pane” in nome degli alti interessi dell’isola, del giornalismo, della scienza degli intelletti e di tutti noi. (E con buona pace del presidente della Repubblica e di Milly Carlucci…). Ibm

• Nella foto in basso

Nel salottino del Regina Isabella discutono il celebre scrittore isdraeliano David Grossman il direttore de La Reppublica Ezio Mauro e il past president del Premio Biagio Agnes


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.