Progetto diamo parola ai ragazzi

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TITOLO PROGETTO: DIAMO LA PAROLA AI RAGAZZI!

Attività: PowerPoint

Esperienza: Apprendistato cognitivo/ modellamento /pratica guidata

Scenario: Palazzo di città

Classi coinvolte: QUARTE del I° Circolo Didattico Statale

Tempi: Aprile/Giugno

Finalità (Obiettivi formativi UA): -Interagire in una discussione ed esprimere la propria opinione di assenso/dissenso in modo chiaro e pertinente, rispettando le opinioni altrui.


-Organizzare un semplice discorso orale su un tema affrontato in classe con un breve intervento preparato in precedenza o un’esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta. -Favorire e rispettare forme di cooperazione e solidarietà; rispetta e pratica la convivenza civile. - A partire dall’ambito scolastico, assumere responsabilmente atteggiamenti, ruoli e comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria -Sviluppare modalità consapevoli di esercizio della convivenza civile, di consapevolezza di sé, rispetto delle diversità, di confronto responsabile e di dialogo; comprendere il significato delle regole per la convivenza sociale e rispettarle -Conoscere il significato di diritto/dovere, responsabilità, cooperazione. -Esprimere e manifestare riflessioni sui valori della convivenza, della democrazia e della cittadinanza; riconoscersi e agire come persona in grado di intervenire sulla realtà apportando un proprio originale e positivo contributo -Imparare a confrontarsi fra ragazzi e fra ragazzi e adulti. Competenze in entrata: -Partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti e corretti, in un registro il più possibile adeguato alle situazioni. -Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti -Comprendere ed interpretare testi di tipo argomentativo -Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. -Riesce a strutturare un testo completo ed ordinato nell’esposizione e nei dati; -Acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. Discipline coinvolte: ITALIANO, MATEMATICA, GEOGRAFIA, STORIA, TECNOLOGIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Docenti: Loscialpo A., Stabile MT, CiappettaR.,Ciancio R.; Carpinelli E., Schifino C., Oliveto V., Angelastro M., Gaetani R., Farace R., Massaro M.,

Competenze in uscita:L’alunno è in grado di: -Conoscere il significato e la funzione della regola e della norma in situazione di vita quotidiana -Favorisce e rispetta forme di cooperazione e solidarietà; rispetta e pratica la convivenza civile. - A partire dall’ambito scolastico, assume responsabilmente atteggiamenti, ruoli e comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria -Sviluppa modalità consapevoli di esercizio della convivenza civile, di consapevolezza di sé, rispetto delle diversità, di confronto responsabile e di dialogo; comprende il significato delle regole per la convivenza sociale e rispettarle -Conoscere il significato di diritto/dovere, responsabilità, cooperazione. -Esprime e manifesta riflessioni sui valori della convivenza, della democrazia e della cittadinanza; si riconosce e agisce come persona in grado di intervenire sulla realtà apportando un proprio originale e positivo contributo -Imparare a confrontarsi fra ragazzi e fra ragazzi e adulti. -Imparare a cooperare anche con gli adulti prendendo insieme decisioni che riguardano la “collettività scuola.” -Comprendere il valore del rispetto dell’altro come diverso da sé. -Sperimentare direttamente la partecipazione alle istituzioni democratiche del proprio territorio effettuando il baby consiglio.


Risultati raggiunti: Partendo dalla Carta dei Diritti dei bambini e delle bambine, i consiglieri coinvolgeranno i compagni di classe per individuare quali argomenti portare alla attenzione del Consiglio focalizzando l’attenzione in modo particolare sul diritto alla partecipazione dei bambini e dei ragazzi alla vita della comunità (di cui il consiglio dei ragazzi è espressione). Il lavoro del CCR si basa su una modalità di progettazione partecipata delle proposte: si predilige il lavoro in piccolo gruppo a cui fa seguito sempre un momento assembleare per la condivisione e il confronto. Ogni argomento viene trattato attraverso una fase di analisi, di confronto delle opinioni e dei punti di vista e di formulazione di ipotesi e proposte concrete di fattibilità. Il CCR sarà coadiuvato da alcune figure adulte che avranno il ruolo di “facilitatori”. Il ruolo del facilitatore è di "facilitazione" delle relazioni, dello sviluppo del lavoro, della partecipazione di tutti i ragazzi aiutandoli ad esprimere il proprio pensiero autonomamente, stimolandoli senza sostituirsi a loro e, nel mediare i desideri e le aspettative, conducendoli alla formulazione di proposte meditate.


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