IppocamperMAG numero tre

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Ab bonamento Post ale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, R oma Aut. N. 102/2009.

mag - n.3/febbraio 2010 Ippocamperm

viaggi e cultura del turismo

Anteprime in maschera

Andiamo in... Irlanda e Parigi Itinerari Castelli della Loira Cantieri Creativi srl

TRIMESTRALE numero tre Febbraio 2010 â‚Ź 2,00

Diari di viaggio Sicilia Fotoreportage Anteprime in maschera

Storie di camper Il Girovago tour di Antonello Papagni

Camper in expo Bavaria Arctic A 70 AG Benimar Sport 310

Eco-turismo Verdon, Canyon d’Europa

Camper in test Bavaria Arctic T 71 LP

Accessori in test Rotorampa Webasto Air Top Accessori Fiamma

Inserto Aree di sosta Molise, Basilicata, Campania e Calabria





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sommario #tre

VIAGGI

Andiamo in... Irlanda, a casa della Natura Parigi, città delle luci

Itinerari Girovagando tra i Castelli della Loira

Obiettivo sport Snowboard, prendersi cura della tavola Regole di condotta dello sciatore Ciaspolate sulla neve con il CAI

Copertina: Ippocamper

Ippocampermag Periodico trimestrale di Cantieri Creativi srl

Anno 1/n. 3 - febbraio 2010 Registrato al Tribunale di Roma n. 124/2009 del 3/04/2009 Direttore responsabile Franco Tallarita

Coordinamento redazionale Barbara Pasculli

Redazione Daniela Agrimi, Eleonora Piccioni, Adriano Pizzi, Enrico Pizzi, Marilena Schirripa Photo Editor Ippocamper

Direzione, Amministrazione e Pubblicità Cantieri Creativi S.r.L. via Francesco Cocco Ortu,120 00139 Roma Tel.: +39 06.99341509 info@cantiericreativi.com

Fotografi Daniela Agrimi, Vittoria De Martino, Damiana Fabozzo, Alessia Nulli, Eleonora Piacenza, Enrico Pizzi, Provence Web

Hanno collaborato: chef Carlo Massucci, CAI Rieti

Ippocamper Via Maestri del Lavoro, 13 02010 VAZIA (Z.I.) - RIETI. Tel: +39 0746.221460 Fax: +39 0746.221097 Cell: +39 333.2244280 e-mail: info@ippocamper.it www.ippocamper.com Pubblicazione progettata e realizzata da Cantieri Creativi S.r.L. info@cantiericreativi.com www.cantiericreativi.com

Stampa e distribuzione Promograph Communication Via Cardinale di York, 2 00148 ROMA

Diari di viaggio Sicilia, terra di pupi e di templi

Eco-turismo Lo smeraldo di Francia, Canyon d’Europa Storie di camper Antonello Papagni, un progetto ambizioso: vivere di musica

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Fotoreportage Anteprime in maschera

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In expo Bavaria Arctic A 70 AG Benimar Sport 310

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CAMPER

In test Bavaria, Arctic T 71 LP

Accessori in test Rotorampa Webasto Air Top Accessori FIAMMA

Editoriale: Camper d’inverno Equipaggiamento Easy food: ricette veloci Eventi: sagre, feste, festival, mostre e altro Intrattenimento Bollettino: nuovo codice della strada Visitati per voi: Camping Luminoso Inserto Aree di sosta: Molise, Basilicata, Campania e Calabria

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foto: Ippocamper

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Editoriale

mag il magazine dei viggiatori

Camper d’inverno:

opportunità per un turismo a tempo pieno di Franco Tallarita

Archiviate le vacanze tardive di settembre e ottobre, molti di noi hanno lasciato il camper in attesa di programmare il prossimo viaggio. Le feste natalizie hanno concesso un supplemento d’estate nelle regioni meridionali, ma al Nord il freddo ha fatto archiviare la voglia di andar fuori e molti lettori ci hanno chiesto informazioni sul rimessaggio. Come preparare al meglio il loro mezzo per proteggerlo dal deterioramento, da possibili deformazioni e così via elencando tutti i possibili danni causati dall’usura e dagli agenti meteo. Bene, lasciate pure il vostro mezzo in garage, ma non sapete quello che vi perdete. Il camper non è un accessorio estivo da utilizzare con il caldo e mettere da parte non appena iniziano i disagi della stagione più fredda. Anzi, proprio nei periodi che non sono tradizionalmente dedicati al turismo, il camper offre la possibilità di viaggiare e soggiornare in nuove mete turistiche, anche senza l’appoggio dei servizi abitualmente offerti dalle strutture di accoglienza. Prendiamo, dunque, l’abitudine a non consumare tutti i giorni di ferie durante i mesi estivi. Tra l’altro faremo felice qualche collega e noi potremo godere di luoghi e tempi che d’estate non sono immaginabili. In questo numero vi proponiamo tre mete: le Scogliere di Moher in Irlanda, Parigi e i Castelli della Loira. Leggete gli ar4

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ticoli di chi si è avventurato su quelle strade, fate tesoro delle esperienze dei più esperti, prendete spunti per vostri progetti. Sono viaggi pieni di fascino, ma rappresentano solo alcune delle esperienze che oggi vogliamo condividere con voi; le opportunità di viaggio sono tutte davanti a voi, l’Italia intera vi aspetta con le sue migliaia di paesi storici, con le prelibatezze dei prodotti alimentari, con la bellezza di oasi naturalistiche tutte da scoprire. E vi aspettano tutti gli altri paesi raggiungibili con il camper, dove il termine ‘raggiungibile’ può essere definito e delimitato solo dalla vostra voglia di avventura. Insomma, i veri camperisti si riconoscono alla prova del freddo. C’è chi ripone il camper insieme alle creme abbronzanti e c’è chi coglie l’occasione per nuovi entusiasmanti itinerari.

Via Maestri del Lavoro, 13 02010 VAZIA (Z.I.) - RIETI. Tel: +39 0746.221460 Fax: +39 0746.221097 Cell: +39 333.2244280 e-mail: info@ippocamper.it www.ippocamper.it


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Irlanda, a casa della Natura Andiamo in...

di Barbara Pasculli

Dimenticare traffico, smog, volti tristi e spesso contriti, posti super affollati e corse incessanti incontro a qualcosa che va sempre e comunque più veloce. Volersi fermare un momento e respirare aria buona, ascoltare il silenzio e il sommosso rumore del mare, perdersi in un verde smeraldo di prati infiniti, meravigliarsi di panorami fiabeschi, ammirare una vegetazione padrona del proprio territorio che ospita paziente il continuo brucare dei tanti animali allo stato brado e accorgersi, spesso all’improvviso, delle tante croci celtiche dei piccoli cimiteri che spuntano di tanto in tanto. Tutto questo è l’Irlanda, soprattutto nelle rigogliose contee del sud ovest.

Per cominciare con una “decontaminazione soft” non c’è di meglio che le molto turistiche scogliere di Moher (o Cliffs of Moher). Queste meraviglie, che gli irlandesi chiamano in gaelico “scogliere della rovina”, non colpiscono subito al cuore. Si lascia il proprio mezzo in un parcheggio enorme (8 euro per la sosta), poi si cammina per un lungo percorso mattonato, con negozietti di souvenir a destra, sentendosi un turista attento, diligente e disciplinato che segue il tragitto stabilito. In un paio di minuti si arriva alle scogliere, ma se l’oceano è calmo a stento si riesce a sentirne il rumore, poco a destra svetta una torre del 1835 (O’Briens Tower), che ospita un negozio di souvenir ed è visitabile al costo di 2 euro. È esattamente qui che le scogliere (lunghe 8 chilometri) raggiungono il loro punto più alto, 214 me6

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tri. Ma dopo le immancabili foto ai faraglioni, alla torre e, con un’ottima macchina fotografica, anche alle isole Aran visibili all’orizzonte, il consiglio spassionato è di andare verso sinistra. Dopo poche centinaia di metri il sentiero prefissato finisce, e lo spettacolo cambia, l’oceano comincia a farsi sentire, le persone sono molte meno, i gabbiani svolazzano felici tra le scogliere, mentre i tanti corvi (numerosi in tutto il territorio) sorvolano a pochi metri dalle teste o riposano agiati sui prati. Il panorama è incredibile e suggestivo. Arrivarci quindi è quasi obbligatorio, da lì poi si può facilmente giungere in un percorso non controllato dove si consiglia di fare molta attenzione, la zona non è protetta da parapetti e il vento a volte soffia forte, ma sono in pochi a rinunciarci. Una volta lasciate le Cliffs e scendendo

verso una delle contee più selvagge dell’Irlanda, quella del Kerry, si percorrono vie spesso a una sola corsia. Entrati nel Kerry ci si imbatte inevitabilmente nel Killarney National Park, un paradiso naturale attraversa-

to da una strada stretta, ammantata da alberi secolari e con rocce che creano delle piccole o grandi gallerie da ammirare e, a volte, anche da oltrepassare. Nel parco è facile avvistare, soprattutto nelle ore buie, i tanti cerbiatti che, incuriositi, guardano le autovetture in transito dal ciglio della strada oppure, prepotenti, ne bloccano addirittura il passaggio. L’attraversamento notturno, viste le condizioni della strada, è sicuramente molto più impegnativo e impedirà la vista di alcuni panorami meravigliosi o il tipico giro in calesse ma è anche incredibilmente suggestivo e ripagherà sicuramente per


foto: Alessia Nulli

foto: Enrico Pizzi

foto: Enrico Pizzi

In alto: le caratteristiche facciate “multicolor” delle cittadine irlandesi. Nella pagina accanto: le “intuffabili” Cliffs of Moher

quello che di giorno rimane nascosto tra gli alberi…e questo vale per tutti i boschi in cui si avrà la fortuna di incappare. Nella Contea, il percorso naturalistico più suggerito dalle guide turistiche e dai siti internet è senz’altro il Ring of Kerry, un tratto panoramico di 179 chilometri che parte da Killarney e gira intorno alla penisola di Iveragh e che costringerà a soste continue per poter ammirare e fotografare paesaggi, luoghi di interesse storico e piccoli scorci paradisiaci. Se non si vuole fare il percorso con il proprio mezzo, anche se fortemente consigliato, si può usufruire delle gite turistiche in autobus che percorrono l’anello in una giornata, oppure i più temerari e appassionati potrebbero optare per la bicicletta! Da non perdere il Ballycarbery Castle, accessibile però solo dalla spiaggia, ed i due medioeva-

li forti ad anello di Leacanabualie e Cahergall. Se si vuole dedicare più tempo all’itinerario, si può spendere qualche ora a Valentia Island, un’isola unica e a se, collegata alla terraferma da un ponte (famosa per aver ospitato il primo cavo telegrafico). Anche le Skellig Island (un arcipelago di 2 isole a 12 chilometri dalla costa) meriterebbero una visita, però si può attraccare solo su una di esse, Skellig Michael. Con il suo profilo frastagliato alto oltre 200 metri, l’isola è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità e ospita, all’interno di un avvallamento, numerosi monasteri raggiungibili con una scalinata di 600 gradini scolpita nella roccia. Ultima tappa, prima di terminare il giro a Kenmare, è lo Staigue Fort, risalente a 2000 anni fa con muri a secco tra i più belli del paese. Finalmente a Kenmare, si rende “obbli-

gatoria” la serata in un pub, ci sarà solo l’imbarazzo della scelta, si avrà come l’impressione che il loro numero sia superiore a quello delle case. Ottima birra, soprattutto rossa e tanta musica dal vivo, specialmente nel fine settimana. Per chi desidera addentrarsi in luoghi ancora più selvaggi e inevitabilmente più impervi, il suggerimento (soprattutto dai sempre disponibili e gentili irlandesi) è di non perdere il Ring of Beara, metà nella contea del Kerry e metà in quella di Cork. Partendo da Kenmare ci si dirige verso la penisola di Beara. Qui si godrà di panorami naturalistici incredibili, calette sull’oceano, animali liberi in prati sconfinati, montagne rocciose e verdeggianti che si rispecchiano nei tanti laghi e che, soprattutto dopo la pioggia, si trasformano in un trionfo di colori. E ancora innumereIppocampermag #tre

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foto: Alessia Nulli foto: Alessia Nulli

foto: Alessia Nulli

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In alto: una delle bianche spiagge lungo la strada per Castletownbere. In basso: alcuni abitanti irlandesi. Nella pagina accanto in alto: il bosco nella Contea del Kerry. 8

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foto: Alessia Nulli

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foto: Alessia Nulli

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Collegamenti e informazioni

Per raggiungere l’Irlanda meridionale in aereo si aeroporto di Shannon, molto più vicino consiglia l’a rispetto a Dublino e servito anche da compagnie aeree low cost. Mentre se si vuole andare con un mezzo proprio ci sono traghetti per Cork e Rosslare sia dalla Francia che dall’Inghilterra (ad un costo di circa 500 euro andata e ritorno). Le Cliffs of Moher sono vicino al villaggio di Doolin sulla costa occidentale della Contea del Clare. Raggiungibili sia da Galway che da Liscannor.

Ci sono alcune strade difficili da percorrere con un camper, perché strette, sterrate e con poche possibilità di accostarsi, ma il problema è ovviabile. Si può parcheggiare il mezzo e fare belle passeggiate in bicicletta (per i più allenati, perché si rischia di dover percorrere molti chilometri) o con un motorino. Nessun problema invece per chi ha un camper 4x4 che potrà godersi dei panorami indimenticabili e unici. Attenzione però! Può succedere di imbattersi in case di folletti e fate, si raccomanda il massimo rispetto!!!

voli cascate che rigano i lati dei monti, ruderi impossessati da un verdissimo muschio e ogni tanto (ma proprio sporadicamente) ci si imbatterà in quelle che è difficile chiamare cittadine. Come Collorus Eyeries e Allihies Garinish, villaggi dall’aspetto quasi de-

foto: Enrico Pizzi

sertico e pittoresco con le tipiche case co-

lorate dai toni vivi e allegri, e (tanto per cambiare) un notevole numero di pub, dove consumare un pasto veloce, oppure sorseggiare lentamente una birra ghiacciata. L’itinerario può terminare a Castletownbere, che anche se si stenterà a crederlo, è uno dei principali porti dell’Irlanda. Però prima di arrivare in questa cittadina si può fare un’ulteriore sosta in una delle bianche spiagge che si trovano lungo la strada, do-

ve, con un po’ di fortuna si potrebbero vedere delle foche che oziano tranquille sulla riva. Una volta giunti a Castletownbere, dopo un veloce giro della cittadina, ci si potrà ristorare con un antidietetico fish & chips e una, due, tre birre in un pub, magari al McCarthy’s. Portato alla ribalta dallo scrittore (nonché comico, autore radiofonico ecc.) Pete Mccarthy con il suo spassoso libro “Alla scoperta dell’Irlanda”. Una sorta di pellegrinaggio dell’autore alla ricerca delle sue radici irlandesi e alla scoperta della magia che colpisce chiunque visiti questa terra, cercando di rifocillandosi, durante il lungo percorso, in tutti i pub che portano il suo nome (e sono davvero tanti!). Se si va in questa parte dell’Irlanda lo si fa anche per poter ammirare una fauna marina particolarmente affascinante. Le acque dell’oceano Atlantico nei dintorni di Cape Cle-

ar Island, nella contea di Cork, sono un punto di sosta per foche, uccelli migratori, balene, squali e delfini. L’isola è piccola e suggestiva, abitata da poco più di cento persone, e si raggiunge in 45 minuti da Baltimore. Da qui si può anche usufruire di un’escur-

sione in mare (da prenotare precedentemente), sconsigliata però se si soffre di mal di mare, l’oceano è sempre agitato, anche quando sembra calmo, si balla! I delfini, appena avvistano un’imbarcazione, sembra che corrano a salutare i turisti e farsi fare interi servizi fotografici. I loro continui suoni invadono il cuore come un fiume di soavi parole. È garantita la sensazione di sentirsi soli in mezzo all’oceano in compagnia di questi affascinanti e amichevoli animali. Le foche, dal canto loro, non si avvicinano ma si fanno ammirare sopra qualche scoglio, dando l’impressione di mettersi in posa. Le balene, invece, sarà difficile avvistarle, anche nel periodo migliore che è quello autunnale. Insomma i delfini ti corrono incontro, le foche ti scrutano da lontano, le balene si nascondono… Ultima tappa di questo viaggio è Cork,

ricca di eventi culturali, luoghi da visitare e famosa per il numero dei suoi pub, ovviamente! Ippocampermag #tre

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foto: Damiana Fabozzo

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Parigi, città delle luci di Barbara Pasculli

Parigi, per molti, la città più bella del mondo. Ma perché? Per la Torre Eiffel, gli Champs-Élysées, l’Arc de Triomphe, Notre Dame? Oppure per la grande varietà di musei come il Louvre o il Musée d’Orsay che conservano il passato parigino mantenendolo soavemente e indissolubilmente nel presente? Per le fragranze speziate che invadono i sensi passeggiando per le vie cittadine? Per i caffè fumosi del Quartiere Latino che ospitano giorno e notte universitari e artisti? Per tutto questo o forse solo per le sensazioni che regala ai cuori spalancati e aperti, Parigi forse è davvero la città più bella del mondo. città delle luci”, appellativo Il tour della “c

guadagnato durante l’illuminismo, può cominciare dagli Champs-Élysée. L’enorme viale (lungo 2 chilometri, largo 70 metri), disseminato di caffè, negozi di lusso e cinema, è chiuso da una parte dall’Arc de Triomphe e dall’altro da place de la Concorde. Sull’arco si può salire (costo del biglietto € 9) per ammirare le avenues che da lì partono e si diramano in tutte le direzioni. E in place de la Concorde si può fare

una passeggiata immersa nel verde dei meravigliosi Jardin des Touleries. Uscendo dai giardini ci si può dirigere verso il monumento più noto, e meno amato dai parigini, la Torre Eiffel, che sarà facile avvistare da qualunque punto del centro 10

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di Parigi. La struttura in ferro, con i suoi 324 metri di altezza, venne costruita in meno di due anni (1887/1889) e avrebbe dovuto servire da entrata all’Esposizione Universale del 1889, la fiera mondiale organizzata per celebrare il centenario della rivoluzione Francese. Per chi non soffre di vertigini, il consiglio è quello di salire (€ 8 con l’ascensore da terra, € 4 dal 2° piano) per godere di una vista unica. Altro simbolo parigino è la gotica Notre Dame (Place du Parvis de Notre Dame), l’entrata è gratuita, però se si vogliono vedere i gargouille, bisogna uscire e dirigersi vicino alla torre nord che invece è a pagamento. Nelle vicinanze è visitabile anche la Cripta che conserva i resti romani della Cattedrale. Sempre nei dintorni si trova l’antico carcere della Conciergerie, dove fu imprigionata Maria Antonietta prima dell’esecuzione. È un edificio imponente e bellissimo, ricostruito alla perfezione con tre torri medioevali originali. All’uscita sulla sinistra c’è la Sainte Chapelle, altro capolavoro gotico ricco di guglie

(al 4 di boulevard du Paris) voluto da Luigi IX. La cappella ha le vetrate istoriate (con rappresentazioni della Bibbia) più antiche della città e quando il sole le illumina sono davvero affascinanti. Per gli appassionati di storia una tappa obbligatoria è il Panthéon (place du Panthé-

on) che custodisce le spoglie dei grandi di Francia, come Rousseau, Voltaire, Zola, Victor Hugo, Dumas padre e i coniugi Curie. La migliore visuale interna si ha dalla tribuna alla quale si arriva con una scala di 425 gradini. Dalla terrazza esterna, invece, si possono ammirare spaccati del Quartiere Latino e del Luxemburg e il cimitero di PéreLachaise (entrata in boulevard de Ménilnon-

tant, alla fine di Rue de al Moquette) che ospita le tombe monumentali di tanti personaggi del passato. Quelle più visitate sono le tombe di Chopin e di Jim Morrison, la più poetica nella sua semplicità, è quella di Modigliani (accanto a quella della sua compagna che lo seguì subito dopo). E per gli amanti dell’opera, vi è anche il monumento in memoria della divina, Maria Callas. Chi ha un’idea parigina venuta da “I Miserabili” di Hugo, può seguire le orme di Jean Valjean nel sottosuolo della città e andare a visitare gli enormi canali sotterranei e l’esposizione permanente che spiega il ciclo dell’acqua (Egouts de Paris: l’ingresso é al 93 di quai d’Orsay). Da non perdere anche il quartiere di Montmartre, con le sue vie rese celebri da pittori prima e fotografi poi. E dove si può visitare la basilica del Sacro Cuore (ingresso libero ma la cupola è a pagamento € 5) e la meravigliosa basilica di Saint Eustache (place du Jour). Il quartiere della Bastiglia è più che al-


Anticamente Parigi era ricca di ponti tipo “Ponte Vecchio” a Firenze, cioè con case costruite sopra. Pont Neuf (Ponte Nuovo) il più antico della città, nel cuore del Quartiere Latino, è e stato il primo ponte distrutto e poi ricostruito senza abitazioni. Pont de la Concorde è stato costruito con le pietre della Bastiglia.

Place de la Concorde assunse questo nome, dopo essere stata teatro delle decapitazioni di Maria Antonietta, Danton e Robespierre durante la rivoluzione francese, come auspicio di un nuovo inizio e speranza di pace. A Place Vendome si sono sposati Napoleone e Giuseppina.

Davanti a Notre Dame c’è una stella disegnata per terra che indica il presunto punto di partenza di tutte le strade cittadine. L’altez za della Torre E iffel può variar e di diversi centimetr i, fino a 15 più alta a causa della dilatazione del metallo dur ante il caldo estivo, e 12 in più in caso di vento for te.

foto: Damiana Fabozzo

Curiosità

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tro un’alternativa serale al quartiere latino. Ma, chi ha apprezzato i libri di Daniel Pennac, deve spingersi fino a Belleville. Negozi di prodotti orientali, botteghe di articoli a basso prezzo e al 72 di rue de Belleville una targa ricorda la famosa cantante francese Edith Piaf che qui nacque (al 5 di rue Créspin-du-Gast, un museo che si visita su appuntamento a lei dedicato). Ultima tappa del girovagare per i quartieri parigini è da dedicare al Marais passeggiando in rue des Rosiers (cuore del quartiere ebraico) e in place de Vosges. La piazza è circondata da portici che ospitano caffè, eleganti negozi, ristoranti, antiquari e botteghe di artisti nuovi e inediti, che spaziano in ogni arte. Al civico 6, dove soggiornò Hugo (1832-48) oggi vi è un museo a lui de-

dicato, non aperto tutti i giorni. Molto vicino (5, rue de Thorigny) un altro museo importante, quello intitolato a Picasso e che ospita duecento opere del pittore spagnolo che di Parigi aveva fatto la sua seconda casa. I capolavori si riferiscono in particolar modo al periodo blu e alle ceramiche e sculture degli ultimi anni di vita, come Les Demoiselles d’Avignon, tra le più famose. Gli altri musei “obbligatori” di Parigi sono ovviamente il Louvre e il Museo d’Orsay. Nel primo (99, rue de Rivoli) si possono ammirare opere quali, Amore e Psiche di Canova, la Gioconda e la Vergine delle Rocce di Leonardo, lo schiavo morente di Michelangelo, il codice di Hammurabi, la Venere di Milo, solo per citarne alcune delle migliaia in mostra (€ 9 per l’entrata, € 6 il venerdì dopo le 18, gratuito la prima domenica del mese). Particolare anche la piramide capovolta, speculare alla più grande vi12

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sibile all’esterno del museo eretta nel 1989 nel cortile del Louvre. Il Musée d’Orsay (62, rue de Lille), che ha conservato l’originaria struttura dell’ex stazione ferroviaria, è invece il regno dell’impressionismo, da Manet a Monet, da Renoir a Cezanne. Un piano è dedicato alle sculture, dove spiccano molti capolavori di Auguste Rodin (biglietto € 8, dopo le 16 € 5,50 eccetto il giovedì). Molto belli e ricchi di opere d’arte anche i musei Petit Palais, Grand Palais e il Musée Rodin. Volendo, per concludere il viaggio nella città più bella del mondo, si può fa-

foto: Matteo Santoro

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foto: Matteo Santoro

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re una gita di un’ora sulla Senna, il punto di incontro è accanto al Pont de l’Alma, al costo di € 10 (molto turistico e non offre particolari curiosità). Oppure, dal Musée d’Orsay, percorrendo il lungo Senna, dopo circa 10 chilometri si arriva alla Villa dei Brillanti di Rodin (a Meudon), dove l’artista ha vissuto con la moglie e che conserva tuttora molte delle sue sculture compresa la statua del pensatore che ricopre la sua tomba (anche se l’originale è custodita nel museo a lui dedicato).

Trasporti, musei e delizie parigine Distanza (da Roma): 1427 km di cui 1372 km su strade a scorrimento veloce. Costo: € 270 circa (pedaggio e carburante). Mezzo proprio: molto comodo ma tutte le strade, anche in periferia, sono dotate di parchimetro con tariffa oraria (€ 1 o 2), diverse le z.t.l. e gli autovelox. Il centro turistico si dipana nelle zone 1 e 2. Ci sono 16 linee metropolitane, da 1 a 14, 3 bis e 7 bis, chiudono alle 00.30 e nel week-end all’1.00. Gli autobus sono efficienti e puntuali, ma di giorno si rischia di rimanere imbottigliati nel traffico. Carte Paris Visite: per 1 o più giorni, per le zone 1-3, o 1-6. Tariffe per 1-3: 1 giorno € 8,80; 2 giorni € 14,40; 3 giorni € 19,60; 5 giorni € 28,30. Per le zone 1-6 i costi sono circa il doppio (bimbi sotto gli 11 anni pagano la metà). La carta facilita l’ingresso in numerose attrazioni turistiche. Carta Orange: abbonamento settimanale o mensile (munirsi di 2 fototessera). I costi set-

timanali per le zone 1-2 sono € 16,30 e per le zone 1-3 € 19,90. Disponibile anche fino alla zona 6. È valida su tutti i mezzi pubblici (metro, bus, funicolare per Montmartre e i treni per Versailles e Eurodisney). Paris Museum Pass: consente l’accesso (diretto, senza fare file a biglietterie o ingressi) illimitato ai musei e monumenti di Parigi dove ci sono mostre permanenti, la durata del pass comincia dopo la prima visita. Il costo è di € 30 per 2 giorni, € 45 per 4 e € 60 per 6 giorni (consecutivi). Mangiare: l’acqua in bottiglia costa circa € 6, meglio chiedere l’ “eau en caraffe”. Per un pessimo cappuccino si può pagare € 6, nella catena Quick il cappuccino è sempre cattivo ma costa € 1. Tante le pâtisserie e per un pasto veloce ovviamente si può optare per la baguette farcita (€ 4/5), una delle poche cose economiche di Parigi. I supermercati aprono alle 9.30 e i negozi non prima delle 11.00.


foto: Adriano Pizzi

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In alto: la Torre Eiffel. Nella pagina accanto: a sinistra Mont Matre, a destra uno scorcio parigino in rue de Muftarde. A pag.10: caratteristico portico di place de Vosges, nel quartiere Marais. A pag. 11: La volta del Museo d’Orsay.

Soste e campeggi

È sconsigliata la sosta libera. Il parcheggio della stazione, ai piedi della nuova biblioteca, è vietato ai camper (ammenda € 1.200). Due le aree attrezzate: un punto sosta gratuito giorno e notte a place de la Concorde, lato gradini del Louvre/Touleries, vietato alle auto, ottima posizione centrale, rumoroso. E il parcheggio (area attrezzata) Joffre- Ècole Militaire, solo da novembre a marzo, a 500 metri dalla Torre Eiffel. Ingresso a destra venendo dagli Invalides dall’avenue de La Motte Piquet. Stazione metro Ècole Militaire a 200 metri. Oppure, il parcheggio di Eurodisney dal quale si può raggiungere la città con la RER. Ottimi i campeggi Bois de Boulogne a 15 minuti dagli Champs-Élysées (da qui l’autobus 244 porta alla linea 1 della metro), aperto tutto l’anno e il Camping International (1 rue Johnson), situato su di un’isola in mezzo alla Senna. Ippocampermag #tre

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Ippocampermag

a niente son serviti tutti i castelli disegnati da bambina!

o Gi r o v a g a n d

Itinerari

tra

l l e a d L i l l o e i t ra s a C i

foto: Eleonora Piacenza

Castello di Sully

Nella Valle della Loira sbucano tra le colline, sulle anse del fiume, tra i dirupi, avvolti nel verde o imponentemente tra le case dei paesini, oltre 300 castelli. Ognuno di essi parla della storia della Francia, ognuno di essi parla della propria storia e tutti, dal meglio conservato al più diroccato, sono dal 2000 patrimonio dell’umanità. Non è semplice scegliere quali visitare, se i più turistici, i più famosi, i più maestosi, i più ricchi di arredi antichi ecc... allora meglio lasciarsi condurre dalla strada.

1 Castello di Sully

Si può decidere di partire da quello, forse, dall’aspetto più fiabesco tra tutti, il castello di Sully. Nel suo stile rinascimentale è stato costruito sulla riva del Sange, probabilmente in epoca romana, come testimoniano i resti di una torre nel cortile. Danneggiato durante le guerre di religione (XVI sec.), fu restaurato per perdere, poi, durante la rivoluzione francese parte delle mura di difesa e delle torri. Quasi sempre proprietà dei Sully il castello è divenuto nel 1918 bene comunale. Sul lato nord sorge il Donjon (la torre più alta che funge da punto d’osservazione), con le sue 4 torri cilindriche merlate e dal tetto a punta. Davanti al Donjon si trova la corte quadrangolare con 2 torri rotonde e, a sudest di questa spicca il Petit château, residenza abituale dei proprietari. Il parco è circondato da canali, nati per proteggere il castello dalle periodiche alluvioni della Loira. L’unica, deviazione che si popone in questo girovagare tra castelli è una visita alla città di Giovanna d’Arco, Orléans, almeno per ammirare la cattedrale. Un imponente edificio cattolico romano i cui lavori, cominciati nel 1278, finirono solo nel XVI sec. Ha subito gravi danneggiamenti durante le guerre di religione e nei 2 secoli successivi è stata restaurata in stile gotico fiammeggiante. È dominata da due torri di 81 metri, è lunga ben 136 metri e ha 9 cappelle del XIII sec. Nelle bellissime vetrate sono raffigurate le gesta epiche della Pulzella d’Orléans, alla guida delle armate francesi contro gli inglesi du-

rante la guerra dei cent’anni, che portarono alla riunificare del suo paese.

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Castello di Chambord Riprendendo la strada dei castelli, si giunge dopo 56 km al più grande dei manieri della valle, il Castello di Chambord. Costruito nella prima metà del 1500 in stile rinascimentale sotto la guida di Leonardo Da Vinci, per volere di Francesco I. Ubicato su una curva del Cosson, Chambord è stato residenza di caccia di molti sovrani. È costituito da una facciata di 128 metri, da 440 locali, più di 80 scale, 365 camini e 800 capitelli. Il castello si sviluppa attorno al Donjon e allo scalone principale a doppia elica, opera di Leonardo, composto da 2 scale a chiocciola rotanti nello stesso senso che non si incrociano mai. Al secondo piano è da vedere il soffitto decorato con i simboli reali di Francesco I (F coronata e salamandra) e di sua madre, Luisa di Savoia (corda annodata). Quelli più in alto sono posti al contrario per mostrare a Dio la potenza del re. Mentre dall’ultimo piano si accede alla terrazza leonardesca che gira tutto intorno offrendo una panoramica dei dintorni a 360°. Molte le vicissitudini del castello, fu caserma e anche ospedale di campagna e dal 1930 è dello Stato. Oggi, con i suoi 5440 ettari di bosco circondato da un muro di cinta di 32 km, è il più grande parco forestale chiuso d’Europa, abitato principalmente da cervi e cinghiali.

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Castello di Blois Dopo pochi km si giunge al Castello di

Blois, alloggiato sul fianco di una collina sulla Loira, nel cuore della città. Residenza di numerosi sovrani francesi e luogo dove fu benedetta Giovanna D’Arco prima della sua spedizione. Nata come fortezza medievale per i conti di Blois divenne poi la residenza di re Luigi XII che lo rinnovò. Divenuto re, Francesco I vi si trasferì, costruì una nuova ala e creò una tra le più importanti biblioteche dell’epoca (da cui è nata la Biblioteca nazionale di Parigi). Nel 1626 passò nelle mani di Gastone d’Orléans (fratello di Luigi XIII) che iniziò nuovi lavori d’ampliamento, subito interrotti per difficoltà finanziarie e alla sua morte il castello venne abbandonato. Al tempo della rivoluzione francese, ormai disabitato da 130 anni, fu saccheggiato e svuotato, poi fu convertito in caserma e nel 1841 venne riconosciuto come monumento storico, trasformato in museo e restaurato. Oggi appartiene al Comune e si presenta come una commistione di stili: l’ala Luigi XII è in stile gotico, l’ala Francesco I è rinascimentale e quella d’Orléans è barocca.

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Castello di Cheverny Ripresa la strada, dopo poco si arriva al Castello di Cheverny. Costruito (1624-1630) dai Conti di Cheverny è stato uno dei primi ad essere aperti al pubblico (1914) anche se è ancora abitato. La facciata principale, in pietra da taglio, è decorata con busti romani, il piano generale ha grandi padiglioni ad angolo con cupole decorate in pietra a linee sovrapposte. La scala d’onore a rampe con pianerottolo a mezzo piano (dove soIppocampermag #tre

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Ippocampermag

Itinerari

no le enormi corna di un Cervus megacero) ricorda il Rinascimento italiano. Molto rinomato per i suoi interni, come l’armeria con una collezione di armi, armature e bauli da viaggio del XV, XVI e XVII sec., il camino decorato con gli dei Mercurio e Venere e la storia di Adone, un arazzo del XVII sec. che illustra il rapimento di Elena, molti ritratti ecc. Una biblioteca con oltre 2000 libri antichi, un salone degli arazzi delle Fiandre, che ospita un comò Luigi XIV in tarsia di tartaruga rossa e ottone ed un funzionante orologio regolatore Luigi XV, decorato da bronzi cesellati. È stato, durante la seconda guerra mondiale, il custode di opere importanti come la Gioconda.

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Castello di Chaumont Da qui, 26 km per giungere a un maniero feudale appollaiato su un dirupo, il Castello di Chaumont. Costruito nel XI sec. dal Conte di Blois, finì poi nelle mani degli Amboise per 5 secoli. Nel 1560, la proprietà passò a Caterina de’ Medici che vi ospitò astrologi famosi come Nostradamus. Ma Caterina ambiva al Castello di Chenonceau, regalato dal marito (Enrico II) alla sua amante Diane di Poitiers, così alla morte del marito, Caterina (divenuta reggente di Francia) costrinse Diane a far cambio di proprietà. L’interno contiene molti arazzi e stanze originali, come le camere da letto delle due note proprietarie, la stanza del consiglio e la biblioteca. Il grande parco ogni anno (metà giugno-metà ottobre), durante il Festival Internazionale dei Giardini, si trasforma in 25 giardini a tema per mano di giardinieri e architetti paesaggisti di tutto il mondo. 16

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6 Castello di Chenonceau

È, ora il momento di giungere, all’oggetto del contendere tra la moglie e l’amante di Enrico II, il Castello di Chenonceau, una bellissima fortezza a picco sul fiume. Fu Jean Marques che costruì il castello, ma il suo erede fortemente indebitato, lo vendette a Thomas Bohier, tesoriere dei re Carlo VIII, Luigi XII e Francesco I. Bohier lasciò solo la torre di vedetta e costruì un nuovo castello per la moglie, Catherine Briçonnet, che amava intrattenervi la nobiltà francese. A causa di ingenti debiti il castello passò alla corona e Enrico II lo donò alla molto influente duchessa del Valentinois, Diane. A lei si deve gran parte dell’attuale struttura, la costruzione del ponte sul fiume e degli splendidi giardini. Finché fu costretta a cederlo a Caterina che vi aggiunse altri giardini e spese ingenti somme per feste, come il primo spettacolo pirotecnico nel paese, in occasione dell’incoronazione di suo figlio Francesco II. Divenne poi, dopo la morte di Caterina, luogo tetro e silenzioso, quando passò a sua nuora, Luisa di Lorena, afflitta da depressione. Fu la moglie di Claude Dupin a riportarlo alla ribalta, intrattenendovi i leader dell’Illuminismo come Voltaire, Montesquieu e Rousseau. Scampato dalla distruzione durante la rivoluzione francese, perché unico ponte sul fiume per molti km, il castello fu acquistato dal chimico Pelouze. Nel 1913 divenne proprietà degli industriali cioccolatai Menier che lasciarono che fungesse da ospedale nella prima guerra mondiale, e come via di fuga dalla zona di Vichy occupata dai nazisti, durante la seconda e qualche anno dopo fu restaurato.

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Castello di Langeais Poco più di 60 km per arrivare all’ultima tappa dell’itinerario, il Castello di Langeais. Nato come fortezza nel X sec. per mano di Folco III Nerra d’Angiò, fu poi ampliato e fortificato da Riccardo I d’Inghilterra. Riconquistato da Filippo II di Francia, fu quasi distrutto dagli inglesi durante la guerra dei cent’anni. Attorno al 1465, Luigi XI lo fece ricostruire rendendolo uno dei migliori esempi d’architettura tardo-medioevale e nel 1886, Jacques Siegfried, dopo averlo acquistato, iniziò una nuova ristrutturazione. Anche se non è tra i più noti è sicuramente molto originale per la sua posizione, infatti a differenza della maggior parte dei castelli che dominano dall’alto o in lontananza, Langeais è inserito nella città, è un tutt’uno con essa. Della fortezza originaria sono rimaste solo le rovine nel giardino e di quella medioevale (XV sec.) rimangono le torri, i bastioni e un cammino di ronda. Gli interni (alcuni ricostruiti) sono riccamente decorati, molti gli arazzi gotici e rinascimentali, le sculture e i quadri. Nel Cabinet d’art sacré si può ammirare una collezione di oggetti sacri e belli anche gli arazzi dei saloni dei Mille Fiori, della Caccia al Cervo e dei Nuovi Eroi. Particolare la sala del matrimonio, dove il re Carlo VIII sposò la giovane Anna di Bretagna (6 dicembre 1491). Anna giunse segretamente al castello durante la notte e le nozze furono celebrate alle 7 del mattino seguente. Nella sala, le raffigurazioni dei 15 personaggi, a grandezza naturale, che parteciparono alla cerimonia e che vengono illuminati e proiettati su uno schermo durante il racconto del rito. (B.P.)


Info

In questo itinerario si attraversano i dipartimenti di Loiret, Lor-et-Cher e Indre-etLoire, percorrendo strade panoramiche, ben tenute, larghe e dritte (soprattutto le statali). Difficilmente si consigliano le autostrade, se non in brevi tratti, perché la Francia ha pedaggi molto elevati e per non perdere la vi-

sta di scorci paesaggistici, villaggi rurali, grandissime ville immerse nelle foreste e molto altro. È meglio evitare di visitare più di un castello al giorno, a meno che ci si limiti ad am-

mirare le fortezze dall’esterno, facendo una passeggiata nei magnifici giardini. Lungo le strade sarà facile trovare aree di sosta per

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camper (segnalate), molto spesso attrezza-

re e sempre gratuite e vicine ai luoghi di interesse turistico. Per un elenco dettagliato, diviso in due categorie, aree verificate e non, si consiglia di consultare il sito francese: www.i-campingcar.fr. Numerosi anche i campeggi.

Castello di Cheverny. Nella pagina accanto: Castello di Langeais

Itinerario - 249 km

Castello di Sully-sur-Loire Prendere la D948 Prendere l D60/Route de Gien Seguire la D60 Svoltare a destra in Boulevard de Verdun/D962 Seguire la D962 Svoltare a sinistra in D952/Grande Rue Seguire la D952 Svoltare a destra allo svincolo per Orléans Entrare in N60 Prendere l’uscita Orléans-Centre/La Croix Fleury Proseguire per Orléans-Centre 49,0 km - circa 46 min Orléans Procedere per Place du Général de Gaulle Svoltare a sinistra in Rue Notre Dame de Recouvrance Svoltare a destra in N152/Quai Cypierre Continua a seguire la N152 Svoltare a destra in Avenue Georges Pompidou (indicazioni per Blois/Vierzon/Paris) Alla rotonda, prendere la terza uscita A71 per Paris/Blois Entrare in A71 (strada a pedaggio) Prendere l’uscita per A10/E05/E60 verso Tours/Bordeaux/Blois (strada a pedaggio) Uscire a 16-Mer verso Chambord Alla rotonda, prendere per N152 procedendo verso Mer/Saint-Laurent/Blois Svoltare a sinistra in Route de Chantecaille Continuare su Rue du Goulet des Prés Alla rotonda, prendere la terza uscita per D112 Svoltare a destra in D112b/Route du Maréchal de Saxe Proseguire dritto su Route François 1er A Rond-Point François 1er, prendere la seconda uscita Svoltare a sinistra in Route de la Commission Svoltare a sinistra in Rue de la Grange Aux Dimes 56,1 km - circa 53 min Chateau Chambord Da Rue de la Grange aux Dîmes svoltare a

destra in Route de la Commission Continuare su Route Charles X poi su Route de Chambord Alla rotonda, entrare in D174 Prendere l’uscita per D951 Svoltare a destra verso Quai Henri Chavigny Continuare su Quai Amédée Contant Svoltare a destra in D956/Pont Jacques Ange Gabriel A Rond-Point de la Résistance, prendere la quarta uscita per N152/Quai de La Saussaye Svoltare a destra in Rue du Commerci, poi a sinistra in Rue des Orfèvres e a destra in Rue Saint-Martin Prendere la prima sinistra in corrispondenza di Rue des Violettes Continuare su Rue Saint-Lubin 17,3 km - circa 23 min Château de Blois (6, Place du château) Procedere verso Rue Robert Houdin Continuare su Rue des Trois Marchands Svolta a sinistra in N152/Quai de l’Abbé Grégoire A Rond-Point de la Résistance, prendere per D956/Pont Jacques Ange Gabriel Seguire la D956 A Carrefour de la Patte-d’Oie, prendere la terza uscita per D765 Svoltare a destra in Route de Blois Continuare su Rue Nationale e su Avenue du Château/D102 14,5 km - circa 21 min Château de Cheverny (1, Avenue Château) Seguire la D102 Svoltare a destra in Route de Poely Continuare su Voie du Tremblay Svoltare a sinistra in D52 poi a destra in D61 Svoltare a sinistra in D38/Grande Rue Prendere la seconda a destra in corrispondenza di D61/Route de Seur e seguire la D61 Svoltare a sinistra in D77/Route des Montils e seguire la D77 Svoltare a destra in D764/Rue du Fer à Cheval

39 m Prendere la seconda a sinistra in corrispondenza di D7/Rue du Vieux Porche e seguire la D7 Svoltare a sinistra in D751/Rue de Blois e a seguire la D751 26,1 km - circa 35 min Chaumont-sur-Loire (Rue du Maréchal de Lattre de Tassigny) Procedere verso Rue de la Plage Svoltare a destra in D114/Rue du Village Neuf e seguire la D114 Continuare su D139 poi su D62 Svoltare a destra in D764/Route de Montrichard e seguire la D764 Svoltare a destra in Boulevard Philippe Auguste/D764 e a seguire la D764 Svoltare a sinistra in D764/Quai de la République Prendere la 1a a destra in corrispondenza di D764 Alla rotonda, prendere la seconda uscita E604/N76 e seguire la E604 28,5 km - circa 29 min Chenonceau Procedere in direzione ovest da D976/Route de Tours verso D81/Rue d’Amboise e seguire la D976 Uscita D31 verso Loches/Reignac Svoltare a sinistra in D31/Rue de Loches e seguire la D31 Alla rotonda, prendere la prima uscita A85 (strada a pedaggio parziale) Prendere l’uscita 7 Alla rotonda, prendere la prima uscita per D952 verso Langeais Alla rotonda, prendere la quarta uscita per D953/Rue de Tours e seguire la D953 Svoltare a destra in Rue Charles VIII/D57 Prendere la prima a sinistra in corrispondenza di D57/Rue Foulques Nerra Castello di Langeais 57,9 km - circa 39 min Ippocampermag #tre

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, d r a o ola b v a t w a l l o n de

Obiettivo sport

Sprendersi cura Sciolinatura della tavola

La tavola da snowboard, come la maggior parte dell’attrezzatura sportiva, necessita di una buona manutenzione. Prima regola per proteggerla e ottenere le migliori prestazioni è sciolinarla ogni qualvolta lo ritenete necessario. La sciolina infatti, spalmata sul-

la soletta della tavola, non solo permette di scivolare sulla neve con minore sforzo, ma serve anche a proteggere la soletta dagli effetti abrasivi della neve. A contatto con la neve, infatti, lo strato di sciolina si assottiglia fino a lasciare scoperta la delicatissima soletta. Non c’è una regola fissa su quante volte bisogna sciolinare, dipende sempre dall’utilizzo, dal tipo di discesa (pista, fuori pista, park), dal tipo di neve (fresca, umida, ghiacciata, farinosa). Certamente un rider appassionato dovrà sciolinare più spesso rispetto a uno “del week end”. Ci sono diversi tipi di sciolina, ma il consiglio è di affidarsi al rivenditore, o all’amico esperto, che vi saprà consigliare quella più adatta alle condizioni di neve che andrete a trovare. Per chi è alle prime armi si consiglia di portare la tavola presso uno dei laboratori addetti alla manutenzione dell’attrezzatura (ce n’è sempre uno anche nelle stazioni sciistiche). L’operazione ha un costo non indifferente (dai 15 euro in su) e se fate tante uscite a stagione, vi converrà imparare a farlo da voi. Soprattutto se si tratta solo di passare la sciolina. Allora procuratevi un vecchio ferro da stiro, un pezzo di sciolina, una spatola con spigoli affilati e materiale per pulire, tipo carta o straccio. PREPARAZIONE E PULIZIA - Fis-

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sate la tavola ai supporti con la so-

Ippocampermag #tre

letta verso l’alto, vanno bene dei cavalletti da tavolo, ma potete escogitare un sistema con gli schienali di due sedie, l’importante è che sia ben stabile e nel frattempo accendete il ferro tenendolo a bassa temperatura. Pulite bene la soletta con della carta o uno straccio o con una spatola di plastica rigida per rimuovere tracce di sporco e di vecchia sciolina. Si può usare il solvente, ma con molta parsimonia perché tende a deteriorare il materiale della soletta. LA SCIOLINATURA - Prendete il ferro e tenendolo a circa 15 cm dalla soletta, appoggiate il pezzo di sciolina sulla sua piastra e fatela gocciolare sulla soletta. Distribuite la sciolina, facendo colare le gocce a distanza di 3-4 cm l’una dall’altra uniformemente lungo tutta la soletta, formando delle lunghe strisce. Se la sciolina fuma, abbassate la temperatura del termostato. STIRATURA - Alzate la temperatura del ferro e mettevi letteralmente a stirare la soletta, molto lentamente, dalla punta alla coda e viceversa. Fate in modo da sciogliere bene e amalgamare la sciolina e senza fermarvi mai in un punto. Potete evitare punta/coda se non sono particolarmente secche. Continuate fino a quando la sciolina resta liquida anche poco dopo il passaggio del ferro. RAFFREDDAMENTO - Mettete la tavola a raffreddare per almeno un paio d’ore (meglio se tutta la notte) all’aria aperta. SPATOLATA - Fissate ancora la

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tavola rivolta verso l’alto, prendete una spatola in plastica con angoli affilati e iniziate a spatolare da punta a coda tutta la sciolina che viene via. Anche sulle lami-

ne per togliere eventuali residui. Più farete bene questa operazione, più la vostra tavola scivolerà bene già alla prima discesa. PULITURA - Togliete con mano leggera i residui di sciolina utilizzando carta o un panno. Ripulite il pavimento dai residui prima di scivolare via e buon divertimento!

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!

Ricordate di spatolare per bene. La sciolina che rimane in più sulla tavola, verrà man mano rilasciata sulla neve e la sciolina è petrolio, quindi inquina ed è meglio buttarla nel cestino che lasciarla sui nostri amati monti. Se dovete lasciare la tavola ferma per un lungo periodo di tempo, ad esempio d’estate, sciolinate abbondantemente anche sulle lamine e non spatolate. In questo modo la tavola rimarrà ingrassata e protetta da umidità, polvere, sporco e ruggine. Lasciatela in posizione eretta coperta da una custodia. (D.A.) DOVE RIPARARE

Roma Sport Service Roma, viale Castrense, 59 (zona San Giovanni), tel.: 0670497525 www.sport-service.it

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Regole di Condotta

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dello Sciatore emanate dal FIS (Federazione Italiana Snowboard) 1. Rispetto degli altri

sabilità è tale per l’intero arco della manovra e

mo rispetto de lla segnaletica e delle indica zio-

si in modo da non mettere mai in pericolo

boarder eventualmente fermo sulla pista.

coltà delle piste sono indicati, in ordine decre-

sono responsabili no n solo del loro c omporta-

Lo sciatore o snowboarder che si immette o at-

Ogni sciatore o snowboarder deve comportar-

l’incolumità degli altri. Sciatori e snowboarders mento in pista ma anche delle loro attrezzatu-

vale anche per il sorpasso di sciatore o snow5. Attraversamenti e inc roci

traversa una pista o un terreno di esercitazione

re, e dei loro eventuali difetti, anche se nuove e

o allenamento, deve assicurarsi, mediante

2. Padronanza della velocità e c omporta-

re senza pericolo per sé e per gli altri. Compor-

Ogni sciatore o snowboarder deve tenere una

po ogni sosta. Entrare in pista o ripartire dopo

prie capacità nonché alle condizioni del terre-

incidenti. Sono operazioni da effettuare con mol-

d’avanguardia. mento

velocità e un comportamento adeguati alle prono, della neve, del tempo e del traffico sulle pi-

ste. Gli incidenti sono spesso causati dalla ve-

controllo visivo a monte e a valle, di poterlo fa-

tamento analogo lo sciatore deve osservare do-

ni esposte sulle piste da sci. I vari gradi di diffi-

scente, con i colori nero, rosso, blu e verde. Sciatore e snowboarders possono liberamente

scegliere la pista che preferiscono. Sulle piste

vi sono segnali di direzione e indicazioni di pe-

ricolo, rallentamento, passaggio stretto, chiusura, o altro, che debbono essere scrupolosamen-

te e rigorosamente rispettati. Sono installati nell’interesse di tutti, per evitare incidenti a sciato-

essersi fermati è situazione che causa spesso

ri e snowboarders.

ta attenzione per evitare di provocare incidenti

In caso di incidente chiunque deve prestarsi al

9. Assiste nza

e arrecare danno a sé e agli altri. Quando lo scia-

soccorso. Prestare assistenza è un dovere mo-

ve fare sempre molta attenzione a quelli più ve-

Anche se in pista non esiste obbligo legale (c’è

ra le che impegna ogni sportivo.

locità eccessiva, che provoca perdita di control-

tore o lo snowboarder si muove lentamente de-

debbono essere in grado di fare le loro evolu-

loci che lo seguono o lo precedono. Lo sci car-

essere in grado di fermarsi in qualsiasi momen-

salendo verso l’alto, in direzione opposta a chi

individuali, per prestare le prime cure, chiama-

mente necessario fare molta attenzione per non

zona dove c’è l’incidentato e per segnalare la

lo e limita la visuale. Sciatori e snowboarders zioni senza intralciare gli altri. Debbono anche

to. In zone affollate e di ridotta visibilità, soprat-

tutto ad inizio, fine pista e nelle aree di partenza degli impianti, debbono muoversi lentamen-

te e nelle zone laterali.

3. Sc elta della direzione

Lo sciatore o lo snowboarder a monte, essendo in posizione dominante hanno possibilità di

ving e lo snowboard permettono di curvare riscende. Per effettuare tali manovre è assolutaarrecare danno a sé e agli altri. 6. Sosta sulla pista

Fatte salve circostanze di assoluta necessità scia-

tore e snowboarder devono evitare di fermarsi in mezzo alla pista, nei passaggi obbligati o do-

un servizio organizzato per il pronto intervento)

è necessario impegnarsi, secondo le capacità re il pronto intervento, attivarsi per delimitare la

presenza di uno o più infortunati a chi sta scendendo in pista. La Federazione Internazionale

auspica il perseguimento penale - analogo al

mancato soccorso in occasione di incidente stra-

dale - per chi si sottrae a quest’obbligo, nei Pae-

scelta del percorso. Sono quindi obbligati a te-

ve manca buona e ampia visibilità. In caso di

sione con lo sciatore o lo snowboarder a valle.

sta, cercando di raggiungere un bordo della stes-

Chiunque, sciatore o snowboarder, sia coinvol-

su una pista decisamente molto larga, le soste

do responsabilità oppure ne sia stato testimo-

rapporto con le personali capacità, la prepara-

go uno dei due bordi pista. Mai fermarsi in po-

relazione di eventuali testimoni è di

te. Lo scia tore o lo snowboarder che è davan-

lo visivo della pista è complessivamente limita-

stessa direzione di marcia di altro sciatore o

chi sta scendendo.

nere una direzione che eviti il pe ricolo di colli-

Lo sci e lo snowboard sono sport di libera evo-

luzione dove ciascuno si esprime a suo piaci-

mento, purché nel rispetto di queste regole, in

zione fisica e le condizioni generali dell’ambienti ha sempre la pre cedenza. Se dietro e sulla

snowboarder, deve mantenere una distanza suf-

ficiente in modo da consentire a chi lo precede di potersi muovere liberamente. 4. So rpasso in pista

caduta debbono sgomberare velocemente la pisa nel più breve tempo possibile. Se non si è

vanno effettuate sempre, ed esclusivamente, lun-

sti dove la pista è molto stretta, dove il control-

to, o ppure dov e si rischia di non essere visti da 7. Salita e discesa lungo una pista

Sciatore o snowboarder che risa lgono una pi-

sta debbono procedere rigorosamente lungo i bordi della stessa. Analogo comportamento deb-

si dove la legislazione già non lo preveda. 10. Identificazio ne

to in un incidente in pista, avendo o non aven-

ne, è tenuto a fornire le proprie generalità. La

grande e determinante importanza per la stesura di un corretto

rapporto sull’incidente. Ogni sportivo deve avvertire que-

st’obbligo morale e onesto in forma imperativa. Il rapporto del servizio di

pronto intervento e soc-

Il sorpasso può essere effettuato tanto a mon-

bono osservare sc endendo o salendo a piedi.

sempre a distanza tale da consentire le evolu-

male della discesa presenta situazioni e osta-

quello eventuale di fo-

lutare prontamente. Per sciatori e snowboarders

filmate, può essere di

te quanto a valle, sulla destra o sulla sinistra, ma

zio ni e i movimenti volontari e invo lontari dello sciatore o dello snowboarder sorpassa to. Lo

sciatore o lo snowboarder che effettua un sor-

Procedere in senso inverso alla direzione nor-

coli imprevedibili e impossibili da avvertire e vasono molto pericolose eventuali impronte pro-

passo è responsabile della sua manovra, e de-

fonde di chi risale a piedi lungo una pista.

na difficoltà a chi sta superando. Questa respon-

Sciatori e snowboarders sono tenuti al massi-

ve effettuarla in modo da non causare nessu-

8. Rispetto della segnaletica in pista

corso, assieme al supporto delle testimonianze e

tografie e riprese video-

grande aiuto per la determinazione

delle

eventuali responsabilità civili e penali.

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Obiettivo sport Club Alpino Italiano Sezione di Rieti

foto: CAI - Rieti

Ciaspolate sulla neve con il Club Alpino Italiano (CAI) Sezione di Rieti

Le ciaspole

Camminare sulla neve fresca è un’esperienza magnifica. Ma senza le ciaspole è quasi impossibile: si sprofonda e si fa una fatica enorme.

La ciaspole sono speciali racchette da calzare sotto gli scarponi, che permettono di camminare “galleggiando” sul manto nevoso, senza cadere. Facili da usare, necessitano di bastoncini telescopici per mantenere l’equilibrio durante la camminata. Indispensabili anche un paio di ghette, per evitare l’umidità di risalita sui pantaloni. Si possono noleggiare (€ 5-8) e sono uno strumento molto economico (costo medio intorno ai € 50-80) per godere del paesaggio montano in inverno, coperto da una coltre bianchissima. Parcheggiato il camper, dove non passano gli altri passi tu con le ciaspole: scivolando, andando a passo lento, correndo o salendo, ovunque...

no elevate. Quando è appena nevicato, camminare dentro i boschi dai cui alberi cade d’improvviso la neve con fumi bianchi e tonfi sordi, è un’esperienza indimenticabile: una vera immersione nella natura d’inverno, con i luccichii dei rami ghiacciati e i riflessi delle ombre blu sulla neve immacolata. Ottima esperienza per scattare foto uniche! È bello poi scoprire lungo il percorso l’impronta di un animale appena fuggito. Nel silenzio e nella quiete della montagna, ti lasci alle spalle lo stress, ma eviti anche il caos del turismo di massa degli sciatori che spesso trovi agli impianti di risalita.

fonte: CAI sezione Rieti

LE ATTIVITÀ DEL CAI sez. di RIETI

Per i mesi invernali vengono organizzate escursioni con le ciaspole sul Monte Terminillo, a Leonessa, sulle Montagne delle Duchessa, all’a altipiano di Rascino o sul Gran Sasso. Per diversificare l’offerta, sono in calendario anche tante escursioni in ambiente non innevato, per tutti i gusti e con diversi gradi di difficoltà. Anche per le famiglie e i bambini ci sono attività su misura e in sicurezza, divertendosi insieme all’aria aperta. Per partecipare alle escursioni è necessaria l’iscrizione. Per informazioni e iscrizioni: S ezione CAI di Rie ti, Via di Porta Conc a 12 (mer-ven dalle 19:00 alle 20:00). Te l. 0 74 6.4 9 60 55 , e -mail:info @c airie ti. it ww w. ca irieti.it

foto: CAI - Rieti

Emozioni

La ciaspolata è una gita di tradizione nordica e antica. Prima si faceva con racchette da neve in fibre naturali, molto scomode da inserire sotto lo scarpone e prive di punte, che invece sono presenti in quelle attuali e che permettono di far fronte a piccoli tratti ghiacciati. È una specialità ritornata di gran moda, soprattutto sulle Alpi e nel Nord Europa. Ma si pratica benissimo sulle montagne appenniniche, dove le pendenze sono me-

Non si soffre il freddo perché ti muovi ma con naturalezza, e soprattutto con le ciaspole non si corre alcun rischio seguendo alcuni accorgimenti tecnici nella camminata. Anche i bambini possono camminare con le ciaspole utilizzando quelle di plastica più leggera.

Come ogni anno, periodo gennaio-febbraio, organizziamo un corso di Sci di Fondo Escursionistico. Ogni domenica trovi un’escursione che fa per te. Scarica tutto il programma dal sito www.cairieti.it. Ippocampermag #tre

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foto: Enrico Pizzi

Ippocampermag

Diari di viaggio

Sicilia,

terra di pupi e di templi Periodo: inverno. Durata: 9 giorni 31 Dicembre: la partenza

Riusciamo a prendere la superstrada in direzione Roma non prima delle 10.40 dopo aver fatto rifornimento di vettovaglie che ci risulteranno molto utili per un panino ed una birra strappato ai chilometri della infinita Autostrada Salerno-Reggio Calabria. Intanto il nostro amico Claudio, che meriterebbe una descrizione a parte, data la peculiarità di soggetto, ci attende ansiosamente a Scilla dove la francese moglie Jo ci sta preparando una cena a base di pesce locale e del buon Corvo. Arriviamo esausti e affamati a Scilla, splendido paese a picco sul

mare che all’indomani ci si presenterà in tutto il suo fascino alla luce del sole e, tra un saluto, un’insalata di mare e dello champagne, brindiamo al nuovo anno in riva al ma22

Ippocampermag #tre

re dove i più temerari, ci allietano con fuochi d’artificio di ogni genere. 1 gennaio

L’indomani, un po’ malconci dal viaggio e dai doverosi stravizi della nottata, ci svegliamo molto tardi e dopo aver scattato qualche foto sull’incantevole quartiere dei pescatori ed immortalato le darsene con barche multicolore all’ingresso di ogni casa, ci imbarchiamo per Messina diretti a Taormina, dove passeremo un piacevolissimo pomeriggio all’insegna dello stupore e meraviglia per i palazzi e le preziosità che questo superbo sito ci regala. Il tutto condito da bucce d’arancia al cioccolato fondente e cannoli alla ricotta, un doveroso inizio per una vacanza all’insegna sì della cultura ma anche della gola. Riprendiamo la strada in direzione di Siracusa, ultima tappa della gior-

nata dove contiamo di pernottare sull’isola

di Ortigia, splendida appendice di una città dai sapori e dai colori davvero unici. Decidiamo di consumare le previste lenticchie e cotechino ad Aci Trezza dove il caratteristico ed incontaminato porto dei pescatori, ci attende per la sosta. Incuriositi da questo decantato posto dalle mille licenze poetiche, attendiamo il sorgere del giorno allietati da un frugale dopo-cenone in camper. 2 gennaio

Il giorno seguente, di buona lena, io ed Enrico, con una fame da lupi, o forse soltanto una irrefrenabile voglia di leccornie siciliane, ci dirigiamo verso la pasticceria del centro e ci godiamo una rilassante e piacevolissima colazione all’aperto a suon di bomba farcita alla crema pasticcera, classico cappuccino e brioches locali… che meraviglia! Il paesino, davvero delizioso, non ci delude anzi ci regala un pezzo di veridicità


foto: Enrico Pizzi

che è quello del romanzo verghiano al quale il luogo è intimamente legato, date le molteplici testimonianze delle insegne e dalla variopinta barca “Provvidenza” che ci trasferiscono simultaneamente in una dimensione romanzesca. Ci godiamo l’assolata passeggiata sul lungomare con vista sui faraglioni di basalto in dolce contrasto con i colori marini delle barchette che incrociano più volte il nostro sguardo e il nostro obiettivo. Salutiamo questo posto così noto ma così incontaminato con amarezza e proseguiamo il nostro cammino per la sovrastante cittadina di Acireale dove non ci facciamo mancare uno splendido panorama dalla villa municipale ed una visita al duomo con annessa cattedrale, tutto in stile prettamente barocco. Lasciata Acireale, arriviamo a Siracusa nel primissimo pomeriggio non senza esserci concessi un velocissimo pasto a base di pizza alle melanzane alla parmigiana e del rustico “dietetico” ripieno di pomodori, broccolo, cipolle, provola e parmigiano. Parcheggiati i nostri “bolidi” al porto, ci gustiamo la spettacolare passeggiata in Ortigia che, sebbene già visitata da me ed Enrico in un precedente viaggio in Sicilia, desta in noi un’affezione inesplicabile per la gradazione delle sue luci, la piacevolezza della temperatura e il fascino del suo barocco. Non si descrive la meraviglia dei nostri amici che rimangono letteralmente interdetti dalla bellezza di questa città che rimane per noi la perla indiscussa della Sicilia. Ci lasciamo stupire dalle forme sinuose del duomo e dei suoi circostanti palazzi e dopo aver contemplato l’interno, ci concediamo un caffè nel bar duomo dove l’indomani ci riproponiamo di fare una succulenta colazione a base di cassata e cannoli. Si conclude così la nostra prima parte del viaggio e salutiamo i nostri amici biellesi che proseguono il viaggio verso Ragusa e Modica con l’appuntamento tra due giorni esatti a Piazza Armerina. Il perché di questa separazione è presto spiegato visto che la Sicilia è per loro meta sconosciuta e degna pertanto di un itinerario “imposto”; noi invece già in attesa di cittadinanza sicula ci dedichiamo alla visita di quei luoghi che mancano ancora all’appello… e allora via per la caotica e dedalica Catania! 3 gennaio Giunti a Catania e sistemato il camper in un posto di fortuna, ci muniamo di gui-

da, telecamera e quant’altro per un servizio fotografico degno di un vero fotografo e itinerario alla mano raggiungiamo la piazza del duomo che, abbellita da palazzi dai preziosi intarsi, si fonde con il vociare dei venditori dell’attiguo mercato… ma questo lo scopriremo più tardi. Ci eravamo già documentati sulla peculiarità del mercato catanese e sulle sue specialità all’altezza di un vero e proprio souk marocchino e dobbiamo dire che, anche questa volta la guida è stata fedele al vero: in un momento ci siamo ritrovati nel mezzo del mercato tra odori veraci, colori patchwork e cianfrusaglie di ogni genere… Abbindolati dagli invitanti banchi di pesce fresco, compriamo pezzi di pesce spada freschissimo che si riveleranno ottimi durante la cena serale ad Enna e ci confondiamo tra i mille banchi che stuzzicano il nostro palato rilasciandoci dalla golosa prigionia con ben quattro buste piene di ogni bene. Non abbiamo trascurato proprio nulla, dalle arance brasiliane, alle cotolette ripiene catanesi, per finire con leccornie locali dalle diecimila calorie… E che dire del “Sangele”, un singolare ammasso di budella di vitello dall’aspetto bianchiccio che un simpatico vecchietto preleva da un in-

Ippocampermag

fernale pentolone dall’odore nauseabondo offrendo al passante più ardito curiose vaschette fumanti? Non ci potevamo di certo esimere da tal sacrificio e scelte le migliori interiora saldiamo il conto e proseguiamo la nostra passeggiata mangiando con “il pacco da chirurgo” in mano tra la nausea manifesta di Enrico e gli sguardi incuriositi degli astanti. Finalmente liberi dalle buste, riprendiamo le vesti dei turisti e seguiamo l’itinerario indicato sulla nostra dotta guida, nasi all’insù a mirare le ridondanti forme del barocco siciliano di cui Catania fornisce notevoli testimonianze a partire dalla via Crociari. All’imbrunire, con le gambe ormai esauste di macinare passi, decidiamo senza nemmeno consultarci di ripagare la piacevole fatica del giorno con un tè al limone ed un succulento cannolo alla ricotta con annessa cassata. Impostiamo il navigatore con direzione Enna, dove passiamo la notte al parcheggio del castello Lombardia sotto la pioggia battente e vento forte. 4 gennaio

Il mattino seguente, lo spettacolo che ci si apre dinanzi è davvero mozzafiato: Enna, a circa 900 m d’altezza, è collocata su un’altura che domina una vasta area digraIppocampermag #tre

23


Ippocampermag

foto: Enrico Pizzi

Diari di viaggio

dante verso il mar d’Africa delimitata dai Nabrodi e dagli Erei che fanno da cornice allo svettante vulcano dell’Etna imponente ma discreto nella sua veste innevata. La via Roma, con il duomo, la chiesa di S. Chiara e quella di S. Francesco più simile in verità ad

un imponente palazzo fortificato, ci conduce per la via Mercato ai resti della torre di Federico II dove si estende un bel parco vi-

sibile da più punti della città frequentato da giovani dal tono molto alternativo. Facciamo una breve sosta sotto il sole caldo di mezzodì, una piacevole sensazione di torpore in quella fredda giornata di tramontana. Lasciamo Enna con l’ultimo sguardo sul belvedere del castello che ha più volte impressionato la pellicola dei nostri apparati fotografici e in meno di mezz’ora siamo a Caltanissetta, dove passeremo le poche ore che

rimangono prima di raggiungere i nostri amici alla villa del Casale di Piazza Armerina. Questa città dal carattere abbastanza ano-

24

Ippocampermag #tre

nimo non lascia grandi tracce sul nostro taccuino e con i mille spunti gastronomici della pasticceria del corso concludiamo la nostra visita in bontà. In men di un’ora raggiungiamo i nostri amici che, già alle prese con i fornelli da ormai due ore, ci hanno preparato una succulenta tavola imbandita che di certo non disdegnamo e, per la mia indicibile gioia, cominciamo a gustare le crepes suzette alla francese di Jo. La serata trascorre molto piacevolmente. 5 gennaio Ci avviamo verso la villa del Casale che,

come vedremo, si rivelerà un vero schianto! Decidiamo di prendere la guida con la spiegazione dei mosaici e entriamo nella ben conservata villa romana immergendoci in un’altra era. Lo splendore della sua conservazione e dei restauri ci sbigottisce e, accompagnati dal suadente narratore virtuale, anneghiamo nello splendore dei mosaici, vere meraviglie cromatiche che inneggia-

no ancora padrone tra i resti conservatissimi di questo inestimabile tesoro italiano. La mattinata scorre all’insegna della cultura e della goliardia. Decidiamo di soddisfare il nostro rumoroso stomaco prima di avviarci verso Piazza Armerina e facciamo un giro nel delizioso minuscolo centro storico che, per la caratteristica del materiale tufaceo impiegato nelle costruzioni, ricorda vagamente le città del tufo toscane. Ci allontaniamo da quei luoghi, nel tepore di una splendida giornata primaverile con destinazione Eraclea Minoa dove scoviamo una pineta sul mare dagli spettacolari colori caraibici che ci si riveleranno in tutta la loro bellezza solamente l’indomani, quando in astinenza da una bella surfata, ci godremo i doni di una buona befana all’insegna del sole, del mare e dell’imponenza delle sue onde. 6 gennaio

Incontriamo sulla spiaggia, che non esiteremo a monopolizzare con mute, tavole,


vele e quant’altro, dei simpatici tedeschi che sarebbero rimasti in Sicilia per altri 4 mesi. Trascorriamo una splendida e divertente giornata. Una meritata cena a base di ottimo pesce sull’unico ristorantino della baia ci aiuterà a recuperare le forze … almeno quanto basta per raggiungere l’anelato letto che ci regala un tranquillo riposo. 7 gennaio Alle 10.00 del mattino, dopo una lauta colazione siamo pronti per visitare il vicino sito archeologico che ci offre un fantastico panorama su tutta la baia che si estende a sud verso porto Empedocle e a nord verso Agrigento. Ci godiamo il graditissimo sole e l’ideale temperatura di 22 gradi il 7 di gennaio, che per un attimo ci fa temere il ritorno, il cappotto e la sciarpa. Giunti per caso in un casolare abbandonato, ci rendiamo conto di essere su suolo sotto sequestro, con sculture fatte in materiale di riciclo e strane figure inquietanti testimoni chissà in quali anni, di feste rave e messe nere. Lasciamo quel curioso luogo non prima di aver visitato il teatro greco dalla splendida posizione strategica e immersi nei colori e in una natura primaverile e raggiungiamo nel tardo pomeriggio Mazara del Vallo. Per le molteplici presenze architettoniche (l’arabesco della cattedrale, l’imponenza della piazza antistante e la favolosa villa giardino) si rivelerà ai nostri occhi come una inaspettata rivelazione. Ma prima di tutto questo, Claudio, per seguire il suo istinto, si perderà tra le anguste stradine del porto, imprecando al telefono per buoni cinque minuti e facendo saltare i già provati nervi di Jo, vittima non sottomessa dei due bambinoni allo sbaraglio. La nostra attesa, comunque, non sarà vana e attirati dall’odore e dalla frotta di gente che si dirige verso il mercato ittico, assistiamo allibiti alla pesa e all’asta del pesce vivo, un vero spettacolo teatrale dal sapore novecentesco. Il pesatore, dall’aspetto austero e quasi impositivo, mercanteggia all’asta il prezzo delle cassette ricolme di gamberetti, totani e quant’altro, che spariscono dal banco in men di un quarto d’ora. Arriviamo troppo tardi per acquistare una cassa anche per noi con l’intento di consumarla per la cena e, mesti, ci perdiamo per le viuzze dedaliche di una specie di casbah rincuorati dal pensiero delle uova fritte impanate al sugo di Carla rubate dal nuovo libro di cucina sicula. Approfittiamo della vivacità commer-

foto: Adriano Pizzi

Ippocampermag

ciale di questa bella cittadina per acquistare il biglietto di ritorno Palermo-Napoli e con un pizzico di malinconia che puntualmente ti assale a fine vacanza, ci dirigiamo verso l’ultima destinazione di visita: Segesta. 8 gennaio Segesta è tra i siti archeologici meglio

conservati in Italia. Localizzata tra le verdi colline trapanesi e il magnifico golfo di Castellammare, domina in posizione sovrana tutto il circondario. Immortaliamo nella nostra pellicola il teatro e la moschea annessa, quasi a voler fermare quella piacevole settimana di colore e di cultura che volgeva ormai

al termine e salutiamo i nostri stravaganti amici con non poca amarezza dandoci appuntamento a Pasqua sulle coste della Sardegna. Con qualche ora davanti prima dell’imbarco, con Enrico febbricitante per via della sua solita bronchite, chiuderemo questo fantastico viaggio sulla bellezza e la peculiarità della tonnara di Scopello, perla protetta del golfo, autentica testimonianza patrimoniale di una civiltà di pescatori che forse, più di tutto il resto, conquisterà definitivamente la pellicola della nostra memoria. Enrico e Carla

In alto: Segesta. In basso: le tappe del viaggio. Nella pagina accanto: Eraclea Minoa. A pag.22: il porto di Siracusa. A pag.23: il Duomo di Siracusa.

Ippocampermag #tre

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Ex

In questa rubrica vengono pubblicate le migliori occasioni di camper e caravan che Ippocamper offre ai propri clienti. Con l’illustrazione nel dettaglio di tutto ciò che concerne il veicolo, dalle dotazioni, alla struttura fino agli accessori. Le occasioni cambiano periodicamente, per avere un aggiornamento costante è consigliabile consultare il sito oppure recarsi, anche per vedere i veicoli, nella sede di Ippocamper, in Via Maestri del Lavoro n° 13, 02010 VAZIA (Z.I.) - RIETI.

CAMPER EXPO

ARCTIC A 70 AG

2.3

Mansardato Fiat Ducato CCS 2.3 - 130 cv Prezzo listino: € 49.680,00

SCHEDA TECNICA

MECCANICA

Passo

Cilindrata

2300 cc

Potenza massima

(kw-cv) 130

Cavalli fiscali (cv)

8

Cilindri

4

ABS

Doppio Airbag

opzionale

Dimensioni pneumatici Lunghezza

INFORMAZIONI DI BAS E

Larghezza

Posti omologati

200 cm

EQUIPAGGIO

Posti letto

105x200 cm AUTONOMIE

Acque grigie

Batteria aggiuntiva (Ah/20h) Vano bombole gas

ALLESTIMENTO

140x200 cm 50/130 l 85 l

105

2x13 kg sì

Riscaldamento Combi/boiler

4000 w

Oblò panoramico Midi Heki

Frigorifero

Oblò trasparente oscurante e zanzariera Tenda separazione zona giorno/notte Accesso gavone destro/sinistro (cm)

26

6

145x210 cm

Letto dinette anteriore

Acqua chiare

3500 kg

6/7

Letto mansarda

Letto fisso posteriore

697,4 cm 305 cm

Altezza interna

Peso massimo

215/70 R15 CP

230 cm

Altezza esterna

Climatizzatore

380 cm

Ippocampermag #tre

149 l sì sì

94,5x84,5/102x84,5

Della famiglia degli ARTIC, il mansardato Bavaria è concepito per la famiglia, nonostante le sue ridotte dimensioni. È omologato per 6 persone, con 6/7 posti letto. Ha un nuovo design sia esterno che interno dotato di mobilio hi-tech in legno Pino Oregon, un chiaro/scuro che dona eleganza agli interni. La generosità degli spazi interni con la doppia dinette offrono una massima e confortevole vivibilità interna e un notevole senso di accoglienza. Di particolare rilevanza anche la grandezza del bagno e l’ampiezza dei letti trasversali. Questo modello Bavaria ha il climatizzatore già incluso e, non solo, la casa costruttrice ha predisposto un’offerta dedicata solo al nostro Paese, che è il Pack Italia che include nel prezzo il forno, la scaletta, la barra portapacchi e la zanzariera per la porta.


Ippocampermag

m

il mag

SPORT 310

Mansardato su Ford Transit Plancher 140 cv - 2.2L Prezzo listino: € 41.250,00

Ford Tra ns it 2.2 L

SCHEDA TECNICA

MECCANICA

Cilindrata

2200 cc

Potenza massima

(kw-cv) 140

Airbag conducente

ABS

Cambio

6

Antinebbia anteriori

Lunghezza

INFORMAZIO NI DI BASE

Larghezza

230 cm

Altezza

Peso massimo autorizzato

EQUIPAGGIO

Posti omologati Posti letto

293 cm

3500 kg 6 6

Posti zona giorno

5

Letto mansarda

Letto dinette centrale o anteriore Letti posteriori x2

AUTONOMIE

Capacità serbatoio acqua chiara

Capacità serbatoio acqua di recupero Boiler a gas

Vano bombole gas

642 cm

Il Benimar Sport 310 è un modello compatto (misura solo 6,42 metri di lunghezza) ideale per una famiglia di 4 persone. I posti letto sono 6, con una mansarda molto spaziosa e un letto, quello posteriore, a volume variabile, ciò significa che la possibilità di alzarlo aumenta notevolmente la capacità di stivaggio. L’interno ha un mobilio bicolore, che soprattutto nel vano cucina, genera una maggiore luminosità. Il modello è dotato di un bagno eccezionalmente grande e luminoso, grazie all’ampia finestra. Una particolarità di questo mezzo è il riscaldamento a gasolio invece che a gas, ottimo per l’inverno, dati i costi e la propensione al gelo del gas. L’aria condizionata è inclusa nel prezzo.

ALLESTIMENTO

Area condizionata in cabina Riscaldamento a gasolio

Oblò panoramico zona giorno

Volume massimo gavone sotto letto

155x206 cm 130x176 cm

82/66x215 cm 128 l 109 l sì

1x13 kg sì sì sì

1900 l

Ippocampermag #tre

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CAMPER IN TEST

Arctic T 71 LP FI

“Chi sa apprezzare le differenze sceglie un camper BAVARIA” con questa frase il marchio della casa francese PILOTE debutta nel 2008 in Italia e in poco tempo conquista il mercato che le riconosce caratteristiche di qualità e competitività. Un’azienda di grande esperienza che produce caravan da ben 45 anni e che sin dall’inizio ha saputo offrire ampie possibilità di scelta fra migliaia di modelli sempre rispondenti alle necessità, disponibilità e desideri del cliente. Partendo da questo presupposto presentiamo il nostro camper in test BAVARIA T 71 LP della collezione 2010 della gamma Arctic, essenziale nel design e dagli interni accoglienti ed originali. Le sue linee affusolate e il paraurti in tinta rendono questo semintegrale, apparte-

di Eleonora Piccioni

AT CCS 2.3 - 130 cv

nente alla famiglia dei modulabili, lungo più di 7 metri, largo 2,3 e alto quasi 3 metri, della massa di 3.025 kg e peso massimo totale di 3.500 kg, esteticamente elegante e dalle forme aggraziate. Il motore FIAT CCS 35 L, per una potenza di 130 CV e un passo di 4035 mm, unito ai rivestimenti all’avanguardia valorizzano questa casa su ruote che vanta inoltre tetto in poliestere, su tutte le pareti rivestimento isolante styrofoam - ad alto valo-

re coibentante -, pannelli laterali in alluminio e pavimento dello spessore di ben 36 mm. La zona guida è accessoriata di airbag di serie e poggiabraccia, propone il sedile conducente regolabile in altezza, ideale per chi in viaggio ama coprire ampie distanze in assoluta comodità. I vetri e i retrovisori so-

mag

T

il magazine dei viggiatori

no elettrici ed orientabili, la cabina è dotata di chiusura centralizzata e dell’ormai irrinunciabile climatizzatore di serie. Internamente i colori chiari delle finiture in pino oregon concordano sapientemente con le forme lineari e molto decise di ante, pensili e modanature in massello che coniugano funzionalità ed estetica. Entrando nella cabina, completamente rifinita con moquette, si ha subito la sensazione di spaziosità sarà per l’oblò panoramico Heki III, l’altezza interna di 210 cm, i sedili della cabina girevoli o i 6 posti pranzo della zona living che consentono di vivere il camper in famiglia senza problemi, anche per i nuclei più numerosi o per un’allegra compagnia. Illuminata da un oblò dedicato, la zona cucina offre un piano cottura con 3 fuochi Ippocampermag #tre

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Ippocampermag #tre


T

Camper in test

Arctic T 71 LP

tutto per le misure generose (44,5 x 104,5) in cui poter stivare e trasportare gli oggetti più ingombranti. Il sistema inverter favex grazie alla combinazione boiler-riscaldamento durante la guida, consente di avere sempre acqua calda con il minimo dispendio di energia. Bavaria T 71 LP è dotato di un sistema ABS e, per possibili inconvenienti durante il viaggio, l’equipaggiamento comprende anche un kit riparazione gomme. in acciaio inox e una presa di 220V, un frigorifero automatico della capacità di 149 l, un lavello tondo in acciaio inox, un gocciolatoio amovibile e un cestello porta pentole estraibile. Acque chiare 50/130 l, acque grigie 95 l (una dei più grandi della categoria), il carica batteria, la batteria aggiuntiva e un vano per bombole a gas da 13 kg sono tutte caratteristiche che assicurano al viaggiatore ampia autonomia di viaggio. un’a Una tenda di separazione isola la zona giorno dalla zona notte, mentre in cabina oblò oscuranti a ventosa permettono di regolare facilmente la luminosità, ma anche di conservare una certa privacy. Pur essendo un camper omologato per un trasporto di 5 passeggeri, gli spazi notturni consentono di ospitare fino a 6 perso-

ne grazie al letto fisso posteriore « alla fran-

cese » (138 x 200), al letto dinette (120 x 210), dotati entrambi di materassi in lattice, e al letto matrimoniale basculante elettrico (135 x 190) posto in alto appena dietro la zona guida, che scende insieme ai pensili sottostanti, ma che, anche aperto, non ostruisce né la guida né l’entrata nel mezzo. Una pianta attualissima interna posiziona la sala da bagno parallela al letto matrimoniale longitudinale, le finiture, l’originalità e i dettagli rendono il bagno un classico esempio di ergonomia intelligente con oblò,

wc in ceramica - per sentirsi come a casa - porta sapone, porta carta e porta asciugamano, mentre il vano doccia è addirittura separato da una porta. L’accesso al gavone è esterno sul lato destro del camper e rimane comodo soprat-

Tra le ulteriori finiture interne il mobile tv per schermo piatto, precablaggio per pannello solare, antenna satellitare e autoradio con 2 altoparlanti in cabina e cellula. E per chi non ne avesse ancora abbastanza, la linea mette a disposizione una serie di optional tra cui airbag passeggero e fari antinebbia anteriori, che vi permetteranno di personalizzare e sfruttare al massimo il vostro camper. Con la collezione 2010, Bavaria mira a stabilire un nuovo primato in termini di funzionalità, comfort, praticità e raffinatezza, confermando così il proprio carattere di marca esclusiva. E con Bavaria T 71 LP la prossima meta è già la promessa di un viaggio indimenticabile. Ippocampermag #tre

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Ippocampermag

T

Camper in test

Arctic T 71 LP FI MECCANICA

Passo ABS

Lunghezza

opzionale

INFORMAZIONI DI BAS E

Larghezza

215/70 R15 CP 711,9 cm 230 cm

Altezza esterna

285 cm

Altezza interna

210 cm

Peso massimo

Peso a vuoto in circolazione Posti omologati

3500 kg EQUIPAGGIO

Posti letto

3025 kg 5 6

Posti tavola

6

Letto basculante

135x190 cm

Letto fisso posteriore

138x200 cm

Letto dinette anteriore

120x210 cm AUTONOMIE

Acqua chiara

SCHEDA TECNICA

Acque grigie

Batteria aggiuntiva (Ah/20h) Vano bombole gas

Aria condizionata in cabina

ALLESTIMENTO

Frigorifero

Oblò trasparente con oscurante e zanzariera Oblò panoramico Heki III

Tenda separazione zona giorno/notte

32

403,5 cm sì

Airbag passegero

Dimensioni pneumatici

AT CCS 2.3 - 130 cv

Ippocampermag #tre

50/130 l 95 l

105

2x13 kg sì

149 l sì sì sì

Prezzo: € 52.253,00



T

il ma

ACCESSORI IN TEST

Rotorampa

dispositivo automatizzato di caricamento motocicli

Rotorampa risolve in maniera semplice ed innovativa il caricamento di un motociclo all’interno del garage di un camper. Una sola persona carica e scarica senza sforzo qualsiasi motociclo in 30 secondi ed è pronto per partire in circa un minuto. Gli unici limiti sono gli spazi e la struttura del camper definiti dal costruttore. Il sistema è brevettato, certificato CE, l’utilizzo avviene in piena sicurezza con motociclo a motore spento ed è facilmente smontabile dal camper senza l’uso di attrezzi, svitando solamente a mano delle manopole. Con un telecomando si aziona un sistema automatizzato che trascina tramite una fune sintetica il motociclo all’interno del garage del camper, li motociclo rimane automaticamente in posizione verticale senza rischio di caduta, la rampa di salita antiribaltamento è rapidamente smontabile. Durante l’azione di caricamento si deve solamente mantenere in equilibrio il motociclo rimanendogli sul fianco, senza quindi esercitare alcuno sforzo fisico. Il sistema è adattabile a qualsiasi dimensione di garage. Con Rotorampa si parcheggia lontano dai posti affollati e dai divieti, si raggiunge ogni luogo senza la necessità di arrivarci vicino, si scarica in un lampo la moto e si vive la vacanza in piena libertà. 34

m

Test tecnici sugli accessori camper

Ippocampermag #tre

VANTAGGI Facile: facile utilizzo, anche per una sola persona Rapido: tempi di salita e discesa rapidissimi Semplice: montaggio/smontaggio veloce senza attrezzi Sicuro: caricamento del motociclo a motoDATI TECNICI

re spento Adattabile: per camper, caravan, pickup, furgoni, carrelli Versatile: utilizzabile per ogni tipo di motociclo o scooter Pratico: azionabile con telecomando, alimentazione 12v

Certificazioni

marcatura CE

Metodo di caricamento

traino di un motociclo a motore spento con verricello a fune telecomandato - cinghia di aggancio motociclo universale rampa di salita antiribaltamento lunga 1,70 m

Materiale

Tempo di caricamento Montaggio meccanico

Smontaggio meccanico Alimentazione elettrica

Assorbimento corrente Carico trainato

Peso complessivo del dispositivo Peso trainabile Lunghezza Larghezza

Ingombro del dispositivo

lamiera 2 mm tubolare e profilata, verniciatura cataforesi + polvere epossidica

meno di un minuto

n. 4 fori passanti sul pavimento del garage del camper e fissaggio del dispositivo mediante 4 manopole

smontaggio manuale rapido senza uso di attrezzature mediante 4 manopole che consentono di liberare totalmente il garage 12 V

circa 20/25 a

esclusivamente motocicli circa 33 kg

max 400 kg

regolabile tramite guide telescopiche, adattabile ad ogni garage di camper 60 cm (optional riducibile fino a 40 cm) 10 cm


Ippocampermag

Prodotto dall’azienda torinese Rotorampa S.r.L.

Domanda di Brevetto depositata

www.rotorampa.it

n. TO2009A000678

Fu n z i o n a m e n t o Il dispositivo trascina il motociclo tra-

mite un verricello telecomandato.

Il motociclo all’interno del camper ri-

mane in posizione verticale senza rischio di caduta.

La persona deve solo mantenere in equilibrio il motociclo rimanendogli

sul fianco, senza esercitare alcuno sforzo fisico.

Il motociclo viene fissato con delle

cinghie autobloccanti che garantisco-

no la sicurezza durante il trasporto.

La rampa di salita, leggera e di lunghezza contenuta, viene facilmente riposta all’interno del camper.

Si caricano motocicli con limiti di peso e dimensioni date dalla struttura

e dallo spazio disponibile del mezzo.

Le buone idee nascono dalla passione intervista all’inventore di rotorampa

tomatico e senza fatica, una mo-

to o un motociclo nell’apposito

scomparto-garage di camper, La vita deve essere presa con passione, le

anche di piccole dimensioni.

“Rotorampa nasce dalla mia esperienza

idee seguono. Questo sembra essere il motto di

personale di camperista e turista con molta vo-

di Rotorampa, ma, soprattutto, camperista e ap-

luoghi in cui transitavo nei miei viaggi”. Raccon-

Roberto Na lio, imprenditore di Torino, inventore

passionato viaggiatore.

Proprio il suo amore per i viaggi in camper lo

ha condotto a immaginare un meccanismo che

gli consentisse di utilizzare i mezzi per godere fino in fondo le sue vacanze. Una volta realizzato il

congegno Rotorampa, commercializzarlo nel mercato degli accessori per camper, è stata una

naturale conseguenza.

Di che si tratta? Sostanzialmente è un prodot-

to che permette di caricare, in modo del tutto au-

glia di muoversi e visitare le attrazioni turistiche dei ta Nalio, che non nasconde la soddisfazione di

ritorno ci siamo imbattuti in una giornata di ven-

to che ci ha messo in difficoltà. Già da allora ero

propenso al motociclo per ottimizzare i tempi delle visite turistiche durante i viaggi e l’ultima con-

trarietà mi ha dato la spinta decisiva”.

Le ridotte dimensioni del camper di Nalio

rappresentavano però un problema. Per supe-

rarlo l’ingegnoso viaggiatore ha messo a punto il meccanismo che doveva diventare il pro-

aver creato un prodotto realmente utile, prima an-

totipo di Rotorampa.

va commerciale.

utilizzo, al camperista è subentrato l’imprenditore,

continua Nalio - dove caricavo le biciclette che

zione per mettere il prodotto sul mercato.

no al 2004 quando siamo andati in Olanda: l’ideale

Rimini a Mondo natura 2009, commercializzato dal-

cora che di aver dato vita ad una valida iniziati“Nel 2002 avevo un motorhome di 6 metri -

utilizzavo per visitare il circondario. Tutto bene fi-

per le passeggiate in bici. Sennonché il campeg-

gio era a 20 km da Amsterdam e, per di più, al

Una volta sperimentati i vantaggi offerti dal suo

che ha fiutato l’opportunità di cedere la sua invenRotorampa è stato ufficialmente presentato a

l’azienda torinese Rotorampa S.r.L..

Ippocampermag #tre

(F.T.)

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T

Accessori in test

WEBASTO AIR TOP di Enrico Pizzi

L’inverno, dopo tanto stentare con temperature ben al di sopra della media stagionale e giornate con un sole ottobrino che sembrava non volerci abbandonare, è “finalmente” arrivato per il piacere di tutti coloro che frequentano le montagne innevate. A tale proposito, ci sembra utile fornire alcune indicazioni sui sistemi di riscaldamento che consentono di vivere la vacanza en plein air con il veicolo ricreazionale permettendo di non rinunciare al comfort di bordo anche in condizioni di freddo intenso. Per quanto concerne la fonte di energia, escludendo per ovvi motivi la corrente elettrica il cui rendimento è veramente basso, la più usata è il gas propano che, contenuto nelle bombole all’interno di un vano dedicato, permette il funzionamento della classica stufa radiante (Trumatic S 3002) o di quella combinata stufa/boiler (Trumatic C oppure Combi). Il maggiore problema da affrontare è quello dell’autonomia energetica soprattutto durante lo stazionamento per più di cinque giorni in ambienti molto freddi; i consumi di gas infatti sono particolarmente elevati in questo caso, anche perché bisogna considerare che l’impianto di riscaldamento deve essere tenuto sempre acceso per evitare il congelamento delle tubazioni dell’acqua e dei serbatoi di recupero. Il dispositivo di cui vogliamo parlare è il Webasto AirTop, prodotto in diverse versioni tagliate in funzione della potenza richiesta e capace quindi di soddisfare qualsiasi esigenza di riscaldamento di ambienti quali veicoli ricreazionali. Si tratta di un riscaldatore funzionante a gasolio a forma di “bazooka”, composto da un motore elettrico alle cui estremità sono calettate due ventole che forniscono aria comburente al bruciatore (quella più interna) e aria propria di riscaldamento (quella più esterna). Il gasolio, prelevato dal serbatoio del veicolo da una pom36

Ippocampermag #tre

pa ad impulsi, è immesso in una camera di combustione dotata di una fotoresistenza con doppia funzione di generare la fiamma e controllarne la buona qualità. Un limitatore termico, inoltre, tiene costantemente sotto controllo le temperature dello scambiatore termico per evitare possibili surriscaldamenti. Al mantello esterno è affidato il compito di provvedere allo scambio termico dell’aria che, prelevata all’interno del veicolo, viene in esso reimmessa con temperatura ovviamente superiore. Tutto il sistema è dotato di centraline di controllo che gestiscono la potenza erogata in funzione delle impostazioni desiderate, consentendo all’impianto di mettersi in fase di “modulazione” al raggiungimento della temperatura impostata. Esistono diverse versioni di riscaldatore in funzione della potenza richiesta e vanno dal più piccolo 2000S, per veicoli di piccole dimensioni al 5500S per quelli di dimensioni superiori, passando per il 3900 evo e il 5500 evo, gli ultimi nati della famiglia che consentono una gestione più efficiente del calore prodotto soprattutto a quote superiori a 1200 m. I riscaldatori a gasolio possono essere una dotazione di serie del veicolo, fungendo quindi da riscaldamento principale, oppure essere istallati successivamente. In questo caso offrono un triplice vantaggio, possono essere utilizzati come fonte di calore ausiliaria, sostitutiva o complementare al riscaldatore originale in funzione della potenza scelta e del modello installato. I vantaggi di questi prodotti sono notevoli rispetto ad un riscaldamento a gas in quanto si riduce notevolmente la dipendenza da questa fonte di energia, di non sempre facile approvvigionamento, ed inoltre la loro compattezza ed il loro posizionamento esterno permette di risparmiare spazio utile all’interno della cellula abitativa.

Il nuovo modello evo, acronimo di evoluzione nelle due versioni 3900 e 5500, benché simile nell’aspetto esteriore, presenta notevoli miglioramenti rispetto ai modelli tradizionali come la geometria migliorata della ventola di aspirazione e relativo motore, nonché una centralina elettronica che gestisce diverse funzioni come economy (2.5 kW), nominal (3.5 kW), Boost (3.9 kW) e la funzione Mountain che consente di ottimizzare la combustione al di sopra dei 1200 m per coloro che utilizzano il veicolo ricreazionale per i week end sulla neve. Anche il pannello di controllo presenta migliorie, con le due manopole, una per la selezione e l’altra per l’impostazione della temperatura, che ne migliora l’usabilità oltre ad un’estetica nettamente più gradevole.

INSTALLAZIONE

È necessaria una progettazione specifica in

funzione della tipologia e tecnica costruttiva del vei-

colo, della pianta interna e, non ultimo, delle esi-

genze del cliente. L’unità riscaldante, protetta da

una scatola zincata, insieme agli accessori (pom-

pa, filtro e pescante), viene posta in genere sot-

to la bandella o al centro del telaio, mentre il comando e le tubazioni sono all’interno. La tubazio-

ne (per il complementare o aggiuntivo), deve prevedere almeno 6 bocchette, 4 delle quali non chiu-

dibili per evitare surriscaldamenti dell’unità e migliorare la circolazione del calore. Per la realizzazione della canalizzazione si preferisce “doppia-

re” quella esistente con eventuali migliorie volte

a evitare zone troppo calde e aggiungendo boc-

chette ove le temperature sono più basse di quelle desiderate. In definitiva, in inverno il gas utilizzato per il riscaldamento è pari all’85% circa del

consumo totale e con il Webasto AirTop Evo le

bombole durano fino a 10 volte di più. Quindi i riscaldatori Webasto a gasolio rappresentano

un’ottima scelta per chi vuole avere la sicurezza

di un sistema efficiente, rapido e pratico.


Ippocampermag

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boiler istantanei a gas - leggero e facile da trasportare - realizzato in tre pannelli, facilmente ripiegabili

- lascia filtrare l’aria - facile da pulire, si può sciacquare e asciugare velocemente all’aria aperta - utilizzabile su entrambi i lati - dimensioni: 2,9 (3,4 - 3,9 - 4,4) m x 2,5 m BIKE COVER Copertura per bici

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TURBO-VENT Ventilatore da oblò

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Realizzati in materiale anticorrosione e facile da pulire: - finiture antisdrucciolo - dimensioni allargate - polietilene HD - borsa Level Bag con tracolla (cm) 65x24,5 x18,5 h COVER TOP Copertura resistente al sole e allo sporco per proteggere il camper

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ROLL-TANK 40 F Serbatoio per acqua potabile da 40 litri

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Accessori camper e roulotte, molti i prodotti che possono essere di uso quotidiano ma soprattutto che migliorano la vivibilità all’interno del proprio mezzo. In questa rubrica si possono trovare accessori vano letto, componenti arredamento, finestre per camper e roulotte, idraulica, letti, porta bici e porta pacchi, specchi, toilette e molto altro ancora cercando di portare tutte le novità che il mercato offre con prezzi competitivi.

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A x Ø (mm): 330 x 320 Peso: 4,5 Kg (7,5 circa tutto il set)

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Ippocampermag

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Mobiletto pensile con quattro ripiani ed apertura a cerniera. Comodo per riporre piccoli oggetti di uso quotidiano. Completamente lavabile e completo di gancio di fissaggio.

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Ippocampermag

Eco-turismo

Lo smeraldo di Francia, Canyon d’Europa di Marilena Schirripa

foto: ProvenceWeb (www.provenceweb.fr)

Apriamo questo nostro secondo appuntamento riprendendo da dove ci eravamo lasciati, ovvero dal camperista, senz’alcun dubbio principale ed immediato fruitore dell’eco - turismo. Non dobbiamo, e non vogliamo, abbandonare, infatti, il vero ed essenziale punto di vista del progetto (quello appunto dell’ “eco turista”) circoscrivendo l’analisi al turista plen air che non si lascia influenzare dall’imbarbarimento in cui sempre più il turista generico si fa trasportare, divenendo entusiasta trascinatore del nuovo modo di vedere e vivere la vacanza. Un primo, valido e forte spunto di riflessione ci viene offerto in Europa, (nemmeno tanto lontano da casa, per giunta!) da uno spettacolo impressionante, offerto dalla natura in un contesto di rara bellezza che si presenta improvvisamente davanti agli occhi dell’incantato osservatore nel sud del Francia: il Verdon. Questo incontaminato corso d’acqua nasce dal Col d’Allos, e s’insinua nella Francia del Sud per oltre 170 km, tra bianche pareti e gole profonde sino a quasi 800 metri, tracciando, potremmo dire inesorabilmente, una profonda, spietata, quanto singolare cicatrice nel cuore della Provenza, a tratti parallela alla ben più nota “Rue Na-

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poleon”, e finendo con il costituire il canyon più grande d’Europa. Ma il fiume è solo il punto di partenza per un viaggio che trascorre tra la inviolata natura del luogo, che è rimasto tale per

secoli, e le comunità che sono state capaci di mantenere il territorio inalterato tanto da non venire minimamente toccate dal progresso da cui, pur tuttavia, traggono solo elementi positivi per la conservazione del luogo stesso. Passato e presente s’incrociano e si saldano perfettamente e non vi è modo di andare con il pensiero oltre questo meraviglioso paesaggio, forte tanto da imprimersi indelebilmente nella memoria e far si che il mondo circostante civilizzato diventi solo un vago ricordo. Seguire il percorso del Verdon tra sentieri che consentono la discesa fino al fondo delle gole, ruscelli e balconate che offrono una vista mozzafiato sullo strapiombo è un’esperienza che non ha pari. E quando si raggiunge il punto più panoramico, il belvedere del Point sublime, si apre una vista a grandangolo su tutto il letto del fiume sottostante. Il confine tra cielo e terra non è rintracciabile e si rimane incantati dai colori, dai “non” suoni “ e dalla fantastica serpentina, che qui il Verdon forma, il cui colore verde, illuminato dal sole, sem-

bra quasi abbagliare come uno smeraldo. Colori e luci che fanno da magico sfondo ad una realtà fatta di tradizioni, usi e costumi che sono, allo stesso tempo, cornice e prova tangibile di un ecosistema sostenibile che ci è stato tramandato attraverso i secoli e che si ripete, sempre uguale a sé stesso, nella sua naturale conservazione e organizzazione delle proprie biodiversità. Aree come queste, non adeguatamente protette dall’uomo, sarebbero arrivate a noi ineluttabilmente ed irrimediabilmente alterate e non avremmo avuto alcuna possibilità di poterle ammirare nella loro spettacolarità. Belle, intense, vere! La forza misteriosa della natura che qui più che in altri luoghi affascina e impressiona, sovrastando la città che le cede, incontrovertibilmente, il passo, come lo stress cede al relax e la realtà alla magia, rimane un mistero da scoprire vivendo direttamente un’esperienza raramente altrettanto appagante. Letteralmente sopraffatti da un ecosistema tanto perfetto, l’itinerario prosegue tra il paesaggio incontaminato e le acque trasparenti, la cui limpidezza attrae a tal punto che non è possibile sottrarsi ad un bagno, per tacitar la voglia, a prescindere dalla stagione, di un atto dovuto!


Ippocampermag

Quest’alta qualità dell’acqua rappresenta, anche in questo caso, un esempio insostituibile di qualità di mantenimento del territorio e più di ogni altro visitatore noi camperisti che ci trovassimo a godere di questa indimenticabile dimensione siamo chiamati a dare il nostro contributo, cercando di mantenere il luogo così come l’abbiamo trovato. Il nostro transito nelle località visitate de-

ve rimanere nel ricordo di ciò che si è visitato ma il luogo in sé non può soffrire del nostro passaggio! Questo è elemento fondamentale (nient’affatto trascurabile) dell’essere noi eco - turisti. Ma è proprio al termine di questo itinerario che si arriva nel punto più sorprendente ed inaspettato, dove le gole alte e imponenti si aprono improvvisamente da noi sen-

za replica e il Verdon, con tutta la sua forza, la sua potenza, i suoi colori, le sue luci e i suoi “non” suoni (ma non silenzi) si annulla nel lago Sainte Croix, confondendosi irrimediabilmente con le sue acque. Periodi più favorevoli e consigliati per la visita, la primavera e l’autunno, ma anche l’estate è una buona occasione per godere al meglio dello Smeraldo di Provenza, Canyon d’Europa.

Per documentarsi più approfonditamente collegarsi al sito www.provenceweb.fr

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Fotoreportage

Anteprime in maschera fotoreportage di Ippocamper

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Fotoreportage



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Easy food

Ricette veloci da preparare e con ingredienti

facilmente reperibili

Testa di zucca

A cura dello Chef Carlo Massucci

Zuppa di zucca 4 persone

Ingredienti 1 kg di zucca 2 patate 2 scalogni brodo di verdure 100 g di pancetta olio d’oliva Come si prepara

1. Sbucciare la zucca e le patate e tagliarle a cubetti. 2. Tritare lo scalogno. 3. In una pentola, scaldare 3 cucchiai di olio d’oliva e farci appassire le verdure per qualche minuto, mescolando bene. Versare il brodo in modo da coprire esattamente le verdure e far cuocere a fuoco medio per una quarantina di minuti. 4. Tagliare la pancetta, scaldare una padella antiaderente e disporci la pancetta. Far dorare le fettine sui due lati, poi metterle da parte su della carta da cucina. 5. Spegnere la zuppa e passarla al mixer. 6. Verificare il condimento, decorare con le fettine di pancetta. Varianti

* La pancetta può essere sostituita con degli amaretti sbriciolati passati in padella. * La zuppa può essere arricchita con delle spezie: noce moscata, cannella e zenzero. * Se vi piacciono i crostini nella zuppa potete utilizzare del pane di segale scuro.

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Plumcake 5 persone

Ingredienti 200 g purea di zucca 175 g farina 90 g di zucchero di canna 2 uova 10 cl di olio d’oliva 50 g di nocciole tritate finemente 50 g di mandorle tritate 2 cucchiaini di lievito per dolci Come si prepara

1. Sbattere le uova con l’olio e lo zucchero. 2. Aggiungere la purea di zucca, le mandorle e le nocciole tritate e infine la farina, il lievito e il sale. 3. Mescolare in modo da ottenere un impasto omogeneo e versare in una teglia da plumcake foderata con carta da forno. 4. Cuocere per 45 minuti circa a 180°. Varianti

* Potete insaporire il tutto con una presa di cardamomo (una spezia dell’India che si trova facilmente in erboristeria).


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Storie di camper

Antonello Papagni

un progetto ambizioso: vivere di musica intervista di Barbara Pasculli, foto: Antonello Papagni Ciao Antonello, ci parli del tuo progetto?

Il mio progetto ambizioso, dal nome Girovago Tour, è un cavalcare l’onda della precarietà attuale, portando la mia musica su un camper. Dopo 7 anni da arrangiatore e tecnico del suono e dopo essere entrato in contatto con artisti quali Sergio Cammariere, Morgan, Neffa, insieme a Eugenio Vatta, mio mentore, ho iniziato il mio primo disco. “Un sogno” al quale hanno collaborato molti artisti come Marco Siniscalco, Fabrizio Bosso, Cristiano Micalizzi, Giacomo Anselmi. Quando giorno dopo giorno sei a contatto con veri musicisti ti arricchisci di contaminazioni che ti aiutano a riflettere sul tuo percorso personale. Un percorso che, almeno in mente, avevo ben chiaro e così ho abbandonato il lavoro di tecnico del suono e ho deciso di produrmi un disco.

Come è nata l’idea del camper e da chi?

L’idea è stata mia ed è arrivata nel mio momento massimo di “povertà”...ma ho avu-

to il sostegno della mia famiglia che mi ha finanziato la possibilità di cominciare quest’avventura. Così mia madre mi ha comprato un Ford Transit del 1990 con 100.000 chilometri, un 2500 diesel. È un mezzo che fa parte della storia dei camper! Il camper doveva essere “vestito” perché così bianco non rappresentava il sentimento del progetto e così sono riuscito a coinvolgere un gruppo di amici architetti romani. Loro hanno sponsorizzato il “vestito” del camper, che ora si presenta con una P di parcheggio (e di Papagni) sul davanti, la A sullo sportello della cabina, insomma il mio camper trasformato in volti grafici stampati sul mio disco. Il tour?

Ho girato da marzo a giugno, sono partito da Bari e dopo Roma, dove ho sistemato il camper, sono andato a Torino per poi scendere a Bologna, Gallipoli e in questo girovagare ho seguito il tour di Capareza, che

mi ha autorizzato a esibirmi nei parcheggi dei posti in cui suonava. Quella era la particolarità, perché si poteva anche pensare di aprire un suo concerto sul palcoscenico, o comunque di fare una partecipazione, ma sembrava troppo usuale e non conforme al mio percorso da reale precario... Chi ti aiuta in questa avventura?

Una persona. Che sia un conoscente o uno sconosciuto, purché a ogni tappa cambi. Una persona con la quale scoprire un ulteriore lato nascosto di me stesso. A Torino, ad esempio, è stato un operaio Fiat, che avevo sempre salutato nel mio paese ma che non avevo mai conosciuto. Io gli ho regalato il mio cd e gli ho proposto di seguirmi e lui si è concesso 8 giorni di ferie per darmi una mano ed è diventato uno dei miei amici importanti. È utile che con me ci sia gente “sconosciuta” perché il viaggio serve a quello, altrimenti diventa monotono, diventa pesante, e influisce sugli stati d’animo, che Ippocampermag #tre

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Ippocampermag

Storie di camper

in un progetto come questo sono abbastanza altalenanti. Puoi parlarmi un po’ delle difficoltà che hai incontrato, e che incontri, per fare musica, per vivere con la musica...?

Di difficoltà ne ho incontrate molte, soprattutto a Torino, dove sono sorti problemi per mancanza di autorizzazioni varie, permessi, richieste... Siamo stati cacciati! Non ho potuto fare l’esibizione con il camper e allora ho preso la mia chitarra e mi sono messo a cantare all’uscita del concerto regalando centinaia di preservativi…come promemoria del mio successivo concerto! Ma non è sempre così, ad esempio a Bari, è scoppiata la gioia! C’erano gli agenti di 5 camionette della polizia, lì presenti per la gestione del concerto, che mi hanno applaudito molto. Non solo, ho sentito anche la tanta gratitudine di tutta la folla che era arrivata. È stato un mio piccolo trionfo.

Quale è l’episodio più significativo che ti è capitato durante il tuo campertour?

Da Torino, distrutti psicologicamente, dopo non aver venduto un disco, dopo essere stati ignorati da 10.000 persone, la paranoia era alta. Ma siamo riusciti a scappare da questo sentimento “negareale” grazie a un gruppo di ragazzi in autostrada (anche se non si dovrebbe fare...) che si sono af48

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fiancati al camper, mentre arrancava in salita... e suonando e salutando, ci hanno detto “Antonello (il mio nome è stampato sul camper), uscita Casalecchio, uscita Casalecchio”. Abbiamo deciso di ascoltarli e ci siamo trovati nel bel mezzo dei mondiali dell’antirazzismo, dove c’erano più di 20.000 ragazzi e 256 squadre di calcetto provenienti da tutto il mondo che in quella settimana si sfidavano senza arbitraggio in questa sorta di campionato mondiale. Siamo stati accolti benissimo, è stato un avvenimento davvero significativo e bello e vorrei dire che l’organizzazione che gestiva la manifestazione non era italiana... Ci hanno fatto parcheggiare vicino al grande palco, che poi avrebbe ospitato tanti gruppi importanti di musica rock e hard rock tedesca e ci hanno fatto suonare. Abbiamo avuto un grande seguito, sicuramente pochi avranno capito i testi delle mie canzoni visto che canto in italiano, però gli applausi sono stati numerosi. E, inoltre, quel che più conta è aver avuto la possibilità di far ascoltare quello che ho prodotto nel mio camper, la mia musica. Questo è stato sicuramente uno dei momenti più piacevoli e unici, anche se ce ne sono stati tanti altri. In un progetto così, ogni momento ha un significato particolare, consumi così tante energie, benzina, tempo...ma va bene così un artista deve consumarsi…

se ci abbiamo dovuto investire altri soldi. Il progetto consisteva nel mostrare come nasce un brano in studio, come si crea, si sviluppa, con uno special guest davvero “speciale”, Javier Girotto, sassofonista argentino bravissimo e eccezionale e con la produzione artistica di Eugenio Vatta. Gianluca è un vero talento di 24 anni, una bella persona, lo vedi dall’approccio che ha con gli amici e dalla sua incredibile capacità di non disturbare mai con le sue riprese. Il giorno che ci siamo conosciuti mi ha ospitato a casa sua perché non sapevo dove andare a dormire e da lì è nata un’amicizia. Mi ha mostrato tanti film significativi, abbiamo fatto una ricerca, uno studio fino ad arrivare a strutturare il nostro video. Abbiamo anche un attore, che è mio cognato, tutto fatto “in casa” ma sempre per una questione di badget inesistente... e nonostante questo con un buon risultato. Quindi con Gianluca Catania è iniziato questo percorso insieme e ora stiamo pensando al video del prossimo singolo. Dove arriverai “girovagando”?

Spero di poter arrivare in televisione, vorrei “riuscire”, non nella fama, ma nella conquista di un pubblico. Senza partecipare a programmi tv che preferisco non menzionare, magari cercando di entrare

Cosa è il documentario “Girovago Tour”?

La musica per me si accosta molto al mondo del video, così è nata l’idea del documentario, che è stato girato da un mio grande amico e fantastico regista emergente, Gianluca Catania. Che come ultimo lavoro ha curato la fotografia del recente video di Carmen Consoli. L’ho conosciuto alla Start Group di Roma (dove sono stato presentato da Eugenio Vatta) in occasione di un altro progetto portato avanti con dei finanziamenti, anche

nella tv digitale per essere un’alternativa. Comunque potrebbe essere l’inserimento di un artista emergente nella odierna precarietà discografica, che porta avanti un


Ippocampermag

grande progetto realizzato in una “Camper Produzione”, ovvero con montaggio audio e video tutto campergestito. Nel tuo sito parli di favole. Cosa sono le favole per te?

La favola per me è il figlioletto della mia ragazza. Siamo insieme da circa 2 anni e da allora sono entrato a far parte di un mondo che avevo dimenticato. È una cosa difficile ricordare di essere stati bambini ed è bellissimo svegliarsi ogni mattina con i cartoni animati e riscoprire la fantasia del mondo bambino... La favola è proprio il riscoprire di essere stati bambini.

Se ti chiedessi di raccontarmi una favola, quale mi racconteresti?

Non ti racconterei niente, ti canterei una canzone, “come sono belli questi bimbi”, un brano che manifesta la voglia di fare un bambino, ma non è possibile perché “una banconota mi servirebbe come pannolino per il mio bambino”. Il sito (anche quello campercreato e campergestito): www.an ton el lopap agni .c om

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Ippocampermag

Eventi

Sagre, feste, festival, mostre e In scena nei mesi di febbraio, marzo e aprile

Sagre

Sagra la 1ª Domenica Febbraio Priverno (LT) Sagra della Polenta l’1 1/02 Vallinfreda (RM)

Broccoletti in piazza, 9ª edizione, il 7/02 Anguillara Sabazia (RM)

24ª Mostra mercato del tartufo nero pregiato di Campoli Appennino il 20 e 21/02 Campoli Appennino (FR) Sagra del Biscotto di S. Anselmo - Palio 1 al 30/04 dall’1 Bomarzo (VT)

41ª Sagra del carciofo romanesco l’1 11/04 Sezze (LT)

Raduni

Feste religiose

Palio di Sant’Antonio (sfilata in costume delle contrade e corsa dei somari) il 7/02 Campagnano Romano (RM) Festa santo patrono S. Benedetto il 21/03 Subiaco (RM)

Sacra rappresentazione della Passione di Cristo dal 2/04 Fondi (LT) e Maenza (LT)

Rievocazione storica della Passione di Cristo l’8 8/04 Sutri (VT)

Rievocazione storica del Venerdì Santo il 2/04 Alatri (FR) Festa della patrona S. Francesca Romana e sagra della crespella il 14/03 Veroli (FR)

Feste

Raduno di auto storiche fino al 31/05 Piazzale Pier Luigi Nervi (RM)

Tivoli in Maschera fino al 16/02 Tivoli (RM)

BIT 2010 dal 18 al 21/02 Fiera Milano (MI)

Festa del Polentone dal 21/02 Castel di Tora (RI)

Fiere e mercatini

Mostra mercato Italia Vacanze dal 26 al 28/02 Novegro (Segrate - MI)

Artigiane in piazza fino al 31/05 Via Pietro Raimondi, Quartiere Pinciano (RM)

La soffitta sotto i portici tutto l’anno ogni 1ª e 3ª domenica del mese Piazza Augusto Imperatore (RM) 50

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Festa della Polenta 2010 dal 16 al 21/02 Sermoneta (LT)

Carnevale fino al 28/02 Ronciglione (VT)

8° Palio dei somari il 28/02 Amatrice (RI)

I fuochi di S. Giuseppe il 19/03 Itri (LT )

Festa delle camelie e fiori rari il 20 e 21/03 Velletri (RM)

Eventi

ma

il magazine

Ippocamper day Rieti, 6 - 7 marzo 2010

Ippocamper, azienda leader nel settore camperistico, organizza “Ippocamper day”, due giorni (6 e 7 marzo) per presentare ai propri ospiti le ultime novità della stagione 2010 e tutte le interessanti offerte del market accessori. Durante la manifestazione, i visitatori saranno allietati da piccoli piacevoli eventi e da degustazioni gastronomiche tipiche della regione.

“Ippocamper day” avrà luogo nella sede dell’azienda, a Rieti, in via Maestri del Lavoro 13.

Ippocamper a Porta di Roma Roma, 12-18 aprile 2010

Ippocamper sarà presente nella settimana dal 12 al 18 aprile nel centro commerciale di Roma Nord, “Porta di Roma”. Nel piazzale d’entrata di Ikea e di Leroy Merlin, Ippocamper presenterà le novità del 2010, e darà dimostrazioni sul montaggio e utilizzo dei dispositivi che hanno reso l’azienda nota in tutto il territorio nazionale e non solo: l’EasyRail e il Quicklift 1 e 2 evolution. Apparecchiature che semplificano (o a volte rendono possibile) la vita in camper per i diversamente abili, e che permettono di ampliare lo spazio all’interno della cabina e della cellula, come anche di “doppiare” il letto posteriore.


foto: Daniela Agrimi

Disnomia in

Vivo, piango, godo, disobbedisco I Disnomia si evolvono! Non solo band rock metal ma anche protagonisti teatrali! La band organizza l'evento musicale-teatrale Vivo, piango, godo, disobbedisco. Per più di due ore si assaporeranno brani originali della band (vecchi pezzi e molti inediti!) mescolati a scene teatrali celebri e ignote. Le rappresentazioni vagabonderanno infatti tra la raffinata poetica di Shakespeare, ai dissacranti e ironici testi e intermezzi scritti dal gruppo e dal suo entourage. Oltre ai Disnomia, professionisti del palcoscenico e talentuosi dilettanti renderanno lo spettacolo ancora più singolare e esclusivo! L’evento si terrà il 27 marzo al The stage pub (ex Black bird) a via degli Olmetti, 41/L zona industriale Formel-

lo (Roma), dalle 22.30.

Per acquisto biglietti e informazioni: disnomiarock@gmail.com

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mag il magazine dei viggiatori

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Libri

Intrattenimento

“Fool”, un matto shakespeariano per Christopher Moore - nelle librerie italiane dal 30 novembre Una rivisitazione buffa e grottesca del Re Lear di Shakespeare che ha avuto molto successo in America, tanto che il New York Times lo ha consacrato besteller. L’autore interpreta gli avvenimenti con gli occhi di Taschino, il matto di corte, con un risultato divertente e affascinante. Moore, dal passato tempestato di mille lavori, riesce con ogni suo romanzo a raggiungere le vette delle classifiche, e i suoi libri vengono tradotti in mezzo mondo. Questa favola, paradossale e senza tempo, racconta di un anziano Re Lear che decide di ripartire il suo regno fra le sue tre figlie in base all’amore che dicono di provare per lui. Le più grandi, Goneril e Regan, mentendo, sostengono che lo amano più di qualsiasi cosa al mondo, invece la giovane Cordelia risponde che lo ama solo quanto è giusto amare un padre. Ovviamente Lear decide di bandirla (insieme al suo migliore amico, il Conte del Kent, che osa difenderla) per poi pentirsi della sua decisione. Ma nel frattempo le figlie più grandi e i loro mariti tramano per impadronirsi dell’intero regno e tutte le azioni vengono manovrate (in segreto) da Taschino il Matto, il personaggio meno influente a corte che viene aiutato da un fantasma e dal suo apprendista assistente matto, il gigante Drool.

Cinema

“Donne se nza uomini” il primo film di Sh irin N es hat

Leone d’argento per la regia al Festival di Venezia “Donne senza uomini” racconta la storia di 4 donne nella Tehran del 1953. Il film di Shirin Neshat, regista iraniana che vive da molti anni negli Stati Uniti, è tratto dall’omonimo romanzo di Shahrnush Parsipur, anche se con una vena un po’ più surrealista e magica rispetto al libro. In pieno conflitto con le potenze europee per ottenere la nazionalizzazione della Anglo-Iranian Oil Company e quindi l’emancipazione della Persia, le 4 protagoniste (di diversa estrazione sociale e storia personale) cercano di sopravvivere ai loro destini tragici e determinati dagli uomini, i loro padri e fratelli, lasciando la città per la terra. È un’avventura tristemente circolare, per cui tutto ritorna al punto di partenza e nulla cambia davvero, le 4 donne lottano, si spostano, faticano per poi tornare nel buio dal quale sono scappate. Un film che pone l’accento su un mondo cristallizzato dove l’uomo occupa, fisicamente e politicamente, ogni spazio e dove alle donne non resta che lo sguardo per narrare le loro (non) vite.

Musica

“Oye ah ” il disco di Jovanotti disponibile solo n egli Stati Uniti Un doppio cd riservato al solo mercato statunitense. Il primo è composto da canzoni tratte da un concerto di Lorenzo, mentre il secondo contiene dei pezzi inediti incisi in una session di registrazione al Brooklyn Recording Studio. È una vera e propria raccolta, visto che contiene anche un dvd (regia di Paolo Saravia) che documenta la vita artistica di Jovanotti, con il racconto degli show tenuti nei maggiori club di New York. Anche se è in vendita solo in America, i fan italiani possono acquistare il doppio cd on line nella sezione shop del sito ufficiale del cantante.

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foto: Enrico Pizzi

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Bollettino

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foto: Enrico Pizzi

il bollettino del viaggiatore

Nuovo codice della strada

Le nuove norme del codice della strada, già approvate dalla Commissione Trasporti della Camera e sottoposte adesso all’approvazione del Senato, sono state presentate il 16 settembre alla conferenza stampa indetta da ASC GuidaSicura Quattroruote (Automotive S afety Centre). IppocamperMag ha selezionato per voi alcune delle principali novità .


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PATENTE A PUNTI Il titolare di una patente A o B dovrà sottoporsi ad un nuovo esame di idoneità tecnica se: - gli vengono decurtati tutti i punti della patente - dopo la notifica di una sanzione, con la perdita di almeno 5 punti, nei successivi 12 mesi sia sanzionato almeno altre due volte per violazioni al codice della strada che comportino una decurtazione di almeno 5 punti cadauna. SANZIONI SU LIMITI DI VELOCITÀ La de curt az io ne d ei punt i per il super am ento dei limiti di ve lo cità sa ra nno mino ri, ma si avr à un a umento d elle sanz i o n i p e c u n i a ri e : - superamento limite tra 10 e 40 Km/h si passa da 5 a 3 punti decurtati - superamento limite da 40 a 60 Km/h si passa da 10 a 5 punti decurtati.

LIMITI DI VELOCITÀ È facoltà degli enti proprietari o concessionari delle autostrade di elevare il limite di velocità fino a 150 Km/h, ciò è subordinato all’effettiva istallazione su tali tratti di strada di apparecchiature di calcolo della velocità media (tutor). NORME SULL’ARRESTO, FERMATA E SOSTA È abrogata la norma che vietava di tenere il motore acceso durante la sosta o la fermata del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione il condizionatore. CONDUCENTI DI BICICLETTE Chi conduce una bicicletta al di fuori del centro abitato, nelle ore serali e notturne, deve indossare un giubbotto riflettente ad alta visibilità.

RATEIZZAZIONE DELLE MULTE I soggetti tenuti al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria per una o più violazioni accertate contestualmente con lo stesso verbale, di importo superiore a 400 euro, in condizioni economiche disagiate, possono richiedere la ripartizione del pagamento in rate mensili. Può avvalersi della facoltà chi è titolare di un reddito imponibile ai fini Irpef, risultante dall’ultima dichiarazione, non superiore a 10.628,16 euro. REVOCA PATENTE Il soggetto al quale è stata revocata la patente non potrà riottenerla prima di 2 anni e nel caso la revoca sia dovuta alla violazione delle norme di guida sotto influenza dell’alcol o droghe tale termine sale a 5 anni.

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Camping Luminoso

Visitati per voi

Pro

- Aperto tutto l’anno - Prezzi contenut i

- Adiacenza mare

- Spiag gia riservata e attrezzata - Bagni privati per tutti

- Degustazione p rodotti tipici

Contro

- Ricettività limit ata - No ristorante

- No animazione

Luminoso di nome e di fatto: situato sulla costa dell’aperto Mediterraneo in provincia di Ragusa nell’estrema punta meridionale della Sicilia (e dell’Italia) in questo luogo quello che non manca è di certo il sole. Sole siciliano, anzi africano, se consideriamo che il camping si trova più a sud della stessa isola di Pantelleria, alla stessa latitudine di Tunisi. Ottimo per l’abbronzatura … ma poi? C’è scampo al caldo tra i viali del campeggio? Effettivamente non ci sono alberi di alto fusto, ma tutti i posti sono attrezzati con tettoie in legno lamellare coperte con teli pvc ignifughi. L’altezza della struttura è tra 3,50 e 3,80 m, buona per l’areazione e abbastanza per ogni tipo di camper. Il campeggio è piccolo, ma ben orga-

Prezzi Persona

da € 4,50 a € 9,50

Bambini (da 4 a 8 anni) da € 2,00 a € 5,00

Tenda (2/3 posti)

da € 4,50 a € 9,50

Tenda (4 posti in su), Caravan, Autocaravan

da € 7,00 a € 11,50 Auto

da € 2,50 a € 5,00

Moto

da € 1,50 a € 5,00

wc e doccia calda gratuiti 58

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nizzato. Dopo 20 anni di attività è rimasto chiuso per una profonda ristrutturazione, che ne ha fatto una struttura di alto livello, uno dei pochi nel Meridione che si è meritato il riconoscimento delle 3 stelle. Ogni piazzola, ben delimitata dalle strutture in legno, e arricchita da vegetazione locale, misura ben 64 mq (8x8) con macchie di vegetazione che circondano ampi spazi liberi per le attrezzature. Inoltre è disponibile un posto auto di 12 mq in un parcheggio coperto protetto da chiave elettronica. Il campeggio è direttamente sul mare e dispone di una spiaggia attrezzata, riservata per gli ospiti. La ricettività è limitata a 52 nuclei familiari. La ridotta capacità di ospitalità è una scelta precisa della proprietà, che ha puntato sul-

la qualità. Invece di vendere piccoli posti tenda o camper ha realizzato grandi piazzole e zone servizi. L’organizzazione ha puntato soprattutto sulla tranquillità e il benessere dei campeggiatori: quindi niente animazione invadente, un discreto bar dove ritrovarsi la sera per una bibita e quattro chiacchiere, servizi qualificati ma limitati all’essenziale. È possibile noleggiare canoe e biciclette o partecipare a gite organizzate, ma all’interno del campeggio tutto si svolge nella massima tranquillità. Non per nulla il camping Luminoso è molto apprezzato da numerosi turisti stranieri che vengono anche nei mesi non estivi. Sì, perché la struttura è aperta e funzionante durante tutto l’anno.


AREE DI SOSTA IN ITALIA

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mag

In questa sezione sono elencati, suddivisi per regioni, i luoghi che in Italia meglio si prestano ad accogliere veicoli quali camper e caravan. Le aree di sosta hanno servizi essenziali, capienza generalmente contenuta, prezzi appetibili per il turista itinerante che non cerca tutti i comfort di un campeggio, oppure si tratta di semplici parcheggi dove sostare o trascorrere la notte.

In questo numero vengono riportate le aree di sosta di Molise, Basilicata, Campania, Calabria (solo Cosenza e provincia).

Legenda tipologia aree di sosta: AA Area Attrezzata: punto di sosta solitamente gestito e a pagamento

con diversi servizi, carico e scarico acque, sosta notturna, possibilità di allaccio alla corrente, possibilità docce/bagni/lavabi, possibilità di punti ristoro.

PE Parcheggio con carico e scarico: punto di sosta dove è possibile

pernottare e con il presidio ecologico per scaricare le acque.

PA Parcheggio Attrezzato: punto di sosta dove è possibile pernottare,

l’area può avere tavolini/picnic, area gioco bimbi, fontanella.

CS Presidio Ecologico: area in cui è possibile scaricare le acque, non è

garantito il carico dell’acqua.

foto: Daniela Agrimi

P Parcheggio: Punto di sosta dove è possibile pernottare.


Noleggio camper stagione TARIFFE GIORNALIERE

WEEKEND

Km EXTRA

100 km al giorno

km illimitato

(dal venerdì al lunedì) con 500 km con 1000 km

1 km

bassa media alta

69,00 83,00

109,00 126,00 156,00

245,00 300,00

337,00 377,00

0,21

piccolo 2 - 4 posti

bassa media alta

80,00 92,00

118,00 136,00 165,00

292,00 344,00

372,00 425,00

0,21

medio 2 - 5 posti

bassa media alta

94,00 110,00

133,00 155,00 173,00

344,00 395,00

425,00 477,00

0,21

grande 2 - 7 posti

Il servizio include: - autoradio CD - bombole gas - tubo per carico acqua - cavo per allaccio 220V - liquido per WC chimico - parcheggio gratuito della propria autovettura - assicurazioni tutte incluse con franchigia - assistenza stradale 24h in tutta Europa

modello

Tariffe in euro valide fino al 31/01/2010 Nei ponti festivi la tariffa week-end si intende comprensiva di 1000 km Fasce stagionali: alta: 20/07 - 6/09, 1/01, 6/01, 12/04, 13/04, 25/04,1/05, 2/06, 1/11, 8/12, 25/12, 26/12, 1/01, 6/01) media: 1 - 12/01, 10 - 14/04, 24/04 - 4/05, 29/05 - 19/07, 7/09 - 5/10 30/10 - 2/11, 4 - 9/12, 18/12 - 11/01

Il servizio non include: - coperte, cuscini, lenzuola ed ogni oggetto d’uso strettamente personale - gasolio Ippocamper srl - Viale Maestri del Lavoro n. 13 - 02100 Vazia (Z.I.) - Rieti Tel: 0746/221460 Fax: 0746/221097 Cell: 333/2244280 Web: www.ippocamper.it Mail: info@ippocamper.it


Aree di sosta di MOLISE, BASILICATA, CAMPANIA e CALABRIA

MOLISE AREE DI SOSTA

CAMPOBASSO PE Baranello (CB) -Vicino al campo sportivo comunale. P Boiano (CB) - Uscendo dalla SS 17 in direzione Boiano, subito sulla sinistra in grande parcheggio davanti ad un albergo-ristorante, ottimo per la notte. PE Campitello Matese (CB) - A pagamento, sul passo (1450 m), ottimo per chi ama sciare, piste a 100 m dall’area. Difficoltà per rifornimento idrico e per scarico acque nere. AA Campobasso (CB) - Area di sosta Dominick Ferrante in contrada Macchie 1, gestita dal Club Campeggio Molise, a 800 m dal centro, collegamento con bus, recintata e chiusa da cancello. Tel. 335 6587636. N 41.56905 - E 14.65070 PE Casacalenda (CB) - Area comunale a fianco della stazione ferroviaria con illuminazione. N 41.73859 - E 14.84962 P Castropignano (CB) - Nel piazzale sterrato, di fronte al Castello D’Evoli, panoramico. N 41.62216 - E 14.56314 P Larino (CB) - In Via Circonvallazione, a ridosso del centro storico (Palazzo Ducale e Cattedrale). N 41.80056 - E 14.91180 PE Larino (CB) - Adiacente pineta Convento Cappuccini. Illuminato, possibilità di scarico. Supermercato a 200 m. N 41.81151388888889 - E 14.921111111111111 P Lupara (CB) - A 100 m dal paese, adiacente alla palestra comunale, gratuita, comunale, asfaltata, illuminata, carico acqua, spazio per max 5 camper. AA Montenero di Bisaccia (CB) - Campeggio Sabbia d’Oro a pagamento uso dei bagni e delle strutture del camping. P Petacciano Marina (CB) - Lungo la SS16 adriatica, al semaforo del ristorante La Pineta, girare verso il mare, subito a sinistra c’è un parcheggio auto a pagamento, più avanti una decina di posti riservati ai camper con la stessa tariffa. Nelle vicinanze spiaggia libera. N 42.03526 - E 14.85191

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Aree di sosta Molise - Basilicata PA Petacciato Marina (CB) - S.S. 16 Adriatica, da Termoli verso Vasto, finita la tangenziale dopo 2 km sula destra si vede una torre diroccata, entrare nel cancello a fianco. Posto direttamente sul mare, attacco elettrico anche se con basso amperaggio, possibilità di barbecue, bar, docce, lavandini, lontano da centri abitati, a pagamento. N 42.022778 - E 14.892222 P Sepino (CB) - A lato della SS17 di fronte all’area archeologica di Saepinum (Altilia), accesso di Porta Tàmmaro. N 41.43560 - E 14.61942 P Termoli (CB) - Nel parcheggio a pagamento del porto, ideale per l’imbarco per le isole Tremiti. N 42.00511 - E 14.99897

ISERNIA P Agnone (IS) - Nel parcheggio dell’ospedale e dello stadio. Ampio, illuminato, in discreta pendenza. N 41.8108220 - E 14.3765400 PE Capracotta (IS) - A due passi dal centro, alle spalle della palestra che si trova adiacente all’Hotel Capracotta. In inverno in caso di neve è difficoltoso l’accesso a causa della strada ripida (consigliate le catene). N 41.83167 - E 14.26475 P Castel San Vincenzo (IS) - Dal lago salire al paese, al primo incrocio girare a destra e proseguire per 50 m fino ad una piccola piazza. Acqua. PE Castelpertoso (IS) - Sosta consentita sul piazzale del Santuario dell’Addolorata, tranquillo di notte, possibilità di carico, scarico solo WC a cassetta. AA Castelpetroso (IS) - In località Contrada Colle Cimino presso la Fattoria Didattica Tenuta Due A. Vendita prodotti tipici, spazio bimbi. Tel. 338 3463867 - 338 5440707 P Isernia (IS) - Palazzetto dello Sport, in Via Giovanni XXIII. N 41.59583 - E 14.24158 PE Monteroduni (IS) - Oasi di San Nazzaro, lago con pesca sportiva. Tel. 0865 491575 P Pietrabbondante (IS) - Dalla Piazza principale prendere a sinistra del monumento e salire al piccolo parcheggio. N 41.74912 - E 14.38460 PE Vastogirardi (IS) - campo sportivo o ingresso riserva naturale Monte di Mezzo, possibilità di scarico.

AREE DI SOSTA

BASILICATA MATERA P Bernalda (MT) - Sul mare nei siti archeologici, e in paese alle spalle del comune, illuminato, tranquillo ed a 40 m dal centro. AA Bernalda (MT) - Area Nettuno Autoparking Sortiero, a pagamento, apertura stagionale, poco alberata, a pochi passi dal mare, di sabato notte rumorosa per vicinanza discoteca. N 40.35648 - E 16.83293 P Matera (MT) - Seguire indicazioni per Palazzo di Giustizia e Stazione Ferrovie Appulo-Lucane in Matera centro, tranquillo, sicuro, a pagamento. P Matera (MT) - In parking Chiese Rupestri, sul ciglio di Gravina, lato opposto ai Sassi, panoramico. AA Matera (MT) - Masseria Pantaleoni: provenendo da nord, percorrere tutta la tangenziale di Matera direzione Sud, uscire all’ultima uscita Matera Sud-ospedale, percorrere alcuni tornanti in salita verso Matera, a sinistra insegna masseria Pantaleoni. 13 piazzole alberate, fondo in pietra, ristorante, a pagamento, il centro di Matera dista 3 km. Tel. 0835 335239 N 40.65270 - E 16.60614 P Matera (MT) - In Via Lanera, prima di salire al castello, davanti alle scuole, parcheggio ombreggiato ai bordi della strada, in pendenza. AA Matera (MT) - Azienda agrituristica Le Matinelle, ristorante, maneggio, bus urbano per centro città a 400 m a piedi su strada bianca privata, a pagamento. Tel. 0835307343 - 3289340305 PA Matera (MT) - Prolungamento di Via Lanera, gratuita, a 1 km dal centro storico, ben segnalata, erbosa, in piano (parzialmente in pendenza), di fronte al palazzo della Regione. P Metaponto Lido (MT) - Prima dell’area Nettuno, sulla sinistra, parcheggio sterrato in piano, adatto ai camper, a pagamento, discoteca vicino, 100 m dal lungomare. P Metaponto lido (MT) - Prima dell’area sosta Nettuno, sulla destra, parcheggio sterrato aperto in agosto, a pagamento. PE Policoro Lido (MT) - Comunale, ombreggiata, rumorosa di notte per i numerosi eventi musiIppocampermag #tre

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Aree di sosta Campania cali organizzati a 100 m dal mare. P Tricarico (MT) -Vicino ai boschi di Trecancelli, situato sotto la Torre Normanna, raggiungibile percorrendo la Basentana, uscita Tricarico.

POTENZA P Castrocucco di Maratea (PZ) - Non lontana da Praia a Mare, all’ingresso della cittadina nella prima frazione che si incontra venendo da Sapri sulla SS18, un strada sterrata porta direttamente sulla spiaggia. AA Grumento Nova (PZ) - Agriturismo Al Parco Verde, SS598 Fondovalle Agri, uscita per Moliterno, contrada Spineto, a 200 m dagli scavi archeologici. Tel. 0975 65590 PE Lauria (PZ) -Verso il centro urbano, comunale, tre posti sosta in piano, CS, gratuito, segnalato, fontana per carico acqua. PA Maratea (PZ) - In un piazzale vicino al centro storico, tranquillo. P Maratea (PZ) - Sulla SS. 18 a destra, direzione Spiaggia Nera, parcheggio Ilicini Malcanale, a pagamento, in pendenza, tra gli alberi, spiaggia vicina. P Melfi (PZ) - Palazzetto dello Sport, adatto anche per il pernottamento. Splendida vista sul castello. PE Potenza (PZ) - Per quattro veicoli, acqua, scarico, pozzetto in posizione un po’ scomoda da centrare, centro storico a circa 500 m a piedi, zona tranquilla. N 40.64246 - E 15.80187 P Rionero in vulture (PZ) - Zona mercatale il martedì e il giovedì. Asfaltato, leggeri dislivelli, niente alberi, di fronte parco giochi alberato. N 40.92667 - E 15.67042 P San Severino Lugano (PZ) - Parcheggio antistante al Municipio. A 300 m vi è una fontana di acqua potabile. PE Satriano di Lucania (PZ) - Via Sant’Andrea area di sosta comunale, nei pressi del centro sportivo Pasqualino Daraio, poco distante dal centro storico. Gratuita, illuminata. N 40.54828 - E 15.63456 P Sellata (PZ) - Nel parcheggio di fronte all’hotel Pierfaone, a pagamento, illuminato, 50 m dalle piste sci, tranquillo. AA Trecchina (PZ) - Uscita SA-RC Lagonegro Sud per Trecchina-Maratea, dal golfo di Policastro dir. Sapri-Maratea per Trecchina e Parco del Pollino, a pagamento. Tel. 0973820130 - 3319274415 18

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AA Valsinni (PZ) - Nel Parco dei Crisciuni, a 715 m s.l.m., in agricampeggio con piazzole, ristorante e bungalow in pietra. Tel. 340 2443195 PE Venosa (PZ) - Uscita Venosa Sud, davanti agli scavi romani, parcheggio sterrato vicinissimo al centro.

AREE DI SOSTA

CAMPANIA AVELLINO P Caposele (AV) - Nel parcheggio del Santuario San Gerardo, tranquillo, illuminato, servizi igienici, è possibile caricare acqua da una vicina fontana. Tutto gratuito. PA Casalbore (AV) - Agriturismo Le Mainarde, contrada Mainardo, 30 posti, servizi, preavvisare. Tel. 0825 8493822. N 41.24516 - E 15.00242 AA Nusco (AV) - Agriturismo Il Tetto Rosso, 810 piazzole, a pagamento. Tel. 0827 64428. PA Passo di Mirabella Eclano (AV) - Hotel Ristorante Il Bosco, nelle vicinanze del parco archeologico. Tel. e fax 0825 449883. PE Torella dei Lombardi (AV) - Alto Ofanto, gratuita per 50 mezzi, non custodita. Tel. Pro Loco 0827 44150.

BENEVENTO PA Cusano Mutri (BN) - In loc. Palata, in Via Orticelli, poco prima del centro del paese, sulla sinistra. Tel. 328 2661201. AA Pietrelcina (BN) - Vicino al paese sulla SS212, a pagamento, recintata ma sempre aperta. Tel. 0824 991781 - 338 7099031. N 41.20112 - E 14.84240 P Pietrelcina (BN) - In Viale Europa ben segnalato da cartelli stradali, a pagamento, tranquillo per la notte, controllato da sbarra, incustodito. N 41.19927 - E 14.84434 P Pietrelcina (BN) - Parcheggio Bocciofila tranquillo, non pianeggiante, gratuito.

CASERTA AA Baia Domizia (CE) - Nel Parco delle Botteghe sulla strada provinciale di collegamento tra SS 7 quater al centro di Baia Domizia, custodita, vicina al mare. Tel. 347 6221534 - 0823 703235. PE Caserta (CE) - Parcheggio della ex-caserma Pollio, nei pressi della Reggia, a pagamento. Uscita A1 di Caserta Nord, seguire per Caserta centro e Reggia, dopo il sottopasso in cima alla rampa svoltare immediatamente a sinistra. Tel. 0823 345296 - 345 3304585. N 41.07062 - E 14.33033 PE Dragoni (CE) - Area di servizio Ewa, SS372 superstrada Caianello-Benevento km 180, uscita A1 Caianello e poi 14 km a sinistra, elettricità. PA Letino (CE) - Nella piazza a inizio paese, adiacente alla caserma del Corpo Forestale dello Stato. Area comunale, gratuita, con piccolo parco giochi per bimbi, bar. P Marcianise (CE) - Nel parcheggio dell’area per la fiera settimanale, illuminato, asfaltato, tranquillo, no il venerdì mattina per fiera settimanale. PE Mondragone (CE) - Lido La Duna sulla riviera Domitia, uscita autostrada A1 Cassino, proseguire per Napoli Mondragone, 15 km a sud del fiume Garigliano. Sul mare, a pagamento ristorante, scarico difficoltoso. Tel. 0823 772189 - 338 3025897. PA Prata Sannita Inferiore (CE) - Ristorante Le Trote, sterraro, gratuito, con fontanella per carico acqua, ottimo per pic-nic. AA San Gregorio Matese (CE) -Agriturismo Cooperativa Falode, in loc. Acqua di Santa Maria Castello, a pagamento, 40 posti. Tel. 0823 919233 - 0823 784423 - 335 1304366, fax 0823 784423. P Santagata Dei Goti (CE) - Ampio parcheggio adiacente al campo sportivo parrocchia San Michele, in loc. San Quintino Capitone. Fontana.

NAPOLI PA Bacola (NA) - Punto sosta in Via Naro 1, al centro del paese, con possibilità di carico acqua e allaccio elettrico. AA Bacoli (NA) - In Via Fondi di Baia all’interno di un’azienda agrituristica, fermata autobus a 100 m, museo archeologico ad 1 km, porto di Baia ad 1 km. AA Bacoli (NA) - In Via Strada Romana loc. Fusaro, tranquilla, ombreggiata, piazzole grandi. N 40.821944 - E 14.047916 AA Ercolano (NA) - Azienda agricola Fiume di Pietra, nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio, poco distante dal cratere e a pochi minuti da


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Ercolano, ombreggiata, a pagamento. Tel. 081 7397046. PE Marigliano (NA) - In Via Pietro Giordano, vicino al parcheggio della caserma dei Carabinieri, a 4 km dall’uscita autostradale di Nola. Tel. 081 5198458 - 338 5678777. N 40.93180 - E 14.45517 PE Napoli (NA) - Parcheggio in Viale Colli Aminei 27. Uscita tangenziale Capodimonte, elettricità a basso amperaggio, cortesia, disponibilità e sicurezza. Tel. e fax 081 7411111. N 40.86962 - E 14.24597 AA Napoli (NA) - Parcheggio in Via Poggioreale 120, centrale, recintato e custodito 24 h, a pagamento. Tel. 0815 841437. N 40.86727 - E 14.29399 P Napoli (NA) - Parcheggio di Via Acton, nel fossato del Castello di piazza Municipio, a pagamento. P Napoli (NA) - Dalla tangenziale prendere l’uscita Camaldoli e proseguire in salita fino all’ospedale Monaldi. Al piazzale dirigersi a sinistra per Via Orsolone ai Guantai e dopo 500 m sulla sinistra si trova l’area. Il centro è raggiungibile con autobus più metropolitana. N 40.868056 - E 14.205556 PA Piano di Sorrento (NA) - Agricampeggio Oasi Verde, in buona posizione a 2 km da Sorrento e 7-8 km da Positano. N 40.62760 - E 14.412024 AA Pompei (NA) - A pagamento in Via Antonio Segni 23, circa 30 posti camper. Vicina al Santuario, agli scavi, Circumvesuviana a 200 m. Possibilità anche di B&B. Apertura annuale. Tel. 081 8634160 - 333 9322467. N 40.75472 - E 14.49644 AA Pompei (NA) - Città di Pompei in Via Nolana, 35 posti camper, illuminata, recintata e custodita, a 50 m dal Santuario di Pompei. Tel. 081 8506640 - 081 8503062 - 338 1830362. PA Pompei (NA) - In Via Nolana 425, nei pressi di un’officina meccanica e nella zona del Santuario Mariano, 25 posti, a pagamento. Tel. 081 8639263 - 338 1830362. N 40.75183 - E 14.49935 PA Pompei (NA) - Alle spalle del Santuario e 500 m dagli scavi, uscita Scafati direzione centro Pompei, prima di arrivare al Santuario a destra dopo passaggio a livello 50 m a sinistra, a pagamento. AA Pozzuoli (NA) - Via del Castagnaro in loc. Montagna Spaccata, custodita, 24 h, metropolitana a 5 minuti a piedi, servizi, escursioni organizzate, visitabili tutte le loc. del golfo di Napoli con

i mezzi pubblici. Tel. e fax 081 5261627, www.castagnaroparking.it N 40.86943 - E 14.12174 PE San Sbastiano al Vesuvio (NA) - Agriturismo Bel Vesuvio Inn, Via Panoramica Fellapane, sosta, carico e scarico gratuito per chi consuma un pasto.

SALERNO AA Acciaroli (SA) - Lido Giu Gio, loc. Mezzatorre, adiacente alla spiaggia libera, ad 1 km dal centro, giochi per bimbi presso lo stabilimento balneare, bar, docce calde, noleggio canoe e pedalò, apertura stagionale, custodita, a pagamento. Tel. 0974 904062 - 338 3002869. P Agropoli (SA) - Di fronte alla tendostruttura comunale di Via Taverne, con fontana per il carico dell’acqua, illuminazione pubblica, fondo in asfalto, 3 minuti dal centro città, chiuso giovedì. AA Agropoli (SA) - Lido Venere in Via Litoranea 1, 20 posti, parco giochi, pizzeria, ristorante, a 800 m dal lungomare di Agropoli a pagamento. AA Capaccio (SA) - In Via Porta Giustizia in loc. Capaccio, ben segnalato, sorvegliato e a pagamento, su terra battuta ed erba, ombreggiato, di fronte al Viale che porta all’ingresso est del sito archeologico. N 40.418611 - E 15.008333 PA Casalvelino Scalo (SA) - Agriturismo I Due Gelsi, nel Parco Nazionale del Cilento, rifornimento idrico. Tel. 0974 63893. PA Castel San Giorgio (SA) - Parcheggio Stazione ferroviaria Codola, trav. Via Codola Nuova, collegato con le maggiori località turistiche campane. AA Cava de’ Tirreni (SA) - Comunale in Via Ido Longo, loc. Sant’Arcangelo, gratuita, non custodita, illuminata, spazio giochi per bimbi, campi da bocce. N 40.69984 - E 14.69553 AA Ceraso (SA) - Agriturismo La Petrosa, Via Fabbrica 41, 6 posti, illuminazione, ombra, servizi, piscina. Tel. 0974 61370. N 40.19167 - E 15.20332 AA Contursi Terme (SA) - Agriturismo Il Giardino in loc. Prato, Dall’autostrada Salerno-Reggio Calabria uscita Contursi Terme, al cartello Contursi Ovest girare a destra e dopo circa 2 km, segnalato, ancora a destra, per 500 m (strada stretta). Subito dopo un fontanile a sinistra c’è il cancello d’ingresso. Ha una piscina riservata, cucina casalinga. Tel. 0828 791520. N 40.648917 - E 15.230028 PA Montecorvino Rovella (SA) - A 10 minuti dall’uscita A3 di Battipaglia (SA). Acqua, pozzetto, illuminazione, bus di linea per Salerno e

Costiera Amalfitana. N 40.6827 - E 14.9922 P Padula (SA) - Sosta anche notturna nel parcheggio a pagamento sul Viale che porta all’Abbazia di S. Lorenzo, all’incrocio a destra. Segnalato, illuminato e tranquillo, fontanella per rifornimento idrico. PA Padula (SA) - Agriturismo Tre Santi, loc. Vascella, 30 posti, a pagamento, apertura da marzo a ottobre. Tel. 0975 778435. N 40.35070 - E 15.65908 PA Padula (SA) -Agriturismo Aia Antica possibilità di sosta notturna in cambio di colazione o pranzo o cena. Ottima accoglienza da parte dei gestori, prodotti tipici e buona cucina. Tel. 097574550 - 329 2240025 AA Paestum (SA) - Camping La Foce dei Tramonti, Via Foce del Sele 1, loc. Gromola. Tel. 0828 861293 - 0828 861220. N 40.48112 - E 14.94369 PA Paestum (SA) -A 200 m dall’ingresso della Zona Archeologica dei Templi di Paestum, la Fattoria del Casaro, con ingresso da Via Nettuno. P Paestum (SA) - Parcheggio in Via Varolato loc. Capaccio Molo Sirena, sulla litoranea, a 3 km circa dopo foce Sele, in direzione Paestum, traversa a destra, in curva di fronte al camping Desiderio. PA Palinuro (SA) - Sterrato Milagro, a destra dell’ ingresso del paese, acqua, doccia fredda, wc, a pagamento. AA Palinuro (SA) - Alla rotonda all’ingresso del paese, vicino alla spiaggia a pagamento. AA Pontecagnano Faiano (SA) - Camping Rubinya in Via Mare Adriatico, aperto tutto l’anno, a pochi metri dal mare, ombreggiato, parco giochi, punto internet, fermata bus vicina. Tel. 089 521185, Tel. e fax 089 521076, e-mail: campeggio.rubinya@hotmail.it N 40.61550 - E 14.85517 PE Sala Consilina (SA) - Comunale, Via S.Maria Misericordia, a 300 m a sinistra del casello autostradale A3 Salerno-Reggio Calabria, a pagamento, custodita, elettricità. Tel. 0975 52682025 PE Salerno (SA) - Comunale, sul lungomare Marconi. Superare il Grand Hotel Salerno, 100 m dopo il bar Marconi, sulla sinistra. Ben collegata col centro. N 40.665817 - E 14.789417 AA Tramonti (SA) - Agriturismo vicino al valico di Chiunzi, molto comoda per la costiera Amalfitana. AA Vallo della Lucania (SA) - Ristorante Il Rustico in Via Santojanni, vicino gole del fiume Calore, a circa 5 km da Felitto. Tel. 0828 945438 N 40.35444 - E 15.27139 Ippocampermag #tre

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Aree di sosta Calabria

AREE DI SOSTA

CALABRIA COSENZA AA Belvedere Marittimo (CS) - In loc. Vetticello di fronte al centro commerciale Il Tirreno, raggiungibile direttamente dalla SS 18. Molto ampia, buoni servizi, aperta tutto l’anno, gestione familiare. N 39.627859 - E15.84829 AA Camigliatello Silano (CS) - In loc. S.Lorenzo, a 4 km verso lago Cecita su SS177, servizi, docce calde, ristoro. P Camigliatello Silano (CS) - Parcheggio libero nelle vicinanze della funivia, altro lungo la strada nel parco. AA Camigliatello Silano (CS) - Uscendo da Camigliatello verso il lago di Cecita, a circa 4 km, segnalata, 20 piazzole su erba, tranquilla, a pagamento, annesso ristorante-trattoria, con prodotti tipici. AA Cariati Marina (CS) - Agriturismo biologico Il Maresciallo, contrada Villari S.Maria, circa 20 posti a pagamento a 700 m dal mare, navetta in agosto. Tel. 0983 91416 - 339 350313. www.ilmaresciallo.it N 39.478196 - E17.009257 AA Cariati Marina (CS) - Camping Vascellero SS Jonica 106, km 299.300. Tel. 0986 96143 - 337 873489. AA Celico (CS) - Camping La Fattoria, SP247, a pagamento, accesso al mini golf, campo calcio e calcetto, tennis e minibowling. Collegamento agli impianti con bus. N 39.359166 - E 16.441944 AA Cerchiara di Calabria (CS) - Agriturismo Salvatore Acampora, contrada Milizia, 3 posti. Tel. 0981 991320 - 328 6295101. N 39.86141666 - E 16.38348333 AA Cetraro (CS) - Oasi Lampetia Service, in direzione del porto, dopo circa 300 m sulla destra, sul mare, a pagamento, supermercato interno. AA Cetraro (CS) - Camping Lido dei Pini, SS 18 Tirrenica, uscita Cetraro Porto, segnalato, 60 piazzole, apertura annuale, sul mare, animali ammessi, a 300 m supermercato, a 1 km centro del paese. N39.52167 - E15.93083 AA Cittadella del Capo (CS) - Coral Beach, a 100 m dalla spiaggia. Tel. 338 03752650 - 349 5071147 20

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- 0985 849232 - 0982 95161. AA Cosenza (CS) - Serra Spiga, loc. Contrada Pulice, apertura annuale, custodita, a pagamento, uscita autostradale Cosenza Centro. Tel. 0984 825168 - 0984 632638. AA Crosia (CS) -Area Santa Tecla, in zona Fiumarella, vicino a Mirto Crosia, su asfalto e ghiaia, a 50 m dal mare, ventilata di notte. AA Diamante (CS) - Lido delle Sirene, di fronte all’isola di Cirella, su manto erboso, tranquillo anche in agosto, a pagamento. Tel. 0985 86000 - 338 8605493. AA Diamante (CS) - Il Tritone, S.S. 18 Km 269, a pagamento, animali domestici accettati, aperta dal 1-6 al 30-9, sul mare. Tel. 328 5937984 AA Diamante (CS) - Stabilimento Balneare Lido Alexander, S.S.18 km 270, Via Riviera Azzurra incrocio SS 18, loc. Cirella, vicina al paese, spiaggia privata con stabilimento balneare (a pagamento) e libera. Tel. 0985 86159 - 338 2885200 - 340 7325250 N 39.72166 - E 15.81111 AA Fuscaldo (CS) - Area attrezzata Il Tucano, piscina, 10 m dal mare e 15 km dalla montagna a 1.100 m, a pagamento. Tel. 329 6032681. N 39.40438 - E 16.01373 AA Grisolia (CS) - Camping Orchidea, litoranea tirrenica S.S.18 al km 267 tra Scalea e Ciralla, a 300 m dal centro abitato, lavanderia e stireria, bar, market, servizio spiaggia e discoteca. PA Grisolia Lido (CS) - Lido Majorica Beach, direttamente sulla spiaggia, con elettricità, carico e bagno, a pagamento. P Lorica (CS) - Lungo il lago Arvo, in alcuni punti sosta, tranquilli, gratuiti, nei pressi del campeggio. CS Mangone (CS) - Centro vendita Spadafora, via ex Giornale di Calabria 83, loc. Piano Lago, svincolo autostradale di Rogliano. Tel. 0984 969133. AA Marina di Mandatoriccio (CS) - Camping/ristorante Da Mario sulla SS106. P Morano Calabro (CS) - Parcheggio comunale a 1500 m da casello della Salerno-Reggio Calabria, nel Parco del Pollino, panoramico, adiacente la Chiesa di S.Bernardino, 40 posti. AA Morano Calabro (CS) - In loc. Campo Tenese, dalla A3 uscita Morano Nord - Campo Tenese, poi seguire le indicazioni per 2 km. Area con piscina, illuminazione, elettricità. Tel. 347 3009531. N 39.8756410 - E 16.0662820 PA Orsomarso (CS) - Parcheggio ristorante Ritrovo Montano, lungo il fiume Argentino, a 6 km dal

paese. Tel. 0985 24392. N 39.48810 - E 15.54546 PA Paola (CS) - Nel maneggio Far West, nella parte litoranea a sud, a 100 m dalla spiaggia, con sottopasso della ferrovia, servizi, a pagamento. PE Praia a Mare (CS) - In loc. Ficuzzi, di fronte all’Isola di Dino, 50 posti, a pagamento. PA Praia a Mare (CS) - Camping La Mantinera, chiuso ottobre Pasqua. Tel. 0985 779023. AA Praia a Mare (CS) - Percorrere tutto il lungo mare di Praia a Mare, l’area si trova dopo l’isola di Dino, in loc. Fiuzzi, a pagamento, in parte alberata, sul mare, sabbia nera. Tel. 349 6082422. P Rossano (CS) - Costa Jonica, in loc. Lido Sant’Angelo, in parcheggio asfaltato gratuito fronte mare davanti alla Torre di avvistamento recentemente ristrutturata. AA Scalea (CS) - Stabilimento balneare Dolce vita, sulla SS 18, a Sud dell’abitato, a pagamento, lavatrice a gettoni giochi per bambini, buona pulizia, pista ciclabile e a pochi m dal mare. Tel. 0985 21234 - 339 2485844. AA Scalea (CS) - Lido Zio Tom da Francesco, SS Salerno-Reggio Calabria in direzione Reggio, in c.so Mediterraneo di fronte all’Hotel Felix, 600 m dopo il centro abitato, sul mare, spazioso, navetta per il centro, a pagamento. Tel. 333 4088719. N 39.79465 - E 15.78894 AA Scalea (CS) - Area attrezzata La dolce vita, sul mare. P Spezzano Albanese (CS) - Piazzale della Chiesa di Costantinopoli, vicino al Comune, tranquillo. P Spezzano della Sila (CS) - Parcheggio su asfalto in centro del paese, fontanella, a pagamento. N 39.20283 - E 16.26596 AA Torano Castello - (CS) - A 800 m dall’uscita di Torano-Bisignano della A3. Aperta tutto l’anno, non sorvegliata, leggermente rumorosa per vicinanza autostrada ma comodissima per “spezzare” un viaggio sulla A3. Tel 347 2944066. PE Trebisacce (CS) - Sul lungomare nord: uscita SS 106 Ionica Trebisacce-nord, seguire le numerose indicazioni. Sul mare, a pagamento, consigliata per soste brevi. AA Trebisacce (CS) - Sul lungomare nord, dalla SS 106 bis uscita Trebisacce Nord, proseguire in direzione sud, 2 km a sinistra per sotto passaggio, allo stop a sinistra 30 m e si è arrivati. Recintata e illuminata, custodita, sul mare, convenzionata con ristoranti e negozio alimentari. Tel. 388 0442426.



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mag - n.3/febbraio 2010 Ippocamperm

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TRIMESTRALE numero tre Febbraio 2010 â‚Ź 2,00

Diari di viaggio Sicilia Fotoreportage Anteprime in maschera

Storie di camper Il Girovago tour di Antonello Papagni

Camper in expo Bavaria Arctic A 70 AG Benimar Sport 310

Eco-turismo Verdon, Canyon d’Europa

Camper in test Bavaria Arctic T 71 LP

Accessori in test Rotorampa Webasto Air Top Accessori Fiamma

Inserto Aree di sosta Molise, Basilicata, Campania e Calabria


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