ipcm® n. 51 - Maggio/Giugno 2018

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EDITOR’S LETTER

La qualità oggi è un imperativo per qualsiasi bene di consumo non volatile.

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In una vita di consumo sottoposta alla tirannia del momento (da “Consumo, dunque sono.” di Zygmunt Baumann, 2007), se in alcuni segmenti di mercato si è imposta la filosofia fast (pensiamo al dilagare della fast fashion), ossia il consumo di beni facili e veloci da produrre e altrettanto facili e veloci da sostituire perché economici, omologati e di qualità scadente, in altri il consumatore predilige l’acquisto di beni robusti, con tecnologie sofisticate, superfici durature, curate e dall’elevato appeal estetico, e con un grado di personalizzazione molto elevato. Uno di questi settori è l’automotive. L’industria dell’auto sta attraversando un periodo di boom, soprattutto nei mercati asiatici, e gli OEM stanno realizzando investimenti importanti per offrire vetture – di qualsiasi segmento - con performance superiori. Se le prestazioni di guida e il comfort sono i primi fattori di scelta di un’auto, sappiamo bene che la superficie è il fattore emozionale che la determina. Nei segmenti di mercato medio-alti la preferenza del consumatore è sempre più rivolta verso colori ad effetto, superfici multistrato, cangianti, opache. D’altro canto, la scelta di materiali costruttivi sempre più leggeri come alluminio e fibra di carbonio, in ottica di maggiore efficienza di consumo e minor impatto ambientale dei veicoli, pone nuove sfide ai cicli di rivestimento. Non solo. L’offerta di una sempre maggiore personalizzazione impone l’implementazione di tecnologie di verniciatura che consentano la combinazione di rapidità, efficienza, qualità e flessibilità estrema. L’era dell’Industria 4.0, della digitalizzazione della produzione industriale viene in soccorso a tutte queste esigenze, così come i nuovi traguardi della chimica consentono la formulazione di prodotti di rivestimento sempre più sofisticati e con un impatto ambientale nettamente inferiore al passato. I cicli all’acqua per i basecoat utilizzati nell’industria dell’auto sono ormai una realtà consolidata, così come l’utilizzo di clearcoat bicomponenti mentre si affacciano i primi cicli a bassa temperatura che consentono la verniciatura contemporanea di substrati diversi, ad esempio alluminio e carbonio. Questa edizione di ipcm® contiene un’anteprima tecnologica assoluta: Ferrari, la casa automobilistica italiana di vetture sportive che costituiscono il sogno di qualsiasi automobilista appassionato, è il primo OEM ad aver introdotto un sistema di verniciatura polimerizzabile a bassa temperatura per il trasparente finale. Il progetto, che ha implicato un processo di studio e industrializzazione durato 18 mesi e ha coinvolto vari partner tecnologici, sia per la parte impiantistica sia di prodotto, costituisce una novità assoluta nel mondo della verniciatura automotive e offre una soluzione allo storico problema di verniciare in linea substrati diversi con la medesima qualità finale di finitura.

Alessia Venturi Editor-in-chief Direttore Responsabile

Questo e molto altro si ritrova nel numero di ipcm® che avete fra le mani, che contiene uno speciale dedicato alle tendenze tecnologiche nel settore auto, un’industria che da sempre determina le tendenze colore e guida lo sviluppo di prodotti e tecnologie avanguardistiche che, solo in un secondo momento, giungeranno ad altri settori industriali. Quando l’automotive starà già pensando al prossimo passo.

international PAINT&COATING magazine - MAY/JUNE 2018 - N. 51

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