ipcm® 2012 n. 13

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ICT ICT HIGHLIGHT EDITORIAL

by Paola Giraldo

The industrial cleaning creates value. Only with this simple, but true idea in mind will the industrial cleaning field be able to acquire self-awareness, which is critical in order to bring innovation, efficiency, flexibility and expertise to this production stage. Nowadays , the industrial cleaning process is no longer the ”poor” stage in a production cycle, but a stage that must be planned carefully and held in high esteem as a whole, since it is able to provide a technical cleaning of parts, especially in relation to their intended use. Within the industry, the demand for efficient and effective cleaning systems that can optimise and enhance the quality of the subsequent finishing steps is growing exponentially and manufacturers from all over the world are increasingly focusing on the level of cleanliness of parts. Hand in hand with the idea of technical cleaning, the concept of residual contamination of parts is now spreading. The measurement of this parameter, useful to evaluate the effectiveness of the cleaning cycle in use, has become very important in some countries. In Germany, for instance, there are about 25 suppliers of this service, which is critical to many fields – automotive, medical equipment, electronic components. In the neighbouring countries, there is an average of 1 supplier: this figure demonstrates the lack of awareness of the importance of the industrial cleaning on the part of the operators. These concepts have emerged from the press conference opening the last edition of parts2clean, the most important European event on the industrial cleaning technologies. The nearly 5,000 visitors to this trade fair prove how “hungry” for information and technological update the manufacturing industry is, also due to the demand for ever higher levels of quality of the finished products. IPCM aims to satisfy this hunger for knowledge by starting – with this first issue of 2012 – to constantly deal with the industrial cleaning. We will present innovations, insights, successful applications, trends and demands for change, but above all we will aggregate the industry players to bring out what is new, promote what is well-established and remind the invaluable experience of traditional technology.

Il lavaggio industriale crea valore. Solo partendo da questo assunto – tanto semplice quanto veritiero – il settore del lavaggio industriale potrà acquisire quella consapevolezza di sé che è fondamentale per poter apportare innovazione, efficienza, flessibilità e competenza a questa fase produttiva. Oggi, il processo di lavaggio industriale non è più la fase “povera” all’interno di un ciclo di produzione ma è una fase che va pianificata attentamente, che va tenuta in alta considerazione all’interno del ciclo nella sua globalità poiché è in grado di fornire una pulizia tecnica dei pezzi, soprattutto in relazione alla loro destinazione d’uso. All’interno dell’industria la domanda di sistemi di lavaggio efficienti ed efficaci, in grado di semplificare e favorire la qualità delle fasi di finitura successive è in crescita esponenziale e, in tutto il mondo, le aziende manifatturiere si stanno concentrando sempre di più sul livello di pulizia dei pezzi. Di pari passo con il principio di pulizia tecnica, si va diffondendo il concetto di contaminazione residua dei pezzi, un parametro che valuta l’efficacia del ciclo di lavaggio in uso. La misurazione di questo parametro in alcuni Paesi è molto sentita. La Germania, ad esempio, può contare in tutto il Paese su circa 25 fornitori di questo servizio, fondamentale per numerosi settori industriali quali l’automotive, le apparecchiature medicali, i componenti elettronici. Nei Paesi limitrofi la media è di 1 fornitore: questo dato dice molto sulla scarsa consapevolezza da parte degli operatori della strategicità della fase di lavaggio industriale. Questi concetti sono emersi dalla conferenza stampa di apertura dell’ultima edizione di parts2clean, la più importante manifestazione europea sulle tecnologie di lavaggio e pulizia industriale. I quasi 5.000 visitatori di questa fiera dimostrano quanta “fame” di informazione e aggiornamento tecnologico serpeggi nell’industria manifatturiera che ogni giorno si trova ad affrontare la richiesta di livelli qualitativi sempre più alti del prodotti finito. IPCM si propone di soddisfare questa fame di conoscenza iniziando – con questo primo numero del 2012 – a trattare costantemente la tematiche del lavaggio industriale proponendo innovazioni, approfondimenti, applicazioni di successo, tendenze e istanze di cambiamento, ma soprattutto aggregando gli attori del settore per far emergere il nuovo, promuovere ciò che è consolidato e ricordare l’esperienza insostituibile della tecnologia tradizionale.

Francesco Stucchi Stuccchi Editor

1 JANUARY 2012


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