ipcm® 48 Magazine (Novembre/Dicembre 2017)

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EDITORIAL

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ai come in questa edizione di fine anno di ipcm® si è parlato di pretrattamento e della sua importanza ai fini della produzione di un manufatto verniciato che sia di qualità. Se la preparazione della superficie da verniciare non è perfettamente adeguata alla destinazione finale di un manufatto e al livello di qualità che si vuole ottenere con la verniciatura, non vi è prodotto verniciante che tenga: il film di rivestimento applicato su una superficie scarsamente pulita e attivata perderà colore e brillantezza, sfarinerà e si sfoglierà, cedendo il passo alla corrosione. Non importa che si utilizzi una vernice in polvere o una pittura liquida, anche della miglior categoria: uno scarso pretrattamento implicherà sempre una scarsa qualità finale e una bassa resistenza alla corrosione. È risaputo che negli ultimi anni il livello di qualità richiesto all’interno delle specifiche di verniciatura sia stato in costante aumento: i committenti dei settori architettura e alluminio, ad esempio, non si accontentano più di garanzie quinquennali o decennali, iniziano a richiedere garanzie ventennali di durata del rivestimento e di ritenzione del colore. Non solo. Alcuni di loro arrivano a richiedere un’assicurazione al produttore di vernici, come se fosse l’unico attore coinvolto in un processo che in realtà è corale, poiché funziona come un’orchestra classica, dove ogni strumento ha il proprio ruolo e deve suonare in armonia con gli altri. Il ciclo di pretrattamento, il sistema applicativo, il prodotto verniciante, la curva di polimerizzazione finanche l’operatore di linea sono tutti fattori che devono essere perfettamente calibrati e accordati sulla base della qualità finale richiesta. Recentemente, un produttore di polveri ha condiviso con me questa riflessione: negli anni, le vernici in polvere hanno avuto un’evoluzione qualitativa e tecnologica molto più spinta rispetto ai sistemi applicativi. È molto frequente, nonché più facile, incolpare il prodotto verniciante sia per la scarsa resa sia per la scarsa qualità di verniciatura: eppure vi sono tante aziende che, complici anche gli ultimi anni, non facili dal punto di vista finanziario, pretendono di applicare vernici metallizzate, ad effetto speciale o prodotti Qualicoat Classe 3 con sistemi datati, rigidi, senza possibilità di regolare i parametri di verniciatura. Conta molto anche la professionalità dell’operatore: una corretta formazione, che non sia solo teorica ma che insegni anche a riconoscere le difettosità e a metterle in relazione con i parametri di verniciatura e di pretrattamento, è fondamentale. In questo numero di ipcm®, che contiene lo speciale sulle innovazioni nella finitura di macchine agricole e da cantiere nonché l’inserto speciale sul lavaggio e la preparazione dei pezzi, abbiamo raccolto le esperienze di molti verniciatori che, per rilanciare le proprie attività e migliorare drasticamente la qualità di verniciatura, hanno puntato tutto su automazione, sistemi applicativi orientati all’Industria 4.0 ed efficacia di pretrattamento. Infine, abbiamo pensato di fare un regalo a tutti i nostri lettori: allegata a questa edizione troverete una brochure che raccoglie tutte le principali fiere del settore della verniciatura e dei settori per cui il trattamento delle superfici svolge un ruolo chiave nel processo produttivo. Uno strumento indispensabile di informazione e pianificazione per iniziare al meglio il 2018! Alessia Venturi Editor-in-chief Direttore Responsabile

Augurandovi buona lettura, colgo anche l’occasione per augurarvi Buon Natale da parte di tutta la redazione di ipcm®.

international PAINT&COATING magazine - NOVEMBER/DECEMBER 2017 - N. 48

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