ipcm® n. 34, July/August 2015

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PURPOSE/LIMIT REVIEW OF THE DIRECTIVE 2000/14/EC Revisione Scopo-Limiti della Direttiva 2000/14/CE Marcello Zinno UCIF - Unione Costruttori Impianti di Finitura, Milan, Italy info@ucif.net

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he review process of the Directive 2000/14/EC, relating to the noise emission in the environment by equipment for use outdoors, has officially started. The first step has been the awarding to the Odelia Consortium (Outdoor Equipment Noise Limit Assessment) of a contract for the review of the list of equipment subject to the Directive and the related noise limits. At the last meeting of the Orgalime ‘NOISE’ task force (in which the ANIMA Federation participates), the Odelia consortium presented its current activities and schedule. In particular, it invited the stakeholders’ representatives to share opinions and proposals for amendments, especially taking into account the areas on which the consortium would now like to focus, that is: - Changes in the technology applied, including the quietest products appeared on the market after the entry into force of the Directive (e.g. hybrid engines, new working processes) - Changes in the product types, including the new ones since the entry into force of the Directive - Technical or economic barriers to further changes to the limit values and the introduction of limit values for products currently outside the Directive’s scope - National and sector studies, including round robin tests or market researches.

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Participating in the review process of the Directive 2000/14/EC since this initial phase and bringing the views of the different sectors involved is essential. The contribution of the companies employing machines and equipment for use outdoors can be crucial for the development of the Directive and their practical experience may be useful for future studies. The UCIF Association and the ANIMA Federation are available to convey any specific requirement so that the new Directive meets the industry’s everyday needs as much as possible. The Odelia consortium plans to present a final report analysis already by the end of this year, so as to speed up the Directive review process. ‹

Partecipare sin da questa fase iniziale al processo di revisione della Direttiva 2000/14/CE, portando il punto di vista dei diversi settori coinvolti, è quanto mai fondamentale. Il contributo delle aziende che usano macchine e attrezzature destinate a funzionare all’aperto può essere fondamentale per lo sviluppo della direttiva e l’esperienza di casi pratici può fungere da contributo per futuri studi. L’Associazione UCIF e la Federazione ANIMA sono a disposizione per veicolare esigenze e specificità in modo che la nuova direttiva sia il più rispondente possibile alle esigenze dei settori e della quotidianità industriale. Il consorzio Odelia conta di presentare un report finale di analisi già per la fine di questo anno in modo da accelerare i lavori di revisione della direttiva. ‹

N. 34 - JULY/AUGUST 2015 - international PAINT&COATING magazine

ufficialmente avviato il processo di revisione della Direttiva 2000/14/CE relativa all’emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all’aperto. Il primo passo della procedura di revisione è stato l’assegnazione al Consorzio Odelia (Outdoor Equipment Noise Limit Assessment) dello studio per la revisione dell’elenco delle attrezzature soggette alla Direttiva e dei relativi limiti di emissione acustica. In occasione dell’ultima riunione della Task Force ‘NOISE’ di Orgalime (alla quale la Federazione ANIMA aderisce), il Consorzio Odelia ha presentato le attività in corso e la relativa programmazione; in particolare, ha invitato i rappresentanti degli stakeholder a condividere, per il tramite di Orgalime, opinioni e proposte di modifica tenendo in considerazione, in particolare, che le aree che in questo momento il Consorzio Odelia vorrebbe indagare sono: - i cambiamenti nella tecnologia applicata, compresi i prodotti più silenziosi, che sono apparsi sul mercato dall’entrata in vigore della Direttiva (ad esempio i motori ibridi, nuovi processi di lavoro); - i cambiamenti nelle tipologie di prodotto o le nuove tipologie di prodotto dall’entrata in vigore della Direttiva; - gli ostacoli tecnici o economici per ulteriori modifiche ai valori limite o l’introduzione di valori limite per prodotti attualmente al di fuori dello scopo; - la presenza di studi nazionali o di settore, tra cui round-robin test o ricerche di mercato.


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