ipcm® 2010 n. 6

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EDITORIAL

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he crisis has been overcome. This has been the feeling shared on different levels in the world industry during these last few months of 2010. Since last September, a couple of internationally significant exhibitions, addressed to different industrial sectors, have taken place – all sharing some signals of the consolidation of the economy and production recovery, together with growth expectations. The aluminium industry, which gathered at the end of October in the international exhibition Aluminium 2010 in Essen, has finally left the crisis behind: after the sudden fall of the last year, the first six months of 2010 were marked by an exciting +30%. At the beginning of November, during the K 2010 in Düsseldorf, an important triennial trade fair for the rubber and plastic industries, a substantial boost to the growth was recorded, together with the strong will of the over 220,000 visitors to invest again in equipment and technology. In the first days of October the BI-MU 2010, in Milan, has spotlighted the mechanics sector, with a trend which mirrors exactly the current economic moment, that is, with a good turnout, but also with a word of caution about the actual investment capacity for 2011. On the occasion of the BI-MU, the research office ANIMA (the Italian mechanics industry national associations federation), in cooperation with SDA Bocconi, has carried out a financial-economic analysis of the finishing equipment manufactures sector for 2006-2009. This study has pointed out some significant aspects of the evolution of the financial-economic management of the companies working in this field. While in 2009 they had experienced a clear worsening of all the main income and efficiency indicators, the capitalisation and the financial soundness of the companies have been improving during these last four years – a highly significant trend, if we take into consideration the “alarming” initial conditions of 2006. Also the liquidity indicators denote a gradual and constant improvement for the whole field. IPCM ends this first year of existence laying stress again on the equipment innovations which, combined with highly technological finishing products, guarantee the reduction of the environmental impact, the energy and processes efficiency and savings of the raw materials costs. Excellent reasons to start to invest again. Editor-in-chief Direttore Responsabile

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a crisi è superata. Questo è il sentore che accomuna a più livelli l’industria internazionale in questi ultimi mesi del 2010. Dallo scorso settembre ad oggi si sono svolte alcune manifestazioni fieristiche di rilevanza mondiale in comparti industriali diversi, accomunate da segnali di consolidamento della ripresa economica e produttiva, unitamente ad aspettative di crescita. L’industria dell’alluminio, riunitasi a fine ottobre presso la fiera internazionale Aluminium 2010 a Essen, ha finalmente lasciato la crisi dietro a sé: il settore, dopo il declino brusco dello scorso anno, ha segnato un esaltante +30% nei primi sei mesi del 2010. I primi di novembre il K 2010 di Düsseldorf, manifestazione triennale di riferimento per il settore della gomma e della plastica, si è chiuso segnando forti impulsi di crescita e registrando, fra gli oltre 220.000 visitatori una grande voglia di tornare ad investire in impianti e tecnologia. BI-MU 2010 a Milano i primi di ottobre ha invece acceso i riflettori sul comparto della meccanica, con un andamento che riflette esattamente il momento economico attuale, ossia con un’affluenza di pubblico positiva ma anche con qualche cautela sulla reale capacità di investimento per il 2011. Nell’ambito della BI-MU, l’ufficio studi ANIMA (Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine) in collaborazione con SDA Bocconi, ha condotto un’analisi economico finanziaria del comparto costruttori impianti di finitura nel quadriennio 2006-2009. Dallo studio sono emersi degli aspetti rilevanti dell’evoluzione della gestione economico-finanziaria delle imprese del settore. Se nel 2009 le imprese hanno sperimentato un marcato peggioramento di tutti i principali indicatori di redditività ed efficienza della gestione, la patrimonializzazione e la solidità patrimoniale delle aziende del comparto rappresentano invece due indici positivi e in netto miglioramento nel quadriennio, una tendenza particolarmente significativa se si considerano le condizioni “preoccupanti” di partenza del 2006. Anche gli indicatori di liquidità indicano un progressivo e costante miglioramento per il settore nel suo complesso. IPCM chiude questo primo anno di vita ponendo l’accento ancora una volta sulle innovazioni impiantistiche che, in combinazione con prodotti di finitura altamente tecnologici, garantiscono riduzione dell’impatto ambientale, efficienza energetica ed operativa, risparmio sui costi delle materie prime. Tutti ottimi motivi per tornare ad investire.

international PAINT&COATING magazine - November/novembre 2010 - N. 6

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