ipcm® 2010 n. 5

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by Paola Giraldo

CLOSED CIRCUIT CLEANING PLANTS USING SOLVENTS Impianti di lavaggio a solvente a circuito chiuso

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he industrialisation of the XXI century requires a major amount of automation in production processes. In this contest industrial cleaning fits in well, as it is almost considered an irreplaceable phase of the production process. The cleaning process, beside removing contaminants from the pieces, improves its performance, life time and quality. Our plants uses solvents of different kind that, even if they are considered dangerous, can be used safely and with a low environmental impact. We have developed technologies that are able to solve pretty well complex pollution issues, but in industry are still surviving old plants which are polluting and register very high solvent consumption if compared to new ones. An open-work tank has an average emission of chlorinated solvent of 5 kg/hour per m 2 of surface, while a closed circuit plant falls within the limit of 1 gr/cycle. Our plants work with a closed circuit system and solvents left in the cleaning chamber at the end of the drying process (vacuum or atmospheric pressure) are cut down further with an active carbon recovery system which holds solvent particles until reaching the parameters set in each Country. When the active carbon is saturated, the computer starts automatically its regeneration. Our plants can work continuously 24/7 on 3 work-shifts. Our range of products includes both custom-made special applications and standard equipments and services like ultrasounds, robotized systems with solvent jets that can be focused and adjusted, sludge disposal, handling of pieces, interface between automatic loading and unloading, remote assistance via modem. Globalization forces companies which enter the market to interpret the priorities of the market itself, and induce them to follow flexible strategies: here is how a cleaning plant is designed, with the assumption that it would be possible to maximize its performance following the evolution of the product for the treatment of which the plant had been designed. This approach aims to guaranteeing performance and reliability over time with small investments. For further information www.firbimatic.it

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’ industrializzazione del 21esimo secolo richiede una maggiore automazione nei processi produttivi ed in questo contesto si inserisce a pieno titolo il lavaggio industriale, ormai considerato una fase insostituibile del ciclo produttivo in quanto, oltre ad eliminare il contaminante dal pezzo trattato, ne migliora le prestazioni, la durata e la qualità. I nostri impianti utilizzano solventi di vario tipo che, seppur considerati pericolosi, possono essere utilizzati in assoluta sicurezza e con un trascurabile impatto ambientale. Abbiamo sviluppato tecnologie in grado di risolvere egregiamente complessi aspetti di inquinamento, ma nell’industria esistono impianti obsoleti che inquinano e hanno consumi di solvente elevatissimi se parametrati a quelli attuali. Una vasca a cielo aperto ha un’emissione media di solvente clorurato pari a 5 kg/ora per m2 di superficie, mentre un impianto a circuito chiuso rientra nei limiti di 1 gr/ciclo. I nostri impianti lavorano in circuito chiuso ed i residui di solvente che restano nella camera di lavaggio alla fine del processo di asciugatura (con vuoto o a pressione atmosferica) vengono ulteriormente abbattuti con un sistema di recupero ai carboni attivi che trattiene le particelle di solvente fino a raggiungere i parametri imposti nei vari Paesi. Quando il carbone è saturo, si procede alla rigenerazione, una fase gestita automaticamente dal computer. I nostri impianti sono in grado di operare in continuo su 3 turni in 24 ore. La nostra gamma comprende sia applicazioni speciali a richiesta del cliente sia apparecchiature e servizi standard quali ultrasuoni, sistemi robotizzati a getti di solvente mirati e orientabili, smaltimento dei fanghi, movimentazione dei pezzi, interfaccia con carichi e scarichi automatici, la tele assistenza via modem. La globalizzazione costringe le aziende che si propongono ai mercati di interpretare le priorità dei mercati stessi, e le induce a seguire delle strategie che devono essere assolutamente flessibili: è così che l’impianto di lavaggio viene progettato, con il presupposto di massimizzare le sue prestazioni compatibilmente alla progressiva evoluzione del prodotto per il quale ne è richiesto l’impiego per garantire rendimento ed affidabilità da raggiungere secondo piani di sviluppo e soprattutto costi di investimento limitati. Per maggiori informazioni www.firbimatic.it

international PAINT&COATING magazine - SEPTEMBER/settembre 2010 - N. 5

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