DOSSIER PRELIMINARE DI PIANO PLURIENNALE ECONOMICO SOCIALE DEL SISTEMA DELLE AREE PROTETTE DELLA FASCIA FLUVIALE DEL PO TRATTO TORINESE E DELLA COLLINA TORINESE Coordinamento generale ed amministrativo Ippolito Ostellino Comitato di coordinamento del Piano Giuseppe Catizone, Presidente Assemblea dei Sindaci del Parco del Po Torinese. Franco Lomater, Vicepresidente Assemblea dei Sindaci del Parco del Po Torinese Andrea Biglia, Presidente Comunità del Parco delle Aree Protette della Collina Torinese Piergiorgio Bevione, Presidente Parco del Po Torinese Fabrizio Bertolino, Presidente Aree protette della Collina Torinese Graziano Delmastro, Direttore Aree protette della Collina Torinese Ippolito Ostellino, Direttore Parco del Po Torinese Gruppo di ricerca Aspetti territoriali e urbanistici Attilia Peano e Grazia Brunetta (coordinamento) con la collaborazione di Ombretta Caldarice, Stefania M. Guarini, Luigi La Riccia Dipartimento Interateneo Territorio – Politecnico e Università di Torino Aspetti sociologici Monica Gilli* Dipartimento di Ricerca Sociale – Università del Piemonte Orientale (*Ad oggi afferisce al Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Milano “Bicocca”, *Questo lavoro è stato finanziato grazie all’Assegno di ricerca “Dote ricercatori”. FSE, Regione Lombardia) Aspetti Socioeconomici Franco Prizzon, Manuela Rebaudengo, Giuseppina Taccone, Dipartimento di Ingegneria dei Sistemi Edilizi e Territoriali – Politecnico di Torino
IL DOSSIER PRELIMINARE PER IL PIANO ECONOMICO SOCIALE La necessità di redigere un Piano Economico Sociale, oltre che ad un adempimento normativo, risponde soprattutto ad un obiettivo di integrazione tra sviluppo locale e tutela ambientale. Spesso, infatti, le comunità locali avvertono l’azione di salvaguardia del territorio come un vincolo che, interferendo con parte delle attività con ricaduta socio-economica, non genererebbe ricadute territoriali positive, nemmeno alla scala locale. La collaborazione realizzata per la redazione del Piano Socio Economico stretta tra l’Ente Parco Fluviale del Po torinese e l’Ente Parco Naturale della Collina Torinese intende attuare quella finalità stabilita dalle leggi istitutive di equilibrio tra tutela e sviluppo, per mostrare che l’Ente gestore delle aree protette è in grado di
programmare interventi strategici non esclusivamente ambientali, ma anche di valorizzazione delle risorse ai fini di sviluppo economico, verificandone l’attua-bilità sia in termini tecnici, sia finanziari. In particolare, si è inteso dare attuazione ad un insieme di indagini disciplinari in ambito sociologico, socio-economico, e ambientale e paesistico, per arrivare all’elaborazione del Dossier preliminare che, a partire dalla ricca documentazione esistente, mette a sistema le risorse materiali e immateriali dei territori dei due parchi, segnalandone le azioni di valorizzazione e riqualificazione urbanistica, ambientale e paesistica da usare per dare operatività agli scenari di sviluppo condivisi dai due soggetti gestori e dai comuni di riferimento.
I TERRITORI PO DEI LAGHI - PO DELLA COLLINA PO DEI RE - LA COLLINA Le analisi si riferiscono a unità territoriali caratterizzanti gli ambiti significativi del Piano, che trovano riferimento nei seguenti territori: il Po dei Laghi, cioè l’area a sud della città di Torino compresa tra Racconigi e Moncalieri; il Po dei Re, cioè il tratto metropolitano della fascia fluviale; il Po delle Colline, cioè l’area a ovest della città di Torino compresa tra Chivasso e Crescentino; la Collina Torinese, cioè l’area compresa tra la Città di Torino e il Comune di Chieri.
STRATEGIE PER I TERRITORI I QUATTRO TEMI Sviluppo delle attività agricola e loro inserimento all’interno di un sistema di marchio integrato, individuazione di prodotti tipici, filiere, etc., quali attività fondamentali per il miglioramento dell’assetto paesaggistico ed ambientale generale delle aree e come aspetti di presidio sul territori volto a garantire adeguati standard di manutenzione ed anche di sicurezza. Tutela e valorizzazione delle emergenze e dei sistemi storicoculturali, attraverso azioni di salvaguardia, di diffusione della conoscenza e di promozione per il corretto collocamento della straordinaria rete dei beni storici presenti in entrambi i territori collinari e fluviali, anche in stretta correlazione con elementi di carattere culturale afferenti al tema dei parchi letterari ed alle locali attività di recupero di tradizioni e storia. Fruizione dei territori sia in termini naturalistici (ad esempio con la realizzazione di sentieri pedonali e ciclabili, di accessi puntuali alle aree a parco, di capanni e punti di osservazione naturalistica) sia in termini turistici, attraverso l’attivazione di nuovi percorsi di navigazione e di rinaturazione dei laghi di cava. Un insieme di azioni volte ad interpretare l’organizz-zione della fruizione come strumento per la tutela, come risposta organizzativa all’aumento della efficienza della tutela e della salvaguardia dei valori ecologici che devono rimanere inalterati ed anzi trovare forme di sostegno all’incremento del loro stato di equilibrio; Valorizzazione ambientale, naturalistica e paesaggistica con particolare riferimento alle attività compatibili localizzate nelle aree protette e ad eventuali elementi di criticità da contestualizzare relativamente alla pianificazione strategica di area ed al nuovo Piano paesaggistico regionale.
Gli ambiti significativi configurano i contenitori delle diverse progettualità alla scala locale ma, allo stesso tempo, costituiscono sistema organizzato con i riferimenti fiume e colline. Per progettualità devono intendersi tutte le progettualità materiali ed immateriali volte a porre in essere sia le azioni di indirizzo delle attività presenti sul territorio da riorientare, sia quelle da incentivare e da attivarsi ex novo. Per ciascun ambito sono state scelte alcune realtà locali particolarmente significative e differenti per caratteristiche paesaggistiche e socio-economiche. Tali aree sono divenute oggetto di indagine per il Dossier preliminare. Si riportano di seguito i 7 comuni hot spot, rappresentativi dei quattro ambiti territoriali del Piano: Carignano (Po dei Laghi); Rivalta di Torino e San Mauro Torinese (Po dei Re); Chivasso e Verrua Savoia (Po delle Colline); Pino Torinese e Castagneto Po (Collina Torinese).
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