N1 - Investomagazine

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[INVESTOART] di Massimiliano Sciullo

Il

Mercato dell’arte

bene rifugio al tempo della crisi economica

Negli ultimi cinque anni il rendimento medio annuale di un’opera d’arte è stato dell’ 1.1% mentre chi ha scelto di investire nella borsa valori ha dovuto subire una perdita del 6.3%

L’

investimento “sicuro”, in questo momento, se ne infischia dello spread, snobba i tassi delle borse e vola più in alto anche delle contrattazioni sull’oro, sul petrolio e su altri beni. Il vero “bene rifugio” in tempi di crisi economico finanziaria-internazionale si gode il panorama dall’interno della sua cornice. O dall’alto del suo piedistallo. Insomma, è il mercato dell’arte. Una realtà in cui impegnare dei soldi, negli ultimi anni, ha dato risultati positivi, soprattutto se confrontati con altre possibilità di impiego dei propri risparmi. E che vede nel Piemonte una delle tre regioni italiane con il peso specifico più importante dal punto di vista delle transazioni. Ma andiamo con ordine: per capire come mai è un asset inatteso come quello dell’arte e della cultura a svettare sugli altri più “tradizionali”, bisogna partire da alcuni dati. Il primo è – per così dire – risaputo. Ovvero che nel nostro Paese trova cittadinanza il 70% (avete letto bene, il settanta per cento) delle opere d’arte presenti al mondo. In pratica siamo una specie di patrimonio artistico naturale, circondato da tre mari e separato dal resto del mondo dalla catena delle Alpi. Una posizione dominante che si è se-

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At the moment the “sure” investment is the art market, it doesn’t care of spread, doesn’t care of Stock Exchange rates, ans flies higher then gold market, then petrol market and other markets. It’s the only sure investment in such a period of international economical and financial crisis. It’s a reality, in which, investing money in the last few years, have given positive results, especially if compared to the other risky opportunity to invest spared money. Piedmont is one of the three Italian regions, where the majority of the transactions in the field of art happened. But let start from the beginning, in order to understand why an asset like that of art and the culture is the top asset, above the other traditional ones, it’s useful to analyse some points. First of all, as everybody knows, 70% (yes, seventy per cent!), of the artistic goods of the world are i Italy, it means that we are a sort of natural artistic patrimony, surrounded by three seas an separated from the rest of the world by the Alps. Our dominant position settled itself rind the centuries and there’s no antitrust law able to spoil it. And it’s not all, if on one hand such a richness of resources represents an important base for the tourism sector, on the other hand also savers and art lovers pay a great atten-


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