IT - Myeloma Today - Volume 25 Numero 1 - Invierno 2025

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Festeggiamo i nostri 35 anni di sfida dei limiti, ridefinendo le possibilità

Una pubblicazione dell’International Myeloma Foundation

Celebrating 35 Years:

Defying Boundaries, Redefining Possibilities

Cosa devono sapere i pazienti

Dati di ricerca entusiasmanti riportati sull’intero spettro del mieloma al 66° Congresso ed Esposizione

Annuale della American Society of Hematology

In rappresentanza dell’IMF ha partecipato al 66° Congresso ed Esposizione Annuale della American Society of Hematology un nutrito gruppo di membri dell’International Myeloma Working Group, della Black Swan Research Initiative® e del Comitato consultivo scientifico dell’IMF, nonché pazienti con mieloma, partner di cura e sostenitori

#WHEREISDRJOEIl congresso annuale ASH entusiasmanti per i pazie nti

Dati di ricerca promettenti riportati in

Dr. Joseph Mikhael

Direttore Medico IMF

Quasi 30.000 persone si sono riunite lo scorso dicembre per conoscere i progressi in tutti i campi dell’ematologia in occasione del congresso annuale organizzato dell’American Society of Hematology (ASH) nella soleggiata San Diego, in California. Tra gli 8.500 abstract presentati al meeting, quasi 1.200 riguardavano il mieloma multiplo! Molti di tali abstract sembrano essere molto promettenti per i pazienti affetti da mieloma e i loro partner di cura. Di seguito vengono riportati i punti salienti che vorrei condividere con voi.

Mieloma multiplo smoldering

L’abstract sul mieloma presentato al congresso ASH che probabilmente ha suscitato il maggiore interesse è stato quello sullo studio clinico AQUILA di fase III che ha affrontato la questione dell’opportunità, o meno, di trattare il mieloma multiplo indolente ad alto rischio (HR-SMM). Questo studio ha confrontato l’uso di Darzalex® (daratumumab) come singolo agente per 3 anni rispetto al monitoraggio attivo (solo osservazione).

Risultati impressionanti hanno dimostrato che, dopo 24 mesi, il 79,9% dei pazienti nel braccio Darzalex non mostrava ancora progressione al mieloma attivo, rispetto al 63,3% del braccio di osservazione. A 5 anni, il 63,1% dei pazienti nel braccio Darzalex

continuava a non mostrare progressione, rispetto al 40,8% del braccio di osservazione.

Anche la sopravvivenza complessiva (OS) registrava un vantaggio a 5 anni, con il 93% dei pazienti nel braccio Darzalex ancora in vita, rispetto all’86,9% nel braccio di osservazione. Tale approccio offre un’alternativa ai pazienti con HR-SMM che potrebbero prendere in considerazione l’osservazione rispetto alla terapia completa. In alcuni pazienti, potrebbe persino essere possibile ritardare la terapia, tanto da non doverne avere mai bisogno.

Altri approcci terapeutici per il mieloma HR-SMM sono in fase di studio. Terapie più intensive, come la terapia a base di cellule T (CAR) esprimenti il recettore chimerico per l’antigene e la terapia di combinazione con più di un farmaco, stanno dando risultati promettenti.

Terapia di prima linea

Con la recente approvazione da parte della FDA statunitense di terapie “quadruple” (a 4 farmaci) per il mieloma multiplo di nuova diagnosi (NDMM), questo approccio sta diventando lo standard di cura (SOC) per la stragrande maggioranza dei pazienti. Diversi abstract presentati al congresso hanno convalidato tale approccio, tra cui lo studio clinico GMMG-HD7 di Sarclisa® (isatuximab) + Velcade® (bortezomib) + Revlimid® (lenalidomide) + desametasone (Isa-VRd) rispetto alla “tripla” (3 farmaci) con VRd.

2024 presenta novità

pazie nti

affetti da mieloma!

tutto

lo spettro della malattia

In questo studio, la maggior parte dei pazienti ha raggiunto la negatività alla malattia minima residua (MRD) con la terapia quadrupla più trapianto e meno della metà ha raggiunto la negatività alla MRD con il regime VRd senza Sarclisa. La video intervista dell’IMF con il Dr. Hartmut Goldschmidt, sperimentatore principale dello studio GMMG-HD7, è disponibile su myeloma.org/imf-videos cliccando sulla scheda “ASH”. Se state leggendo questo articolo in formato digitale, potete accedere al video cliccando direttamente QUI.

Continueremo senza dubbio a vedere un sempre maggiore utilizzo di terapie quadruple nei pazienti con NDMM. Tuttavia, vi è anche da dire che uno studio francese ha dimostrato la fattibilità dell’avvio della terarpia tripla Darzalex + Revlimid + desametasone (DRd), che può essere somministrata con soli 2 mesi di desametasone.

Quindi a volte è meglio di più, altre volte è meglio di meno! Come si fa a decidere? Possiamo concludere che è importante che più meccanismi d’azione (MOA) agiscano insieme contro il mieloma, ma anche che è possibile ridurre gradualmente il dosaggio, soprattutto con lo steroide desametasone. Ne parliamo in una sezione dedicata successivamente!

Terapia di mantenimento

La somministrazione di Revlimid come terapia di mantenimento dopo il trapianto è lo standard di cura da oltre un decennio. Molti sono gli studi che hanno provato ad aggiungere altre opzioni per la terapia di mantenimento, come la combinazione di Darzalex +

Revlimid (D-R) nello studio clinico AURIGA o nuovi farmaci come Tecvayli® (teclistamab-cqyv) nello studio clinico Majestec-4/ EMN30.

Questo porterà inevitabilmente a regimi più intensi, con la somministrazione di terapie doppie dopo il trapianto anziché il solo Revlimid. Tuttavia, potrebbe anche aprire la porta all’interruzione della terapia di mantenimento, poiché stanno emergendo evidenze che supportano tale scenario in sicurezza quando il paziente raggiunge in modo sostenuto la negatività alla MRD, soprattutto in mancanza di malattia ad alto rischio. Sono necessarie ulteriori ricerche; ritengo che ciò comporterà approcci di mantenimento iniziali più intensi, ma più brevi, che consentano ai pazienti di sospendere interamente la terapia per periodi di tempo più lunghi.

Recidiva precoce

Il numero di studi clinici condotti di recente su pazienti con solo 1-3 linee di terapie precedenti è impressionante. Abbiamo scoperto che gli approcci basati sulla combinazione di terapie triple hanno fornito i risultati migliori. Il congresso ASH ha ospitato numerosi aggiornamenti sui principali studi clinici riguardanti le ricadute precoci.

Il belantamab mafodotin è un farmaco che è stato prima inizialmente approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense e poi ritirato dal mercato. Ora gli aggiornamenti di due fondamentali studi clinici porteranno (continua nella pagina seguente)

(pagina a sinistra)

1. Dr. S. Vincent Rajkumar (USA)

2. Dr. Rahul Banerjee (USA)

3. Dr. Andrzej Jakubowiak (USA)

4. Dr.ssa Ciara Freeman (USA)

5. Dr. Salomon Manier (Francia)

6. Dr.ssa Vania Hungria (Brasile)

7. Dr. Nikhil Munshi (USA), Dr. Elias Mai (Germania) e Dr. Philippe Moreau (Francia)

(pagina a destra)

8. Dr. Michael O’Dwyer (Irlanda)

9. Dr. Shaji Kumar (USA)

10. Dr. Sagar Lonial (USA)

11. Dr. Evangelos Terpos (Grecia)

12. Dr. Morie Gertz (USA)

Scienza e clinica

#WHEREISDRJOE – CONTINUA DALLA PAG. PRECEDENTE

quasi sicuramente alla reintroduzione di questa terapia per il mieloma diretta contro il BCMA. Gli studi clinici DREAMM-7 e DREAMM-8 confermano la risposta, la sopravvivenza libera da progressione (PFS), la OS e la qualità di vita (QOL) con l’uso di questo agente.

Inoltre, in molti contesti in cui la terapia con cellule CAR-T potrebbe non essere disponibile, questa rappresenta un’opzione terapeutica molto interessante. Questo approccio offrirà maggiori opzioni ai pazienti, tra cui la somministrazione di belantamab in modo più sicuro e meno frequente, con meno sintomi oculari. Abbiamo anche avuto aggiornamenti sull’uso anticipato della terapia con cellule CAR-T che dimostra un vantaggio in termini di OS rispetto alle terapie triple.

La video intervista dell’IMF con la ricercatrice principale, Dr.ssa Vania Hungria, che ha riferito degli aggiornamenti su efficacia e sopravvivenza nello studio DREAMM-7 di fase III è disponibile su myeloma.org/imf-videos cliccando sulla scheda “ASH”. Se state leggendo questo articolo in formato digitale, potete accedere al video cliccando direttamente QUI

Recidiva tardiva

La terapia con cellule CAR-T e i trattamenti con anticorpi bispecifici hanno davvero cambiato radicalmente il modo in cui ci approcciamo ai pazienti con più di una recidiva. È entusiasmante vedere una nuova ondata di immunoterapie nel mieloma, tra cui un nuovo prodotto con cellule CAR-T chiamato anitocabtagene autoleucel (anito-cel) con risultati preliminari presentati dallo studio clinico IMMagine-1 che mostrano un tasso di risposta superiore al 90% e apparentemente minori effetti collaterali neurologici.

Altri approcci includono l’uso di anticorpi bispecifici in combinazione, l’impiego di nuovi target sulla cellula del mieloma sia per CAR-T che per bispecifici (per es., cevostamab), la somministrazione di bispecifici con minore frequenza (per es., etentamig) e l’introduzione di nuovi farmaci nella classe di farmaci CELMoD.

Questo significa maggiori opzioni per i pazienti, soprattutto per quelli sottoposti a terapie con cellule CAR-T o bispecifici, per i quali le opzioni al momento sono piuttosto limitate.

Qualità di vita

Con l’allungamento della durata di vita goduta dalla maggior parte dei pazienti affetti da mieloma, è fondamentale trovare approcci che ne migliorino anche la qualità di vita. Molti studi hanno fatto proprio questo! È meraviglioso vedere che si fa tanta ricerca per migliorare la vita dei pazienti affetti da mieloma. A seguire vogliamo sottolineare solo qualche aspetto:

 Un’analisi secondaria di BMT CTN 0702 ha valutato se i pazienti con mieloma abbiano davvero bisogno di ripetere così tanti esami delle urine, scoprendo che i soli esami del sangue potrebbero effettivamente essere sufficienti. La video intervista dell’IMF con lo sperimentatore principale, Dr. Rahul Banerjee, è disponibile su myeloma.org/imfvideos cliccando sulla scheda “ASH”. Se state leggendo questo articolo in formato digitale, potete accedere al video cliccando direttamente QUI.

 Lo studio “Lovesick” ha valutato l’impatto del trapianto sulle coppie che affrontano il processo di cura per il mieloma, concludendo che il ruolo di supporto dei partner di cura e la salute percepita della relazione di coppia hanno un impatto sul recupero post-trapianto.

 Lo studio “Nutrivention” ha esaminato la possibilità di un intervento dietetico per rallentare la progressione dalla gammopatia monoclonale di significato incerto (MGUS) e dal mieloma multiplo indolente (SMM) al mieloma attivo. La video intervista dell’IMF con lo sperimentatore principale, Dr. Urvi Shah, è disponibile su myeloma.org/imf-videos cliccando sulla scheda “ASH”. Se state leggendo questo articolo in formato digitale, potete accedere al video cliccando direttamente QUI

 Infine, altri studi sono stati condotti per valutare i benefici di una somministrazione ridotta di desametasone. Ho affrontato questo argomento in modo più approfondito in

un recente editoriale sulla rivista Blood intitolato “Down with Dex!” Le strategie di riduzione del desametasone possono ridurre la tossicità indotta dagli steroidi e contribuire a migliorare la qualità di vita. Sebbene sia necessario giungere a una definizione ancora più precisa dell’esatto dosaggio e del ruolo del desametasone nel trattamento del mieloma, questo studio suggerisce che è possibile ridurre ulteriormente il desametasone e la sua tossicità.

IMWG, BSRI e SAB dell’IMF

Il congresso ASH 2024 è stata anche un’occasione preziosa per riunire i membri delle due principali entità di ricerca dell’IMF, l’International Myeloma Working Group (IMWG) e la Black Swan Research Initiative® (BSRI®).

La missione dell’IMWG è quella di condurre ricerche collaborative di base, cliniche e traslazionali tese a migliorare gli esiti nei pazienti con mieloma e di fornire linee guida di consenso scientificamente convalidate alla comunità internazionale del mieloma. L’IMWG raccoglie oltre 350 esperti di mieloma provenienti da tutto il mondo.

Riunire i membri dell’IMWG per discutere di tutti gli aspetti del mieloma è un evento straordinario e la colazione annuale dell’IMWG che si tiene in occasione dei congressi ASH è sempre molto frequentata, nonostante l’orario mattutino prima del meeting. Si tratta di un’opportunità per sfruttare al massimo la saggezza collettiva di questo gruppo dedicato nell’intento di far progredire la ricerca per i nostri pazienti.

La BSRI è un’iniziativa nata da una riunione di brainstorming durante il vertice IMWG di Amsterdam nel 2012. In risposta alla domanda, “Come possiamo curare il mieloma?”, un gruppo di ricercatori decise di concentrare la propria ambiziosa ricerca sulla ricerca di una cura e sulla prevenzione del mieloma in primo luogo. Il team BSRI si riunisce in occasione dei congressi ASH per condividere le novità entusiasmanti dei dati dei “CURE Trials” dell’IMF e concordare i passi successivi.

Il Comitato Consultivo Scientifico (SAB) dell’IMF è un team di esperti del mieloma di fama mondiale. L’IMF si avvale delle

1.

2. Dr. Mario Boccadoro

3. Dr. Thomas Martin (USA)

4. Dr. Rafat Abonour (USA) e Dr. Joseph Mikhael (USA)

5. Yelak Biru (USA)

6. Dr. Sæmundur Rögnvaldsson (Islanda)

7. Dr. Bruno Paiva (Spagna)

8. Dr. Philippe Moreau (Francia)

9. Dr. Hang Quach (Australia)

10. Dr. Andrew Spencer (Australia)

conoscenze e dell’esperienza collettiva del SAB per identificare nuove aree di ricerca, collaborare a iniziative di ricerca internazionali e rafforzare il rigore scientifico dei progetti in corso.

Al congresso ASH 2024, numerosi sono stati gli abstract presentati dai membri dell’IMWG e del BSRI dell’IMF, nonché i seguenti abstract di membri del nostro SAB. Ecco un esempio del lavoro del SAB presentato all’ASH:

1. Lo studio AQUILA descritto in precedenza in questo articolo (di cui è coautore il Dr. S. Vincent Rajkumar).

2. Lo studio DREAMM-7 descritto in precedenza in questo articolo (coautrice la Dr.ssa Vania Hungria).

3. Lo studio di ottimizzazione DREAMM-9 per la valutazione del belantamab mafodotin in combinazione con VRd in pazienti affetti da mieloma di nuova diagnosi non idonei al trapianto autologo di cellule staminali (coautore il Dr. Saad Z. Usmani).

4. Lo studio del gruppo spagnolo GEM sull’impatto di Darzalex® (daratumumab) sulla terapia di induzione e/o consolidamento in pazienti con mieloma di nuova diagnosi “fit” di età compresa tra 65 e 80 anni che non sono candidati al trapianto (coautrice la Dr.ssa María-Victoria Mateos).

5. Risultati di un registro globale dell’IMWG sulle tossicità neurologiche ritardate dopo la terapia con cellule CAR-T nel mieloma (coautore il Dr. Thomas Martin).

6. Comitato per l’immunoterapia dell’IMWG, follow-up a lungo termine nel mondo reale della terapia Tecvayli® (teclistamab) per il mieloma multiplo recidivante/refrattario (coautori il Dr. Saad Z. Usmani e il Dr. Thomas Martin).

7. Lo studio sul database di immunoterapia dell’IMF per comprendere meglio gli esiti negli anziani di età ≥ 70 anni, inclusi i pazienti fragili trattati nel mondo reale con teclistamab (coautore il Dr. Thomas Martin).

8. Uno studio prospettico internazionale che esamina le discrepanze nelle prospettive degli operatori sanitari e dei pazienti con mieloma recidivato e/o refrattario sulle nuove terapie in diversi contesti clinici (coautore: Yelak Biru).

9. Lo studio Frontiers in Myeloma sulle barriere alla partecipazione agli studi clinici nel mieloma (coautore: Yelak Biru).

10. Risultati principali di un’iniziativa di miglioramento della qualità basata sulla promozione dell’assistenza incentrata sul paziente per superare le disparità sanitarie nel mieloma multiplo (coautore il Dr. Joseph Mikhael).

Visitare hematology.org per maggiori informazioni su questi e altri abstract di ASH 2024. Congressi come ASH stimolano e motivano i medici e gli scienziati che si occupano di mieloma ad accelerare la ricerca di una cura e a creare un mondo in cui ogni paziente affetto da mieloma possa vivere al meglio, senza venire oppresso dalla malattia. MT

Dr.ssa María-Victoria Mateos (Spagna)
(Italia)

Celebrating 35 Years: Defying Boundaries, Redefining Possibilities

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Festeggiamo insieme il nostro 35° anniversario!

Festeggiamo i nostri 35 anni insieme di sfida dei limiti, ridefinendo le possibilità

Celebrating 35 Years: Defying Boundaries, Redefining Possibilities

Il 2025 segna un traguardo importante per l’International Myeloma Foundation. Il vostro incrollabile supporto e la vostra resilienza hanno reso possibili questi 35 anni. Insieme, abbiamo sostenuto pazienti e partner di cura, formato professionisti sanitari e finanziato l’innovazione nella ricerca sul mieloma. Vi invitiamo a partecipare alla nostra celebrazione di questo incredibile percorso guardando a un futuro ancora più luminoso. Onoriamo il passato, celebriamo il presente e continuiamo a sfidare i limiti e a ridefinire le possibilità.

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