ICF - Rivista dell'industria Chimica e Farmaceutica n3 giugno luglio
ATTUALITÀ per rilanciare chimica europea
ATTUALITÀ
ATTUALITÀ
MANUTENZIONE Controllo totale degli asset industriali
Un piano per rilanciare la chimica europea
ATTUALITÀ
Un piano per rilanciare la chimica europea
Un piano per rilanciare la chimica europea
APPRONFONDIMENTI
Carenze di farmaci: ecco le contromisure
MANUTENZIONE Controllo totale degli asset industriali
MANUTENZIONE Controllo totale degli asset industriali
MANUTENZIONE Controllo totale degli asset industriali
APPRONFONDIMENTI
APPRONFONDIMENTI
Carenze di farmaci: ecco le contromisure
APPRONFONDIMENTI
Carenze di farmaci: ecco le contromisure
Carenze di farmaci: ecco le contromisure
INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA
RIVISTA DELL’
INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA
INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA
Offriamo una selezione completa che include Guarnizioni per flange e raccordi, O-Rings, Copri flangia di sicurezza, Valvole e impiantistica in PTFE, Soffietti e compensatori PTFE, oltre a numerosi altri articoli di consumo tra cui SEAFLON, piattina adesiva 100% e-PTFE espanso di alta qualità.
Soffietti in PTFE
Guarnizioni per flange e raccordi sanitari
Guarnizioni per flange e raccordi sanitari
Impiantistica rivestita PTFE in PTFE
e-PTFE
SEAFLON e-PTFE
Valvole di non ritorno in PTFE
Impiantistica rivestita PTFE
Scambiatori di calore
Scambiatori di calore
GUARDIAN per fluidi corrosivi
GUARDIAN per fluidi corrosivi
Q & C Qualità e Competenza
Editoriale Un piano per risollevare la chimica europea
Storia di copertina Destinazione Pharma
Attualità Un piano d’azione per rilanciare la chimica europea
Impianto a letto fluido per la produzione di granulati
Sicurezza Monitoraggio intelligente dei gas pericolosi
Tecnologie flessibili per il confezionamento
Filtrazione 56
Apparecchiature
Gas tecnici e applicazioni criogeniche per la sicurezza di processi e prodotti
60
Igiene
Quando l’igiene è parte integrante del prodotto
64
Manutenzione
Alte prestazioni e qualità con il controllo totale degli asset
68
Componenti
Sistemi compatti e ad alta efficienza per WFI e PW
70
Componenti
74
Software
Digitalizzazione e fattore umano: da 30 anni al servizio della Qualità
77
Strumentazione
78
Robotica
Produzione di tessuti biologici: verso standardizzazione e scalabilità grazie ai robot
“La manutenzione preventiva e predittiva degli impianti, la gestione documentale, la storicizzazione delle evidenze dei lavori sono requisiti GMP imprescindibili, ma soprattutto sono cardini del concetto globale di qualità: vista nel garantire sia un prodotto sicuro e affidabile nei confronti dei pazienti, sia la sicurezza dei processi produttivi nei confronti degli operatori”.
Luca Pezzali, Maintenance & Asset Manager di Chiesi Farmaceutici, pagina 65.
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Automazione
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Approfondimenti
Carenza di farmaci: un fenomeno crescente ma con diverse contromisure
88
Elenco inserzionisti Colophon
Un piano per risollevare la chimica europea
di Alessandro Bignami
La Commissione europea ha finalmente battuto un colpo sulla situazione dell’industria chimica europea, che sta vivendo una prolungata fase di contrazione. Con il piano d’azione presentato a luglio punta a restituire competitività e a modernizzare il settore, che è un architrave dell’intero sistema industriale del nostro continente. Qui la produzione chimica è calata del 14% dal 2021 al 2023. Il Cefic riporta che nel 2023 è stato chiuso il 5% della capacità chimica europea. In Italia, il valore della produzione è sceso dell’11% e Federchimica prevede un’ulteriore diminuzione dell’1,5% nel 2025, dopo tre anni negativi consecutivi. Più che un campanello d’allarme, è una vera e propria sveglia per Bruxelles, che non può permettersi di perdere terreno anche in questo settore così strategico e in cui ha sempre interpretato un ruolo da protagonista, soprattutto in termini di innovazione tecnologica e di prodotto. Il piano della Commissione è stato pensato per intervenire sui punti nevralgici di questa complessa congiuntura: la concorrenza sleale sullo scenario globale, i costi dell’energia, la debole domanda interna. Sulla prima questione adotterà misure di difesa commerciale, intensificherà il monitoraggio sulle importazioni di sostanze chimiche e sosterrà i siti di produzione critici. Sul problema energetico, il piano parla di aggiornamento degli aiu-
ti di stato entro la fine dell’anno, di regole più chiare sull’idrogeno a basse emissioni e di incentivi su fonti di carbonio pulite ed energie rinnovabili. La Commissione si impegna inoltre a ridurre i costi di conformità e gli oneri amministrativi per le industrie chimiche, che risparmierebbero così almeno 363 milioni di euro all’anno.
Il piano è stato salutato con soddisfazione dal Cefic, secondo cui contiene “azioni concrete che definiscono una direzione strategica per i decisori politici europei, con l’obiettivo di ridurre i costi energetici, semplificare la complessità normativa e supportare la trasformazione del settore”. A poter dare una svolta per la riduzione dei costi dell’elettricità sarà, secondo la presidente dell’associazione dell’industria chimica europea Ilham Kadri, la combinazione tra il Piano d’azione, il Clean Industrial Deal e la revisione annunciata delle linee guida sugli aiuti di Stato nell’ambito degli ETS. Essendo gli Stati Uniti la principale destinazione dell’export chimico europeo, bisogna ora vedere quale sarà il punto di caduta della trattativa con Trump, che al momento in cui scriviamo, con la minaccia di dazi al 30%, appare tutta in salita. Se, come auspichiamo, Bruxelles non sarà troppo penalizzata, le prospettive per una ripresa della chimica europea si faranno più concrete.
GUARNIZIONI PER INDUSTRIA chimica e petrolchimica
5500 Texlon® piattine soffici autoadesive
Guarnizione automodellante a nastro in 100% PTFE non sinterizzato espanso soffice e flessibile. La piattina Texlon® resiste a prodotti chimici ad eccezione di sostanze alcaline ed è fornita con una pellicola biadesiva che ne facilita l’applicazione. La materia prima PTFE è WRAS Approved.
3356 Copriflangia SUREBAND CLEAR
Composto unicamente da materiali in PTFE (senza fibra di vetro) con il lato esterno in ETFE trasparente e un multistrato a maglia ETFE all’interno. Questo materiale offre una resistenza chimica senza pari. Tutte le nostre protezioni sono testate sul nostro impianto di prova della pressione idrostatica, certificati di prova disponibili su richiesta. La maglia interna è compressa contro la flangia e impedisce lo spruzzo diretto e laterale. La pressione del liquido all’interno si diffonde rapidamente, ottenendo un rilascio di gocce sicuro.
5100L Lastre in PTFE
Polimero appartenente alla classe dei perfluorocarburi (PFC), derivante da omopolimerizzazione del tetrafluoroetilene. Le stesse lastre possono essere realizzate con aggiunta di altri componenti stabilizzanti e fluidificanti per migliorarne le possibilità appilcative. In alternativa sono disponibili con aggiunta di cariche a base di vetro, silice, carbonio, bronzo o solfato di bario per incrementare la resistenza meccanica, pneumatica e chimica. Le caratteristiche principali del PTFE sono l’ottima resistenza termica, chimica e un basso coefficiente d’attrito.
Guarnizioni tranciate e fustellate
Nella realizzazione delle guarnizioni in giunto è necessario tener conto di alcuni criteri fondamentali, senza i quali sarebbe impossibile ottenere una perfetta tenuta fra due flange. In particolare, la guarnizione deve rispondere ai seguenti requisiti: adattabilità alle superfici delle flange e alla loro eventuale irregolarità; impermeabilità agli agenti a contatto; resistenza alla pressione specifica, realizzata dai bulloni di serraggio delle flange.
Una delegazione di CSV Active al CPHI China di Shanghai
Destinazione Pharma
Con una roadmap che tocca i principali eventi internazionali del settore e una strategia di comunicazione multicanale, CSV Life Science Group accompagna i propri clienti nel viaggio verso l’innovazione delle tecnologie e dei servizi per la produzione farmaceutica.
di Michele Piasco*
Negli ultimi mesi la road map di CSV Life Science Group ha portato la realtà milanese operante nei tanti rami del Pharma a fare tappa nei più importanti eventi di settore a livello globale. Se la presenza ad alcune esposizioni prestigiose è ormai una certez-
za per il Gruppo, vi sono una serie di eventi non meno importanti che intercettano un pubblico sempre più attento ed esigente.
Nuove vie per accompagnare i clienti a destinazione CSV Life Science Group ha moltipli-
cato gli sforzi per fornire un ventaglio di risposte sempre più ampio e circostanziato ad un mercato in continua evoluzione. Grazie alle consolidate partnership in Europa, Medio Oriente, Sud Africa, Stati Uniti e Brasile, la conoscenza dei prodotti e dei servizi legati al mondo farmaceuti-
co si è diffusa attraverso incontri, seminari e workshop appositamente organizzati.
Le grandi piazze fisiche rappresentate da CPHI, Interphex e Pharmintech si sono avvicendate alle sale degli Hotel di Madrid, Atene, Johannesburg e Boston. A queste, inoltre, si sono aggiunte le sempre più affollate piazze digitali: siti web, account social e blog, in cui viene messa in mostra tutta l’essenza del Gruppo CSV. Un approccio multicanale, come quello che i follower di LinkedIn hanno imparato a conoscere negli anni, contribuendo a far salire il numero di chi segue le pagine sugli account di CSV Life Science Group a più di 20.000 utenti. Presidiare i touch point digitali è una grande occasione per essere più vicini ai propri clienti anche nei periodi in cui non vi sono grandi eventi. Per potenziare ulteriormente le vetrine digitali esistenti, oltre al sito internet del Gruppo e al prezioso blog dedicato al contenimento, è stato deciso, a partire da quest’anno, di aprire anche uno stand virtuale per esporre prodotti sul portale Medical Expo. Non mancano quindi le occasioni di incontro, pubbliche o virtuali, ma la possibilità di confrontarsi in presenza, provare, testare i prodotti, domandare ed approfondire fisicamente, fa sentire tutti, cliente e fornitore, già al principio di un viaggio.
Una rete sempre più capillare Dai CPHI di Europa, America, Medio Oriente, passando per il Pharmintech di Milano, gli agenti del Gruppo CSV Life Science hanno incontrato centinaia di persone, approfondendo tutti gli aspetti del variegato mondo che rappresentano ed illustrando i tanti punti di contatto tra le diverse branch. Proprio mentre scriviamo una delegazione di CSV Active è al CPHI China di Shanghai, per rafforzare lega-
mi consolidati ormai da anni con il mercato orientale e rappresentare le peculiarità di un Gruppo impegnato su molti fronti. Non sempre l’utente che si rivolge a CSV sa che nel percorso verso la sua particolare Destination Pharma può trovare compagni di viaggio nel ramo ingegneria, nella costruzione di impianti, nell’intermediazione di API e nel contenimento. Inoltre, per servire più da vicino i clienti, sono fondamentali le presenze sul territorio dei nostri partner, agenti competenti e fondamentali per portare servizi e prodotti verso nuove destinazioni. Dall’Europa agli Stati Uniti, dal Brasile al Sud Africa, dal Medio Oriente a quello estremo: CSV Life Science Group ha stretto partnership mirate a coprire al meglio le esigenze del mercato globale. Prodotti e servizi sono stati portati all’attenzione del pubblico nei vari eventi organizzati da Tiselab in Spagna, piuttosto che da Vitro Technology in Sud Africa o Servolift negli Stati Uniti, solo per citarne alcuni.
Innovazione continua
Trasmettere al pubblico il vasto know-how del Gruppo non è semplice, per questo resta fondamentale mettere a contatto gli utenti con i materiali, le soluzioni e i prodotti proposti, in modo tale da poter garantire a tutti un’esperienza diretta e concreta. Che si tratti degli “Instant Isolators” per il Contenimento, pensati e realizzati appositamente in kit smontabili e portatili in fiere, workshop e laboratori o delle pratiche soluzioni paperless per la convalida, che accelerano la presenza del digitale nel flusso di lavoro, CSV Life Science Group dimostra sempre uno spirito innovativo. Durante le tante occasioni di incontro avute finora nel corso dell’anno, i partecipanti ai vari eventi hanno potuto informarsi, provare, testare operazioni ed appu-
è l’elemento di sovra-vestizione esposto a Interphex 2025 a New York e lanciato da CSV Containment per rispondere ad alcune esigenze imposte dagli aggiornamenti dell’Annex 1
Storia di
X-ONEPONCHO
Storia di copertina
Skid di CSV
Containment e Pharma Hub per il carico in linea di HPAPI
rare l’utilità di soluzioni spesso uniche ed originali. Un esempio concreto è X-ONEPONCHO, l’elemento di sovra-vestizione lanciato da CSV Containment sul mercato per rispondere ad alcune esigenze imposte dagli aggiornamenti dell’Annex 1. Un poncho disposable dotato di impianto di respirazione per passare da ambienti di grado B a grado A.
Sempre in questo primo semestre dell’anno si è consolidata la partnership con Kneat per quel che riguarda il mondo della convalida digitale. CSV Life Science e i suoi esperti di validazione hanno monitorato costantemente le evoluzioni introdotte sul mercato dall’avvento dell’AI, tema su cui non sono mancati i momenti di
L’utente che si rivolge a CSV sa che nel percorso verso la sua particolare Destination Pharma può trovare compagni di viaggio nel ramo ingegneria, nella costruzione di impianti, nell’intermediazione di API e nel contenimento
confronto nel recente Validate di Boston e nel GMP Pharma Congress di Wiesbaden. Anche a livello locale, in Italia, eventi come il Simposio AFI o, in Grecia, incontri come il recente meeting organizzato da CSV Hellas, c’è stato un grande interesse verso l’offerta complessiva del Gruppo CSV, un partner versatile e in grado di rispondere a molteplici esigenze.
Progetti che fanno Gruppo: il carico in linea made by CSV Containment e Pharma Hub Una delle peculiarità di CSV Life Science Group è proprio la possibilità di fare gruppo mettendo a fattor comune esperienza e risorse. Nascono così progetti condivisi che vedono la progettazione di ambienti, la loro realizzazione, l’allestimento di impianti, fino alla fornitura di macchine al loro interno. Una catena che può partire da CSV Life Science e CSV Construction per arrivare a coinvolgere Pharma Hub e CSV Containment. Proprio queste due realtà, in particolare, sono spesso protagoniste di scambi di know-how per servire al meglio esigenze specifiche nate dai clienti. Il carico in linea per
HPAPI mostrato in CPHI è un esempio concreto di collaborazione tra i due esperti di processo del Gruppo. Le due società operano da anni con successo nel campo degli impianti di processo e del contenimento. La glove box di CSV Containment, dotata di tecnologia DIT® con doppia iride manuale, permette di ospitare fusti di diverse dimensioni che, una volta sollevati dal lifter, vengono aperti in tutta sicurezza nella camera. Le due iridi stringono il fusto all’interno alla camera, dove si lavora in depressione. L’acqua trascina il prodotto in polvere dalla camera al serbatoio in cui viene miscelato grazie all’effetto Venturi. Pharma Hub realizza lo skid su misura che sfrutta il fenomeno idrodinamico di questo sistema combinato. Durante il trasporto inizia già il processo che avrà definitivamente luogo nel serbatoio, dotato di agitatore magnetico. Al suo interno il principio attivo viene miscelato con la Water For Injection erogata a seconda dei parametri stabiliti, come, ad esempio, il controllo della temperatura. A garanzia di maggior tracciabilità e sicurezza, il sistema è conforme alla CFR 21 Parte 11, offrendo l’accuratezza e il recupero rapido di tutti i record elettronici, come richiesto dalla normativa FDA. Questo sistema, proprio come le due aziende che lo hanno realizzato, può far vivere le sue parti in maniera indipendente, poiché la glove box può vivere separatamente ed essere utilizzata per altre operazioni di powder handling. Questa caratteristica consente di avere due skid in uno, proprio come chi sceglie i servizi o i prodotti di una delle aziende del Gruppo CSV. Non si incontra solo un fornitore, ma si scopre un mondo fatto di connessioni, di opportunità e di esperienza. Ogni progetto è una sorta di viaggio in CSV Life Science Group… Un viaggio da non perdere!
AIFA incentiva l’impegno contro la resistenza antimicrobica
L’Agenzia italiana del farmaco ha inserito per la prima volta nel Fondo Farmaci Innovativi gli antibiotici per la lotta all’antimicrobico-resistenza, consentendo l’accesso immediato alla rimborsabilità.
AIFA riscrive i requisiti per il riconoscimento dell’innovatività terapeutica, premiando i farmaci per patologie senza reali alternative di cura o con valore aggiunto terapeutico rispetto a quelli già in commercio. A definirlo è la Determina pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 12 luglio, che definisce anche i nuovi criteri per la classificazione dei farmaci innovativi e per la gestione degli agenti antinfettivi per infezioni da germi multiresistenti, come previsto dall’ultima legge di Bilancio. Per la prima volta vengono inclusi automaticamente nel Fondo Farmaci Innovativi gli antibiotici per la lotta all’antimicrobico-resistenza e viene premiata la ricerca nazionale in campo farmaceutico. In fase di valutazione dell’innovatività, potrà infatti essere considerato un valore aggiunto se lo sviluppo preclinico e clinico del medicinale è stato elaborato e condotto in via prevalente in Italia. Un doppio vantaggio per le aziende che investono in ricerca nel nostro Paese e per gli assi-
stiti, dato che il “patentino” dell’innovatività consente l’accesso immediato alla rimborsabilità con automatico inserimento nei prontuari regionali, l’accesso al finanziamento tramite il Fondo per i farmaci innovativi da 1,3 miliardi, di cui 100 milioni destinati agli antibiotici “reserve”, oltre che una corsia preferenziale per l’approvvigionamento da parte degli ospedali.
“Stimoliamo lo sviluppo di medicinali per malattie che non hanno terapie alternative” “L’obiettivo è ottenere farmaci innovativi nelle aree terapeutiche in cui c’è una reale necessità, a vantaggio dei cittadini e dello stesso SSN. È essenziale stabilire quali farmaci possiedono un vantaggio terapeutico tale da meritare incentivi economici che, per garantire la sostenibilità del sistema, non possono essere estesi a tutto ciò che è semplicemente nuovo”, afferma il presidente di AIFA, Robert Nisticò. “Allo stesso tempo, rafforziamo l’impegno per promuovere la ricerca e lo sviluppo farmaceutico nel nostro Paese e il contrasto all’antibiotico-resistenza”.
“L’innovatività di un farmaco – si spiega nel documento allegato alla Determina – è valutata sulla base della tecnologia di produzione del suo principio attivo, del suo meccanismo d’azione, della modalità della sua somministrazione al paziente, della sua efficacia clinica e sicurezza, dei suoi effetti sulla qualità della vita nonché delle sue implicazioni sull’organizzazione dell’assistenza sanitaria”. Lo status di medicinale innovativo, necessario per l’accesso alle risorse e ai benefici del Fondo,
viene valutato e attribuito dalla CSE dell’AIFA, sulla base dei nuovi criteri introdotti: bisogno terapeutico, vantaggio terapeutico aggiunto, qualità delle prove. Il bisogno terapeutico è determinato dalla necessità di terapie utili per il trattamento di una malattia per la quale non ci siano terapie disponibili o quando queste “presentano un profilo di efficacia/sicurezza non soddisfacente”.
L’innovatività è riconosciuta in presenza di un bisogno terapeutico, di un vantaggio terapeutico aggiunto e di una qualità delle prove almeno “moderato”. Nel caso di medicinali per malattie rare e ultra-rare “l’innovatività terapeutica potrà essere valutata anche in presenza di una qualità delle prove ‘bassa’”.
L’accesso al Fondo Farmaci Innovativi avrà una durata massima di 36 mesi e può essere riconosciuto solo a farmaci per il trattamento di “malattie o condizioni patologiche gravi a medio-basso impatto epidemiologico”. L’azienda titolare dell’AIC “può richiedere l’attribuzione del requisito dell’innovatività terapeutica qualora il medicinale, nella specifica indicazione terapeutica, abbia dimostrato rispetto alle alternative terapeutiche (se presenti), di essere in grado di determinare la guarigione o di ridurre il rischio di complicazioni letali o potenzialmente letali, rallentare la progressione della malattia, migliorare la qualità della vita dei pazienti”. Non sono oggetto di valutazione gli antibiotici definiti “reserve” secondo la classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, da utilizzare solo nelle infezioni da germi multiresistenti. Da quest’anno entrano di diritto nel Fondo Innovativi, per incentivare l’impegno contro la resistenza antimicrobica.
Il presidente di AIFA, Robert Nisticò
Un piano d’azione per rilanciare la chimica europea
Le misure proposte dalla Commissione europea affrontano le principali sfide del settore: costo dell’energia, concorrenza sleale e domanda debole. Partendo da un sostegno strategico ai siti di produzione critici e dalla semplificazione della legislazione UE sulle sostanze chimiche.
La Commissione europea ha presentato un piano d’azione per l’industria chimica volto a rafforzare la competitività e la modernizzazione del settore chimico dell’UE. Il piano affronta sfide fondamentali, quali gli elevati costi dell’energia, la concorrenza sleale a livello mondiale e la debolezza della domanda, promuovendo nel contempo gli investimenti nell’innovazione e nella sostenibilità. Il piano d’azione è accompagna-
to da un omnibus di semplificazione sulle sostanze chimiche – il sesto presentato finora dalla Commissione nel presente mandato – per razionalizzare e semplificare ulteriormente la legislazione fondamentale dell’UE sulle sostanze chimiche, come pure da una proposta finalizzata a consolidare la governance e la sostenibilità finanziaria dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA).
Il piano d’azione propone le misure di
seguito indicate.
Resilienza e parità di condizioni - La Commissione istituirà, di concerto con gli Stati membri e i portatori di interessi, un’Alleanza per le sostanze chimiche critiche nell’intento di far fronte ai rischi di chiusura di capacità produttive nel settore. L’Alleanza individuerà i siti di produzione critici che necessitano di sostegno strategico e affronterà questioni commerciali quali le dipendenze e le distorsioni della catena di approv-
vigionamento. La Commissione procederà inoltre all’applicazione rapida di misure di difesa commerciale per garantire una concorrenza leale, ampliando nel contempo il monitoraggio delle importazioni di sostanze chimiche tramite l’attuale task force di sorveglianza delle importazioni. L’Alleanza allineerà le priorità di investimento, coordinerà i progetti nazionali e dell’UE, compresi gli importanti progetti di comune interesse europeo (IPCEI), e sosterrà i siti di produzione critici dell’UE per stimolare l’innovazione e la crescita regionale. Energia a prezzi accessibili e decarbonizzazione - La Commissione attuerà a pieno ritmo il piano d’azione per un’energia a prezzi accessibili per contribuire a ridurre i costi elevati dell’energia e delle materie prime. Ha introdotto norme chiare per l’idrogeno a basse emissioni di carbonio e aggiornerà gli aiuti di Stato per ridurre i costi dell’energia elettrica per un maggior numero di produttori di sostanze chimiche entro la fine dell’anno. Il piano incentiva inoltre l’utilizzo di fonti di carbonio pulite, come la cattura del carbonio, la biomassa e i rifiuti, oltre a sostenere le energie rinnovabili.
Mercati guida e innovazione - Il piano mette in evidenza gli incentivi e le misure fiscali per incrementare la domanda di sostanze chimiche pulite. L’imminente atto legislativo sull’acceleratore della decarbonizzazione industriale stabilirà le norme dell’UE in materia di contenuti e sostenibilità per sostenere la crescita del mercato e gli investimenti nelle tecnologie pulite. La strategia per la bioeconomia e l’atto legislativo sull’economia circolare, di prossima adozione, aumenteranno l’efficienza delle risorse dell’UE e il riciclaggio delle sostanze chimiche; rafforzeranno inoltre il mercato delle alternative a base biologica e di riciclo rispetto ai fattori produttivi di origine fossile. Intervento sulle sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) - Il piano d’azione
ribadisce l’impegno della Commissione a ridurre al minimo le emissioni di PFAS attraverso una restrizione solida e basata su dati scientifici, garantendo nel contempo la continuità dell’uso in applicazioni critiche, a condizioni rigorose, laddove non siano disponibili alternative, che saranno proposte rapidamente dopo il parere dell’ECHA.
Semplificare per ridurre costi di conformità e oneri amministrativi Nel quadro degli sforzi in atto per rilanciare la competitività dell’UE, la Commissione ha adottato un sesto omnibus di semplificazione per ridurre i costi di conformità e gli oneri amministrativi per l’industria chimica, garantendo nel contempo un’elevata protezione della salute umana e dell’ambiente. Rientrano in tale contesto la semplificazione delle norme relative all’etichettatura delle sostanze chimiche pericolose, il chiarimento delle normative dell’UE sui cosmetici e l’agevolazione della registrazione dei prodotti fertilizzanti dell’UE mediante l’allineamento delle prescrizioni in materia di informazione alle norme standard Reach per le sostanze chimiche. Si prevede che tali misure consentiranno al settore di risparmiare almeno 363 milioni di euro all’anno.
La proposta di regolamento di base fornisce all’Echa le risorse, la flessibilità e gli adeguamenti strutturali necessari per adempiere i compiti previsti dal suo più ampio mandato, che ora include responsabilità derivanti da molteplici normative dell’UE, in particolare per quanto riguarda la classificazione e l’etichettatura, i biocidi, l’importazione e l’esportazione di sostanze chimiche pericolose, la gestione dei rifiuti e l’acqua. Il settore chimico è vitale per l’economia europea, in quanto costituisce la base per la fabbricazione di quasi tutti i prodotti. Fornisce materiali e tecnologie essenziali alle industrie che sostengono il benessere, la sicurezza e la
resilienza delle economie europee, tra cui l’industria automobilistica, l’edilizia, l’assistenza sanitaria, l’agricoltura, le tecnologie pulite e la difesa.
L’industria chimica è il quarto settore manifatturiero dell’UE in ordine di grandezza, con 29.000 imprese che creano 1,2 milioni di posti di lavoro diretti e ne sostengono 19 milioni lungo le catene di approvvigionamento.
“La chimica è la madre di tutte le industrie, con oltre il 96% dei prodotti manifatturieri che dipendono dalle sostanze”, commenta Stéphane Séjourné, Vicepresidente esecutivo per la Prosperità e la strategia industriale. “Il piano d’azione sulle sostanze chimiche ha l’obiettivo di garantire il futuro di questo settore critico in Europa.
Comprende tutte le leve utili per riportare il settore su un percorso di crescita, dalle misure di sostegno alla produzione per mantenere i nostri forni di cracking e i nostri siti chimici in Europa, agli strumenti di difesa commerciale per proteggere le nostre imprese chimiche dalla concorrenza mondiale sleale, fino a garantire la domanda interna di sostanze chimiche pulite made in Europe”.
Stéphane Séjourné, Vicepresidente esecutivo della Commissione europea per la Prosperità e la strategia industriale
Vladimír Obrazcov, regional vice president, Lifecycle Services EMEA
Rockwell Automation: nuova nomina nei Lifecycle Services
Rockwell Automation, Inc., player internazionale nell’au tomazione industriale e nella trasformazione digitale, ha nominato Vladimír Obrazcov regional vice president, Li fecycle Services, per Europa, Medio Oriente e Africa.
“L’attuale panorama industriale è più complicato che mai e il successo dipende dalla capacità di trasformare la com plessità in opportunità”, ha dichiarato Obrazcov. “Noi di Rockwell Automation aiutiamo i nostri clienti a tradur re la tecnologia in risultati aziendali tangibili. Attraver so i servizi LifecycleIQ™ supportiamo i clienti lungo tut to il loro percorso di trasformazione digitale, consenten do loro di lavorare in modo più intelligente, a muover si più velocemente e sfruttare appieno il valore delle lo ro operazioni”.
Con oltre vent’anni di esperienza in Rockwell Automation, Obrazcov possiede una conoscenza approfondita del mer cato, delle esigenze dei clienti e delle opportunità lega te all’ottimizzazione del ciclo di vita. Collaborerà a stret to contatto con i responsabili globali dei Lifecycle Servi
Formare i futuri professionisti del pharma
In un settore in costante evoluzione come quello farmaceutico, la forma zione rappresenta un pilastro fonda mentale per preparare i professioni sti di domani.
È con questo spirito che PVS – so cietà che offre servizi di consulen za, convalida, qualifiche, taratura in
studenti una prospettiva concreta e operativa.
Modulo formativo PCTO per le scuole superiori: PVS ha attivato il modulo sulla Sicurezza nella produzione dei farmaci, con l’obiettivo di sensibilizzare i più giovani su tematiche cru-
una nuova generazione di specialisti competenti e consapevoli. Per questo PVS ritiene fondamentale il trasferimento del proprio know-how come leva per generare valore condiviso, sia per il sistema formativo che per il tessuto industriale.
Ricerca clinica a rischio: “L’Ue applichi subito la Strategia per le Life Sciences”
Un ampio gruppo di organizzazioni attive nel settore europeo delle sperimentazioni cliniche ha lanciato un avvertimento alla politica: senza un’attuazione urgente della Strategia per le Scienze della Vita annunciata dalla Commissione Ue, l’ecosistema europeo delle sperimentazioni è a rischio. Il gruppo, composto da portatori di interesse di varia provenienza – tra cui sponsor accademici e industriali, ricercatori e società scientifiche – si è costituito all’inizio dell’anno per esaminare lo stato della ricerca clinica in Europa e discutere soluzioni comuni alle difficoltà persistenti.
Il gruppo ha pubblicato a luglio un rapporto che delinea una serie di azioni da intraprendere per sostenere le sperimentazioni cliniche nell’UE. Il documento evidenzia i problemi affrontati dai ricercatori, come le difficoltà nel reclutamento dei pazienti, la complessità normativa, l’elevato carico amministrativo e le sfide finanziarie.
I partecipanti hanno sottolineato la necessità urgente di un miglior allineamento normativo tra gli Stati membri. “L’attuazione frammentata del Regolamento sulle sperimentazioni cliniche (CTR) ha creato ulteriori ostacoli, valutazioni incoerenti e requisiti complessi che continuano a ritardare l’avvio degli studi e ad aumentare il carico amministrativo”, si legge in un comunicato di EFPIA, la federazione europea delle industrie e associazioni farmaceutiche.
Il gruppo sostiene le proposte pragmatiche contenute nella recente Strategia per le Scienze della Vita (LSS), volte a facilitare e migliorare lo svolgimento di sperimentazioni cliniche multinazionali in Europa. Tuttavia, resta la preoccupazio-
ne che la velocità di attuazione non sia sufficiente per contrastare il rischio che un numero crescente di sperimentazioni si sposti verso altre regioni del mondo.
“La Strategia per le Scienze della Vita arriva in un momento cruciale”, dichiara Nathalie Moll, direttrice generale di EFPIA.
“Ciò che davvero conta per i pazienti in Europa è trasformare queste proposte in azioni concrete, visto che le opportunità di partecipare a sperimentazioni cliniche stanno diminuendo rapidamente. I decisori politici devono collaborare con i partner per realizzare una riforma significativa e rafforzare l’ecosistema della ricerca clinica in Europa”.
“Nonostante le ambizioni e le buone intenzioni della direttiva UE sulle sperimentazioni cliniche, le attività di ricerca clinica in Europa hanno continuato a diminuire in modo significativo”, afferma Martin Dreyling, dell’Associazione Europea di Ematologia. “Il carico amministrativo è aumentato, ma cosa ancor più importante, riteniamo che anche la sicurezza dei pazienti ne sia stata influenzata. I responsabili politici devono riorientare le iniziative per migliorare la progettazione degli studi centrata sul paziente e rilanciare l’ecosistema della ricerca clinica in Europa”.
Astellas sceglie Veeva Vault CRM per le attività commerciali
Astellas ha scelto Veeva Vault CRM di Veeva Systems come soluzione CRM a livello globale e Veeva China CRM per le attività in Cina.
“In Astellas ci impegniamo a scoprire e sviluppare terapie trasformative per i pazienti di tutto il mondo”, ha dichiarato Nick Eshkenazi, chief digital and transformation officer di Astellas. “Disporre di una base solida per l’agilità e l’execu-
tion commerciale è fondamentale. La collaborazione con Veeva ci fornirà soluzioni tecnologiche e dati per aumentare la nostra flessibilità come azienda, affiancati da un partner che condivide i nostri valori e il nostro impegno verso i pazienti”.
“Astellas è un punto di riferimento nel migliorare la salute delle persone a livello globale grazie alle sue soluzioni innovative in ambito scientifico e
sanitario”, ha affermato Matt Farrell, president, commercial strategy di Veeva. “Con Vault CRM siamo entusiasti di rafforzare la nostra partnership per supportare Astellas nella sua missione”.
Vault CRM risponde alle esigenze specifiche e in continua evoluzione del settore, anche in termini di conformità normativa nei singoli Paesi. Fa parte della Vault CRM Suite, che
connette team di vendita, marketing e medical affairs per favorire una collaborazione fluida e una più efficace execution commerciale.
Veeva è un player internazionale nello sviluppo di soluzioni aziendali in cloud per l’industria del life science. Serve più di 1.000 clienti, che vanno dalle più grandi aziende farmaceutiche del mondo fino alle biotech emergenti.
Danny D’Alessandro alla guida di NürnbergMesse Italia
Dopo oltre 25 anni di attività nel gruppo NürnbergMesse, Stefania Calcaterra ha concluso il suo incarico di Managing Director della filiale NürnbergMesse Italia e ha passato dal primo luglio scorso il testimone al suo successore Danny D’Alessandro. La manager ha guidato con successo e fatto crescere la NürnbergMesse Italia dalla sua fondazione nel 2009. Sotto la sua guida, l’Italia ha consolidato il proprio primato per numero di espositori tra i Paesi esteri presenti al polo fieristico di Norimberga. “Con il saluto a Stefania Calcaterra si chiude un’era e al tempo stesso si apre un nuovo capitolo nel nostro principale Paese espositore”, ha detto Thomas Koch, presidente dell’assemblea dei soci di NürnbergMesse Italia. “Ringraziamo Stefania per gli
oltre 25 anni di dedizione, passione, visione e impegno”.
A partire dal 1999, Calcaterra ha operato come rappresentante estera in Italia per NürnbergMesse e per Spielwarenmesse eG. Con la sua passione per le fiere e un forte orientamento alla qualità del servizio, ha reso NürnbergMesse Italia imprescindibile anello di congiunzione tra l‘importante mercato italiano e la scena fieristica internazionale. La sua più recente storia di successo è la fiera Focus on PCB. L’intraprendente amministratrice ha lanciato questa fiera a Vicenza durante la pandemia e, dopo la ripartenza del settore fieristico, l’ha trasformata in brevissimo tempo in un punto di riferimento per l’industria europea dei circuiti stampati. Per questa manifestazione fieri-
stica continuerà a essere responsabile anche nei prossimi due anni. Alla guida di NürnbergMesse Italia è ora Danny D’Alessandro. Laureato in Giurisprudenza e con un Executive MBA, porta con sé oltre 15 anni di esperienza nel settore fieristico e della moda.
Stefania Calcaterra tra Danny D’Alessandro (a sinistra) e Thomas Koch alla conferenza tenuta a Milano per presentare il passaggio di testimone
Biosimilari: accordo fra Abiogen Pharma e mAbxience
Abiogen Pharma e mAbxience, gruppo la cui proprietà di maggioranza è di Fresenius Kabi e che è partecipato da Insud Pharma, hanno stretto un accordo strategico di licenza per lo sviluppo e la commercializzazione di un candidato biosimilare in Italia.
In base ai termini dell’accordo, Abiogen Pharma sarà responsabile di tutte le attività di commercializzazione e marketing nel territorio italiano, mentre mAbxience manterrà l’autorizzazione all’immissione in commercio del candidato biosimilare. Questa collaborazione fonde la solida presenza e le avanzate capacità commerciali di Abiogen Pharma nel mercato italiano con la competenza di mAbxience nello sviluppo di biosimilari.
“Questo accordo si inserisce in un percorso strategico più ampio e di lungo periodo per noi”, ha affermato Prisca Di Martino, chief commercial officer di Abiogen Pharma. “Riflette il nostro impegno nelle aree te-
rapeutiche in cui vantiamo una profonda esperienza. La partnership con mAbxience supporta il nostro obiettivo di ampliare l’accesso alle terapie biologiche avanzate in Italia. È un ulteriore passo verso soluzioni innovative e sostenibili per pazienti e sistemi sanitari”. ”Siamo entusiasti di collaborare con Abiogen Pharma per portare questo candidato biosimilare ai pazienti in Italia”, ha dichiarato José Ramón Millán, direttore global partnering & portfolio di mAbxience. “La nostra collaborazione riflette l’impegno di mAbxience nel fornire terapie di alta qualità e accessibili in diverse aree geografiche”.
Abiogen Pharma e mAbxience prevedono che l’alleanza favorirà l’accesso dei pazienti a trattamenti avanzati, contribuendo al contempo ad aiutare i sistemi sanitari nella gestione dei crescenti costi delle terapie biologiche.
ExoLab Italia: nuovo Ceo e un ambizioso piano industriale
Valerio Ferri è stato nominato lo scorso maggio chief executive officer di ExoLab Italia, azienda biotech all’avanguardia nella produzione di esosomi vegetali per i mercati della cosmetica, nutraceutica e farmaceutica. Ferri guiderà la società in una nuova fase di crescita e consolidamento internazionale, in linea con un ambizioso piano industriale quinquennale.
Con una lunga esperienza nei settori nutraceutico e farmaceutico, Valerio Ferri approda in ExoLab Italia dopo ruoli di vertice in realtà di primo piano come
Biofarma Group, dove ha guidato le funzioni Sales & Marketing portando il gruppo a oltre 436 milioni di euro di fatturato, e Fidia Farmaceutici (dove ha creato il Contract Development ManufacturerCDMO), contribuendo a una crescita significativa. Inoltre, ha ricoperto un ruolo strategico in Fareva, secondo produttore al mondo nel settore CDMO, consolidando le sue competenze nella gestione di grandi clienti globali e nella crescita internazionale. Il suo background include operazioni di M&A, internazionalizzazione e sviluppo strategico, fondamentali per le sfide future dell’azienda. “Sono entusiasta di entrare a far parte di ExoLab Italia in un momento così dinamico della sua storia. Gli esosomi vegetali rappresentano una frontiera straordinaria nell’innovazione biotecnologica e sono certo che, grazie all’eccezionale know-how scientifico e industriale del team, riusciremo a consolidare la nostra leadership in Europa e a espanderci a livello globale”, com-
menta Valerio Ferri.
Il nuovo piano industriale, incentrato sull’espansione nei settori cosmetico e nutraceutico, entrambi caratterizzati da tassi di crescita a doppia cifra, prevede: rafforzamento del posizionamento B2B nei mercati internazionali; nuove linee produttive e ampliamento dello stabilimento a 1.000 m2; aumento della capacità produttiva; investimenti in ricerca avanzata e nuove tecnologie di somministrazione; assunzione di 20 nuove risorse entro tre anni. Con il recente round di finanziamento da 5 milioni di euro e una strategia solida di sviluppo, ExoLab Italia si prepara a diventare un riferimento internazionale nella biotecnologia naturale applicata alla salute e al benessere. “In un mondo sempre più attento a salute e sostenibilità, ExoLab si pone come ponte tra natura e scienza, trasformando la biodiversità italiana in soluzioni innovative per il benessere globale”, conclude Ferri.
Valerio Ferri
Lo stato dell’arte della robotica per una produzione sicura
Nei contesti in cui è necessario un grado estremo di igiene, come gli ambienti sterili o di classe B, i robot Stäubli garantiscono le massime performance rispetto alle normative, alla pulizia e alla sanificazione. Sia che si tratti di operazioni complesse o di routine, contribuiscono ad aumentare l’efficienza operativa del manufacturing farmaceutico.
Stäubli – Experts in Man and Machine
www.staubli.com
Gruppo Labomar: ricavi a 101 milioni di euro
Walter Bertin, fondatore e AD di Labomar
Labomar – attiva a livello internazionale nella nutraceutica e specializzata nella ricerca, sviluppo e produzione conto terzi di integratori alimentari, dispositivi medici, farmaci, alimenti a fini medici speciali e cosmetici – comunica i risultati del bilancio consolidato 2024, che evidenziano ricavi a 101 milioni di euro, in linea con l’esercizio precedente. La performance complessiva è stata sostenuta dal contributo di tutte le società controllate del Gruppo e pone le basi per una crescita significativa anche per il 2025. Tale prospettiva è rafforzata dalla recente acquisizione di Laboratorios Entema, società con se -
de a Barcellona specializzata nella produzione conto terzi di prodotti cosmetici funzionali, sanitari, per l’igiene e integratori alimentari. L’operazione, conclusa ad agosto 2024, ha permesso di consolidare la posizione dell’azienda nel settore della cosmesi funzionale e ha favorito l’accesso più diretto al mercato nutraceutico spagnolo e sudamericano. Un’espansione coerente con il percorso di ampliamento per linee esterne avviato nel 2019 con l’acquisizione di Importfab (oggi Labomar Canada) e proseguita nel 2020 con l’ingresso del Gruppo Welcare e di Labiotre.
“Quanto costruito fino ad oggi, rappresenta un asset fondamentale per l’espansione futura del Gruppo: nel 2025 ci attendiamo una crescita a doppia cifra, sostenuta da ulteriori investimenti in innovazione, ricer -
ca e tecnologie all’avanguardia per offrire ai nostri partner un servizio ad alto valore aggiunto e personalizzato”, commenta l’amministratore delegato e fondatore di Labomar Walter Bertin.
Oggi circa il 60% del fatturato del Gruppo è realizzato all’estero con una presenza in più di 50 Paesi, creando ulteriori opportunità di espansione. Al 31 dicembre 2024, il Gruppo conta un totale di 482 dipendenti (+18% sul 2023), sette stabilimenti tra Italia, Canada e Spagna. Una spinta ulteriore è stata resa possibile anche dall’investimento, avvenuto a giugno 2024, di 6,9 milioni di euro in una nuova linea completamente automatizzata e all’avanguardia dedicata alle soluzioni liquide, che ha permesso di velocizzare ed efficientare l’intero processo di produzione.
Air Liquide investirà fino a 200 milioni di dollari in Louisiana
Air Liquide investirà fino a 200 milioni di dollari nello Stato della Louisiana, negli Stati Uniti, per modernizzare e collegare un’unità di separazione dell’aria (ASU) alla propria rete esistente. L’investimento comprende anche l’espansione della rete di gasdotti, con ulteriori 30 miglia (circa 48 km) lungo la costa del Golfo. Questi miglioramenti, a supporto del rinnovo di un contratto a lungo termine con Dow, rafforzeranno la relazione strategica del Gruppo con l’azienda. Inoltre, la rete potenziata permetterà ad Air Liquide
di sostenere ulteriormente la crescita industriale in Louisiana.
Nel contesto del rinnovo del contratto a lungo termine, Air Liquide continuerà a fornire ossigeno e azoto al sito produttivo St. Charles Operations di Dow, situato a Taft, in Louisiana.
I miglioramenti previsti e l’estensione del sistema di gasdotti lungo il fiume Mississippi consentiranno ad Air Liquide di garantire una produzione e una distribuzione dei gas più efficiente.
La fine dei lavori di costruzione è prevista per
l’inizio del 2027.
Grazie all’espansione della sua solida rete industriale di gasdotti tra Texas e Louisiana, Air Liquide potrà inoltre fornire ossigeno e azoto ai propri clienti lungo il Mississippi con maggiore flessibilità e competitività. Questo investimento strategico consoliderà la posizione di Air Liquide nella Gulf Coast degli Stati Uniti e aprirà nuove opportunità di crescita futura.
“Air Liquide è orgogliosa di estendere la sua storica collaborazione con Dow”, dichiara Matthieu Giard, vicepresidente del Grup -
po per le Americhe. “Il nostro obiettivo è fornire una fornitura di gas sicura e affidabile che risponda alle esigenze dei clienti. Migliorando l’efficienza della nostra rete di distribuzione, solida e flessibile, stiamo concretizzando questa ambizione.
Le attività di Air Liquide in Louisiana – conclude Giard – rappresentano un pilastro industriale che ha supportato lo sviluppo di numerosi settori lungo la costa del Golfo, e questo investimento dimostra il nostro impegno a supportare la crescita dei nostri clienti”.
Matthieu Giard, vicepresidente del Gruppo per le Americhe di Air Liquide
Appuntamenti
A Solids Parma tutto sull’industria dei materiali sfusi
Il contributo del simposio AFI alle linee guida di Pharmintech 2025
Organizzata da Easyfairs Italia, l’edizione 2026 di Solids, appuntamento strategico per l’industria manifatturiera di processo e parte della rete di eventi in Europa dedicati al bulk handling (Solids European Series), si terrà l’11 e 12 febbraio presso il quartiere fieristico di Fiere di Parma. In Italia, è l’unico evento interamente dedicato alle tecnologie per la gestione di materiali in forma solida, ovvero polveri, granuli e materiali sfusi.
I numeri registrati nel corso dell’ultima edizione del 2024 hanno mostrato una crescita rispetto alla “numero zero” del 2023: 1.702 visitatori professionali (+34%); 143 espositori (+17%); 90% degli spazi già riconfermati a otto mesi dall’evento.
A partire dal 2026, Solids Parma assu-
Il 63° Simposio AFI, il convegno che da oltre 60 anni coinvolge gli interlocutori del settore farmaceutico a livello internazionale, è stato un appuntamento importante per definire le linee guida su cui proseguire la costruzione della nuova edizione di Pharmintech powered by Ipack Ima, in programma dal 27 al 30 maggio 2025 a Fiera Milano - Rho, in concomitanza con Ipack-Ima. Nel corso dello steering committee, si sono condivise le traiettorie strategiche di Pharmintech, per delineare un percorso sempre più vocato all’internazionalità e all’alta specializzazione per offerta espositiva e incoming di visitatori e buyer.
La sinergia tra Pharmintech e il mercato farmaceutico è testimoniata dal patrocinio dell’Associazione farmaceutici industria, che ha assunto il coordinamento tecnico-scientifico dei convegni di manifestazione. “La collaborazione con Pharmintech è ormai più che decennale – afferma Giorgio Bruno, presidente di AFI – con interscambio e condivisione costanti tra AFI, Simposio e l’organizzazione della fiera. Tra i focus strategici da qui ai prossimi anni spiccano la legislazione europea sul mondo farmaceutico, la digitalizzazione e la serializzazione, temi di forte attualità che proporremo tra i contenuti della fiera”.
merà una cadenza biennale. La prossima edizione sarà caratterizzata da un programma convegnistico. Ad esempio, è previsto un focus normativo e giurisprudenziale sui M.O.C.A. (materiali a contatto con alimenti) per le guarnizioni e i componenti, con approfondimenti su carta, vetro, plastica riciclata, metalli e nuove regolamentazioni europee (Reg. UE 351/2025 e 2025/40). Durante l’evento si parlerà della scorrevolezza dei materiali in polvere e granulari, con focus sulla corretta caratterizzazione e classificazione. Verrà mostrato come determinare la Funzione di Flusso e applicarla, con un esempio pratico di dimensionamento di una tramoggia. Saranno inoltre illustrati metodi, test e interpretazione dei dati per ottimizzare i processi
“Il packaging e il processing far-
industriali. Tra le novità di Solids 2026, l’Innovation Gallery metterà in mostra –in formato fisico e digitale – le 10 tecnologie più innovative selezionate tra quelle presenti in fiera. In attesa dell’annuncio ufficiale, i visitatori potranno esplorare un’ampia panoramica di soluzioni per la gestione, lavorazione e movimentazione dei materiali sfusi e in polvere: trasporto pneumatico e meccanico, dosaggio e miscelazione, filtrazione e depolverazione, vagliatura, pesatura, confezionamento, sensori di processo, automazione e tecnologie per la sicurezza e la sostenibilità.
maceutico vantano numeri importanti a livello mondiale che da qui al 2027 si stima raggiungeranno nella loro totalità i 17,6 miliardi di euro di giro d’affari”, afferma Simone Castelli, CEO di Ipack Ima. “Performance che si riflettono nell’ottimo andamento dell’attività di incoming: a un anno data dall’inizio della manifestazione, abbiamo ad oggi oltre il 60% della superficie espositiva già occupata e il 35% di nuovi brand presenti in fiera. E le novità non sono finite, con un ricco calendario di incontri scientifici di straordinaria quali-
tà garantiti da partner qualificati come AFI capaci di rendere l’avvicinamento all’edizione 2025 di Pharmintech un percorso di sempre maggiore successo”. “Oggi possiamo dire che Pharmintech rappresenterà l’intera filiera Life Science, dal processing al packaging, dalla componentistica alle camere sterili, dalle applicazioni per la gestione dell’impianto alle tecnologie digitali per la governance dei dati, ai materiali di confezionamento”, conclude Domenico Lunghi, direttore manifestazioni Food & Beverage di BolognaFiere.
Nuova Guseo da oltre 100 anni, grazie a innovazione tecnologica e a una struttura organizzativa orientata alla piena soddisfazione del cliente, è un punto di riferimento nella progettazione e realizzazione di impianti di macinazione, micronizzazione e contenimento per il settore chimico farmaceutico.
Pronti a ogni nuova sfida, affrontiamo il futuro su basi solide, mettendo a disposizione KNOW HOW, AFFIDABILITÀ ed EFFICIENZA, maturate nel corso della nostra lunga storia aziendale.
Debutta Labotec: in scena a Parma il futuro di laboratorio e analisi
Si avvicina l’appuntamento con la prima fiera in Italia interamente dedicata alle tecnologie e soluzioni per il laboratorio e l’analisi, in programma a Parma il 28 e 29 ottobre prossimi, in contemporanea a Cibus Tec Forum, la mostra-convegno dedicata all’innovazione tecnologica per il food & beverage.
Organizzata da Koeln Parma Exhibitions, joint venture tra Koelnmesse GmbH e Fiere di Parma Spa, Labotec nasce come risposta concreta all’e-
Pharma UP disegna
l’avvenire
Universalpack presenta Pharma UP, un evento dedicato all’innovazione e al futuro del packaging farmaceutico.
L’evento sarà composto da due anime: una open house all’interno della sede di Universalpack di San Giovanni in Marignano (RN), in programma nei pomeriggi del 18 e 19 settembre, e momenti di approfondimento, networking e intrattenimento nella cornice del circuito motociclistico Marco Simoncelli di Misano Adriatico nella giornata del 19.
sigenza di un evento verticale e specialistico, capace di offrire una visione integrata e trasversale sull’innovazione tecnologica al servizio della ricerca, dell’industria e della sanità. Con oltre 100 aziende e brand già confermati, Labotec 2025 si propone come un punto di riferimento di respiro nazionale e grande caratura tecnica per i professionisti attivi nei settori dell’analisi, della ricerca e del laboratorio. Aziende alimentari, chimiche, farmaceutiche, cosmetiche e life sciences, insieme a laboratori di analisi, centri di ricerca e strutture sanitarie che, visitando Labotec, troveranno le soluzioni più all’avanguardia che coprono l’intero ciclo analitico: dalla preparazione del campione alla misurazione, dall’automazione alla gestione dei dati, fino agli aspetti legati a sicurezza, sostenibilità e digitalizzazione dei processi.
Oltre a richiamare in un unico spazio espositivo tutti i più importanti player dei settori di riferimento, Labotec 2025 è anche l’occasione per visitatori ed espositori di essere parte di una piattaforma di contenuti tecnico-scientifici pensata
per esplorare non solo l’evoluzione di strumenti e metodologie di ricerca, ma anche le implicazioni pratiche che le scienze hanno nella vita di tutti i giorni. Il calendario di incontri e approfondimenti è stato sviluppato in collaborazione con partner provenienti da ambiti diversi, con l’obiettivo di stimolare uno scambio di idee coinvolgente, aperto e attuale.
Tra questi rientra LabWorld.it, che all’interno di due appositi spazi destinati al confronto, le LabWorld Arena, ospiterà presentazioni e contributi di diverse aziende espositrici, pronte ad aprire il dibattito sulle più recenti innovazioni nelle tecnologie e tecniche per il laboratorio e l’analisi.
L’inclusività e la fortissima interdisciplinarità dei contenuti trovano la loro “casa naturale” nelle due Aree della Scienza. Qui, i principali content partner di Labotec, scelti tra le più autorevoli organizzazioni nei settori rappresentati, daranno vita a un articolato percorso di approfondimento tematico dedicato alle grandi sfide e opportunità di sviluppo per il comparto.
del packaging farmaceutico
L’evento è nato da un’esigenza specifica da parte di Universalpack: creare networking con tante aziende del settore farmaceutico per poi presentare non solo le loro soluzioni ma anche quelle di alcuni partner che possono portare valore aggiunto all’end user farm.
Sponsor dell’evento saranno Rockwell Automation, Sacchital e Videojet specializzate rispettivamente in automazione industriale, produzione di laminati e stampanti laser.
Il cuore dell’evento, la mattinata del 19 settembre, presso il circuito di Misano, vedrà protagonisti speakers con interventi legati a come la nuova regolamentazione europea PPWR impatterà il packaging del mondo farmaceutico e parafarma, sostenibilità, cyber security, digitalizzazione e all’intelligenza artificiale, oltre ad approfondimenti sui trend di mercato.
L’evento sarà moderato da Chicco Giuliani, conduttore radiofonico, dj-producer, podcaster e giornalista pubblicista.
Gli eccipienti e le materie prime distribuite da Faravelli ti aiutano a raggiungere la formulazione farmaceutica perfetta, proprio quella che stai cercando: funzionale, sicura, efficace, performante. La formula che rende ogni cliente soddisfatto e felice.
“Accompagniamo con competenza globale e sensibilità locale i nostri partner verso scelte innovative, per formulare il futuro con ingredienti e soluzioni affidabili e sostenibili”.
Appuntamenti
MTP e IO-Link Day i prossimi eventi di Consorzio PI Italia
Consorzio PI Italia conferma il suo impegno per la diffusione di soluzioni aperte e interoperabili anche grazie ai prossimi appuntamenti in programma. Il calendario 2025 si chiude con un evento dedicato a MTP (Module Type Package) e con l’IO Link Day, giunto alla terza edizione. Questi eventi, gratuiti e aperti a tutti, sono sviluppati da Consorzio PI Italia in collaborazione con aziende sponsor e centri di competenza.
“MTP: flessibilità. Interoperabilità e riduzione del time to market per l’industria di processo” si svolgerà il 23 settembre presso il Gran Visconti Palace Hotel di Milano. L’evento è
L’AGENDA
Ilmac
16-18 settembre 2025
Basilea, Svizzera www.ilmac.ch/en
Annex 1 - One year after 18-19 settembre 2025 Firenze www.newaurameeting.it
Powtech Technopharm 23-25 settembre 2025 Norimberga, Germania www.powtech.de/en
AchemAsia 14-16 ottobre 2025 Shanghai, Cina www.achemasia.de/en
Evoluzione dei comitati etici nei nuovi scenari della ricerca clinica 15 ottobre 2025 Milano www.newaurameeting.it
dedicato alla tecnologia Module Type Package (MTP), impiegata nell’industria di processo e finalizzata alla creazione di impianti modulari, interoperabili e a rapido time to market per i settori chimico, farmaceutico e alimentare.
Il primo ottobre 2025, all’Hotel Crowne Plaza di Padova, torna invece l’IO-Link Day, il format ormai consolidato dedicato al protocollo digitale dell’“ultimo miglio” per sensori e attuatori. Intanto Consorzio PI Italia continua a ingrandirsi: quattro nuovi soci, sei da inizio anno, hanno recentemente fatto ingresso nella community. Grazie alla sua rete, che oggi conta 94
aziende associate, compresi due centri di competenza, il Consorzio fornisce supporto tecnico diretto per l’adozione di protocolli aperti, oltre a formazione e certificazione su tecnologie all’avanguardia. I nuovi soci portano le proprie competenze su automazione avanzata e soluzioni per il processo: Logic, per soluzioni avanzate nell’automazione industriale e building automation; Gamavuoto, attiva nel settore del vuoto industriale da oltre 40 anni, offre apparecchiature per packaging, automazione e robotica; Rockwell Automation, multinazionale americana protagonista nella digitalizzazione e auto-
mazione industriale; Solo Motor Controller, specializzata in controller intelligenti per motori elettrici, ideali per applicazioni embedded e industriali.
“Queste nuove adesioni testimoniano la capacità di Consorzio PI Italia di attrarre player strategici, consolidando la sua posizione come centro di eccellenza e collaborazione per l’intero ecosistema industriale”, ha commentato Cristian Sartori, presidente del Consorzio PI Italia. Fondato nel 1994 e parte di Profibus & Profinet International (PI), Consorzio PI Italia agisce come anello di congiunzione tra standard, produttori e utilizzatori.
Labotec 28-29 ottobre 2025 Parma www.labotec.one/it/home/index.php
CPhI Frankfurt 28-30 ottobre 2025 Francoforte, Germania www.cphi.com
XIX incontro nazionale delle Persone Qualificate (QP) in ambito farmaceutico 19-20 novembre 2025 Roma www.newaurameeting.it
Making Cosmetics 19-20 novembre 2025 Milano www.making-cosmetics.it
SPS 25-27 novembre 2025 Norimberga, Germania sps.mesago.com/events/en.html
Solids Parma 11-12 febbraio 2026
Parma www.solids-parma.de/it
Cosmoprof 26-28 marzo 2026 Bologna www.cosmoprof.com
Cosmofarma Exhibition 11-13 aprile 2026 Bologna www.cosmofarma.com/it
Interphex 21-23 aprile 2026 New York, Usa www.interphex.com
Chemspec Europe 6-7 maggio 2026 Colonia, Germania www.chemspeceurope.com
IVS - Industrial Valve Summit 19-21 maggio 2026
Bergamo www.industrialvalvesummit.com
Interphex Week 20-22 maggio 2026
Tokyo, Giappone www.interphex.jp/tokyo/en-gb.html
SPS Italia 26-28 maggio 2026
Parma www.spsitalia.it
Expoquimia 2-5 giugno 2026
Barcellona, Spagna www.expoquimia.com
Achema 14-18 giugno 2027
Francoforte, Germania www.achema.de
Giunti e limitatori di coppia nel trattamento delle acque reflue
Numerosi prodotti Mayr sono stati realizzati per le specifiche esigenze degli impianti di depurazione, un settore in crescita anche per la necessità di colmare il gap italiano rispetto agli standard comunitari.
La gestione delle acque reflue in Italia presenta un notevole potenziale di miglioramento: secondo il Rapporto
Rifiuti Urbani 2022 dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), circa il 18% della popolazione italiana è coperta da un servizio di depurazione delle acque reflue inadeguato, in quanto non conforme agli standard comunitari. L’Italia è in notevole ritardo nel rispetto di questi obblighi, tanto da subire procedure di infrazione da parte dell’UE e multe milionarie.
Fortunatamente la tendenza è verso un lento miglioramento: il settore del trattamento delle acque reflue in Italia è in crescita e le previsioni per il 2025 sono positive.
Componenti necessari a ottimizzare l’efficienza e prevenire guasti
Negli impianti di depurazione delle ac-
que reflue, giunti e limitatori di coppia sono presenti in diversi elementi chiave della movimentazione dei fluidi e dei solidi. Per assicurare il corretto funzionamento del processo, prevenire guasti e ottimizzare l’efficienza è necessario usare giunti: fra i più apprezzati nell’industria, i giunti ad elastomero e i limitatori di coppia.
La depurazione delle acque reflue e il riutilizzo delle risorse idriche è un settore che da sempre interessa Mayr, anche per l’attenzione che l’azienda ha per l’ambiente: numerosi prodotti sono stati realizzati con in mente le esigenze di questo settore, per migliorare l’affidabilità e l’efficienza degli impianti.
Fra i prodotti Mayr più apprezzati dai costruttori di impianti per il trattamento delle acque reflue, rientrano i giunti a elastomero ROBA-ES, i limitatori di coppia EAS-HT e EAS-HTL e i limitatori di coppia a frizione ROBA-slip hub. Vediamone in maggior dettaglio le caratteristiche.
I giunti a elastomero ROBA-ES, senza gioco, con innesto plug-in e con necessità di manutenzione praticamente nulle, sono utilizzati in sistemi di azionamento per pompe, miscelatori e aeratori. Assorbono vibrazioni dovute a carichi non omogenei, garantendo un funzionamento più fluido e riducendo l’usura dei componenti. I limitatori di coppia EAS-HT e EASHTL, adatti per carichi gravosi, sono privi di gioco, torsionalmente rigidi e con elevata densità di potenza. Facili da montare, hanno minime necessità di manutenzione.
Disinnestandosi in caso di superamento della coppia limite, i limitatori di coppia EAS-HT ed EAS-HTL proteggono i motori e le trasmissioni dai sovraccarichi improvvisi che possono verificarsi, ad esempio, in caso di blocchi accidentali degli agitatori, evitando danni onerosi agli impianti. I limitatori di coppia a frizione ROBA-slip hub, affidabili e compatti, sono ideali per applicazioni dove è necessaria una protezione continua contro sovraccarichi senza interruzioni del processo: consentono infatti lo slittamento controllato, mantenendo l’integrità del sistema. Con i giunti e i limitatori di coppia Mayr, i componenti critici sono protetti da sovraccarichi e picchi di coppia, riducendo i tempi di fermo impianto non previsti e incrementando l’affidabilità dell’impianto, aspetto fondamentale in questo settore. Con lo smorzamento delle vibrazioni, l’usura meccanica si riduce, riducendo le necessità di manutenzione; l’efficienza migliora grazie a una trasmissione della coppia più fluida e controllata.
L’integrazione delle soluzioni Mayr negli impianti di trattamento delle acque reflue si traduce quindi in una maggiore sicurezza operativa, una riduzione dei costi operativi e una gestione più sostenibile delle risorse.
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La nostra passione per la setacciatura nasce al termine degli anni ’70
Ci caratterizzano da sempre l’intuizione e l’entusiasmo, grazie ai quali siamo riusciti ad affermarci nel mondo della setacciatura.
La nostra struttura è contraddistinta da una forte flessibilità, la quale ci permette di ottenere significativi immediati risultati.
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Tecnologia RFID per aumentare la sostenibilità della supply chain
Sato punta sulla produzione di stampanti con plastica riciclata e sulle soluzioni di etichettatura con RFID, che migliorano l’efficienza dei processi di tracciamento e danno la possibilità di ottenere prodotti più sostenibili e controllati.
Sostenibilità ambientale e benessere della società sono fra le priorità di Sato, che è impegnata nella riduzione delle emissioni relative alle attività interne all’azienda e alla supply chain. Fra le numerose iniziative intraprese in questa direzione le più recenti riguardano il programma di riciclo dei liner avviato presso lo stabilimento produttivo di Kitakami, in Giappone, la produzione di stampanti con plastica riciclata e le soluzioni di etichettatura con RFID, che migliorano l’efficienza dei processi di tracciamento e danno la possibilità agli utenti finali di scegliere prodotti più controllati e sostenibili.
La soluzione per il riciclo dei liner, i sup-
porti cerati su cui vengono arrotolate le etichette adesive, prevede quattro fasi: raccolta dei liner di scarto, sminuzzamento e pressatura, recupero e riutilizzo della carta. Il programma, avviato a gennaio 2025, riciclerà circa 19 tonnellate di liner all’anno.
La produzione di stampanti con plastica riciclata è invece il frutto della collaborazione con Konica Minolta, produttore giapponese di fotocopiatrici, macchine fax, stampanti laser che ha sviluppato uno speciale polimero ABS riciclato, una resina sintetica molto facile da lavorare ed estremamente resistente alle fiamme. Utilizzato nelle stampanti multifunzione di Konica Minolta, questo materiale è raccolto separato, smontato, frantumato, lavato, quindi fuso e trasformato in pellet di plastica. È un materiale che soddisfa i rigorosi standard qualitativi Sato come resistenza al calore, resistenza alla flessione, densità, dilatazione termica e costituirà il 40% dell’alloggiamento delle stampanti CL4NX Plus e CL6NX Plus. Per la produzione delle parti in cui viene utilizzata plastica riciclata si prevede una riduzione di emissioni di carbonio del 65% rispetto alle parti convenzionali, senza compromettere la qualità garantita dai materiali vergini.
L’uso dei dati per calcolare le emissioni evitate
Per quanto riguarda l’impatto sulla sostenibilità della supply chain, quindi sui processi di tracciamento dei prodotti sulla filiera produttiva e distributiva, va considerata l’importanza
di RFID nel migliorare l’efficienza e la produttività delle imprese. In questo contesto Sato ha iniziato a utilizzare i dati, ad esempio, sul risparmio totale di ore-lavoratore che le sue soluzioni di automazione possono consentire, per valutare l’impatto che hanno sulla decarbonizzazione come nuovo valore aggiunto per le imprese. Il metodo di calcolo delle emissioni evitate è stato sviluppato sotto la supervisione di autorità ed esperti di settore e tiene conto del risparmio di ore-lavoratore e di un fattore di emissione associato al settore in cui opera l’impresa. A questo si aggiunge che i tag RFID Sato contengono antenne progettate e prodotte internamente realizzate con un substrato di carta anziché con una pellicola derivata da resina, eliminando l’uso della plastica. “La missione di Sato è contribuire a un mondo migliore ed è per questo che la sostenibilità è inscindibile dalla nostra attività”, afferma Hiroyuki Konuma, President e Ceo del Gruppo. “Continueremo a identificare le problematiche rilevanti per i nostri partner per migliorarne le performance di sostenibilità e massimizzarne la creazione di valore. Siamo consapevoli, infatti, che la decarbonizzazione, l’uso circolare delle risorse e la salvaguardia della biodiversità sono priorità urgenti”. “È da poco iniziato il nuovo anno fiscale, nel corso del quale, in linea con il posizionamento strategico del Gruppo, lavoreremo per migliorare la sostenibilità delle imprese”, afferma Domenico Cianferri, branch manager di Sato Italia. “Da un punto di vista commerciale investiremo in particolare sulla tecnologia RFID, che ottimizza l’efficienza dei processi di tracciamento dei prodotti e aiuta gli utenti finali a scegliere filiere di produzione sostenibili. Ricordo il nostro Programma Europeo per i Consumabili (ECP) in carta 100% riciclata”.
Il lievito diventa una “fabbrica” per terapie avanzate
Un team coordinato dall’Università Ca’ Foscari Venezia ha trasformato i microrganismi del lievito comune usato nella produzione della birra in piccole fabbriche fluorescenti, ognuna in grado di creare un peptide unico con potenziali applicazioni terapeutiche.
Un team di scienziati e scienziate dell’Università Ca’ Foscari Venezia, in collaborazione con ricercatori e ricercatrici provenienti da Giappone, Cina, Svizzera e Italia, ha sviluppato un metodo innovativo per produrre e analizzare rapidamente un’ampia gamma di peptidi macrociclici, molecole sempre più utilizzate nella medicina moderna. La ricerca, pubblicata su Nature Communications, sfrutta il lievito comune usato nella produzione della birra, trasformando miliardi di questi microrganismi in piccole fabbriche fluorescenti, ognuna in grado di creare un peptide unico con potenziali applicazioni terapeutiche. I peptidi macrociclici rappresentano una promettente classe di farmaci perché combinano precisione, stabilità e sicurezza, offrendo minori effetti collaterali rispetto ai farmaci tradizionali. Tuttavia, i metodi classici per scoprirli e testarli sono complessi, difficili da controllare, lenti e meno ecologici. Per superare queste limitazioni, il team di ricerca ha ingegnerizzato cellule di lievito per produrre individualmente differenti peptidi macrociclici. Ogni cellula di lievito funziona come una pic-
cola fabbrica che diventa fluorescente quando produce il composto, consentendo ai ricercatori di identificare rapidamente i peptidi più promettenti. Con tecniche avanzate di microfluidica e fluorescenza, il team ha analizzato miliardi di queste micro-fabbriche in poche ore, un processo significativamente più rapido e sostenibile rispetto ai metodi attuali.
Un esempio di green pharma “Abbiamo modificato le cellule di lievito in modo che ciascuna funzioni come una ‘micro-fabbrica’ che diventa fluorescente quando produce uno specifico composto”, spiega Sara Linciano, prima autrice dello studio e ricercatrice postdoc presso il Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi di Ca’ Foscari. “Ciò ci ha permesso di analizzare rapidamente ed efficacemente 100 milioni di peptidi diversi”.
Ylenia Mazzocato, co-responsabile dello studio, sottolinea la sostenibilità dell’approccio: “Sfruttando il sistema naturale del lievito, produciamo molecole peptidiche biocompatibili e biodegradabili, rendendole sicure per la salute e per l’ambiente, un vero esempio di ‘green pharma’”.
Il team ha inoltre chiarito come questi peptidi si legano con precisione ai loro bersagli. “Usando la cristallografia a raggi X, abbiamo dimostrato l’eccellente capacità di legame di questi peptidi, confermandone precisione e potenza”, afferma
Zhanna Romanyuk, che ha contribuito all’analisi strutturale.
Questo nuovo metodo rappresenta un importante avanzamento nella scoperta di farmaci, soprattutto per bersagli difficili da trattare con i farmaci convenzionali. “Stiamo espandendo ulteriormente questa tecnologia per creare peptidi macrociclici in grado di veicolare terapie avanzate direttamente a specifiche cellule, con il potenziale di rivoluzionare i trattamenti”, commenta Alessandro Angelini, professore associato e coordinatore dello studio. “Questo potrebbe portare significativi benefici alla salute dei pazienti e importanti ricadute scientifiche ed economiche”. Lo studio è stato svolto nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con il supporto dell’iniziativa Next Generation EU dell’Unione Europea, coinvolgendo team multidisciplinari dell’Università Ca’ Foscari Venezia, Kyoto Institute of Technology (KIT), Chinese Academy of Sciences, Università di Padova ed École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL), inclusi esperti di chimica, biofisica, biochimica e scienze computazionali. Parte di questa tecnologia è già stata brevettata da Ca’ Foscari e recentemente acquisita dalla startup Arzanya S.r.l. “Vedere che la nostra tecnologia ottiene un riconoscimento internazionale mi rende orgoglioso”, conclude Angelini. “Spero che Arzanya possa rappresentare per i nostri giovani ricercatori talentuosi un’opportunità per continuare a coltivare le loro passioni qui in Italia, senza necessariamente dover emigrare all’estero”.
Planex
Criox
Arancia rossa: un’alleata nel trattamento dell’encefalopatia epatica
Scarti di arance rosse siciliane elaborati e utilizzabili come supporto nella cura dell’encefalopatia epatica (o MHE), patologia neurologica che può verificarsi in caso di insufficienza epatica. È quanto rivela uno studio in vivo coordinato dall’Istituto per la bioeconomia del Cnr di Firenze (Cnr-Ibe) assieme all’Università degli Studi di Mi-
lano, a cui hanno partecipato altri partner italiani e cinesi. I risultati della ricerca, finanziata dall’azienda Alfasigma, sono stati pubblicati sulla rivista Biomedicines.
L’encefalopatia epatica è una sindrome neurologica, associata a patologie epatiche croniche come la cirrosi, che è causata dall’accumulo di sostanze tossiche nel sangue - in particolare ammoniaca - in conseguenza della ridotta capacità del fegato di metabolizzarle. Queste tossine, una volta raggiunto il cervello, provocano l’alterazione delle funzioni cognitive e motorie ed è importante trattare la MHE tempestivamente, per evitare l’insorgere di problematiche più gravi. “Nel nostro studio abbiamo verificato che l’estratto derivato dai sottoprodot-
ti delle arance rosse, grazie alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, influisce su queste funzionalità. Mediante la cavitazione idrodinamica – una tecnica di estrazione a bassa temperatura che utilizza l’acqua come solvente – in pochi minuti abbiamo sviluppato un fitocomplesso stabile che riesce a raggiungere fegato e cervello e che, attraverso la pectina, svolge anche una funzione prebiotica fornendo quindi nutrimento alla flora batterica intestinale”, spiega Francesco Meneguzzo, primo ricercatore del Cnr-Ibe tra i coordinatori dello studio. La buccia di arancia rossa è nota per essere ricca di importanti composti bioattivi, quali polifenoli (principalmente esperidina), polisaccaridi (pectina) e oli
Invecchiamento e malattie: l’Europa finanzia il progetto di Human Technopole
Come l’invecchiamento influisce sul sistema immunitario, lo indebolisce e apre la strada a malattie, anche gravi? È il quesito a cui vuole rispondere il progetto di ricerca proposto da Nicole Soranzo, direttore del Centro di Genomica - programma in Popolazione e genomica medica dello Human Technopole, a cui è stato riconosciuto l’ERC Advanced Grant, uno dei più importanti fondi europei che supportano ricercatori affermati, responsabili di progetti di ricerca.
Il finanziamento dell’ERC ammonta a 2,5 milioni di euro e si articolerà su un periodo com -
plessivo di cinque anni. Il progetto, chiamato “lmpact”, approfondirà come lo stile di vita, la biologia e le esposizioni ambientali contribuiscano al deterioramento del funzionamento del sistema immunitario durante il corso della vita umana e, di conseguenza, al rischio di malattia con l’invecchiamento.
Anche se sinora i meccanismi immunitari sono stati studiati in modo estremamente dettagliato dal punto di vista molecolare, manca ancora una comprensione completa di come questi fattori possano influenzare malattie croniche e invecchiamento a livello di
popolazione.
Grazie a modelli statistici all’avanguardia, intelligenza artificiale e machine learning, i ricercatori analizzeranno cambiamenti nelle cellule del sistema immunitario in migliaia di individui e le confronteranno con dati biomedici per capire che caratteristiche hanno queste cellule in persone sane, che stanno invecchiando secondo normali processi, e se ci sono, invece, aspetti ricorrenti in chi ha patologie croniche. Obiettivo finale di questa analisi è individuare marcatori dei normali pro -
essenziali (limonene), che hanno effetti positivi sulla salute, ma per la prima volta ne è stata dimostrata l’efficacia nei confronti dell’MHE attraverso test in vivo. “Viste le risultanze delle attività terapeutiche effettuate a dosaggio ridotto, questo studio apre la strada alle prove cliniche del prodotto: si tratta di una prospettiva molto importante e che auspichiamo possa essere concretizzata al più presto, per ampliare le possibilità di prevenzione e cura di una malattia così seria e invalidante”, conclude Mario Dell’Agli, docente del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari Rodolfo Paoletti e responsabile del Laboratorio di Farmacognosia dell’Università degli Studi di Milano.
Palazzo Italia a Milano è la sede di Human Technopole
cessi di invecchiamento, di diverse malattie e, anche, dell’esposizione a fattori ambientali che possono influenzare lo stato di salute.
Partendo da queste nuove conoscenze si svilupperanno modelli per prevedere il rischio di malattia a lungo termine.
Offriamo una selezione completa che include Guarnizioni per flange e raccordi O-Rings, Copri flangia di sicurezza, Valvole e impiantistica in PTFE, Soffietti e compensatori PTFE, oltre a numerosi altri articoli di consumo tra cui SEAFLON, piattina adesiva 100% e-PTFE espanso di alta qualità.
Integratore a base di carnitina con aroma esotico
Si amplia la linea Carnidyn, brand di integratori del gruppo Alfasigma, azienda farmaceutica presente a livello globale e fondata oltre 75 anni fa in Italia, dove ha sede. In occasione di un evento dedicato alla stampa, tenutosi a luglio a Milano, è stato presentato Carnidyn Plus al gusto Passion Fruit, la novità pensata per offrire un supporto a corpo e mente nei momenti di maggiore affaticamento.
“La stanchezza è una situazione comune ma spesso sottovalutata, che si manifesta come una marcata carenza di energia, sia a livello fisico che mentale”, spiega Maria Luisa Cra-
vana, biologa nutrizionista. “In queste situazioni il nostro corpo ha esigenze differenti e può essere maggiormente sostenuto, sia con una buona programmazione alimentare che anche con l’integrazione energetica”.
La linea Carnidyn Plus con carnitina si arricchisce con una variante esotica al gusto passion fruit.
Il cuore pulsante della linea è la carnitina, una sostanza naturalmente presente nel nostro corpo e importante per il metabolismo energetico. La sua funzione principale, a livello fisiologico, consiste nel trasportare gli acidi grassi all’interno della matrice mitocondriale, dove vengono convertiti in energia. “Carnidyn si propone come un alleato affidabile e versatile, ideale per studenti, professionisti, sportivi e per tutti coloro che vogliono affrontare le proprie giornate con vitalità e dare sempre il massimo”, commenta Lucia Speranza, Brand Manager Carnidyn, Consumer Healthcare di Alfasigma.
Nelle situazioni di stanchezza fisica e mentale, Carnidyn Plus con carnitina, grazie al suo mix di vitamine (vitamina B5 e vitamina E) e minerali (magnesio, zinco, selenio), aiuta a combattere la stanchezza e ad avere l’energia di cui si ha bisogno. Nelle situazioni di caldo e affaticamento, invece, Carnidyn Fast con carnitina favorisce la normale funzione muscolare e l’equilibrio idrosalino grazie alla sua formulazione con vitamine (B2, B3 e B5) e minerali (magnesio, potassio, zinco e selenio); inoltre contiene Coenzima Q10.
Studio di fase III su farmaco per la prevenzione contro la CIPN
Asahi Kasei Pharma ha avviato uno studio di Fase III in Giappone su ART-123 (nome generico: trombomodulina alfa, commercializzato come Recomodulin™ Injection) per la prevenzione dei sintomi della neuropatia periferica indotta da chemioterapia (CIPN). Questo annuncio fa seguito ai dati incoraggianti emersi dagli studi di Fase I e II condotti sull’efficacia di ART-123 nell’alleviare i sintomi dei pazienti senza compromettere i trattamenti oncologici in corso. Alcuni chemioterapici, come i farmaci a base di platino, i taxani e gli alcaloidi della vinca, sono noti per indurre neuropatia periferica. Questa condizione, chiamata CIPN, è caratterizzata da formicolio e dolore a mani e piedi che, nei casi più gravi, possono compromettere le attività quotidiane. In alcuni pazienti può essere necessario ridurre il do-
saggio o sospendere la chemioterapia per alleviare i sintomi, con possibili effetti negativi sulla prognosi clinica. Attualmente, non esistono farmaci con un’efficacia chiaramente dimostrata per la prevenzione o il trattamento della CIPN, lasciando ai pazienti opzioni limitate e spesso poco soddisfacenti. ART-123 è una trombomodulina umana ricombinante (rTM) approvata in Giappone nel 2008. Gli studi di Fase I e II precedenti hanno suggerito l’efficacia e la tollerabilità di ART123 nella CIPN, grazie alla sua capacità di sopprimere l’attivazione della proteina C e dell’inibitore della fibrinolisi attivabile dalla trombina (TAFI). Dopo aver consultato l’Agenzia giapponese per i dispositivi medici e farmaceutici (PMDA) riguardo allo sviluppo clinico, Asahi Kasei Pharma ha avviato lo studio di Fa-
se III. Lo studio valuterà l’efficacia e la sicurezza di ART-123 per la CIPN in pazienti affetti da tumore del colon-retto e sottoposti a chemioterapia con oxaliplatino.
“Ancora oggi, i pazienti sottoposti a chemioterapia non dispongono di opzioni preventive o terapeutiche con un’efficacia dimostrata per la CIPN, rappresentando un importante bisogno medico insoddisfatto”, ha dichiarato Yoshikazu Aoki, presidente di Asahi Kasei Pharma Corporation. “Le opzioni terapeutiche limitate per la CIPN rendono una situazione già difficile ancora più complessa, lasciando pazienti e operatori sanitari scoraggiati nella gestione di questa condizione. Crediamo che ART-123 possa rappresentare una nuova via per portare soluzioni concrete ai pazienti su scala globale”.
S S4
Dove la sicurezza non è un’opzione: ambienti su misura per il pharma con un controllo della contaminazione assicurato
Engineering | Design | Planning | Construction & Commissioning
Piacenza Petroli ha affidato l’intervento a ECO The Photovoltaic Group che, con una gestione modulare, ha garantito la continuità degli incentivi e aumentato il rendimento originario.
tà produttiva dell’86% dell’impianto per tutta la durata dei lavori, evitando quasi totalmente le conseguenze economiche della temporanea riduzione della produzione e mantenendo gli incentivi. Il revamping si è svolto in sette settimane, durante il periodo estivo, quando la resa dell’impianto è al massimo.
Pierandreis
Lucchini, direttore di
ECO
The
Photovoltaic
Group e CEO di Eco Service
Piacenza Petroli, player nazionale nella distribuzione all’ingrosso di carburanti, lubrificanti e altri prodotti petroliferi, situata a Cortemaggiore, ha installato nel 2011 un impianto fotovoltaico su un capannone aperto con tetto a falde di circa 5.510 m2, che funge da grande tettoia con un’altezza di quasi 8 metri.
L’obiettivo era duplice: ridurre i costi energetici sfruttando l’energia solare e accedere alle agevolazioni previste dal Conto Energia, il meccanismo di incentivi statali per lo sviluppo della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, che riconosce un contributo economico per ogni kilowattora immesso in rete.
Con il passare degli anni, l’impianto ha progressivamente mostrato un calo di rendimento, rendendo necessario un intervento di revamping per ripristinarne l’efficienza originaria e garantire la continuità degli incentivi.
Tuttavia, la sospensione totale della produzione data dai pannelli fotovoltaici durante i lavori avrebbe comportato la perdita degli incentivi per l’energia non prodotta, pari a oltre 40 centesimi di euro per ogni kWh, con una potenziale
mancata produzione di circa 167.000 kWh in sette settimane.
Una soluzione tecnica modulare Per affrontare questa sfida, Piacenza Petroli si è affidata a ECO The Photovoltaic Group, holding con sede a Cremona specializzata nella progettazione, installazione e gestione di impianti fotovoltaici. Sin dalla fondazione, ECO Group orienta la propria crescita verso l’obiettivo dell’indipendenza energetica, adottando un approccio sostenibile che coinvolge attivamente anche i propri collaboratori. La sua missione è generare valore condiviso tra clienti, fornitori, dipendenti e territorio, promuovendo l’eccellenza tecnica come strumento di transizione energetica.
Il team di ingegneri del reparto tecnico di ECO The Photovoltaic Group ha ideato una soluzione tecnica a elevata efficienza gestionale: l’impianto fotovoltaico è stato suddiviso in sette sezioni, ognuna corrispondente a una delle sette falde del tetto. Questo ha permesso di pianificare un intervento modulare, con la disattivazione di una sola sezione per settimana, mantenendo le altre sei operative, invece di interrompere la produzione dell’intero impianto.
In questo modo, Piacenza Petroli è riuscita a garantire la continui-
Grazie all’intervento svolto, è stato possibile recuperare spazio in copertura per un ampliamento dell’impianto, che da 775,2 kWp è passato ad una potenza di 1170,9 kWp. Il nuovo impianto è composto da 2.755 moduli da 425 Wp ciascuno, abbinati a nove inverter Sunny Tripower CORE2 STP 110-60 forniti da SMA Solar Technology AG. Dopo sette mesi dal termine dei lavori e considerando la sola potenza dell’impianto iniziale, ovvero 775,2 kWp, i dati tecnici confermano una produzione media annua di circa 1.002.075 kWh, registrando un aumento della produzione del 15%, che aumenta notevolmente se si considera anche l’ampliamento di 395,7 kWp.
Complessivamente, il nuovo impianto consente una riduzione stimata di circa 789 tonnellate di CO2 all’anno. “Siamo orgogliosi di aver realizzato il revamping dell’impianto di Piacenza Petroli, garantendo la continuità della produzione energetica”, ha commentato Pierandreis Lucchini, direttore di ECO The Photovoltaic Group e CEO di Eco Service, azienda della holding che si occupa di manutenzione, revamping e monitoraggio. “Grazie a una pianificazione modulare, competenze specialistiche e un’attenta pianificazione, è stato possibile mantenere l’84% della produzione durante tutto il periodo dei lavori e minimizzare le perdite economiche derivanti dalla mancanza degli incentivi. Alla luce dei risultati ottenuti, il cliente ci ha affidato anche un progetto di impianto a terra”.
Energia
Soluzione compatta per applicazioni medicali critiche
A Pharmintech, Steriline ha rafforzato il proprio ruolo nel panorama del processing farmaceutico, confermandosi partner strategico per soluzioni di confezionamento asettico ad alta innovazione.
L’azienda ha presentato una soluzione compatta e integrata che combina robotica avanzata, levitazione magnetica e sistemi di isolamento di ultima generazione, pen-
sata per applicazioni ad alta criticità nel settore medicale. In occasione dell’edizione 2025, conclusasi lo scorso 30 maggio, Steriline ha presentato RVFCM11-S, una macchina compatta e tecnologicamente avanzata che ha catalizzato l’interesse degli operatori per la sua capacità di integrare soluzioni ad alta precisione.
La RVFCM11-S è una soluzione pro-
gettata per il confezionamento primario di terapie geniche e cellulari, in cui precisione, contenimento e flessibilità sono fondamentali.
La macchina ha attirato l’attenzione degli operatori per la sua capacità di coniugare ingombri ridotti, massima precisione e standard igienici elevatissimi.
In uno spazio occupato di solo 2,25 x 1,65 metri, la soluzione integra: trasporto a levitazione magnetica, per evitare il contatto meccanico e ridurre la generazione di particelle; isolamento a doppia parete, per un contenimento microbiologico ottimale; robot antropomorfi Stericlean, per manipolazioni rapide, ripetibili e completamente sterili.
La macchina esegue automaticamente tutte le fasi del processo –riempimento, tappatura e ghiera-
tura – attraverso una testa singola ad alta precisione, collegata a una pompa peristaltica.
È dotata di visione artificiale per il controllo qualità, di bilancia in linea per il controllo peso e di tecnologia VHP per la decontaminazione rapida, particolarmente adatta per la gestione di piccoli lotti e frequenti cambi di prodotto.
“Consideriamo questa fiera molto importante per il nostro sviluppo in Italia”, ha dichiarato la CEO Ilaria Fumagalli.
Il portafoglio Steriline comprende: macchine lavatrici, riempitrici, tappatrici; tunnel di depirogenazione; sistemi di contenimento (LAF, oRABS, cRABS, isolatori); soluzioni personalizzate per flaconi, fiale, carpule e siringhe, in vetro o plastica, per prodotti liquidi o in polvere.
La soluzione per la tua conformità agli standard internazionali
Strumenti completi ed intuitivi per misure online e portatili di TOC, conducibilità ed ozono.
Conformità Globale e Standard Internazionali
• Rispettano le normative FDA 21 CFR Part 11, EMA Allegato 1 e 11, e farmacopee internazionali (USP, Ph. Eur., ChP, JP).
• Progettati secondo GMP, GAMP ® , ASTM, ISO, e ISPE per soddisfare le più alte aspettative del settore.
Dati Sicuri e Gestione Sempli cata
• Gestione multilivello degli utenti con rme elettroniche.
• Storico completo e metadati secondo i principi ALCOA+.
• Controllo a prova di manomissione per la sicurezza dei processi.
A Ipack-Ima, CMI Industries ha esposto una riempitrice per qualsiasi tipo di prodotto liquido e un tappatore rotativo automatico. Confermando la sua propensione a costruire linee personalizzate e facili da gestire.
Nell’ambito della fase di crescita e rinnovamento che vive da diversi anni, CMI Industries ha raggiunto una posizione primaria nella progettazione e realizzazione di soluzioni altamente tecnologiche per la trasformazione e il confezionamento di prodotti chimici, alimentari, cosmetici e parafarmaceutici.
La continua ricerca permette a CMI di creare innovazione dei processi produttivi e di proporsi come partner strategico in grado di rispondere a elevate esigenze di flessibilità su più livelli.
Le sue soluzioni si caratterizzano per: l’impiego di tecnologie avanzate; l’alta efficienza energetica; la grande flessibilità operativa; l’integrazione nei sistemi di automazione ERP e con i gestionali più avanzati.
La personalizzazione delle soluzioni in base alle esigenze dei clienti è al centro della mission aziendale, che intende unire semplicità di
utilizzo ed elevati standard di qualità. La produzione è completamente realizzata in Italia. Questo significa che ogni parte non realizzata internamente è fornita da aziende italiane localizzate nella sua stessa area geografica. In questo modo mantiene un controllo totale dei processi e della qualità. La progettazione e la realizzazione di ciascun dettaglio dei macchinari avvengono internamente, affrontando ogni nuovo progetto con passione, entusiasmo e attenzione. Dopo un’attenta analisi delle esigenze del cliente e l’elaborazione di uno studio di fattibilità del progetto, il
team elabora una proposta personalizzata da sottoporre al cliente, con il quale collabora per definire tutti i dettagli della fornitura. Questo approccio proattivo consente di creare soluzioni personalizzate che soddisfano pienamente le aspettative tecniche ed economiche di ogni committente.
Le proposte di CMI Industries spaziano da linee complete, compatte e convenienti, a soluzioni complesse e articolate, con un’ampia gamma di prodotti intermedi in grado di soddisfare esigenze presenti e future in termini di velocità di produzione, prodotto da confe-
zionare, livello di automazione e condizioni ambientali.
L’azienda ha introdotto molti brevetti volti a migliorare la produttività degli impianti, nell’ottica di ottimizzare i processi del cliente, con un risparmio in termini di tempi e costi di produzione.
CMI Industries si distingue come una delle poche aziende nel panorama industriale che si occupa della produzione e installazione di linee complete di packaging. Indipendentemente dal settore di produzione, è specializzata nell’integrazione di impianti avanzati, inclusi sistemi di miscelazione, depallettizzazione, riordinamento, riempimento, tappatura, sleeveratura, etichettatura, incartonatura e robot di pallettizzazione.
Le soluzioni di ingegneria sono progettate per garantire un flusso di produzione fluido e costante, gestendo in modo efficiente la distribuzione e la movimentazione del prodotto da confezionare attraverso le diverse macchine che compongono la linea. Che si tratti di installazioni automatiche o semiautomatiche, la priorità è la facilità d’uso e la flessibilità operativa.
Per rispondere alle specifiche richieste di cambio formato e dimensioni di bottiglie e tappi provenienti dai reparti marketing dei clienti, CMI Industries ha sviluppato e brevettato soluzioni tecniche innovative che conferiscono alle sue macchine versatilità e adattabilità. Le soluzioni possono trattare prodotti a freddo come liquidi a caldo, assicurando la precisione di dosata anche nei formati bottiglia più piccoli. La chiusura bottiglia è personalizzabile con tecniche tamper-evident.
L’impiego di materiali di alta qualità, applicati alle più moderne tecnologie, garantisce una produzione efficiente, mantenendo standard elevati anche ad alte velocità di produzione. Tutta la gamma di produzione è disponibile in vari formati e finiture, anche per l’utilizzo dei macchinari in ambiente ATEX o certificazioni GMP.
A Ipack-Ima esposte
le macchine per il futuro del riempimento e della tappatura
Nella recente fiera Ipack-Ima a Milano, CMI Industries ha proposto soluzioni che si distinguono per flessibilità, precisione e semplicità, in grado di coniugare una tecnologia avanzata, un design innovativo a costi contenuti, come la riempitrice Logika e il tappatore Miray.
Logyka è una serie di riempitrici adatte a qualsiasi prodotto liquido – denso, cremoso, schiumoso, anche infiammabile – ed è sinonimo di versatilità e precisione di dosaggio, grazie all’uso di flussimetri che riducono sensibilmente il margine di errore.
Logyka nasce dalla lunga esperienza maturata nelle soluzioni dedicate, semplici e versatili che combinano tecnologia all’avanguardia e design innovativi, garantendo una estrema flessibilità di utilizzo.
I modelli Logyka utilizzano tecnologia con flussimetri massici o magnetici e rappresentano il punto di riferimento per le macchine di riempimento volumetrico e a peso presenti oggi sul mercato internazionale. Garantendo una precisione di dosaggio molto accurata, permettono di avere vantaggi qualitativi nella produzione con conseguente riduzione dei costi.
Il sistema brevettato UltraCleaning®, permette di ridurre dell’85% i tempi necessari per il cambio di prodotto con una drastica diminuzione (-75%)
dell’utilizzo e dei conseguenti costi di smaltimento dei prodotti o detergenti per la pulizia.
Miray, che richiama la parola giapponese che significa futuro, è un tappatore rotativo completamente automatico ed autonomo, che può essere inserito in linee di confezionamento già esistenti, su richiesta anche rispondenti alle normative ATEX oppure in costruzione anticorrosiva per confezionamento di detergenti altamente aggressivi.
La macchina, tramite il controllore multi-asse, sincronizza i movimenti dei motori brushless per ottenere elevate cadenze produttive e cambi formato tappo estremamente rapidi. Cambio formato rapido, codificati colorati sono parte integrante del design della macchina.
Grazie alla tecnologia Bosch Rexroth, le macchine CMI consentono all’utilizzatore una visione completa delle condizioni di funzionamento.
In particolare:
- applicazione IOT per analisi dei dati di produzione, consumi energetici, segnalazione allarmi, monitoraggio efficienza dell’impianto (OEE) e analisi stato dei componenti per manutenzione predittiva;
- interfaccia web-based intuitiva che guida l’utente a visualizzare il funzionamento della macchina in modo estremamente agevole ed intuitivo.
Tutte queste informazioni sono poi trasferibili nei sistemi di automazione ERP e con i gestionali più avanzati.
Tappatore Miray
Impianto a letto fluido per la produzione di granulati
Le tecnologie di Romaco Innojet consentono al conterzista Klocke Pharma-Service di realizzare granulati con una distribuzione delle dimensioni delle particelle più omogenea, migliorando così il flusso del materiale e permettendo di accelerare la produzione di compresse.
Il gruppo Klocke è una delle aziende di produzione e rivestimento in conto terzi leader in Europa. Con sede a Appenweier (Baden-Württemberg), Klocke
Pharma-Service GmbH trasforma svariate materie prime in pellet e granulati prevalentemente destinati alla produzione di compresse. Il produttore per conto terzi che dal 2014 si affida
ai processori a letto fluido VENTILUS® di Innojet (un’azienda del gruppo Romaco), ha costantemente ampliato il proprio stock di macchine basate su questa fondamentale tecnologia. Klocke dispone ad oggi di: sei processori a letto fluido Innojet in totale per l’esecuzione di processi di granulazione a umido con leganti a base di acqua e solventi e per processi di asciugatu-
ra e pellettizzazione; di un impianto pilota Ventilus per lotti fino 50 litri; di tre impianti di produzione per lotti fino a 400 litri; e due per lotti fino a 800 litri. I sistemi sono compatibili per quanto riguarda i filtri di prodotto e le parti di ricambio e consentono un upscaling semplice da un impianto di processo più piccolo a uno più grande. “Con i processi a letto fluido Ventilus
di Romaco Innojet, abbiamo compiuto un salto tecnologico fondamentale”, riferisce Alexander Pergande, amministratore della divisione Operations di Klocke Pharma-Service GmbH. “Le condizioni di flusso uniformi e la tecnologia di spruzzatura dal basso molto precisa degli impianti ci consentono di produrre granulati con una distribuzione delle dimensioni delle particelle più omogenea, che migliora la fluidizzazione del materiale e rende possibile accelerare la produzione di compresse. Inoltre, sulla base di questa tecnologia abbiamo ampliato la gamma di servizi includendo il rivestimento di pellet o la pellicolatura di microcompresse, lavorazioni finora non realizzabili con la tecnologia di spruzzatura dall’alto”.
Procedimento a letto fluido brevettato
Tutto ciò è consentito dal procedimento a letto fluido sviluppato dal Dr. h. c. Herbert Hüttlin, già brevettato e pluripremiato a livello internazionale. In questo procedimento l’aria di processo viene introdotta attraverso l’ORBITER®, un fondo speciale costituito da una serie di anelli concentrici montati uno sopra l’altro. L’innovativa tecnologia di flusso dell’Orbiter produce un movimento toroidale nel serbatoio cilindrico che favorisce una circolazione estremamente delicata del lotto. La traiettoria e la velocità delle particelle sono definite in modo univoco e riproducibile, tale da consentire un calcolo preciso del tasso di evaporazione dei prodotti spruzzati e il conseguente adeguamento dei dosaggi.
Riduzione drastica dei tempi di asciugatura e del fabbisogno di aria di processo
L’asciugatura avviene per mezzo di un flusso di aria di processo riscaldata in modo rapido e omogeneo. “Con la tecnologia Ventilus sono migliorati i tempi di asciugatura dei prodotti che
realizziamo: a seconda delle caratteristiche del prodotto, abbiamo ottenuto tempi di produzione fino al 30% più brevi rispetto alle tecnologie convenzionali”, dichiara Pergande. Per determinate lavorazioni, Klocke ha anche ridotto il fabbisogno di aria di processo per ogni chilogrammo di prodotto (m3/kg) anche del 50% a parità di produzione, una leva importante in un’ottica di contenimento dei costi energetici.
Miglior utilizzo delle materie prime
Anche l’utilizzo delle materie prime è migliorato grazie alla tecnologia Innojet. L’innovativa alimentazione dell’aria di processo dell’Orbiter evita quasi completamente la formazione di depositi sul fondo del contenitore. La posizione centrale dell’ugello bottom-spray ROTOJET®, utilizzato per l’applicazione del liquido da spruzzare consente una regolazione precisa dell’angolo di nebulizzazione impedendo in modo efficace le perdite di prodotto. Un contributo importante per lo sfruttamento efficiente delle materie prime è fornito anche dal sistema filtrante SEPAJET®, le cui tasche vengono pulite in modo continuo grazie a un sistema a rotore per l’aria soffiata. In questo modo le sostanze polverose coinvolte nella granulazione vengono trattenute nella ca-
mera di processo evitando di contaminare la successiva fase di coating con corpi estranei abrasivi e altre particelle fini. Per la filtrazione viene utilizzata aria di processo calda condizionata, senza dover ricorrere all’aria compressa economicamente più dispendiosa. “Un utilizzo efficiente delle materie prime è di primaria importanza per le aziende produttrici per conto terzi come la nostra”, continua Pergande. “Con i processori a letto fluido di Romaco Innojet abbiamo ottenuto la stessa produzione con un impiego di
La sede di Klocke PharmaService GmbH ad Appenweier, in Germania
La tecnologia Ventilus è utilizzata per i processi di asciugatura, granulazione e rivestimento
Il fondo del contenitore brevettato con ugello bottom-spray posizionato al centro riduce i tempi di asciugatura e il consumo di aria di processo
materiale ridotto mediamente del 1015%, con percentuali di risparmio che variano tra il 3 e il 30% a seconda del prodotto”.
Granulazione e rivestimento di pellet in un unico processo
La distribuzione omogenea delle dimensioni delle particelle migliora la fluidizzazione consentendo di aumentare la velocità di pastigliatura
Al momento Klocke si affida alle tecnologie di Romaco Innojet per la produzione di circa 40 articoli nel classico formato granulare. A questi si aggiungono vari altri prodotti che prevedono una pellettizzazione tramite rivestimento. La configurazione dei parametri, realizzabile in modo semplice sul pannello di controllo (HMI), consente all’operatore della macchina di adattare la pressione di nebulizzazione, il volume del mezzo da spruzzare e il flusso volumetrico dell’aria alternando come necessario le fasi di granulazione e rivestimento. Il sistema non richiede necessariamente una conversione dell’impianto né la sosti-
tuzione degli ugelli di nebulizzazione, in quanto il Ventilus non deve essere scaricato al termine della granulazione e può passare direttamente alla fase di pellettizzazione. Per l’utente ciò comporta non solo un notevole risparmio di tempo, ma anche la riduzione del rischio di contaminazione incrociata, grazie alla lavorazione del materiale in un unico processo, e una maggior tutela della salute dei dipendenti che manipolano sostanze critiche.
Sviluppo di soluzioni personalizzate
Innojet ha adeguato per Klocke gli essiccatori a letto fluido utilizzati nella loro infrastruttura di produzione specifica. I sistemi Ventilus per lotti da 400 e 800 litri possono essere combinati a un miscelatore forzato per creare singole unità indipendenti. Per queste linee con miscelatore forzato e processore a letto fluido Innojet ha sviluppato un collegamento di tubazioni di trasferimento in acciaio inox multicomponente con un sistema ausiliario di avanzamento del prodotto appositamente concepito. Con questo sistema, tra l’altro, l’aria di processo del Ventilus viene trattata per la pre-asciugatura nel miscelatore forzato. Nella produzione, Klocke può
utilizzare i processori a letto fluido e i miscelatori forzati singolarmente o anche in tandem secondo le esigenze specifiche del cliente, con notevoli vantaggi per il terzista in termini di flessibilità nella pianificazione della produzione. Con l’utilizzo in tandem in cui la granulazione avviene a monte nel miscelatore forzato, il Ventilus garantisce un’asciugatura ad alta efficienza del prodotto.
Partnership per lo sviluppo di un nuovo ugello
Negli ultimi anni Romaco Innojet e Klocke Pharma-Service GmbH hanno intensificato costantemente la loro collaborazione nell’ambito di una partnership di sviluppo. Attualmente lo stabilimento Klocke nella località di Appenweier è il primo ad impiegare stabilmente in produzione l’ugello FLEXIJET®, uno degli ultimi sviluppi di Innojet. Caratterizzato da una maggior robustezza e maneggevolezza rispetto al modello precedente Rotojet, il nuovo ugello ha già dato dimostrazione di efficacia nei test pratici svolti da Klocke in tutti i campi di applicazione dell’azienda.
“Apprezziamo molto la collaborazione aperta che si è creata con Innojet per la creazione condivisa di strategie e approcci orientati a trovare soluzioni per le sfide quotidiane della produzione per conto terzi. Viceversa, siamo lieti di poter trasmettere la nostra esperienza affinché possa essere sfruttata per sviluppare ulteriormente le tecnologie di Innojet, con risvolti positivi per entrambe le aziende”, conclude Pergande, amministratore della divisione Operations di Klocke Pharma-Service GmbH. “Grazie alle tecnologie efficienti, scalabili ed affidabili e all’assistenza competente e sollecita, Innojet è il partner ideale per consolidare la nostra presenza sul mercato come terzisti in modo sostenibile e redditizio”.
La pesatura intelligente ottimizza la produzione di Bayer
Il nuovo centro di approvvigionamento dell’azienda a Hangzhou adotta la tecnologia di Minebea Intec per una miscelazione precisa e l’omogeneizzazione nelle aree pericolose della Zona 2.
Come divisione del Gruppo Bayer, Bayer Crop Science occupa una posizione di primo piano nel settore delle tecnologie agricole a livello mondiale. Recentemente, Bayer Crop Science ha aperto un nuovo centro di approvvigionamento a Hangzhou, con l’obiettivo di espandere la produzione di prodotti come fungicidi, insetticidi ed erbicidi.
La soluzione consiste in celle di carico MP 79T, kit di montaggio, scatola di giunzione e indicatore di pesatura, che consentono di eseguire con precisione operazioni quali la miscelazione solido-liquido, l’agitazione ad alta velocità e l’omogeneizzazione nella Zona 2 ad alto rischio. In particolare, il kit di montaggio è dotato di un’asta orizzontale integrata per ridurre efficacemente l’impatto delle forze laterali causate dall’agitazione. La scatola di giunzione è dotata di un sistema traspirante unidirezionale con tecnologia a membrana, che garantisce l’assenza di condensa all’interno della scatola. Questi progetti hanno migliorato l’affidabilità in condizioni ambientali difficili.
Componenti con certificati antideflagranti
I prodotti inclusi nella soluzione Minebea Intec sono certificati secondo le normative internazionali, come ATEX e OIML, e possiedono anche certificazioni nazionali in Cina, tra cui il certificato antideflagrante PCEC e il certificato antideflagrante nazionale CENX. Ciò dimostra che le soluzioni di Minebea Intec sono in grado di soddisfare le normative di tutto il mondo, offrendo ai clienti il massimo livello di sicurezza. Il nuovo centro di fornitura di Bayer mira a implementare un sistema di gestione integrato utilizzando tecnologie digitali avanzate e allineandosi agli standard tedeschi. In qualità di innovatore leader nel campo della pesatura, le soluzioni di Minebea Intec soddisfano i requisiti di Bayer. Ad esempio, l’indicatore X2, dotato di comunicazione su bus Profibus-DP e di uscita analogica 4 – 20 mA, si integra facilmente nel sistema di pesatura di Bayer e allo stesso tempo offre spazio per futuri aggiornamenti ed espansioni.
La calibrazione intelligente semplifica le operazioni
Tra le 11 serie di serbatoi di Bayer, l’intervallo di misurazione varia da
un massimo di 9 tonnellate a un minimo di 4 tonnellate. Se si utilizzassero i metodi di calibrazione tradizionali, ogni serbatoio dovrebbe essere caricato all’80100% della sua capacità, un processo che richiede molto tempo, richiede molta manodopera e spesso è ostacolata dalle limitazioni strutturali. La calibrazione intelligente, invece, consente una calibrazione senza peso. Una volta che l’operatore inserisce il coefficiente di sensibilità unico di ciascuna cella di carico (Cn), l’indicatore calcola automaticamente i dati di carico necessari per la calibrazione. Questa caratteristica da sola può far risparmiare almeno tre giorni durante la fase di installazione e messa in servizio. Durante le successive tarature periodiche, la funzione di taratura intelligente continua a semplificare le operazioni e a ridurre al minimo i tempi di fermo.
Minebea Intec vanta oltre 150 anni di esperienza e competenza. Dalla progettazione alla messa in servizio e alla manutenzione, il suo team di professionisti offre un supporto in ogni fase del processo per garantire un processo senza intoppi.
infoitaly@draeger.com
Tecnologie su misura per l’essiccazione sottovuoto
Italvacuum consolida la propria posizione nel settore delle tecnologie per l’essiccazione sottovuoto, con la recente fornitura di un essiccatore statico sottovuoto dotato di sistema brevettato di lavaggio rapido MULTISPRAY® a un importante produttore internazionale di principi attivi farmaceutici. Il progetto è stato sviluppato su misura per rispondere alle esigenze specifiche del cliente, con particolare attenzione alla gestio-
ne dell’acqua di raffreddamento dell’unità di condensazione e al controllo dei gas in uscita, per garantire la massima sicurezza in camera pulita e prevenire la fuoriuscita di prodotto umido. Il sistema di lavaggio rapido Multispray, tecnologia brevettata, consente un lavaggio efficace e veloce delle piastre e della camera interna dell’essiccatore, riducendo i tempi di fermo impianto e minimizzando le operazioni manuali.
Questo si traduce in maggiore produttività, sicurezza per il personale e rispetto dei più elevati standard di qualità richiesti dall’industria farmaceutica.
La fornitura ha incluso: unità di riscaldamento a vapore e raffreddamento ad acqua refrigerata; serbatoio di espansione atmosferica; unità di condensazione con condensatore a fascio tubiero e serbatoio raccolta condensa; pompa a vuoto a pistone Saurus939; si-
stema di controllo PLC/HMI per la gestione completa delle ricette di produzione.
Il SAT (Site acceptance test presso il cliente) è stato superato con successo, l’impianto è pronto per partire con la produzione su scala industriale del principio attivo.
Glove Box per lavorare in sicurezza
Molte applicazioni di laboratorio e di produzione richiedono spazi confinati per proteggere l’ambiente, l’operatore esterno o il prodotto trattato.
La linea di Glove Box SGS di Iteco è progettata per soddisfare una vasta gamma di esigenze applicative. Le camere possono operare sia in pressione positiva che negativa e sono configurabili per diversi cicli di lavoro, garantendo la massima fles-
Confezionamento di creme, gel e unguenti
Marchesini Group ha partecipato in luglio a Interphex Japan 2025, la più grande fiera in Giappone per le tecnologie di produzione e confezionamento che da 25 anni consente ai leader del settore farmaceutico di incontrarsi e fare rete nel Sol Levante e in Asia.
In questa occasione, il team ha illustrato le novità sulle macchine e linee sviluppate per il confezionamento di prodotti farmaceutici e cosmetici. In particolare, era presente allo stand una riempitrice automatica lineare, a due canali, per tubetti in metallo, plastica e laminato.
Questa soluzione, che raggiunge una ve-
locità di produzione fino a 200 tubi al minuto, è ideale per il confezionamento di creme, gel ed unguenti nel settore farmaceutico e cosmetico, caratterizzandosi per la versatilità, la facilità d’utilizzo e per la rapidità nel cambio formato.
Le regolazioni di cambio-formato sono in parte centralizzate, comandate da servomotore ed azionabili direttamente dal PC a bordo macchina.
Infine, la macchina, completamente conforme alle normative GMP, è stata concepita per l’installazione contemporanea dei sistemi di chiusura di tubetti in metallo e plastica/laminati con la possibilità di pas-
sibilità e sicurezza in ogni contesto operativo. Questi sistemi sono il risultato di un’accurata progettazione della configurazione e dell’ergonomia, permettendo di svolgere operazioni in totale sicurezza e semplicità, assicurando un ambiente di lavoro ottimale.
Inoltre, grazie alla vasta gamma di accessori disponibili, sono facilmente adattabili alle diverse esigenze produttive e di ricerca.
sare da una testa di chiusura all’altra in pochi minuti.
Possibilità anche di installare stampanti inkjet o laser per stampa di dati variabili e relative camere di controllo OCV/OCR.
Linea per il riempimento di farmaci liquidi
In occasione del Pharmatag 2025 a Crailsheim, Syntegon ha presentato un nuovo concept di linea per farmaci liquidi. SynTiso è stato sviluppato in collaborazione con due partner dell’industria farmaceutica e risponde alle attuali sfide dei produttori del settore, in termini di alte prestazioni e disponibilità, massimo rendimento del prodotto e intervento minimo da parte dell’operatore.
Grazie all’isolatore senza guanti, i produttori farmaceutici possono automatizzare i processi e ridurre al minimo l’intervento umano. “Ma con SynTiso facciamo un ulteriore passo avanti: i robot sono generalmente posizionati il più lontano possibile dal processo e vengono impiegati solo per l’allestimento asettico e quando necessario”, spiega il product manager Markus Heinz. Questo approccio offre ai clienti una soluzione confor-
me all’Annex 1, incluso il principio della First Air, che consente all’aria di circolare liberamente.
“La posizione dei robot riduce anche al minimo la generazione di particelle nell’area asettica, abbattendo così in modo significativo il rischio di contaminazione”, aggiunge Heinz. Il monitoraggio in tempo reale di germi e particelle elimina inoltre la necessità di sostituire le piastre di sedimentazione. Il nuovo sistema di trasporto sospeso e senza contatto non genera particelle e semplifica pulizia e manutenzione, anche nel caso di farmaci altamente potenti come quelli oncologici, grazie anche alla riduzione del numero di componenti all’interno dell’isolatore. Il sistema assicura un trasporto asettico più veloce e cambi lotto più rapidi fino al 50%, occupando meno spazio.
Con il controllo di processo al 100% (In-Process Control, IPC), SynTiso può processare fino a 600 siringhe, flaconi o cartucce al minuto, una velocità che, si legge nel comunicato dell’azienda, non era ancora stata raggiunta sul mercato. “Questo è un fattore cruciale, ad esempio nella produzione di vaccini”, spiega Heinz. “Naturalmente, SynTiso è adatto anche al riempimento dei contenitori ready-to-use (RTU), sempre più richiesti”. “In qualità di partner strategico, ci siamo ancora una volta concentrati sullo sviluppo congiunto, integrando fin dall’inizio i processi farmaceutici nella progettazione del sistema SynTiso”, sottolinea Stephan März, Executive VP Pharma Liquid di Syntegon.
Monitoraggio intelligente dei gas pericolosi
I rilevatori multigas X-am 2600 e X-am 2800 di Dräger offrono soluzioni avanzate per monitorare i gas pericolosi con costi operativi ridotti. E attraverso il collegamento al sistema Gas
Detection Connect, è possibile trasmettere i dati in tempo reale e gestire in modo ottimale il parco dispositivi.
Con i rilevatori multigas di Dräger è possibile misurare fino a sette sostanze pericolose contemporaneamente, tra cui gas tossici e infiammabili, così come vapori e ossigeno. I rilevatori di gas multipli portatili sono destinati principalmente al monitoraggio personale dell’aria, ma possono essere utilizzati anche per la misurazione delle
emissioni (con accessori speciali) e anche per il monitoraggio dell’area. Tra i modelli più innovativi di rilevatori multigas sviluppati dall’azienda, troviamo X-am 2600 e X-am 2800. Il rilevatore multigas X-am 2600 misura gas infiammabili, ossigeno, monossido di carbonio e acido solfidrico. Il rilevatore multigas X-am 2800 misura fino a quattro gas ed è dotato di un sensore CatEx parti-
colarmente resistente agli urti. Si tratta di strumenti ottimizzati per il monitoraggio personale in modalità a diffusione che garantiscono un elevato livello di sicurezza con costi operativi estremamente ridotti. Possono essere collegati al software Gas Detection Connect di Dräger, una soluzione intelligente che consente di trasmettere i dati in tempo reale e di gestire in modo ottimale
il parco dispositivi. Gas Detection
Connect offre in particolare la possibilità di accedere al sistema sempre e ovunque, di conoscere lo stato dei dispositivi e la posizione degli operatori.
Interfaccia semplice e sensori durevoli
Con Dräger X-dock è possibile gestire quotidianamente il parco dispositivi in modo comodo ed efficiente. Tempi e costi operativi sono ridotti grazie alla possibilità di effettuare test rapidi utilizzando la stazione di prova automatica X-dock a consumo limitato di gas o una stazione bump test meccanica. Pochi pezzi di ricambio facili da sostituire – compreso l’alimentatore – e sensori durevoli assicurano che i dispositivi rimangano sempre operativi. X-am 2600 e X-am 2800 sono molto comodi da trasportare e sono dotati di grandi pulsanti facili da azionare anche quando si indossano i guanti. Il display mostra chiaramente le informazioni importanti come le letture del gas, gli allarmi e l’ora. L’apposito LED di stato verde si illumina per indicare che il rilevatore è pronto all’uso. Tutto questo, più l’interfaccia utente basata esclusivamente su icone, ne facilita l’utilizzo. Il canale per l’ossigeno ha quattro soglie di allarme, veri e propri preallarmi e allarmi principali per concentrazioni in calo e in aumento. Sono approvati per l’uso nelle aree classificate come Ex zone 0 e omologati secondo la classe di protezione IP68.
Il nuovo sensore Ex ha molti punti di forza: è pronto alla calibrazione in pochi secondi ed è estremamente resistente agli urti, così come ai veleni, tra cui i siliconi e altre sostanze nocive. Dräger sviluppa e produce internamente i sensori, inclusi sensori elettrochimici in formato XXS
potenti e durevoli. Per l’utilizzatore risulta particolarmente vantaggioso il fatto che i sensori e il dispositivo siano perfettamente abbinati l’uno all’altro: ciò permette di dover sostituire raramente i sensori. Questi dispositivi sono stati progettati prestando una speciale attenzione alla sostenibilità. I sensori Dräger e la batteria ricaricabile, che può essere facilmente sostituita rimuovendo una sola vite, garantiscono una lunga durata. Quasi tutte le parti di ricambio possono essere sostituite dagli utenti, mentre tutte le parti rimanenti possono essere riparate dal servizio di assistenza Dräger. Inoltre, è possibile riutilizzare gli accessori compatibili con le serie precedenti.
Dispositivi e posizione degli operatori sotto controllo con una soluzione digitale
Dräger Gas Detection Connect punta a disegnare il futuro digitale della sicurezza sul lavoro. Grazie a una soluzione software intelligente, collega tra loro i singoli prodotti Dräger. La possibilità di accedere al sistema sempre ed ovunque, di conoscere lo stato dei dispositivi e la posizione degli operatori, consente di gestire al meglio il parco dispositivi. Con il risultato di proteggere il personale e al contempo migliorare l’efficienza dell’impianto.
Tramite l’applicazione web, è possibile infatti visualizzare la posizione e i movimenti delle persone, ovunque e in qualsiasi momento, L’applicazione web consente di controllare anche i dati in tempo reale, come i valori misurati e lo stato dei dispositivi. In caso di allarme, l’utilizzatore viene informato immediatamente.
I dati, i certificati e i risultati delle prove del rilevatore di gas sono conservati sul backend su cloud trami-
te le stazioni Dräger X-dock. È anche possibile il trasferimento dati in direzione opposta: gli aggiornamenti del firmware possono essere distribuiti alle stazioni di prova attraverso il backend. Dato che le stazioni X-dock sono sempre collegate, in questo caso Dräger offre convenienti tariffe forfettarie. Il design semplice e intuitivo consente di visualizzare e utilizzare i dati al meglio. Sia gli eventi in tempo reale che quelli passati, precedentemente trasmessi e documentati sul backend cloud tramite la app su smartphone o le stazioni Dräger X-dock, possono essere visualizzati ed esportati in qualunque momento. Tutti i dati relativi ad eventi e dispositivi possono essere se-
I rilevatori multigas X-am 2600 e X-am 2800
lezionati usando filtri e funzioni di ricerca e quindi raccolti ed esportati in Excel.
Grazie a un sofisticato sistema di gestione dei ruoli e dei diritti, è semplice adattare il sistema al -
le proprie necessità. Sta all’azienda utilizzatrice decidere se i suoi utenti possono vedere le persone sulla mappa oppure no, se possono vedere i nomi oppure solo gli identificativi, e se possono avere ac -
cesso alla stazione X-dock. Diritti specifici consentono di creare ruoli specifici e di assegnare i diritti ai singoli utenti.
Una serie di misure garantisce la protezione e la sicurezza dei dati, che vengono salvati sul cloud almeno ogni sei ore: l’assegnazione di ruoli e diritti permette di decidere chi può visualizzare determinati dati personali. I profili di localizzazione vengono disassociati dai dati personali dopo un’ora se non è scattato alcun allarme. Tutte le opzioni di accesso, la cifratura e l’approvvigionamento dei dispositivi sono soggetti a standard di sicurezza elevati.
Dräger Gas Detection Connect è un sistema pronto all’uso che non richiede alcun supporto IT da parte dell’utilizzatore. Grazie all’applicazione web, il software può essere utilizzato subito dopo l’ordine. I costi dell’infrastruttura IT per il software sono completamente a carico di Dräger. La licenza include: l’uso della piattaforma cloud Microsoft Azure, l’hosting dei dati, gli aggiornamenti software e le funzioni di supporto. Grazie alla soluzione centralizzata Software-as-a-Service (SaaS), il cliente ridurrà le sue attività di IT interne.
La sicurezza informatica gioca un ruolo fondamentale per Dräger in ogni fase del ciclo di sviluppo. Anche sotto questo aspetto i suoi prodotti soddisfano gli standard più severi. Al fine di controllare, mantenere e migliorare continuamente la sicurezza delle informazioni, Dräger si affida a un sistema di gestione della sicurezza dei dati (ISMS).
La soluzione intelligente Gas Detection Connect consente di trasmettere i dati in tempo reale e di gestire in modo ottimale il parco dispositivi Dräger
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Una guida elettronica per proteggersi dai rischi delle particelle solide
DuPont ha rilasciato una nuova guida elettronica per aiutare i responsabili HSQE a comprendere, valutare e mitigare i rischi posti dalle particelle solide pericolose, comunemente note come “polvere”.
“La guida elettronica: Le particelle solide - Sollevamento di polvere - Come proteggere i dipendenti dai pericoli delle particelle solide” offre un riepilogo della legislazione e delle linee guida pertinenti, dei principali rischi di contaminazione e delle più recenti soluzioni per l’abbigliamento di cui i responsabili HSQE devono essere a conoscenza. Il regolamento (UE) 2016/425 disciplina la progettazione, la fabbricazione e la vendita dei DPI all’interno dell’area. Stabilisce che per proteggere i lavoratori dalle particelle solide sospese nell’aria devono essere utilizzati indumenti
protettivi di categoria III tipo 5. Tuttavia, una classificazione con valutazione “giusta” per la categoria III tipo 5 non garantisce che un indumento fornisca protezione totale contro l’ingresso della polvere. Significa invece che è stata rilevata una tolleranza per le perdite individuali fino al 30%, a patto che la media totale delle perdite verso l’interno per gli indumenti testati sia inferiore al 15%. I responsabili di salute e sicurezza hanno quindi la responsabilità di porre ai produttori di DPI domande chiave in fase d’acquisto, come ad esempio qual è la percentuale di penetrazione risultante per le qualità di protezione di tipo 5 di un indumento.
“Le particelle solide pericolose rappresentano un rischio serio per la salute e la sicurezza dei lavoratori”, afferma Chloé Caux-Wetherell, responsabile marketing
Emea, DuPont Personal Protection. “La tutela dei dipendenti richiede un approccio olistico”.
La guida elettronica di DuPont, oltre a garantire la conformità, spiega come i responsabili HSQE possono proteggere i dipendenti da queste particelle pericolose migliorando il processo di selezione degli indumenti. Ciò può includere la considerazione di aspetti quali le priorità di barriera dei materiali, delle cuciture e delle chiusure degli indumenti, nonché il comfort e la consapevolezza di chi li indossa.
La nuova guida elettronica si può scaricare dal sito www.dupont.it.
Termocamere portatili con più alto intervallo di temperatura
Flir, una società di Teledyne Technologies, ha rafforzato il proprio impegno nel miglioramento continuo con l’introduzione di due nuove termocamere per la misura della temperatura spot: i modelli Flir TG268 e TG298. Facendo leva sul successo dei ben noti modelli Flir TG267 e TG297, queste termocamere di nuova generazione offrono ai professionisti del settore dei servizi di pubblica utilità, manifatturiero, elettrico e industriale, una famiglia di strumenti ulteriormente migliorati per il monitoraggio delle condizioni che sono particolarmente leggeri, portatili e convenienti.
Tra i miglioramenti introdotti da Flir vi sono gli intervalli di temperatura più elevati, per coprire un numero ancora maggiore di applicazioni, una risoluzione più elevata delle immagini termiche
e una maggiore capacità di archiviazione dei dati. Flir ha inoltre introdotto la funzione di monitoraggio delle condizioni direttamente nella termocamera e la connettività verso la sua app METERLiNK, per facilitare il trasferimento dei file dai dispositivi mobili.
La termocamera a infrarossi per misure di temperatura a spot Flir TG268 supera i limiti dei termometri IR a punto singolo, consentendo agli utenti di visualizzare e valutare i punti caldi e freddi che possono indicare potenziali pericoli.
Questa innovativa termocamera riduce i tempi di diagnosi grazie all’acquisizione mirata della temperatura (con funzione laser a mirino) e semplifica la reportistica da redigere a seguito delle attività di riparazione e manutenzione svolte.
La termocamera Flir TG298 è uno strumento per la diagnostica termica industriale che offre misurazioni accurate della temperatura e la possibilità di acquisire immagini fino a 1080 °C (1976 °F) con un rapporto distanza/area di misura di 30:1 e un puntatore laser a mirino. Le applicazioni includono la misurazione della temperatura e il monitoraggio remoto di applicazioni ad alta temperatura.
Grazie allo stesso valore aggiunto e le stesse caratteristiche del modello TG268, gli utilizzatori del modello TG298 per alte temperature possono facilmente anticipare i problemi grazie alla registrazione dei trend di temperatura sul dispositivo, alla registrazione dei dati e agli allarmi (ora acustici), che consentono un facile monitoraggio e previsione.
Cartucce a membrana per la riduzione dei consumi idrici
Le soluzioni filtranti di Atlas Copco assicurano livelli elevati di affidabilità, ottimizzazione energetica e riduzione dello spreco di acqua nei processi produttivi.
Andrea Moretti, business development manager process
filtration in Atlas Copco Italia
Atlas Copco, impegnata da anni nello sviluppo di soluzioni per la filtrazione di processo, ha sviluppato nuovi filtri a membrana che assicurano livelli elevati di affidabilità, ottimizzazione energetica e contenimento dei consumi idrici nei processi produttivi delle aziende. Le nuove cartucce, infatti, garantiscono sterilizzazione e controllo della carica batterica favorendo maggiore produttività, tempi di attività migliorati e prestazioni del sistema ottimizzate.
La filtrazione a membrana è un processo di separazione ed eliminazione di solidi sospesi, contaminanti biologici e chimici con l’obiettivo di ottenere liquidi purificati. Le membrane, infatti, agiscono co-
me barriere selettive: consentono il passaggio esclusivo di sospensioni di dimensioni specifiche e trattengono quelle indesiderate.
La nuova cartuccia filtrante SME+ di Atlas Copco è stata progettata per il controllo sicuro, affidabile ed efficiente della carica microbica e per la sterilizzazione di liquidi nei settori alimentare e chimico-farmaceutico. I filtri trattengono efficacemente particelle e microrganismi attraverso una membrana in PES (insieme di polimeri di polietersulfone modificato) intrinsecamente idrofila la cui caratteristica principale è la struttura porosa asimmetrica con la possibilità di mantenere porosità e ritenzione delle impurità inalterati per tutta la vita utile del filtro, senza dispersione o rilascio di contaminanti. In particolare, la serie SME+ utilizza strati in poliestere a monte e a valle per favorire un migliore flusso di liquido e una minore superficie di esposizione all’acqua rispetto ai modelli della serie precedente. Ne conseguono minor caduta di pressione e maggior permeabilità e, di conseguenza, risparmio energetico del 21%, riduzione dell’uso dell’acqua del 70% durante i cicli di lavaggio, riduzione dei tempi di fermo e aumento dell’operatività rispetto ai filtri a membrana della gamma precedente. A questo si aggiunge la diminuzione dei rifiuti grazie all’ottimizzazione della confezione, considerando il fatto che ogni filtro è confezionato singolarmente con buste di polietilene ad alta densità di spessore 200µm.
Ogni filtro è tracciabile
Ogni cartuccia è tracciabile e ri porta infatti il numero di lotto di produzione stampato ed associato a un certificato di conformità, im portante per garantire la tracciabi lità del processo produttivo in li nea con lo standard HACCP, la me todologia per il controllo e la pre venzione dei rischi per la salubri tà degli alimenti basato sull’analisi della filiera produttiva.
Tutti i componenti soddisfano i re quisiti UE e USA per l’uso a contat to con gli alimenti, in conformità al Titolo 21 del CFR (Codice dei Rego lamenti Federali) e al Regolamento CE/1935/2004 e successive modifi che. L’elemento filtrante è prodotto in conformità alle Buone Pratiche di Fabbricazione (GMP) stabilite dal Regolamento (CE) n. 2023/2006, non comporta la migrazione del materiale filtrante, non rilascia fi bre ed è saldato termicamente sen za l’utilizzo di leganti o altri addi tivi chimici.
“Grazie alla loro ampia compati bilità chimica, le cartucce filtran ti SME + sono ideali per una vasta gamma di applicazioni, tra cui la ritenzione di particelle e microrga nismi nei liquidi, il controllo del la carica batterica e la sterilizza zione di liquidi commestibili”, af ferma Andrea Moretti, Business Development Manager Process Fil tration di Atlas Copco Italia. “La capacità di trattenimento dei bat teri è in linea con ASTM F838-05, lo standard che determina le carat teristiche di ritenzione dei filtri a membrana”.
Gas tecnici e applicazioni criogeniche per la sicurezza di processi e prodotti
Linde guida l’innovazione nei gas tecnici e nelle tecnologie per il raffreddamento criogenico: fra queste spicca Cumulus®, uno scambiatore compatto in grado di raggiungere in modo rapido e affidabile temperature fino a -100°C.
Linde è leader internazionale nella produzione di gas tecnici e nello sviluppo di soluzioni tecnologiche volte a garantire la sicurezza dei processi produttivi, proteggendo al contempo salute e ambiente.
Presente sul mercato italiano dei gas dal 1991, Linde Gas Italia ha sede centrale ad Arluno (MI) e fattura oltre 270 milioni di euro, con circa 300 dipendenti diretti.
Linde produce e vende ogni tipo di gas, e inoltre sviluppa e commercializza processi ed impianti per l’applicazione dei gas stessi in svariati settori. In particolare, Linde Gas Italia mette a disposizione dei suoi clienti i propri centri di produzione, imbombolamento e distribuzione gas, oltre a un servizio capillare grazie alla fitta rete di punti vendita.
Linde Gas Italia ha maturato una specifica esperienza nelle tecnologie di processo, nell’ingegneria e nella manutenzione degli impianti.
I gas dell’azienda trovano importanti applicazioni anche nel settore farmaceutico e biotecnologico.
I gas industriali sono fondamentali infatti in diverse fasi della produzione dei farmaci e il loro impiego assicura la sicurezza, l’efficacia e la qualità dei prodotti e dei principi attivi: riproducibilità dei processi, uniformità dei farmaci, conformità e risparmio sui costi sono alcuni dei benefici generati. Linde fornisce gas tecnici, puri e gas conformi alle farmacopee (VERISEQ® e trace pharma), utilizzati nei settori farmaceutico e biotech, tra cui ossigeno, azoto, anidride carbonica, idrogeno, argon ed elio.
L’azienda ha una vasta esperienza nelle applicazioni volte a proteggere sostanze chimiche e ingredienti di valore. Grazie ai metodi di inertizzazione, polmonazione e purging, ha supportato molti
clienti nell’implementazione di sistemi per creare e mantenere atmosfere inerti.
Tra le tecnologie consolidate proposte da Linde, figura lo scambiatore Cumulus®, che raffredda in modo efficace e affidabile reattori, cristallizzatori, liofilizzatori, recipienti di estrazione e altre apparecchiature di processo.
I vantaggi del raffreddamento criogenico
Cumulus è un dispositivo efficace, affidabile e collaudato da oltre 30 anni di utilizzo che consente uno scambio termico tra l’azoto liquido a una temperatura di circa -196°C con un fluido termovettore, detto comunemente HTF (Heat Transfer Fluid), come possono essere il metilcicloesano, il Therminol® e il Syltherm®. Il raffreddamento criogenico offre numerosi vantaggi, rispetto alla refrigerazione meccanica, come la capacità di raggiungeDiagramma schematico del processo di raffreddamento generato da Cumulus®
Lo scambiatore Cumulus® raffredda in modo efficace e affidabile reattori, cristallizzatori, liofilizzatori, recipienti di estrazione e altre apparecchiature di processo
Le dimensioni dello scambiatore sono contenute e la manutenzione è ridotta grazie all’assenza di parti rotanti e compressori
re temperature bassissime più rapidamente, la semplicità di funzionamento e manutenzione, la richiesta di minore energia, un ingombro ridotto e l’assenza di emissioni dannose per l’ambiente.
L’azoto liquido è un buon mezzo per la produzione di basse temperature (inferiori a -40°C) perché la capacità di raffreddamento è altamente flessibile e i costi di investimento sono inferiori a quelli dei sistemi di refrigerazione convenzionali. Anche
Taglie disponibili e caratteristiche principali di Cumulus®
i costi di manutenzione sono molto più bassi.
Con Cumulus il raffreddamento criogenico raggiunge temperature di circa -100°C, la precisione nella regolazione della temperatura è di +/- 1°C, le potenze frigorifere arrivano fino a 100 kW per unità installata.
Le dimensioni sono contenute, la manutenzione è ridotta grazie all’assenza di parti rotanti e compressori, eliminando anche l’uti -
lizzo di gas refrigeranti. Permette inoltre il recupero dell’azoto utilizzato in rete, annullando i costi legati alla produzione di freddo. Questo sistema compatto e affidabile può essere installato all’interno o all’esterno ed è dotato di un proprio sistema di controllo proprietario. L’azoto liquido utilizzato nei sistemi Cumulus non entra mai in contatto con il fluido termovettore o con il contenuto del reattore e si mantiene come gassoso pulito che è disponibile per il riutilizzo in altre parti dell’impianto; ad esempio, nelle applicazioni di blanketing. I materiali a contatto con il fluido termovettore HTF sono in acciaio inox 1.4401 e 1.4404 (corrispondenti ai tipi 316 e 316L), rame e PTFE. Gli scambiatori di calore compatti a piastre, che garantiscono una risposta rapida e una dinamica di processo unica, sono realizzati in acciaio inox 1.4401 e brasati con rame. Il pacchetto di scambiatori di calore è montato in una cold box isolata con schiuma poliuretanica priva di CFC. Il cold box è realizzato in acciaio inox 1.4301 (corrispondente al tipo 304) per ridurre al minimo i requisiti di manutenzione in loco.
Il miglioramento dei processi consiste nell’ottimizzare
Con il nostro portfolio completo di dispositivi che consentono di ridurre le emissioni e di tecnologie avanzate, tra cui l’analisi ottica e un ecosistema IIoT basato su cloud, supportiamo i nostri clienti nel raggiungere i loro obiettivi aziendali e posizionarsi come leader in termini di prestazioni e di rispetto dell’ambiente.
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Quando l’igiene è parte integrante del prodotto
Nella produzione di imballaggi destinati ai medicinali
è fondamentale la presenza di ambienti igienicamente controllati e di una filiera affidabile: lo sa bene Mewa che offre un servizio certificato di fornitura, ritiro, lavaggio, riparazione e riconsegna di abbigliamento da lavoro e panni tecnici.
La plastica è oggi uno dei materiali più utilizzati per la produzione di imballaggi farmaceutici, grazie alle sue proprietà di resistenza meccanica, stabilità chimica e versatilità. A
seconda della destinazione d’uso, gli imballaggi possono assumere forme diverse: contenitori come flaconi o blister, chiusure di sicurezza, oppure accessori per il dosaggio.
La loro realizzazione avviene attra-
verso tecnologie di trasformazione come la compressione, l’iniezione, il soffiaggio o l’estrusione, scelte in base alla forma e alla funzione finale del prodotto. In un settore regolato da standard molto stringenti, come
quello farmaceutico, qualità e igiene sono requisiti imprescindibili: le materie prime devono essere conformi alle normative internazionali e ogni fase del processo produttivo è sottoposta a rigorosi controlli per garantire elevati standard di qualità e sicurezza.
Igiene a tutto campo
In un settore in cui il rischio di contaminazione deve essere ridotto al minimo, non basta che i materiali e i processi produttivi siano conformi agli standard normativi: è fondamentale che anche gli ambienti di lavoro siano igienicamente controllati.
La pulizia degli spazi produttivi, l’abbigliamento del personale e l’utilizzo di strumenti adeguati – come i panni per la rimozione di residui e impurità – diventano elementi strategici nella gestione dell’igiene. Gli indumenti da lavoro e il materiale per la pulizia, se correttamente manutenuti e sanificati, contribuiscono a creare un ambiente conforme ai requisiti igienico-sanitari previsti per la produzione di imballaggi destinati all’industria farmaceutica.
Servizi tessili integrati per garantire igiene e sicurezza Tenendo conto dei requisiti del comparto farmaceutico, è improbabile che i più elevati standard possano essere rispettati se la cura e il lavaggio dei tessili vengono affidati al datore di lavoro o, ancor più, al singolo lavoratore. Una buona soluzione è affidarne l’intera gestione a un fornitore di servizi tessili esterno come Mewa.
Mewa offre un servizio a 360° che comprende la fornitura, il ritiro, il lavaggio, la riparazione e la riconsegna di abbigliamento da lavoro e panni tecnici. Questo approccio ga -
Il servizio Mewa a 360°: sostenibile perché basato sul principio del riutilizzo
rantisce che ogni indumento o panno sia sempre in condizioni ottimali per l’uso e rispetti gli elevati standard igienici.
Mewa adotta il modello RABC (Risk Analysis and Biocontamination Control System), un sistema avanzato per la gestione e il controllo dell’igiene, che include un accurato processo di lavaggio e trattamento degli indumenti.
L’intero ciclo dei prodotti tessili è conforme alla norma di qualità EN 14065. Grazie al lavaggio ad alte temperature e all’uso di detergenti disinfettanti, Mewa assicura una riduzione microbica efficace, garantendo i più elevati standard di sicurezza e igiene.
I processi di lavaggio avvengono in impianti all’avanguardia, utilizzando metodi ecologici che riducono l’impatto ambientale fino all’85% rispetto ai metodi tradizionali. Dopo il lavaggio, ogni indumento è sottoposto a un rigoroso controllo di qualità: se l’indumento è danneggiato viene riparato o sostituito. I panni che non si possono più utilizzare (generalmente dopo 50 lavaggi) vengono sostituiti. Mewa è certificata secondo le norme ISO 9001, ISO 14001, ISO 50001 e DIN EN 14065, garantendo che tutti i processi rispettino gli standard internazionali di qualità e igiene. Affidarsi a Mewa per un cliente significa essere sollevato da onerose incombenze in termini di tempo e risorse e assicurarsi al contempo che l’abbigliamento da lavoro e i panni tecnici siano sempre disponibili e igienicamente sicuri.
Pratica, ergonomica e moderna: la collezione Mewa Dynamic
vati di igiene e sicurezza richiesti nel settore della lavorazione delle materie plastiche per gli imballaggi destinati al settore farmaceutico.
Pulizia e precisione: il ruolo dei panni
Nell’industria delle materie plastiche, le lavorazioni come il soffiaggio, lo stampaggio a iniezione e l’estrusione richiedono standard elevati di pulizia per garantire la qualità del prodotto finito. In questi processi, l’uso di panni industriali specifici è fondamentale per la manutenzione e la pulizia delle attrezzature. I panni utilizzati devono essere altamente assorbenti e non devono rilasciare pelucchi.
La collezione
Mewa Peak è sostenibile e realizzata in parte con una percentuale di poliestere riciclato
Collezioni su misura: qualità, ergonomia e consulenza personalizzata Mewa propone una vasta gamma di collezioni di abbigliamento da lavoro progettate per soddisfare le esigenze specifiche di diversi settori industriali. Le collezioni si distinguono per l’alta qualità dei tessuti, l’ergonomia e l’attenzione al comfort dell’operatore.
Ad esempio, la linea Mewa Dynamic offre capi con taglio ergonomico e stile sportivo che garantisco-
no la massima libertà di movimento e sono dotati di numerose tasche per utensili e oggetti personali. Molto innovativa è anche la collezione Mewa Peak, realizzata in gran parte con materiali sostenibili: questa linea combina design moderno e funzionalità e offre capi resistenti e confortevoli per l’uso quotidiano. Sono molto pratiche da abbinare anche alle altre collezioni anche le camicie, le polo, le T-Shirt e le felpe della collezione Mewa Basics, disponibile in un’ampia varietà di colori. Mewa supporta i clienti nella selezione della collezione più adatta alle loro esigenze con consulenza personalizzata e assistenza nella scelta delle taglie. Il servizio include la presa delle misure direttamente presso l’azienda cliente e questo assicura che ogni collaboratore riceva indumenti perfettamente adatti a lui. Grazie a questa combinazione di qualità dei materiali, design ergonomico e servizio personalizzato, Mewa offre, oltre a queste, anche tante altre soluzioni di abbigliamento da lavoro che soddisfano gli standard più ele-
Queste caratteristiche sono essenziali per rimuovere efficacemente residui di materiale e sporcizia dalle superfici delle macchine e dagli stampi, garantendo la continuità operativa.
Per questo settore è particolarmente adatto il panno Mewatex Ultra, fornito sempre con l’affidabile servizio Mewa a 360° che include la fornitura, il lavaggio e la sostituzione dei panni industriali, assicura che i materiali utilizzati siano sempre in condizioni ottimali e contribuisce al mantenimento degli standard igienici. Dal momento che il panno Mewa è lavabile e riutilizzabile fino a 50 volte, contribuisce anche a ridurre l’impatto ambientale.
Il panno Mewatex Ultra, con il suo maxi potere assorbente, convince fin dal primo utilizzo. È ideale sia per la pulizia delicata di superfici sensibili che per la lucidatura. Realizzati in tessuto di cotone trattato in modo speciale, questi panni offrono prestazioni ottimali: sono estremamente assorbenti e praticamente privi di pelucchi. Mewatex Ultra è una scelta adatta ovunque sia richiesta una superficie il più possibile priva di polvere.
Alte prestazioni e qualità con il controllo totale degli asset
Chiesi Farmaceutici utilizza HxGN EAM per la gestione e la manutenzione degli asset industriali nei suoi stabilimenti in Italia, Francia e Brasile.
Dove ha ottenuto indici di affidabilità elevati degli impianti e la garanzia di business continuity sull’intera catena produttiva.
a cura di Alessandro Bignami
HxGN EAM per il settore farmaceutico combina pratiche collaudate di gestione delle prestazioni degli asset con tecnologie di nuova generazione, come l’analisi avanzata dei dati, la funzionalità mobile e l’implementazione su cloud. Fra le funzionalità della soluzione Enterprise Asset
Management sviluppata da Hexagon troviamo: Asset performance management (APM); manutenzione preventiva (PM); manutenzione basata sulle prestazioni; manutenzione predittiva; gestione dei call center; gestione delle ispezioni; gestione dei materiali; report.
Da oltre 10 anni Chiesi Farmaceutici utilizza HxGN EAM per la manuten-
zione degli asset industriali nei suoi stabilimenti in Italia, Francia e Brasile. Luca Pezzali, Maintenance & Asset Manager dell’azienda, ci ha aiutato a comprendere come HxGN EAM contribuisca a creare, anche nell’ambito del processo farmaceutico, un ecosistema di attrezzature e strutture che supporta la conformità, la qualità e l’innovazione aziendale.
Luca Pezzali, che percorso ha fatto e che ruolo svolge in Chiesi Farmaceutici?
“Dopo la laurea in Ingegneria Meccanica, e diverse esperienze nell’Hydraulics e Machine design, approdo al mondo del farmaceutico, entrando in Chiesi 14 anni fa come responsabile di manutenzione di stabilimento. Da qui ho iniziato a gestire anche il mondo sia della manutenzione e più in generale dell’asset management, quindi lo sviluppo e implementazione di EAM (software CMMS), come strumento di lavoro e supporto ormai consolidato in diversi processi operativi, non necessariamente legati al mondo prettamente manutentivo”.
Qual è l’approccio di Chiesi al tema della gestione della manutenzione e delle prestazioni degli asset industriali?
“Essendo il farmaceutico un settore strettamente normato e vigilato, la manutenzione preventiva e predittiva degli impianti, la gestione documentale, la storicizzazione delle evidenze dei lavori sono requisiti imprescindibili espressi dalle normative GMP, ma soprattutto sono cardini del concetto globale di qualità, vista sia nel ga-
Luca Pezzali, Maintenance & Asset Manager di Chiesi Farmaceutici
Le funzionalità specifiche per il pharma
HxGN EAM per il settore farmaceutico offre funzionalità di best practice APM (Asset Performance Management) specifiche per il settore, consentendo al contempo l’acquisizione e la fornitura di big data per alimentare le strategie di analisi e apprendimento automatico.
Analisi aziendale - Che si tratti delle prestazioni di una specifica apparecchiatura o di dati multidimensionali e trasversali all’azienda, gli utenti possono estrarre più facilmente i dati, esaminare le tendenze e ottenere informazioni significative. Strumenti di configurazione user-friendly consentono una rappresentazione grafica flessibile, supportata da opzioni di reportistica ad hoc, fornendo ai clienti di HxGN EAM gli strumenti necessari per visualizzare i dati in modi nuovi. È possibile progettare report ad hoc che contengano dati specifici per le apparecchiature GMP, in modo da semplificare i dati forniti durante gli audit e le altre analisi normative richieste.
Lavoro digitale - HxGN EAM per il settore farmaceutico è uno strumento mobile-first in grado di portare tutta la potenza di calcolo su qualsiasi tablet o smartphone. Gli operatori sul campo e altri tecnici possono assegnare, eseguire e registrare le attività in qualsiasi momento. Grazie all’accesso ai dati in tempo reale, il lavoro viene registrato nel momento stesso in cui viene svolto, garantendo un servizio migliore, una maggiore accuratezza e una gestione più efficiente degli asset. Manager e addetti all’assistenza sul campo responsabili dell’installazione, della manutenzione e della riparazione degli asset possono assegnare, eseguire e registrare attività e ordini di
rantire un prodotto sicuro e affidabile nei confronti dei pazienti, sia nel garantire la sicurezza delle operazioni nei processi produttivi nei confronti degli operatori. In Chiesi, in quanto società Certificata BCorp, questi concetti (parametri ESG) vengono applicati con un focus mirato a sostenibilità ambientale e condivisione di valori etico-sociali”.
Come è stata strutturata la collaborazione con Hexagon e su quali impianti produttivi, in particolare?
“La collaborazione con Hexagon na -
lavoro ad hoc in qualsiasi momento, ovunque e da qualsiasi dispositivo.
Gestione del personale - L’efficacia di una strategia dipende dalla produttività e dall’efficienza delle persone che gestiscono i processi e la tecnologia. HxGN EAM per il pharma sfrutta funzionalità integrate per assegnare il lavoro in modo ottimale, riducendo così la manodopera e aumentando il wrench-time.
Gestione del ciclo di vita degli asset - HxGN EAM per il settore farmaceutico fornisce dati e informazioni potenti per supportare il processo di gestione degli asset lungo l’intero ciclo di vita. Utilizzando i dati sulla sicurezza, l’affidabilità e la manutenzione acquisiti in modo appropriato durante l’intero ciclo di vita dell’asset, è possibile prendere decisioni ottimali al fine di ottenere il livello di affidabilità desiderato, identificare e proteggere gli asset critici, ottimizzare le pratiche di manutenzione, identificare le vulnerabilità e i rischi e pianificare la sostituzione degli asset in base all’analisi dei costi.
Focus su ricerca e sostenibilità
Chiesi Farmaceutici è un gruppo biofarmaceutico internazionale orientato alla ricerca, con una forte attenzione verso innovazione e sostenibilità. Fondata nel 1935 a Parma, l’azienda è impegnata nello sviluppo di soluzioni terapeutiche nei settori delle malattie respiratorie, neonatologia, malattie rare e medicina specialistica.
Chiesi è riconosciuta come B Corp, ed è quindi la più grande azienda farmaceutica certificata a livello globale per il proprio impegno verso standard elevati di performance sociale e ambientale. Il gruppo investe in ricerca e
sviluppo il 24% delle vendite, con 7 centri R&S nel mondo dotati di laboratori all’avanguardia e focalizzati su terapie avanzate e farmaci biologici.
Chiesi conta oggi oltre 7mila dipendenti, di cui il 56% è donna, ha 31 filiali nel mondo e raggiunge con le sue soluzioni terapeutiche oltre 100 paesi.
sce con l’implementazione di EAM su tutti i plant del gruppo, che sono ad oggi i tre siti di Parma (stabilimento di San Leonardo, Centro Ricerche, Headquarters), lo stabilimento di Plant Blois-La Chaussée Saint Victor in Francia, lo stabilimento di Santana de Parnaíba in Brasile.
Oltre alla manutenzione del sistema e della sua architettura, ogni anno abbiamo numerosi progetti di implementazione di nuove funzionalità nel sistema, alcune delle
“La flessibilità, la robustezza, la possibilità di customizzazione e la scalabilità della soluzione HxGN EAM sono plus che agevolano il lavoro di tutti i giorni”
quali abbiamo customizzato in base alle nostre esigenze”.
Quali sono stati i principali obiettivi raggiunti finora con la soluzione HxGN EAM nell’ottimizzazione delle prestazioni dei vostri asset?
“Il drive nell’ottenere degli indici di affidabilità elevati sulle performance degli impianti e garantire la business continuity di tutta la catena produttiva è avere i processi totalmente monitorati e sotto controllo. In questo la flessibilità, la robustezza, la possibilità di customizzazione e la scalabilità della soluzione Hexagon EAM sono plus che agevolano il lavoro di tutti i giorni”.
In che modo l’analisi avanzata dei dati e l’apprendimento automatico hanno cambiato le vostre attività di manutenzione?
“Un aspetto fondamentale dell’analisi dei dati è quella di poter disporre di algoritmi e processi, ora anche con il supporto degli strumenti di IA, in grado di catalogare,
La sede centrale di Chiesi Farmaceutici a Parma
indicizzare, filtrare, raggruppare in tempo reale i (molti) dati che provengono dai sistemi connessi con il campo come DCS, BMS e SCADA. La possibilità di connettere i vari database per ottenerne degli output utili a guidare le decisioni sulle strategie manutentive da adottare è determinante per perseguire l’eccellenza dal punto di vista della gestione degli asset e delle loro performance”.
Quali vantaggi vi offrono i report della soluzione HxGN in relazione a eventuali audit e ispezioni?
“La possibilità di configurazione e customizzazione del report con l’evidenza dei dati richiesti dalle normative, unite alla velocità e rapidità di generazione dei modelli, sono fondamentali per ottemperare in modo efficace e tempestivo alle richieste documentali che possono pervenire durante gli audit ed ispezioni. Da sottolineare inoltre l’aderenza di Hexagon EAM nella compliance alle normative sulla gestione della firma elettronica (CFR 21 Part 11, EU Annex 11)”.
In termini di sostenibilità e criteri ESG, la collaborazione con Hexagon vi ha consentito di compiere ulteriori passi avanti?
“Anche in questo ambito l’adozione di soluzioni avanzate – sviluppate su Hexagon EAM e dedicate ai processi di monitoraggio della sicurezza del lavoro, ai controlli periodici di legge sugli impianti, all’emissione di reportistica, alla storiciz -
zazione degli eventi e loro gestione – può essere definita una best practice, oltre che essere una richiesta normativa”.
Come vede il futuro del settore farmaceutico in Italia e quale ruolo avranno i fornitori di soluzioni di automazione, digitalizzazione e IA?
“In questo contesto, possiamo af -
“La possibilità di connettere i vari database per ottenerne degli output utili a guidare le decisioni sulle strategie manutentive da adottare è determinante per perseguire l’eccellenza”
fermare che il cambiamento è già in corso da alcuni anni, tanto che non se ne parla più in riferimento al futuro, ma piuttosto al presente. La formazione degli utenti e la scrittura dei ‘prompt’ saranno cruciali per lo sviluppo delle applicazioni IA, assicurando che l’output sia il più vicino possibile al modello desiderato. Nel mondo farmaceutico e in generale della sanità, sarà una tematica determinante la garanzia della protezione del dato, sia negli aspetti qualitativi di data integrity, sia negli aspetti tecnici di cybersecurity ed etico-sociali di protezione della privacy”.
Il sistema
PUREX Steam
Sampling cart di Exergy
Sistemi compatti e ad alta efficienza per WFI e PW
In collaborazione con il partner Exergy, Aseptconn AG ha presentato a Pharmintech alcuni sistemi di scambio termico e raffreddamento per applicazioni farmaceutiche, con un focus specifico sulle applicazioni per Water for Injection.
di Alessandro Bignami ed Eva De Vecchis
Quella fra Aseptconn ed Exergy è una partnership solida, che si basa sulla condivisione di forti competenze ingegneristiche e sulla conoscenza profonda degli standard di qualità e delle normative del settore farmaceutico. Ed è proprio sul pharma che si sta focalizzando la strategia di Aseptconn nel nostro paese, con il supporto dell’azienda americana.
Aseptconn, che ha sede a Dietikon nel Canton Zurigo, è un fornitore leader di componenti, sistemi, software
e servizi per la tecnologia sterile in fase liquida utilizzata principalmente nell’industria farmaceutica e biofarmaceutica. L’azienda distribuisce i sistemi di scambio termico e i materiali sviluppati dalla società americana Exergy in Svizzera, Francia e, dal 2023, anche Italia.
Exergy ha l’obiettivo di rafforzare la relazione con i referenti di impiantistica farmaceutica in Italia. Ecco perché il produttore ha scelto di presentare alcune delle proprie soluzioni alla recente edizione di Pharmintech a Milano, in collaborazione con Aseptconn. Laura Musacchio, Area Sales Manager per l’Italia di Aseptconn, ci ha ospitato allo stand e ci ha presentato Frank Sage, EU Business Development Manager di Exergy. Gli abbiamo rivolto qualche domanda.
Frank Sage, cosa avete presentato a Pharmintech insieme ad Aseptconn e quali erano le vostre aspettative sull’evento?
“In fiera abbiamo presentato i nostri scambiatori di calore, i più compatti sul mercato, che produciamo da oltre 40 anni, e le soluzioni ad alta ef-
ficienza per il trasferimento di calore e per il raffreddamento di gas e liquidi dedicate all’industria farmaceutica. Oltre a questo, abbiamo colto l’opportunità della fiera per comunicare al mercato italiano anche la nostra capacità di produrre attrezzature di processo per il raffreddamento ed erogazione al punto d’uso di WFI (Water for Injection) e PW (Purified Water). Esse sono in grado di garantire temperature ed erogazioni specifiche, automaticamente ed entro 30 secondi dalla richiesta, evitando sprechi di WFI. Il risultato è un’operazione ad alta efficienza, alta produttività e basso consumo energetico. Tra le applicazioni possibili ci sono la condensazione del vapore pulito e il campionamento del prodotto, particolarmente importanti negli stabilimenti farmaceutici. Siamo infatti specializzati nel controllo della temperatura di WFI, attraverso i nostri sistemi di riscaldamento e raffreddamento, in tutte le fasi del processo farmaceutico in cui è necessaria l’acqua per preparazioni iniettabili, garantendo sterilità, sicurezza e sostenibilità”.
Può dirci qualcosa di più sui vostri WFI/PW Dispensing Systems?
“Si chiamano sistemi Purex PointOf-Use ed erogano WFI o PW istantanei e a temperatura controllata: sono progettati per soddisfare gli elevati requisiti di qualità e gli standard igienici dell’industria farmaceutica. Quando non vengono utilizzati, un flusso continuo di acqua calda (proveniente dal circuito principale) mantiene la sanificazione. Exergy offre modelli standard e personalizzati che utilizzano i nostri scambiatori di calore compatti ad alte prestazioni per le condizioni più difficili. I principali vantaggi sono quindi: disponibilità istantanea di acqua calda o fredda WFI o PW al POU; flusso continuo di acqua calda che mantiene la sanificazione in qualsiasi momento; possibilità di funzionamento automatizzato o manuale; PLC con HMI touch screen con numerose modalità operative; completamente drenabile sul lato del prodotto; facile da installare, utilizzare e mantenere; capacità CIP e SIP”.
Che obiettivi avete sul mercato italiano?
“In Italia siamo molto concentra ti sul settore farmaceutico. Voglia mo entrare in contatto con i respon sabili delle utilities, della sicurez za e dell’energia che operano nelle aziende del comparto e in particola re con gli ingegneri che progettano gli stabilimenti farmaceutici. Vedia mo un forte potenziale per il mer cato italiano: dall’esperienza matu rata in altri stati europei (in Germania, Slovenia, Svizzera, nei paesi scandivani ecc.) abbiamo notato che, una volta introdotti i nostri prodotti, il business in questi mercati è cresciuto per noi di circa 10 volte in cinque anni”.
Producete anche soluzioni su misura?
si di WFI. In questo modo eliminiamo gli sprechi di WFI e massimizziamo la produttività”.
Quando è iniziata la partnership con Aseptconn?
“Abbiamo iniziato a collaborare in Svizzera nel 2021, in Italia nel 2023 e in Francia nel 2024. Aseptconn si occupa della distribuzione dei nostri sistemi e del supporto completo a livello di consulenza, vendita, installazione e assistenza tecnica”.
Quali sono i principali punti di forza che condividete?
“L’attenzione all’alta qualità, un alto livello di expertise ingegneristica e un’ottima conoscenza del set -
Dall’alto, in senso orario: staff di Aseptconn allo stand allestito a Pharmintech 2025; Frank Sage, EU Business Development Manager di Exergy; scambiatore di calore Shell and Tube di Exergy; scambiatore di calore Tube in Tube di Exergy
“Sì, ogni singolo sistema deve essere progettato su misura e personalizzato per venire incontro alle specifiche richieste produttive. Per esempio, gli skid per cromatografia presentano 5 o 6 passaggi diversi nel processo, e ogni passaggio richiede diverse temperature del flus -
tore farmaceutico e delle sue normative, oltre che degli standard richiesti in termini di materiali e attrezzature per ogni specifica applicazione. Aseptconn si è dimostrato un partner molto affidabile e riteniamo questa collaborazione davvero strategica per il nostro futuro, anche in Italia”.
Valvole di precisione per l’industria di processo
Vulcanizzare, sterilizzare, cuocere ed essiccare. Molti processi industriali richiedono un controllo molto preciso dei mezzi liquidi, gassosi e vaporosi. Con la sua nuova valvola a saracinesca scorrevole tipo 8028, lo specialista Schubert & Salzer Control Valves, rappresentata in Italia da Precision Fluid Controls, ha sviluppato una soluzione compatta, leggera ed efficiente energeticamente per tutte le aree dell’industria di processo. Inoltre, con un attuatore pneumatico a membrana da 80 millimetri e un posizionatore digitale, la valvola di controllo è molto veloce, quasi priva di usura e di manutenzione, e a bassa rumorosità. Grazie alle sue piccole dimensioni e al design salvaspazio della flangia intermedia, il tipo 8028 è ottimale in spazi limitati. Con una dimensione nominale di DN100, per esempio, la dimensione totale della versione GS1 è solamente di 487 millimetri. Il design compatto, inoltre, abbassa il consumo energetico duran -
te le operazioni e conserva le risorse nei settori manifatturiero e logistico.
La tecnologia a saracinesca scorrevole usata nel tipo 8028 controlla il flusso in millisecondi, pertanto due dischi scanalati disposti verticalmente alla direzione del flusso scorrono uno sull’altro in un movimento lineare. L’attuatore deve quindi superare la frizione di scorrimento tra i due dischi.
La forza attuatrice richiesta è del 90% inferiore rispetto alle valvole a sfera con la medesima misura nominale e stessa pressione differenziale.
Le brevi escursioni dell’attuatore di soli 6-9 millimetri riducono l’usura nell’imballaggio e nell’azionamento della valvola di controllo. Anche quando i materiali difficili rimangono attaccati allo stelo del pistone la tenuta delle valvole di precisione rimane sempre intatta in quanto lo stelo del pistone si muove appena nell’imballaggio.
Anche per il diaframma dell’attuatore, la corsa breve e le basse pres -
Attuatore con comando frontale
Auma Italiana amplia la gamma di attuatori elettrici compatti e intelligenti con una nuova versione di Profox, ora disponibile anche con pannello di comando frontale.
“Confermiamo così la vocazione a rendere sempre più accessibili, intuitivi e affidabili i nostri sistemi di automazione”, commenta Andrea Villa, Managing Director di Auma Italiana.
La nuova versione di Profox è progettata per adattarsi a un’ampia varietà di applicazioni industriali e integra un pratico comando frontale tramite pulsante, disponibile su richiesta. L’utente può così interagire direttamente con l’attuatore in modo rapi-
sioni di controllo portano stress molto minore e conseguentemente una durata operativa con molti milioni di cicli di commutazione.
Schubert & Salzer Control Systems offre il tipo 8028 di valvola a porta scorrevole in misure nominali da 15 a 150 millimetri.
Questa controlla il prodotto con temperature che vanno da -60 a 35°C e può essere usata a temperatura ambiente da -30 a 100°C. La massima pressione di esercizio arriva a 40 bar a seconda della grandezza nominale.
L’elasticità di funzionamento è di 40:1 lineare e 80:1 per uguale percentuale di flusso.
Tutte le valvole di controllo realizzate da Schubert & Salzer Control Systems sono prodotte su ordinazione nella sede centrale dell’azienda a Ingolstadt. Il design modulare di valvole, attuatori e posizionatori nonché un magazzino di materiali primari completo e gestito dinamicamente garantiscono tempi di consegna rapidi e un fermo macchina minimo.
do e sicuro, semplificando le operazioni di installazione e manutenzione.
Come da tradizione Auma, anche il nuovo Profox mantiene elevati standard di robustezza e affidabilità. Il design modulare consente un’installazione rapida e una configurazione flessibile. La protezione IP67 – e su richiesta IP68 – unita a un avanzato sistema anticorrosione certificato rendono Profox adatto anche agli ambienti più ostili.
L’attuatore è disponibile in versione multigiro, angolare e lineare, per essere compatibile con diverse tipologie di valvole: a saracinesca, a farfalla e a sfera.
Prodotti per la manutenzione degli impianti food&pharma
Fluortecno, nella propria sede di Brembate, è diventata un punto di riferimento per le attività di manutenzione degli impianti industriali. Il sito, recentemente ammodernato con sei magazzini verticali automatici, ospita una vasta gamma di articoli standard prodotti internamente con materiali certificati per settori critici come quello chimico, farmaceutico, alimenta-
Ingresso cavi flessibile ed efficiente
Icotek stabilisce nuovi standard in termini di flessibilità, efficienza e risparmio di spazio con una nuova serie di passacavi, che convince per il design conico, l’elevata tenuta e la semplicità di installazione. L’innovativa soluzione consente di far passare cavi di diverso diametro attraverso un unico foro standard, grazie all’esclusiva struttura conica. Le membrane di tenuta coniche, appositamente sviluppate, si adattano in modo flessibile a cavi di diametro compreso tra 3 e 28 mm. Ciò permette non solo il fissaggio sicuro di cavi di diverse dimensioni, ma anche la posa angolare di cavi rigidi senza danneg-
Sistemi di protezione per tubi e flange
Grazie alla partnership con FLANGE GUARDS™, TEXPACK® è oggi rivenditore ufficiale per l’Italia dei sistemi di sicurezza per tubi e flange SUREBAND®.
Sureband previene spruzzi, protegge il personale, previene danni agli impianti e si caratterizza per sicurezza e velocità.
La protezione 3353F è composta da bordi laterali in fibra di vetro rivestita Teflon, con un’ampia banda centrale di Teflon trasparente (ETFE), intrinsecamente resistente alle radiazioni ultraviolette che consente l’ispezione visiva della
valvola e di qualsiasi liquido che fuoriesce.
La protezione 3354in PTFE è fabbricata con tre strati di tessuto in fibra di vetro rivestito in Teflon con una garza grigliata centrale in Teflon ad alta resistenza. È ideale per applicazioni con acidi e caustici concentrati, nonché per oli combustibili/lubrificanti. Il materiale è intrinsecamente resistente alle radiazioni ultraviolette.
La protezione 3355 è costituita da una fascia in acciaio di elevatissima qualità e da un multistrato interno di maglia in acciaio che
re e altri specializzati.
L’offerta include guarnizioni per raccordi, o-rings, copri flangia di sicurezza, componenti di impiantistica in PTFE, soffietti e compensatori PTFE, oltre a numerosi altri articoli di consumo, tra cui Seaflon, piattina adesiva 100% e-PTFE espanso di alta qualità.
Grazie alla capacità di risposta rapida, Fluortecno è in grado di soddisfare tempestivamen-
te le esigenze di manutenzio ne, minimizzando i tempi di fermo e garantendovi continu ità operativa.
L’azienda consente di ottenere la qualità e la conformità normativa ai requisiti FDA e EU10/2011.
Ogni articolo è realizzato con materiali certificati e confor mi agli standard più rigidi del settore farmaceutico ed ali mentare.
giare la membrana. L’installazione è rapida, senza attrezzi e richiede solo quattro viti, con un risparmio di tempo e denaro. Con un gra do di protezione fino a IP65/IP66, i passacavi sono protetti in mo do ottimale da polvere, sporco e umidità. Questo li rende ideali per applicazioni nell’ingegneria meccanica e impiantistica, nella tecno logia dell’automazione e negli armadi di controllo. La compatibilità con le aperture standard facilita l’integrazione nei sistemi esisten ti e riduce i costi di stoccaggio. Con questo nuovo prodotto, icotek offre una soluzione orientata al futuro per tutte le applicazioni che richiedono flessibilità, efficienza e affidabilità (https://www.icotek. com/it/prodotti/passacavi/kel-dpfr).
viene compressa contro la flangia stessa, senza presentare alcun punto debole. Questa maglia in terna è fissata lungo il centro per riempire lo spazio tra le due facce della flangia.
Il copriflangia Sureband Clear 3356 è composto unicamente da materiali in PTFE (senza fibra di vetro) con il lato esterno in ETFE trasparente e un multistrato a ma glia ETFE all’interno. Questo mate riale offre una resistenza chimica senza pari. Tutte le protezioni so no testate dall’azienda sul proprio impianto di prova della pressione idrostatica: i certificati di prova sono disponibili su richiesta.
Digitalizzazione e fattore umano: da 30 anni al servizio della Qualità
Dalla nascita di Analysis nel 1995 al recente ingresso in Var Group: Pier Alberto Guidotti ripercorre la lunga esperienza nella gestione del dato per il miglioramento dei processi aziendali.
E racconta la rivoluzione dell’IA, ma anche perché l’intelligenza e la creatività dell’uomo resteranno centrali.
di Alessandro Bignami
Compie 30 anni il sogno di Pier Alberto Guidotti, un ingegnere che, esplorando a fondo la tecnologia e vivendo da protagonista la rivoluzione digitale, ha finito per scoprire qualcosa di ancora più grande: l’uomo. “Ho imparato che la tecnica più avanzata serve a poco, se non è ben divulgata e se non si mettono al centro la persona, la relazione, la squadra”.
Guidotti fondò Analysis nel 1995, con l’obiettivo di occuparsi di Qualità attraverso la gestione del dato e la digitalizzazione dei processi aziendali. La suite Qualiware offre un sistema completo per la gestione della qualità e per la conformità alle normative, oggi sempre più integrato con applicazioni di intelligenza artificiale. A un anno dall’ingresso di Analysis in Var
Group, abbiamo incontrato l’ingegner Guidotti, che ha fatto un bilancio del percorso compiuto finora e sulle prospettive future, oltre a illustrarci le nuove funzionalità di Qualiware.
Pier Alberto Guidotti, a 30 anni dall’inizio dell’avventura di Analysis è tempo di bilanci. Quali sono stati i passaggi fondamentali nella storia della società, da poco entrata in Var Group?
“Tutto è nato da un sogno che coltivavo quando ero un giovane fresco di laurea in ingegneria: cioè quello di creare un software che aiutasse le aziende a migliorare i loro processi attraverso la digitalizzazione. Oggi appare un obiettivo banale, ma 30 anni fa non lo era per niente. Anche l’esempio dei miei genitori, entrambi imprenditori in settori diversi, ha contribuito a trasmettermi il desiderio di portare avanti un progetto mio. Così, dopo qualche anno da libero professionista in campo informatico, ho fondato Analysis. Con un pizzico di incoscienza – devo ammettere con il senno di
poi – dato che avevo sì molte idee, ma ancora nessun cliente!”
Piano piano però i clienti sono arrivati e la sua “creatura” è cresciuta… “Sì, siamo cresciuti, anche se lentamente. Ho cercato fin dall’inizio di lavorare sulla Qualità attraverso la gestione del dato aziendale. In realtà negli anni ’90 non erano molte le imprese disposte a investire sui software per la gestione della Qualità. La svolta è arrivata con la crisi finanziaria del 2008. Cambiammo anzitutto noi stessi: buona parte del personale venne rinnovato, alcuni collaboratori uscirono mentre ne arrivarono di nuovi, molti dei quali sono tuttora in azienda. Ma cambiò soprattutto il mercato. Le aziende compresero che il sistema di Qualità non era una questione di immagine, ma un elemento centrale per essere competitivi e rispondere alla richiesta dei propri clienti. Ecco, da quel passaggio epocale non abbiamo più smesso di crescere, pur senza picchi e senza fare passi più lunghi delle nostre gambe. Finché nel 2019 abbiamo
dato vita alla nostra partnership industriale con Var Group, che oggi si è ulteriormente estesa. Rispetto a sei anni fa siamo cresciuti sia in termini di persone sia di fatturato, che sono raddoppiati; le opportunità sono aumentate e la mia esperienza di imprenditore, grazie all’integrazione in Var Group, è notevolmente evoluta”.
La storia di Analysis ha accompagnato fin dagli albori la rivoluzione digitale che stiamo ancora vivendo…
“È vero, abbiamo aperto l’attività nel 1995, proprio quando esplose l’uso dei computer in azienda e si cominciò a parlare di gestione del dato, a costruire le prime reti fra PC e l’informatica divenne veramente ‘personale’. Ora con l’intelligenza artificiale stiamo vivendo un impatto comparabile all’avvento di Windows negli anni ’90”.
Avete definito l’IA un’alleata imprescindibile per la gestione della compliance e della sostenibilità. Ci può spiegare meglio?
“Quando ci siamo visti l’ultima volta per un’altra intervista, nel 2024, ancora l’IA non poteva gestire certe operazioni a causa di alcuni limiti del provider dei servizi. In un anno sono stati fatti molti passi avanti, sia nella potenza di elaborazione di questi provider – per esempio OpenAI, che integriamo nei nostri
sistemi – sia nella capacità di elaborare dati. L’ultima versione del sistema Qualiware, lanciata alla nostra OpenHouse a fine maggio 2025, presenta l’IA su ogni maschera. Quindi ora l’utente può essere supportato, in qualsiasi punto del sistema si trovi a lavorare, dalle funzionalità intelligenti dell’applicazione Codriver: per esempio nella redazione di testi e nell’elaborazione di informazioni presenti nel database dell’azienda. Essendo integrato in Qualiware, Codriver può accedere a tutta la documentazione già caricata nel sistema e non solo a quella del file in lavorazione, come invece accade con altri strumenti di IA”.
Il supporto dell’IA interviene anche sull’originalità dei contenuti e delle azioni dell’operatore?
“L’apporto creativo della persona viene supportato efficacemente soprattutto negli aspetti formali e relativi alla correttezza tecnica del lavoro. Il contributo originale dell’operatore non viene quindi sostituito o alterato. L’idea e l’efficacia di ogni operazione continuano a dipendere dalla persona. Anzi, questo strumento consente a un creativo di concentrarsi meglio sulla propria idea, affidando gli aspetti più tecnici e ‘noiosi’ all’intelligenza artificiale. Questo può valere sia nella stesura di una e-mail sia nella scrittura del codice in fase di sviluppo di un software: è sufficiente che il programmatore indichi i
propri obiettivi e Codriver scrive direttamente il codice. È evidente che il risultato non sarà perfetto e andrà revisionato, ma il risparmio di tempo è impressionante”.
Le aziende sono in grado di sfruttare queste grandi potenzialità?
“Non del tutto. Prevale ancora una lettura ludica o superficiale dell’IA. La sua portata rivoluzionaria è chiara ormai a tutti, ma pochi hanno capito come può cambiare concretamente il proprio lavoro quotidiano. Magari senza esserne del tutto consapevoli, ma presto tutti useremo strumenti basati sull’IA. E chi non lo farà si troverà fuori dal mercato. L’originalità del contributo umano in ogni caso resterà indispensabile”.
Offrite servizi di assistenza e formazione per gli utilizzatori dei vostri sistemi?
“I cambiamenti richiedono formazione. Per noi l’assistenza è quindi un fattore competitivo determinante. Siamo portatori di un contenuto innovativo immenso e siamo chiamati a comunicarlo correttamente. Solo così faremo davvero la differenza. Dobbiamo ancora insistere e lavorare su questo punto, altrimenti il mercato non sarà pronto a re-
Due immagini della Open House organizzata da Analysis a fine maggio presso il Museo Ferruccio Lamborghini a Funo di Argelato (BO)
cepire e attuare il cambiamento. Ci stiamo già muovendo su vari fronti, con webinar, corsi e divulgazione sui media specializzati. Intendiamo ora organizzare dei momenti di incontro sia nella nostra sede sia sul campo per illustrare degli esempi pratici”.
Rispetto all’anno scorso l’applicazione Codriver mette quindi a disposizione maggiori funzionalità?
“Sì, oltre all’integrazione in tutte le maschere del sistema, a cui accennavo, Codriver è ora in grado di gestire una quantità molto superiore di informazioni e quindi di offrire risposte più mirate. Basti pensare che fino all’anno scorso era possibile fornire al sistema fino a 16 mila token, adesso fino a un milione (una parola può corrispondere ad uno o più token, ndr)”.
Oltre a elaborare dati e fornire risposte e informazioni, Codriver può arrivare a decidere e agire direttamente?
“Codriver non compie propriamente delle azioni, ma indica le direzioni, imposta il layout di un flusso in cui molte operazioni da manuali diventano automatiche. Classifica documenti. Automatizza la loro lettura e valutazione, per esempio verificandone validità e scadenza. Qualcuno potrebbe obiettare che c’erano già sistemi in grado di farlo. Però questo poteva avvenire solo dopo un faticoso lavoro di programmazione e lo sviluppo di algoritmi che riuscissero a includere tutte le variabili. L’IA fa a meno di questi passaggi. Ecco perché si tratta di un salto epocale”.
In che modo le vostre soluzioni digitali supportano le aziende chimiche e farmaceutiche in una fase incerta come l’attuale?
“Prendo in prestito le parole recentemente pronunciate dall’amministratrice delegata di Var Group, Francesca Moria-
Il nuovo logo enfatizza l’evoluzione dell’azienda, che è entrata a far parte di Var Group
ni: lei dice che le aziende sono consapevoli del fatto che, per attraversare le tempeste di oggi, devono innovare. E l’innovazione, aggiunge, non può che passare per l’IA e il digitale. Noi dovremo essere bravi ad aiutare le imprese non a cambiare i propri prodotti, ma a produrli in modo innovativo, spingendo sulla digitalizzazione dei processi. Dunque, abbiamo fiducia nel futuro. D’altronde, le tante crisi che l’economia ha vissuto negli scorsi decenni sono state superate proprio dalle aziende che hanno fissato lo sguardo su ciò che sarebbe venuto dopo. Dobbiamo però divulgare in modo più efficace le innovazioni che stiamo sviluppando”.
L’uomo non deve temere l’IA?
“Assolutamente no. Corre però un reale rischio chi, non capendo come funziona, si affida completamente al sistema. Bisogna continuare a coltivare il senso critico e non rinunciare all’intelligenza umana. Allo stesso modo, è sbagliato rifiutare l’IA perché non è perfetta e ogni tanto prende degli abbagli. Occorre trovare un giusto equilibro. Da appassionato di aerei, faccio spesso il paragone con il pilota automatico: una tecnologia indispensabile per aiutare il pilota in carne e ossa, ma guai se quest’ultimo non restasse al comando, pronto a intervenire con tutta la sua esperienza e il suo intuito”.
Come mai avete cambiato il logo e l’immagine aziendali? Su quali idee avete lavorato?
“Volevamo comunicare anche visivamente l’integrazione in Var Group. In pratica abbiamo unito i nostri vecchi
colori ai loro e l’effetto ci è piaciuto molto. Forse questa fusione era predestinata (sorride). Il nuovo logo enfatizza l’evoluzione dell’azienda, che è entrata a far parte di un ecosistema più grande, forte e ricco di nuove opportunità. Tra l’altro siamo stati inseriti nella Business Unit focalizzata su compliance e sostenibilità. Questo ci dà un ruolo e un’identità ben definiti all’interno del Gruppo. Insomma, siamo gli stessi di prima, ma anche qualcosa di più”.
Com’è cambiato l’approccio al business con l’integrazione in Var Group?
“Con l’ingresso in Var Group abbiamo dato vita ad un vero e proprio centro di competenza dedicato a sviluppare soluzioni e servizi per la sostenibilità. Lavoriamo a stretto contatto con gli altri centri competenza per supportare le imprese nel loro percorso di evoluzione digitale in Italia e in altri 13 paesi nel mondo. C’è stato un profondo lavoro di scambio e integrazione di soluzioni e competenze”.
Cosa l’ha segnata di più in questi 30 anni di esperienza e come vede il prossimo futuro?
“Sono un ingegnere appassionato che ha cercato di esplorare la tecnologia su tanti fronti. Ma la più grande lezione che ho tratto dal campo è che il fulcro di tutto non è la tecnologia, ma l’uomo. Come mi insegnò un ingegnere che tenne un corso tanti anni fa, la tecnica è importante ma serve a poco se non sappiamo comunicarla e metterla davvero al servizio della persona. Anche all’interno della propria azienda è fondamentale puntare sulla divulgazione, sul dialogo, sulle relazioni e la costruzione di una squadra affiatata. Quanto al futuro, continueremo a dare il nostro contributo con competenze e visione, rafforzando il ruolo di competence center per la compliance e la sostenibilità”.
Emerson ha annunciato il lancio del sensore ottico di ossigeno disciolto Rosemount™ 490A, un dispositivo di misura digitale con abilitazione Modbus progettato per migliorare la flessibilità operativa, semplificare l’installazione e tagliare i costi di manutenzione in molte applicazioni industriali nei settori del trattamento delle acque/acque reflue, della produzione biofarmaceutica, dell’industria alimentare e delle bevande e della generazione di energia da vapore.
La maggior parte delle sonde per ossi-
geno disciolto per le applicazioni industriali sono realizzate per un’installazione in condizioni specifiche e relativamente meno esigenti. Questi sensori sono spesso in grado di comunicare i valori di processo ai sistemi di controllo mediante segnali analogici e richiedono una calibrazione frequente per garantire l’accuratezza ed evitare le derive del sensore. Per risolvere questi e altri problemi, il sensore Rosemount 490A produce misure affidabili e accurate dell’ossigeno disciolto in ambienti difficili, semplificando al contempo l’integrazione nei sistemi di controllo esistenti con comunicazioni Modbus RTU digitali e universali mediante un trasmettitore di accompagnamento. Oltre a produrre letture accurate entro soli 90 secondi dal passaggio dalle condizioni da asciutto a bagnato, questo versatile sensore
Trasmettitori di pressione a microprocessore
Dal 1923 Spriano®, brand di Terranova®, propone una vasta gamma di soluzioni riguardo alla strumentazione per la misura di variabili di processo tra cui pressione, livello e temperatura, utilizzate nel settore petrolchimico, chimico e farmaceutico.
In particolare, la serie SST56 propone trasmettitori di pressione smart intrinsecamente sicuri con certificazione Exia e approvati SIL2. I trasmettitori possono essere configurati localmente tramite 4 pulsanti e possono visualizzare la misura sul grande display LCD, da remoto tramite un Hand Held universale (HHT), o tramite PC. I trasmettitori, completi di diaframma di tenuta con parti bagnate in SS AISI 316, Hastelloy
C276, Tantalio, Monel ed altre leghe speciali, misurano pressioni relative con intervalli da 0,022 a 1000 bar e l’elemento di misura della pressione è un sensore piezoresistivo o ceramico. Tra le caratteristiche salienti di questo trasmettitore a microprocessore, si evidenziano l’ampia gamma di valori e la compensazione automatica della misura per l’intero intervallo di temperatura. La precisione nominale è inferiore allo 0,1% inclusi errori di non linearità, ripetibilità e isteresi, e può essere bassa fino allo 0,075% su richiesta.
Disponibili anche a prova di esplosione Ex-D nella versione SST76, questi trasmettitori sono particolarmente adatti a installazioni in ambienti con at-
è in grado di misurare il fluido di processo sia in fase liquida che gassosa, senza richiedere calibrazioni separate. Il sensore Rosemount 490A adotta la tecnologia dell’estinzione della luminescenza approvata dall’Environmental Protection Agency, eliminando la necessità di ricarica degli elettroliti con una riduzione significativa dei requisiti di manutenzione rispetto ai sensori amperometrici tradizionali. La calotta di rilevamento che dura due anni riduce ulteriormente tempi di inattività e costi associati e si può calibrare in aria libera.
Inoltre, il design certificato IP68 per la resistenza alle sostanze chimiche garantisce prestazioni affidabili in ambienti difficili. Il design ridotto, abbinato alle connessioni NPT da 1 pollice filettate rivolte in entrambi i sensi, semplifica l’installazione in una varietà di configurazioni.
mosfere aggressive, permettendo la misura di pressione relativa, assoluta o barometrica. Le applicazioni più comuni sono la misura della pressione di liquidi, gas e vapori, la misura fino a pressioni estremamente elevate (1000 bar) per zone a monte, il controllo della pressione delle tubazioni del gas, la misura del vuoto in applicazioni alimentari e autoclavi, la misura del livello in impianti di stoccaggio con visualizzazione remota delle variabili e la misura del livello di serbatoi aperti. La realizzazione di separatori di fluido può essere invece finita in AISI316, leghe speciali e dorati al fine di permettere applicazioni su fluidi corrosivi, a pressioni oltre 400 bar e temperature di 400°C.
Produzione di tessuti biologici: verso standardizzazione e scalabilità grazie ai robot
La piattaforma NGB di Poietis, dotata di un braccio
robotico Stäubli, esegue la biostampa 4D di tessuti
biologici per applicazioni cliniche avanzate in modo veloce, economico e funzionale.
La produzione di tessuti biologici risponde alle principali sfide della società, ma deve anche affrontare questioni importanti, in particolare quelle relative alla standardizzazione e scalabilità dei processi di produzione. Tenendo conto di queste sfide, la start-
up francese Poietis ha sviluppato la piattaforma Next Generation Bioprinting (NGB), dotata di un braccio robotico Stäubli TX2-40, per eseguire la biostampa 4D di tessuti biologici in modo più veloce, economico e funzionale. La prima sperimentazione clinica al mondo di un trapianto
cutaneo biostampato è iniziata nel 2022 presso l’Ospedale Universitario di Marsiglia.
Ripetibilità e scalabilità fra le sfide Nell’ultimo decennio, una prima generazione di prodotti di ingegne -
Fabien Guillemot, Ceo di Poietis: “Abbiamo scelto Stäubli per l’automazione delle nostre stampanti perché i suoi robot sono configurabili sia per la ricerca e sviluppo sia per le applicazioni cliniche”
ria tessutale è stata introdotta sul mercato, principalmente per indicazioni cartilaginee, cutanee o corneali. Questi prodotti hanno mostrato buoni risultati clinici e aperto la strada normativa, ma hanno anche evidenziato una serie di problemi legati alla standardizzazione dei processi di produzione, alla ripetibilità e allo scale-up dei prodotti, ovvero alla capacità di produrli su larga scala riducendo il costo di produzione e, di conseguenza, il costo per il paziente.
”Ciò è dovuto al metodo di produzione tradizionale utilizzato per questa prima generazione di prodotti”, afferma Fabien Guillemot, Ceo e Direttore Scientifico di Poietis. “Si tratta di colture cellulari che richiedono un numero elevato di operatori altamente qualificati, spesso difficili da reperire, per cui la robotica rappresentava un‘opportunità per migliorare il processo produttivo”.
Una soluzione che integra bioprinting e robotica
In questo contesto e sulla base della sua esperienza nella biostampa assistita da laser ad alta risoluzione, Poietis ha sviluppato la piattaforma modulare NGB, progettata per offrire agli ingegneri e ai ricercatori dei tessuti una maggiore libertà nella selezione di biomateriali e idrogel, nonché una maggiore versatilità nella loro ricerca e sviluppo.
Poietis lancia due bioprinters basati sulla piattaforma NGB: l’NGB-R, commercializzato per applicazio -
ni di ricerca, e l’NGB-C, un sistema di qualità clinica conforme alle normative GMP per applicazioni mediche. Fabien Guillemot specifica che lo scopo di questa piattaforma non è solo quello di ottenere trattamenti più convenienti (oggi una cornea biostampata è commercializzata a un prezzo di circa 100.000 euro per paziente) ma anche di aumentare la funzionalità dei tessuti impiantati controllando la loro composizione e la loro architettura. Fortemente ispirata ai principi dell’Industria 4.0, questa nuova piattaforma integra tecnologie di automazione e robotica, abbinate a numerosi sensori online e all’elaborazione dell’Intelligenza Artificiale. Comprende anche tutte le tecniche di bioprinting (bioprinting laser-assistito, bioestrusione, bioprinting a microvalvole) e si basa su quattro tecnologie di risoluzione a singola cellula: progetta -
Con la piattaforma
Next Generation Bioprinting (NGB), Poietis ha sviluppato una cella robotica che opera in condizioni asettiche
zione assistita da computer, bioprinting automatizzato e robotizzato, controllo in linea e modellazione della formazione dei tessuti.
Il robot sposta il tessuto fra le testine di stampa
La piattaforma include un robot a 6 assi TX2-40 dalla fine del 2017, quando Poietis ha lanciato il suo programma di automazione delle
Vista all’interno della cella: il TX2-40
Stericlean ha convinto Poietis per la sua precisione, velocità e riproducibilità
Robotica
Il risultato:
un pezzo di tessuto cutaneo creato dalla piattaforma
stampanti. La versione Stericlean del TX2-40 è completamente pulibile e sanitizzabile ed è progettata per applicazioni mediche e farmaceutiche.
Qual è la funzione del TX2-40? I tessuti sono costruiti su una piastra di coltura cellulare all’interno dell’isolatore della piattaforma. Quest’ultimo è composto da diverse testine di stampa, una delle quali può stampare le cellule e le altre possono stampare materiali che fanno anche parte del tessuto. Il robot Stäubli ha il compito di spostare il tessuto da costruire da una testina di stampa all’altra. Il robot funziona con le diverse modalità di bioprinting incorporate nel sistema (laser ed estrusione) e il suo software può essere facilmente implementato per una soluzione industriale.
La piattaforma equipaggiata con il robot Stäubli permette di produrre un sostituto composto sia da derma che da epidermide, e non solo da epidermide (lo strato più superficiale della pelle) come avveniva
“Il robot TX2-40 di Stäubli ci permette di raggiungere le diverse testine di stampa con una precisione molto elevata, soddisfacendo allo stesso tempo le nostre esigenze di velocità e ripetibilità”
fino ad ora con le tecniche di fabbricazione di colture cellulari. La stampa stessa richiede ora solo tre o quattro ore per un quadrato di 40 cm 2 di pelle, rispetto alle otto o nove ore precedenti con i metodi di produzione tradizionali.
I benefici
Stäubli ha identificato fin dall’inizio le esigenze di Poietis in termini di bioproduzione. “Abbiamo scelto Stäubli per l’automazione delle nostre stampanti perché è in grado di fornire robot in entrambe le configurazioni, una per la ricerca e lo sviluppo e una per applicazioni cliniche. Inoltre, i loro robot conformi alle normative GMP e sono già utilizzati nella produzione farmaceutica, il che è stato un fattore estremamente importante e differenziante per noi”, spiega Fabien Guillemot di Poietis.
Anche la precisione e la velocità del robot sono stati fattori convincenti. “Il robot TX2-40 di Stäubli ci permette di raggiungere le diverse testine di stampa con un grado di precisione molto elevato, soddisfacendo allo stesso tempo le nostre esigenze in termini di velocità e ripetibilità. Inoltre, e questo è molto importante per le applicazioni terapeutiche, durante l’esecuzione del
movimento l’emissione particellare del robot è significativamente bassa, riducendo il rischio di contaminazione del tessuto”, continua Fabien Guillemot. La contaminazione dei tessuti è un problema chiave in quanto l’isolatore in cui è posizionata la stampante deve essere un ambiente asettico di Classe A. “Il robot, proprio come il resto dell’isolatore, deve essere pulibile con detergenti e decontaminabile. Il robot Stericlean soddisfa questi requisiti, oltre ad avere le giuste dimensioni, poiché le nostre stampanti non devono essere troppo grandi per poter essere impiegate nei centri di terapia cellulare ospedaliera”, conclude Fabien Guillemot.
Le future applicazioni L’automazione della piattaforma è stata completata nel 2019 e la piattaforma NGB è stata lanciata sul mercato nel 2020. La piattaforma è stata installata presso l’Ospedale Universitario di Marsiglia alla fine del 2021, avviando la prima sperimentazione clinica al mondo di un innesto cutaneo biostampato, con diverse indicazioni riguardanti la guarigione, le piccole ustioni e le ferite traumatiche.
Poietis funziona anche su altre applicazioni, dimostrando la versatilità della sua piattaforma. “Abbiamo altri progetti a monte sulla bioprinting della cartilagine, del pancreas o dei neuroni”, spiega Bruno Brisson, co-fondatore e direttore del Business Develoment. “Alcune applicazioni richiederanno un adattamento dei moduli della piattaforma, ma i suoi componenti rimarranno gli stessi: una testa laser per stampare le celle, l’estrusione per stampare i biomateriali e il braccio robotico Stäubli per spostare i campioni da una testina di stampa all’altra”.
L’automazione a portata di clic
“My Murrelektronik” è un’infrastruttura digitale che offre l’accesso a tutte le informazioni disponibili sulle soluzioni offerte dall’azienda in modo rapido e chiaro, grazie al supporto dell’IA sotto forma della chatbot Murrlin.
La semplificazione dell’automazione industriale con soluzioni intelligenti, omogenee e convenienti è profondamente radicata nel DNA di Murrelektronik. Per garantire ai clienti un accesso semplice e rapido a tutte le informazioni disponibili su queste soluzioni, l’azienda ha lanciato “My Murrelektronik”, un’infrastruttura digitale completa.
Una delle componenti chiave del nuovo portale è la ricerca di prodotti e documenti supportata dall’intelligenza artificiale sotto forma della chatbot Murrlin. Un’altra funzionalità intelligente è la possibilità di consultare/esaminare e scaricare documenti, tramite un visualizzatore integrato nel browser.
Tutto in un unico posto Questa piattaforma nasce con l’obiettivo di consentire agli utenti di gestire in modo semplice e intuitivo la crescente complessità ed eterogeneità del mondo dell’automazione industriale e di semplificare il lavoro anche grazie alla ricerca rapida delle informazioni necessarie.
“My Murrelektronik” raggruppa tutte le informazioni disponibili sui prodotti e soluzioni dell’azienda, nonché tutti i servizi e i prodotti digitali, tutto su un unico portale, rendendo l’industria intelligente di domani una realtà odierna.
Ad esempio, all’interno di “My Murrelektronik” sarà anche disponibile uKonn-X, la cui prima versione sta già rendendo l’installazione e la messa in servizio delle macchine negli impianti di produzione un gioco da ragazzi. E questo è solo l’inizio: Murrelektronik ha in cantiere molte altre idee per trasformare “My Murrelektronik” in un ecosistema digitale unico nel suo genere. La prima release con molte funzionalità di base è già disponibile online.
Dati in forma standardizzata
A proposito di continuità, è necessario assicurarsi che tutti i dati di prodotto siano disponibili in un formato uniforme e standardizzato. Per questo motivo Murrelektronik, ha pensato di dotare la piattaforma di un generatore in grado di creare diverse tipologie di Asset Administration Shells da qualsiasi fonte di dati di prodotto, anche non strutturati. Ciò consente di rendere disponibili le informazioni in una forma standardizzata.
Un LLM personalizzato come base Il cuore e il cervello del nuovo chatbot è un LLM (Large Language Model): una forma di intelligenza artificiale (AI) sviluppata per generare contenuti testuali. L’LLM è in grado di analizzare in po-
chi istanti tutti i documenti memorizzati e di fornire i risultati desiderati. Murrelektronik ha ottimizzato l’intera struttura tecnica dell’LLM, come ad esempio il database con i contenuti dei documenti, attraverso un’intensa attività di messa a punto. Invece di cercare faticosamente i prodotti in base a dati specifici come i valori di prestazione o le classi di protezione, ora è sufficiente digitare una domanda nella chatbot Murrlin e la ricerca intelligente dei prodotti, che si migliora grazie all’intelligenza artificiale, fornisce in un attimo risposte e link alle fonti corrispondenti. La ricerca contestuale basata sul linguaggio naturale consente di ottenere risultati significativamente migliori e più completi rispetto alla ricerca per parole chiave. Questo collegamento porta l’utente direttamente al punto corretto all’interno della documentazione, senza dover scaricare e aprire i relativi file. In questo modo, l’utente trova velocemente e facilmente tutto ciò che gli serve sapere sul prodotto in questione, e può verificare immediatamente se le informazioni trovate da Murrlin soddisfano le sue domande o se preferisce una ricerca più dettagliata interpellando nuovamente la chatbot.
Veloce e affidabile
Le differenze principali rispetto alle note piattaforme di AI generiche come ChatGPT includono il fatto che i risultati di Murrlin si basano esclusivamente sulle conoscenze specialistiche raccolte e sulla documentazione tecnica di Murrelektronik, e non su informazioni spesso incomplete, errate o non verificate, liberamente disponibili su Internet. Murrlin risponde apertamente e in modo chiaro quando le informazioni disponibili o le sue capacità tecniche non consentono di dare una risposta affidabile alla domanda posta. In questo modo si evitano indicazioni fuorvianti. Si può provare subito su https://my. murrelektronik.com/product.
Carenza di farmaci: un fenomeno crescente ma con diverse contromisure
Nonostante i numeri elevati, Aifa sottolinea come molte carenze non rappresentino un reale problema, in quanto si può puntare su medicinali equivalenti o alternativi. E se questi mancassero, i titolari AIC e le strutture sanitarie possono essere autorizzati a rivolgersi al mercato estero. In caso di emergenza terapeutica per i pazienti italiani, Aifa può anche bloccare temporaneamente le esportazioni di alcuni farmaci carenti.
di Filippo Neri
L’ultimo aggiornamento della lista completa dei medicinali carenti disponibile sul sito dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) nel momento in cui scriviamo (8 luglio 2025) riporta un totale di 4.039 referenze [1]. La grande maggioranza dei prodotti non presenti sul mercato sono riferiti a medicinali di cui è cessata la produzione in modo definitivo o temporaneo, a cui si aggiungono i prodotti soggetti ad elevata richiesta e quelli che hanno sperimentato problemi a livello regolatorio o produttivo, ad esempio per l’irreperibilità del principio attivo. Le comunicazioni ad Aifa di carenza o cessata commercializzazione dei medicinali devono venire notificate da parte dei titolari AIC attraverso l’apposito portale Front End Carenze (FEC) ai fini dell’inserimento dei prodotti mancanti negli elenchi tenuti dall’Agenzia.
Nonostante i numeri elevati, la stessa Aifa sottolinea come molte carenze non rappresentino un reale problema per il paziente, in quanto è possibile ricorrere a medicinali equivalenti o alla prescrizione di un farmaco alternativo. E ove anche queste ipotesi si rivelassero non percorribili, gli ospedali e/o le aziende sanitarie del territorio possono chiedere l’autorizzazione ad importare il farmaco mancante dal mercato estero. Come ultima risorsa, Aifa può anche stabilire il blocco temporaneo delle esportazioni ove necessario per prevenire o limitare situazioni di carenza per i pazienti italiani. Per facilitare medici e farmacisti nel trovare le possibili alternative, la sezione “Farmaci carenti” del sito di Aifa riporta anche le liste delle carenze suddivise in farmaci per i quali sono disponibili sul mercato medicinali equivalenti e prodotti per i quali sono disponibili trattamenti terapeutici al-
Box 1 - I dati del sondaggio PGEU 2024
Il sondaggio 2024 condotto da PGEU, rappresentanza europea dei farmacisti di comunità, indica che i medicinali per il sistema cardiovascolare (63%), gli antinfettivi per uso sistemico, tra cui gli antibiotici (59%) e farmaci per il sistema nervoso (56%) sono le classi terapeutiche più spesso carenti nelle farmacie europee. Nel periodo del sondaggio (novembre 2024-gennaio 2025), quasi la metà dei paesi interpellati (47% complessivamente) ha indicato carenze di medicinali in farmacia che superano le quattrocento referenze. È anche aumentato il tempo che i farmacisti europei devono dedicare a risolvere i problemi di carenza dei farmaci di cui necessitano i loro clienti, con una stima media di undici ore settimanali dedicate a questo tipo di attività.
Il problema non si esaurisce ai farmaci. Il sondaggio PGEU 2024 indica anche carenze significative di dispositivi medici, tra cui quelli di classe IIa (32%; per esempio aghi, lancette per diabetici, ecc.), classe I (25%; es. bende, termometri, mascherine) e classe III (21%; es. concentratoti di ossigeno).
(fonte: PGEU [2])
ternativi a base dello stesso principio attivo o di uno diverso. Rimane sempre responsabilità del medico curante valutare la possibile sostituzione con tali medicinali per garantire la continuità terapeutica al paziente. Qualora anche tali strade alternative si dovessero rivelare non percorribili, le strutture sanitarie o i titolari AIC che lo richiedano possono venire autorizzati da Aifa ad importare dall’estero un farmaco analogo a quello carente che sia stato autorizzato in un altro paese. L’ultimo elenco semestrale delle richieste di importazione disponibile sul sito di Aifa comprende circa una settantina di referenze.
Un’altra misura di ultima istanza a cui possono ricorrere le autorità regolatorie italiane è il blocco delle esportazioni, volto a limitare i fenomeni di commercio parallelo che sottraggono alla distribuzione e alla vendita quantità di medicinali necessarie a rispondere alle esigenze di cura su tutto il territorio nazionale. L’ultimo aggiornamento del relativo elenco (del 26 giugno 2025) include una novantina di referenze, suddivise tra circa cinquanta diversi principi attivi.
La differenza tra carenza e indisponibilità È anche opportuno distinguere il vero e proprio fenomeno della carenza di farmaci da quello delle indisponibilità, dovuto invece ad alterazioni dei meccanismi tipici della filiera distributiva e conseguenti distorsioni del mercato, come ad esempio il commercio parallelo. Un prodotto indisponibile, ad esempio, potrebbe essere reperibile in alcuni depositi regionali o farmacie e non in altri. Il fenomeno è stato contrastato fin dal 2015 con l’istituzione di un apposito Tavolo Tecnico Indisponibilità (TTI) da parte di Aifa, che vede tra i partecipanti anche il Ministero della Salute, il Comando Carabinieri NAS, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS)
e il Consorzio DAFNE (che a sua volta riunisce all’interno le varie anime della filiera).
Nel caso di farmaci soggetti a indisponibilità, la procedura prevede che i farmacisti segnalino tale evenienza alla propria Regione di appartenenza, che a sua volta può avviare una procedura di acquisto diretto presso l’azienda titolare AIC. Nel caso, invece, la Regione riscontri una situazione di carenza non dichiarata, questa viene segnalata ad Aifa, con possibile sanzione per il titolare AIC che non abbia provveduto alla notifica obbligatoria. Il problema delle carenze di farmaci non si esaurisce all’Italia. I dati del Pharmaceutical Group of the European Union (PGEU, che rappresenta le farmacie di comunità) relativi al sondaggio condotto tra il 20 novembre 2024 e il 24 gennaio 2025 e a cui hanno partecipato le associazioni dei farmacisti di 28 paesi europei tra cui
l’Italia [2] indicano che la situazione non è migliorata rispetto all’anno precedente nel 61% dei casi e che è peggiorata per il 18% del campione (box 1).
La piattaforma centralizzata per il monitoraggio delle carenze I sistemi nazionali di gestione delle carenze si interfacciano a livello centrale con la Piattaforma europea per il monitoraggio delle carenze (ESMP), gestita dall’Agenzia europea dei medicinali. La piattaforma prevede tre diversi livelli di attivazione e il suo utilizzo è divenuto obbligatorio a partire dal 2 febbraio 2025, con il lancio della seconda versione (vedi tabella nella pagina a fianco). In condizioni normali, essa è deputata a ricevere le notifiche di routine delle situazioni di carenza relative ai medicinali autorizzati con procedura centralizzata, da parte dei titolari AIC. In seconda
Box 2 - Le attività dello SPOC Working Party di EMA
Il Medicine Shortages Single Point of Contact (SPOC) Working Party di EMA coordina le attività di monitoraggio e segnalazione delle carenze, attività che si possono riassumere come segue:
• monitorare tutti gli eventi che potrebbero risultare in un evento maggiore o un’emergenza di salute pubblica che potrebbe toccare la fornitura dei medicinali per uso umano nell’UE;
• segnalare questi eventi all’Expert Steering Group MSSG;
• redigere, su richiesta del MSSG, le liste dei principali gruppi terapeutici di medicinali a uso umano utilizzati nelle cure di emergenza, nelle chirurgie e nelle terapie intensive, da utilizzarsi per la preparazione delle liste dei medicinali critici;
• redigere, su richiesta del MSSG, le liste dei medicinali per uso umano d’importanza critica nel corso di eventi maggiori ed emergenze di salute pubblica;
• monitorare la domanda e i livelli degli stock di medicinali critici per uso umano inclusi nella lista dei medicinali critici per le emergenze di sanità pubblica e gli eventi maggiori;
• segnalare ad EMA qualsiasi carenza di medicinali critici per uso umano e veterinario e le potenziali alternative;
• fornire consigli ad EMA e alla Commissione europea su problemi legati alle carenze di medicinali;
• cooperare con i regolatori internazionali sui problemi relativi alle carenze.
(fonte: EMA)
istanza, monitora specifiche situazioni di carenza su richiesta dell’Executive Steering Group di EMA per le Carenze e la sicurezza dei prodotti medicinali (MSSG), raccogliendo anche i dati provenienti dalle varie autorità nazionali competenti su disponibilità, fornitura e domanda di medicinali, comprese le stime dei pazienti e l’utilizzo dei farmaci, con particolare attenzione alle situazioni di potenziale crisi che richiedano la messa a punto di azioni di preparazione. Infine, il monitoraggio si applica alle informazioni trasmesse da titolari AIC e autorità nazionali competenti in situazioni di concreta preparazione e risposta a una crisi.
Obiettivo centrale del sistema europeo del monitoraggio delle carenze, infatti, è proprio migliorare lo scambio di informazioni tra i vari attori coinvolti per identificare, prevenire e gestire eventuali problemi di disponibilità dei medicinali, in particolare durante le emergenze di sanità pubblica ed altri eventi che compromettano le supply chain.
Articolata in tre diverse interfacce, dedicate rispettivamente alle autorità nazionali competenti, ai titolari AIC e al pubblico generale, la piattaforma permette d’inviare i dati sia in formato tabulare (mediante gli appositi template) sia in modalità machine-to-machine, grazie all’interoperabilità coi sistemi informativi delle autorità nazionali e dei titoli AIC. La piattaforma ESMP è anche integrata con altri sistemi di gestione dati di EMA, tra cui l’Account Management Portal (EAM), il sistema SPOR (Substance, Product, Organisation, Referentials) per la gestione regolatoria armonizzata dei dati e l’Interactive Regulatory Information System (IRIS), che fornisce informazioni sullo stato di commercializzazione di alcuni prodotti autorizzati centralmente.
Lo snodo centrale interno ad EMA per il
Condizioni operative Cosa deve venire segnalato Chi deve notificare Quando notificare Tipologie di prodotti coinvolte le carenze le carenze
Condizioni normali Segnalazione di routine Titolari AIC. Quando il titolare AIC Medicinali autorizzati delle carenze di prodotti diventa consapevole centralmente. medicinali. di una carenza potenziale o effettiva di uno dei suoi prodotti. il Titolare AIC deve aggiornare EMA con tutte le nuove informazioni non appena diventino disponibili.
Preparazione guidata Stretto monitoraggio di Titolari AIC. Quando il gruppo MSSG Prodotti autorizzati dal gruppo MSSG medicinali specifici su richiesta Autorità nazionali annuncia un’azione centralmente. del Medicine Shortages competenti. di preparazione e definsce Prodotti autorizzati a livello Steering Group di EMA. Per ogni anche i prodotti in oggetto nazionale. azione, il Gruppo crea una lista e la frequenza di segnalazione. specifica di medicali. EMA notifica i prodotti d’interesse ai titolari AIC prima dell’inizio della segnalazione.
Crisi Segnalazione delle forniture, Titolari AIC
Quando la Commissione europea Prodotti autorizzati domanda e disponibilità di medicinali Autorità nazionali dichiara la situazione di crisi. centralmente. nel corso di emergenze di salute competenti l’MSSG definisce i prodotti Prodotti autorizzati a livello pubblica e altri eventi maggiori. d’interesse e la frequenza nazionale. Per ogni situazione di crisi, EMA di segnalazione. pubblica una lista specifica EMA notifica i prodotti d’interesse dei medicinali sotto monitoraggio. ai titolari AIC prima dell’inizio della segnalazione.
coordinamento delle attività di monitoraggio e segnalazione delle carenze
è il Medicine Shortages Single Point of Contact (SPOC) Working Party, istituito nel maggio 2022 sulla base del nuovo mandato esteso dell’Agenzia (regolamento EU 2022/123) e i cui componenti sono i rappresentanti SPOC delle varie autorità nazionali competenti (box 2). A sua volta, lo SPOC WP interagisce con l’Executive Steering Group MSSG, fornendo a quest’ultimo le raccomandazioni su tutto ciò che attiene la gestione delle carenze e altri problemi di disponibilità di farmaci sia per uso umano che veterinario. Un esempio recente in tal senso è rappresentato dalle raccomandazioni dello MSSG sulle supply chain dei radiofarmaci, che hanno risentito delle tensioni derivanti dalle guerre commerciali in corso tra i diversi blocchi [3].
La nuova legislazione sui medicinali critici
Il terzo pilastro per la gestione delle carenze di medicinali è rappresentato dalla nuova legislazione europea in materia di medicinali critici. La proposta del nuovo regolamento noto come Critical Medicines Act è recente (11 marzo 2025) [4] e punta ad aumentare l’autonomia strategica delle produzioni farmaceutiche europee e a diversificare maggiormente le catene di fornitura, che rappresentano spesso l’anello debole in caso di crisi. Il nuovo regolamento si colloca all’interno del quadro più ampio di revisione della legislazione farmaceutica europea e poggia sulla Lista dell’Unione dei medicinali critici, che elenca i farmaci per uso umano la cui fornitura continua è considerata una priorità per la salute dei cittadini e il
buon funzionamento dei sistemi sanitari dei vari paesi UE. La seconda versione della Lista è stata pubblicata da EMA a dicembre 2024 e include sia medicinali innovativi che generici, vaccini e farmaci per le malattie rare. Lo sviluppo e implementazione del Critical Medicines Act è anche supportato dal confronto interno alla Critical Medicines Alliance, meccanismo consultivo creato dalla Commissione europea a gennaio 2024 con l’obiettivo di coinvolgere tutti gli attori della filiera, compresa l’industria, la società civile e la comunità scientifica, nell’identificazione delle aree prioritarie d’azione e delle possibili soluzioni per rafforzare le catene di fornitura dei medicinali critici per l’UE. L’azione dell’Alleanza, più in particolare, si focalizza sui medicinali a maggior rischio di vulnerabilità della sup-
ply chain secondo le valutazioni in tal senso effettuate dalla Commissione. Il primo Technical report, relativo a una prima trance di prodotti della Lista dell’Unione dei medicinali critici, è stato pubblicato a luglio 2024 [5].
Cosa prevede il Critical Medicines Act Oltre che i prodotti medicinali inseriti nella Lista dell’Unione dei medicinali critici, il Critical Medicines Act copre anche i farmaci di interesse comune che presentino problemi di commercializzazione in alcuni paesi UE e la fornitura e produzione degli ingredienti attivi farmaceutici necessari a produrre entrambe le categorie di medicinali.
Con un budget previsto di oltre 83 milioni di euro per il periodo 20262027, il Critical Medicines Act dovrebbe in particolare sostenere la realizzazione di una serie di Progetti industriali strategici mirati a migliorare la capacità produttiva europea e a risolvere le vulnerabilità identificate nelle catene di fornitura, secondo le indicazioni del Critical Medicines Coordination Group. I progetti, identificati ai sensi dei requisiti previsti nell’articolo 5 della proposta di regolamento, potranno prevedere tra le altre cose anche la realizzazione di nuovi impianti produttivi o la modernizzazio-
ne di quelli esistenti, con particolare attenzione all’implementazione delle nuove tecnologie (come ad esempio l’automazione delle lavorazioni).
I progetti dovrebbero venire selezionati in ogni paese UE da parte di un’apposita autorità designata e dovrebbero godere di procedure di finanziamento, advice scientifico e regolatorio, autorizzazione accelerate, ispezioni prioritarie dei nuovi impianti e appositi aiuti di Stato, oltre che godere dello status di progetti di elevato significato nazionale e della possibilità di forniture prioritarie per il mercato UE in determinate circostanze.
Un’altra misura prevista dalla Commissione europea per aumentare la diversificazione delle catene di fornitura dei medicinali critici punta a rivedere le regole per le gare di appalto, che dovrebbero così superare il mero criterio di prezzo. Tra le novità in tal senso, anche la possibilità di favorire nelle gare i produttori europei in determinate e giustificate circostanze, oltre che misure specifiche per quanto riguarda le materie prime, gli obblighi di stoccaggio, la trasparenza nei confronti dell’autorità contraente e la previsione di clausole specifiche per le consegne puntuali. Gli stati membri dell’UE dovrebbero poter attivare anche procedure di ap-
[1] Aifa, Farmaci carenti, Elenco dei farmaci carenti, https:// www.aifa.gov.it/farmaci-carenti, accesso del 2 aprile 2025
[2] PGEU, PGEU Medicine Shortages Report 2024, https:// www.pgeu.eu/wp-content/uploads/2025/01/PGEU-Medicine-Shortages-Report-2024.pdf
[4] Commissione europea, Assessment of the supply chain vulnerabilities for the first tranche of the Union list of critical medicines: technical report, June 2024, https://health.
provvigionamento congiunto, anche di tipo transfrontaliero, così da generare economie di scala e prevenire i possibili fallimenti di mercato che spesso caratterizzano i paesi considerati più piccoli e meno rilevanti. I programmi nazionali a sostegno delle attività di procurement, comprensivi dei criteri di prezzo e rimborso e di quelli relativi alle gare multi-vincitore, dovrebbero venire emessi dai singoli paesi UE entro sei mesi dall’entrata in vigore del Critical Medicines Act (che deve ancora passare il vaglio del Parlamento e del Consiglio europei). La nuova normativa prevede anche di rafforzare la cooperazione bilaterale internazionale.
[5] EMA, Recommendations of the Executive Steering Group on Shortages and Safety of Medicinal Products (MSSG) to address vulnerabilities in the supply chain of radiopharmaceuticals, 8 April 2025, https://www.ema.europa.eu/en/documents/other/recommendations-executive-steering-group-shortages-safety-medicinal-products-mssg-address-vulnerabilities-supply-chain-radiopharmaceuticals_en.pdf
Riferimenti
In questo numero abbiamo parlato di…
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Finito di stampare il 23/07/2025 presso Litogi, Milano
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